Oggi, 25 Marzo, la Chiesa celebra il Lunedì della Settimana Santa |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Lunedì 25 Marzo 2024 07:16 |
Oggi, per la coincidenza con il lunedì della Settimana Santa, la solennità dell'Annunciazione del Signore si trasferisce a lunedì 8 Aprile.
La liturgia del Lunedì Santo ci fa uscire da Gerusalemme ancora tutta in agitazione per gli avvenimenti del giorno precedente e ci conduce nella calma atmosfera di Betània, in casa degli amici Marta, Maria e Lazzaro, presso i quali Gesù, per l'ultima volta, va a cercare un po' di ristoro fisico e morale. Qui, in questo familiare incontro, possiamo ulteriormente scoprire le ricchezze di umana sensibilità del cuore di Cristo Signore. Maria compie il gesto dell'unzione per intuizione d'amore, quasi presagendo la sorte cui il Maestro stava per andare incontro. La donna sa quanto sia preziosa - ben più del nardo - la presenza del Signore tra di noi. Quello che a Giuda sembra troppo, per lei è ancora poco: il profumo versato vuole significare il dono di sé che ella nel profondo del cuore ricambia al suo Signore che va a morire per lei, per tutti.
Dal libro del profeta Isaia 42, 1-77
Non griderà, non farà udire in piazza la sua voce. (Primo canto del Servo del Signore)
Rit. Il Signore è mia luce e mia salvezza. dal salmo 26
Dal Vangelo secondo Giovanni 12, 1-11
Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
Tutto si tinge di serena mestizia all'inizio della più grande delle settimane. Ora per ora, ripercorriamo l'ultimo scorcio di vita del Maestro Gesù. Ci immaginiamo l'odore forte degli ulivi, in quell'inizio di aprile, la luce abbagliante di Gerusalemme, la folla che sale verso il Tempio splendido e adorno di ogni meraviglia. Facciamo nostro lo sguardo del Rabbì. E le sue emozioni. A pochi giorni dalla cena, Giovanni ci parla del gesto dell'unzione, che attribuisce a Maria di Betania, la mistica che ascolta la Parola, che si è scelta la parte migliore. Profumo di nardo, il suo, gesto inutile, spreco immane, sottolinea Giuda. È vero, dice Gesù, è uno spreco quello di Maria, ma invita Giuda a prendere i poveri con sé, non a far loro l'elemosina. E noi, amici, quale profumo di nardo possiamo offrire al Maestro? Quale gesto all'apparenza inutile sapremo offrire al Signore? Un quarto d'ora di adorazione, un mazzo di fiori a nostra madre, un'ora di gioco con i nostri figli? Così, gratis, senza calcolo, per tentare di imitare il gesto immenso e sconcertante di un Dio che, senza condizioni, muore per amore. Prepariamoci, amici, saliamo a Gerusalemme.
Gesù, luce delle genti e nostra giustizia, viene per liberarci da ogni prigionia e cecità. Desiderosi della vita nuova, chiediamo: Donaci il tuo Spirito, Signore!
Per amarti nella Chiesa, anche quando non ci sembra tua perfetta trasparenza:
Per servirti nei poveri e in quelli che il mondo emargina:
Per spendere gratuitamente la nostra vita per te:
Per attendere con pazienza la tua venuta e la tua salvezza:
Per ricordare che siamo opera delle tue mani e tutti fratelli tra noi:
Per rispettare e venerare i tuoi modi di intervenire nella storia:
Per saperti accogliere nel nostro cuore profumato di adorazione e di amore:
Per sentirti vicino a noi peccatori, dalla fede incrinata e smorta:
Per seguirti ovunque, anche se non sappiamo dove il tuo amore ci conduce:
Per aprirci al mistero della croce, consegnandoti la nostra volontà come ha fatto il Cristo:
O Dio, creatore e salvatore nostro, che ci hai dato tutti i doni del tuo amore, ascolta la nostra voce. con il sacrificio del tuo Figlio Gesù, ti offriamo ciò che siamo, in semplicità e letizia, perchè il profumo della tua lode si spanda nell'universo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla lettera agli Ebrei (10, 19-39)
Perseveranza nella fede. Attesa del giudizio
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo (Disc. Guelf. 3; PLS 2, 545-546)
Gloriamoci anche noi nella Croce del Signore
Lunedì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa. A Lodi e Vespri antifone proprie.
Impegno di vita
Oggi prenderò sul serio l'invito che Giovanni mi rivolge col riprendere a scandire i giorni all'approssimarsi dell'«ora». Un invito a sostare più a lungo accanto al Maestro per apprendere la lezione dell'amore, in cui sono sempre troppo scadente.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per quanti in questi giorni si accosteranno al sacramento della Riconciliazione per prepararsi alla Pasqua, perchè possano fare esperienza dell'amore del Padre che li accoglie con tenerezza.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Maria di Betania scandalizza i commensali per "tanto spreco". Ma Gesù apprezza e si capisce il perché: lo spreco dice la misura dell'amore. Chi ama ragiona con il cuore e non gioca al risparmio. Poiché la logica dell'amore è di non conoscere misura, di dare tutto. Elena Bosetti
Lunedì 25 Marzo 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- Em.mo Card. Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede; con il Monsignor Armando Matteo, Segretario del medesimo Dicastero per la Sezione Dottrinale;
- S.E. il Signor Igli Hasani, Ministro per l’Europa e gli Affari Esteri di Albania;
- Membri della Rete “Jesuit Social Network”;
- Comunità dei Nigeriani in Roma.
Lunedì 25 Marzo 2024
NESSUN EVENTO DA SEGNALARE |
Oggi, 24 Marzo, la Chiesa celebra la Domenica delle Palme |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Domenica 24 Marzo 2024 07:19 |
Celebriamo oggi la Domenica delle Palme, ma più esattamente da un punto di vista liturgico, la domenica della Passione, in quanto commemoriamo l'ingresso solenne, gioioso e festoso di Cristo in Gerusalemme. Gesù entra in Gerusalemme per dare compimento al mistero della sua morte e risurrezione. Accompagniamo con fede e devozione il nostro Salvatore nel suo ingresso nella città santa, e chiediamo la grazia di seguirlo fino alla croce, per essere partecipi della sua risurrezione. Il Re dei Giudei viene accolto in modo singolare dalla popolazione, in segno di rispetto di apprezzamento per l'opera di Cristo. Egli viene riconosciuto come il Messia ed acclamato come figlio di Davide, come il Redentore. Il simbolo che caratterizza questa giornata sono infatti le palme. Come gli abitanti di Gerusalemme accolsero il Signore con le palme, così oggi noi siamo chiamati ad andare incontro a Cristo con le palme, simbolo di fede, di fedeltà, di coraggio, di martirio, di perfetta adesione alla volontà di Dio. Nell'iconografia cristiana la palma è infatti simbolo di un doppio valore: la fede e la pace. L'uno senza l'altro non possono esistere. La fede è, infatti, pace interiore e la pace ci porta alla fede ed è espressione della fede. Andare incontro al Signore oggi con le palme in mano è nostra sincera volontà di fare di questa Pasqua 2024 un tempo di pace e di riconciliazione con Dio e con i fratelli.
Dal libro del profeta Isaia 50, 4-7
Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare deluso. (Terzo canto del Servo del Signore)
Rit. Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato. dal salmo 21
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi 2, 6-11
Cristo umiliò stesso, per questo Dio lo esaltò.
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Marco 14, 1 - 15, 47
La passione del Signore.
In una stessa domenica la liturgia ci invita a fare memoria dell'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme e delle ultime ore della sua vita. Entriamo nella grande settimana che segna la nostra fede, la settimana santa.
È felice la folla, applaude, strappa i rami dagli ulivi che circondano Gerusalemme e dalle palme, stende i propri mantelli davanti al piccolo ciuchino spaventato che trotterella portando il Maestro Gesù che sorride. Piccola gloria prima della grande sconfitta, ingresso di un Messia riconosciuto tale dai piccoli e misconosciuto dai sacerdoti e dai potenti, re della beffa' che non entra solennemente a cavallo di un focoso destriero purosangue. Eccolo, ora, che scende nella ripida discesa di Betfage. Gli apostoli, divertiti, lo attorniano e lo sostengono, i bambini gridano giocando e correndogli avanti. Osanna, rabbì, osanna, Messia da strapazzo, osanna, agnello da macello. Osanna: goditi questo ultimo spiraglio di normalità, di festa, goditi questo momento di pace interiore, ora che ancora puoi. Sorride, il Padre, vedendo questo scampolo di umanità sognare, osare, cantare. Dall'alto delle mura i sacerdoti osservano con diffidenza e disgusto la scena che considerano ridicola mentre già pensano a come far sparire l'ennesimo, delirante falso profeta. Ma ora è il momento della festa, Signore. Osanna a te, Signore che ci hai cambiato la vita per sempre.
Cristo Gesù, che ti sei fatto obbediente fino alla morte per donarci la pienezza della vita, ascolta la nostra preghiera, che con fiducia ti rivolgiamo dopo aver meditato sulla tua crocifissione.
Preghiamo insieme e diciamo: Cristo, nostra salvezza, ascoltaci.
Tu, che nella morte in croce hai unito cielo e terra, guarda alla tua Chiesa e donale pace e unità, perché sia segno nel mondo della tua salvezza, preghiamo.
Tu, che sei venuto per salvare tutti, da' agli sfiduciati la forza per superare le difficoltà della vita, il coraggio di affrontare la malattia e la premura della solidarietà a chi sta vicino a chi soffre, preghiamo.
Tu, che hai sofferto un'ingiusta condanna, dona forza e coraggio a chi lotta per la giustizia e a chi cerca la pace attraverso la riconciliazione e il rifiuto della violenza, preghiamo.
Tu, che al ladrone pentito hai promesso il paradiso, fa' che tutti i popoli ti possano riconoscere come unico salvatore, preghiamo.
Tu, che sei venuto a liberarci dal peccato e dalla morte, fa' che tutti noi, riconoscendo le nostre colpe e omissioni, veniamo a te, sorgente del perdono e della vita, preghiamo.
O Dio, nostro Padre, che ci hai tanto amato da donare il tuo Figlio unigenito, fa' che abbiamo sempre presente l'insegnamento della sua passione, per poter partecipare alla gloria della sua risurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
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LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla lettera agli Ebrei
(10, 1-18)
La nostra santificazione per mezzo del sacrificio di Cristo
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di sant'Andrea di Creta, vescovo (Disc. 9 sulle Palme; PG 97, 990-994)
Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele
Domenica della II settimana, ufficio proprio della Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Si omette il Te Deum.
Impegno di vita
Oggi loderò e ringrazierò Gesù perché nell'accettazione della condizione umana si è identificato con noi fino ad assumere la nostra fragilità, fino a lasciarsi immergere nella sofferenza e nella stessa morte.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perché le celebrazioni annuali della Settimana Santa siano per questo mondo inquieto e lacerato da tanti conflitti sorgente di salvezza, di riconciliazione e di pace.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Corriamo anche noi insieme a colui che si affretta verso la passione, e imitiamo coloro che gli andavano incontro. Non però per stendere davanti a lui lungo il suo cammino rami d'olivo o di palme, tappetti o altre cose del genere, ma come per stendere in umile prostrazione e in profonda adorazione dinanzi ai suoi piedi le nostre persone. Sant'Andrea di Creta
Domenica 24 Marzo 2024
Piazza San Pietro: ore 10
Il Santo Padre benedirà le palme e gli ulivi e, al termine della processione, celebrerà la Santa Messa della Passione del Signore.
Domenica 24 Marzo 2024
- Alle ore 10,30, il Vescovo Guglielmo presiede la Benedizione della palme nella piazza della Cattedrale; segue la processione e la Santa Messa Pontificale della Passione del Signore.
- Il vescovo Guglielmo pranza in Seminario con i genitori dei Seminaristi per l'annuale Giornata delle Famiglie.
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Oggi, 23 Marzo, la Chiesa commemora San Turibio de Mogrovejo, vescovo |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 23 Marzo 2024 07:32 |
Turibio de Mogrovejo (1538-1606) fu chiamato all'episcopato da laico, mentre era giurista all'Università di Salamanca e alla corte di Filippo II di Spagna. Su richiesta di questi Gregorio XIII nel 1580 lo inviò a Lima, in Perù. Aveva 42 anni. Giunse alla sede l'anno dopo e iniziò subito un'intensa attività missionaria. Nei suoi 25 anni di episcopato organizzò la Chiesa peruviana in otto diocesi e indisse dieci sinodi diocesani e tre provinciali. Nel 1591 a Lima sorgeva per sua volontà il primo seminario del continente americano. Incentivò la cura parrocchiale anche da parte dei religiosi e fu molto severo con i sacerdoti proni ai conquistadores. Fu, infatti, strenuo difensore degli indios. Morì tra loro in una sperduta cappellina al nord del Paese il 23 marzo 1606, ascoltando il canto dei salmi il Giovedì santo. Benedetto XIII lo canonizzerà nel 1726.
Dal libro del profeta Ezechiele 37, 21-28
Farò di loro un solo popolo.
Rit. Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge. dal salmo Ger 31, 10-13
Dal Vangelo secondo Giovanni 11, 46-56
Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
È andata. Decisione presa, condanna sentenziata. Il Sinedrio si è pronunciato e Caifa conferma la fama che lo circonda, e che la storia ci restituisce, di uomo cinico e avido, attaccato al suo ruolo e al suo potere. Difficile ministero quello di Caifa', in tempi difficili. In fondo, siamo seri, Caifa ha più di una ragione: i romani, pur tolleranti verso i paesi occupati, mal digeriscono questa pretesa diversità della Palestina: hanno già concesso molto, moltissimo: la reggenza di un re, il mantenimento del culto, la guardia del tempio ebrea, il tribunale del Sinedrio (senza potere, però), una moneta senza immagine dell'imperatore. Ma il troppo è troppo: Ponzio Pilato non è forse pericoloso e arrogante? Ben diverso dagli altri governatori, non sarà proprio la sua intemperanza a stroncargli la carriera? No, meglio non avere guai, una rivolta popolare sarebbe un guaio insanabile. Meglio che un uomo muoia per tutto il popolo. Tragicomica profezia del Sommo sacerdote: davvero Gesù morirà per dare la vita a tutto il popolo! Bei ragionamenti, analisi corrette, soluzione ineccepibile, salvo il fatto che ad essere ucciso, oltre al buon senso e alla giustizia, sarà proprio Dio. Da tutti i tatticismi, dai compromessi, dalle eccessive distinzioni che rischiano di spazzare via la verità, liberaci, o Signore.
Consapevoli, nel profondo del cuore, che Dio ci ama teneramente e in lui è il potere di cambiare il lutto in gioia e di trasfigurare in pienezza la nostra vita, chiediamo fiduciosi:
Fà che veniamo a te, Signore!
Perchè il popolo dei credenti si raduni in unità alla mensa di Cristo, agnello redentore. Preghiamo:
Perchè la solidarietà tra le nazioni si rinsaldi sempre più, fino alle dimensioni della fraternità universale. Preghiamo:
Perchè la famiglia cristiana, alimentando in sé la vita e la concordia dei cuori, sia anticipo del Regno e garanzia che Dio dimora in mezzo agli uomini. Preghiamo:
Perchè, eliminando le sacche di miseria, di sfruttamento e di emarginazione, le nostre città diventino preannuncio del Regno. Preghiamo:
Perchè il nostro frequentare la Chiesa e ricevere i sacramenti produca frutti visibili di conversione a Dio e di comunione con i fratelli. Preghiamo:
O Signore, che ci hai redenti nel sangue del Figlio, custodisci nella prova, perchè rimaniamo miti e fiduciosi come l'Agnello cui dobbiamo la nostra salvezza. Egli vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
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LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla lettera agli Ebrei (8, 1-13)
Il sacerdozio di Cristo nella nuova alleanza
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo (Disc. 45, 23-24; PG 36, 654-655)
Saremo partecipi del mistero pasquale
Sabato della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della Domenica delle Palme e della Passione del Signore.
Impegno di vita
Siamo alle porte della Santa Pasqua, perciò faccio il punto della situazione con un sintetico bilancio di questa Quaresima.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Signore, che risollevi coloro che sono nella disperazione, apri i cuori degli uomini alla costruzione della pace e del bene comune.
MESSAGGIO DEL GIORNO
L' Incarnazione e la Passione sono la follia dell'amore di Dio per farsi accettare dall'uomo peccatore. Dopo tale follia si capisce che il più grande peccato sia il non credere all'amore di Dio per noi. don Primo Mazzolari
Sabato 23 Marzo 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;
- Em.mo Card. Francesco Monterisi;
- Il Dottor Felice Maurizio D’Ettore, Garante dei Carcerati; Presidente del Collegio del Garante Nazionale dei Diritti delle Persone private della libertà personale;
- Dirigenti e Personale della RAI-Radiotelevisione Italiana
Sabato 23 Marzo 2024
NESSUN EVENTO DA SEGNALARE
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Oggi, 22 Marzo, la Chiesa ricorda Santa Lea |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Venerdì 22 Marzo 2024 07:20 |
La vita di questa santa ci è nota solo attraverso gli scritti di san Girolamo, che ne parla in una lettera alla gentildonna Marcella, animatrice di una comunità femminile di tipo quasi monastico nella sua residenza sull'Aventino. Anche Lea è di famiglia nobile: rimasta vedova in giovane età, pareva che dovesse poi sposare un personaggio illustre, Vezzio Agorio Pretestato, chiamato ad assumere la dignità di console. Ma lei è entrata invece nella comunità di Marcella, dove si studiano le Scritture e si prega insieme, vivendo in castità e povertà. Con questa scelta, Lea capovolge modi e ritmi della sua vita. Marcella ha in lei una fiducia totale: tant'è che le affida il compito di formare le giovani nella vita di fede e nella pratica della carità nascosta e silenziosa. Quando Girolamo ne parla, nel 384, Lea è già morta.
Dal libro del profeta Geremia 20, 10-13
Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.
Rit. Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore. dal salmo 17
Dal Vangelo secondo Giovanni 10, 31-42
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Hanno capito benissimo i suoi avversari, è evidente: Gesù pretende di essere il Figlio di Dio. In un ultimo, timido tentativo di difendersi, il Maestro cita la Scrittura. Ma non serve a nulla, la tensione è alle stelle, l'ostilità nei suoi confronti ha raggiunto il culmine, non bastano neppure i segni, le buone opere che Gesù usa per avvallare la sua pretesa, neppure quelli ora lo possono salvare: il Signore ha superato ogni limite. E continua a farlo, continua a superare questo limite anche con noi. Povera Chiesa fatta da poveri discepoli! Che faticaccia seguire un Maestro così che continuamente scardina, stupisce, provoca, educa, accompagna. L'ostilità dei giudei verso Gesù (non tutti, ricordiamoci che tutti i discepoli erano giudei!) affonda paradossalmente le sue radici nella fedeltà del popolo alla Legge di Dio. Non facciamo così anche noi? Senza porci troppi problemi preferiamo, talora, conservare quanto ci è stato dato e detto senza aggiungere inutili complicazioni. Gesù, che non è venuto a togliere una virgola alla legge ma che - al contrario - vuole riportarla alla sua origine, farla ritornare alla sua pienezza, ci invita ad accogliere continuamente la sua volontà. Che Dio non voglia che ripetiamo gli stessi errori che commisero i nostri fratelli ebrei, confondendo la fedeltà alla Parola con la chiusura alle nuove Parole che il Signore rivolge al cuore del suo popolo.
A Dio, roccia e liberatore del suo popolo, Padre di provvidenza e amico degli uomini, ricorriamo con fede, e insieme diciamo:
Ricolmaci, o Dio, della tua speranza!
Signore, in questo terzo millennio, la vita nuova di Cristo non ha ancora pervaso le culture e conquistato tutti i cuori. Perciò ti preghiamo:
Signore, i cristiani si mostrano, a volte, tiepidi testimoni del vangelo e la meta del regno appare ancora molto lontana. Perciò ti preghiamo:
Signore, molte ingiustizie e violenze rendono inquieta la famiglia umana e sembra che gli sforzi di pacificarla non diano frutti duraturi. Perciò ti preghiamo:
Signore, spesso ci manca il coraggio di prendere le difese di chi è perseguitato, stimato un niente e messo a tacere con la violenza. Perciò ti preghiamo:
Signore, a volte ci sembra che le prove della vita siano superiori alle nostre forze e perdiamo il contatto con te. Perciò ti preghiamo:
Signore Gesù , quando hai dichiarato di essere Figlio di Dio, i tuoi avversari volevano scagliarti delle pietre; aiutaci a professare con la fermezza degli umili la tua divinità, donaci soprattutto di testimoniare concretamente la tua misericordia e la tua amorevole presenza in mezzo a noi. Amen.
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LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla lettera agli Ebrei
(7, 11-28)
Il sacerdozio di Cristo
Seconda Lettura
Dal trattato «Sulla fede a Pietro» di san Fulgenzio di Ruspe, vescovo (Cap. 22, 62; CCL 91a, 726. 750-751)
La Chiesa, sacramento visibile di unità
Venerdì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.
Impegno di vita
Oggi pregherò per quelli che non trovano più nessun senso alla propria vita, che sono nella disperazione e aspettano solo un gesto d'amore e di sincera compassione.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè quanti sono contestati, derisi, odiati a motivo della fedeltà alla parola di Dio, confidino nella liberazione che viene dal Signore, nel cui nome hanno parlato.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Dobbiamo essere un lievito nella pasta, mescolato ad essa così intimamente da fare un tutt'uno e da essere incorporate semplicissimamente... con il sorriso, con l'unico scopo di testimoniare l'amore. Un'anima che irradia è sufficiente per accendere un braciere. Magdaleine di Gesù
VIA CRUCIS
Venerdì 22 Marzo
Oggi ripercorriamo il cammino della passione del Signore con il pio esercizio della
Via della Croce
(Per la meditazione delle singole stazioni clicca sull'immagine sopra riportata).
Venerdì 22 Marzo 2024
Alle ore 9, nell'Aula Paolo VI, il cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, tiene la quinta ed ultima Predica di Quaresima sul tema: «Ma voi, chi dite che io sia?» (Mt 16, 15). Alla predica partecipano il Santo Padre Francesco, i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i prelati della Famiglia pontificia, i dipendenti della Curia romana, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e del vicariato di Roma, i superiori generali o i procuratori degli ordini religiosi facenti parte della Cappella pontificia, le comunità dei seminari e collegi di Roma, i gentiluomini di Sua Santità e gli addetti di Anticamera. Sarà trasmessa in diretta sul player del sito Vatican News, su Telepace e Tv 2000.
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- Vescovi del Lazio, in Visita “ad Limina Apostolorum”.
Venerdì 22 Marzo 2024
- In tutte le comunità si celebra il pio esercizio della Via Crucis dell'ultimo venerdì di Quaresima.
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