Basket: il gradito ritorno del pattese Daro Gullo
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Scritto da Redazione   
Lunedì 18 Luglio 2016 17:05
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L’ASD Sport È Cultura Patti comunica di aver raggiunto l’accordo per la stagione 2016/2017 con Daro Gullo, playmaker, 185 cm, nato a Messina il 27 luglio 1986.
Prodotto del settore giovanile pattese, Daro è cresciuto cestisticamente con il coach Pippo Sidoti. Il suo acquisto darà grande esperienza in cabina di regia, grazie al suo talento ma anche alla maturità acquisita nella sua carriera. Dopo il il biennio a Patti in B1 (2006/07 e 2007/08) va a Barcellona da coach Sidoti, sempre nella stessa categoria. L’anno successivo va a Massafra in B2 e vince il campionato per poi tornare nuovamente a Patti in B1 l’anno successivo. Nel 2011/12, dopo il fallimento societario a Patti, riparte a Messina dalla C2, vincendo il campionato sia in quella stagione che in quella successiva in serie C. Nel 2013/14 va a Massafra in serie C e nel 2014/15 si trasferisce al Green Basket Palermo dove sfiora l’accesso ai playoff il primo anno e, sempre a Palermo nel 2015/16, chiude al sesto posto.
Playmaker dalle ottime letture offensive, abituato ad ricoprire dei ruoli importanti nelle squadre dove ha militato, ma affidabile anche in difesa, Daro è l’ennesimo prodotto locale che giocherà il prossimo campionato in serie B ed è pronto e carico per questa nuova avventura nella sua città. Gli abbiamo fatto delle domande e lui ci ha risposto così:

Bentornato Daro! Che significa tornare a Patti in serie B? Cosa provi?

Al cuor non si comanda. Giocare a Patti per me significa tornare a casa, non vedo l’ora di iniziare, sono felice come un bambino il giorno di Natale. Questa è la maglia che sento sotto la mia pelle.

Che cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

Mi aspetto una stagione come tutte le altre, lavoro lavoro lavoro, perchè solo col lavoro e col sudore possiamo toglierci grandi soddisfazioni.

In che aspetto del gioco ti senti migliorato rispetto al passato? Quanto ha influito coach Sidoti nella tua maturazione?

Ritrovo coach Sidoti dopo 3 anni, ci eravamo lasciati con la doppia promozione a Messina, con appena due sconfitte in due anni. Lui è un allenatore che riesce ad ottenere il massimo da ogni suo giocatore e ti mette in condizione di rendere al meglio. Parlano i fatti, tangibili.

L’anno scorso a Palermo hai dato il massimo fino alla fine, cosa non è andato secondo te?

A Palermo ho dato tutto me stesso, forse anche qualcosina in più, dal primo giorno in cui sono arrivato fino all’ultimo. Nessun rimpianto, nello sport si vince e si perde, io posso camminare a testa alta perchè ci ho messo il cuore in ogni singola partita. Sempre!

Cosa vuoi dire ai tuoi tifosi?

Ai tifosi dico di riempire il Palasport, avremmo bisogno del loro sostegno come non mai, siamo una squadra prevalentemente formata da ragazzi di Patti e credo ci siano pochissime realtà in serie B con un cospicuo numero di ragazzi locali. Un bacio a tutti.