Attualità


Oggi, 21 Ottobre, la Chiesa celebra la XXIX Domenica del tempo ordinario Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 21 Ottobre 2018 07:30

Celebriamo oggi la XXIX Domenica del tempo ordinario e la parola di Dio ci mette di fronte alla via maestra dell'umiltà e del servizio. Il cristiano, sul modello del Cristo che da ricco si fece povero, è chiamato a vivere la radicale scelta dell'ultimo posto, nel servizio umile e disinteressato. Il modello etico a cui ispirare la propria condotta di vita non potrà essere un uomo qualsiasi assetato di potere e dei primi posti, come era al tempo di Cristo e come è stato sempre, soprattutto a nostri tempi. La storia conta tantissimi dittatori di ogni genere, quelli che hanno seminato solo morte e distruzione, quelli che hanno messo in moto uno stile di prepotenza e di arroganza dal quale per liberarsene l'umanità ha avuto necessità di fare guerre e rivoluzioni. La natura missionaria della Chiesa, nel suo essere e nel suo operare, impegna tutti i cristiani, "chiamati a far risplendere la Parola di Verità". La Parola di Dio è Verità (Cfr Gv 17,17), è luce sul nostro cammino (Cfr Sal 119,105): noi siamo chiamati a far risplendere questa luce nel cuore degli uomini, a sostenere i missionari in terre lontane e ad essere noi stessi missionari nel nostro ambiente. Così noi riscopriamo la gioia del credere e l'entusiasmo di comunicare la fede con la nostra testimonianza cristiana. Poiché il nostro mondo è in continuo cambiamento, sono necessarie oggi «modalità rinnovate per poter comunicare efficacemente la Parola di Dio. Oggi si celebra la 92ª Giornata Missionaria Mondiale.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia          53, 10-11


Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza.

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Salmo responsoriale

Rit. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.           dal salmo 32

 

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Seconda lettura

Dalla lettera agli Ebrei        4, 14-16


Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia.
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco           10, 35-45


Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.

 

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Meditiamo insieme


Gesù ha annunziato per la terza volta la sua passione e morte ai Dodici in disparte, usando toni molto duri e realistici: lo condanneranno a morte, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo uccideranno. Nel vangelo odierno, ad immediato seguito di quelle dichiarazioni, i due figli di Zebedèo avanzano a Gesù un'ambiziosa domanda, una richiesta contraria al vangelo: questa gli dà l'occasione di approfondire ed esplicitare il tema della passione, associando ad essa la sorte dei suoi discepoli. Il vangelo ha capovolto il concetto di potere e di primato. Ricordiamoci che la nostra grandezza non sta nell'imporre a Gesù la nostra volontà. La vera grandezza del cristiano è nel servizio. Non è da escludere che nell'atteggiamento dei figli di Zebedèo si riflettono anche tensioni della chiesa nascente. Troppe volte nella chiesa siamo tentati di confondere autorità e potere. Ma bisognerebbe riflettere più spesso sul significato di queste parole: ministero, diaconia, servizio. Dobbiamo sempre essere disposti a condividere con gli altri le responsabilità, ad ascoltare le esigenze e i suggerimenti di tutti, a riconoscere che spesso chi non ha cariche ecclesiastiche, dimostra di avere capacità e generosità molto maggiori.    

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Preghiamo insieme

 

«Ho creduto perciò ho parlato». Fratelli, la fede in Gesù ci chiama a farci testimoni viventi del suo amore, ad annunciarlo senza timore. Chiediamo al Signore di crescere come fratelli e sorelle e, in ogni circostanza di rimanere saldi nel dono che abbiamo accolto. Preghiamo insieme e diciamo:

Sostieni, Signore, la tua Chiesa.

Per il Papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché siano sempre fedeli interpreti e annunciatori della Parola di Dio, guide sicure nella trasmissione della fede, preghiamo.


Per tutti noi, perché sull'esempio di Gesù offriamo ai fratelli la nostra testimonianza attraverso l'amore e l'impegno per la giustizia, certi che il più grande nella comunità è colui che si spende senza sosta per far conoscere la lieta notizia del Vangelo, preghiamo.

Per tutti gli operatori missionari uccisi per annunciare il Vangelo e per tutti i fratelli defunti che hanno portato nel cuore le esigenze della Missione, preghiamo.

Ti ringraziamo, Padre, del grande dono della fede. Fa' che sentiamo l'urgenza di condividerlo con chi ancora non ti conosce, anche attraverso il sostegno spirituale e materiale ai missionari in ogni luogo della terra.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro di Ester   (1, 1-3-. 9-13. 15-16. 19; 2, 5-10. 16-17)

Ripudio di Vasti e scelta di Ester come regina


Seconda Lettura

Dalla «Lettera a Proba» di sant'Agostino, vescovo  (Lett. 130, 8, 15. 17 - 9, 18; CSEL 44, 56-57. 59-60)
 


Le aspirazioni del cuore, anima della preghiera

Domenica della I settimana, ufficio della XXIX Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.

 

 

Impegno di vita



Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò luce di Spirito Santo per vedere ciò che lo ingombra. Vedrò quali attaccamenti a cose o progetti vari, ostacolano il mio libero andare a Dio, nel servizio ai fratelli.
 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perché con la celebrazione della 92ª Giornata Missionaria Mondiale, il Signore conceda alle nostre Chiese locali di crescere nella collaborazione e nel reciproco sostegno alle giovani Chiese, nell'unità della stessa fede.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Troppo spesso i credenti si sono fermati a una fede corretta ed esteriore, anziché penetrare a fondo nella vita della speranza e dell'amore. Solo se uniti a Dio in Cristo Gesù in forza dello Spirito Santo, giungiamo alla meraviglia di essere partecipi della natura divina. Thomas Merton 

 

 

 

Domenica 21 Ottobre 2018

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.


 

 

Domenica 21 Ottobre 2018


Oggi, 20 Ottobre, la Chiesa ricorda Sant'Irene del Portogallo Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 20 Ottobre 2018 07:31

 

La leggenda narra che Irene nacque e visse in Portogallo nella seconda metà del VI secolo. Giovanetta volle consacrarsi a Dio ed entrò in monastero. Era una donna di eccezionale bellezza. Un giovane di nobile famiglia si innamorò talmente di lei che, non osando confessarle il suo amore, si ammalò e i medici non riuscivano a diagnosticarne il male. Irene, venuta a conoscenza del fatto per divina ispirazione, si premurò di fare visita al giovane infermo, pregandolo di rinunciare al suo affetto se voleva riacquistare la salute. Il giovane accettò, minacciandola però di morte qualora si fosse innamorata di qualcun altro. E guarì. Un altro giovane si innamorò di Irene, tentando di corromperla. Non riuscendovi, si vendicò offrendo alla giovane monaca una misteriosa bevanda che provocò in lei i sintomi di una imminente maternità. Ingannato dalle apparenze, il primo pretendente ordinò al servo di decapitare Irene. Non fu difficile comprovare l’innocenza della giovane martire della purezza la cui vicenda commosse tutti. 

 

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Prima lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini        1, 15-23


Dio ha dato Cristo alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui.

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Salmo responsoriale

Rit. Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa            dal salmo 8
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        12, 8-12


Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.

 

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Meditiamo insieme

 

Quante volte non sappiamo come difendere la nostra fede! Quante volte ci troviamo a discutere con persone che hanno fatto un'orribile esperienza di Chiesa o con chi, infantile e prevenuto, spara a zero contro i cristiani! Magari ci è capitato durante una cena o in università, o in ufficio: travolti dal giudizio impietoso dagli altri, non abbiamo saputo cosa dire. Due idee sono maturate nel nostro cuore, anche se non abbiamo avuto il coraggio di manifestarle: non così noi abbiamo conosciuto il Signore, non così abbiamo incontrato il Cristo e la Chiesa. Forse siamo stati fortunati o, più probabilmente, il nostro cuore era ben disposto ad accogliere il Maestro. E la seconda idea che ci raggiunge e ci convince è che il dolore che proviamo quando parlano male della Chiesa, e ne parlano in un modo che non ci riconosciamo in essa, è un buon segno. Si soffre per ciò che si ama. Animo, cercatori di Dio: è finalmente giunto il tempo in cui rendere testimonianza della speranza che è in noi, è il tempo di conoscere, di studiare, di osare il Vangelo! E il Signore ci rassicura: invochiamo lo Spirito, sia lui a parlare, senza polemiche, ma con sincerità: non così abbiamo conosciuto il Signore!

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Preghiamo insieme

 

Nel Cristo ogni promessa si è compiuta. Nel suo nome, chiediamo al Padre lo spirito di sapienza, per conoscere sempre più il mistero della nostra salvezza: Ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa, erede della fede e della promessa di Abramo, cammini sempre nella fedeltà e nell'abbandono fiducioso allo Spirito Santo che la anima e guida. Preghiamo:

Perché tutti gli uomini arrivino alla conoscenza della verità e credano nell'unico Dio Padre, Figlio e Spirito Santo e, pur nella diversità di espressioni e di culture, formino una sola famiglia. Preghiamo:

Perché tutti coloro che pensano alla fede come alienazione, comprendano che Dio non mortifica la vita ma la esalta, poiché l'uomo vivente è la sua gloria. Preghiamo:

Perché i molti cristiani che per paura o incertezza non professano apertamente la fede, ricevano forza e coraggio dallo Spirito Santo, per testimoniare con la vita che Gesù è il loro Signore. Preghiamo:

Perché la gioiosa partecipazione all'eucaristia, la disponibilità al servizio, la condivisione dei beni, l'amore fraterno siano la migliore professione di fede della nostra comunità. Preghiamo:

Signore, fa' crescere in me il desiderio di allontanare fermamente la doppiezza e l'ipocrisia per poter rinascere dall'alto ed essere nuovo nel cuore e nella vita; fa' che mi fidi sempre di te e in te vinca ogni paura. 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Malachia   (3, 1-24)

Il giorno del Signore

Seconda Lettura 

Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa nel mondo contemporaneo  (Nn. 40. 45) 

Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo


Sabato della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della XXIX Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita 


Mi impegno ad essere una persona "positiva", gioiosa e piena di speranza.

 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perché i molti cristiani che per paura o incertezza non professano apertamente la fede, ricevano forza e coraggio dallo Spirito Santo, per testimoniare con la vita che Gesù è il loro Signore.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La testimonianza cristiana è una testimonianza che va incontro a difficoltà, una testimonianza che diventa martirio. Dalla testimonianza al martirio il passo è breve, anzi è proprio questo che da valore alla testimonianza. La testimonianza fa penetrare nell’intima natura di Gesù Cristo, nel segreto del suo essere, nella realtà misteriosa della sua persona. Beato Giuseppe Puglisi

 

 

 

Sabato 20 Ottobre 2018

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Il Rev.do Padre Sandro Gazzola, C.S., Superiore Generale della Congregazione dei Missionari di San Carlo (Scalabriniani);

- S.E. la Signora Caroline Weijers, Ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali;

- S.E. Mons. Gianmarco Busca, Vescovo di Mantova;

- S.E. il Signor Truong Hoa Binh, Vice Primo Ministro Permanente della Repubblica Socialista del Vietnam, e Seguito;

- Em.mo Card. Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.


 

 

Sabato 20 Ottobre 2018

- Il Vescovo Guglielmo alle ore 11 partecipa a Sinagra al convegno sul tema: “Conoscenza, tutela, valorizzazione e fruizione del territorio. Enciclica sull’ambiente di Papa Francesco: riflessioni e proposte per la cura dell’ambiente”.  L’Enciclica emanata da Papa Francesco nell’anno 2015 rappresenta un documento strategico relativamente all’attuale stato dell’ambiente e alle azioni che occorrerà intraprendere per evitare di soccombere nell’arco di pochi decenni. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Sinagra, Nino Musca, del Presidente della SIGEA Sicilia, Emanuele Doria, del Presidente della Pro Loco, Enza Mola, del Presidente di BeddaSinagra, Emanuele Araso, relazioneranno il Geol. Michele Orifici, consigliere nazionale della SIGEA – Società Italiana di Geologia Ambientale, Don Antonio Mancuso, parroco della Parrocchia “Maria SS. di Lourdes” di Gliaca di Piraino, il geol. Gian Vito Graziano, già presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, l’ing. Nino Musca, Sindaco di Sinagra ed esperto in energie rinnovabili, l’ing. Salvatore Freni, CNR – Direttore ITAE-Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia, il prof. Ing. Fabrizio Micari, Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, S.E. Mons. Guglielmo Giombanco, Vescovo della Diocesi di Patti, il geol. Giuseppe Collura, Presidente dell’Ordine dei Geologi di Sicilia. A margine del convegno si svolgerà un’escursione lungo i sentieri del fiume, curati e valorizzati grazie all’impegno e alla passione dei componenti dell’Associazione BeddaSinagra. Parteciperanno altresì gli assessori regionali Sebastiano Tusa e Bernardette Grasso e sindaci del territorio.

 

Oggi, 19 Ottobre, la Chiesa celebra la memoria di San Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 19 Ottobre 2018 07:15

 Nacque a Ovada, nell'Alessandrino, il 3 gennaio 1694 da famiglia nobile anche se in difficoltà economiche. Suo padre è un commerciante e lui lo aiuta, essendo il primo di 16 figli; ma il suo desiderio è creare un ordine religioso e combattere i Turchi. Infine si fa eremita e a 26 anni il suo vescovo gli consente di vivere in solitudine nella chiesa di Castellazzo Bormida, sempre nell'Alessandrino. Qui matura l'idea di un nuovo Ordine e nel 1725 Benedetto XIII lo autorizza a raccogliere compagni: il primo è suo fratello Giovanni Battista. Comincia a farsi chiamare «Frate Paolo della Croce», poi fonda l'ordine dei «Chierici scalzi della santa Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo» (Passionisti). Nel 1727 viene ordinato prete a Roma, poi si ritira sul monte Argentario. Tornato a Roma, nel 1750 predica per il Giubileo. Clemente XIV gli chiede spesso consiglio così come il suo successore Pio VI. Muore il 18 ottobre 1775 a Roma e sarà proclamato santo da Pio IX nel 1867.

 

 

 

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Prima lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini        3, 21-30


Noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo, siamo stati fatti eredi; e anche voi avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo.

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Salmo responsoriale

Rit. Beato il popolo scelto dal Signore.            dal salmo 32
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        12, 1-7


Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.

 

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Meditiamo insieme

 



Voi valete più di molti passeri? Ci intenerisce Gesù che conclude la sua dura requisitoria contro i farisei rassicurandoci: valiamo più di molti passeri, Dio ci tiene nel palmo della sua mano, non abbiamo nulla da temere. Gesù insiste: Dio ti conosce, sei nelle sue mani, conta i capelli del tuo capo, non è distratto, né lontano, né indifferente. È un Dio di tenerezza quello di Gesù, così diverso dalla visione rigida del Dio dei farisei, tutto attento a premiare i devoti e a dimenticarsi degli altri. Gesù morirà pur di affermare questa nuova e inattesa visione di Dio che ci aiuta a riscoprire, in tutta la sua autenticità, la rivelazione e l'esperienza di Israele. Non preoccuparti, amico, Dio conosce la tua pena e la tua preoccupazione, solo affidati a lui, non tenere in mano la tua vita, non disperarti, librati nel vento dello Spirito come quei passerotti che affollano gli alberi in primavera e danno la sveglia all'alba col loro cinguettio. Sì, forse davvero dovremmo guardare più a loro e smetterla di tormentarci con i nostri giri di testa: affidarci a questo Dio che sa, che conosce. Chi lo ha già fatto, lo sto vedendo, ora sta sorridendo nel traffico della tangenziale; chi non lo ha ancora fatto, forse troverà oggi il coraggio di lasciare il timone della propria barca nelle mani di Dio. Non temere, piccolo gregge, al Padre tuo è piaciuto svelarti i segreti del Regno di Dio


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Preghiamo insieme

 

La salvezza non è frutto del nostro sforzo, ma è dono gratuito dell'incondizionato amore di Dio. Resi forti da questo amore, rivolgiamogli ora la nostra preghiera: Ascoltaci, o Signore, nostra salvezza.

Perché la Chiesa non si lasci condizionare da disegni o progetti unicamente umani ma, serva della parola, annunci il vangelo nella sua integralità. Preghiamo:

Perché i rapporti tra i cristiani siano sempre sostenuti dalla carità, qualificati dalla franchezza, e improntati a piena fiducia l'uno per l'altro. Preghiamo:

Perché gli anziani e i malati che si sentono inutili alla società, offrano a Dio la loro impotenza e sappiano l'immenso valore che ogni giornata ha agli occhi di Dio. Preghiamo:

Perché ogni uomo si lasci umanizzare dalla grazia di Dio, sappia vivere riconciliato con la vita, amandola ed apprezzandola sempre e ovunque come dono del Creatore. Preghiamo:

Perché i credenti delle nostre comunità rafforzino la loro fede nello Spirito Santo, che è sigillo e caparra della nostra completa redenzione, e vivano nell'attesa del Signore che viene a rivelare pienamente il suo mistero. Preghiamo:

O Padre, che hai ispirato a san Paolo, della Croce un grande amore per la passione del tuo Figlio, fa' che sorretti dal suo esempio e dalla sua intercessione non esitiamo ad abbracciare la nostra croce.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Malachia   (1, 1-14; 2, 13-16)

Oracolo contro i sacerdoti negligenti e iniqui

Seconda Lettura 

Dalle «Lettere» di san Paolo della Croce, sacerdote  (Lett. vol. I, p. 43; vol. II, pp. 440. 442. 825) 

Predichiamo Cristo crocifisso


Venerdì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune dei santi religiosi.

 

Impegno di vita 


Oggi mi sforzerò di essere autentico e chiaro nelle parole e nella vita. Devo testimoniare la mia fede in Dio che mi ama e che mi salva gratuitamente.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perché i rapporti tra i cristiani siano sempre sostenuti dalla carità, qualificati dalla franchezza, e impronti a piena fiducia l'uno per l'altro.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Di fronte all'emergere di questa manifestazione di ipocrisia del mondo, Gesù annuncia di non temerla, ma di gustare la Provvidenza del Padre. Luciano Sanvito

 

 

Venerdì 19 Ottobre 2018

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. il Signor Stephan Weil, Ministro Presidente del Land Bassa Sassonia, e Seguito;

- Il Signor Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;

- S.E. Mons. Luigi Ventura, Arcivescovo tit. di Equilio, Nunzio Apostolico in Francia;

- S.E. Mons. Piergiorgio Bertoldi, Arcivescovo tit. di Spello, Nunzio Apostolico in Burkina Faso e Niger.

- S.E. Mons. Luigi Pezzuto, Arcivescovo tit. di Torre di Proconsolare, Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina, in Montenegro e nel Principato di Monaco;

- Il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento delle Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.


 

 

Venerdì 19 Ottobre 2018

- Alle ore 10 il Vescovo Guglielmo, presso la parrocchia San Giuseppe in Malvicino di Capo d'Orlando, partecipa all'incontro con i sacerdoti del Vicariato.

Oggi, 18 Ottobre, la Chiesa celebra la festa di San Luca, Evangelista, patrono dei medici e pittori Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 18 Ottobre 2018 07:10

Figlio di pagani, Luca appartiene alla seconda generazione cristiana. Compagno e collaboratore di san Paolo, che lo chiama «il caro medico», è soprattutto l’autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Al suo Vangelo premette due capitoli nei quali racconta la nascita e l’infanzia di Gesù. In essi risalta la figura di Maria, la «serva del Signore, benedetta fra tutte le donne». Il cuore dell’opera, invece, è costituito da una serie di capitoli che riportano la predicazione da Gesù tenuta nel viaggio ideale che lo porta dalla Galilea a Gerusalemme. Anche gli Atti degli Apostoli descrivono un viaggio: la progressione gloriosa del Vangelo da Gerusalemme all’Asia Minore, alla Grecia fino a Roma. Protagonisti di questa impresa esaltante sono Pietro e Paolo. A un livello superiore il vero protagonista è lo Spirito Santo, che a Pentecoste scende sugli Apostoli e li guida nell’annuncio del Vangelo agli Ebrei e ai pagani. Da osservatore attento, Luca conosce le debolezze della comunità cristiana così come ha preso atto che la venuta del Signore non è imminente. Dischiude dunque l’orizzonte storico della comunità cristiana, destinata a crescere e a moltiplicarsi per la diffusione del Vangelo. Secondo la tradizione, Luca morì martire a Patrasso in Grecia.Figlio di pagani, Luca appartiene alla seconda generazione cristiana. Compagno e collaboratore di san Paolo, che lo chiama «il caro medico», è soprattutto l’autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Al suo Vangelo premette due capitoli nei quali racconta la nascita e l’infanzia di Gesù. In essi risalta la figura di Maria, la «serva del Signore, benedetta fra tutte le donne». Il cuore dell’opera, invece, è costituito da una serie di capitoli che riportano la predicazione da Gesù tenuta nel viaggio ideale che lo porta dalla Galilea a Gerusalemme. Anche gli Atti degli Apostoli descrivono un viaggio: la progressione gloriosa del Vangelo da Gerusalemme all’Asia Minore, alla Grecia fino a Roma. Protagonisti di questa impresa esaltante sono Pietro e Paolo. A un livello superiore il vero protagonista è lo Spirito Santo, che a Pentecoste scende sugli Apostoli e li guida nell’annuncio del Vangelo agli Ebrei e ai pagani. Da osservatore attento, Luca conosce le debolezze della comunità cristiana così come ha preso atto che la venuta del Signore non è imminente. Dischiude dunque l’orizzonte storico della comunità cristiana, destinata a crescere e a moltiplicarsi per la diffusione del Vangelo. Secondo la tradizione, Luca morì martire a Patrasso in Grecia.

 

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Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo        4, 10-17


Solo Luca è con me.

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Salmo responsoriale

Rit. I tuoi santi, Signore, dicano la gloria del tuo regno.            dal salmo 144
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        10, 1-9


La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

 

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Meditiamo insieme

 


Prega con noi, oggi, san Luca: auguri ai fratelli che portano il suo nome. Il suo Vangelo è una meraviglia continua: traspare tutta la bontà e la misericordia di Gesù, aspetto, questo, che deve avere profondamente impressionato l'evangelista. Luca è un tipo straordinario: è di Antiochia, ha conosciuto Gesù attraverso la predicazione di Paolo e lo ha seguito in alcuni suoi viaggio missionari, è una persona colta, forse un medico, e scrive un'opera storica imponente sulla vita di Gesù e sulle origini della comunità cristiana. Il suo modo di scrivere è raffinato e lineare: si percepisce che ha una solida cultura di base. Se non avessimo il suo vangelo non conosceremmo la parabola del Buon Samaritano, della pecora perduta, non sapremmo chi sono il buon ladrone e Zaccheo, ci sfuggirebbe il particolare che Gesù era seguito e mantenuto da un gruppo di discepole, non sapremmo di quella adolescente di Nazareth, Maria, chiamata a diventare la porta d'ingresso per Dio nel mondo? e soprattutto non avremmo la pagina più eclatante del vangelo, quella di quei due figli famosi, uno che fugge e torna, l'altro indispettito dall'atteggiamento del Padre che ci svela il vero volto di Dio. Dante chiamava Luca scriba mansuetudinis Christi, lo scriba della mansuetudine di Cristo ed aveva colto nel segno. Il suo vangelo ci porta proprio a conoscere il sorriso di Dio e la sua tenerezza, ma è stato anche usato come manuale di predicazione per i pagani o come manuale del missionario, del discepolo che annuncia la Buona novella. Chiediamogli, oggi, di potere conoscere, come lui, il volto misericordioso e compassionevole di Cristo.


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Preghiamo insieme

 

Dono del Signore è la pace. L'intimità con Gesù Cristo, che mai ci abbandona, è per noi garanzia di serenità nel profondo, è gioia nelle tribolazioni. Perciò supplichiamo con fede: 
O Dio che doni la pace, ascoltaci

Ti preghiamo per la Chiesa: fà che splenda fra gli uomini come aurora del regno e principio della nuova creazione: 

Ti preghiamo per tutte le genti: si lascino convincere alla parola del vangelo e si riconcilino nella verità e nell'amore: 

Ti preghiamo per chi, annunciando Cristo, si trova come agnello fra lupi: sperimenti la forza di chi pone la fiducia nella tua potenza: 

Ti preghiamo per chi è indigente o abbandonato: trovi consolazione nell'amicizia e nel soccorso che viene dall'alto: 

Ti preghiamo per chi si ostina nel peccato o non sa come uscirne: si lasci guarire dalla mansuetudine di Cristo:

Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo con la predicazione e con gli scritti il mistero della tua predilezione per i poveri, fa’ che i cristiani formino un cuor solo e un’anima sola, e tutti i popoli vedano la tua salvezza.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dagli Atti degli Apostoli   (9, 27-31; 11, 19-26)

La Chiesa è colma del conforto dello Spirito Santo

Seconda Lettura 

Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa  (Om. 17, 1-3; PL 76, 1139)
  


Il Signore segue i suoi predicatori

Ufficio della festa con parti proprie; Te Deum.

 

Impegno di vita 


Oggi visiterò un ammalato o un anziano che vive da solo, per mostrare a me e a loro che «il regno di Dio è vicino».

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per tutti i medici cattolici che oggi celebrano la festa di San Luca evangelista, loro patrono, perchè possano sperimentare le consolazioni e la gioia che vengono dalla testimonianza fedele della missione loro affidata.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Dice la pace: Quando gli uomini mi respingono rimuovono da loro la sorgente di ogni vero benessere e si attirano la marea di tutte le sventure. Erasmo da Rotterdam

 

 

Giovedì 18 Ottobre 2017

 

 

Alle ore 12 di oggi, il Santo Padre Francesco riceve in Udienza:

- S.E. il Signor Jae-in Moon, Presidente della Repubblica di Corea, con la Consorte, e Seguito.


 

 

Giovedì 18 Ottobre 2018

- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo, accolto dal Parroco don Giovanni Lapin, celebra l'Eucaristia nella Chiesa parrocchiale di Santa Caterina in Mistretta ed amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.


Oggi, 17 Ottobre, la Chiesa celebra la memoria di Sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 17 Ottobre 2018 07:04

Dalla data del 1° febbraio, la memoria di Sant'Ignazio Martire è stata riportata ad oggi, data tradizionale del suo martirio, dal nuovo Calendario ecclesiastico, che la prescrive come obbligatoria per tutta la Chiesa. Fu il terzo vescovo di Antiochia, in Siria, terza metropoli del mondo antico dopo Roma e Alessandria d'Egitto e di cui san Pietro era stato il primo vescovo. Non era cittadino romano, e pare che non fosse nato cristiano, convertendosi in età non più giovanissima. Mentre era vescovo ad Antiochia, l'Imperatore Traiano dette inizio alla sua persecuzione. Arrestato e condannato, Ignazio fu condotto, in catene, da Antiochia a Roma dove si allestivano feste in onore dell'Imperatore e i cristiani dovevano servire da spettacolo, nel circo, sbranati dalle belve. Durante il viaggio da Antiochia a Roma, Ignazio scrisse sette lettere, in cui raccomandava di fuggire il peccato, di guardarsi dagli errori degli Gnostici, di mantenere l'unità della Chiesa. Di un'altra cosa poi si raccomandava, soprattutto ai cristiani di Roma: di non intervenire in suo favore e di non salvarlo dal martirio. Nell'anno 107 fu dunque sbranato dalle belve verso le quali dimostrò grande tenerezza. «Accarezzatele " scriveva " affinché siano la mia tomba e non faccian restare nulla del mio corpo, e i miei funerali non siano a carico di nessuno».

 

 

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Prima lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati        5, 18-25


Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni.

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Salmo responsoriale

Rit. Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.            dal salmo 1
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca        11, 42-46


Guai a voi, farisei; guai a voi dottori della legge.

 

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Meditiamo insieme

 


Quanto ha ragione il Signore! A volte anche noi cattolici facciamo come i farisei: facciamo diventare gigantesche piccole questioni in modo da ridimensionare quelle vere! Certo: è importante l'idea della decima, cioè l'attenzione al tempio e ai poveri a partire dalle proprie disponibilità finanziarie, ma giungere a pagare la decima sulle spezie era una forma (non richiesta) di devozione decisamente eccessiva... Ma non è quello il problema reale: il fatto è che questa attenzione ai dettagli finiva col trascurare le cose vere e autentiche della Legge, quelle essenziali: l'attenzione al prossimo e l'esercizio costante dell'amore. Quante volte nelle nostre parrocchie succede la stessa cosa: si litiga per gli orari della messa o su chi deve fare la catechista e poi non ci si rende conto della povera testimonianza che diamo nel quartiere... Gesù non risparmia nemmeno una feroce critica ai dottori della Legge, coloro che avevano il difficile compito di spezzare il dono della Parola al popolo e che, invece, complicavano la vita a tutti con astruse interpretazioni. Difficile non ammettere, con dolore, che a volte nelle nostre prediche sentiamo la stessa cosa: invece di avvicinarci alla comprensione della Parola ci confondono le poche idee chiare che abbiamo!


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Preghiamo insieme

 

Sant'Ignazio di Antiochia, coinvolto dal mistero di Cristo, desiderava farsi egli stesso eucaristia, pane spezzato nel martirio per la vita della Chiesa. Uniamoci a questo sacrificio di amore di obbedienza, e diciamo insieme: Rinsaldaci nella fede, Signore.

Dona a tutti i battezzati un appassionato amore per la tua Chiesa, che fu quello del vescovo sant'Ignazio. Noi ti preghiamo:


Dona alle Chiese perseguitate la forza di rimanere sempre fedeli nella prova e ricche di speranza. Noi ti preghiamo:


Dona ai pastori di ricostruire l'unità del tuo popolo nel segno della carità e dell'eucaristia. Noi ti preghiamo: 

Dona ai sofferenti e agli agonizzanti la certezza profonda che il loro pianto sarà cambiato in gioia senza fine. Noi ti preghiamo:

Dona, a noi che ci accostiamo alla mensa eucaristica, l'ardore di sant'Ignazio nell'imitare Cristo. Noi ti preghiamo:


Dio onnipotente ed eterno, che nel sacrificio dei martiri edifichi la tua Chiesa, mistico corpo del Cristo, fa’ che la gloriosa passione che meritò a sant’Ignazio di Antiochia una corona immortale, ci renda sempre forti nella fede.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume IV

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Zaccaria   (3, 1 - 4, 14)

Promessa al principe Zorobabele e a Giosuè sommo sacerdote

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Romani» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire  (Capp. 4, 1-2; 6, 1 - 8, 3; Funk, 1, 217-223) 

Sono frumento di Dio: sarò macinato dai denti delle fiere


Mercoledì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire; antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.

 

Impegno di vita 


Oggi, nella mia pausa contemplativa, esaminerò il mio comportamento: sono più attento a curare le esteriorità che possono determinare un giudizio positivo o meno nei miei riguardi, che non ciò che alberga nel mio cuore?

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perché, come il vescovo e martire sant'Ignazio, attingiamo da Cristo e dal suo Spirito la forza per affrontare afflizioni e difficoltà e svelare al mondo il mistero di Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

L'albero si riconosce dal suo frutto: così chi professa di appartenere a Cristo si riconosce dalla sua fede che opera amore. Sant'Ignazio di Antiochia

 

 

Mercoledì 17 Ottobre 2018

 

- Alle ore 9,30 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.
 
Si celebra oggi la Giornata Mondiale contro la Povertà che fu istituita dall’ONU a ricordo del 17 ottobre 1987, quando più di centomila persone si riunirono al Trocadéro di Parigi, dove fu firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948, per ricordare le vittime della povertà estrema, della violenza e della fame.

 

 

Mercoledì 17 Ottobre 2018


- In mattinata il Vescovo Guglielmo partecipa a Palermo ai lavori della sessione straordinaria della Conferenza Episcopale Siciliana. Alle ore 15.45, nella Cattedrale di Palermo, il Vescovo Guglielmo, insieme agli altri Vescovi di Sicilia, partecipa alla solenne Concelebrazione eucaristica nel centenario della nascita del cardinale Salvatore Pappalardo. A seguire è prevista l’inaugurazione dell’Anno Accademico della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, da lui promossa con l’Episcopato siculo. A tenere la prolusione sarà mons. Salvatore Di Cristina, Arcivescovo emerito di Monreale che per diversi anni, a Palermo, fu suo Vescovo ausiliare. L’intervento avrà per tema “Il Card. Salvatore Pappalardo. Dimensioni e apporti culturali della sua pastorale”.

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