NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 16 Gennaio, si celebra la festa della Madonna della Fiducia, patrona della nostra Redazione PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 16 Gennaio 2025 07:15

Oggi, 16 Gennaio, la nostra Redazione celebra la festa della sua Celeste Protettrice, la Madonna della Fiducia. La statuetta della Madonna della Fiducia, venerata nella cappellina della sede del nostro giornale (nella foto), apparteneva alla signora Maria Eugenia Johnson, proprietaria del Castello Bastione nel territorio di Capo d’Orlando; la signora Johnson era sposata con il Cav. Uff. Saverio D’Amico, Presidente della Corte di appello di Messina negli anni 1895-1900, bisnonno dell’attuale direttore del nostro giornale. La Madonna della Fiducia era custodita nel Castello Bastione fino alla morte della proprietaria avvenuta il 30 agosto 1927. Da allora il piccolo simulacro non fu più trovato; lo rinvenne Giancarlo D’Amico il 16 gennaio 1980 in una cassa contenente libri in un magazzino di sua proprietà in località Castello Bastione. Restaurata a Messina, la preziosa statuetta è venerata nella sede del giornale «In Cammino» e viene festeggiata ogni anno il 16 gennaio, giorno del ritrovamento. Dal 30 Marzo 1990 - giorno di fondazione del giornale In Cammino - la Madonna della Fiducia protegge tutta la Redazione e il lavoro giornalistico promosso dal periodico pattese d’ispirazione cattolica. Per una felice coincidenza la Messa propria della Madonna della Fiducia, richiesta dal Pontificio Seminario Romano Maggiore (dove è particolarmente venerata e festeggiata il sabato prima del mercoledì delle ceneri), è stata approvata dalla Sacra Congregazione dei Sacramenti e del Culto Divino il 6 febbraio 1980, 21 giorni dopo il ritrovamento della statuetta. In questo giorno, la statuetta della Madonna viene portata nella Chiesa parrocchiale di San Giuseppe in Capo d'Orlando, nel cui territorio ricade Castello Bastione, per la celebrazione della Santa Messa, l'Atto di Affidamento e la venerazione da parte dei fedeli.

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei         3, 7-14

Esortatevi a vicenda, finché dura questo oggi.

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Salmo responsoriale

Rit. Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.        dal salmo 94 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              1, 40-45

La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

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Meditiamo insieme

 

Gesù ha compassione del lebbroso, lo guarisce, toccandolo. Nessuno poteva anche solo sfiorare un lebbroso: si contraeva l'impurità che impediva ogni approccio agli altri e al culto. Non ha paura delle regole di purità, il Signore, che mette sempre prima la persona e il suo dolore al centro. Ma tanta compassione viene mal ripagata: il lebbroso, guarito, invece di dar retta al Maestro che gli chiede di tacere, di non divulgare la notizia della sua guarigione, grida ai quattro venti quanto gli è successo, mettendolo in gravissima difficoltà. Il progetto di andare per altri villaggi ad annunciare il Regno è fallito a causa dell'improvvida gratitudine del lebbroso. Gesù non vuole essere scambiato per un guru, non desidera che la sua fama dipenda dalle guarigioni e dai miracoli. Sa bene che le persone possono diventare fanatiche, mettendo la guarigione al centro, non il messaggio portato dal Maestro. La guarigione, nei vangeli, è segno della venuta del Regno, dell'arretramento del Maligno. Cercare Dio per un miracolo, ignorando la sua Parola, glissando sulla necessità di una reale conversione è tradire la missione del Signore, ancora oggi.   

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Preghiamo insieme

 

La parola di Dio proclamata davanti a noi è un annuncio di speranza e un invito a rinnovarci, oggi, finchè dura l'"oggi" della nostra vita. Preghiamo con fede come il lebbroso: Gesù, guariscici.

Gesù Salvatore, guida la tua Chiesa affinché comunichi ai più dimenticati tra gli uomini, agli intoccabili della società, la speranza che viene da te. Noi ti invochiamo:

Gesù Salvatore, sveglia le coscienze dei cristiani perché si oppongano ad ogni forma di corruzione e siano strumenti di pace fra gli uomini. Noi ti invochiamo:

Gesù Salvatore, dona energia e perseveranza a coloro che faticano per eliminare le emarginazioni e i pregiudizi tra i popoli e nelle comunità. Noi ti invochiamo:

Gesù Salvatore, continua a guarire oggi i lebbrosi e insegnaci la solidarietà attiva verso ogni bisognoso. Noi ti invochiamo:

Gesù Salvatore, guarisci questa nostra comunità dalla lebbra dell'egoismo, dell'impurità e della insensibilità. Noi ti invochiamo:


Padre nostro, liberaci dal male che abita nel nostro cuore e che distrugge i nostri corpi, e insegnaci ad alleviare la sofferenza del prossimo. Per Gesù Cristo che ha patito ed è morto per noi e ora vive e regna nei secoli eterni. Amen.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide   (42, 15 - 43, 12)

Tutta la creazione canta la gloria di Dio

Seconda Lettura

Dal «Discorso contro i pagani» di sant'Atanasio, vescovo   (Nn. 40-42; PG 25, 79-83)

Il Verbo del Padre tutto abbellisce, dispone e contiene

Giovedì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Gesù non ha avuto paura di usare il contatto fisico per trasmettere la vicinanza e l'amore. Oggi cercherò di manifestare un po' più di calore nel mio rapporto con gli altri, magari anche con qualche abbraccio in più.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Per i nostri malati: sappiamo vedere in loro i nostri fratelli che soffrono, cercando di essere loro vicini con amore e sacrificio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Prendere il vangelo sul serio ha dentro una potenza che cambia il mondo. E tutti quelli che l'hanno preso sul serio e hanno toccato i lebbrosi del loro tempo, tutti testimoniano che fare questo dona una grande felicità.  Ermes Ronchi 


 

 

Giovedì 16 Gennaio 2025

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:



 

Giovedì 16 Gennaio 2025


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Oggi, 15 Gennaio, la Chiesa ricorda San Mauro, abate PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 15 Gennaio 2025 07:16

 

Vissuto nel VI secolo, figlio di un nobile romano, affidato bambino a San Benedetto, ne divenne il discepolo prediletto e quindi fidato collaboratore. L'episodio più noto, riportato anche dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, racconta che quando il monaco Placido cadde in un lago vicino al convento, Benedetto, avendo visto ciò che stava accadendo in una visione, esortò Mauro a correre in aiuto del giovane compagno, ed egli lo salvò camminando sulle acque. Mandato in Francia fondò a Granfeul un monastero. Nell’ultimo periodo della sua vita si dedicò alla preghiera e alle letture. La sua vita, oltre che di amore verso Dio, è ancora oggi esempio di obbedienza all’Ordine.

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei       2, 14-18

Egli doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare misericordioso.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.           dal salmo 104

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              1, 29-39

Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.

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Meditiamo insieme

 La comunità cristiana, prima di giudicare la fede degli altri, deve guardare al proprio interno, per vedere la tenebra da purificare, in particolare quella di una professione di fede fatta solo di conoscenza e non di vita concreta. Così diceva ieri Marco nel suo vangelo-gioiello che è un capolavoro di sintesi e di intensità. Oggi, invece, ci descrive una giornata-tipo di Gesù, fatta di incontri, di miracoli, di preghiera. L'episodio della guarigione della suocera di Pietro, salvata dalla febbre, che si mette a servire i discepoli, è l'immagine, nuovamente, del discepolo liberato dall'oscurità: se Gesù lo libera interiormente è perché si metta al servizio di chi gli sta attorno. La comunità cristiana non può e non deve essere autoreferenziale, ma, sanata, guarita, illuminata, si mette a servizio del Regno. Non incontriamo Gesù per stare soli con lui, guancia a guancia, ma per diventare suoi testimoni. Gesù attinge la forza della sua predicazione e delle guarigioni che opera dalla preghiera: è impressionante vedere come, nonostante la fatica e le tante cose da fare, egli trovi la forza di alzarsi presto al mattino per pregare e prendere decisioni. Quando gli impegni si moltiplicano abbiamo bisogno di pregare di più!

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Preghiamo insieme

 

Gesù è guaritore dei corpi e salvatore di tutto l'uomo. Egli prega ora con noi il Padre che ci ha dato la vita. e continuamente si prende cura dei suoi figli. Con fiducia preghiamo:
Salvaci, o Signore.

La tua Chiesa, Signore, è lacerata nei cristiani, perseguitata in molti paesi, guastata dai nostri peccati: donale salute e freschezza nuova. Noi ti invochiamo:

Molti popoli, o Padre, non hanno conosciuto l'amore che hai manifestato nel tuo Figlio Gesù, e tuttavia lo cercano con cuore sincero: non abbandonarli. Noi ti invochiamo:

Prima che noi ti cercassimo, tu per primo ci hai chiamato e ci sei venuto vicino per donarci la tua vita: sostienici nel cammino quotidiano. Noi ti invochiamo:

I malati che la scienza umana non può più soccorrere sperano ancora nel tuo aiuto: rafforza il loro animo nella prova. Noi ti invochiamo:

Ricordati dei sofferenti nel corpo e nello spirito che vivono tra noi e che forse ignoriamo: guariscili e illumina la loro pena. Noi ti invochiamo:

Padre nostro, liberaci dal male che abita nel nostro cuore e che distrugge i nostri corpi, e insegnaci ad alleviare la sofferenza del prossimo. Per Gesù Cristo che ha patito ed è morto per noi e ora vive e regna nei secoli eterni. Amen.
 

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide   (24, 1-22)

La sapienza nell'opera della creazione e nella storia d'Israele

Seconda Lettura

Dal trattato «Contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo   (Lib. IV, 6, 3. 5. 6; SC 100, 442. 446. 448. 454)

 

La manifestazione del Figlio è la conoscenza del Padre  

Mercoledì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Gesù è venuto per annunciare il regno di Dio e oggi questo compito è affidato a caiascuno di noi: coglierò l'occasione opportuna per annunciare a qualcuno che mi sta vicino, senza vergogna, l'amore di Dio.

  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Perchè possiamo individuare una dimensione della nostra vita in cui ci è difficile far emergere la nostra relazione con Dio, provando a compiere un gesto o a pronunciare una parola che la testimoni.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Gesù non vuole essere rinchiuso, nemmeno nella sua comunità, e chiede di andare altrove per annunciare il Regno. Che la Chiesa, come il suo Maestro, abbia il coraggio di portare il Vangelo nelle strade! Paolo Curtaz  

 

 

Mercoledì 15 Gennaio 2025


- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco nell’Aula Paolo VI.

 

 

Mercoledì 15 Gennaio 2025


 

 

Oggi, 14 Gennaio, la Chiesa ricorda San Felice da Nola PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 14 Gennaio 2025 07:33

La vita del prete Felice ci è narrata da san Paolino di Nola, a cui si deve anche l'importante complesso di basiliche paleocristiane a Cimitile, a sei chilometri dalla località campana. Qui erano state deposte le spoglie di Felice, morto probabilmente dopo il 313. Nato a Nola nel III secolo da un ricco padre di origini orientali, aveva sofferto le persecuzioni ed era stato imprigionato, torturato e poi liberato miracolosamente da un angelo che lo condusse in un luogo deserto (per questo, pur non essendo stato ucciso è stato venerato come martire). Grazie alla pace costantiniana Felice era rientrato in diocesi. Qui, pur essendo stato indicato come successore dal vescovo Massimo, alla morte di questi rifiutò l'elezione e visse in povertà fino alla fine dei suoi giorni. In suo onore si tengono due feste con processioni dal 5 al 14 gennaio, data della sua memoria liturgica.

 

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei          2, 5-12


Conveniva infatti che Dio rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza.

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Salmo responsoriale

Rit. Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa.          dal salmo  8

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco           1, 21-28

Gesù insegnava come uno che ha autorità.  

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Meditiamo insieme


L'evangelista Marco ci presenta Gesù che, entrato nella sinagoga di sabato, insegna. Stranamente, però, non riporta il contenuto di questo insegnamento, ma si sofferma sulla reazione di coloro che lo ascoltano: «erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi». Il fatto di non soffermarsi sul contenuto dell'insegnamento, ma sulla reazione della folla, fa spostare l'attenzione dalla dottrina insegnata alla persona del Maestro: non è il contenuto dell'insegnamento a provocare lo stupore, ma il fatto che provenga da Gesù, a cui è riconosciuta una particolare autorità. Il popolo riconosce che Gesù ha l'autorità, il diritto di parlare, perché egli insegna come chi ha ricevuto da Dio, e non semplicemente dagli uomini, il mandato di farlo. Scopriamo così, che il primo scopo dell'insegnamento di Gesù non è quello di suscitare discussioni, ma di provocare una reazione in coloro che lo ascoltano, farli "uscire da se stessi", per metterli davanti alla sua persona: è questo l'inizio della conversione. Questa sua autorità non suscita solo lo stupore degli uditori, ma provoca anche la reazione di uno spirito immondo che teneva schiavo un uomo. Ed è proprio questo spirito a rivelare ciò su cui si fonda l'autorità di Gesù: «Io so chi tu sei: il santo di Dio». Dopo che Gesù ha scacciato questo spirito, viene nuovamente riportata la reazione della folla: la meraviglia e, stranamente, il riferimento ad un insegnamento nuovo dato con autorità. Il fatto che un esorcismo sia percepito come un insegnamento rivela che quel gesto deve essere accolto come una parola nuova su Gesù: l'invito è, nuovamente, quello di non fermarsi al segno, ma di orientarsi verso il Signore, di scoprire il suo volto per arrivare a scoprire il volto del Padre. La parola odierna è un invito a verificare i frutti del nostro annuncio, della nostra testimonianza. L'invito è quello di pronunciare parole, di compiere gesti che siano capaci di suscitare stupore, meraviglia, diventando testimonianza del nostro essere mandati dal Signore, della profondità della nostra relazione con lui.  

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Preghiamo insieme


Al Padre, che ci ha donato in Cristo la sua parola che libera e ridà speranza agli umili, rivolgiamo con fede la nostra preghiera. Insieme diciamo: La tua parola, Signore, ci renda liberi.

Preghiamo per la Chiesa, per i ministri mandati ad evangelizzare e per tutta la comunità cristiana, affinché sia fedele e coraggiosa nell'annunciare la Parola divina di salvezza:

Preghiamo per i popoli che la sete di potenza e di benessere dell'occidente cristiano mantiene nell'oppressione, affinché scoprano in Cristo un fratello che li guida alla vera libertà:

Preghiamo per le famiglie devastate dal demone della falsità e della divisione, affinché ritrovino la volontà di dialogare e di perdonare:

Preghiamo per i giovani che, nella loro ricerca di libertà e di un mondo nuovo, hanno trovato invece una schiavitù morale, affinché si aprano al Cristo liberatore dell'uomo:

Preghiamo per la nostra comunità, affinché rigenerandosi sempre nell'ascolto della Parola di Dio, diventi un'espressione visibile dell'amore del Padre verso gli infelici:

Padre buono, a te sale la supplica dei poveri. Convertici e rendici discepoli del tuo Figlio Gesù, perché siamo con lui operatori di pace e fermento di unità. Lui è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide   (11, 12-28)

La fiducia in Dio

Seconda Lettura

Dalle «Regole più ampie» di san Basilio il Grande, vescovo   (Risp. 2, 1; PG 31, 908-910)

La forza di amare è in noi stessi

Martedì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario. 

 

Impegno di vita


Gesù è venuto per liberarci dal male e ha lasciato alla Chiesa il compito di continuare nel tempo e nello spazio la sua opera di guarigione interiore. Oggi permetterò al Signore di guarire il male che c'è in me e mi accosterò al sacramento della Riconciliazione.

  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Perchè tutti gli uomini riconoscano in Cristo il maestro unico e sommo e accettino il vangelo come codice supremo di vita.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Chiediamo al Signore, in questa giornata che iniziamo alla luce della Parola, di rendere chiari e trasparenti i nostri cuori, di rendere autentiche e discepole le nostre comunità. Gesù Nazareno c'entra molto con noi e il santo di Dio è venuto per salvarci con l'autorevolezza che gli viene dall'amarci.  Paolo Curtaz  

 

 

 

Martedì 14 Gennaio 2025

 

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Martedì 14 Gennaio 2025

 - Il Vescovo Guglielmo a Palermo ai lavori della sessione invernale della Conferenza Episcopale Siciliana.

Oggi, 13 Gennaio, si celebra la memoria di Sant'Ilario, vescovo e dottore della Chiesa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 13 Gennaio 2025 07:48

Ilario nacque agli inizi del secolo IV a Poitiers, in seno al paganesimo, da una delle più illustri famiglie di Francia. Fu uno dei grandi campioni della fede cattolica nella difesa della divinità di Cristo. Eletto vescovo verso il 350 combatté coraggiosamente contro gli Ariani. Per ordine dell'imperatrice Costanza, venne mandato in esilio, in Frigia. Scrisse opere piene di sapienza e di dottrina in difesa della fede cattolica e opere di esegesi biblica. Egli ambiva il titolo di discepolo della verità e non ebbe altro fine che di far conoscere il nome di Dio, ed infuocare tutti i cuori della sacra fiamma del suo amore. Il Signore lo chiamò al premio dei giusti nell'anno 367.

 

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei          1, 1-6


Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

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Salmo responsoriale

Rit. Adoriamo il Signore insieme ai suoi angeli.           dal salmo  96
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco           1, 14-20

Convertitevi e credete nel Vangelo.
 

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Meditiamo insieme



Inizia il tempo ordinario. Dopo tante feste abbiamo bisogno di una ferialità tranquilla che ci ridia equilibrio e permetta alle buone abitudini di ritrovare il loro tempo! Non per pigrizia o imborghesimento, ma semplicemente perché è il quotidiano il nostro habitat, è nello scorrere dei giorni che sembrano tutti uguali che mette radici lo straordinario racchiuso dal dono dell'Incarnazione che il tempo liturgico appena concluso ci ha regalato e fatto contemplare. La liturgia ci aiuta e ci propone questa settimana i capitoli iniziali del vangelo di Marco. Dopo l'evento speciale del battesimo e il ritiro nel deserto, Gesù inizia il suo camminare per la Galilea. E lì si realizzano decine di incontri, fatti di dialoghi, le cui parole folgoranti scuotono il cuore e la mente di chi le ascolta: un movimento nuovo si riproduce per le strade e per le case di Galilea e dà un orientamento diverso al quotidiano di quella gente. In un'espressione brevissima si condensa un annunzio vivificante: il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al vangelo. Non dobbiamo correre qua o là: è qui, ora, la novità che desideriamo; basta accorgersene, rivolgersi a lei e darle fiducia. Una novità senza clamore, senza violenza ma penetrante, sicura, stabile. L'impegno è quello di accogliere la persona del Cristo come nostro redentore e salvatore, ascoltare il suo messaggio e convertirsi alle verità che egli ci rivela. È l'impegno della conversione, l'impegno di assumere in noi la grazia per cambiare rotta se ci ritroviamo a muoverci con la nostra vita per strade e direzioni diverse da quelle che lui ci indica. È in questo contesto che Gesù comincia a formare il primo nucleo della sua futura chiesa: i primi a cambiare mestiere e vita, perché chiamati dal Signore sono prima Andrea e Simone, suo fratello e poi i figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni. Da pescatori di pesci dovranno diventare pescatori di uomini, nel mare più vasto del mondo. L'incontro personale con Cristo sconvolge tutti i loro piani: devono lasciare le barche, le reti, i garzoni e tutto ciò che alimentava la loro esistenza. Molto spesso convertirsi significa avere il coraggio di abbandonare o almeno ridimensionare le false sicurezze per scoprire ed attuare un progetto che più direttamente ci conduce a conseguire gli obiettivi primari dell'esistenza umana. Solo con la fede ben alimentata possiamo raggiungere un tale obiettivo.  

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Preghiamo insieme


Il vangelo predicato da Gesù è un annuncio di gioia per chi si converte e crede. Invochiamo il Padre, origine della vita e di ogni bene, dicendo insieme: Rinnovaci, Signore, con il tuo Santo Spirito.

La tua Chiesa sia un segno vivo di speranza per tutti gli uomini, annunciando un tempo di grazia per convertirsi a te. Noi ti preghiamo:

Il Papa, i vescovi, i sacerdoti seguano il maestro Gesù senza esitazioni né stanchezze, per proclamare il vangelo ai figli di Dio dispersi. Noi ti preghiamo:

I responsabili della società accrescano in quest'anno i loro sforzi per superare le ingiustizie e gli egoismi, e costruire fra gli uomini veri rapporti di pace. Noi ti preghiamo:

Gli ambienti del lavoro e della cultura, dove la parola cristiana risuona a vuoto, comprendano che in Cristo l'uomo trova la sua autentica salvezza. Noi ti preghiamo:

Tutti noi possiamo accogliere con prontezza e generosità la tua Parola, e ciò che ci richiederà per costruire con te il regno. Noi ti preghiamo:

Padre che sei nei cieli, Signore del tempo e dell'eternità: ti ringraziamo per il nuovo tempo che ci offri per la nostra conversione a te e al nostra gioia. Rendici tuoi veri figli: te lo chiediamo per Gesù Cristo nello Spirito Santo. Amen.
  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide   (1, 1-18)

Il mistero della sapienza divina

Seconda Lettura

Dal «Trattato sulla Trinità» di Sant'Ilario, vescovo
   (Lib. 1, 37-38; PL 10, 48-49)

Ti servirò col predicarti

Lunedì della I settimana, ufficio della memoria dal Comune dei dottori della Chiesa.

 

Impegno di vita


Cerco di individuare quali dimensioni della mia vita hanno bisogno di conversione, di essere orientate verso Dio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Perchè i governanti si aprano alla sapienza di Cristo, Signore delle nazioni, e imparino a scorgere nella storia segni di speranza e a promuovere la pace e il rispetto di ogni persona.
 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La Chiesa non è la luce, ma riceve la luce di Cristo, la accoglie per esserne illuminata e per diffonderla in tutto il suo splendore. E questo deve avvenire anche nella nostra vita personale. Benedetto XVI 

 

 

 

Lunedì 13 Gennaio 2025

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Victor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede;

- Em.mo Card. Peter Kodwo Appiah Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali;

- S.E. Mons. Aldo Cavalli, Arcivescovo tit. di Vibo Valentia, Nunzio Apostolico;

- S.E. il Signor Mahmoud Talaat, Ambasciatore della Repubblica Araba d’Egitto, in visita di congedo.

 

 

 

Lunedì 13 Gennaio 2025

- Il Vescovo Guglielmo da oggi a martedì 14 partecipa a Palermo ai lavori della sessione invernale della Conferenza Episcopale Siciliana. 

Oggi, 12 Gennaio, la Chiesa celebra la festa del Battesimo del Signore - si conclude il tempo di Natale PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 12 Gennaio 2025 07:40

Celebriamo oggi la Festa del Battesimo di Gesù al Giordano. Una festa che in continuità con l'Epifania, non fa altro che confermare la missione di Cristo tra gli uomini: quella della salvezza e della redenzione. Il battesimo di penitenza e non di remissione dai peccati che Giovanni amministra a quanti si rivolgono a lui, prefigura il nostro battesimo, che ci dona la grazia santificante e ci immette nella comunione con Dio, in quanto toglie il peccato originale e ci porta a livello soprannaturale. Per Gesù questo evento simbolico della sua vita è l'inizio del suo ministero pubblico e ulteriore rivelazione della sua divinità. Il battesimo di Gesù non è un semplice tuffo nelle acque, ma l'impegno della Trinità a chiamarci figli di Dio, inizio di un nuovo tempo per le creature, portato a compimento dal Signore con la Sua morte e risurrezione. In Lui l'umanità ricomincia un nuovo cammino, viene indirizzata verso nuovi orizzonti; ancora, si recupera la dignità perduta a causa del peccato. Egli, infatti, non ha ignorato il nostro grido quando eravamo gettati nel mare dell'oblio: è sceso giù e ci ha sollevati. E noi? Un tempo gettati nel mare dell'oblio, è rivolta la parola dell'impegno a rialzare il fratello caduto nel peccato, imitando il Maestro e dedicando la nostra esistenza agli altri, senza mai dimenticare, ma rinnovando sempre, le promesse del nostro battesimo.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia        40,1-5.9-11

Si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno.

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Salmo responsoriale

Rit. Benedici il Signore, anima mia.             dal salmo 103

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito         2,11-14;3,4-7

Il Signore ci ha salvato con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              3,15-16.21-22

Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

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Meditiamo insieme

Dopo il Battesimo Gesù prega (!) e, nella preghiera fa esperienza di essere abitato dallo Spirito Santo e tutti sentono la voce del Padre: "Tu sei il mio figlio bene-amato, in te mi sono compiaciuto". Tutti noi veniamo educati a meritarci di essere amati, a compiere delle cose che ci rendono meritevoli dell'affetto altrui; sin da piccoli siamo educati ad essere buoni alunni, buoni figli, buoni fidanzati, buoni sposi, buoni genitori, buoni amici, o bravo parroco... il mondo premia le persone che riescono, che sono capaci... e s'insinua l'idea che Dio ci ama, certo, ma a certe condizioni. Dio, invece, mi dice che io sono amato bene, dall'inizio, prima di agire: Dio non mi ama perché sono buono ma - amandomi - mi rende buono. Dio si compiace di me perché vede il capolavoro che sono, l'opera d'arte che posso diventare, la dignità di cui egli mi ha rivestito. Allora, ma solo allora, potrò guardare al percorso da fare per diventare opera d'arte, alle fatiche che mi frenano, alle fragilità che devo superare. Il cristianesimo è tutto qui, Dio mi ama per ciò che sono, Dio mi svela in profondità ciò che sono: bene-amato. È difficile amare "bene", l'amore è grandioso e ambiguo, può costruire e distruggere, non si tratta di adorare qualcuno, ma di amarlo "bene", renderlo autonomo, adulto, vero, consapevole. Così Dio fa con me.  

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Preghiamo insieme

 

Con la discesa nelle acque del Giordano, il Signore Gesù ha manifestato la sua presenza nel nostro cammino verso il compimento della storia. Invochiamo con fiducia il sostegno del suo Santo Spirito. Preghiamo insieme e diciamo:

Donaci, Signore, il tuo Santo Spirito.

Per tutti i battezzati in Cristo, perché siano in ogni parte della terra luce e sale per la gioia e la salvezza dell'intera umanità, preghiamo.

Per coloro che sono stati scelti da Dio per condurre il suo popolo sulle strade del mondo, perché possano essere guide ricolme di sapienza, di onestà e di misericordia per tutte le genti, preghiamo.

Per quanti sono rivestiti di potere nella società civile, perché compiano la loro missione per il trionfo della giustizia e della solidarietà fra i popoli, preghiamo.

Per le nostre famiglie, perché siano per i figli la prima esperienza di Chiesa e dei valori evangelici, preghiamo. 

Signore Dio, nel battesimo del tuo amato Figlio al Giordano hai aperto il cielo anche per noi. Non lasciarci mai mancare la luce e il sostegno del tuo Santo Spirito. 

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume I

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Isaia   (42, 1-9; 49, 1-9)

Il servo mite del Signore, luce dei popoli

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo   (Disc. 39 per il Battesimo del Signore, 14-16. 20; PG 36, 350-351. 354. 358-359)

Il battesimo di Gesù

Ufficio della Festa del Battesimo del Signore. Te Deum. All'Ora media antifona propria e salmi della domenica III settimana. Con i Secondi Vespri termina il tempo di Natale e inizia il III volume della Liturgia delle Ore con il tempo ordinario.  

Impegno di vita

Oggi mi recherò al fonte battesimale per ringraziare Dio del dono della fede e della salvezza.

  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

I bambini che quest'anno riceveranno il dono del battesimo, trovino la famiglia e la comunità cristiana pronte ad accompagnarli nel cammino di fede, sostenendoli con la testimonianza della vita.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Uno solo si immerse, ma elevò tutti con sé; uno solo discese nell'acqua, perché tutti ascendessimo in Cielo, uno solo prese su di sé i peccati di tutti, perché in Lui fossero mondati i peccati di tutti. Purificatevi (Gc 4, 8) dunque, come dice l'apostolo, perché Colui, il quale non aveva bisogno di purificazione, si è purificato per noi. E questo vale per noi. Sant'Ambrogio


 

 

Domenica 12 Gennaio 2025


Alle ore 9,30 il Santo Padre Francesco presiede nella Cappella Sistina la Santa Messa in occasione della festa del Battesimo del Signore ed amministra il Battesimo a 21 neonati; alle ore 12 Angelus recitato dalla finestra del Palazzo Apostolico.

 

 

Domenica 12 Gennaio 2025


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