"Nomination": la nuova pericolosa e idiota moda di Facebook
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Venerdì 24 Aprile 2020 10:50
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Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dall’esplosione dei social network, tutto viene presentato in maniera pura e istantanea sulle piattaforme virtuali. Prima si condividevano stati sui propri sentimenti, poi siamo passati a organizzare eventi e creare “gruppi”: sei amante della punta di cioccolato del cornetto algida? Il gruppo su facebook c’è! Sei amante delle danze sacre? Ecco fatto! Ogni momento della nostra vita è diventato fruibile, ognuno ha il suo spazio personale per sentirsi speciale, diverso, quando invece siamo tutti uguali. La roba è sempre la stessa. Ma si riconfermano, in generale, per essere anche spazi dove la demenzialità umana da il meglio di se: riprendere bulli che picchiano ragazzini fuori da scuola, risse, situazioni poco piacevoli. Una volta ci si lamentava dei video hard e delle ragazzine che si spogliavano in webcam. Oggi la situazione si è estesa fino a comprendere giochetti idioti, come, appunto, riprendersi mentre si beve un litro di birra, o di altri alcolici e rilanciare la sfida ad uno sventurato che dovrà fare lo stesso di fronte ad una telecamera. Quanto sta accadendo anche in una piccola realtà come la nostra è preoccupante. Ho voluto scrivere questo articolo non solo per esprimere disapprovazione, ma anche per richiamare tutti noi a quelle regole che dovrebbero impegnare gli adulti, e ancor di più i genitori, in prima persona. E’ indispensabile spiegare con chiarezza ai propri figli che ognuno di noi ha una responsabilità personale e sociale. Non è possibile tollerare che ci si possa divertire tirando giù in dieci sorsi una bottiglia di Vodka, nominando tre amici e invitandoli a fare altrettanto perchè questo significa coinvolgere buona parte dei giovani. Non credo che qualcuno possa offendersi se ho lanciato l’allarme su un fenomeno che presto, in assenza di un freno, potrebbe portarci a conoscenze di un incidente o di un malessere. I nostri giovani devono capire che è assurdo spendersi in questa assurda moda, che il cambiamento che spesso auspicano, puntando l’indice contro gli adulti, deve partire anche da loro, a partire dalla consapevolezza che ci sono delle responsabilità a cui non ci si può sottrarre.
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