NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 12 Marzo, la Chiesa ricorda San Luigi Orione, sacerdote PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 12 Marzo 2024 07:52

Nacque a Pontecurone nella diocesi di Tortona, il 23 giugno 1872. A 13 anni entrò fra i Frati Minori di Voghera. Nel 1886 entrò nell’oratorio di Torino diretto da san Giovanni Bosco. Nel 1889 entrò nel seminario di Tortona. Proseguì gli studi teologici, alloggiando in una stanzetta sopra il duomo. Qui ebbe l’opportunità di avvicinare i ragazzi a cui impartiva lezioni di catechismo, ma la sua angusta stanzetta non bastava, per cui il vescovo gli concesse l’uso del giardino del vescovado. Il 3 luglio 1892, il giovane chierico Luigi Orione, inaugurò il primo oratorio intitolato a san Luigi. Nel 1893 aprì il collegio di san Bernardino. Nel 1895, venne ordinato sacerdote. Molteplici furono le attività cui si dedicò. Fondò la Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza e le Piccole Missionarie della Carità; gli Eremiti della Divina Provvidenza e le Suore Sacramentine. Si precipitò a soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1908 a Messina e Reggio Calabria, inviando nelle sue Case molti orfani, divenne il centro degli aiuti sia civili che pontifici. Il Papa Pio X gli diede l’incarico, che durò tre anni, di vicario generale della diocesi di Messina. Mandò i suoi sacerdoti e suore nell’America Latina e in Palestina sin dal 1914. Morì a Sanremo il 12 marzo 1940. È stato beatificato il 26 ottobre 1980 da papa Giovanni Paolo II, in un tripudio di tanti suoi figli ed assistiti provenienti da tanta Nazioni. È stato proclamato santo da Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004. 

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Ezechiele         47, 1-9.12
 

Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza. 

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Salmo responsoriale

Rit. Dio è per noi rifugio e fortezza.           dal salmo 45 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              5, 1-16

All’istante quell’uomo guarì. 

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Meditiamo insieme

Vuoi guarire? La domanda del Signore sembra quasi offensiva, rivolta ad un pover'uomo costretto alla paralisi da tutta la vita. Certo che vuole guarire! Ma Gesù insiste, non è guaritore di professione, non vuole passare per un piccolo santone che fa miracoli gratuitamente. Gesù guarisce per testimoniare la venuta del Regno, l'avanzata della presenza di Dio che sconfigge la tenebra. Vuoi guarire? Per il paralitico la guarigione significa imparare un mestiere, uscire dalla logica assistenzialista che lo ha segnato per tutta la vita, sopportare le inevitabili accuse di inganno che gli avrebbero rivolto. Vuoi guarire? A volte il dolore è un rifugio sicuro in cui stare, in cui accucciarsi, che di dona identità. Gesù ci guarisce solo se lo vogliamo, solo se mettiamo in gioco tutto noi stessi, le nostre energie, le nostre qualità. Il nostro Dio non ci soffia il naso, ci crede capaci di affrontare le inevitabili difficoltà che ci colpiscono, che ci mettono alla prova. Vuoi guarire? Chiediamocelo, quando insistiamo con Dio, chiedendo per noi un intervento che stentiamo a fare nostro, che fatichiamo ad accettare senza riserve. Sì, Dio ci vuole liberi, veri, autentici, guariti interiormente. E noi? 

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Preghiamo insieme


Gesù Cristo è la nostra speranza. Egli risana le nostre ferite e, nella sua compassione, esprime il tenero amore del Padre. Ripetiamo con fiducia: Signore, rinnovaci nel tuo spirito.


Perchè la Chiesa, sacramento di salvezza, rinnovi con la grazia del Signore la vita degli uomini, e ogni giorno celebri la memoria dei grandi benefici della redenzione. Preghiamo:

Perchè il ricordo dell'acqua del battesimo che ci ha rigenerati, ci apra al Cristo salvatore che perdona i peccati e viene incontro al nostro desiderio di vita nuova. Preghiamo:

Perchè i cristiani, con coraggio e umiltà, professino in ogni luogo la fede nel Signore morto e risorto. Preghiamo:

Perchè le leggi e le tradizioni umane non si oppongano ai disegni di Dio che superano spesso le nostre visuali e i nostri programmi. Preghiamo:

Signore Gesù, abbiamo bisogno di te per immergerci nell'acqua che dona la vita; aiutaci ad essere sempre più consapevoli che non possiamo guarire con le nostre forze, e liberaci da tutto quello che ci paralizza; tu che sei l'unico medico delle anime e dei corpi e vivi e regni nei secoli dei secoli. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro del Levitico (19, 1-18. 31-37)

Precetti riguardanti il prossimo

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa (Disc. 10 sulla Quar., 3-5; PL 54, 299-301)

Il bene della carità

Martedì della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

Impegno di vita

Devo ricordarmi che la mia fede è un dono di Dio che ho ricevuto anche grazie alla buona parola, alla buona testimonianza di qualcuno che si è preso cura di me. Il dono ricevuto diventa così responsabilità da offrire e condividere con i fratelli.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Perchè accanto ad ogni uomo che soffre, si trovi sempre una persona disponibile all'aiuto gratuito per amore del Cristo. 

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Gesù è colui che conosce l'infermità in tutta la sua estensione, in tutta la sua profondità e intensità. E tanto basta per renderlo fratello di ogni uomo che piange e soffre; fratello maggiore, fratello nostro. San Paolo VI  

  

 

Martedì 12 Marzo 2024

 

 

 

 

Martedì 12 Marzo 2024


- Alle ore 16, nella Chiesa Madre di Castell'Umberto, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa esequiale in suffragio del sig. Antonino Tascone, papà di don Calogero, Padre Spirituale del Seminario.

- Alle ore 18, nel salone «San Giovanni Paolo II» della chiesa Madonna di Czestochowa di Rocca di Capri Leone, il Vescovo Guglielmo presiede la riunione del Consiglio Pastorale Diocesano; all’ordine del giorno gli adempimenti statutari e le comunicazioni del Vescovo.

 

Oggi, 11 Marzo, la Chiesa ricorda San Costantino PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 11 Marzo 2024 07:39

 Costantino vissuto nel VI secolo, fu re dell’attuale Cornovaglia. Il primo periodo della sua vita fu a quanto si racconta “scellerato”. Sacrilego e pluriassassino, si sarebbe separato dalla moglie, figlia del re di Bretagna Armoricana, per essere più libero. Convertitosi al cristianesimo, cambiò radicalmente vita, abbandonò il trono e si ritirò in un monastero irlandese. Dopo sette di vita vissuta in austerità e penitenza, studiando le scritture, fu consacrato sacerdote e invitato in Scozia sotto la direzione di San Columba, per evangelizzare le popolazioni indigene. Lì fu martirizzato da fanatici pagani. La sua vita ci testimonia quale sia la potenza del Vangelo di Cristo che può portare cambiamenti radicali nella vita dell’uomo.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         65,17-21
 

Non si udranno più voci di pianto e grida di angoscia.

 

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Salmo responsoriale

Rit. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.           dal salmo 29

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              4, 43-54

Va’, tuo figlio vive.

 

 

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Meditiamo insieme

L'evangelista Giovanni annota la sorpresa di Gesù che, tornando a casa sua, vede che il clima nei suoi confronti è cambiato. Merito, pare, dei mezzi di comunicazione: anche nella riottosa Galilea è arrivata l'eco delle opere compiute da Gesù nella capitale. Potenza del pettegolezzo, in questo caso positivo, che ribalta il giudizio degli abitanti di Nazareth. Ed ecco che, subito, Gesù è messo alla prova da un funzionario che gli chiede un miracolo. Gesù obietta, tentenna: sa bene quanto siano ambigui i miracoli, è stufo di essere cercato per i suoi poteri di guarigione. Ma, al solito, Dio si fa corrompere e guarisce il figlio restituendo pace al padre disperato. Ancora una volta Gesù mette da parte i principi e prova compassione. All'inizio di questa settimana, superata la metà del deserto, anche noi contribuiamo, oggi, a diffondere la buona fama di Gesù là dove viviamo. Mi accorgo che all'origine di tanto scetticismo verso il cristianesimo ci sono, molto spesso, i cristiani e la cattivissima pubblicità che fanno al vangelo. Manifestiamo al mondo la tenerezza di Gesù, il suo desiderio di farci del bene, la sua compassione che ha convertito i nostri cuori! La Parola è accolta solo se a professarla sono testimoni credibili!
 

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Preghiamo insieme


La Parola proclamata assicura che Dio ci è vicino nelle prove della vita, e muterà il nostro pianto in gioia. Confidiamo nella sua bontà che tutto può, e preghiamo con fede dicendo:
Aiutaci, Padre di misericordia!

Rinnova la fede della Chiesa e rendila attenta al nuovo, creato da te. Ti preghiamo:

Riunisci tutti i credenti nella lode del tuo nome, e nell'impegno per far rifiorire la città degli uomini. Ti preghiamo:

Spegni i roghi di guerra e di violenza che in tanti punti fanno ardere la terra e tormentano i popoli. Ti preghiamo:

Scaccia lo spettro della fame e dell'estrema indigenza che opprime tante creature. Ti preghiamo:

Aiuta i genitori a confidare in te per il futuro dei figli. Ti preghiamo:

Rianima la volontà di chi languisce nel peccato, prigioniero di scelte sbagliate, e donagli speranza. Ti preghiamo:

Illumina il nostro cuore di fronte alla croce perchè, penetrandone il mistero, accettiamo di portarla con amore. Ti preghiamo:

Signore, aiutaci a realizzare il tuo regno, ciascuno con i doni e la responsabilità da te assegnati. Te lo chiediamo perchè le Scritture abbiano compimento, e la vita nuova di Cristo, offertaci in questa mensa, cresca e fruttifichi nel tuo amore.
 

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro del Levitico     (16, 2-28)

Il grande giorno dell'espiazione

Seconda Lettura

Dalle «Omelie sul Levitico» di Origene, presbitero   (Om. 9, 5. 10; PG 12, 515. 523)

Cristo Pontefice è la nostra propiziazione

Lunedì della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Quest'oggi, Signore, voglio presentarti tutti quei figli che gemono sull'orlo della morte spiri-tuale. Fratelli, che tu mi chiedi di accogliere come figli da rigenerare con un atto di fede di cui forse loro in questo momento non sono capaci. 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè prendiamo come modello l'atteggiamento di umiltà del pubblicano, quale riconoscimento del dono gratuito e inatteso della vita di Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Aumenta la mia fede, Signore, aiutami a credere in te quando le ombre sembrano prevalere; aiutami a fidarmi della tua Parola e insegnami a lasciarmi guidare docilmente da te, che sei l'Amore senza fine... Beato Henry Newman

 

Novena a San Giuseppe
 
2° giorno – San Giuseppe modello di speranza – 11 marzo

 

Durante la tua vita, san Giuseppe, sei stato l’uomo della speranza. Tutti, intorno a te, condividevano la speranza di veder compiersi un giorno la loro redenzione. Ed ecco che, accanto a te, nella tua casa, unito a te come il figlio al padre, vive il Messia, il Figlio di Dio. È un segno della bontà e della fedeltà del Signore. E questa fedeltà da parte dell’Onnipotente nel mantenere la sua Parola apriva per te una prospettiva di speranza senza limiti.
Tu, o san Giuseppe, hai sperato la salvezza per Maria e per te, poiché hai accolto Dio stesso nella tua vita. L’unica tua forza, negli avvenimenti imprevedibili che ti si sono presentati (le circostanze penose della nascita di Gesù, la fuga in Egitto, il soggiorno in esilio), era la speranza incrollabile nella bontà, nella potenza, nella fedeltà del Signore. È senza dubbio questo che ci spiega la tranquilla serenità che s’irradia nella tua casa.
San Giuseppe, fa’ che possiamo imparare da te a sperare. Tu lo sai: la vita non ci risparmia affatto. Di volta in volta cadono le nostre più belle promesse, crollano i nostri desideri più allettanti. Chi sognava ieri una vita feconda e delicata, oggi si vede alle prese con le meschinità quotidiane; chi si riprometteva ieri di costruire un amore forte, vede oggi la difficoltà di amare pienamente; chi sognava ieri il bene da realizzare, le lotte da ingaggiare per il bene, si ritrova oggi davanti ai suoi limiti. Quanti anche oggi in questo momento di crisi economica, politica e morale, si scoraggiano e lasciano talvolta cadere la speranza!
San Giuseppe, insegnaci a sperare malgrado tutto: il male non potrà mai scoraggiare colui che guarda verso Dio. Al di là di tutte le debolezze c’è la fedeltà del Creatore: è su di lui che desideriamo contare. Fa’ che per noi non ci sia altra maniera di vivere che quella di sperare! E questa speranza ci trasformi, dandoci una grande certezza, il gusto del combattimento e dell’azione. Amen.
 

 

Lunedì 11 Marzo 2024


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede;

- S.E. Mons. Nicola Girasoli, Arcivescovo tit. di Egnazia Appula, Nunzio Apostolico in Slovacchia;

- Em.mo Card. Mauro Gambetti, O.F.M. Conv., Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano;

- Vescovi delle Marche, in Visita “ad Limina Apostolorum”.


 

 

Lunedì 11 Marzo 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

 

Oggi, 10 Marzo, la Chiesa celebra la Quarta Domenica di Quaresima «Lætare» PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 10 Marzo 2024 07:32

Siamo oltre la metà del pellegrinaggio quaresimale e la liturgia della Chiesa, interrompendo per un momento l'austerità di questo tempo, usa i paramenti di colore rosa e invita a "rallegrarsi". Tale invito sembrerebbe non aver più senso da quando la quaresima non è più avvertita nella sua severità e il digiuno è quasi totalmente disatteso. Ed in effetti, questi quaranta giorni scorrono per lo più come tutti gli altri, spesso banali per il mondo ricco e terribili per i poveri. Perché, comunque, questa esortazione a rallegrarsi? Il motivo è dato dall'avvicinarsi della Pasqua, ossia del giorno in cui il bene vince sul male e la vita sconfigge la morte. Questo è il vero annuncio di gioia che la liturgia ci porta. E quanto il nostro mondo ha bisogno di un tale annuncio! Il grido della Pasqua deve risuonare ovunque e in particolare su quei popoli che sono straziati dalla guerra e dalla violenza; come pure sui numerosi poveri e abbandonati che popolano il nostro pianeta. Nicodemo, un anziano giunto alla sera della vita, va da Gesù di notte. E Gesù vuole farlo venire alla luce perché comprenda che ci s'innalza (sulla croce) per nascere, non per morire. Si tratta della seconda nascita, una qualità di vita che vince l'angoscia della morte.

Oggi inizia la novena in preparazione alla solennità di San Giuseppe.

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Prima lettura

Dal secondo libro delle Cronache         36,14-16.19-23

Con l’esilio e la liberazione del popolo si manifesta l’ira e la misericordia del Signore.

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Salmo responsoriale

Rit. Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.           dal salmo 136

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini        2, 4-10

Morti per le colpe, siamo stati salvati per grazia.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              3, 14-21

Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 

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Meditiamo insieme

Il brano evangelico di oggi fa parte di un lungo e profondo dialogo tra Gesù e Nicodemo. Questi è attirato dalla persona e messaggio di Gesù ma non riesce ad afferrare chi è Gesù e quale è la sua missione. Le parole di Gesù sono una chiara dichiarazione della sua identità di Figlio dell'uomo e Figlio di Dio e contemporaneamente una rivelazione del Padre che "ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto ma abbia la vita eterna". In effetti, Gesù sta dicendo a Nicodemo e ad ogni persona che lo cerca: Io sono il dono supremo del Padre per te: Egli si rivela in me, suo unigenito Figlio, mandato per offrirti l'occasione di partecipare alla sua vita per sempre - è un regalo che tu puoi accogliere o rifiutare, sei libero; però, sarebbe bene conoscere di che si tratta prima di arrischiarsi in una presa di posizione.
Il riferimento al serpente di bronzo innalzato nel deserto da Mosè, porta Nicodemo a riflettere sull'intervento di Dio nella storia d'Israele per giungere a cogliere gradualmente chi è Gesù.
Gesù è infatti la luce che dissipa le tenebre man mano che si ascolta il suo messaggio e continua a cercare la verità con apertura di cuore. La presenza più tardi di Nicodemo alla sepoltura di Gesù è significativa.
 

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Preghiamo insieme


Ci rivolgiamo a Dio, ricco di misericordia, che ci ha salvati in Cristo suo Figlio, dimostrandoci il suo grande amore nella morte in croce. Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, la tua salvezza.

Per la Chiesa di Dio: annunci sempre che unica salvezza del mondo è la croce di Cristo, preghiamo.

Per i sacerdoti, ministri della misericordia: perché il sacramento della riconciliazione sia per tutti i penitenti un'autentica esperienza di incontro con il Signore che salva, preghiamo.

Per i credenti di ogni religione: cerchino con sincerità la luce del bene e della verità, preghiamo.

Per i governanti del mondo: perché nelle scelte economiche tengano presenti i diritti delle classi sociali più deboli e più povere, preghiamo.

Per gli esiliati, i profughi, gli stranieri: perché la lontananza dalla loro terra sia compensata dalla solidarietà e dall'accoglienza di quanti incontrano nei luoghi dove vivono, preghiamo.

O Padre, guarda con amore i tuoi figli che attendono da te misericordia. Illumina il loro cuore, perché cerchino te sopra ogni cosa e trovino in te la misericordia del perdono. Per Cristo nostro Signore.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro del Levitico                (8, 1-17; 9, 22-24)

La consacrazione dei sacerdoti

Seconda Lettura

Dai «Trattati su Giovanni» di sant'Agostino, vescovo   (Tratt. 34, 8-9; CCL 36, 315-316)

Cristo è la via alla luce, alla verità, alla vita

Domenica della IV settimana, ufficio della IV Domenica di Quaresima. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B. Si omette il Te Deum.

 

Impegno di vita

Nella mia pausa contemplativa, oggi, lascio che facciano eco in me queste parole: "Chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio".

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per coloro che hanno responsabilità nella società civile, perché sappiano accogliere la luce del Vangelo la cui sapienza può illuminare e fecondare ogni cultura.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Non è il potere che redime, ma l'amore! Il Dio, che è divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo è redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall'impazienza degli uomini. Benedetto XVI

 

  

Novena a San Giuseppe
 
1° giorno – San Giuseppe modello di fede – 10 marzo

 

San Giuseppe, in questo giorno guardiamo a te come modello di fede. Tu hai accolto la presenza di Dio nella tua vita. Sulla sua parola ti sei impegnato nel mistero più impenetrabile, quello dell’incarnazione del Figlio di Dio. La tua Vergine Sposa ha concepito senza intervento umano: è nato un bimbo che è Dio; tu l’hai adorato e protetto. Tutto ciò è sconvolgente e, senza la fede, sarebbe stato un mistero impossibile.
Ma tu sapevi che quando Dio parla all’uomo, non lo inganna. Ecco perché, senza discutere, senza fare domande, sei andato avanti, felice di camminare nella luce, perché Dio era là.
È in questa direzione che hai impegnato la tua vita con quella di Maria, obbedendo così alla sua volontà, aprendo nello stesso tempo la via alla realizzazione della salvezza degli uomini.
Ora noi pure desideriamo aderire a questa fede che è stata la tua, affinché Dio abiti in noi e affinché siamo fedeli alla sua volontà. A volte vacilliamo nella nostra vita cristiana. Crediamo in Dio, in Cristo, nella Chiesa, ma spesso viviamo ai margini della nostra fede.
La fede ha guidato tutta la tua vita; fa’ che essa diventi per noi la luce che continuamente ci attira, la guida alle nostre azioni quotidiane. Attraverso la fede, sentiamo sempre la mano di Dio negli avvenimenti della nostra vita, affinché possiamo partecipare così alla sua opera di giustizia, di pace, di amore.
Amen.

 

 

 

Domenica 10 Marzo 2024

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.


 


 

Domenica 10 Marzo 2024


Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita Pastorale a Marina di Caronia con il seguente programma:

Ore 10.00: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di Canneto;

Ore 11.00: Incontro con la Comunità;

Ore 12.00: Visite programmate;

Ore 16.00: Visita presso alcuni ammalati;

Ore 17.00: Celebrazione Eucaristica della IV Domenica di Quaresima «Laetare» nella Chiesa dell'Odigitria in suffragio di tutti i defunti dell'anno;

Ore 18.00: Incontro con i giovani delle due parrocchie e conclusione della Visita.

Oggi, 9 Marzo, la Chiesa commemora Santa Francesca Romana PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 09 Marzo 2024 07:37

Nacque a Roma nel 1384. Cresciuta negli agi di una nobile e ricca famiglia, coltivò nel suo animo l'ideale della vita monastica, ma non poté sottrarsi alla scelta che per lei avevano fatto i suoi genitori. La giovanissima sposa, appena tredicenne, prese dimora con lo sposo Lorenzo de' Ponziani altrettanto ricco e nobile, nella sua casa nobiliare a Trastevere. Con semplicità accettò i grandi doni della vita, l'amore dello sposo, i suoi titoli nobiliari, le sue ricchezze, i tre figli nati dalla loro unione, due dei quali le morirono. Da sempre generosa con tutti, specie i bisognosi, per poter allargare il raggio della sua azione caritativa, nel 1425 fondò la congregazione delle Oblate Olivetane di Santa Maria Nuova, dette anche Oblate di Tor de' Specchi. Tre anni dopo la morte del marito, emise ella stessa i voti nella congregazione da lei fondata, assumendo il secondo nome di Romana. Morì il 9 marzo 1440.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Osea         6, 1-6

Voglio l’amore e non il sacrificio. 

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Salmo responsoriale

Rit. Voglio l’amore e non il sacrificio.          dal salmo 50 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              18, 9-14

Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.  

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Meditiamo insieme

 

Il fariseo della parabola dice il vero: vive la fede con entusiasmo, pratica la giustizia, è un fedele modello. E sa di esserlo: guarda con sufficienza e disprezzo il pubblicano (che è davvero peccatore!) e ne prende le distanze. Il pubblicano, invece, non osa alzare lo sguardo: conosce il suo peccato, non ha bisogno di fare l'esame di coscienza, glielo ha già fatto il fariseo! Solo chiede pietà. Anch'io faccio fatica a guardarmi con equilibrio. Fatico a non deprimermi nei momenti di difficoltà, in cui emergono più evidenti i miei limiti e i miei difetti. Fatico a non tentare di mostrare il mio "meglio" quando sto con gli altri. Ma, soprattutto, fatico a paragonarmi agli altri in maniera serena. Se capissimo di essere unici, imparagonabili! Se sapessimo amarci come Dio ci ama, senza eccessi! No, non ho bisogno di guardare al peggio o al meglio di chi mi sta intorno per esaltarmi o deprimermi, specialmente nella fede. L'errore del fariseo è proprio questo: è giusto e sa di esserlo, non ha compassione né misericordia. Misericordia e compassione che - invece - Dio ha verso il pubblicano. È una bella sfida per il discepolo: trovare l'equilibrio in se stesso, senza cercare colpevoli "fuori", senza autolesionismo depressivo, consapevole della propria fragilità e della propria grandezza, perdonato che sa perdonare, pacificato che sa pacificare. Uno che esce cambiato dalla preghiera.  

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Preghiamo insieme


La giustificazione e la salvezza non sono opera nostra ma dono della misericordia infinita di Dio. Invochiamo perciò il Signore perchè, nella nostra povertà, egli ci accolga e ci riconcili. Diciamo insieme:
Signore, pietà di noi peccatori.

Perché la Chiesa proclami continuamente la misericordia di Dio che la chiama a nuova conversione, purificandola e rinnovandola con il suo amore. Preghiamo:

Perchè nessun uomo pretenda di possedere tutta la verità, ma tutti la ricerchino e la servano con umiltà. Preghiamo:

Perchè chi pensa alla religione solo come ad un insieme di pratiche esteriori, possa comprendere che il vero culto a Dio è nel coinvolgimento del cuore. Preghiamo:

Perchè la coscienza dei cristiani si opponga ai peccati collettivi delle nazioni, come la corsa agli armamenti, lo sfruttamento dei poveri, la soppressione della vita, e aiuti l'uomo a ritrovare la via della riconciliazione. Preghiamo:

Perchè il sangue di Cristo versato per molti ci faccia vivere l'esperienza di essere amati dall'infinito amore del Padre. Preghiamo:

O Dio, che in santa Francesca Romana ci hai offerto un modello di santità coniugale e di vita a te consacrata, fa’ che in ogni circostanza siamo perseveranti nel tuo servizio e camminiamo nella luce del tuo volto. Amen.  

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo (35, 30 - 36, 1; 37, 1-9)

Erezione del santuario. La nube del Signore

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo
  (Disc. 14 sull'amore ai poveri, 38, 40; PG 35, 907. 910)

Serviamo Cristo nei poveri

Sabato della III settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della IV Domenica di Quaresima «Lætare», antifona al Magnificat anno B.

 

 Impegno di vita

Mi impegnerò a smettere di fare le cose "perché Dio sia contento di me", e cercherò invece di vivere felice di essere un figlio di Dio, in cammino con i fratelli. 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè prendiamo come modello l'atteggiamento di umiltà del pubblicano, quale riconoscimento del dono gratuito e inatteso della vita di Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Mentre il fariseo viaggia con una preghiera fuori di sè, verso Dio e verso gli altri portando dinnanzi a loro i suoi meriti e i suoi interessi, ecco che il pubblicano viaggia all'interno del sè, al cuore, escludendo ogni possibilità e lasciando solo a Dio l'ultima parola nella preghiera. Luciano Sanvito  

 

  

 

Sabato 9 Marzo 2024


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

Em.mo Card. Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma;

- S.E. Mons. Daniele Libanori, S.I., Vescovo tit. di Buruni, Ausiliare di Roma;

- S.E. Mons. Benoni Ambarus, Vescovo tit. di Tronto, Ausiliare di Roma;

- S.E. Mons. Lucas Van Looy, S.D.B., Vescovo emerito di Gent (Belgio).



 

Sabato 9 Marzo 2024


- Alle ore 17.30 con la Celebrazione vigiliare della IV Domenica di Quaresima si concludono le «24 Ore per il Signore» nella Basilica Cattedrale.

Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita Pastorale a Marina di Caronia con il seguente programma:

Ore 16.00: Accoglienza in Piazza Salvatore Giuffrida;

Ore 16.15: Incontro con i bambini del catechismo e i loro genitori;

Ore 17.00: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa dell'Annunziata e amministrazione del Sacramento dell'Unzione degli Infermi;

Ore 18.00: Incontro con gli operatori pastorali (Consiglio Pastorale, Procura Feste, Ministri della Santa Comunione, Catechisti, Gruppo Litirgico;, Coro parrocchiale, Gruppo Padre Pio e Apostolato della Preghiera).

 

Oggi, 8 Marzo, la Chiesa commemora San Giovanni di Dio PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 08 Marzo 2024 07:30

Nato a Montemoro-Novo, poco lontano da Lisbona, l'8 marzo 1495, Giovanni di Dio - allora Giovanni Ciudad - trasferitosi in Spagna, vive una vita di avventure, passando dalla pericolosa carriera militare alla vendita di libri. Ricoverato nell'ospedale di Granada per presunti disturbi mentali legati alle manifestazioni "eccessive" di fede, incontra la drammatica realtà dei malati, abbandonati a se stessi ed emarginati e decide così di consacrare la sua vita al servizio degli infermi. Fonda il suo primo ospedale a Granada nel 1539. Muore l'8 marzo del 1550, giorno del suo compleanno. Nel 1630 viene dichiarato Beato da Papa Urbano VII, nel 1690 è canonizzato da Papa Alessandro VIII. Tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 viene proclamato Patrono degli ammalati, degli ospedali, degli infermieri e delle loro associazioni e, infine, patrono di Granada.

 

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Osea         14, 2-10

Non chiameremo più dio nostro l’opera della nostre mani.

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Salmo responsoriale

Rit. Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce.           dal salmo 80 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              12, 28-34

Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: lo amerai.

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Meditiamo insieme

L'essenziale è amare. Credere porta ad amare. Il cristiano si è scoperto amato e capace di amare come Dio, fino a morirne. La Chiesa è (dovrebbe essere) la comunità di coloro che, amati, sanno amare. Dio mi "ordina" di fare esattamente ciò che desidero maggiormente: lasciarmi amare ed amare. Gesù mi chiede di amare con forza, con intensità, più che riesco, dando del mio meglio. Quante persone conosco che si deprimono perché non riescono ad amare come vorrebbero! E Gesù dice loro: ama come riesci, non come vorresti. Gesù mi chiede di amare con passione, a costo di bruciarmi. Quante persone conosco che, scottate da esperienze negative, amano col freno a mano tirato. E Gesù dice loro: ama e, se sbagli, pazienza. Non vuole persone tiepide, il rabbì, vuole entusiasti come Davide, come Paolo, preferisce chi sbaglia per eccesso che per difetto. Gesù mi chiede di amare con intelligenza, conoscendo, imparando, nutrendo la mia mente, aperti alle esperienze più diverse. Quante persone pensano che credere nel Dio dei cattolici equivalga a cestinare il cervello! E Gesù dice loro: scoprite quanto Dio è creativo, immaginifico, stupendo, diffuso, presente ovunque.  

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Preghiamo insieme


Prima di presentare la nostra offerta all'altare, chiediamo al Signore di aiutarci a vivere in pienezza la nostra fede, dicendo insieme: Insegnaci ad amare, Signore.

Tu ci ami di vero cuore:
Ci doni la forza di ritornare a te:
Rinnovi continuamente la tua alleanza con noi:
Ci prepari il cammino di salvezza:
Hai mandato il tuo Figlio per amore:
Hai fatto di noi un popolo nuovo:
Ci fai ascoltare la tua Parola:
Ci fai camminare gli uni accanto agli altri:
In ogni prossimo hai impresso il tuo volto:
Hai scelto i poveri come prediletti:
Alla fine dei tempi il tuo giudizio sarà sull'amore:
Ci dai la forza per conoscerti e amarti:
Sei l'unico Signore dei vivi e dei morti:


Signore, che in san Giovanni di Dio hai fatto risplendere la tua misericordia verso i poveri e i malati, concedi anche a noi di esprimere con le opere la stessa carità, per essere accolti fra gli eletti nel tuo regno. Amen.  

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo (35, 30 - 36, 1; 37, 1-9)

Il lavoro per il santuario e l'arca

Seconda Lettura

Dal «Commento al libro di Giobbe» di san Gregorio Magno, papa   (Lib. 13, 21-23; PL 75, 1028-1029)

Il mistero della nostra nuova vita

Venerdì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Farò un atto di carità, sperimentando nel mio amore verso il prossimo l'amore per Dio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per tutte le donne, chiamate a portare armonia, perchè possano essere segno della tenerezza di Dio per ogni creatura.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

C'è un criterio per sapere se Dio sta vicino o lontano da noi: chiunque si preoccupi dell'affamato, del nudo, del povero, dello scomparso, del torturato, del prigioniero, di tutta questa carne che soffre, ha vicino Dio. "Griderai al Signore e ti ascolterà". San Oscar Romero

 

VIA CRUCIS

Venerdì 8 Marzo

 

Oggi ripercorriamo il cammino della passione del Signore con il pio esercizio della
Via della Croce
(Per la meditazione delle singole stazioni clicca sull'immagine sopra riportata).

 

 

  

 

Venerdì 8 Marzo 2024

Alle ore 9, nell'Aula Paolo VI, il cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, tiene la terza Predica di Quaresima sul tema: «Ma voi, chi dite che io sia?» (Mt 16, 15). Le successive prediche di Quaresima avranno luogo venerdì 15 e 22 Marzo. Alle prediche partecipano il Santo Padre Francesco, i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i prelati della Famiglia pontificia, i dipendenti della Curia romana, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e del vicariato di Roma, i superiori generali o i procuratori degli ordini religiosi facenti parte della Cappella pontificia, le comunità dei seminari e collegi di Roma, i gentiluomini di Sua Santità e gli addetti di Anticamera. Sarà trasmessa in diretta sul player del sito Vatican News, su Telepace e Tv 2000.

Alle ore 16.30, nella parrocchia romana di San Pio V, il Santo Padre Francesco presiede il Rito per la Riconciliazione di più penitenti con la confessione e l’assoluzione individuale, in occasione delle "24 ore per il Signore".

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Vescovi del Gabon in Visita “ad Limina Apostolorum”;

- Partecipanti al Corso sul Foro Interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica.



 

Venerdì 8 Marzo 2024


In tutte le comunità si celebra il pio esercizio della Via Crucis.

- Alle ore 17.30, con la Santa Messa celebrata nella Basilica Cattedrale, iniziano le «24 Ore per il Signore».

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