NOTIZIE DI CRONACA
Patti: allacciato il gas nel plesso di piazza Stazione, si potrà procedere alle verifiche sugli impianti di riscaldamento PDF Stampa
Scritto da Massimo Natoli   
Venerdì 13 Dicembre 2024 11:25

La protesta degli studenti del liceo linguistico e del liceo delle scienze umane che frequentano il plesso di piazza Stazione di Patti ha sortito un primo importante effetto: nell’immobile è stato allacciato il gas e dunque, come aveva anche chiesto reiteratamente la dirigenza nei mesi scorsi, ora sarà possibile eseguire le prove, per verificare che tutto funzioni al meglio.

A parte la questione dei riscaldamenti, ci sono poi altri problemi da risolvere e si riferiscono alle aule. Ieri, come annunciato, si è svolto il consiglio di istituto online che sarà replicato domani alle 14.00, ma questa volta in presenza. E’ emerso che la scuola si è confrontata a più riprese con la Città Metropolitana di Messina, perché il plesso di piazza Stazione potesse rispondere alle aspettative di tutti.

Ma era prevedibile che, con il freddo di questi giorni e non funzionando i riscaldamenti, gli studenti facessero sentire la loro voce; ieri oltre ad aver manifestato davanti al plesso, affiggendo anche cartelli nella parte esterna, hanno poi in corteo raggiunto il plesso di contrada Acquafico, gridando slogan e manifestando il loro disappunto per l’assenza dei riscaldamenti.

Oggi un gruppo di studenti, anche su invito di alcuni genitori, hanno deciso di entrare in classe, altri hanno preferito di no; in ogni caso si spera che adesso, allacciato il gas, le verifiche diano esito positivo e che dunque possa rientrare la protesta.

Nel caso invece i problemi non dovessero essere risolti entro domani, lunedì il corteo degli studenti dovrebbe allargarsi, coinvolgendo gli studenti del plesso di via Trieste e di Acquafico.

Patti: non funzionano i riscaldamenti nel plesso di piazza Stazione, la protesta degli studenti PDF Stampa
Scritto da Massimo Natoli   
Giovedì 12 Dicembre 2024 13:35

È inequivocabile il tenore dei cartelli che sono stati affissi questa mattina sui muri del plesso scolastico di piazza Stazione a Patti, dove sono ospitate provvisoriamente otto classi del liceo linguistico e due del liceo delle scienze umane. In questo immobile non funzionano i riscaldamenti e con il freddo di questi giorni si può comprendere la difficoltà di studenti e professori nel proseguire le loro attività didattiche.

Stamattina gli studenti che sono ospitati provvisoriamente in questo plesso hanno deciso di manifestare proprio davanti alla loro scuola e in avanti hanno organizzato un corteo per sensibilizzare i loro colleghi di come si vive al momento nelle aule al freddo.

Si è appreso anche che per contrastare il freddo i ragazzi si siano portati le coperte da casa e che qualcuno era riuscito a portare una stufa; ma con le condizioni meteo di questi giorni con picchi di 8/9 gradi, un freddo pungente, non dimenticando i giorni precedenti, si può ben capire come questi siano stati davvero palliativi.

La competenza di questo plesso è della Città Metropolitana di Messina e dalla scuola si è appresso che da quando è stata optata questa soluzione provvisoria al liceo pattese, in attesa che finiscano i lavori finanziati con il Pnrr, siano stati innumerevoli i contatti perché questi problemi e cioè soprattutto la funzionalità degli impianti di riscaldamento, venissero focalizzati e risolti. E invece niente fino ad ora si è risolto.

Così, dopo i numerosi contatti dei vertici della scuola con la Città Metropolitana di Messina, oggi si sono fatti sentire gli studenti e lo hanno fatto in corteo e protestando davanti al loro plesso, evidenziando come l’istruzione sia un diritto ed il calore un bisogno.

Nel corso della giornata in cui i ragazzi non sono entrati in classe, è stato deciso che stasera si riunirà online il consiglio di istituto. Sembra davvero difficile che, visti i tempi tecnici, la questione possa risolversi per domani, ma non si è esclude che nel corso del consiglio possa essere adottata una decisione per far rientrare la protesta.

Patti: giovedì 12 dicembre sarà inaugurata al Palazzo Vescovile la mostra diocesana di presepi del farmacista Nuccio Gugliotta PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 10 Dicembre 2024 16:20

Su invito di Mons.Guglielmo Giombanco Vescovo di Patti anche quest’anno l’Ufficio per i Beni Culturali della nostra Diocesi propone la realizzazione di una Mostra in occasione del Santo Natale. L’anno scorso l’evento ha avuto luogo a Santo Stefano di Camastra, nei locali comunali del palazzo Sergio, con una mostra titolata “Admirabile Signum” che prendeva spunto dalla precedente Lettera Apostolica di papa Francesco sul significato e il valore del presepe e intendeva anche celebrare gli 800 anni dalla prima realizzazione del Natività a Greccio da parte di San Francesco di Assisi.
Un altro grande avvenimento accompagna quest’anno l’esposizione che sta per inaugurarsi: il Giubileo ordinario universale della Chiesa Cattolica, che inizierà ufficialmente il 24 dicembre 2024 con l’apertura a San Pietro della Porta Santa e accompagnerà tutte le iniziative ecclesiali, anche diocesane, sino alla conclusione prevista in diocesi per domenica 28 dicembre 2025. Su proposta dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali della Cei di realizzare delle mostre in diocesi sul tema del Dono, quest’Ufficio diocesano, in collaborazione con l’appena istituito Museo Diocesano in forma diffusa, sta programmando tutta una serie di esposizioni giubilari dei beni culturali presenti in diocesi dal titolo “Se conoscessi il Dono di Dio” (Gv 4, 10). Posta ad apertura di questi eventi che ci accompagneranno per un intero anno, questa prima mostra ha il titolo “Andarono senza indugio” (Lc 2, 16) che rimanda al tema del cammino e del pellegrinaggio giubilare e sarà inaugurata da mons. Guglielmo Giombanco giovedì 12 dicembre 2024 alle ore 18.30 presso i locali del Museo Diocesano Sezione di Patti, sito al piano terra del Palazzo Vescovile. La mostra durerà un intero mese sino alla chiusura ufficiale domenica 12 gennaio 2025, Battesimo del Signore e conclusione liturgica del Tempo di Natale. L’esposizione sarà visitabile ogni mattina dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e ogni pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Aperture straordinarie saranno previste nei giorni festivi (in particolare domenica 29 dicembre in occasione dell’apertura del Giubileo in diocesi) o di manifestazioni culturali concomitanti. I presepi esposti sono tutti conseguenza del dono di alcuni anni fa in memoria del padre Fortunato da parte del compianto farmacista pattese Girolamo Gugliotta e ora confermato dalla moglie Maria Milici. Come l’anno scorso, anche quest’anno la Mostra sarà accompagnata da eventi culturali concomitanti.

Patti: Ospedale “Barone Romeo”, dalle eccellenze - Utin e ostetricia e ginecologia - ai problemi del pronto soccorso, ortopedia e otorino PDF Stampa
Scritto da Massimo Natoli   
Lunedì 09 Dicembre 2024 16:35

Gestiscono gravidanze ad alto rischio, garantendo assistenza specializzata in un territorio con caratteristiche orografiche piuttosto complesse; sono le unità operative complesse di terapia intensiva neonatale e ostetricia e ginecologia dell’Ospedale “Barone Romeo” di Patti. Sono di fatto un eccezionale centro materno infantile per i neonati con patologie lungo la fascia tirrenica da Messina a Palermo.

La prima unità, diretta dalla dottoressa Caterina Cacace è oggi riconosciuta come un riferimento di eccellenza regionale; tra i numerosi premi ricevuti, spiccano il “Buonasanità” nel 2015 per il servizio di trasporto neonatale e nel 2022 un premio grazie proprio alla sinergia con l’unità di ostetricia e ginecologia, quest’ultima diretta dalla dottoressa Lili Maria Klein.

È da anni il secondo punto nascita della provincia di Messina; negli ultimi dieci anni sono nati 10 mila bambini, tra cui numerosi parti gemellari, svariati parti trigemini e un caso rarissimo di parto quadrigemino. Alle coppie si offre la possibilità della partecipazione al travaglio ed al parto del partner.

Subito dopo la nascita, i neogenitori e i piccoli neonati trascorrono insieme alcune ore nei locali dedicati al “Bonding” (processo che facilita il legame fra genitori e figlio, favorito dal contatto precoce e continuo). Durante le ore dedicate al Bonding solo l’ostetrica è ammessa, per effettuare i controlli dovuti alle puerpere nel post-partum. È stato creato anche un Baby Pit Stop (locale dedicato all’allattamento).

Si offre infatti, possibilità alle pazienti residenti nelle Isole Eolie o altre località disagiate dal punto di vista territoriale, di poter soggiornare in alcune stanze a loro dedicate, durante tutta la gravidanza. L’unità di ginecologia e ostetricia, inoltre, offre un servizio di prevenzione e diagnosi (ambulatori dedicati alle patologie femminili); collabora con il Centro Screening per la prevenzione e diagnosi del cervicocarcinoma occupandosi del percorso di II livello.

Dal 2016 l’ospedale di Patti è anche ‘Ospedale Bollino Rosa’ un riconoscimento per i servizi dedicati a diagnosi prevenzione e cura delle patologie femminili.

Alle notizie straordinarie che confermano quanto siano strategiche e produttive le unità operative complesse di terapia intensiva neonatale e ostetricia e ginecologia dell’Ospedale “Barone Romeo” di Patti, si sovrappongono purtroppo alcune questioni irrisolte.

Tra queste menzioniamo l’impossibilità di poter imbastire – almeno fino a questo momento – una gara d’appalto per il punto di ristoro, così come richiesto nel giugno scorso da Carmelina Lipari, presidente del comitato “Aretè” di Patti, che ha inviato specifica istanza sia alla direzione generale dell’Asp, quanto alla direzione sanitaria dell’ospedale. In riferimento a questo specifico punto, sembra che qualcosa si stia muovendo e valuteremo i fatti in divenire.

Per il resto questioni irrisolte riguardano l’ortopedia, poi il pronto soccorso, oberato a dismisura con un personale – ci dicono ancora – insufficiente ed il reparto di otorino; manca da oltre un mese il primario e chi ha problemi relativi a questa unità, salvo si giovi sulla presenza di alcuni medici fino a tre volte la settimana, per il resto viene invitato a recarsi all’ospedale di Milazzo.

Infine giungono alla nostra redazione segnalazioni di cittadini del territorio tirrenico che devono sottoporsi ad esami medici e dunque si evidenzia ancora il problema delle liste d’attesa; è stato ribadito che se la richiesta viene indirizzata verso una struttura pubblica, le date, se tutto va bene, si riferiscono alla primavera o estate del prossimo anno, ma ci sono eccezioni che fanno riferimento anche al 2026.

Se invece la richiesta riguarda il privato, pagando, ci si può sottoporre ad esami nel giro di pochi giorni. Ovviamente se ci si deve sottoporre ad un esame, lo si fa perché, a beneficio della propria salute e per poter adottare le migliori contromisure, c’è infatti la necessità di saperne l’esito a stretto giro, per cui, pur pagando, visti i tempi lunghi del pubblico, si opta per il privato.

A questo punto se si vuole davvero venire incontro alle esigenze dei cittadini e soprattutto andare al di là dei soliti proclami, le risposte, per la maggior parte, devono venire dalla sanità pubblica.

Patti: la scomparsa di Nino Arrigo, decano dei giornalisti pattesi PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 03 Dicembre 2024 17:20

È morto questa mattina all’età di 91 anni nella sua abitazione, a Patti, il giornalista Nino Arrigo. Era il più anziano dei giornalisti pattesi, vantando una lunghissima attività nel quotidiano “Il Giornale di Sicilia”; poi è stato corrispondente della Rai e dell’Ansa, con collaborazioni con la “Gazzetta dello Sport” e “Avvenire”. È stato negli anni 70 componente della redazione dell’emittente “TelePatti” e poi, negli anni successivi, collaboratore di altre emittenti tv e radiofoniche. Giornalista vecchio stampo e particolarmente scrupoloso – come tutti i cronisti di un tempo velocissimo nel battere a macchina i propri pezzi da inviare ai giornali, adeguandosi poi alle nuove tecnologie – ha seguito con costanza gli eventi sociali, politici ed economici di Patti e del suo comprensorio, nonchè numerose vicende di cronaca nera e giudiziaria del territorio. Lo si poteva incontrare spesso in piazza Marconi presso l’edicola Piccione, che “presidiava”, tanto da essere il “sindaco di piazza Marconi”, conosceva tutti, anche grazie al suo lavoro ed è stato “un corpo e un’anima” con Benedetto Bonsignore, storico cronista della Gazzetta del Sud. I funerali si svolgeranno mercoledì 4 dicembre alle ore 15,30 nella Chiesa di San Nicolò di Bari in Patti. Al figlio Nicola, anche lui giornalista, che, negli anni, ha collaborato con il papà nella sua attività giornalistica e ai suoi familiari, le condoglianze della nostra Redazione.

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