Indiegeno Fest: salta l’ottava edizione della manifestazione
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Scritto da Gabriele Villa   
Giovedì 22 Luglio 2021 10:08
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La notizia circolava già da qualche giorno, adesso è diventata ufficiale. L’edizione 2021 dell’Indiegeno Fest al teatro greco di Tindari non ci sarà.

L’ufficializzazione è arrivata con un post sulla pagina Facebook dell’evento. “Abbiamo iniziato Indiegeno Fest nel 2014, non ci siamo mai fermati, nemmeno lo scorso anno con tutte le difficoltà della pandemia – si legge sul noto social network. Anche per questa edizione ce l’abbiamo messa tutta. Siamo partiti nuovamente fiduciosi, contando sulle nostre forze e quelle di coloro che hanno creduto in noi, facendo squadra. Non avremmo mai voluto darvi questa notizia, ma siamo costretti a dover annullare l’ottava edizione di Indiegeno Fest con enorme dispiacere, per motivi che non dipendono da noi. Dopo gli ultimi incontri con le istituzioni, dove abbiamo portato le nostre istanze e motivazioni, abbiamo dovuto prendere atto, con molta amarezza, che non ci sono le condizioni per ospitare il nostro festival. Contributi economici incerti, risposte tardive, lente, cambiamenti in corsa, fino all’ultima insostenibile novità sui vincoli (non risolti nonostante le rassicurazioni) alla capienza del Teatro Greco di Tindari”.

L’organizzazione è critica. “L’inadeguatezza a reperire fondi per sostenere il nostro festival e, da parte delle istituzioni locali e regionali, a gestire le tempistiche per la preparazione di eventi così complessi. Non solo non ci siamo sentiti supportati ma siamo stati schiacciati da una macchina burocratica resistente ad ogni nostra proposta e questo ci ha messo con le spalle al muro. Nei fatti è emerso un disinteresse verso lo sviluppo di questo progetto, in un periodo difficile per il nostro settore. Insomma, non siamo stati capiti e siamo stati lasciati soli. Purtroppo il mondo dello spettacolo dal vivo e quello istituzionale non dialogano con le stesse tempistiche e parametri, nonostante la nostra volontà di lavorare con professionalità, in sicurezza e impegno. Il nostro settore è fatto di famiglie, di lavoratori che da oltre un anno stanno cercando con tutte le proprie forze di riprendersi, adattandosi e reinventandosi, ma trova sempre il muro istituzionale che non collabora”.