Oggi, 16 Giugno, la Chiesa ricorda Sant'Aureliano, vescovo |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Lunedì 16 Giugno 2025 07:00 |
Aureliano fu eletto vescovo di Arles nel 546. Su richiesta del re Childeberto, fu nominato da papa Vigilio vicario della Sede Apostolica nella Gallia e investito del pallio. Fondò il monastero di S. Pietro, cui diede una regola ispirata a quella di san Cesario e partecipò al concilio di Orléans del 549, nel quale fu rinnovata la condanna di Nestorio e di Eutiche. Ricevette una lettera, del 29 aprile 550, da Vigilio in risposta a una sua, in cui si lamentava dell'atteggiamento papale riguardo ai "tre capitoli". Il pontefice si giustificò dicendo che non intendeva ammettere alcuna proposizione contro quanto stabilito dai concili di Nicea, di Calcedonia e di Efeso (I) e gli domandò di intervenire presso Childeberto affinché costui ottenesse dall'ariano Totila e dai Goti, il rispetto della Chiesa di Roma. Aureliano morì a Lione, forse il 16 giug. 551, e fu sepolto nella basilica dei Santi Apostoli. Menzionato da Floro e da Adone, il nome di Aureliano figura anche nel Martirologio Romano, che ne ricorda la festa nella data di oggi.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 6, 1-10
Ci presentiamo come ministri di Dio.
Rit. Il Signore ha rivelato la sua giustizia. dal salmo 97
Dal Vangelo secondo Matteo 5, 38-42
Io vi dico di non opporvi al malvagio.
I pochi versetti di Matteo del discorso della montagna di Gesù ci convincono della verità del vangelo. Nessuna persona sana di mente si sognerebbe di inventarsi una cosa del genere, se volesse fondare una nuova religione. Non è umano, non è possibile, è irrealizzabile (impossibile?) prendere alla lettera questa pagina. Eppure? Gesù osa, sfida, alza il tiro, giunge al paradosso: l'amore verso il Padre, la logica del Regno può, davvero, produrre l'impossibile. E così è accaduto, lungo i secoli, dove cristiani hanno osato il vangelo, mettendo in crisi, col proprio comportamento, i luoghi comuni, le prassi acquisite, le leggi della natura. Persone che hanno donato la vita per i persecutori, perseguitati che hanno acceso fiammelle di luce e di speranza nel delirio della coscienza? Attenti, però, a non cadere in un pericoloso lassismo, in un vuoto vittimismo, è un comportamento virile e adulto quello che Gesù chiede. Quando riceverà uno schiaffo dal soldato, durante il processo in Giovanni, Gesù chiederà: «Perché mi schiaffeggi?», senza porgere l'altra guancia! Gesù ha battuto un'altra strada e su questa ci invita a seguirlo. "Da questo conosceranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri" ci ha detto. E l'amore ci impone di accorgerci dei bisogni dell'altro, di essere pronto a tendergli la mano, ma anche di spalancare il cuore al perdono generoso.
Rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera a Dio Padre, che non manca di soccorrerci nel momento del bisogno. Diciamo insieme:
Signore, vieni in nostro aiuto.
Per la Chiesa, perché l'azione dello Spirito la purifichi sempre e la renda viva testimonianza di Cristo fratello di ogni uomo. Preghiamo:
Per i ministri del vangelo, perché, sorretti dalla sapienza della fede, siano con le parole e le opere instancabili annunciatori dell'amore di Dio. Preghiamo:
Per le nostre famiglie, perché vivano sempre in cristiana armonia e si aprano all'accoglienza di chi è nel bisogno. Preghiamo:
Per tutti i lavoratori, perché facciano prevalere la solidarietà e la condivisione nella necessità, sulla ricerca del profitto e della carriera. Preghiamo:
Per noi che partecipiamo all'Eucaristia, perché l'esempio di Cristo, dato per noi, risvegli le virtù della misericordia e della generosità. Preghiamo:
Dio buono e fedele, che soccorri chi spera in te, concedi al tuo popolo di guardare con rinnovata certezza all'amore del tuo Figlio che si dona anche in questa eucaristia, e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume III
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Prima Lettura
Dal libro di Giosuè (4, 1-24)
Debora e Barak
Seconda Lettura
Dal trattato «Sul Padre nostro» di san Cipriano, vescovo e martire (Nn. 8-9; CSEL 3, 271-272)
La nostra preghiera deve essere pubblica e universale
Lunedì della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.
Impegno di vita
Cancellerò dal mio cuore, una volta per tutte, quel sentimento per chi mi è ostile o quel pregiudizio per chi mi è antipatico, che mi causano tante amarezze e non mi fanno stare sereno. Non lascerò passare invano la grazia che il Signore oggi mi offre.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè quanti si onorano del nome cristiano sappiano rispondere al male con il bene.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Cerco la giustizia. Cerco la fratellanza. Cerco la verità. E quando uno cerca queste cose non può mai difendere la violenza. Perché con la violenza puoi uccidere un assassino, ma non puoi uccidere l'assassinio. Con la violenza puoi uccidere chi odia, ma non puoi uccidere l'odio. Con la violenza puoi uccidere un bugiardo, ma non puoi ristabilire la verità. L'oscurità non può eliminare l'oscurità. Solo la luce può farlo. Martin Luther King

Lunedì 16 Giugno 2025
Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in Udienza:
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Lunedì 16 Giugno 2025
- Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita Pastorale a Brolo con il seguente programma:
Ore 9.30: Visita al Comune;
Ore 11.30: Incontro con gli imprenditori locali;
Ore 16.30: Visita al residence «il Glicine»;
Ore 17.30: Visita alla sede «La Rosa Blu».
Il Vescovo Guglielmo parte per Roma dove domani parteciperà all'Assemblea Straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana presieduta dal Santo Padre Leone XIV. |
Oggi, 15 Giugno, la Chiesa celebra la solennità della Santissima Trinità |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Domenica 15 Giugno 2025 07:04 |

Celebriamo oggi la solennità della Santissima Trinità, che può ritenersi la sintesi del cammino spirituale fin qui fatto dopo aver meditato sul mistero della Risurrezione e Ascensione al Cielo di nostro Signore Gesù Cristo e sul mistero dell'effusione dello Spirito Santo nella solennità della Pentecoste. Dalla seconda e terza persona della Santissima Trinità, oggi, la liturgia ci riporta al Padre, alla prima delle tre persone, che è creatore ed amore. La solennità di oggi, dunque, svela il volto di Dio, l'amore, e la modalità per riconoscerLo: aprirsi alla comunione d'amore della Trinità. Celebrare il mistero della Trinità, allora, non significa perdersi in speculazioni intellettuali: non arriveremo mai alla piena conoscenza del mistero trinitario; significa, invece, accogliere la libera e gratuita auto-comunicazione (libera iniziativa) di Dio nella nostra storia. Dio si è rivelato amando, e nel Suo amore, che ha vinto il male con la croce del Figlio, ci ottiene la partecipazione alla vita divina, che ci viene manifestata con il dono dello Spirito. Così, nel mistero della croce sono presenti le tre Persone: il Padre che dona al mondo il Figlio per salvare l'uomo; il Figlio che porta a compimento il disegno del Padre; lo Spirito che anima la nostra esistenza fino a trasformarla.
Dal libro dei Proverbi 8, 22-31
Prima che la terra fosse, già la Sapienza era generata.
Rit. O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! dal salmo 118
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 5, 1-5
Andiamo a Dio per mezzo di Cristo, nella carità diffusa in noi dallo Spirito.
Dal Vangelo secondo Giovanni 16, 12-15
Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà.
La solennità di oggi medita il mistero del Dio di Gesù, un Dio che è comunione profonda, Trinità. Dio non è il solitario perfetto, l'incommensurabile, l'onnipotente - certo - ma solitario Motore Immobile (il sommo egoista bastante a se stesso?). Dio è festa, famiglia, comunione, danza, relazione, dono. Dio è tre persone che si amano talmente, che se la intendono così bene che noi - da fuori - ne vediamo solo uno. Abbiamo una così triste opinione di Dio! La Scrittura ci annuncia che Dio è una festa ben riuscita, una comunione perfetta. Che bello vedere realizzato in Dio ciò che noi da sempre desideriamo: tre persone che non si confondono, che non si annullano in un'indefinita energia cosmica, ma che, nella loro specificità, operano con intesa assoluta. A questa comunione siamo invitati come singoli e come comunità cristiana. È alla Trinità che dobbiamo guardare nel progetto di costruzione delle nostre comunità: la Chiesa è lo spazio pubblicitario della Trinità nel mondo d'oggi. Guardando alla Chiesa l'uomo si accorge di essere capace di comunione. Uniti nella diversità, nel rispetto l'uno dell'altro, nell'amore semplice, concreto, benevolo, facciamo diventare il nostro essere Chiesa splendore di questo inatteso Dio comunione.
Chiediamo al Padre di renderci aperti alla guida dello Spirito, perché possiamo riconoscere in Gesù il Signore della nostra vita. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
Perché la Chiesa venga riconosciuta come popolo del Signore, che ha come legge la carità e come missione l’annunciare a tutti la salvezza. Preghiamo.
Perché i cristiani sappiano trovare nella preghiera e nella contemplazione la capacità di accostarsi al mistero del Dio uno e trino. Preghiamo.
Perché gli uomini di cultura e gli scienziati non cessino di cercare la verità e trovino in Dio la chiave delle risposte ai problemi del mondo. Preghiamo.
Perché i popoli ricchi ascoltino il grido dei diseredati, dei poveri e degli oppressi, e convertano il loro cuore alla condivisione e alla solidarietà. Preghiamo.
Perché nella nostra comunità scorra la linfa dell’unità e di quell’amore che rende bella e gioiosa la vita cristiana. Preghiamo.
O Santissima Trinità, Padre che ci hai creati, Figlio che ci hai redenti, Spirito che ci doni luce e forza, rendici consapevoli della tua presenza misteriosa e forte che opera in ogni cristiano, rendendoci testimoni del tuo amore nel mondo. Per Cristo nostro Signore.
LITURGIA DELLE ORE - Volume III
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Prima Lettura
Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo (2, 1-16)
Il grande mistero della volontà d Dio
Seconda Lettura
Dalle «Lettere» di sant'Atanasio, vescovo (Lett. 1 a Serap. 28-30; PG 26, 594-595. 599)
Luce, splendore e grazia della Trinità
Ufficio della solennità della Santissima Trinità. Te Deum.
Impegno di vita
Oggi, al mattino, a mezzogiorno e alla sera, mi segnerò con il segno della croce, per fare memoria dell'amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perché ci ricordiamo sempre del nostro Battesimo in cui siamo stati segnati nel nome della Santissima Trinità.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Questa festa della Santissima Trinità è un canto all'amore condiviso. Il nostro Dio non è un Dio solitario, è Padre, fonte feconda; è Figlio, Parola fatta carne, amore vicino e fraterno; è Spirito, amore fatto abbraccio. Maria Grazia Pegoraro

Domenica 15 Giugno 2025
- Nella solennità della Santissima Trinità e in occasione del Giubileo dello Sport, alle ore 10.00, il Santo Padre Leone XIV presiede la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro.
- Alle ore 12.00 Recita della preghiera mariana dell'Angelus in Piazza San Pietro.
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Domenica 15 Giugno 2025
- Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Brolo con il seguente programma:
Ore 19.00: Celebrazione Eucaristica di apertura nella Chiesa Madre;
Ore 20.15: Passaggio della statua della Madonna del Tindari per la Peregrinatio Mariae.
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Oggi, 14 Giugno, la Chiesa ricorda Sant'Eliseo, profeta |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 14 Giugno 2025 07:01 |

Eliseo fu un ricco possidente, originario di Abelmeula, il suo nome che significa «Dio salva» risponde bene alla missione svolta tra il popolo di Israele, sotto il regno di Ioram (853-842 a.c.), Iehu (842-815 a.c.), Ioacaz (814-798 a.c.) e Ioash (798-783). Eliseo era un uomo deciso e lo dimostra la prontezza con cui rispose al gesto simbolico di Elia che, per ordine di Jahvé, lo consacrava profeta e suo successore. Eliseo prese parte attiva alle vicende politiche del suo popolo attraverso il carisma della sua profezia e può essere considerato il più taumaturgico dei profeti dell'Antico Testamento. La Scrittura ricorda infatti una lunga serie di prodigi da lui operati: stendendo il mantello di Elia divise le acque del Giordano; rese potabile l'acqua di Gerico; riportò in vita il figlio della sunamita che lo ospitava; moltiplicò i pani sfamando un centinaio di persone. Profeta non scrittore, come il suo maestro Elia si preoccupò del suo paese in tempi difficili durante la guerra contro i Moabiti e durante quelle contro gli Aramei. Morì verso il 790 a.C. e venne sepolto nei pressi di Samaria, dove ai tempi di San Girolamo esisteva ancora il suo sepolcro.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 5,14-21
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore.
Rit. Misericordioso e pietoso è il Signore. dal salmo 102
Dal Vangelo secondo Matteo 5, 33-37
Io vi dico: non giurate affatto.
Quanto è difficile essere sinceri! E quanto è impegnativo essere autentici nella nostra vita! Il nostro mondo ci spinge sempre all'esterno, a dare un'immagine di noi stessi modellata sui desideri delle persone e sulle convenzioni sociali. Siamo così poco liberi di essere veramente noi stessi! E poche persone vogliono esserlo davvero... Gesù chiede ai discepoli un atteggiamento di trasparenza, di assoluta verità, un linguaggio che non sia arrogante ma che non ceda a compromessi, che non sia opportunista. Un linguaggio diretto e schietto, un linguaggio che affondi le sue radici nell'anima. No, non abbiamo bisogno di giurare, siamo sufficientemente adulti per dire la verità anche quando è scomoda, anche quando ci giudica. Parlare chiaro non significa dare le perle ai porci, non significa che tutti devono sapere tutto di noi. Siamo sinceri sempre ma non sempre diamo fiducia a chi non se la merita. Gesù ci chiede di essere prudenti come serpenti e semplici come colombe in modo che il nostro linguaggio e la nostra fede non vengano derisi da chi vive nella tenebra e gode nel distruggere chi cerca la luce.
A Dio, fedele ad ogni sua promessa, rivolgiamo la nostra preghiera, perché rinnovi continuamente la sua Chiesa e trasformi gli uomini. Preghiamo insieme dicendo: Ascoltaci, o Signore.
Per il Papa Francesco, il nostro Vescovo Guglielmo e i sacerdoti, perché siano tra gli uomini testimoni della parola di verità. Preghiamo.
Per tutti i popoli e i loro governanti, perché si sentano animati dalla ricerca della verità e insieme promuovano la pace. Preghiamo:
Per gli operatori delle comunicazioni sociali, perché amino profondamente la verità che per prima promuove la dignità dell'uomo. Preghiamo:
Per tutti noi, riuniti dalla fede in Cristo Gesù, perché rifuggiamo dalla menzogna e sappiamo agire e parlare sempre con sincerità. Preghiamo:
Signore Dio nostro, donaci lealtà e rettitudine di cuore, e aiutaci a misurare le parole e ad essere fedeli a ciò che ci ha insegnato Gesù Cristo, unica parola di verità, che vive e regna con te per i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume III
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Prima Lettura
Dal libro di Giosuè (24, 1-7. 13-28)
Si rinnova l'alleanza nella terra promessa
Seconda Lettura
Dal «Commento sui salmi» di sant'Ambrogio, vescovo (Sal 1, 9-12; CSEL 64, 7. 9-10)
Canterò con lo spirito, ma canterò anche con l'intelligenza
Sabato della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della solennità della Santissima Trinità.
Impegno di vita
Voglio vivere questa giornata nella totale trasparenza di pensieri e di parole. La vergine Maria mi aiuti a capire che non ho bisogno di apparire migliore di quello che sono veramente, perchè la mia dignità di figlio di Dio vale più di ogni riconoscimento del mondo, di ogni applauso.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per quanti sono vittime della menzogna o della falsa testimonianza, perché sappiano conservare sempre dignità e fermezza di spirito.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Non possiamo certamente prometterci di avere gli stessi sentimenti per tutta la vita. Ma possiamo certamente avere un progetto comune stabile, impegnarci ad amarci e a vivere uniti finché la morte non ci separi, e vivere sempre una ricca intimità. Amoris Laetitia, 163

Sabato 14 Giugno 2025
UDIENZA GIUBILARE
Alle ore 10 di questa mattina, nella Basilica di San Pietro, ha luogo l’Udienza Giubilare nel corso della quale il Santo Padre Leone XIV incontra gruppi di pellegrini e fedeli.
Nella catechesi il Papa incentra la sua meditazione sul tema Sperare è collegare. Ireneo di Lione (Lettura 1Gv 2,24-25).
Nel corso dei saluti finali, dinanzi al grave deterioramento della situazione in Iran e Israele, il Pontefice invita tutti i Paesi a sostenere la causa della pace.
L’Udienza Giubilare si conclude con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
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Sabato 14 Giugno 2025
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Oggi, 13 Giugno, si celebra la memoria di Sant'Antonio di Padova, sacerdote e dottore della Chiesa |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Venerdì 13 Giugno 2025 06:26 |
Fernando di Buglione nasce a Lisbona. A 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Nel 1219, a 24 anni, viene ordinato prete. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per ordine di Francesco d'Assisi. Ottenuto il permesso dal provinciale francescano di Spagna e dal priore agostiniano, Fernando entra nel romitorio dei Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, arriva con altri francescani a Santa Maria degli Angeli dove ha modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Per circa un anno e mezzo vive nell'eremo di Montepaolo. Su mandato dello stesso Francesco, inizierà poi a predicare in Romagna e poi nell'Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell'Italia settentrionale proseguendo nell'opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 si trova a Camposampiero e, sentendosi male, chiede di rientrare a Padova, dove vuole morire: spirerà nel convento dell'Arcella. Sant’Antonio da Padova è tra i santi il più noto e amato nel mondo. Milioni di pellegrini e devoti, provenienti da ogni parte della terra, visitano ogni anno la sua Basilica a Padova. Al termine dei festosi e solenni funerali del 17 giugno 1231, il corpo del Santo venne sepolto nella chiesetta Santa Maria Mater Domini del conventino francescano della città. Nel 1946 il Papa Pio XII lo ha proclamato Dottore della Chiesa.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 1, 18-22
Gesù Cristo non fu sì e no, ma in lui vi fu il sì.
Rit. Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. dal salmo 118
Dal Vangelo secondo Matteo 5, 27-32
Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio.

Che durezza! Che rivoluzione! Gesù smonta, pezzo per pezzo, tutte le presunte norme derivanti dalla Legge, e le riporta alla loro origine. Nella fede, non basta l'apparenza, l'esteriorità, la facciata, il Padre vede nel cuore. Puoi anche essere casto e fedele, ma se il tuo cuore è colmo di impudicizia devi lavorare dentro te stesso! Il valore dell'autenticità è così forte che il Signore lo mette al di sopra di ogni altro valore, anche quello della salute. Meno male che Gesù usa il paradosso, altrimenti le chiese sarebbero piene di guerci e di monchi! Ma non basta, in un tempo maschilista, in cui le donne vivevano in funzione del marito e dei figli, Gesù fa crollare la più consolidata delle tradizioni: quella del divorzio. Divorzio solo maschilista, però, senza tutela per le donne, senza difesa, senza ragionevolezza. Una donna ripudiata doveva tornare a casa dei propri genitori, umiliati e umiliata, senza futuro, senza dignità, senza possibilità di tornare a vivere. Gesù afferma chiaramente che questo non è un progetto di Dio, che Dio, ma guarda un po', non la pensa come i maschi della sua epoca. Dio ha un progetto splendido sulla coppia, non si lascia certo ingabbiare dalle tradizioni umane.
Dio ha suscitato nella Chiesa sant'Antonio di Padova, difensore dei poveri e aiuto dei peccatori. Fiduciosi, invochiamo l'Altissimo, che lo ha colmato del suo Spirito, dicendo insieme: Signore, salvaci, speriamo in te.
O Dio, anche oggi dona alla tua Chiesa profeti, teologi e uomini santi che, come sant'Antonio, sappiano irradiare il tuo vangelo per le strade del mondo. Ti preghiamo:
O Dio, suscita giovani che si consacrino generosamente al tuo servizio e affianca ai tuoi ministri un popolo di laici che siano vangelo vivo, come lo fu sant'Antonio. Ti preghiamo:
O Dio, donaci un cuore sensibile e mani operose nel soccorrere i poveri, i sofferenti, gli abbandonati e coloro per cui nessuno ha rispetto. Ti preghiamo:
O Dio, vieni incontro a noi peccatori con il dono di confessori illuminati e misericordiosi, che sappiano ridestare nel nostro cuore la nostalgia di te. Ti preghiamo:
O Dio, fà brillare sempre dinanzi a noi lo specchio della tua parola e donaci uno sguardo puro per scorgere in essa il nostro vero volto. Ti preghiamo:
O Dio, che per mezzo del tuo servo sant'Antonio di Padova hai fasciato tanti cuori spezzati e hai liberato tanti prigionieri nell'anima e nel corpo, continua a mostrarci il tuo volto di misericordia. Te lo chiediamo per la sua intercessione e nel nome di Cristo benedetto, che con te vive e regna nei secoli dei secoli.
LITURGIA DELLE ORE - Volume III
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Prima Lettura
Dal libro di Giosuè (10, 1-14; 11, 15-17)
Il popolo di Dio entra in possesso della sua terra
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di sant'Antonio di Padova, sacerdote (I, 226)
La predica è efficace quando parlano le opere
Venerdì della II settimana, ufficio della memoria dal Comune dei Dottori della Chiesa.
Impegno di vita
Oggi vigilerò con attenzione sui miei sensi esteriori ed interiori, rivalutando dentro di me quel che devo purificare del mio cuore, affinchè non mi sia d'inciampo né sia di possibile scandalo per il mio prossimo.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè ciascuno di noi, sull'esempio di sant'Antonio di Padova, si faccia carico di annunciare il vangelo ai fratelli affinchè tutti trovino in esso luce e grazia.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Se voi conservate tutta la vostra sapidità di fronte alla corruzione, e se allora la gente dirà male di voi, rallegratevi perché questo è l'effetto che fa il sale, che morde e punge le piaghe. Se, invece, il timore delle calunnie vi farà perdere il vigore che vi è indispensabile, allora sarete coperti dalle ingiurie e dal disprezzo di tutti: questo significano le parole "calpestato dagli uomini". San Giovanni Crisostomo

Venerdì 13 Giugno 2025
Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in Udienza:
- S.E. Mons. Simón Bolívar Sánchez Carrión, Arcivescovo tit. di Rosella, Nunzio Apostolico in Honduras;
- S.E. il Signor Joseph Aoun, Presidente della Repubblica del Libano, con la Consorte, e Seguito
- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione (Sezione per la Prima Evangelizzazione e le Nuove Chiese Particolari)
- Em.mo Card. Fernando Vérgez Alzaga, L. C.
- Questa mattina, alle ore 9, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Leone XIV ha presieduto la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati:
- Ignazio Choukrallah Maloyan, Arcivescovo armeno cattolico di Mardin, martire;
- Peter To Rot, laico e catechista, martire;
- Vincenza Maria Poloni, fondatrice dell’Istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona;
- Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, fondatrice della Congregazione delle Serve di Gesù;
- Maria Troncatti, religiosa professa della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice;
- José Gregorio Hernández Cisneros, fedele laico;
- Pier Giorgio Frassati, fedele laico del Terz’Ordine di San Domenico;
- Bartolo Longo, fedele laico.
Nel corso del Concistoro, il Papa ha decretato che il Beato Pier Giorgio Frassati, insieme al Beato Carlo Acutis, siano iscritti all’Albo dei Santi domenica 7 settembre 2025, mentre i Beati Ignazio Choukrallah Maloyan, Peter To Rot, Vincenza Maria Poloni, Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, Maria Troncatti, José Gregorio Hernández Cisneros e Bartolo Longo siano iscritti all’Albo dei Santi domenica 19 ottobre 2025.

Venerdì 13 Giugno 2025
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Oggi, 12 Giugno, la Chiesa ricorda Sant'Onofrio, anacoreta |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Giovedì 12 Giugno 2025 06:00 |

Onofrio secondo la leggenda era figlio di un re, a lungo desiderato, ma che, appena nato, fu indicato da un demonio come figlio di una relazione adulterina della regina: sottoposto alla "prova del fuoco", ne sarebbe uscito indenne. Si isolò dedicandosi alla vita eremitica ancor molto giovane. Il monaco egiziano Pafnuzio, desideroso di conoscere la vita degli anacoreti del deserto, lo incontrò e trascorse con lui gli ultimi giorni di vita di Onofrio a cui dette sepoltura in una grotta.
Pafnuzio riportò la sua esperienza nel libro La Vita che ebbe larga diffusione in Oriente dando l'avvio al culto di sant'Onofrio che si estese per tutta l'Asia minore.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 3, 15 - 4, 1.3-6
Dio rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio.
Rit. Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria. dal salmo 84
Dal Vangelo secondo Matteo 5, 20-26
Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.
Quanto è esigente il Signore, quanto è duro da ascoltare! Nel discorso della montagna Gesù dona al suo popolo Israele e a noi la nuova legge, come fece Mosè sul Sinai. Ma questa volta la legge è scolpita nel cuore, non sulle pietre: Gesù non è venuto a cambiare un iota della legge, eppure la stravolge, riportandola alla sua origine, semplificandola e togliendola dagli angusti spazi della morale. È immenso, ciò che chiede Gesù: non giudicare con malevolenza, non sparlare degli altri, non insultarli, riconciliarsi anche quando sono loro ad avere iniziato. Parole come staffilate, irrealizzabili, se applicate con i nostri miseri mezzi umani. La nuova morale proposta da Gesù, senza Gesù diventa immorale e irrealizzabile: chi di noi può vivere con tanta intensità? Eppure Gesù osa: seguire lui significa imitare ciò che egli ha fatto. Gesù si comporta proprio come chiede, offrirà perdono (rifiutato) ai suoi oppressori, soccomberà pur di non usare violenza. Discepoli del Nazareno, osate sognare, stringetevi al Maestro per essere capaci di qualche piccolo gesto di riconciliazione e di perdono, di vita nuova, perché chi ci vede, oggi, possa pensare che è possibile osare un mondo nuovo, vivere in un modo nuovo, non perché migliori, ma perché redenti.
A Dio, Padre di tutti gli uomini, domandiamo con fede di portare a compimento il suo progetto di amore. Preghiamo insieme e diciamo:
Sia fatta la tua volontà, Signore.
Perché la Chiesa, nel nome di Cristo riconciliatore, si presenti a tutti i popoli con l'animo aperto al perdono e alla pace. Preghiamo:
Perché la convivenza umana non si regga principalmente sulla legge del diritto, ma su ogni gesto di amore, di amicizia e di buona volontà. Preghiamo:
Perché la giustizia delle nazioni cristiane per lunga tradizione, riconosca i diritti dei popoli poveri e promuova la perequazione dei beni. Preghiamo:
Perché aumenti sempre più la collaborazione e la stima tra i gruppi e i movimenti ecclesiali e vengano superati gli ostacoli del pregiudizio e della supremazia. Preghiamo:
Perché il perdono e l'amore precedano sempre qualsiasi atto di culto, e l'eucaristia divenga l'anticipazione della pace universale. Preghiamo:
O Signore Dio, che ci hai affidato la tua legge per la nostra vita, aiutaci a non disprezzare nessuno dei tuoi comandi, e a migliorare sempre più il nostro amore al prossimo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume III
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Prima Lettura
Dal libro di Giosuè (5, 13 - 6, 21)
La conquista di Gerico, città fortificata
Seconda Lettura
Dalle «Omelie sul libro di Giosuè» di Origène, sacerdote (Om. 6, 4; PG 12, 855-856)
La presa di Gerico
Giovedì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.
Impegno di vita
Oggi mi sforzerò di pensare e di parlare bene di tutti, specialmente di coloro con cui più mi pesa trattare. Prima di andare a depositare la mia offerta davanti all'altare, chiederò perdono a chi posso aver offeso.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè dal nostro cuore sia allontanata ogni vendetta e dalle nostre famiglie e comunità rivalità e divisione.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Se vuoi preservare l'amore come Dio lo ha chiesto, non lasciare che tuo fratello vada a dormire con un sentimento di amarezza verso di te, e tu, da parte tua, non ritirarti con un senso di amarezza verso di lui, ma va' a riconciliarti col tuo fratello e verrai a offrire a Cristo, con una coscienza pura e una preghiera fervente, il dono dell'amore. San Massimo il Confessore

Giovedì 12 Giugno 2025
Il Santo Padre Leone XIV riceve questa mattina in Udienza:
-Em.mo Card. Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede;
- S.E. Mons. Brian Udaigwe, Arcivescovo tit. di Suelli, Nunzio Apostolico in Etiopia;
- Em.mo Card. Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio;
- Clero della Diocesi di Roma.
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Giovedì 12 Giugno 2025
Oggi ricorre il 37° anniversario della visita del Papa San Giovanni Paolo II al Santuario di Tindari.
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