Attualità


Oggi, 3 Marzo, la Chiesa celebra la Terza Domenica di Quaresima Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 03 Marzo 2024 07:15

Gesù entra ancora una volta nella nostra vita, come entrò nel tempio, manda all'aria le bancarelle dei nostri interessi meschini e riafferma il primato assoluto di Dio. È lo zelo che Gesù ha per ognuno di noi, per il nostro cuore, per la nostra vita perché si apra ad accogliere Dio. Per questo ogni domenica il Vangelo diviene come la sferza che Gesù usa per cambiare il cuore e la vita. Anzi, ogni volta che quel piccolo libro viene aperto scaccia dai cuori di coloro che lo ascoltano l'attaccamento a se stessi e rovescia la tenacia nel perseguire in qualsiasi modo i propri affari. Purtroppo capita non di rado di metterci dalla parte di quei "giudei" i quali, al vedere un "laico", qual era Gesù, nel territorio sacro del tempio, si scandalizzano e chiedono ragione di tale brusco e "irriverente" intervento. "Quale segno ci mostri per fare queste cose?" chiedono a Gesù. È la sorda opposizione che ancora facciamo di fronte all'invadenza del Vangelo nella nostra vita. Il male e il peccato, l'orgoglio e l'egoismo, cercano tutti i modi per ostacolare l'invadenza dell'amore nella vita del mondo. Eppure è proprio nell'accogliere l'amore del Signore che noi troviamo la salvezza. È più che mai necessario lasciarci sferzare dal Vangelo per essere liberati dalla legge del mercato, ed entrare così nel tempio dell'amore che è Gesù stesso.
 

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Prima lettura

Dal libro dell'Esodo         20, 1-17

La legge fu data per mezzo di Mosè.

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, tu hai parole di vita eterna.           dal salmo 18

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        1, 22-25

Annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per gli uomini, ma, per coloro che sono chiamati, sapienza di Dio.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              2, 13-25

Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. 

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Meditiamo insieme

Esiste un modo di avvicinarsi a Dio che ha a che fare più col mercanteggiare che con la fede. Era del tutto naturale e utile il fatto che nel cortile del Tempio ci fossero dei venditori e dei cambiavalute per aiutare i pellegrini che provenivano da lontano. Un servizio utile, forse di dubbio gusto ma indispensabile. Perché Gesù se la prende tanto con i mercanti del Tempio? Ciò che Gesù contesta radicalmente è la visione soggiacente a questo mercanteggiare: voler comprare dei favori da Dio. Offrire un olocausto, gesto che in origine significava riconoscere la predominanza di Dio su ogni vita, poteva diventare una specie di contratto, di corruzione di pubblico ufficiale: cerco di convincere Dio ad ascoltarmi, gli offro qualcosa che lo possa piegare alla mia volontà. Anche oggi succede così: partecipiamo a Messe noiosissime, facciamo qualche offerta, pratichiamo faticosamente qualche fioretto con la segreta speranza che Dio possa ascoltarci. È sempre così distratto, Dio, che si sia dimenticato di me? Non è ad un despota da corrompere, né ad un potente lunatico che ci rivolgiamo nella preghiera, ma al Dio di Gesù, che sa di cosa hanno bisogno i propri figli! La prima purificazione da fare, è quella di convertire il nostro cuore al Dio di Gesù.  

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Preghiamo insieme


Invochiamo con fiducia Dio, fonte di misericordia, perché purifichi i nostri cuori e li faccia diventare tempio vivo del suo Spirito. Preghiamo insieme dicendo: Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Per tutta la Chiesa: il dono dello Spirito sia sorgente per un rinnovato impegno di conversione, che la spinga ad essere riconosciuta da ogni uomo come il vero luogo di incontro con l'umanità del Cristo, preghiamo.

Per i ministri ordinati: nel loro servizio sappiano valorizzare i diversi carismi che lo Spirito suscita per sostenere la vitalità e la missione della Chiesa, preghiamo.

Per tutti i catecumeni che si preparano a ricevere il dono del Battesimo: nell'incontro con Cristo sappiano riconoscere la sorgente del vero senso della vita, preghiamo.

Per tutti gli uomini che sono alla ricerca del Dio vivo e vero: lo Spirito Santo doni loro la gioia di incontrare cristiani che possano essere segno e testimonianza vera del tuo amore, preghiamo.

Per tutti gli artisti che hanno il compito di costruire o restaurare le chiese: siano strumento che comunica l'autentica bellezza di Dio agli uomini del nostro tempo, preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre preghiere. Lo Spirito, che abita nel nostro cuore, le ha suscitate e portate alla nostra bocca: accoglile nella tua bontà e adempile secondo la tua volontà. Per Cristo nostro Signore.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (22, 20 - 23, 9)

Leggi riguardo al forestiero e al povero (Codice dell'alleanza)

Seconda Lettura

Dai «Trattati su Giovanni» di sant'Agostino, vescovo   (Trattato 15, 10-12. 16-17; CCL 36, 154-156)

Arrivò una donna di Samaria ad attingere acqua

Domenica della III settimana, ufficio proprio della III Domenica di Quaresima, antifone al Benedictus e al Magnificat anno B. Si omette il Te Deum.

 

Impegno di vita

Andrò a confessarmi con un cuore veramente pentito per sentire la misericordia di Dio e la gioia del suo perdono.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per le vittime delle dipendenze, dall’àlcol, dalla droga e dal gioco d’azzardo, perché sentano il Signore come il liberatore, come colui che rovescia i banchi dei mercanti, di chi vuole invadere il cuore e la mente dell’uomo.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi sono, poi, quelli che nel tempio vendono i buoi? Cerchiamo di capire nella figura il mistero racchiuso in questo fatto. Chi sono quelli che vendono le pecore e le colombe? Sono coloro che nella Chiesa cercano i loro interessi e non quelli di Cristo. S. Agostino

 

  

 

Domenica 3 Marzo 2024

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

Domenica 3 Marzo 2024


Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita Pastorale a Caronia con il seguente programma:

Ore 10.00: Incontro con i Sodalizi;

Ore 11.00: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di San Biagio e amministrazione del Sacramento dell'Unzione degli Infermi;

Ore 16.00: Visita presso alcuni ammalati;

Ore 17.30: Celebrazione Eucaristica conclusiva in Chiesa Madre;

Ore 18.30: Incontro con le Associazioni presenti nel territorio.

Oggi, 2 Marzo, la Chiesa ricorda Sant'Agnese di Boemia, religiosa Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 02 Marzo 2024 07:12

Figlia del sovrano boemo Otakar I, Agnese nacque a Praga nel 1211. Nel 1220, essendo promessa sposa di Enrico VII, figlio di Federico Barbarossa, Agnese fu condotta a Vienna ove visse sino al 1225 quando, rotto il fidanzamento, tornò a Praga per consacrarsi a Dio. Grazie ai Frati Minori, venne a conoscenza della vita spirituale di Chiara d'Assisi. Rimase affascinata da questo modello e decise di imitarne l'esempio. Fondò il monastero di San Francesco per le «Sorelle Povere o Damianite» nel 1234. Insieme a Santa Chiara si adoperò per ottenere l'approvazione di una nuova ed apposita regola che ricevette e professò. Agnese divenne badessa del monastero, ufficio conservò per tutta la vita. Morì il 2 marzo 1282. Numerosi miracoli furono attribuiti alla principessa badessa che venne beatificata da Pio IX nel 1874 e canonizzata da Giovanni Paolo II nel 1989.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Michea         7,14-15.18-20

Il nostro Dio viene a salvarci. 

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Salmo responsoriale

Rit. Misericordioso e pietoso è il Signore.           dal salmo 102 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              15,1-3.11-32

Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita. 

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Meditiamo insieme

La quaresima è il tempo per riscoprire il vero volto di Dio Padre. Per i figli della parabola il Padre è una maschera, un concorrente (devo andarmene di casa per realizzarmi pensa il primo), un despota (mi tocca lavorare tutta la vita facendo il bravo ragazzo pensa il secondo), un fantoccio. Come il Dio in cui crediamo o non crediamo, quel Dio frustrazione dell'uomo, castrazione della libertà, quel Dio cui rendere conto, per carità, che molti, troppi (anche cristiani!) portano nel loro cuore intristito. Leggete del primo figlio che spende tutto, che si fa Dio di se stesso, che pensa che la vita è sballo. Bello, vero, giusto. Ma poi la vita presenta il conto, la verità viene a galla e il figlio smarrisce nel fango dei maiali il suo delirio di onnipotenza. E pensa, riflette. Si pente? Scherziamo? Leggete bene: la fame lo fa tornare, non il rimorso; lo stomaco lo guida, non il cuore. E leggete di quell'altro figlio che torna dal lavoro stanco e si offende della festa. Come dargli torto? Il suo cuore è piccolo ma la sua giustizia grande: sì, è vero, il Padre si comporta ingiustamente nei suoi confronti. Bene, fermatevi qui ora. Niente bei finali, Luca si ferma: non dice se il primo figlio apprezzò il gesto del Padre e, finalmente, cambiò idea. Né dice che il fratello, inteneritosi, entrò. La parabola finisce aperta, senza scontate soluzioni, senza facili moralismi. Puoi stare col Padre senza vederlo, puoi lavorare con lui senza gioirne, puoi lasciare che la tua fede diventi ossequio rispettoso senza che ti faccia esplodere il cuore di gioia.  

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Preghiamo insieme


Il Signore, padre buono e misericordioso, perdona tutti i nostri peccati. Convertiti dal suo abbraccio amoroso, rivolgiamogli la nostra supplica, dicendo: Signore, pietà.

Per la Chiesa che ha la missione di riconciliare con Dio la comunità degli uomini: sperimenti in se stessa la riconciliazione evangelica e si presenti al mondo lacerato dal peccato, segno credibile di conversione e di unità. Preghiamo:

Per coloro che non comprendono la tenerezza di Dio verso i peccatori o ritengono impossibile il perdono: i cristiani siano per essi una concreta attuazione della parabola evangelica. Preghiamo:

Per la famiglia, che è irradiazione della paternità e maternità di Dio: educhi i figli al perdono e alla comunione nella gioia. Preghiamo:

Per le persone disorientate dalle proposte negative della società: trovino nel progetto di Dio sull'uomo il riferimento sicuro per la propria vita. Preghiamo:

Per noi che abbiamo ascoltato il vangelo della misericordia: esso ci dia la forza di alzarci e di incamminarci verso la riconciliazione pasquale. Preghiamo:


O Padre che ci converti, non minacciando castighi ma rivelandoci la tua bontà e misericordia, fa’ che, rifiutato il cibo immondo del peccato, ci alimentiamo al banchetto dell'eucaristia quaresimale per esser trasformati in Cristo, che è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (20, 1-17)

Promulgazione della Legge sul monte Sinai

Seconda Lettura

Dal trattato «Sulla fuga dal mondo» di sant'Ambrogio, vescovo   (Cap. 6, 36; 7, 44; 8, 45; 9, 52; CSEL 32, 192. 198-199. 204)

Aderiamo a Dio, unico vero bene

Sabato della II settimana, feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della III Domenica di Quaresima, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Andrò a confessarmi con un cuore veramente pentito per sentire la misericordia di Dio e la gioia del suo perdono.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè nella presa di coscienza del peccato, noi peccatori siamo sorretti dalla certezza che Dio, come un padre, continua ad amarci, ad attenderci e ad accoglierci con gioia.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Egli dunque riaccoglierà te, figlio suo, anche se ti sarai allontanato dopo esser già stato accolto, anche se tornerai nudo, solo per il fatto del tuo ritorno: e si allieterà piú di questo ritorno che della regolatezza dell'altro figlio. Tertulliano

 

  

 

Sabato 2 Marzo 2024

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi; 

- Em.mo Card. Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani;

- S.E. Mons. Antranig Ayvazian, Vescovo di Kamichlié degli Armeni (Siria);

- Genitori dell’Associazione “Talità kum”, di Vicenza;

- S.E. il Signor Olaf Scholz, Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, e Seguito.  

 


 

Sabato 2 Marzo 2024


Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita Pastorale a Caronia con il seguente programma:

Ore 10.00: Incontro con alcune imprese del territorio e i lavoratori;

Ore 11.00: Visita alla Caserma dei Carabinieri;

Ore 11.45: Visita alla Caserma del Corpo Forestale;

Ore 12.30: Pranzo con i sacerdoti del Vicariato;

Ore 16.00: Incontro con i ragazzi del catechismo e i loro genitori;

Ore 17.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre;

Ore 18.00: Incontro con gli operatori pastorali (Consiglio Pastorale, Suore Dorotee, Azione Cattolica, Procura Feste, Ministri straordinari della Comunione, Movimento Eucaristico, Catechisti, Gruppo Caritas parrocchiale, Gruppo Liturgico, Coro, Gruppo Padre Pio, Circolo Anspi e Apostolato della Preghiera).

Oggi, 1 Marzo, la Chiesa ricorda Sant'Albino, vescovo Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 01 Marzo 2024 07:19

Nato verso il 469 a Vannes da nobile famiglia, fu monaco e quindi (504) abate a Tincillac (o Cincillac), da identificarsi con Nostra Signora di Nantilly a Samour o a Théhillac, presso Guérande. Per circa venticinque anni Albino resse santamente l'abbazia, e la fama delle sue virtù ebbe rapida diffusione tanto che nel 529 fu eletto, per desiderio popolare e nonostante le sue resistenze, vescovo di Angers. Lottò particolarmente contro i matrimoni incestuosi, frequenti tra i nobili, partecipando attivamente ai Concili d'Orléans del 538 e del 541 mentre si fece rappresentare dall'abate Sapaudo in quello del 549. Il suo energico atteggiamento gli procurò minacce di morte e contrasti con gli altri vescovi, ma dall'approvazione di s. Cesario trasse nuova lena per proseguire nella sua difficile e pericolosa opera moralizzatrice. Morì il 1° marzo 550 ad Angers e fu sepolto nella chiesa di St. Pierre d'Angers; ma già nel 556 gli fu dedicata una chiesa nella cui cripta le sue spoglie vennero traslate. Presso la chiesa sorse immediatamente un'abbazia (il cui primo abate fu, forse, Sapaudo) e in essa il corpo di Albino trovò definitiva sistemazione nel 1126. Da Gregorio di Tours sappiamo che già ai suoi tempi il culto di sant'Albino era oltremodo diffuso; in seguito si estese in Germania, in Inghilterra e in Polonia, facendo di Albino uno dei santi più popolari del Medio Evo.

  

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Prima lettura

Dal libro della Genesi         37,3-4.12-13.17-28

Eccolo! È arrivato il signore dei sogni! Orsù, uccidiamolo! 

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Salmo responsoriale

Rit. Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie.           dal salmo 104

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              21,33-43.45

Costui è l’erede. Su, uccidiamolo! 

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Meditiamo insieme

Leggete quanta dignità c'è in questo padrone che prepara con cura e amore la vigna da dare in affitto, quanta idiota arroganza in questi affittavoli che pensano, uccidendo il figlio del padrone, di diventare eredi (ma che manuale di diritto hanno letto?). Immagine dell'umanità che non riconosce il proprio Creatore, il proprio limite, questa tragica parabola è la sintesi della storia fra Dio e Israele, fra Dio e l'umanità. L'uomo non riconosce il suo Creatore, si sostituisce a lui: ecco il peccato di fondo, la tragica fragilità dell'uomo, credere di essere autosufficiente, senza dover rendere conto, misconoscendo il proprio limite. Ancora oggi accade così, in questi deliranti tempi in cui, invece di riconoscere la propria origine e la propria dignità, l'umanità pensa a come fregare il proprietario, nega l'evidenza della propria creaturalità, si perde nel delirio di onnipotenza di chi crede di manipolare l'origine della vita, il cosmo, la natura. All'uomo un Dio così proprio non importa, non lo vuole: preferisce un Dio scostante e impettito, forse, onnipotente e freddo da placare o convincere. Da manipolare. Mi commuove questo Dio onnipotente fermato dal nostro rifiuto, come un amante scosso, un genitore ferito, un amico che si scopre improvvisamente tradito. 

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Preghiamo insieme


La storia di Giuseppe e dei suoi fratelli rivela la volontà del Signore di capovolgere in bene il male fatto contro gli innocenti. La sua compassione, per chi soffre senza colpa ci incoraggia a rivolgergli la nostra preghiera dicendo insieme: Benedici il tuo popolo, Signore.

Perchè  i vescovi e i sacerdoti, ai quali è affidata la Chiesa, vigna del Signore, non vengano meno alla missione di far fruttificare il regno di Dio tra gli uomini. Preghiamo:

Perchè l'esperienza di Giuseppe rafforzi nelle persone deluse e scoraggiate la convinzione che Dio trae il bene anche dal male. Preghiamo:

Perchè soprattutto i cristiani, incontrando uno straniero immigrato nel nostro paese, si ricordino che nessuno è straniero davanti a Dio, e che a tutti Dio dona la sua terra. Preghiamo:

Perchè il dolore dei profughi e degli esiliati sia mitigato dalla pronta accoglienza dei paesi ospitanti. Preghiamo:

Perchè la tenerezza paterna di Dio, frequentemente sperimentata nei sacramenti e nella preghiera, ci aiuti a rimanere sereni e fiduciosi nelle prove della vita. Preghiamo:


O Dio, padre buono, che metti a fondamento della tua Chiesa la pietra scartata dagli uomini, Cristo tuo Figlio, fa’ che noi, accogliendo gli ultimi e condividendo la loro sofferenza, testimoniamo la tua predilezione per i deboli e i poveri.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (19, 1-19; 20, 18-21)

Promessa dell'alleanza e manifestazione del Signore sul Sinai

Seconda Lettura

Dal Trattato «Contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo   (Sal 127, 1-3; CSEL 22, 628-630)

Il patto del Signore


Venerdì della II settimana, feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Oggi chiederò a Dio la forza per continuare ad amare chi si è dimostrato ingrato e scorretto nei miei confronti.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè l'esperienza di Giuseppe rafforzi, nelle persone deluse e scoraggiate, la convinzione che Dio trae il bene anche dal male.

MESSAGGIO DEL GIORNO

Sì, è vero, io stesso sono vittima di sogni svaniti, di speranze rovinate, ma nonostante tutto voglio concludere dicendo che ho ancora dei sogni, perché so che nella vita non bisogna mai cedere. Se perdete la speranza, perdete anche quella vitalità che rende degna la vita, quel coraggio di essere voi stessi, quella forza che vi fa continuare nonostante tutto. Martin Luther King 

 

VIA CRUCIS

Venerdì 1 Marzo

 

Oggi ripercorriamo il cammino della passione del Signore con il pio esercizio della
Via della Croce
(Per la meditazione delle singole stazioni clicca sull'immagine sopra riportata).
 

 

  

 

Venerdì 1 Marzo 2024

Alle ore 9, nell'Aula Paolo VI, il cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, tiene la seconda Predica di Quaresima sul tema: «Ma voi, chi dite che io sia?» (Mt 16, 15). Le successive prediche di Quaresima avranno luogo venerdì 8, 15 e 22 Marzo. Alle prediche partecipano il Santo Padre Francesco, i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i prelati della Famiglia pontificia, i dipendenti della Curia romana, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e del vicariato di Roma, i superiori generali o i procuratori degli ordini religiosi facenti parte della Cappella pontificia, le comunità dei seminari e collegi di Roma, i gentiluomini di Sua Santità e gli addetti di Anticamera. Sarà trasmessa in diretta sul player del sito Vatican News, su Telepace e Tv 2000.

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Partecipanti al Convegno Internazionale “Uomo-Donna immagine di Dio. Per una antropologia delle vocazioni”;

- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione;

- Em.mo Card. Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore; con S.E. Mons. Krzysztof Józef Nykiel, Reggente della Penitenzieria Apostolica;

- S.E. Mons. Alfonso Vincenzo Amarante, C.SS.R., Arcivescovo tit. di Sorres, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense;

- Il Dottor Hans Hoogeveen, Presidente del Consiglio della FAO;

- Partecipanti al Convegno “Vulnerabilità e comunità tra accoglienza e inclusione”.

 


 

Venerdì 1 Marzo 2024

In tutte le comunità si celebra il pio esercizio della Via Crucis.

Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Caronia con il seguente programma:

Ore 10.00: Incontro con alcune imprese del territorio e i lavoratori;

Ore 11.00: in piazza Idria accoglienza da parte del sindaco e visita alla casa Comunale e ai dipendenti;

Ore 12.00: Visita al polo scolastico, Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado;

Ore 16.00: Visita presso alcuni ammalati;

Ore 17.30: in Chiesa Madre Via Crucis e Celebrazione Eucaristica in suffragio dei defunti dell'anno (dal 2 novembre 2022 ad oggi);

Ore 19.00: Incontro con i commercianti e gli imprenditori.

Oggi, 29 Febbraio, la Chiesa ricorda Sant'Augusto, martire in Cina Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 29 Febbraio 2024 07:18

Augusto Chapdelaine nacque a La Rochelle in Francia, il 6 gennaio 1814 in una famiglia di contadini. Frequentò il Seminario diocesano e fu ordinato sacerdote nel 1843; ebbe il compito, prima di vicario e poi di parroco del villaggio di Boucey. Nel 1851 passò al noviziato dell'Istituto delle missioni estere di Parigi e il 29 aprile 1852 s'imbarcò ad Anversa, diretto alla missione cinese del Kuang-Si; ma si fermò a Ta-Chan vicino alla frontiera, per ambientarsi, imparare la lingua e aspettare il momento propizio. Trascorsero quasi tre anni, poi nel 1855 poté entrare nello Kuang-Si, dove si mise subito a fare apostolato, percorrendo il territorio in lungo e in largo; in breve tempo i neofiti divennero circa duecento. Un certo Pé-San, uomo di costumi corrotti, però, avendo saputo che una donna da lui sedotta, si era convertita al cristianesimo, denunciò la presenza del missionario al mandarino di Sy-Lin-Hien, acerrimo nemico dei cristiani, accusandolo di sobillare il popolo, fomentando disordini. Il 25 febbraio 1856 padre Chapdelaine fu fatto prigioniero. interrogato, torturato e condannato. Morì martire il 29 febbbraio.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia         17, 5-10

Maledetto chi confida nell’uomo; benedetto chi confida nel Signore. 

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Salmo responsoriale

Rit. Beato l’uomo che confida nel Signore.           dal salmo 1

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              16, 19-31

Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. 

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Meditiamo insieme

Fra le conversioni che siamo chiamati ad operare in questo tempo di quaresima vi è quella difficilissima che ci conduce dall'apatia alla solidarietà verso gli altri. Nella tragica parabola del ricco epulone, che non ha nome, è l'indifferenza a prevalere: Luca non ci dice che il ricco è malvagio, è semplicemente troppo concentrato su di sé per vedere alla sua porta Lazzaro che muore di fame. Il ricco non è cattivo, ma non riesce a provare neppure la compassione che a Lazzaro sanno dare i cani. È così anche il nostro mondo: assuefatto, inferocito, rabbioso, ha scordato la compassione e la misericordia, sa solo dare giudizi affrettati sulle situazioni di povertà che incontriamo sotto casa, si disinteressa del mondo rinchiudendosi in un piccolo mondo autoreferenziale. Ma questa indifferenza scava un abisso che Dio stesso non riesce a colmare. La sete che prova il ricco epulone è la sete di giustizia che non ha saputo colmare quando era in vita e, con rammarico, anche Abramo deve riconoscere di non riuscire a colmare quel vuoto che egli ha creato. Non è una punizione, quindi, la tragica sete del ricco, ma la conseguenza della sua narcisistica solitudine. Non abbiamo bisogno che un morto venga a spiegarci queste cose: continuano a ripetercele i profeti di ieri e di oggi. 

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Preghiamo insieme


La parabola evangelica di oggi, rivela il tragico inganno di chi confida solo in se stesso e nei suoi beni. Al Signore, che scruta il cuore e lo converte con la sua Parola, rivolgiamo la nostra preghiera, dicendo insieme: Converti i nostri cuori all'amore, Signore.

Perchè la Chiesa, che vede in ogni uomo l'immagine di Cristo, non cessi di denunciare il peccato personale e sociale dell'egoismo, e di proporre l'ideale evangelico della fraternità e solidarietà. Preghiamo:

Perchè la cooperazione allo sviluppo del terzomondo, sia condivisa da un numero crescente di professionisti, tecnici e lavoratori. Preghiamo:

Perchè nessuno dimentichi la maledizione che incombe sull'uomo che confida in se stesso, e chiude il proprio cuore alle persone indifese e abbandonate. Preghiamo:

Perchè il risveglio religioso nelle comunità ecclesiali alimenti la tensione dei cristiani verso la carità e la giustizia in un impegno morale rigoroso e coerente. Preghiamo:

Perchè l'esempio di Gesù, che spezza il pane per tutti, sia imitato non solo nell'Eucaristia, ma anche nella vita quotidiana. Preghiamo:

O Dio, padre dei poveri, rendici sensibili alla tua Parola e alle necessità dei fratelli, perchè l'attesa di occasioni o segni straordinari non ritardi la nostra conversione a quell'amore che viene da te, e ci fa condividere tutto con chi non ha niente. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (18, 13-27)

Mosè costituì giudici sopra il popolo

Seconda Lettura

Dai «Trattati sui salmi» di sant'Ilario, vescovo   (Sal 127, 1-3; CSEL 22, 628-630)

Il vero timore del Signore

Giovedì della II settimana, feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Mi guarderò intorno con attenzione maggiore, per cercare di vedere le tante povertà di cui sono spesso inconsapevole.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per la Chiesa, che vede in ogni uomo l'immagine di Cristo, perchè non cessi di denunciare il peccato individuale e sociale dell'egoismo, e di proporre l'ideale evangelico della fraternità e della solidarietà.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Anche noi, come il ricco che prima se la gode e pensa di poter «scroccare» ora ancora qualche cosa in più, chiediamo a Dio quello che ci serve per mettere un po' il cuore in pace.
Ma anche a noi, Dio potrebbe dire: guarda che stai dall'altra parte, e la geografia è chiara: non lo vedi che c'è un abisso tra noi e voi? Già...e allora, io, dove mi trovo, adesso?
  Luciano Sanvito

 

  

 

Giovedì 29 Febbraio 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Kevin Joseph Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita;

- Il Reverendo Padre Andrzej Komorowski, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pietro;

- S.E. Mons. Rui Manuel Sousa Valério, S.M.M., Patriarca di Lisbona, e Seguito;

- Vescovi dell'Emilia Romagna, in Visita “ad Limina Apostolorum”. 

 


 

Giovedì 29 Febbraio 2024

 - Alle ore 19 Lectio Divina quaresimale sul libro dell'Esodo (20, 1-17) nella Cappella del Seminario Vescovile di Patti.

Oggi, 28 Febbraio, la Chiesa ricorda San Romano, abate Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 28 Febbraio 2024 07:42

Non contento della pur rigida regola che vigeva nel suo monastero, col permesso dell'abate, munito di un testo della Sacra Scrittura e con gli attrezzi da lavoro sulle spalle, egli si inoltrò tra le inesplorate montagne del Giura. Di lui si persero poi le tracce, ma ciò non impedì che qualche anno dopo suo fratello Lupicino, rimasto vedovo, ne scoprisse il romitaggio e si aggregasse a lui, attirando dietro di sé altri uomini. Romano e Lupicino fecero spazio ai nuovi venuti, erigendo un primo grande monastero a Condat e un secondo a Leuconne. Poi li raggiunse anche una loro sorella, per la quale eressero un terzo monastero, poco lontano, in località detta La Beaume. Durante un pellegrinaggio alla tomba di S. Maurizio a Ginevra, compiuto in compagnia di un suo monaco, S. Pallade, avendo trovato riparo per la notte nella capanna dove si celavano due poveri lebbrosi, Romano non esitò ad abbracciarli. Il mattino dopo quei due relitti umani constatarono di essere completamente guariti e corsero in città a raccontare l'accaduto. Altri prodigi si verificarono durante quel pellegrinaggio. Poi il dolce e piissimo Romano tornò definitivamente alla solitudine di Condat dove precedette il fratello e la sorella nella tomba, nel 463. Era nato verso il 390.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia         18, 18-20

Venite, e colpiamo il giusto.

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Salmo responsoriale

Rit. Salvami, Signore, per la tua misericordia.   dal salmo 30

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              20, 17-28

Lo condanneranno a morte.

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Meditiamo insieme

La Quaresima ci riconduce all'essenzialità, alla verità, in noi stessi e nelle nostre comunità. La stridente pagina del vangelo di oggi, che contrappone la sofferta confessione di Gesù che esprime tutto il suo sconcerto per la piega che sta prendendo il suo ministero e già intravvede la croce alla squallida raccomandazione fatta dalla madre di Giacomo e Giovanni, ammonisce tutti noi riguardo al'abitudine di perdere di vista l'essenziale, anche nelle nostre comunità. Il rischio che la mentalità mondana contagi i rapporti nella Chiesa è reale e la corsa ai primi posti, santa corsa per santi posti, è sempre possibile nella Chiesa che vive la contraddizione di essere fatta da uomini, pur appartenendo tutta a Dio? E così titoli onorifici, posizioni di riguardo nelle comunità, possono essere il modo che alcuni hanno di trovare un ruolo nella Chiesa, non avendolo trovato nella società. Gesù, straordinario Maestro, davanti al suo dolore che non è capito, invece di offendersi, si mette da parte, e insegna. Insegna che siamo chiamati a pensare e ad agire in maniera diversa. La Chiesa non è una società che imita gli atteggiamenti del mondo facendoli meglio, ma un luogo nuovo, in cui l'attenzione alle persone e la logica del Regno prevalgono.

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Preghiamo insieme


La Parola ascoltata svela le trame della violenza contro i deboli e gli innocenti, e preannuncia gli eventi della liturgia pasquale. Pensando alla croce di Cristo, albero di vita, rivolgiamo a Dio la nostra preghiera: Libera la nostra vita, Signore.

Perchè la cultura della vita, che cresce con la civiltà dell'amore, diventi fondamento dell'educazione di ogni uomo, nella famiglia e nella società. Preghiamo:

Perchè il vangelo della vita, annunciato dalla Chiesa, apra le coscienze degli uomini alla speranza e alla gioia, liberandole dagli egoismi e dalla paura. Preghiamo:

Perchè i giovani, che la Chiesa non cessa di amare e di responsabilizzare, progettino il loro avvenire guardando a Cristo, pienezza di vita. Preghiamo:

Perchè le persone violente riflettano sul loro rifiuto della vita, alla luce del bisogno di riconciliazione, che Dio ha messo nel cuore do ogni uomo. Preghiamo:

Perchè noi, che nell'Eucaristia celebriamo il sacrificio di Cristo che dona la sua vita divina, offriamo piena collaborazione alle istituzioni che in qualunque modo difendono e promuovono la vita. Preghiamo:

O Dio, che hai vinto la violenza della morte con la risurrezione del tuo Figlio Gesù, libera la vita dalle minacce e dalla violenza che la opprimono, e donaci la grazia di diventare servi gli uni degli altri, a imitazione di Gesù, nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (17, 1-16)

L'acqua scaturita dalla roccia. La battaglia contro Amalek

Seconda Lettura

Dal trattato «Contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo
  (Lib. IV, 14, 2-3; 15, 1; Sc 100, 542. 548)

Per mezzo di figure Israele imparava a temere Dio, e a perseverare nel suo servizio

Mercoledì della II settimana, feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Oggi affido lo spirito a Dio e mi lascio guidare in tutte le situazioni, certo che la presenza del Padre non delude mai.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perchè coloro che esercitano l'autorità in ogni campo siano capaci di resistere alla tentazione del potere, all'ambizione e al desiderio di grandezza per abbracciare la logica della croce.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Il cristiano è una persona conquistata dall'amore di Cristo e perciò, mosso da questo amore [...] è aperto in modo profondo e concreti all'amore per il prossimo. Tale atteggiamento nasce anzitutto dalla coscienza di essere amati, perdonati, addirittura serviti dal Signore, che si china la lavare i piedi degli Apostoli e offre Se stesso sulla croce per attirare l'umanità nell'amore di Dio. Benedetto XVI

 

 

  

 

Mercoledì 28 Febbraio 2024

 - Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco nell'Aula Paolo VI.

 
 


 

Mercoledì 28 Febbraio 2024


- Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita Pastorale a Santo Stefano di Camastra con il seguente programma:

Ore   9.45: S. Messa al Cimitero;

Ore 10.45: Visita al Liceo Regionale C. M. Esposito;

Ore 11.45: Visita all'Istituto Alberghiero A. Florena;

Ore 16.30: presso la sede della Società Operaia Incontro con le Associazioni artistiche, musicali e sportive e di volontariato, Ass. Nehemia, Società Operaia di Mututo Soccorso, Circolo Unione;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre e conclusione della Visita Pastorale.

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