Oggi, 8 Aprile, la Chiesa celebra la solennità dell'Annunciazione del Signore |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Lunedì 08 Aprile 2024 07:06 |
Oggi, in tutte le Chiese del mondo, si celebra la solennità dell'Annunciazione del Signore, trasferita dal 25 Marzo per la coincidenza con il Lunedì della Settimana Santa. Festa del Signore, l'Annunciazione inaugura l'evento in cui il figlio di Dio si fa carne per consumare il suo sacrificio redentivo in obbedienza al Padre e per essere il primo dei risorti. La Chiesa, come Maria, si associa all'obbedienza del Cristo, vivendo sacramentalmente nella fede il significato pasquale della annunciazione. Maria è la figlia di Sion che, a coronamento della lunga attesa, accoglie con il suo 'Fiat' e concepisce per opera dello Spirito santo il Salvatore. In lei Vergine e Madre il popolo della promessa diventa il nuovo Israele, Chiesa di Cristo. I nove mesi tra la concezione e la nascita del Salvatore spiegano la data odierna rispetto alla solennità del 25 dicembre. Calcoli eruditi e considerazioni mistiche fissavano ugualmente al 25 marzo l'evento della prima creazione e della rinnovazione del mondo nella Pasqua.
Dal libro del profeta Isaia 7,10-14; 8,10
Ecco la vergine concepirà.
Rit. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. dal salmo 39
Dalla lettera agli Ebrei 10, 4-10
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza.
Dal Vangelo secondo Luca 1, 26-38
Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio.
A nove mesi dal Natale la liturgia apre una parentesi gioiosa nell'austero cammino di quaresima. Ci giunge come un annuncio di gioia il saluto che l'Angelo porge a Maria, lo sentiamo anche nostro. Una umile fanciulla viene finalmente definita «Piena di grazia». Fa parte anche lei della nostra povera umanità peccatrice, ma il Signore, l'ha purificata, prima del suo concepimento, con il suo amore e ha voluto che fosse immacolata, senza peccato. L'ha adombrata con la forza del suo Spirito. Così quel dialogo ininterrotto, con cui il Signore ha cercato, sin dalle nostre origini, di ristabilire invano una comunione, ora finalmente trova un cuore limpido, una vergine senza macchia, la nuova Eva, docile e pronta all'ascolto. Le parole dell'Angelo risuonano nei nostri cuori come preannuncio di redenzione e segno visibile della fedeltà di Dio; specchiàndoci in Maria riappare sulla nostra terra un'innocenza macchiata, uno splendore perduto, una bellezza antica ora meglio esaltata. Lei, l'umile ancella del Signore, sarà resa feconda dallo Spirito Santo e, restando sempre vergine, diventerà la madre di Cristo, la madre di Dio, la madre nostra. Ciò che era stato promesso, ora si realizza in pienezza: il Verbo si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi. È un progetto di amore, pensato e voluto da Dio, ma affidato alla risposta di una donna. Dopo le parole rassicuranti dell'Angelo, ascoltiamo il "sì" di Maria, che si fonde con quello dello stesso Signore. Dopo il "no" del peccato, dopo i tanti no alle proposte divine di salvezza, finalmente l'umanità, per bocca di Maria, fa sentire pieno e gioioso il proprio assenso al Signore. Un sì che la legherà intimamente, con la forza dello Spirito, al Padre e al suo Figlio: Maria rifulge così nello splendore della Trinità beata.
Maria è l’arca della nuova ed eterna alleanza; in lei si compie per opera dello Spirito Santo il mistero del Figlio di Dio fatto uomo per la salvezza del mondo. In comunione di fede e di speranza con la Vergine annunziata, rivolgiamo al Padre la nostra preghiera.
Si compia in noi la tua parola, Signore.
Perché l’umanità accolga docilmente l’annunzio dell’angelo con tutto il suo carico di novità e di grazia, preghiamo.
Perché sul modello di Cristo, servo obbediente, sappiamo aderire con amore alla volontà del Padre e metterla al centro delle nostre scelte di vita, preghiamo.
Perché il deserto dell’incredulità e della durezza dei cuori fiorisca in opere di giustizia e di pace, preghiamo.
Perché in Cristo nuovo Adamo e in Maria nuova Eva sia riconosciuta la vera immagine della persona umana, uscita dalle mani dell’artefice divino con il soffio creatore dello Spirito, preghiamo.
Perché la sapienza del Vangelo ispiri sempre l’umanità che progetta, soffre, spera, e la orienti nel cammino verso il Signore che viene, preghiamo.
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu che all’annunzio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, con l’intercessione della beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dal primo libro delle Cronache (17, 1-15)
Profezia riguardante il Figlio di Davide
Seconda Lettura
Dalle «Lettere» di san Leone Magno, papa (Lett. 28 a Flaviano, 3-4; PL 54, 763-767)
Il mistero della nostra riconciliazione
Ufficio della solennità. Te Deum. All'Ora media salmodia complementare.
Impegno di vita
Voglio impegnarmi a vivere la mia giornata scegliendo di seguire Gesù in ogni cosa che farò spontaneamente o che mi verrà chiesta, ripetendo nel mio cuore prima di ogni azione le parole di Maria: «Eccomi, sono la serva del Signore».
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perché la Chiesa che contempla la risposta di ascolto e di fede di Maria, sia da lei sostenuta nella lotta contro ogni male e progredisca nella virtù.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Maria è così aperta, così libera, così fiduciosa! Ella è totalmente pronta ad ascoltare parole che vanno molto al di là della sua comprensione... Sono parole che riassumono la più profonda risposta possibile all'azione dell'amore di Dio dentro di noi. Henri Nouwen
Lunedì 8 Aprile 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- S.E. Mons. Brian Udaigwe, Arcivescovo tit. di Suelli, Nunzio Apostolico in Sri Lanka;
- Il Reverendo Padre Juan José Etxeberria Sagastume, S.I., Rettore Magnifico dell’Università di Deusto (Spagna); con Padre Francisco José Ruiz Pérez, S.I., Decano della Facoltà di Teologia;
- Membri del Consiglio Episcopale del Vicariato di Roma;
- Familiari di Ostaggi nelle mani di Hamas;
- Vescovi della Sardegna, in Visita “ad Limina Apostolorum”.
Lunedì 8 Aprile 2024
- Il Vescovo Guglielmo in Visita pastorale nella Parrocchia Maria SS. Annunziata di San Teodoro con il seguente programma:
Ore 10.00: Visita al Palazzo Municipale;
Ore 11.30: Visita alla Guardia Forestale;
Ore 16.00: Visita al Cimitero;
Ore 17.30: Incontro con i bambini e genitori di Prima Confessione e Prima Comunione.
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Oggi, 7 Aprile, la Chiesa celebra la Seconda Domenica di Pasqua «della Divina Misericordia» |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Domenica 07 Aprile 2024 07:32 |
Celebriamo oggi la domenica in Albis (colore bianco), ottava di Pasqua e la liturgia ci riporta spiritualmente e idealmente al giorno della risurrezione di Cristo dalla morte. Tutta la parola di Dio, infatti, è incentrata sul ripresentare alla nostra attenzione e meditazione ciò che avvenne nel giorno della Pasqua di Cristo e della Pasqua dell'intera umanità, in quanto Cristo è risorto da morte ed è via di liberazione per tutti gli uomini, anche di coloro che non hanno avuto modo di conoscerlo finora o che pur avendolo conosciuto non hanno aderito liberamente al suo messaggio e quindi non professano la fede in Lui. Le apparizioni di Cristo ai suoi discepoli nel giorno di Pasqua e la settimana dopo, di cui ci parla il Vangelo di oggi, facendoci toccare con mano la condizione di paura e di solitudine in cui si trovarono i discepoli dopo la morte di Gesù, nei cui cuori non era ancora nata la speranza, né si era accesa la luce della fede nel risorto, ci dicono oggi quanto sia importante recuperare la fede per rimotivare la propria esistenza.
Si celebra oggi la Domenica della Divina Misericordia, istituita 24 anni fa dal Papa san Giovanni Paolo II. Nella seconda domenica di Pasqua del 1995 il Papa polacco, che aveva conosciuto da ragazzo il culto promosso da suor Faustina Kowalska (canonizzata nel 2000), celebrò la Messa e benedì l’immagine di Gesù misericordioso, copia del quadro dettato dalla religiosa dopo una visione, su richiesta di Cristo stesso, e conservato nel santuario di Lagiewniki, sobborgo di Cracovia, dove riposa l’apostola della Divina Misericordia.
Dagli Atti degli Apostoli 4, 32-35
Un cuore solo e un’anima sola.
Rit. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre. dal salmo 117
Sequenza
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 5, 1-6
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.
Dal Vangelo secondo Giovanni 20, 19-31
Otto giorni dopo venne Gesù.
La domenica in Albis è la domenica di San Tommaso, l'apostolo scettico e dubbioso sull'effettiva risurrezione di Gesù. E' anche la domenica della divina misericordia, perché dal Cristo Risorto, vincitore della morte e del peccato arriva la tenerezza di Dio Padre, che si commuove e perdona l'umanità, redenta dal sangue prezioso di Gesù. Una domenica speciale, da vari punti di vista, che tutti riconducono al mistero centrale della nostra fede: Cristo ci ha salvati e redenti con la sua passione, morte e risurrezione. E' questo il messaggio che la chiesa è chiamata ad annunciare, senza paura e indecisioni, anche agli uomini del terzo millennio dell'era cristiana, dopo averlo fatto per 2000 anni. Annunciare la misericordia di Dio, mediante una fede robusta e coraggiosa e attraverso una testimonianza di vita che ci indica la strada più giusta in quel brano del vangelo di Giovanni, che oggi ascoltiamo, dopo tantissime volte, con la stessa carica emotiva e con altrettanto impegno concreto che da esso ne deriva. E' la domenica più importante di questo anno giubilare dedicato alla misericordia, perché è la domenica specifica che San Giovanni Paolo II, da Papa, volle dedicare a questo tema, istituendo la seconda domenica di Pasqua come domenica della Divina Misericordia. La motivazione teologica e pastorale del grande papa, ora santo, che addusse il Pontefice furono i testi biblici, che la liturgia di questo giorno prende annualmente in considerazione, per il fatto che Gesù, esattamente, come rammenta il Vangelo di Giovanni, apparve nello stesso giorno della risurrezione e poi otto giorni dopo.
Come la prima comunità cristiana, anche noi riuniti per celebrare l'Eucaristia invochiamo il Signore ricco di misericordia. Preghiamo insieme dicendo: Ascolta, Signore, il tuo popolo.
Per la Chiesa sparsa nel mondo, perché nella diversità di culture e di lingue ritrovi la sua unità attorno al Vangelo e all'unico comandamento dell'amore, preghiamo.
Per le persone che si impegnano per costruire una società basata sulla giustizia, sulla solidarietà e sul rispetto dei più deboli, perché sentano la forza della fede come sostegno nei loro sforzi quotidiani, preghiamo.
Per tutti coloro che a causa di un dolore o di una sofferenza hanno smarrito la propria fede, perché sentano la forza della preghiera delle comunità cristiane al loro fianco che li guida alla riscoperta del volto di Cristo risorto, preghiamo.
Per coloro che si trovano in ristrettezza economica, perché trovino nella società persone capaci di pensare strategie nuove, capaci di superare la crisi nella condivisione e nella solidarietà, preghiamo.
Per tutti coloro che partecipano a questa Eucaristia, perché, passati attraverso il mistero della Pasqua, riconosciamo la presenza del Signore risorto nella nostra comunità radunata nel giorno del Signore, preghiamo.
O Dio, che in ogni Pasqua domenicale ci fai vivere le meraviglie della salvezza, fa’ che riconosciamo con la grazia dello Spirito il Signore presente nell’assemblea dei fratelli, per rendere testimonianza della sua risurrezione.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo apostolo (3, 1-17)
La vita nuova in Cristo
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo (Disc. 8 nell'ottava di Pasqua 1, 4; Pl 46, 838. 841)
Nuova creatura in Cristo
Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.
Impegno di vita
Ripeterò in questa giornata la supplica: "Signore, aumenta la mia fede".
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per il cristiano che dubita, per l'incredulo che vorrebbe credere e per tutti coloro che cercano con amore la verità, perchè illuminati dalla grazia pasquale riconoscano che non c'è altro nome al di fuori di Cristo in cui essere salvi.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Come gli Apostoli un tempo, è necessario però che anche l'umanità di oggi accolga nel cenacolo della storia Cristo risorto, che mostra le ferite della sua crocifissione e ripete: Pace a voi! Occorre che l'umanità si lasci raggiungere e pervadere dallo Spirito che Cristo risorto le dona. E' lo Spirito che risana le ferite del cuore, abbatte le barriere che ci distaccano da Dio e ci dividono tra di noi, restituisce insieme la gioia dell'amore del Padre e quella dell'unità fraterna. San Giovanni Paolo II
Domenica 7 Aprile 2024
- Alle ore 12, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Francesco guida la recita del Regina caeli.
Domenica 7 Aprile 2024
- Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita pastorale nella Parrocchia Maria SS. Annunziata di San Teodoro secondo il seguente programma:
Ore 10.30: Accoglienza da parte della comunità e delle autorità civili e militari dinanzi alla Chiesa;
Ore 11.00: Solenne Celebrazione Eucaristica di apertura;
Ore 16.00: Visita alla Casa di riposo;
Ore 18.00: Incontro con i Gruppi parrocchiali.
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Oggi, 6 Aprile, la Chiesa celebra il Sabato fra l'Ottava di Pasqua |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 06 Aprile 2024 07:56 |
La liturgia del sabato di Pasqua ci presenta una breve sintesi delle apparizioni del Risorto: a Maria Magdala e alle altre donne, Gesù annuncia la sua risurrezione e le manda a portare la buona notizia agli apostoli che però non credono. Poi, Gesù appare agli undici mentre sono a tavola e li rimprovera per la loro incredulità e durezza di cuore "perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato".
Finché Gesù è stato in mezzo a loro, gli apostoli hanno creduto nella sua persona; egli era con loro nella carne; si sono sentiti partecipi del suo successo fra la gente; hanno creduto alla sua parola ma... non l'hanno capito in fondo e la morte in croce li ha sconvolti! Tuttavia la risurrezione è il principio della fede vera e personale, la fede che nasce nell'intimità del cuore, che è convinta e rimane salda, anche in assenza di Gesù.
Dagli Atti degli Apostoli 4, 13-21
Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.
Rit. Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto. dal salmo 117
Sequenza
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Dal Vangelo secondo Marco 16, 9-15
Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo.
Marco, a differenza degli altri evangelisti, non si dilunga sui racconti della resurrezione, né li approfondisce. Anzi, alcuni studiosi sostengono che la pagina che abbiamo ascoltato sia stata aggiunta a posteriori, quasi per colmare una mancanza. E sentiamo, in queste parole, lo schema della sintesi, quasi del riassunto. Probabilmente il vangelo di Marco finiva prima, all'annuncio dell'angelo alle donne che - annota Marco - tornarono a casa piene di paura e senza dire nulla. È come se Marco, e dietro di lui Pietro, ci ammonissero: non servono ulteriori prodigi, né illuminati discorsi: credere alla resurrezione è e resta evento personale, scelta di fede, schieramento di cuore. Fin dall'inizio della Chiesa i detrattori del cristianesimo hanno negato la resurrezione di Gesù, proprio intuendo che lì, nella resurrezione, si trova il cuore dell'annuncio cristiano. La resurrezione è evento reale e storico, Gesù è davvero risorto dai morti, ma non ci saranno mai prove documentarie per credere in lui: possiamo piegare il nostro cuore all'adesione della fede perché se Gesù non è risorto, la nostra fede è vana, ci ammonisce san Paolo, e noi siamo dei grandi illusi e dei creduloni. Ma se la Parola è giunta fino a noi, se ciascuno può dire di avere avuto il cuore toccato nel profondo, è proprio perché Gesù è risorto e di questo annuncio, ora, siamo noi i fragili portatori.
La sicurezza e il coraggio della testimonianza della fede sono frutto della grazia del Risorto, accolta con docilità umile e obbediente. Preghiamo insieme e diciamo:
Infondi coraggio alla nostra fede, o Signore.
Per la Chiesa, perchè i successori degli apostoli, che hanno ricevuto la missione di annunciare il vangelo, siano sempre docili alla potenza dello Spirito del Risorto. Preghiamo:
Per gli uomini di governo, perchè prendano decisioni conformi ai disegni di Dio e servano veramente la persona umana. Preghiamo:
Per tutti gli uomini a cui Cristo invia i suoi missionari, perchè sappiano riconoscere i veri apostoli del Risorto, distinti da qualunque altro messaggio di dottrina religiosa o di propaganda ideologica. Preghiamo:
Per coloro che sono tentati di silenzio, di rispetto umano, di fronte alle persecuzioni attuali della fede cristiana, perchè lo Spirito li sostenga col coraggio e con la franchezza propria dell’esperienza del Risorto. Preghiamo:
Per noi, perchè sappiamo attingere dalla comunione eucaristica la forza necessaria per l’annuncio missionario della nostra fede. Preghiamo:
Signore, tu conosci la nostra durezza di cuore che spesso si traduce in incredulità o indifferenza; fa’ che la luce della fede pasquale ci illumini e riscaldi, fino a spingerci alla diffusione coraggiosa del tuo vangelo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (4, 12 - 5, 14)
Esortazione agli anziani e ai giovani
Seconda Lettura
Dalle «Catechesi» di Gerusalemme (Catech. 22, Mistagogica 4, 1. 3-6. 9; PG 33, 1098-1106)
Il pane del cielo e la bevanda di salvezza
Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Primi Vespri della II Domenica di Pasqua. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.
Impegno di vita
Oggi desidero portare la tua Parola a tutti i fratelli che incontrerò sulla mia strada, senza paura di non essere accolto.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Signore, che raggiungi ogni uomo sulla terra attraverso la tua grazia, illumina i giovani perchè possano trovare persone che sappiano essere per loro testimoni autentici di verità e carità, e sappiano indirizzarli verso di te.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Non possiamo donare la fede, ma possiamo donare noi stessi. Si tratta di una morte e di una risurrezione, di morire a ciò che saremmo stati se fossimo soltanto uomini, di risuscitare a ciò che siamo essendo uomini cristiani. Madaleine Delbrêl
Sabato 6 Aprile 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;
- S.E. la Signora Francina Armengol, Presidente del Congresso dei Deputati di Spagna, e Seguito;
- Delegazione della “Associação Cristã de Moços” di Rio Grande do Sul (Brasile);
- Membri della Fondazione Sant’Angela Merici, di Siracusa;
- Volontari della Croce Rossa Italiana.
Sabato 6 Aprile 2024
- Il Vescovo Guglielmo partecipa al Seminario estivo di Castell'Umberto alla giornata di formazione e di confronto delle Religiose della diocesi secondo il seguente programma:
Ore 10: Celebrazione dell'Ora Media; al termine Relazione tenuta dalla sott.ssa Rossana Interlandi, Membro dell'Ufficio Legislativo presso il Parlamento Europeo a Bruxelles sul tema: «Le varie fasi della Vita Consacarat - Opportunità di crescita della Vocazione»; seguono interventi e confronto.
Ore 12: Celebrazione Eucaristica;
Ore 13: Pranzo;
Ore 15.30: Gruppi di studio;
Ore 16.30: Condivisione delle riflessioni maturate nei gruppi;
Ore 17: Celebrazione dei Primi Vespri della Seconda Domenica di Pasqua. |
Oggi, 4 Aprile, la Chiesa celebra il Giovedì fra l'Ottava di Pasqua |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Giovedì 04 Aprile 2024 07:26 |
La liturgia del Giovedì di Pasqua ci presenta i discepoli di Emmaus che, ritornati a Gerusalemme con premura, trovano gli undici apostoli con altri compagni, insieme a Pietro a cui è apparso Gesù: sono nella gioia! Mentre raccontano ciò che è avvenuto ad Emmaus, ecco Gesù in mezzo a loro.
Nonostante l'esultanza di poca prima, sono sconvolti e pensano di vedere un fantasma. Faticano a lasciarsi afferrare dal mistero e condurre in un nuovo modo di relazionarsi con Gesù risorto. "Toccatemi" dice il Signore, "Guardate"; abbiate fiducia nei vostri sensi, nelle vostre esperienze di me in questi ultimi giorni: "Sono proprio io", Gesù crocifisso e risorto. Poi, egli chiede da mangiare e gli danno il pesce. Gradualmente sono a loro agio e Gesù li fortifica nella fede aprendo le loro menti a comprendere tutto ciò che era scritto di lui, della sua morte e risurrezione.
Dagli Atti degli Apostoli 3, 11-26
Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti.
Rit. O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! dal salmo 8
Sequenza
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Dal Vangelo secondo Luca 24, 35-48
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.
Tre sono gli aspetti che sono coinvolti dalla venuta del Signore risorto: uno intellettuale ("aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture"), uno affettivo ("per la grande gioia") e uno operativo ("Di questo voi siete miei testimoni"). Sono tre aspetti essenziali della fede, perché Gesù non resti un "fantasma", qualcuno di evanescente, ma diventi per ciascuno di noi un commensale, un compagno di viaggio. L'aspetto intellettuale anzitutto: nel nostro mondo iper-specializzato, in cui sono necessari vent'anni di studio per ottenere una qualifica, lasciamo la fede nel mondo dell'approssimativo e dell'infantile. Il Signore ci apre la mente all'intelligenza delle Scritture: dedichiamo tempo a leggere e capire la Parola, a renderla viva nella nostra vita. Un secondo aspetto viene coinvolto dalla presenza del Cristo: quello affettivo; i discepoli provano una grande gioia, quasi un turbamento, nel vedere il Signore. Finché non saremo conquistati dalla bellezza e dalla gioia che scaturisce dalla presenza del Cristo, non potremo veramente dirci cristiani. Infine l'aspetto della testimonianza, della concretezza, del contagio: la fede diventa testimonianza. Nessuna crociata, per carità, ma la capacità di rendere ragione del nostro comportamento. Il Signore è venuto a portarci la pace interiore, il perdono che è la profonda riconciliazione con noi stessi e con gli altri. Lasciamoci raggiungere senza paura: il Signore ancora oggi ci ripete: "sono proprio io!".
La fede cristiana è la comprensione del Cristo nel suo mistero pasquale di morte e risurrezione. Invochiamo la luce e la misericordia di Dio per tutti, dicendo:
Dio dei nostri padri, benedici il tuo popolo.
Per la Chiesa dei credenti nel Signore risorto, perchè viva in continua azione di grazie, per sentirsi erede delle benedizioni profetiche, ora in essa adempiute. Preghiamo:
Per tutti coloro che non credono alle divine Scritture, perchè il Signore apra loro gli occhi a comprendere il mistero di Cristo morto e risorto. Preghiamo:
Per noi, che facciamo tante volte l’esperienza di essere commensali di Cristo nel banchetto eucaristico, perchè sappiamo riconoscerlo come il compimento di tutte le Scritture. Preghiamo:
Per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, e per coloro che sono tentati di sfiducia, perchè la logica della croce appaia nella sua luce consolatrice. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perchè si faccia carico di quanti vivono ai margini della fede e della vita cristiana con la preghiera, l’interessamento e la comprensione. Preghiamo:
O Dio dei nostri padri, che hai disposto gli eventi della storia per prefigurare il mistero del tuo Figlio divenuto per noi Servo sofferente e Signore glorificato, rendici degni della grazia che ci hai donato con la fede nel Cristo che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (3, 1-17)
Imitare la mitezza di Cristo
Seconda Lettura
Dalle «Catechesi» di Gerusalemme (Catech. 20, Mistagogica 2, 4-6; PG 33, 1079-1082)
Il battesimo, segno della passione di Cristo
Ufficio con le particolarità di Pasqua e le parti proprie. Alle Lodi si premette l'invitatorio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del Responsorio breve si dice l'ant. Questo è il giorno. Per tutto il tempo di Pasqua, alla fine di Compieta si dice l'antifona mariana Regina Cæli.
Impegno di vita
Nella mia pausa contemplativa oggi, vengo a te Signore Gesù con tanto amore e fiducia perché tu mi conosci fino in fondo; mi conosci per nome. Mi mandi a testimoniare fra i fratelli che tu sei risorto e ci fai partecipi alla tua vita nuova ed eterna.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè tutti coloro che soffrono a casua del Vangelo, della verità e della giustizia, siano sostenuti dal conforto di Dio e dalla solidarietà di tutti i credenti.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Tutto è Cristo per noi e, per quanto noi facciamo e ci sforziamo, il Signore è sempre più grande e la sua misericordia è sempre vincente. Il Regno di Dio è dono gratuito, che nessuna azione umana può meritare.(...) Noi non siamo e non saremo mai all'altezza delle situazioni storiche; se qualcosa di buono compiamo, è dono di Dio. San Paolo VI
Giovedì 4 Aprile 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- S.E. il Signor Maulen Ashimbayev, Presidente del Senato del Kazakhstan;
- Partecipanti al Colloquio promosso dal Dicastero per il Dialogo Interreligioso;
- Comunità dei Collegi: Pio Latino Americano, Pio Brasiliano, Messicano.
Giovedì 4 Aprile 2024
- Alle ore 17.30, nella Chiesa del Convento di San Fratello, il Vescovo Guglielmo presiede la Solenne Concelebrazione Eucaristica per l’apertura del Giubileo concesso dalla Santa Sede in occasione del Quinto Centenario della nascita di San Benedetto il Moro.
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