Patti: Cesare Messina e Giovanni Franchina i nuovi assessori dell’esecutivo Aquino
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Scritto da Gabriele Villa   
Mercoledì 26 Giugno 2019 09:40
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Saranno Cesare Messina e Giovanni Franchina i nuovi assessori dell’esecutivo pattese guidato dal sindaco Mauro Aquino. La nomina ufficiale dovrebbe avvenire tra oggi e domani. Sembra ormai certo, infatti, l’orientamento del primo cittadino che, a meno di sorprese dell’ultima ora, sempre possibili, formalizzerà le sue scelte nelle prossime ore.

La nomina dei due consiglieri comunali era nell’aria da diverse settimane. Completando la squadra di Governo, Aquino getta le basi per poter arrivare al termine della sindacatura con il gruppo che lo sostiene e che, in più occasioni, ha dimostrato di condividere il suo progetto politico. Nelle ultime settimane, infatti, in più occasioni, sono emerse fratture all’interno della coalizione che, adesso, con le nomine assessoriali dovrebbero far smaltire i malumori ed indirizzare la squadra di governo verso un progetto di sviluppo della città che possa dare, finalmente, uno slancio importante dal punto di vista economico e sociale.

La città, infatti, soffre in questo periodo una profonda crisi e sono necessari tutti gli sforzi possibili per una inversione di tendenza che, ad iniziare da questa stagione estiva, dia una inversione di marcia all’apatismo generalizzato in cui Patti sembra essere avvolta.

A meno di sorprese dell’ultima ora, quindi, i due volti nuovi dell’esecutivo pattese dovrebbero essere Cesare Messina e Giovanni Franchina. Se, da un lato, sono circolati i nominativi dei due probabili nuovi componenti della giunta Aquino, dall’altro non sono emerse, al momento, indiscrezioni in merito alle deleghe. Quasi certamente sarà riconfermata Alessia Bonanno come vicesindaco, ma bisognerà attendere per scoprire i settori che saranno affidati ai vari assessori e quali deleghe, invece, il sindaco deciderà di tenere per sé. Tra quelle che, con molta probabilità non saranno affidate c’è il turismo rimasto in mano al primo cittadino dopo le dimissioni di Ignazio Lipari nello scorso febbraio.