Sabato 17 luglio alle ore 11,00, con una celebrazione istituzionale ricca di commozione, è stata intitolata ed inaugurata la nuova Aula Consiliare a Giuseppe Pizzino, Presidente del Consiglio Comunale di Librizzi dal 28 maggio 2007 al 19 novembre 2008 (giorno della sua prematura scomparsa). Dopo il taglio del nastro da parte del Sindaco Cilona, si è tenuta la seduta del Consiglio Comunale per deliberare l’intitolazione. Durante lo svolgimento dei lavori consiliari diversi sono stati i momenti di grande emozione soprattutto quando l’attuale Presidente Scaglione, il Sindaco Cilona, il Vice Presidente Cardinale ed il Consigliere Siragusano hanno ricordato le doti e la carica umana nonché i meriti istituzionali del Caro Amico e Presidente Pippo Pizzino. Toccante anche l’intervento del Presidente della Provincia Regionale, On.le Ricevuto, e di Sua Eccellenza il Vescovo di Patti, Monsignor Zambito. Quest’ultimo inoltre ha benedetto anche la lapide in onore di Giuseppe Pizzino ed i locali dell’Aula Consiliare. Fra le Autorità presenti, il Presidente del Consiglio Provinciale di Messina (avv. Fiore), il Consigliere Provinciale (Sidoti), il Sindaco di Montagnareale (ing. Sidoti), il Parroco di Librizzi (Padre Salvatore Maurizio Provenzale), il Comandante del Distaccamento del Corpo Forestale di Patti (Comm. Capizzi), il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Librizzi (Mar. Ruvolo), il Giudice della Corte d’Appello di Messina, dott.ssa Gregorio, il rappresentante del Consorzio Intercomunale Tindari-Nebrodi (avv. Lionti). Di seguito si riporta l’intervento integrale del Sindaco Cilona, che peraltro è stato anche allegato agli atti della Deliberazione Consiliare di intitolazione della stessa Aula Consiliare:
In qualità di primo cittadino di questa comunità, oggi, in occasione di questo importante evento istituzionale, per me è un grande onore ospitare nel Nostro Paese le importanti Autorità civili, religiose e militari presenti. Ad essi, ai familiari di Giuseppe Pizzino ed a tutti i cittadini presenti, porgo un cordiale saluto e un sentito ringraziamento a nome personale, dell’Amministrazione Comunale che rappresento e di tutta la comunità librizzese. Cercando di vincere la grande emozione che già da diversi giorni mi assale, proverò ad esprimere le importanti sensazioni che una simile circostanza mi sta destando, sia come rappresentante istituzionale, sia come uomo. Il 19 novembre 2008, dopo una breve e quanto mai devastante malattia, si spegneva Giuseppe Pizzino. Proprio il 19 novembre il giorno dopo del suo 50° compleanno e dopo poco meno di un anno e mezzo dalla sua elezione a Presidente del Consiglio Comunale di Librizzi (avvenuta il 28 maggio 2007). Come tutti Voi ricorderete quella improvvisa e dolorosa scomparsa, ha lasciato, nei familiari, nei parenti, negli
amici ed in Noi tutti, un grande senso di smarrimento e di sconforto, al pari dei tanti altri prematuri e imprevisti lutti, che sempre più spesso, negli ultimi anni, hanno duramente provato numerose famiglie del Nostro piccolo Paese. E forse proprio perché ognuno di Noi sentiva il bisogno di colmare il grande vuoto, lasciato dalla tragica scomparsa del Nostro Caro Presidente del Consiglio, da subito l’Amministrazione Comunale e l’intero Consiglio Comunale hanno manifestato l’intenzione di intitolare questa Sala Consiliare (in fase di ristrutturazione), in memoria appunto del Presidente Pizzino. Nel dicembre del 2008 furono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria, sistemazione ed adeguamento di questa Sala Consiliare, che a causa delle carenze finanziarie dell’Ente e della complessità degli interventi da realizzare, si sono protratti per più di un anno e mezzo. Infatti complessivamente per realizzare tutte le opere di adeguamento sono stati impegnati, in più fasi, circa 55.000 €. Ma seppur lentamente e con notevoli disagi per l’Ente, che in questo lungo periodo ha dovuto svolgere le sedute di Consiglio Comunale in forma itinerante nelle contrade e non ha potuto nemmeno usufruire dell’unico locale comunale disponibile per lo svolgimento di qualsiasi evento istituzionale, oggi riconsegniamo al Paese ed alla sua gente una Sala Consiliare completamente nuova. Un locale interamente rinnovato ed adeguato sotto tutti i punti di vista, negli impianti, nei servizi, negli arredi e nelle finiture. E per questo rivolgo un particolare ringraziamento alle diverse imprese locali ed agli artigiani che si sono
alternati nell’esecuzione dei lavori, come pure un sentito apprezzamento lo rivolgo al personale dell’Ufficio Tecnico Comunale, che ha seguito e diretto con costante attenzione lo svolgimento degli stessi lavori ed infine un ultimo ringraziamento va anche agli operai del Comune ed ad alcuni volontari che negli ultimi giorni hanno curato tutte le operazioni di pulizia dei locali e delle aree circostanti. Oggi finalmente il Nostro Caro Presidente Pizzino, da Lassù, potrà essere contento due volte: una volta perché la Sala Consiliare del Suo Amato Paese porta il Suo nome, il nome di un uomo buono, di un uomo umile, di un uomo per bene, di un Presidente che seppur per un breve periodo, ha svolto le sue funzioni istituzionali con passione, con dedizione, con equilibrio e con grande correttezza;
ed una volta perché la promessa da Lui fatta ai suoi colleghi Consiglieri, sin dalle prime sedute di Consiglio Comunale, circa la sistemazione dei neon rumorosi e fastidiosi e l’installazione dei microfoni, per consentire ai cittadini di ascoltare agevolmente gli interventi, seppur da lontano, il Presidente Pizzino, l’ha mantenuta. Concludo questo mio intervento, chiedendo scusa ai presenti per la mia forte emozione, rinnovando il mio grande affetto ai familiari del Nostro Caro Giuseppe Pizzino, in particolar modo alla moglie Silvana ed alla sorella Carmelina, e lasciando ad ognuno di Voi, cari Consiglieri Comunali, Autorità e cittadini presenti, la seguente riflessione, che forse ha più il senso di un augurio: sempre più spesso ormai gli uomini politici si contraddistinguono per la loro litigiosità, per i loro scontri, per le loro divisioni, per i loro rancori, per le loro prese di posizione, per le loro questioni di principio. E sempre più spesso gli uomini in generale dimenticano che la VITA è il BENE più prezioso, ma a volte anche più breve, che ognuno di Noi possiede. E proprio per questo non vale assolutamente la pena di sprecarla in sterili litigi e inutili divisioni, di qualsiasi genere, e ancor meno in nome di rigide posizioni politiche, spesso discutibili e di parte. Pertanto mi auguro che la breve ma intensa esperienza politica del Nostro Caro Presidente del Consiglio, possa far capire ad ognuno di Noi che, soprattutto a partire da questa Sala Consiliare è necessario costruire e non distruggere, unire e non dividere, proporre e non opporsi sistematicamente, confrontarsi e non scontrarsi, ma soprattutto rispettarsi e non denigrarsi, perché solo così faremo il bene della nostra piccola comunità ma soprattutto onoreremo il nome del Nostro Caro Pippo Pizzino. Grazie.

I Carabinieri della Stazione di S. Angelo di Brolo  hanno attuato un servizio di prevenzione nel territorio di competenza, che ha consentito di trarre in arresto un cittadino di nazionalità Marocchina, destinataria di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. In tale contesto operativo, ieri mattina, i militari della Stazione Carabinieri di S. Angelo di Brolo hanno sottoposto a controllo un  cittadino straniero di nazionalità Marocchina.

Il Comune ha reso noto l'intero programma dell'Estate Pattese 2010.

Una scossa sismica di magnitudo 2.9 sulla scala Richter e' stata registrata alle 6.25 di questa mattina nel distretto sismico Golfi di Patti e di Milazzo. L'epicentro e' stato localizzato dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a una profondita' di 129.6 chilometri nel basso Tirreno in un punto localizzato di fronte alla costa tra Villafranca Tirrena, Saponara e Messina.

“I precari degli enti locali siciliani sono salvi. E’ inconcepibile che si continuino ad alimentare sterili e inutili polemiche di bassissimo livello proprio nel giorno in cui dalla Sicilia dovrebbero levarsi alte le voci di soddisfazione per essere riusciti a raggiungere il risultato della salvaguardia del lavoro e della vita stessa di 22.500 famiglie ". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, commentando l’approvazione, ieri,  in Senato dell’emendamento sui precari siciliani contenuto nella manovra esitata dal Senato.