Protocolli anti-contagio: come cambieranno le scuole pattesi a partire da settembre
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Scritto da Giuseppe Giarrizzo   
Mercoledì 08 Luglio 2020 09:35
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Rivisitazione degli spazi, frazionamento delle aule e banchi singoli per garantire il distanziamento sociale di almeno 1 metro tra gli studenti. Al tempo del Covid – 19 anche la scuola è costretta a cambiare volto e a circa settanta giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico l’ente di Palazzo dell’Aquila sta già predisponendo i progetti relativi agli interventi di adeguamento e adattamento funzionale delle aule didattiche e di tutti gli spazi e gli ambienti scolastici secondo le nuove direttive emanate dal Miur. Il Comune usufruirà dei 70 mila euro messi a disposizione dal “Fondo Edilizia Scolastica”, attraverso cui si procederà ad alcuni interventi radicali nei due istituti comprensivi “Lombardo Radice” e “Luigi Pirandello”.

L’amministrazione comunale avrebbe già interloquito con i dirigenti scolastici e con i responsabili della sicurezza dei due istituti, raccogliendo suggerimenti e indicazioni per consentire la ripresa delle lezioni in piena sicurezza a partire dal prossimo 14 settembre. "Insieme ai dirigenti scolastici – riferisce il sindaco Mauro Aquino – abbiamo individuato gli interventi di manutenzione straordinaria da porre in essere. Contestualmente procederemo al frazionamento delle aule più grandi e all’abbattimento di alcune pareti in modo da ricavare più spazio per il distanziamento sociale degli alunni". I 70 mila euro concessi al Comune serviranno anche ad acquistare nuovi arredi scolastici, tra cui i banchi singoli che sostituiranno i classici biposto. Ma gli interventi programmati non saranno risolutivi: "Si tratta – spiega il primo cittadino – di lavori non sufficienti a garantire il pieno rispetto delle linee guida imposte dal ministero, per cui siamo al lavoro per individuare spazi supplementari da trasformare temporaneamente in aule didattiche".

L’idea dei vertici comunali è di utilizzare altri edifici di proprietà dell’ente di piazza Scaffidi, tra cui il cineteatro Beniamino Joppolo di via Triste e la Villa Pisani di Patti Marina, mentre si starebbe interloquendo anche con i responsabili dell’Ipab Santa Rosa per tentare di trasferire alcune classi all’interno dello storico edificio di via Vittorio Emanuele, distante solo poche centinaia di metri dai due istituti comprensivi di piazza XXV Aprile. Al vaglio dell’amministrazione ci sarebbe anche la possibilità di usufruire dei saloni di pertinenza di alcune parrocchie cittadine, ma in questo caso bisognerà ottenere il placet del vescovo Guglielmo Giombanco e incassare la disponibilità dei singoli parroci.

La necessità di reperire nuovi e più ampi spazi nasce dall’impossibilità di prevedere lo sdoppiamento delle classi e il doppio orario di lezioni (mattutino e pomeridiano) a causa del numero invariato del personale docente a disposizione dei due istituti comprensivi. Da qui l’idea di suddividere gli alunni in classi meno numerose, facendo a meno della compresenza di più docenti in una singola aula e consentendo loro di poter coprire un maggior numero di classi mantenendo invariato l’orario scolastico.