Montalbano Elicona: i crocieristi in visita alla "cittadina turistica più bella d’Italia"
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Scritto da Pippo Moroso   
Lunedì 04 Dicembre 2017 11:22
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Il Borgo dei Borghi 2015 e la cittadina turistica più bella d’Italia, oltre ad incamerare riconoscimenti prestigiosi che spalancano le porte al turismo alternativo, cresce a vista d’occhio così come crescono gli operatori economici che, con entusiasmo, stanno vedendo confluire su Montalbano Elicona visitatori da ogni parte del mondo. Gli ultimi visitatori “organizzati" in ordine di tempo sono stati i croceristi che in questa settimana, appena conclusasi, invece di scegliere le visite di luoghi noti, hanno preferito sobbarcarsi un lungo viaggio, per salire fino castello di Federico II d’Aragona. Incantati delle bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche, soprattutto i tedeschi, ma anche i veneti hanno partecipato al primo cittadino Filippo Taranto e all’assessore Alessia Prescimone, che in estate torneranno a trascorrere una lunga vacanza in paese. ” Devo ringraziare tutti gli operatori economici del Borgo, ha detto il sindaco Filippo Taranto, per aver contribuito a rendere particolarmente lieto il breve soggiorno dei crocieristi che,purtroppo erano legati a precisi orari di rientro a Messina, dove la nave li attendeva per salpare. Abbiamo superato brillantemente anche questa prova, ha detto di seguito Filippo Taranto come amministrazione siamo entusiasti dal fatto che i turisti sono stati colpiti in positivi della nostra accoglienza e dal ricco patrimonio storico e culturale che deteniamo. Continueremo a lavorare in questa direzione, ha detto infine il sindaco, consapevoli che tutto quello che facciamo, lo facciamo perché crediamo nella nostra comunità e ci spenderemo al massimo per farla crescere sempre di più e per portare sempre più in alto il nome di Montalbano Elicona”. Grande entusiasmo, da parte degli operatori economici che si sono attrezzati nel miglior modo possibile per rendere accogliente la mattinata ai crocieristi che hanno avuto la possibilità di degustare i prodotti tipici locali e di acquistare diversi souvenir. A ruba sono andati i “panara” ed i “cufina” lavorati sul posto da un artigiano locale.