Movimento Siciliani Liberi: “Noi siamo perchè il comune di Patti dichiari il dissesto e spieghiamo il perchè!”
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Scritto da Massimo Natoli   
Mercoledì 09 Dicembre 2020 12:00
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Riequilibrio o dissesto a Patti, questo è il problema. “Noi, ha spiegato il rappresentate del “Movimento Siciliani Liberi di Patti” Enzo Natoli (nella foto), siamo per il dissesto, ci mettiamo la faccia, prendiamo una posizione netta, e spieghiamo il perché”.

Natoli ha evidenziato come in entrambi i casi le conseguenze su imposte, tasse e personale sono le stesse, le differenze riguardano i creditori e il tempo per uscire dalla crisi. Il piano di riequilibrio presentato dall’amministrazione di Mauro Aquino, con l’accesso al fondo di rotazione, già bocciato dal consiglio comunale, durerà 10 anni e tra le altre devono essere previste aliquote e tariffe nella misura massima. Con il dissesto è lo stesso per aliquote e tariffe; dovranno poi essere rivisitate le spese, eliminando sprechi e inefficienze. Con il piano di riequilibrio, si accede al fondo di rotazione di 10 anni – con pagamento delle rate da parte del comune, mentre con il dissesto c’è un fondo dello Stato, da ammortizzare in 20 anni, con pagamento diretto di ogni onere finanziario da parte del Ministero.

Tra le due prospettive però la differenza non è da poco, riguarda il tempo e in primis le conseguenze di ordine politico. Con il dissesto, i tempi per tornare all’equilibrio di bilancio, sono calcolati in 5 anni, ma il comune di Milazzo ne è uscito in due, mentre con il riequilibrio, le misure durano il doppio e cioè 10 anni. Per Enzo Natoli, rappresentante del Movimento Siciliani Liberi Patti, ai cittadini pattesi converrebbe il dissesto dell’ente, perché in pochi anni il comune di Patti potrebbe dal baratro del default; ovviamente ci sono anche le conseguenze politiche per gli amministratori. Inutile dire che anche riequilibrio e dissesto saranno argomenti della campagna elettorale che si avvicina.