“Ricoveri in ritardo e prestazioni urgenti fissate dopo un anno”, in provincia di Messina è emergenza lista d’attesa
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Scritto da Massimo Natoli   
Lunedì 05 Maggio 2025 18:10
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"Ho le prenotazioni per due esami importanti di un malato cronico: un esame è stato richiesto il 18 marzo 2025 ed è stato prenotato per il 29 gennaio 2026; l’altro è stato richiesto il 31 marzo 2025 ed è stato prenotato per il 19 febbraio 2026. È un fatto che nel messinese ci sia una vera e propria emergenza liste d’attesa. Un’emergenza che va al di là dei singoli casi. Ad evidenziarlo sono gli stessi numeri rilasciati dall’azienda sanitaria provinciale di Messina”.

A parlare è Francesco Previte, presidente dell’associazione di promozione sociale messinese Tutela dei Diritti Imprese e Cittadini Europei, che è partito da questi dati. In provincia di Messina nel 2024 ci sono stati 1.107 ricoveri, 122.908 prestazioni in 154 diversi presidi, pubblici e convenzionati, 59.134 prestazioni fissate con il sovracup (cioè con prenotazione online attraverso il portale regionale), ma solo per 9 mesi perché i dati rilasciati coprono da gennaio a settembre, e, infine, 6.593 prestazioni ALPI intra moenia, ma per 11 mesi perché non sono state rilasciate le informazioni di settembre.

Per il 2025 sono noti i dati dei primi tre mesi delle prestazioni aziendali istituzionali (in totale 31.815) e delle ALPI (1.678) non si trovano quelli dei ricoveri ospedalieri né quelli Sovracup. Su 1.107 ricoveri totali del 2024, in 435 casi, pari al 39,2%, non sono stati rispettati i tempi previsti per le diverse categorie di priorità: Priorità A (ricoveri entro 30 giorni), Priorità B (entro 60 giorni), Priorità C (entro 90 giorni) e Priorità D (entro 180 giorni). Per la categoria A, dice Previte, in questa categoria nel 2024 ricadevano 936 ricoveri. In 373 casi, pari al 39,8% del totale, si sono registrati ritardi. Particolarmente critici risultano i tempi di attesa per tre tipi di interventi: Colecistectomia laparoscopica, Endoarteriectomia carotidea e tumore alla mammella, situazioni gravi e gravissime, per le quali non dovrebbero mai esserci ritardi.

Riguardo invece alle prestazioni sanitarie aziendali, spiega Previte, nel 2024 sulle 13.066 prestazioni categorizzate come urgenti, da effettuarsi entro 72 ore, in grave ritardo se ne sono registrate 4751, che equivalgono a più del 36%.  Tra le urgenze effettuate in ritardo i tempi di attesa vanno da un minimo di 101 giorni ad un massimo di 276 e anche 345 giorni.  Per quel che riguarda il 2025, nel primo trimestre, le attese vanno da 30 a 100 giorni. Infine i dati intra moenia; nel 2024 (escludendo settembre, per cui non ci sono i dati) sono state effettuate 6.593 prestazioni. L’attesa media è stata di circa una settimana e l’attesa massima di 92 giorni. Nel 2025, nei primi tre mesi, sono state effettuate 1.678 prestazioni intra moenia. L’attesa media è stata di circa sei giorni e l’attesa massima di 92 giorni.




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