Oggi, 2 Dicembre, la Chiesa ricorda Santa Bibiana, martire |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Lunedì 02 Dicembre 2024 07:12 |
Non abbiamo notizie precise riguardo la vita di questa santa, alla quale papa Simplicio, nel V secolo, dedicò una chiesa sull'Esquilino. Eppure il culto di Bibiana è stato assai vivace, forse anche grazie al suo nome, che ha la stessa origine del nome di Viviana: un nome, nell'etimologia popolare, legato al verbo «vivere», e quindi sinonimo di vitalità, vivacità, e augurio di spirituale sopravvivenza. Secondo la «Passio Bibianae», questa santa sarebbe una delle vittime della persecuzione anticristiana dell'imperatore Giuliano l'Apostata (361 - 363), un devoto pagano che ostacolò la fede cristiana nonostante la libertà di culto proclamata grazie a Costantino nel 313. Secondo questa Passio, priva di valore storico, il governatore Apronio avrebbe mandato a morte i coniugi Fausto e Dafrosa, per impadronirsi dei loro beni. Poi volle costringere all'apostasia le loro figlie: Demetria e Bibiana. La prima sarebbe morta sotto tortura, mentre Bibiana, salda nella propria fede, dopo aver subito ogni tipo di angheria fu legata alla colonna e flagellata a morte. La chiesa sull'Esquilino sorgerebbe sulla tomba della martire.
Dal libro del profeta Isaia 2, 1-5
Il Signore raduna tutti i popoli nella pace eterna del suo regno.
Rit. Andiamo con gioia incontro al Signore. dal salmo 121
Dal Vangelo secondo Matteo 8, 5-11
Molti dall’oriente e dall’occidente verranno nel regno dei cieli.
Non abbiamo mai visto il Signore Gesù, non abbiamo avuto la fortuna di poterlo incrociare sulle strade polverose di Galilea, non ci siamo seduti ad ascoltare la sua predicazione. Lo abbiamo conosciuto grazie alla testimonianza di persone che, a loro volta, lo hanno conosciuto da altri, su su fino a uno dei testimoni presenti. Eppure possiamo farne esperienza, possiamo davvero far vibrare la sua parola nelle nostre vite, diventare discepoli. L'uomo è capace di Dio, questo dice il Natale e in questo tempo di avvento vogliamo ribadire questa semplice verità. Siamo come il centurione del Vangelo di oggi: pagani, viviamo in terra straniera, ma ci fidiamo del Signore per guarire nel profondo le nostre vite. No, Signore, non ci occorre che tu venga, ci basta una tua parola. Abbiamo fede, ti amiamo senza averti potuto vedere perché ci basta sfiorare il tuo mantello. Portiamo forte, in noi, il desiderio di accoglierti. Ci prepariamo al Natale perché siamo persone diverse dallo scorso anno e da quello precedente. Il tempo ci segna, le esperienze ci cambiano, perciò ogni anno abbiamo bisogno di ripartire, di riaprire il nostro cuore all'accoglienza...
Il Signore conosce il cuore di ogni uomo ed opera per la salvezza di tutti. Certi della sua misericordia e del suo amore, gli diciamo con fede: Veglia sui nostri passi, Signore.
Illumina, sostieni e accompagna la tua Chiesa, o Signore, perchè possa guidare i passi dei tuoi fedeli per i sentieri che conducono a te. Preghiamo:
Illumina, o Signore, i governanti del mondo, perchè abbandonino la corsa alle armi ed usino delle risorse naturali per il progresso civile e morale dei popoli. Preghiamo:
Illumina, o Signore, gli ammalati di questa comunità ed aumenta la fede nei loro cuori, perchè non restino delusi quanti t'invocano con fiducia. Preghiamo:
Illumina, o Signore, la mente dei tuoi fedeli, perché accogliendo i germi di bontà e di fede presenti in ogni popolo, ne facciano motivo di gratitudine e di arricchimento personale. Preghiamo:
Illumina, o Signore, le famiglie cristiane, perchè vivano il loro mistero di grazia e siano testimoni del tuo amore per ogni creatura. Preghiamo:
O Padre, accogli benigno le suppliche che ti presentiamo. La prossima venuta del tuo Figlio ci trovi vigilanti e pronti, rinnovati giorno dopo giorno dalla speranza di sedere con te alla mensa del regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume I
|
|
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia (1, 21-27; 2, 1-5)
Giudizio e salvezza per Sion, centro del regno escatologico
Seconda Lettura
Dai «Discorsi sull’Avvento» di san Bernardo, abate (Disc. 4, 1. 3-4; PL 183, 47-49)
Il dono dell’Avvento
Lunedì della I settimana, ufficio della feria di Avvento.
Impegno di vita
Anche io non sono degno che il Signore entri nella mia dimora; oggi cercherò di vivere la giornata con umiltà, certo che nessuna capacità, nessun talento mi può salvare, perchè solo la fede salva.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per la nostra comunità, perché il Signore ci trovi vigilanti nell'attesa, in una concreta testimonianza di fiducia nelle persone e di fedeltà ai nostri impegni.
MESSAGGIO DEL GIORNO
L'umiltà del centurione fu la porta per cui entrò il Signore, affinché possedesse più completamente colui che già possedeva. Sant'Agostino
Novena dell’Immacolata 2024
quarto giorno: 2 Dicembre
Nella Vergine madre preservata dal peccato originale, Dio ci offre l'immagine dell'umanità nuova, che partecipa in pienezza alla vittoria di Cristo sul male e sulla morte. Per intercessione di Maria Immacolata, innalziamo con fiducia filiale a Dio Padre la nostra preghiera.
Ripetiamo: Guarda, Signore, all'umiltà della tua serva.
Come Maria siamo disponibili a Dio che chiede fiducia e collaborazione al suo piano di salvezza! Guarda…
Libera la nostra vita dal peso e dalla tristezza del peccato. Guarda…
Insegnaci ad essere testimoni coraggiosi e umili della fede. Guarda…
Preghiamo. A noi che siamo radunati per contemplare il mistero di Maria Immacolata, concedi, Signore, la gioia del rendimento di grazie e l'impegno di vivere come lei! Amen.
Impegno: Oggi, sull'esempio di Maria, saprò aderire alla volontà di Dio, testimoniando con serenità e coraggio la mia fede.
Lunedì 2 Dicembre 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
-
Lunedì 2 Dicembre 2024
-
|
Oggi, 1 Dicembre, la Chiesa celebra la Prima Domenica di Avvento |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Domenica 01 Dicembre 2024 07:30 |
Inizia con questa domenica il nuovo anno liturgico, classificato come C. Un nuovo anno che la Provvidenza ci dona perché da esso possiamo trarre tutti i benefici per la nostra vita spirituale. Come ogni inizio di itinerario anche quello che ha avvio oggi con la prima domenica di Avvento necessita di fare i conti con la nostra disponibilità interiore e la personale capacità di rispondere alla chiamata di Dio ad una vita di grazia, conversione, riconciliazione. Preparandoci al Natale 2024 indirettamente ci prepariamo ad ogni Natale del Signore che Egli vorrà donarci per l'avvenire, ma soprattutto ci prepariamo alla grande festa dell'incontro con il Redentore e Salvatore che celebreremo nel nostro passaggio all'eternità. Tra il già e il non ancora si sviluppa il cammino storico di ognuno di noi, della Chiesa, dell'umanità intera. Nel ricordare il primo Avvento ci prepariamo anche a celebrare il secondo definitivo Avvento di Cristo sulla terra, che verrà a giudicare i vivi e i morti. Ogni preparazione richiede la coscienza di ciò che ci attende da fare da questo momento fino a quando non si celebra l'avvenimento. Questa prima domenica di Avvento si pone anche nel contesto della celebrazione e dello svolgimento della Novena in onore della Madonna Immacolata. È la Madre di Dio e di Cristo, è la Madre della Chiesa e Madre nostra che può portarci per mano a Gesù e farci assaporare la gioia vera di stare con lui.
Dal libro del profeta Geremia 33, 14-16
Farò germogliare per Davide un germoglio giusto.
Rit. A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido. dal salmo 24
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 3, 12 - 4, 2
Il Signore renda saldi i vostri cuori al momento della venuta di Cristo.
Dal Vangelo secondo Luca 21,25-28.34-36
La vostra liberazione è vicina.
Con l'Avvento la Chiesa riprende a percorrere l'anno liturgico o il suo tempo sacro. Il passare dei giorni come tale, non è un valore: valore è invece la crescita consapevole nella comunione con Dio, che avviene nella trama del tempo. Nella prima domenica d'Avvento il Vangelo è ripreso da un discorso di Gesù, secondo Luca - ci accompagnerà per tutto l'anno - che inizia con l'annuncio della distruzione di Gerusalemme, inclusa anche la fine dei tempi, quando la salvezza abbraccerà l'intera creazione. La venuta del Figlio dell'uomo è preceduta da segni premonitori. Essi sono descritti con linguaggio e con immagini caratteristici della letteratura apocalittica. Non si tratta di predizioni con fine immediato o di indizi per calcolarne in anticipo il momento della venuta. "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli". Lo sconvolgimento cosmico ci sarà sempre in misura più o meno terrificante, può solo significare la scomparsa del vecchio mondo in vista dell'affermazione e dell'apparizione di un mondo nuovo, tappa decisiva per l'instaurazione del regno di Dio. Ai segni celesti l'evangelista aggiunge l'ansietà e l'angoscia degli uomini sulla terra. All'accadere di questi eventi tuttavia i discepoli sono esortati ad alzare il capo. Il tempo della umiliazione e delle persecuzioni da parte dei nemici sono finite; la liberazione è vicina. Tale annuncio suscita esultanza presso i credenti. Proprio nel momento più intenso della crisi infatti la parola del Signore ci conforta: "Alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina". A tale scopo ai discepoli è detto: "State bene attenti, vigilate e pregate". E' necessario vigilare e pregare per evitare il fascino perverso del male e restare lucidi, così da attendere e quindi "comparire davanti al Figlio dell'uomo", colui che, solo, dà senso alla nostra personale storia.
Attendiamo il Signore nella vigilanza. Chiediamo il dono della fede e della carità a Colui che conduce la Storia e la nostra vita verso la pienezza dei tempi e verso la beatitudine. Preghiamo insieme e diciamo: Vieni Signore Gesù.
Perché la Chiesa si faccia prossima a tutte le persone che sono in attesa di un segno di solidarietà e speranza. Preghiamo.
Perché i credenti si facciano annunciatori dei cieli nuovi e della terra nuova nell’impegno per la giustizia e per la pace. Preghiamo.
Perché i poveri, gli emarginati e i dimenticati delle nostre città sperimentino nella sollecitudine delle comunità cristiane l’efficacia della salvezza portata da Gesù. Preghiamo.
Perché la nostra comunità cresca e abbondi nell’amore vicendevole e verso tutti, per presentarsi in santità all’incontro con il Signore. Preghiamo.
Padre e Signore della storia, volgi il tuo sguardo di misericordia alla tua Chiesa che attende la venuta del tuo Figlio, sostienila nel cammino verso di te, ed esaudisci le nostre preghiere. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
LITURGIA DELLE ORE - Volume I
|
|
Prima Lettura
Inizio del libro del profeta Isaia (1, 1-18)
Dio rimprovera il suo popolo
Seconda Lettura
Dalle «Catechesi» di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo (Cat. 15, 1. 3; PG 33, 870-874)
Le due venute di Cristo
Domenica della I settimana, ufficio proprio della Prima Domenica di Avvento. Te Deum.
Impegno di vita
Oggi, nella mia pausa contemplativa, programmerò il mio Avvento, prevedendo uno spazio, da riservare alla lettura e riflessione della Parola di Dio che la liturgia ci propone.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per noi che celebriamo la nostra fede nella venuta gloriosa di Cristo, perchè viviamo questo tempo di Avvento nella serena fiducia che Dio è il Signore della storia.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Siamo in attesa di una liberazione. Ed essa verrà. Già viene, nelle nostre stesse prove, perché passa attraverso le nostre sofferenze e le nostre prove... Ecco il Messia che aspettiamo. Anche l'Avvento, come ogni realtà cristiana, per condurre alla vera gioia del Natale deve passare per il venerdì santo. H. Teissier
Novena dell’Immacolata 2024
terzo giorno: 1 Dicembre
L’Angelo assicura a Maria la benedizione di Dio: “Dio dice bene, ti stima, crede in te!”. Anche per noi c’è la benedizione di Dio, per questo oggi ci ricorderemo che Dio crede in noi e a nostra volta sapremo benedire!
Ripetiamo: Tu sei benedetta fra le donne
Anche noi siamo benedetti da Dio! Tu sei…
Fa’ che sappiamo sottolineare sempre il positivo. Tu sei…
Insegnaci a benedire, a regalare stima e fiducia. Tu sei…
Preghiamo.O Dio, che fai sentire ogni tuo figlio il prediletto, il benedetto, da te amato in modo speciale, aiutaci a benedire la vita, le persone e soprattutto TE! Amen.
Impegno: Oggi sapremo essere benedizione per gli altri.
Domenica 1 Dicembre 2024
- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.
Domenica 1 Dicembre 2024
- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo presso il Palauxilium di Sant'Agata Militello presiede l'Eucaristia della Prima Domenica di Avvento in occasione del ritiro di Avvento per le famiglie e i catechisti, sul tema “Oggi nasce la…speranza”.
|
Oggi, 30 Novembre, la Chiesa celebra la festa di Sant'Andrea, Apostolo |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Sabato 30 Novembre 2024 07:36 |
All’apostolo Andrea spetta il titolo di 'Primo chiamato'. Ed è commovente il fatto che, nel Vangelo, sia perfino annotata l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Pietro la scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui. La sua presenza è sottolineata in modo particolare nell’episodio della moltiplicazione dei pani. Sappiamo inoltre che, proprio ad Andrea, si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù, ed egli li condusse al Divino Maestro. Su di lui non abbiamo altre notizie certe, anche se, nei secoli successivi, vennero divulgati degli Atti che lo riguardano, ma che hanno scarsa attendibilità. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga. Commovente è la 'passione' – anch’essa tardiva – che racconta la morte dell’apostolo, che sarebbe avvenuta a Patrasso, in Acaia: condannato al supplizio della croce, egli stesso avrebbe chiesto d’essere appeso a una croce particolare fatta ad X (croce che da allora porta il suo nome) e che evoca, nella sua stessa forma, l’iniziale greca del nome di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 10, 9-18
La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo.
Rit. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. dal salmo 18
Dal Vangelo secondo Matteo 4, 18-22
Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Oggi la liturgia fissa il suo sguardo sull'Apostolo Sant'Andrea, fratello di Pietro, chiamato a condividere i momenti più intimi con Gesù, come la trasfigurazione e l'agonia nel Getsemani. Annunciatore del vangelo in Asia Minore e in Grecia. Consuma il suo martirio a Patrasso, in Grecia. Le sue reliquie, venerate in San Pietro a Roma, da Paolo VI sono state restituite alla Chiesa Ortodossa greca, e esposte alla venerazione nel luogo del suo martirio. Nella liturgia della parola San Paolo che scrive ai Romani, affermando la necessità del mandato per la predicazione la quale susciterà la fede in seguito all'ascolto a cui deve seguire la testimonianza. Matteo invece ci ricorda con quale prontezza i fratelli Pietro e Andrea, seguiti poi da Giacomo e Giovanni, dietro la chiamata di Gesù, lasciano tutto e lo seguono nei suoi itinerari da villaggio a villaggio per annunziare la buona novella. In Sant'Andrea si ammirano due atteggiamenti: La ricerca e la testimonianza. Andrea è discepolo di Giovanni il Battista. Prima della sua morte, il suo maestro lo invita a seguire Gesù. Egli però vuole sapere chi è questo Gesù di Nazareth. Egli incontra per primo suo fratello Simone e gli disse: Abbiamo trovato il Messia (che significa Cristo) e lo condusse da Gesù. Dopo questo incontro, quando si sente chiamato da Gesù insieme con il fratello, non pone indugi. Lascia tutto e segue il maestro. La sua testimonianza è piena di fede. Muore sulla croce a X detta appunto "croce di sant'Andrea". Penso che sarebbe nostro dovere seguire la ricerca di Andrea nella nostra vita: La ricerca convinta di Dio e del suo piano di salvezza preparato attraverso il Cristo. Dovremmo apprendere da Sant'Andrea a rispondere prontamente alle sollecitazioni della grazia e a non mantenere solo per noi quanto abbiamo scoperto nell'ambito della fede ma annunciarlo sui tetti e testimoniandola con la vita e la parola.
Apriamo il nostro cuore a Dio, che continuamente ci chiama e con bontà e pazienza attende la nostra risposta. Diciamo insieme: Rendici testimoni del tuo amore.
Signore del mondo, ti preghiamo per la Chiesa, affinché, sull'esempio di sant'Andrea, ti segua con fedeltà e sia tra gli uomini il segno della tua misericordia. Preghiamo:
Signore della Chiesa, fa' nascere anche oggi persone che con coraggio e gioia seguano il tuo invito e facciano conoscere agli uomini Gesù Cristo come guida, amico, fratello. Preghiamo:
Signore del nostro tempo, fa' che come cristiani siamo attenti alla tua chiamata, e rispondiamo con responsabilità e coerenza alle attese del mondo d'oggi. Preghiamo:
Signore dei poveri, aiutaci ad essere segno del tuo amore e ad avere un'attenzione particolare per chi, nella società, soffre la povertà e la solitudine. Preghiamo:
Signore degli apostoli, incoraggia la nostra comunità, perchè sull'esempio di sant'Andrea non si vergogni di testimoniare, in pubblico e in privato, la fede in Cristo Gesù. Preghiamo:
O Dio, tu ci conosci e ci chiami per nome; per te siamo tutti importanti e siamo scritti nel tuo cuore di Padre; insegnaci a conoscerti e a seguirti con gioia come l'Apostolo Andrea. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume I
|
|
Prima Lettura
Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo (1, 18 - 2, 5)
Gli apostoli predicano Cristo crocifisso
Seconda Lettura
Dalle «Omelie sul vangelo di Giovanni» di san Giovanni Crisostomo, vescovo (Om. 19, 1; PG 59, 120-121)
Abbiamo trovato il Messia
Ufficio della festa (fino all'Ora Nona) con parti proprie. Te Deum. Primi Vespri della Prima Domenica di Avvento (inizia il I volume della Liturgia delle Ore). Con i Primi Vespri della Prima Domenica di Avvento inizia il nuovo Anno Liturgico.
Impegno di vita
Non avrò soggezione di parlare di Cristo con qualsiasi persona che oggi incontrerò, affinchè conosca il suo amore e la sua salvezza.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè ognuno preghi ed offra sacrifici a Dio per ottenere che le comunità cristiane d'Oriente riconoscano nella persona del Papa il vicario di Cristo ed il capo supremo della Chiesa universale.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Se Gesù, come un tempo per Andrea, mi chiama a vivere la fede in fratellanza, significa che per me oggi la realtà del Regno è vederlo accanto al cammino di chi è nella mia stessa famiglia umana e spirituale: non posso far finta di non vederlo e prescindere da lui, altrimenti la chiamata diverrebbe fallace e perdente. Luciano Sanvito
Novena dell’Immacolata 2024
secondo giorno: 30 Novembre
Maria ha fatto pienamente esperienza di cosa voglia dire stare con il Signore. Oggi è la festa di Sant'Andrea, l’apostolo fratello di Pietro, che visse accanto a Gesù e per primo disse agli altri: “Abbiamo trovato il Signore!”. Oggi ci ricorderemo che il Signore è con noi!
Ripetiamo: Il Signore è con te
E con tutti quelli che lo cercano con sincerità Il Signore è con te
Accompagna ogni nostro istante con la sua luce Il Signore è con te
Anche quando viviamo come se Dio non esistesse Il Signore è con te
Preghiamo. O Dio, che accompagni ogni nostro attimo con la tua amicizia, aiutaci a sentirti presente, a rivolgerti il nostro pensiero e a chiedere il tuo consiglio. Amen
Impegno: Esprimeremo nel nostro cuore una preghiera.
Sabato 30 Novembre 2024
Il Santo Padre Francesco riceve stamane in Udienza:
- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;
- S.E. Mons. Dominique Rey, Vescovo di Fréjus-Toulon (Francia);
- Il Signor Juan Felipe Martínez Vélez, Segretario della “Red Eclesial Pan-amazónica” (REPAM);
- Membri della “Hidden Christians Research Association” (Giappone);
- Parlamentari Francesi;
- Partecipanti alla Conferenza Interreligiosa promossa dalla “Sree Narayana Dharma Sangham Trust”.
Sabato 30 Novembre 2024
- Ricorre oggi il 47° anniversario della morte di Mons. Giuseppe Pullano, ultimo Vescovo defunto di Patti; il suo corpo, in attesa della risurrezione, riposa nella Basilica Santuario di Tindari.
- Alle ore 18 il Vescovo Gugliemo, nella Chiesa di San Nicolò di Bari in Patti, presiede l'Eucaristia vigiliare della Prima Domenica di Avvento e amministra il sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani. |
Oggi, 29 Novembre, la Chiesa ricorda San Francesco Antonio Fasani |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Venerdì 29 Novembre 2024 07:15 |
Nacque da umile famiglia il 6 agosto 1681 a Lucera, antica città della Daunia nelle Puglie. Entrò da giovane tra i Minori conventuali del suo paese natale per poi completare il Noviziato a Monte Sant'Angelo sul Gargano dove emise la professione il 23 agosto 1696. Quindi, nel 1703 fu mandato nel convento di Assisi dove fu ordinato sacerdote l'11 settembre 1705. Passato a Roma, nel collegio di San Bonaventura, tornò ad Assisi fino al 1707 quando rientrò a Lucera. Eletto ministro provinciale fu protagonista di un'intensa attività apostolica percorrendo tutti paesi della Capitanata e località limitrofe. Sempre attento ai bisogni dei poveri e dei sofferenti, devotissimo alla Vergine, fu particolarmente vicino ai carcerati e ai condannati che accompagnava fino al luogo del supplizio. Morì il 29 novembre 1742. Ancora oggi la sua tomba, nella chiesa di San Francesco a Lucera è meta di frequenti pellegrinaggi. Proclamato beato il 15 aprile 1951 da Pio XII è stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 13 aprile 1986.
Dal libro Apocalisse di San Giovanni apostolo 20, 1-4.11-21,2
I morti verranno giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Vidi la Gerusalemme nuova scendere dal cielo.
Rit. Ecco la dimora di Dio con gli uomini. dal salmo 83
Dal Vangelo secondo Luca 21, 29-33
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
Può appesantirsi il cuore, diventare troppo lento, rallentare fino quasi a fermarsi. Ne è consapevole, il Maestro, e ammonisce noi, suoi discepoli, a contrastare la pesantezza della vita e delle emozioni. Chissà cosa direbbe oggi, vedendoci correre come dei pazzi tutto il giorno, cercando di sfangare la vita peggio dei nostri nonni! Certo, abbiamo molte più comodità, mangiamo meglio e possiamo dialogare in tempo reale con l'Australia, ma a che prezzo! Ci svegliamo all'alba e, assonnati, ci infiliamo in auto per metterci in coda e raggiungere gli uffici. Saltiamo pranzo, usciamo sudaticci e stanchi per passare ancora a fare la spesa e rientrare giusto in tempo per cenare e dormire! Che vita è? Sì, ha ragione il Signore, possiamo appesantire il cuore con le dissipazioni, cioè spendendo tutta l'energia che possiamo con le ubriachezze, cioè gli eccessi che ci concediamo per sopravvivere (il cibo, l'alcool, il fumo, il gioco d'azzardo...) e per stordirci, con gli affanni della vita. Reagiamo con forza allo stordimento generale, vegliamo con forza, strappando alla nostra giornata poco tempo per prendere consapevolezza di ciò che siamo.
Il regno di Dio è già presente in mezzo a noi. A noi scoprirlo e accoglierlo, dovunque esso si manifesti. Preghiamo quindi insieme, e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
Perché gli uomini si adoperino con Dio per l'avvento di un mondo nuovo, senza guerre e violenze, guidato dall'amore, dalla giustizia e dall'uguaglianza tra le persone e tra i popoli. Preghiamo:
Perché la Chiesa si mantenga sempre sposa fedele di Cristo e sia in mezzo al mondo come fiaccola che riscalda e illumina. Preghiamo:
Perché i fragili, gli instancabili e gli sfiduciati trovino, nella parola di Dio che non passa, la stabilità e il conforto alla loro inquietudine. Preghiamo:
Perché le nostre comunità si costruiscano e si consolidino nell'ascolto della parola di Dio e nella certezza di essere piccolo germe della santa Gerusalemme. Preghiamo:
Perché celebriamo l'Eucaristia come viatico all'incontro definitivo con il Cristo che ci invita al banchetto del cielo. Preghiamo:
Signore della vita e creatore di ogni cosa, custodisci con paterna bontà la nostra famiglia, perché al sorgere di ogni giorno ti possa lodare con infinita gratitudine, nella certezza che il tuo Cristo verrà. Allora sarà gioia piena nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
|
|
Prima Lettura
Dalla seconda lettera di san Pietro, apostolo (3, 1-18)
Il Signore è fedele, attendiamo la sua venuta
Seconda Lettura
Dal trattato «Sulla morte» di san Cipriano, vescovo e martire (Cap. 18.24.26; CSEL 3,308.312-314)
Cacciata la paura della morte, pensiamo all'immortalità
Venerdì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.
Impegno di vita
Oggi mi impegno a considerare come quanto accade nella natura, accade anche dentro di me: la nascita, la crescita, la morte, la risurrezione...
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè non ci attacchiamo ai beni terreni, ma ce ne serviamo per la gloria di Dio e per rendere un generoso servizio ai fratelli.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Il regno di Dio inizia ad essere vicino; mentre il mondo passa, ormai giungono la ricompensa della vita, la gioia della salvezza che mai finisce, l'eterna letizia, il possesso del paradiso perduto tempo fa: ormai i beni celesti succedono a quelli terreni, le grandi cose alle piccole, le realtà eterne alle effimere. San Cipriano
Novena dell’Immacolata 2024
primo giorno: 29 Novembre
Il saluto dell’angelo a Maria significa “Sii piena di gioia Maria”. Oggi vogliamo essere anche noi così: pieni di gioia. Accogliere tutti con un sorriso e comunicare la gioia.
Ripetiamo: Ave Maria...
Aiutaci a vivere con allegria: Ave Maria...
Fa’ che regaliamo gioia a chi ci è vicino: Ave Maria...
Stai vicina a chi non sa o non può sorridere: Ave Maria...
Preghiamo. O Dio, che attraverso l’Angelo hai inondato di gioia la vita di Maria, fa’ che possiamo trovare oggi tanti motivi per sorridere anche quando è più difficile. Amen.
Impegno: Oggi saluteremo TUTTI con gioia.
Venerdì 29 Novembre 2024
Il Santo Padre riceve questa mattina in Udienza:
- S.E. il Signor David Choquehuanca Céspedes, Vice Presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, e Seguito;
- Delegazione del Dipartimento di Odontoiatria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”;
- Vescovi della Grecia in Visita “ad Limina Apostolorum”.
Venerdì 29 Novembre 2024
- |
Oggi, 28 Novembre, la Chiesa ricorda San Giacomo della Marca |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Giovedì 28 Novembre 2024 07:45 |
Nato a Monteprandone (Ascoli Piceno) nel 1394, fu discepolo di san Bernardino da Siena, dal quale ricevette a 22 anni il saio francescano. Come il maestro, anch'egli si diede alla predicazione, in Italia, Polonia, Boemia, Bosnia e in Ungheria dove si recò per ordine del Papa. Oratore ardente, si scagliò soprattutto contro i vizi dell'avarizia e dell'usura. Proprio per combattere quest'ultima, san Giacomo della Marca ideò i Monti di Pietà, dove i poveri potevano impegnare le proprie cose, non più all'esoso tasso preteso dai privati usurai ma ad un interesse minimo. Già debilitato per la vita di penitenza e colpito da coliche fortissime, morì a Napoli, il 28 novembre 1476. Le sue ultime parole furono: «Gesù, Maria. Benedetta la Passione di Gesù».
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo 18, 1-2.21-23; 19, 1-3.9
È caduta Babilònia la grande.
Rit. Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello! dal salmo 99
Dal Vangelo secondo Luca 21, 20-28
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Ci avviciniamo agli ultimi giorni dell'anno liturgico e nelle letture che ci vengono proposte prevalgono le pagine apocalittiche del vangelo di Luca. Il linguaggio apocalittico, che conosciamo perché ampiamente usato dall'evangelista Giovanni, era molto in voga al tempo di Gesù: attraverso una serie di immagini iperboliche e fantasiose gli autori volevano richiamare l'attenzione del lettore per aprirla ad una particolare visione della realtà. Così Luca si serve di questo linguaggio per parlare degli ultimi tempi, della pienezza che sta per arrivare. È straordinaria la sua visione: davanti al caos di eventi catastrofici, di guerre, di carestie, di instabilità politica, Luca invita i suoi fratelli ad alzare lo sguardo. La fine del mondo non è una tragedia somigliante ai filmetti catastrofici del cinema americano, ma la manifestazione definitiva della tenerezza di Dio sugli uomini. Il mondo non sta precipitando nel caos ma nella braccia di un Padre che tutti vuole accogliere e salvare. Con questa certezza viviamo operativamente e fattivamente in questo mondo senza aspettare rassegnati ma senza farci prendere da inutili ansie. Sappiamo bene come andranno a finire le cose!
La creazione geme nelle doglie del parto, nell'attesa che Dio crei cieli nuovi e terre nuove e la liberi da ogni schiavitù e caducità. Preghiamo dunque Dio, che ha il potere di fare nuova ogni cosa, e diciamo:
Liberaci, o Signore.
Da ogni divisione religiosa, ideologica e politica che alimenta l'antagonismo, i pregiudizi e la violenza fra i popoli. Preghiamo:
Da ogni paura che la Chiesa ha di essere rinnovata e purificata per vivere in semplicità il vangelo. Preghiamo:
Dalla durezza del cuore che si chiude alle necessità dei nostri fratelli e ai segni di Dio nella nostra vita. Preghiamo:
Dalla tristezza che impedisce di guardare con meraviglia e gratuità le opere del creato e, attraverso di esse, adorare Dio creatore. Preghiamo:
Da tutto ciò che ferisce la nostra comunità, impedendole di vivere serenamente l'amicizia con Dio e bloccando il dialogo e la fiducia fra le persone. Preghiamo:
O Dio, principio e fine di ogni cosa, aiutaci a comprendere il tuo piano salvifico e collaboravi docilmente e generosamente, perché l'umanità vada incontro al tuo Cristo benedetto, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
|
|
Prima Lettura
Dalla seconda lettera di san Pietro, apostolo (2, 9-22)
Denuncia dei peccati
Seconda Lettura
Dalle «Omelie sul vangelo di Matteo» di san Giovanni Crisostomo, vescovo (Om. 33,1.2; PG 57,389-390)
Se saremo agnelli vinceremo, se lupi saremo vinti
Giovedì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.
Impegno di vita
Oggi cercherò di testimoniare con coraggio la mia fede, anche se questo sarà causa di qualche incomprensione.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per i giovani, perchè comprendano la preziosità del dono della vita e sappiano spenderla, con fedeltà e amore, per Cristo e per il suo regno, nella certezza che solo lui è principio e meta della storia.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue di questa vita, è stato inutile. Etty Hillesum
Giovedì 28 Novembre 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- S.E. Mons. Giovanni d’Aniello, Arcivescovo tit. di Paestum, Nunzio Apostolico in Russia e in Uzbekistan;
- S.E. Mons. Martin Krebs, Arcivescovo tit. di Taborenta, Nunzio Apostolico in Svizzera, nel Principato di Liechtenstein e nel Principato di Monaco;
- Membri della Commissione Teologica Internazionale;
- S.E. Mons. Jorge Eduardo Scheinig, Arcivescovo di Mercedes-Luján (Argentina);
- S.E. Mons. Jorge Vázquez, Vescovo di Morón (Argentina);
- S.E. la Signora Marija Efremova, Ambasciatore della Macedonia del Nord, in visita di congedo;
- Religiosi e Religiose della Famiglia Calasanziana;
- Membri del Network “El Sembrador Nueva Evangelización”;
Giovedì 28 Novembre 2024
|
|
|