NOTIZIE DI CRONACA
Patti: il liceo “Vittorio Emanuele III” avrà un nuovo indirizzo di studio, il liceo delle scienze umane PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Mercoledì 15 Gennaio 2025 18:22

Il liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti si arricchisce di un nuovo indirizzo di studio: è il liceo delle scienze umane, che sarà operativo dall’anno scolastico 2025-2026. Il plesso, diretto dal dirigente scolastico Marinella Lollo, era già dotato del liceo delle scienze umane, ma con opzione economico-sociale; ora ha a disposizione il liceo delle scienze umane  base.  

A questo punto il liceo di Patti presenta un’offerta di studio ancora più variegata, offrendo il nuovo indirizzo che si unisce ai tradizionali classico, scientifico, scientifico opzione scienze applicate, linguistico e liceo delle scienze umane opzione economico-sociale.

Per quello che riguarda l’attività del liceo pattese, insieme al  comune di Patti presenta il 20 gennaio, a partire dalle ore 9.00, al cinema comunale “Beniamino Joppolo” di Patti una giornata di studi su “Tensioni geopolitiche, religioni e culture a confronto”. Nel corso della giornata di studi moderata dalla professoressa Anna Barresi, interverranno i docenti dell’Università di Messina Antonino Baglio, Salvatore Speziale e Giovanna Costanzo e infine Luciano Armeli Iapichino, docente del liceo “V. E. III”.

Infine dal 3 all’8 febbraio, è previsto uno scambio culturale con il liceo “Galilei” di Firenze.

Ritornando ai nuovi indirizzi di studio, allargando l’orizzonte alla provincia di Messina, nuovi indirizzi saranno operativi, sempre dall’anno scolastico 2025-2026, agli istituti “Medi” di Barcellona Pozzo di Gotto, “Maiorana” di Milazzo, “La Farina-Basile” ed “Antonello” di Messina.

Patti: la città si prepara a festeggiare Sant'Antonio abate PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 15 Gennaio 2025 11:59

Venerdì prossimo, 17 gennaio, la Chiesa ricorda la figura di Sant'Antonio Abate, santo egiziano, eremita ed asceta cristiano del III secolo d.C., che diede inizio al movimento del  monachesimo occidentale. Come da tradizione, nella nostra città si svolgeranno i festeggiamenti nella Chiesa di Sant'Antonio, nell'omonimo quartiere del centro storico, e nella Basilica Cattedrale.

Sant'Antonio Abate protegge tradizionalmente gli animali soprattutto quelli domestici, che vengono benedetti durante le celebrazioni in suo onore.

La sera di giovedì 16 gennaio inizia il Triduo in preparazione alla festa che proseguirà venerdì 17 e sabato 18 gennaio: alle ore 17,30 la recita del Santo Rosario e alle ore 18 la Santa Messa.

Venerdì 17 gennaio, giorno della festa liturgica, alle ore 10,30 S. Messa solenne celebrata da Don Francesco De Luca, Arciprete di Naso; al termine, sul sagrato della chiesa, avrà luogo la benedizione degli animali e inoltre verrà acceso un ceppo o “falò di S. Antonio”, che, secondo la tradizione, ha una funzione purificatrice e fecondatrice, come tutti i fuochi che segnavano il passaggio dall’inverno alla imminente primavera.

Domenica 19 Gennaio l'Arciprete della Cattedrale, don Pierangelo Scaravilli, celebrererà alle 10.30 la Santa Messa nella Chiesa di Sant’Antonio abate; al termine avrà luogo la processione che accompagnerà il Santo in Cattedrale percorrendo le vie Sant'Antonio, Giuseppe Ceraolo e Magretti. Alle ore 18, in Cattedrale, Santa Messa celebrata da Don Antonio Di Bella, parroco di Oliveri, che guiderà il pellegrinaggio giubilare della sua comunità. Al termine dell'Eucaristia, il simulacro di Sant'Antonio abate sarà accompagnato in processione verso la Chiesa omonima dove si svolgerà il sorteggio e si concluderanno i festeggiamenti con lo sparo di fuochi artificiali.

 

Il 13 e 14 Gennaio i Vescovi di Sicilia si riuniscono a Palermo per la prima Conferenza Episcopale del 2025 PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 11 Gennaio 2025 17:15

Si svolge a Palermo da lunedì 13 a martedì 14 gennaio la Sessione invernale dell’Assemblea dei Vescovi della Conferenza Episcopale Siciliana. I Presuli delle 18 diocesi dell’Isola si incontreranno per discutere i diversi punti all’ordine del giorno predisposti dal Consiglio di Presidenza.

Tra gli argomenti in discussione le attività inerenti la ricorrenza del 1700° anniversario del Concilio di Nicea, un confronto sul modello degli Oratori di ispirazione ecclesiale, l’incontro con don Luigi Ciotti, fondatore di Libera contro le mafie e con il Commissario di Terra Santa in Sicilia fra’ Nicola Lippo o.f.m.
La prof. Barbara Condorelli, responsabile regionale per l’insegnamento della religione cattolica farà il punto sulla formazione degli Insegnanti di Religione Cattolica (IRC) mentre il vescovo delegato per i Seminari e la pastorale vocazionale, Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, unitamente al direttore del CRV, comunicheranno circa le attività del Centro Regionale Vocazioni e sul coordinamento dei Seminari di Sicilia. Infine è prevista l’approvazione del preventivo di spesa per l’anno 2025.

 

Controlli nei cantieri edili nel 2024, il bilancio dei Carabinieri PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Giovedì 09 Gennaio 2025 10:32

Nel corso del 2024, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, nel quadro delle iniziative finalizzate alla prevenzione e alla repressione dei reati inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro, l’emersione del lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro, come anche ribadito nel più ampio ambito del Protocollo di intesa stilato dalla Prefettura di Messina con tutti gli enti provinciali coinvolti nella tematica, hanno condotto una strutturata e intensa attività operativa, attraverso una permanente campagna di periodici controlli congiunti nel delicato settore dei cantieri edili, pubblici e privati, dislocati nella provincia peloritana. Le attività ispettive sono state eseguite, a tappeto, con cadenza periodica, in diversi comuni messinesi, dai militari delle 9 Compagnie Carabinieri dislocate in tutta la provincia insieme ai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro del capoluogo. In particolare, i Carabinieri di Messina e i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno condotto ispezioni in 42 imprese edili attive in cantieri presenti nelle diverse località della provincia, effettuando verifiche su 140 posizioni lavorative. All’esito delle attività svolte, sono state rilevate irregolarità in 17 ditte, delle quali 10 sono state sottoposte alla sospensione temporanea delle attività per la presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro e la presenza di lavoratori “in nero”. Le irregolarità hanno riguardato, principalmente, la mancata adozione di misure tecniche e organizzative volte a evitare pericoli di caduta da impalcature e ponteggi, i cosiddetti pericoli da “lavoro in quota”, come, ad esempio, la mancata installazione di protezioni verso il vuoto. Gli altri illeciti rilevati sono stati quelli connessi con ulteriori rischi dei lavoratori, come la mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale e la messa in sicurezza dei cantieri, nonché l’inosservanza degli obblighi relativi alla formazione dei dipendenti. A seguito delle criticità e delle omissioni accertate a carico dei datori di lavoro e dei vari responsabili della sicurezza dei lavoratori, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 22 persone ed irrogate sanzioni e ammende per l’ammontare complessivo di oltre € 420.000. Occorre comunque osservare come, analogamente a quanto avvenuto nell’anno precedente, anche durante la campagna dei controlli del 2024, particolarmente orientata ai cantieri pubblici, ma non solo, è stata riscontrata la presenza di un basso numero di lavoratori in “nero”, solo 3 rispetto alle 140 posizioni lavorative verificate. La campagna dei controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, nel settore edile, proseguirà anche nel 2025, con l’obiettivo di mantenere elevata e costante la vigilanza sulla specifica e delicata tematica, confermando l’incisiva e permanente azione di prevenzione e contrasto dei Carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro alle violazioni che danneggiano i diritti dei lavoratori e mettono a serio rischio la loro incolumità.

Patti: deceduta una 61enne per emorragia cerebrale, prelievo multiorgano al “Barone Romeo” PDF Stampa
Scritto da Massimo Natoli   
Mercoledì 08 Gennaio 2025 15:27

Grazie alla donazione di due reni, cuore, fegato e cornee e alla straordinaria generosità dei familiari, una donna di 61 anni di Patti, deceduta il 6 gennaio scorso all’ospedale “Barone Romeo” per una emorragia cerebrale, rivivrà in altre persone che hanno atteso e attendono da tempo un trapianto e dunque una nuova vita.

Una vicenda che è iniziata due giorni fa con l’improvvisa morte della donna e l’avvio della commissione di accertamento di morte cerebrale, della quale hanno fatto parte, per la direzione sanitaria dell’ospedale di Patti, il dottor Gaetano Crisà, direttore dell’unità operativa complessa della medicina trasfusionale dell’ospedale di Patti, il dottor Filippo Lo Presti, direttore dell’unità operativa complessa di neurologia dell’ospedale di Milazzo e il dottor Maurizio Spitaleri, del reparto di neurofisiopatologia dell’ospedale Piemonte di Messina.

 

Da quel momento, mentre la dottoressa Annalisa Arrigo, referente per i trapianti dell’ospedale di Patti, interloquiva con il centro regionale trapianti per l’avvio della procedura di espianto e con il coordinatore locale per i trapianti dell’Asp di Messina dottor Giuseppe Bova, dall’Ismett di Palermo e dal Policlinico di Bari sono partiti i mezzi aerei per prelevare gli organi: un rene ed il fegato sono stati destinati all’Ismett, il cuore al Policlinico di Bari, l’altro rene a Catania e infine le cornee sono state prelevate dal dottore Felice Genovese responsabile dell’oculistica dell’ospedale di Patti e conservate nella banca degli occhi.

Tutta l’operazione di mantenimento degli organi e dell’espianto è stata piuttosto complessa e l’ospedale di Patti, dall’attivazione della commissione di accertamento di morte cerebrale fino alla consegna degli organi, con uno straordinario gioco di squadra, si è segnalato per grande professionalità, organizzazione e competenza.

Di eccezionale rilevanza la procedura di alta complessità clinica, con il percorso “osservazione-mantenimento-prelievo”, curata, nello specifico, dal personale dell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione del “Barone Romeo” e dalla dottoressa Sara Caliò, direttore dell’unità, che si è rivelato determinante ai fini del risultato.

Tutto il delicato processo è stato seguito dal direttore sanitario dell’ospedale di Patti Giovanni Merlo; orgoglioso di quanto avvenuto il direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì.

Ha sottolineato da un lato il gesto di estrema generosità, pur in un momento così tragico e la grande sensibilità dei familiari della paziente donatrice e dall’altro il lavoro di medici e specialisti, che hanno reso possibile che venisse riaccesa la speranza per altre vite. Infine un ulteriore richiamo per sensibilizzare sempre più alla cultura della donazione, diffondendo le corrette informazioni utili a favorire una scelta consapevole.

 

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