Patti: la nostra città piange la prematura scomparsa di Massimo Di Luca
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Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 29 Maggio 2024 16:25
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Non appena appresa la tristissima notizia della tragica scomparsa di Massimo Di Luca (Massimone, per gli amici), la comunità pattese è rimasta come paralizzata e colpita da questo incidente mortale avvenuto sulla strada statale 113 nei pressi della frazione Valle di Tindari martedì 28 maggio verso le ore 13. Per cause ancora in corso di accertamento (stanno indagando i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Patti), Massimo, a bordo della sua moto, si è scontrato con un’auto; un incidente davvero devastante che lo ha sbalzato sull’asfalto; per lui purtroppo, dopo le prime cure dei sanitari, non c’è stato nulla da fare. Massimo, trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale «Barone Romeo» di Patti, dove era stato stabilizzato e intubato, era pronto per essere trasferito con l'elisoccorso a Messina ma è spirato prima del trasporto. Ci accostiamo in silenzio, in punta dei piedi, al dolore grande dei genitori Raffaele e Mariella Travia, alla compagna Antonella, ai fratelli Davide, Claudio con Silvia e Christian, alla nonna Anna, alla zia Maria, agli zii, a tutti i familiari che piangono l'improvvisa morte del loro caro Massimo; ad esso si uniscono le lacrime di chi lo ha conosciuto, gli ha voluto bene, e ora soffre la sua scomparsa.

Quando nel primo pomeriggio ho appreso del tragico incidente, attraverso un messaggio sul cellulare, mi trovavo nella Chiesa di Santa Rosa per una preghiera davanti a Gesù Eucaristia e ho subito pensato: Perché Signore?

So bene che a questa domanda non c’è una risposta puntuale e mi rifiuto di pensare che tu, il Dio della vita, abbia voluto con Te Massimo, in paradiso, privandoci del suo volto e del suo affetto.
Tu che hai conosciuto il dolore; Tu a cui la vita è stata strappata sulla croce, Tu dov’eri alle 13 di martedì 28 maggio?
Dov’eri Signore? …e dove sei?

Sono queste le domande e le riflessioni angosciate che tutti, in queste ore, ci stiamo facendo. Abbiamo bisogno di capire, di farcene una ragione, abbiamo bisogno di Te o Signore!

Mentre riflettevo e combattevo con i miei pensieri, mi è venuta incontro la Tua parola, quella letta lì in chiesa, durante l'adorazione: Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi ristorerò!e il sussurro della Tua voce mi ha consolato e donato luce.

Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi ristorerò!

Tu, o Signore, martedì 28 eri vicino a Massimo, proprio mentre i suoi occhi si chiudevano e la vita sfilava via. Eri lì per tendergli un abbraccio rassicurante e caldo. Eri lì accanto a lui per farlo sentire a casa, nella casa della luce e della pace. , o Signore, in questo momento di dolore anche noi abbiamo bisogno del tuo abbraccio per sentire che la vita di Massimo non sia finita in quell’impatto di morte, ma continua accanto a te.

Per l'affetto che mi legava a Massimo (frequentò, dopo la prima comunione, fra il 1996 e il 2000, il corso per i ministranti, da me tenuto, nella parrocchia di Santa Caterina in Patti Marina quando era parroco don Ignazio Longo) mi colpì, l'altro giorno, sfogliando alcuni appunti, quanto dicevo a lui ed ai suoi compagni, nel ritiro in preparazione alla comunione: "Cari ragazzi, non abbiate paura di spendere ogni singolo istante della vita per il bene. Non abbiate paura se qualcuno si approfitta della vostra bontà. Non abbiate paura se il male a volte grida più forte. Non abbiate paura di farvi dono per l’altro. Non abbiate paura del perdono, dato e ricevuto. Non abbiate paura della verità. Non abbiate paura delle tristezze. Non abbiate paura di mettercela tutta. Non abbiate paura dell’onestà. Non abbiate paura dei vostri limiti. Non abbiate paura di essere buoni. Non abbiate paura. E non perché tutto passa in fretta, ma perché ogni singolo istante ha un senso".

Gesù ci precede. Le persone buone ci precedono in cielo. Non c’è pietra che non verrà spazzata via. Che il Signore ci conceda questa speranza, e ci dia la forza di continuare il cammino. Intanto gli consegniamo Massimo come un dono più che prezioso. Egli è stato e sarà ancora e per sempre uno di noi. La fede non è la scorciatoia per eludere il dolore e la disperazione, ma la certezza che la vita non muore mai. La vera morte è essere dimenticati. Massimone, un giovane attaccato alla vita, con la passione per le moto, vivrà per sempre nel cuore dei suoi cari e dei suoi tantissimi amici.

Ai genitori dico: "Papà Raffaele e Mamma Mariella, quando Massimo era piccolo lo avete potuto tenere fra le vostre braccia. Ora è Dio che lo tiene in braccio, e non c’è luogo più sicuro di quello. Che il Signore vi conceda speranza, e vi doni la forza di continuare il cammino". La Madonna Addolorata di Patti Marina, di fronte al cui altare hai tanto pregato qui in terra, ti accompagni nella gioia del Paradiso! 

Massimone ti diciamo il nostro «ciao», che è la parola che si dice quando si ha la certezza, che un giorno ci si rivedrà. 

aggiornamento di venerdì 31 maggio ore 17La salma di Massimo giungerà nell'abitazione di via Agliastri 91 nella tarda mattinata di sabato 1 Giugno; 
i funerali saranno celebrati domenica 2 Giugno alle ore 15.30 nella Chiesa di Santa Caterina in Patti Marina.




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