Patti: oggi ricorre il 266° anniversario della Dedicazione della Basilica Cattedrale
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Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 26 Novembre 2024 09:28
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Era il 26 novembre del 1758 quando il vescovo di Patti mons. Carlo Mineo entrava, accompagnato dal clero nella Basilica Cattedrale per consacrarla alla preghiera della comunità cristiana.  Il vescovo, come prevedeva il rito liturgico, asperse le mura e le segnò con dodici croci per indicare le dodici porte della Gerusalemme del cielo. Quindi si recò all'altare, segno di Cristo, pietra angolare del nuovo tempio, e lo consacrò con l'olio santo e l'incenso. Fu un giorno di festa per tutta la Chiesa di Patti. Ma oggi non facciamo un semplice ricordo di un avvenimento passato; né rievochiamo il momento di apertura di un museo. Quel giorno fu un giorno santo per Patti; un giorno davvero senza tramonto. Qui, come in ogni cattedrale e in ogni chiesa del mondo, la misericordia e la presenza di Dio non sono mai tramontate. Si sono avvicendati i secoli, si sono susseguite le stagioni, si sono succedute le generazioni, mai però il Signore ha lasciato questa santa dimora. Questa Basilica è stata, di generazione in generazione, una fontana di misericordia, di perdono, di grazia, di sostegno.È stata la fontana di grazia sempre viva per la comunità pattese e per chiunque si è recato pellegrino al suo altare. La festa della dedicazione della Basilica Cattedrale di Patti, è in realtà la festa di tutte le chiese della nostra diocesi, la festa di tutti coloro che nelle nostre chiese hanno pregato e continuano a pregare, perché nessuno sia più solo e abbandonato come pietra dispersa nel deserto o travolta dai fiumi in piena dell'egoismo. Siamo tutti pietre scelte, lavorate e impiegate per un edificio spirituale, vera fonte di vita per noi e per chiunque ci incontra.

Stasera, alle ore 18, nella Basilica Cattedrale, sarà celebrata la Santa Messa solenne.




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