NOTIZIE DI CRONACA
Patti: oggi inizia la Novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 29 Novembre 2024 12:35

Tra gli avvenimenti che precedono l’8 dicembre e l’Immacolata quello che indubbiamente riveste un’importanza per la città di Patti è la Novena. Ed in particolar modo la chiesa di sant'Ippolito (di fronte al palazzo municipale) sente in modo particolare questo evento.

Tra la Novena dell'Immacolata e la chiesa di sant'Ippolito c'è sempre stato un legame particolarissimo, perché i Frati Francescani (che erano i custodi del convento di San Francesco di Patti ove si venerava particolarmente il simulacro dell'Immacolata e che ora si trova nella Cappella del Santissimo Sacramento di Sant'Ippolito) hanno prima difeso la verità dell'Immacolata Concezione e poi hanno preparato insieme ad altre personalità della scienza e della teologia la proclamazione del dogma, avvenuta l'8 dicembre 1854 ad opera del grande Pontefice il Beato Pio IX.  

La Novena, che inizia oggi, 29 Novembre in tutte le comunità parrocchiali e religiose, offre ogni anno una riflessione sulla storia della salvezza: sulla santità di Maria, sulla redenzione operata da Cristo, sul peccato originale.

La Novena dell'Immacolata è ben inserita nel tempo di Avvento (che inizia con i Primi Vespri di sabato 30 Novembre) perché guida il credente a riflettere sul peccato dei progenitori e sulla promessa da parte di Dio di una salvezza all'umanità.

In particolare la Chiesa attraverso la parola dei profeti riflette sulla preparazione a questo mistero di salvezza fino a giungere al momento della realizzazione del concepimento immacolato (immune da macchia di peccato) della Vergine Maria.

Ogni sera nella Chiesa di Sant'Ippolito: ore 17 recita del Santo Rosario, Stellario di Maria Ss.ma Immacolata e Santa Messa.

Presentato dall’Asp il progetto «Antenne» per contrastare il gioco d’azzardo; Patti è il secondo comune in Italia per casi PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Mercoledì 27 Novembre 2024 15:55
“Siamo lieti di annunciare la gestione di punti di ascolto sul territorio, un’iniziativa fondamentale per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo e fornire supporto a chi ne è colpito. I dati mostrano un aumento preoccupante dei casi legati al gioco, Messina è la prima in provincia in Sicilia, Patti il secondo Comune in Italia, per questo motivo, abbiamo deciso di ampliare la nostra assistenza. Questi punti rappresentano un’opportunità per i cittadini di ricevere informazioni, supporto e orientamento verso percorsi di recupero. Ci impegniamo a lavorare in sinergia con le comunità locali per sensibilizzare e informare sui rischi del gioco d’azzardo, promuovendo stili di vita sani”.

A dirlo il direttore generale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina Giuseppe Cuccì durante la conferenza stampa di presentazione di “Antenne”, gli sportelli di ascolto che hanno come obiettivo promuovere iniziative di prevenzione e sostegno per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico.

“Auspichiamo che si utilizzino questi servizi, – prosegue Cuccì – perché il primo passo verso la soluzione dei problemi legati al gioco patologico è riconoscerli e chiedere aiuto”. Alla conferenza hanno partecipato anche il direttore del dipartimento salute mentale dell’Asp Giuseppe Rao, Pietro Russo del Serd e Domenico Incorvaia del Centro di solidarietà F.A.R.O organizzatori del progettoil portavoce della Questura Salvatore Gulizia, l’assessore comunale alle politiche sociali Alessandra Calafiore.

Questi spazi d’ascolto – spiega il direttore del dipartimento Salute mentale Giuseppe Rao – sono dedicati a fornire supporto e informazioni a coloro che affrontano problematiche legate al gioco, promuovendo la consapevolezza e la sensibilizzazione sui rischi associati. Importante l’Asp sta predisponendo uno strumento elettromedicale: una stimolazione magnetica trans cranica per intervenire sui soggetti con gravi problemi patologici. Inoltre, un approccio integrato tra istituzioni, associazioni e comunità è essenziale per affrontare efficacemente questo fenomeno e per offrire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno. Gli psicologi sono impegnati attivamente nella prevenzione del gioco d’azzardo, offrendo supporto e consulenza a chiunque ne senta il bisogno. Attraverso percorsi di sensibilizzazione e educazione, i nostri psicologi lavorano per informare la comunità sui rischi legati al gioco d’azzardo e sulle modalità per evitarlo. La prevenzione è fondamentale: si devono fornire strumenti e strategie utili a riconoscere e gestire comportamenti a rischio. Gli sportelli di ascolto sono co-gestiti dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina tramite il Dipartimento di Salute Mentale e da una fitta “cordata” di enti del terzo settore messinese”.

L’assessore comunale alle politiche sociali del Comune di Messina Alessandra Calafiore ha evidenziato l’importanza “di interventi che mirino a sensibilizzare la comunità sui rischi legati al gioco e a fornire supporto a chi ne è colpito”. L’assessore ha sottolineato la necessità di collaborar con diverse realtà, come associazioni, servizi sociali e istituzioni, per implementare campagne informative e programmi di prevenzione. Ha inoltre ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nel promuovere iniziative che favoriscano il benessere sociale e la salute dei cittadini”.

“Il progetto ‘Antenne’ – sottolinea pure Pietro Russo del Serd,- rappresenta un passo decisivo nella nostra lotta contro il gioco d’azzardo, mirato a sensibilizzare e supportare le persone vulnerabili. Attraverso ‘Antenne’, intendiamo creare una rete di ascolto e intervento che possa captare e rispondere alle necessità delle comunità maggiormente colpite dal gioco d’azzardo. Questo progetto non solo fornisce supporto diretto a chi ne ha bisogno, ma promuove anche la consapevolezza sui rischi legati al gioco attraverso campagne informative. Siamo convinti che un approccio proattivo, come quello proposto dal progetto ‘Antenne’, possa fare la differenza nel prevenire e affrontare le problematiche legate al gioco d’azzardo patologico. Invitiamo tutti a partecipare attivamente alle iniziative del progetto ‘Antenne’, perché insieme possiamo costruire una comunità più informata e resiliente contro il gioco d’azzardo”. “Offriamo -rimarca Domenico Incorvaia del Centro di solidarietà F.A.R.O.- servizi di ascolto e supporto per affrontare le difficoltà legate al gioco d’azzardo, aiutando le persone a costruire relazioni più sane con il gioco. Il nostro obiettivo è creare una rete di protezione sociale per dare punti di riferimento per la prevenzione e il sostegno contro il gioco d’azzardo”.

A scendere in campo al fianco dell’Azienda Sanitaria sono tanti enti del terzo settore messinese, molti dei quali storicamente impegnati nell’ambito delle dipendenze patologiche: il Centro di Solidarietà “F.A.R.O.”, la cooperativa sociale “Santa Maria della Strada”, l’associazione Le.Lat., la Fondazione Antiusura “Padre Pino Puglisi”, l’associazione “Centro Studio Horus”. Partner del progetto è anche l’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela per il tramite della Caritas diocesana. I quattro punti di ascolto sono dislocati lungo tutto il territorio provinciale: a Sant’Agata di Militello per l’area tirrenica, a Merì per il comprensorio di Milazzo e delle Isole Eolie, a Santa Teresa di Riva per l’area ionica e nel capoluogo messinese.

Patti: oggi ricorre il 266° anniversario della Dedicazione della Basilica Cattedrale PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 26 Novembre 2024 09:28

Era il 26 novembre del 1758 quando il vescovo di Patti mons. Carlo Mineo entrava, accompagnato dal clero nella Basilica Cattedrale per consacrarla alla preghiera della comunità cristiana.  Il vescovo, come prevedeva il rito liturgico, asperse le mura e le segnò con dodici croci per indicare le dodici porte della Gerusalemme del cielo. Quindi si recò all'altare, segno di Cristo, pietra angolare del nuovo tempio, e lo consacrò con l'olio santo e l'incenso. Fu un giorno di festa per tutta la Chiesa di Patti. Ma oggi non facciamo un semplice ricordo di un avvenimento passato; né rievochiamo il momento di apertura di un museo. Quel giorno fu un giorno santo per Patti; un giorno davvero senza tramonto. Qui, come in ogni cattedrale e in ogni chiesa del mondo, la misericordia e la presenza di Dio non sono mai tramontate. Si sono avvicendati i secoli, si sono susseguite le stagioni, si sono succedute le generazioni, mai però il Signore ha lasciato questa santa dimora. Questa Basilica è stata, di generazione in generazione, una fontana di misericordia, di perdono, di grazia, di sostegno.È stata la fontana di grazia sempre viva per la comunità pattese e per chiunque si è recato pellegrino al suo altare. La festa della dedicazione della Basilica Cattedrale di Patti, è in realtà la festa di tutte le chiese della nostra diocesi, la festa di tutti coloro che nelle nostre chiese hanno pregato e continuano a pregare, perché nessuno sia più solo e abbandonato come pietra dispersa nel deserto o travolta dai fiumi in piena dell'egoismo. Siamo tutti pietre scelte, lavorate e impiegate per un edificio spirituale, vera fonte di vita per noi e per chiunque ci incontra.

Stasera, alle ore 18, nella Basilica Cattedrale, sarà celebrata la Santa Messa solenne.

L’Arma dei Carabinieri contro la violenza sulle donne PDF Stampa
Scritto da Comunicato Stampa   
Lunedì 25 Novembre 2024 11:20

In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione, che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema.

Ogni giorno, l’Istituzione è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne e le iniziative intraprese sono tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante – sia fisico che psicologico.

La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social dell’Arma, oltre alle numerose interviste di Carabinieri particolarmente impegnati nella specifica attività, rappresentano strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino ciò che subiscono.

In tale prospettiva, sono stati realizzati uno spot con la partecipazione del famoso presentatore televisivo Carlo Conti, nonché un videomessaggio a cura di personale dell’Arma, che invitano le donne a “fare il primo passo”, evidenziando l’esistenza, a sostegno delle vittime, di misure di natura legale, nonché di supporto psicologico, lavorativo ed economico.

Un altro pilastro della campagna è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità In molti Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha vista storicamente in posizione di disuguaglianza.

Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione. Nella provincia di Messina, le caserme illuminate di arancione saranno quelle del Comando Provinciale e delle Compagnie di Santo Stefano di Camastra, nonché delle Stazioni di Lipari e Santa Teresa di Riva.

Inoltre, sul sito www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “codice rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia (http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso).

In un quadro sociale e normativo in continua evoluzione, l’Arma ha avviato da tempo progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.

Infatti, nel 2009, è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di prevenzione e di contrasto aderenti, aggiornate ed efficaci. La Sezione viene tempestivamente informata di ogni evento significativo che accade sull’intero territorio nazionale, per approfondire gli aspetti psico-criminologici, anche nella prospettiva di analisi dei fattori di rischio e di elaborazione di strategie operative.

È una unità di punta, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e psicologiche, cui si affiancano anche investigatori, per portare, all’interno di tale struttura di eccellenza, l’esperienza maturata direttamente sul campo.

A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e Brigadieri), con una formazione certificata nello specifico settore. Essi fungono da punti di riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e sono elemento di raccordo, a livello centrale, con la Sezione Atti Persecutori per un più compiuto apprezzamento dei casi.

La loro preparazione è assicurata da specifici corsi frequentati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI), centro di alta qualificazione dell’Arma, che, dal 2008, provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria e li abilita alla conduzione delle indagini più complesse e all’uso di sofisticati strumenti, coniugando innovativi metodi didattici e contenuti formativi aggiornati. Un vero e proprio laboratorio di cultura investigativa in cui converge l’apporto delle più qualificate risorse dell’Arma, tratte dal R.O.S., dai Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.), dal Reparto Analisi Criminologiche e dai Nuclei investigativi, i quali portano in aula le migliori esperienze acquisite.

Ad oggi, sono stati svolti 36 corsi della durata di 2 settimane, che hanno consentito di formare 864 operatori. Inoltre, nel quadro di un accordo operativo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), i componenti della “rete” partecipano a seminari informativi incentrati su elementi di psicologia comportamentale, volti a migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di denuncia.

Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, il primo sportello di ascolto per le vittime sono le Stazioni Carabinieri, fulcro dell’Istituzione, “porte della speranza”, capillarmente diffuse sul territorio che assicurano tempestivi interventi.

Nell’ambito delle collaborazioni interistituzionali, l’Arma dei Carabinieri partecipa a numerose intese siglate tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Aziende Sanitarie, Ospedali, Centri antiviolenza e associazioni onlus.

Tra queste, il progetto denominato “Una stanza tutta per sé” che, a partire dal 2015, grazie alla preziosa collaborazione di Soroptimist International d’Italia, ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma distribuite sul territorio nazionale circa 200 stanze dotate di strumenti tecnologici utili per l’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere e la verbalizzazione delle denunce in un contesto dedicato e assolutamente riservato, in grado di trasmettere una sensazione di accoglienza e attenzione per le sofferenze subite.

A tal fine, sono state definite le linee guida per l’arredo dei locali che tengono conto della psicologia dei colori e delle immagini.

Le stanze realizzate nelle caserme dell’Arma nella provincia di Messina si trovano presso il Comando Provinciale, le Compagnie di Milazzo, Santo Stefano di Camastra e Patti, quest’ultima recentemente inaugurata, nonché nelle Stazioni Carabinieri di Lipari e Santa Teresa di Riva.

L’iniziativa ripropone su più ampia scala la positiva esperienza attuata nel 2014, presso la sede della Sezione Atti Persecutori, con la realizzazione della “Sala Lanzarote”, ambiente ideato per la confortevole ricezione della vittima, con una sala-regia per le audizioni.

Proprio nella giornata odierna, presso la sede della Stazione Carabinieri di Sezze Romano, è stata inaugurata un’altra stanza che si aggiunge alle altre, tutte concepite per incoraggiare le donne a rivolgersi all’Arma e sostenerle nel momento della denuncia.

Nel 2019, è stata avviata in provincia di Napoli la sperimentazione del sistema “Mobile Angel”, sviluppato con la società “Intellitronika” grazie al sostegno dell’associazioni “Soroptimist International Italia” e “Woman Care Trust”, impegnate nella tutela delle vittime di stalking, e delle Fondazioni “Vodafone Italia” e “Lottomatica”, che perseguono finalità di assistenza alle categorie sociali vulnerabili. Il progetto, oggi esteso alle province di Roma, Milano e Torino d’intesa con le rispettive Procure della Repubblica, prevede la consegna alle vittime di violenza di genere di un dispositivo di allarme integrato in uno “smart watch”, connesso con la rete telefonica. Una “App” dedicata consente, in caso di necessità, di inviare richieste d’intervento alla Centrale Operativa dell’Arma.

Complessivamente sono stati assegnati 15 smartwatch a Napoli, 15 a Milano, 20 a Torino e 21 a Roma e il loro utilizzo ha determinato positivi riscontri in ragione sia dell’accresciuta percezione di sicurezza da parte delle vittime, consapevoli di poter contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza, sia dell’accertata funzione di deterrenza svolta dagli apparati.

L’impegno prioritario dell’Arma è quello garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, ovvero a quei delitti come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime. Nel 2023, rispetto al 2022, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento al Codice Rosso sono passati da 54.062 a 55.374 confermando la prevalente percentuale di quelli denunciati presso le Stazioni Carabinieri.

In riferimento ai primi dieci mesi del 2024, i Carabinieri hanno perseguito 46.317 reati nell’ambito del Codice Rosso.

Sul piano investigativo – repressivo, l’attività di contrasto istituzionale condotta dall’Arma è risultata particolarmente significativa. Infatti, lo scorso anno – per quanto attiene al Codice Rosso – sono state tratte in arresto 7.644 persone rispetto ai 7.111 arresti del 2022. Nei primi dieci mesi del 2024 gli arresti sono stati 7.928.

Rivolgendo lo sguardo al futuro, l’Arma intende confermare il proprio contributo nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, ben consapevole delle difficoltà di intercettare in anticipo – a differenza di molte altre fattispecie di reato – i singoli episodi delittuosi, posto che si manifestano nella loro gravità e vengono denunciati dopo molto tempo rispetto all’inizio delle condotte vessatorie, in una fase già critica per l’integrità fisica e la sicurezza delle vittime.

Quello della violenza di genere è un grave fenomeno di natura culturale e sociale, contro il quale le sole misure restrittive non bastano, dovendosi, invece, ritenere imprescindibile un processo evolutivo della componente antropologica che vada di pari passo con il mutevole e rapido cambiamento della società.

Patti: martedì 26 novembre si riunisce il Consiglio comunale PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Lunedì 25 Novembre 2024 10:46

Martedì 26 novembre, alle ore 16, si riunisce il Consiglio Comunale di Patti nell'Aula consiliare di piazza Scaffidi; nella riunione saranno trattati i seguenti argomenti: 

  1. Approvazione del programma annuale degli incarichi di collaborazione autonoma – annualità 2024 (su proposta del Sindaco);

  2. Approvazione Documento unico di programmazione (D.U.P.) 2024/2026 (su proposta dell’Ass. Sidoti);

  3. Approvazione bilancio di previsione 2024/2026 (su proposta dell’Ass. Sidoti);

  4. Approvazione rendiconto della gestione relativo all’esercizio finanziario 2023 (su proposta dell’Ass. Sidoti);

  5. Disavanzo di amministrazione derivante dal rendiconto 2023 – Provvedimento di ripiano ai sensi dell’art. 188 del TUEL (su proposta dell’Ass. Sidoti).

 

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