NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 6 Aprile, la Chiesa celebra la Quinta Domenica di Quaresima PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 06 Aprile 2025 07:49

 

Celebriamo oggi la Quinta domenica di Quaresima e ci avviamo verso la conclusione di questo tempo speciale per immetterci nel clima della settimana santa, la settimana maggiore durante la quale siamo chiamati a vivere più intensamente il mistero della Passione e Morte in croce di nostro Signore Gesù Cristo. La parola di Dio di questa domenica ci introduce spiritualmente a questo evento di grazia per quanti si sono preparati e si stanno preparando a celebrare degnamente la Pasqua di quest'anno, carica di attese e di speranze per tutti noi. Nella solitudine, rimangono i due protagonisti della vicenda. E noi da che parte stiamo?
Forse ci riconosciamo tra i farisei, che vedono e condannano il male degli altri. Oppure ci sentiamo simili alla peccatrice, perché ogni giorno cadiamo?
Sappiamo alzarci di nuovo e riprendere la strada della speranza? 
Gesù non dice: "Chi di voi che non è capace di amare", ma "Chi di voi pensare di sapere come amare...". E non è una differenza da poco. Nella vita di comunità, in famiglia, a scuola, negli ambienti di lavoro sappiamo tessere assieme quella novità di amare che non è prerogativa di nessuno, ma che nasce dall'incontro e condivisione della propria vita. Viene da chiedersi: avranno capito quegli scribi e farisei che è bene per loro lasciare la pietra del male e seguire il bene che è Gesù? Dai fatti che accadano nelle successive ore, non sembra andare così. Facciamo in modo di non ripetere, in questi stessi atteggiamenti, la storia di allora nella storia di oggi. Scriviamone un'altra, perché è possibile grazie a quel continuare a scrivere di Gesù per terra, ovvero, con l'uomo.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         43, 16-21

Ecco, io faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare il mio popolo.

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Salmo responsoriale

Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi.           dal salmo 125

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi        3, 8-14

A motivo di Cristo, ritengo che tutto sia una perdita, facendomi conforme alla sua morte.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              8, 1-11

Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei? 

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Meditiamo insieme

Il brano della donna adultera è una stupenda applicazione della misericordia divina. E' significativo che l'episodio non ci viene offerto come parabola ma come un fatto concreto. Una donna, trovata sicuramente in stato di peccato, sta per subire una morte crudele per mano di giustizieri improvvisati. Questi giustizieri, però, non si accontentano di ciò: sicuri della giustezza della loro posizione credono di poter anche cogliere in flagrante contraddizione Gesù. Un occasione ghiotta si presenta loro, quando vedono Gesù impegnato in discussioni con i farisei. Non solo pensano di soddisfare la loro sete di vendetta ma pensano di sbarazzarsi, una volte per tutte, di quel predicatore che tante volte li aveva posti in imbarazzo. Gesù riesce a capovolgere tutta la situazione: non solo salva la donna - senza giustificare il suo peccato, condonandolo - ma svela l'ipocrita malvagità dei farisei. La donna è così redenta: ha salva la vita, non solo quella materiale ma soprattutto la spirituale. Si trovava davanti ad un branco di persone affamate del suo sangue, ora invece ha di fronte solo lo sguardo di Gesù che - alzatosi - le viene incontro. Gesù e la sua misericordia si trova di fronte al peccato che vuole redimere; si trova anche di fronte ad una persona che vuole salvare. Gesù condanna il peccato e salva il peccatore. E' questo il nostro comportamento, così pronti alla condanna? E' questa la nostra giustizia o non è - alle volte - proprio all'opposto? Crediamo di applicare la giustizia condannando il peccatore: così non eliminiamo neanche il peccato.

 

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Preghiamo insieme

 

 

Spesso la difficoltà più grande di fronte alla proposta di Gesù è riuscire a ritenersi degni di essa non per merito ma per amore di Dio. Accettare tutto ciò è il punto di partenza del cammino spirituale dell’essere cristiani. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, donaci una vita da perdonati.

Perché sappiamo sempre essere prudenti nelle nostre convinzioni, specialmente quando esse portano a scelte che condizionano la vita di altri fratelli. Preghiamo.

Perché la nostra vita e la nostra giustizia siano sempre poste nelle mani del Signore. Preghiamo.

Perché sappiamo, anche nei momenti più bui, vederci come uomini nuovi. Preghiamo.

Perché la nostra applicazione di regole, leggi e consuetudini non sia mai funzionale a subdoli secondi fini. Preghiamo.

Signore Gesù, nella tua infinita misericordia non hai condannato l'adultera, ma l'hai spinta ad aprirsi alla gioia del perdono: «Va' e non peccare più». Io ti ricreo, e apro per te una vita nuova, sostenuta dal mio perdono. In questo perdono ci chiedi di vivere e vedere i nostri fratelli. Signore tu non hai pietre da lanciare, ma hai solo amore. Un amore che libera, che spalanca un futuro nuovo. Il peccato, appartiene al passato, il futuro può essere aperto alla grazia con cui tu ci raggiungi nel nostro presente.    

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei                (1, 1 - 2, 4)

Il Figlio erede dell'universo, esaltato al di sopra degli angeli

 

Seconda Lettura

Dalle «Lettere pasquali» di sant'Atanasio, vescovo
       (Lett. 14, 1-2; PG 26, 1419-1420)

 

Celebriamo la vicina festa del Signore con autenticità di fede

Domenica della I settimana, ufficio della V Domenica di Quaresima, antifone al Benedictus e al Magnificat anno C. Si omette il Te Deum.  

 

 

Impegno di vita

Imitando il Signore Gesù nella mitezza, nella pazienza e nella disponibilità al perdono, alimenterò la fiducia nel mio cuore, continuando ad essere rivelazione della bontà e della misericordia di Dio per il mio prossimo.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Signore, Tu puoi far fiorire i deserti e trasformare situazioni bloccate dall’orgoglio e dalla cattiveria. Rialza coloro che sono disperati e quanti hanno sperimentato l’umiliazione e il sopruso.

 

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Impariamo dal Signore Gesù a non giudicare e a non condannare il prossimo. Impariamo ad essere intransigenti con il peccato – a partire dal nostro! – e indulgenti con le persone. Ci aiuti in questo la santa Madre di Dio che, esente da ogni colpa, è mediatrice di grazia per ogni peccatore pentito. Benedetto XVI

 

 

Domenica 6 Aprile 2025


Giubileo sei malati: ore 10,30 in Piazza San Pietro Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Rino Fisichella, Delegato del Santo Padre.

 

Domenica 6 Aprile 2025


- Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Sant'Angelo di Brolo con il seguente programma:

Ore 10.30: Accoglienza in piazza Santa Maria e saluti istituzionali;

Ore 11.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre;

Ore 16.30: Visita alla Casa di Riposo Cortese-Capizzi-Basile;

Ore 18.30: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di San Francesco di Paola; al termine incontro con i fidanzati, famiglie e operatori pastorali.

 

Oggi, 5 Aprile, la Chiesa commemora San Vincenzo Ferrer PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 05 Aprile 2025 07:38

Nato a Valencia intorno al 1350, Vincenzo si trovò a vivere al tempo del grande scisma d'Occidente, quando i papi erano 2 e poi addirittura 3. E, suo malgrado, egli si trova al centro della divisione che minaccia il vertice della Chiesa. Ancora giovane domenicano, era stato notato da Pietro de Luna, legato del papa avignonese. Seguendo da vicino il cardinale, si rese però conto che la Chiesa aveva più che mai bisogno del ripristino dell'unità e della riforma morale. Incominciò allora la sua attività di predicazione. Nel 1394 il suo protettore, il cardinale de Luna, divenuto papa con il nome di Benedetto XIII, lo nomina suo confessore, cappellano domestico, penitenziere apostolico. Egli intensifica la sua attività ma nel 1398 si ammala e ha una visione nella quale gli appare il Salvatore accompagnato da san Domenico e san Francesco. Il Signore tocca la guancia del malato e gli ordina di mettersi in viaggio e conquistare molte anime. Vincenzo lascia allora Avignone ed intraprende vere e proprie campagne di predicazione in Spagna, Svizzera e Francia, in cui parla dell'Anticristo e del giudizio finale. Contribuisce così in modo decisivo alla fine dello scisma e al miglioramento dei costumi. Morì a Vannes il 5 Aprile 1419.

 A Roma Stazione quaresimale alla Chiesa di San Nicola in Carcere. 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia         11, 18-20
 

Come agnello mansueto che viene portato al macello.  

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio.           dal salmo 7

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              7, 40-53

Il Cristo viene forse dalla Galilea?

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Meditiamo insieme

Quella di oggi è una pagina cupa, a tinte fosche. Il dissidio concernente Gesù, ormai, è globale. Litigano le persone riguardo alla vera identità di Gesù, litiga il Sinedrio con le guardie mandate ad arrestarlo e che tornano quasi convertite, litigano i saggi del Sinedrio tra di loro per questioni procedurali (Povero Nicodemo! L'ideologia dimentica il buon senso!). Ognuno torna a casa propria, un muro di sospetto e indifferenza si è alzato fra le persone. Gesù scandalizza, inquieta, provoca, obbliga a schierarsi, è un mistero. Anche noi sperimentiamo che egli è venuto a portare il fuoco e la spada, anche noi sappiamo che accogliere Gesù senza parentesi significa pagare sulla propria pelle un esoso prezzo di coerenza. Guai ad un cristianesimo che anestetizza le coscienze, guai ad una visione della fede che non inquieta più, guai quando, anche nella Chiesa, si cerca il consenso bulgaro! Gesù è e resta mistero e se anche la Chiesa ha l'onore e l'onere di annunciarlo, non lo possiede mai completamente. Egli è l'irraggiungibile, il totalmente altro. Non possediamo Cristo, ne siamo posseduti, ne siamo affascinati, ne siamo testimoni. Non spaventiamoci, allora, se la nostra fede ci porta a fare delle scelte che gli altri giudicano pesantemente. Dio solo è il nostro giudice, come direbbe san Paolo.

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Preghiamo insieme


Gesù entra nella storia come segno di speranza, ma non sempre gli uomimi lo accolgono nella verità e nell'amore. Consapevoli delle nostre infedeltà e fiduciosi nella misericordia divina, preghiamo:
Perdonaci, Signore, e noi vivremo!

Padre, ci hai donato il tuo Unigenito perchè fossimo Chiesa: rendici uniti nella carità e testimoni credibili del tuo amore. Ti preghiamo:

Padre, hai inviato Gesù per dare inizio al tuo Regno fra gli uomini: aiutaci a rinnovare la faccia della terra. Ti preghiamo:

Padre, hai suscitato un Salvatore che sciogliesse tutte le nostre catene: fà che gli consentiamo di operare in profondità nella nostra vita. Ti preghiamo:

Padre, hai mandato il Messia perchè guidasse il tuo popolo sulle vie del diritto: insegnaci a vivere con gli altri con la virtù della misericordia. Ti preghiamo:

Padre, hai permesso che il tuo Agnello fosse immolato per la nostra salvezza: aiutaci ad accorrere con generosità dove c'è una vita da salvare. Ti preghiamo:

O Dio, che hai suscitato nella Chiesa san Vincenzo Ferrer come predicatore infaticabile del Vangelo, per richiamare gli uomini all'attesa vigilante del giudizio, concedi anche a noi di prepararci alla venuta del Signore, per contemplarlo nella gloria del suo regno. Amen. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

 Dal libro dei Numeri                (20, 1-13; 21, 4-9)

Le acque di Meriba. Il serpente di bronzo 

Seconda Lettura

Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa nel mondo contemporaneo                         (Nn. 37-38)

Purificare le attività umane nel mistero pasquale

Sabato della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della V Domenica di Quaresima, antifona al Magnificat anno C.

Impegno di vita

Imitando il Signore Gesù nella mitezza, nella pazienza e nella disponibilità al perdono, alimenterò la fiducia nel mio cuore, continuando ad essere rivelazione della bontà e della misericordia di Dio per il mio prossimo.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  



Perchè quando siamo raggiunti, come Geremia , da incomprensioni e ingiustizie proprio da parenti e amici, sappiamo restare saldi nella fede in Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi non fa tutto per piacere a Dio, chi non segue Gesù assumendone i criteri di valutazione, chi s'indugia su strade d'interessi egoistici è morto. San Charles de Foucauld

 

 

 

 


Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza. Sono sospese tutte le Udienze.

 

 


 

Sabato 5 Aprile 2025


- Alle ore 11, nella Chiesa Madre di Castell'Umberto, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa solenne in occasione della festa patronale in onore di San Vincenzo Ferrer.

- Alle ore 18, a Rocca di Capri Leone, nella Chiesa Madonna di Czestochowa, il Vescovo Guglielmo presiede la Liturgia della Parola per i ragazzi della diocesi che il prossimo 27 Aprile parteciperanno a Roma alla Canonizzazione del Beato Carlo Acutis in occasione del «Giubileo degli Adolescenti». 

 

Oggi, 4 Aprile, la Chiesa commemora San Benedetto il Moro da San Fratello, religioso PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 04 Aprile 2025 07:30

Nacque nel 1526 a San Fratello, paese della nostra diocesi, da Diana Larcari e Cristoforo Manassari, cristiani, discendenti da schiavi negri portati dall'Africa. Adolescente, Benedetto custodì il gregge del suo padrone e fin da allora per le sue virtù fu chiamato il "santo moro". A ventuno anni entrò nella comunità degli eremiti fondata nei pressi del suo paese natale da Girolamo Lanza, che viveva sotto la regola di san Francesco. Quando g]i eremiti si trasferirono sul Monte Pellegrino per vivere in maggior solitudine, Benedetto li seguì e, alla morte del Lanza, fu dai confratelli eletto superiore. Nel 1562 Pio IV ritirò l'approvazione che Giulio II aveva dato a quell'istituto e invitò i religiosi ad entrare in un Ordine di loro scelta. Benedetto si aggregò ai Frati Minori, entrando nel convento di Santa Maria di Gesù a Palermo, fondato dal beato Matteo di Agrigento. In un primo tempo fu mandato nel convento di Sant'Anna di Giuliana, dove rimase tre anni, ma poi venne richiamato a Palermo, dove visse ventiquattro anni. Morì il 4 aprile 1589. Il suo culto si diffuse dalla Sicilia in tutta Italia, in Spagna, nel resto dell'Europa e anche nell'America del Sud, dove divenne il protettore delle popolazioni negre. Il senato di Palermo nel 1713 lo scelse come patrono della città. Benedetto XIV lo beatificò nel 1743 e Pio VII lo canonizzò il 24 maggio 1807.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di Sant'Eusebio all'Esquilino.

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Prima lettura

Dal libro della Sapienza         2, 1.12-22

Condanniamolo ad una morte infame. 

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.           dal salmo 33

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni             7, 1-2. 10. 25-30

Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora. 

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Meditiamo insieme

Gesù è prudente, non cerca il martirio, va di nascosto a Gerusalemme, sapendo quanta tensione sta crescendo intorno a lui. Ormai la situazione gli sta sfuggendo di mano: all'inizio Gesù era un fenomeno "naif" da tenere sotto controllo, ora che la folla lo segue, è diventato un pericolo concreto per l'appena ricostruito potere religioso che cerca di stare in equilibrio in una situazione faticosa di occupazione straniera. Gesù cerca di fugare gli ultimi dubbi riguardanti la propria identità, spiega che l'idea di un Messia misterioso, è solo una delle interpretazioni del messianismo, e che egli è mandato dal Padre anche se proviene dalla Galilea. Gesù è disposto a morire pur di dire Dio, pur di manifestarne l'autentico volto, e questo gli crea non pochi problemi con quelli che credevano di possedere Dio. E di conservarlo. Anche san Paolo sperimenta la fatica di doversi difendere dalle accuse dei suoi fratelli di sangue, prima, e da quelli di fede, poi. Viviamo con prudenza, amici, ma anche con grande libertà interiore. Viviamo in tempi in cui dire Cristo con credibilità non è affatto scontato, dovendo barcamenarci tra un'esplicita ostilità da parte di un malsana logica mondana e una superficiale visione della fede. Diamo sempre testimonianza al Padre, con prudenza, con equilibrio, con amore. 

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Preghiamo insieme


Avvicinandosi la sua ora, Gesù dà testimonianza al Padre. Con lui, giusto perseguitato, servo sofferente e solidale con noi fino alla fine, ci rivolgiamo al Padre dicendo:
Fa’ che rimaniamo in te, Signore!


Dona alla tua Chiesa il coraggio di scegliere Gesù Cristo, il Signore ieri, oggi e sempre. Ti preghiamo:

Provvedi il tuo popolo di profeti e pastori, perchè compia un buon cammino sulla strada del Regno. Ti preghiamo:

Assisti gli innocenti perseguitati e quelli che sono bisognosi di redenzione e di speranza. Ti preghiamo:

Toglici dal cuore l'aggressività e il rancore verso chi ci turba con la sua diversità. Ti preghiamo;

Donaci uno sguardo sincero quando esaminiamo i nostri sentimenti, le abitudini e le scelte di vita. Ti preghiamo:


Dio, amico degli uomini, tu che per realizzare il tuo disegno di salvezza da ogni popolo e razza scegli figli in cui risplendano i prodigi del tuo amore, e hai chiamato san Benedetto da San Fratello a servirti con la preghiera e la penitenza nella santa Chiesa, concedi alla tua famiglia di manifestare al mondo con le opere, la tua carità senza confini. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dei Numeri  (14, 1-25)

Sommossa del popolo e preghiera di Mosè

Seconda Lettura

Dalle «Lettere pasquali» di sant'Atanasio, vescovo
  (Lett. 5, 1-2; PG 26, 1379-1380)

Il mistero pasquale riunisce nell'unità della fede coloro che sono lontani col corpo

Venerdì della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Nei momenti di riflessione di questa giornata, mi metterò di fronte a Gesù e cercherò di rispondere alla sua domanda: “E voi, chi dite che io sia?”. E mi chiederò in che modo, nella vita, sono coerente con l'incontro con Cristo.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Per la nostra società che si regge sulla diplomazia e sul compromesso, perchè la testimonianza evangelica della comunità cristiana la trasformi e la liberi da ogni condizionamento cattivo.

MESSAGGIO DEL GIORNO

Ho veramente scoperto che Lui è la Via: in Lui trovavo tutto quello che il mio cuore cercava, in Lui trovavo la pace, in Lui trovavo la gioia, in Lui trovavo un senso alla mia esistenza, in Lui trovavo quei colori capaci di riempire, di colorare di cielo la mia piccola vita. Chiara Amirante

 

 

VIA CRUCIS

Venerdì 4 Aprile

 

Oggi ripercorriamo il cammino della passione del Signore con il pio esercizio della
Via della Croce
(Per la meditazione delle singole stazioni clicca sull'immagine sopra riportata).
 

 

 

 

 

 


Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza. Sono sospese tutte le Udienze.

 

 

Venerdì 4 Aprile 2025



- Alle ore 9, nell'Aula Paolo VI, il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Roberto Pasolini, O.F.M. Cap., tiene la Terza Predica di Quaresima sul tema “Ancoràti in Cristo” Radicati e fondati nella speranza della Vita nuova.   

 

Alle Prediche (in diretta su Tv 2000) possono partecipare tutti coloro che lo desiderano.

L'ultima Predica avrà luogo venerdì 11 aprile alle ore 9.00.   

 


 

Venerdì 4 Aprile 2025


- In tutte le comunità si celebra il pio esercizio della Via Crucis.

 

Oggi, 3 Aprile, la Chiesa ricorda San Riccardo, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 03 Aprile 2025 07:04

Nacque da modesti proprietari terrieri. Fu un uomo di grande carità, pieno di comprensione, e particolarmente sensibile per le sofferenze dei malati e degli anziani. Si battè per il celibato del clero, per l’amministrazione gratuita dei sacramenti e perché la Messa fosse celebrata in condizioni dignitose. Si ammalò gravemente a Dover, mentre si adoperava per costruire una chiesa in questa città in onore del suo vecchio maestro Edmondo Rich e poco dopo morì. San Riccardo è inaspettatamente venerato come patrono dei cocchieri, forse perché quando lavorava nella fattoria paterna guidava carri e cavalli.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica dei Santi Silvestro e Martino ai Monti.

 

 

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Prima lettura

Dal libro dell'Esodo         32, 7-14
 

Desisti dall’ardore della tua ira.  

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Salmo responsoriale

Rit. Rit. Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.           dal salmo 105

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              5, 31-47

Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.

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Meditiamo insieme

È possibile ostinatamente rifiutarsi di vedere la luce? Purtroppo sì. È l'altro volto dello splendido dono della libertà che il Signore ci ha donato. Siamo liberi anche di rifiutare la felicità. Nel discorso di Gesù ai farisei verifichiamo il pericolo sempre presente di rifiutare la rivelazione di Dio. Anche se siamo molto devoti... Gesù cita tre testimoni che parlano di lui, che ne attestano la missione: Giovanni Battista, acclamato come profeta e che è venuto proprio a preparare la strada al Signore, le opere di Gesù, i suoi miracoli, che segnalano la venuta del Regno di Dio in mezzo a noi, e la Scrittura che i farisei conoscono e che male interpretano. Questi tre "testimoni", dice Gesù, manifestano che egli è il rivelatore del Padre. Allora, amici, anche noi spalanchiamo il cuore alla testimonianza dei tanti profeti che ancora solcano le nostre strade, guardiamo alle opere, ai piccoli miracoli che il Signore ci dona quotidianamente e scrutiamo le Scritture con un cuore attento e libero, come facciamo tutti i giorni. Tutto ci parla di Cristo e Cristo ci parla di Dio. Viviamo bene la nostra libertà, amici, lasciamo che il nostro cuore si spalanchi allo stupore. I miracoli sono intorno a noi, è il nostro sguardo che si deve alzare e chiarificare. 

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Preghiamo insieme


In tutte le Scritture freme l'attesa del Redentore, da cui la storia umana prende senso, direzione e salvezza. Accostiamoci a lui per conoscere il Padre e preghiamo:
Dalla durezza del cuore, liberaci, o Signore!

Quando restiamo indifferenti, contemplando il tuo volto ferito nei fratelli che soffrono. Ti preghiamo:
Quando rifiutiamo la solidarietà, per chiuderci nel piccolo cerchio del nostro benessere. Ti preghiamo:
Quando siamo sterili uditori della Parola e non portiamo frutto. Ti preghiamo:
Quando l'orgoglio e l'egoismo ci fanno ostinati nel peccato. Ti preghiamo:
Quando le croci della nostra vita ci turbano e ci disorientano. Ti preghiamo:
Quando non riusciamo a colloquiare tra gruppi parrocchiali.
Quando il dialogo tra genitori e figli è inceppato.

 

Padre, tu hai mandato il tuo Figlio in mezzo ai suoi, ma nonostante le sue opere non l'hanno accolto; apri il nostro cuore a coloro che rendono testimonianza alla verità della tua parola, in modo che possiamo riceverla con fede ed essere messi a parte della tua vita. Amen. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dei Numeri
(
13, 1-3. 17-33)

Mosè mando a esplorare il paese di Canaan

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
  (Disc. 15 sulla passione del Signore, 3-4; Pl 54, 366-367)

Contemplazione della Passione del Signore

Giovedì della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

Impegno di vita

Voglio imparare ad essere servo della Parola e accostarmi alla Scrittura con cuore libero.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 


O Padre, guarda con misericordia alla nostra condizione mentre siamo nella sofferenza e nella prova; liberaci dalla pandemia del coronavirus che ci sta colpendo affinchè possiamo lodarti e ringraziarti con cuore rinnovato e proteggi le nostre comunità: nel mezzo della paura e del caos teniamo salda la fede e rafforziamo il desiderio di servirti e di testimoniare la gioia del tuo regno. Amen.

MESSAGGIO DEL GIORNO

La vita è legata alla fede in Gesù e chi va verso Gesù, cioè orienta la propria condotta alla luce della parola di Gesù, trova la felicità duratura e sfugge la morte. Giorgio Zevini

 

 

 

  

Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza.

Sono sospese tutte le Udienze. 


 

Giovedì 3 Aprile 2025

Il Vescovo Guglielmo partecipa a Roma alla Seconda Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia che si è aperta lunedì pomeriggio nell' Aula Paolo VI in Vaticano, con la Preghiera presieduta dal Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI, e con gli interventi di Lucia Capuzzi e di Mons. Erio Castellucci, rispettivamente membro e Presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale. Dopo la presentazione delle modalità di lavoro, la sessione si è conclusa con la celebrazione del Vespro.
Martedì 1° aprile, dopo la Messa alle ore 8.30, presieduta dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, all'Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro, la mattinata è stata dedicata alla discussione in assemblea e, nel pomeriggio al confronto sul testo (Hotel Ergife) nei gruppi di lavoro che proseguiranno anche nella mattinata di mercoledì 2 aprile. Alle 15.30 del 2 aprile, i partecipanti si sono ritrovati in Aula Paolo VI da dove, dopo un momento di riflessione con alcune testimonianze, è partito il Pellegrinaggio Giubilare verso la Basilica di San Pietro: qui, dopo il passaggio della Porta Santa, alle 17.30 è stata celebrata la Messa.
Oggi, giovedì 3 aprile, sarà presentato, votato e consegnato ai Vescovi il testo delle Proposizioni. La Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro alle 13 concluderà la Seconda Assemblea sinodale.

 

Oggi, 2 Aprile, la Chiesa commemora San Francesco da Paola, eremita PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 02 Aprile 2025 07:44

La sua vita fu avvolta in un'aura di soprannaturale dalla nascita alla morte. Nacque a Paola (Cosenza) nel 1416 da genitori in età avanzata devoti di san Francesco, che proprio all'intercessione del santo di Assisi attribuirono la nascita del loro bambino. Di qui il nome e la decisione di indirizzarlo alla vita religiosa nell'ordine francescano. Dopo un anno di prova, tuttavia, il giovane lasciò il convento e proseguì la sua ricerca vocazionale con viaggi e pellegrinaggi. Scelse infine la vita eremitica e si ritirò a Paola in un territorio di proprietà della famiglia. Qui si dedicò alla contemplazione e alle mortificazioni corporali, suscitando stupore e ammirazione tra i concittadini. Ben presto iniziarono ad affluire al suo eremo molte persone desiderose di porsi sotto la sua guida spirituale. Seguirono la fondazione di numerosi eremi e la nascita della congregazione eremitica paolana detta anche Ordine dei Minimi. La sua approvazione fu agevolata dalla grande fama di taumaturgo di Francesco che operava prodigi a favore di tutti, in particolare dei poveri e degli oppressi. Lo stupore per i miracoli giunse fino in Francia, alla corte di Luigi XI, allora infermo. Il re chiese al papa Sisto IV di far arrivare l'eremita paolano al suo capezzale. L'obbedienza prestata dal solitario costretto ad abbandonare l'eremo per trasferirsi a corte fu gravosa ma feconda. Luigi XI non ottenne la guarigione, Francesco fu tuttavia ben voluto ed avviò un periodo di rapporti favorevoli tra il papato e la corte francese. Nei 25 anni che restò in Francia egli rimase un uomo di Dio, un riformatore della vita religiosa. Morì nei pressi di Tours il 2 aprile 1507.

Oggi ricorre il 20° anniversario della morte del Papa San Giovanni Paolo II.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Paolo fuori le Mura.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         49, 8-15
 

Ti ho stabilito come alleanza del popolo, per far risorgere la terra.
 

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Salmo responsoriale

Rit. Misericordioso e pietoso è il Signore.           dal salmo 144

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              5, 17-30

Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. 

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Meditiamo insieme

Nell'accesa diatriba tra i farisei e Gesù, seguita alla guarigione del paralitico in giorno di sabato sentita ieri, Giovanni annota che Gesù violava il sabato e chiamava Dio suo padre, facendosi uguale a Dio. Ci scordiamo, a volte, del fatto che Gesù è stato ucciso proprio a causa di questa supponenza, di questa arrogante pretesa: egli si fa uguale a Dio. La Chiesa non ha divinizzato un uomo, ma con fatica ha accettato la sconcertante notizia che Dio è diventato uomo. Conosco delle persone che si fermano all'umanità di Gesù, che ne ammirano la forza interiore, la coerenza, la serenità, la predicazione ma che considerano un'invenzione maldestra della Chiesa il fatto di avere divinizzato un grande personaggio della storia. Leggendo i vangeli, invece, possiamo affermare che, come ci dicono i testimoni del tempo, Gesù in più di un'occasione ha agito e parlato identificandosi con Dio, mettendosi al posto di Dio, cosa tanto più sconcertante perché avvenuta in seno ad un popolo che faceva dell'unicità e dell'alterità di Dio la propria gelosa peculiarità. Gesù, come avviene nella disputa sullo sabba, si permette di contraddire la prassi del tempo e di riportare al proprio significato originale il riposo fatto per l'uomo. Io credo che un grande uomo che si prende per Dio sia un povero pazzo. O che, invece, sia veramente ciò che dice di essere... 

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Preghiamo insieme


Operando a favore dell'uomo, Gesù ci rivela il volto del Padre, che è per noi insondabile potenza, ma anche tenerezza, provvidenza e vita. Apriamo con fede il nostro cuore e diciamo:
Ricordati della tua misericordia, Signore!

Signore, hai promesso alleanza eterna con il tuo popolo: rendi feconda la sua presenza tra le genti. Ti preghiamo:

Signore, hai promesso la libertà ai prigionieri: libera l'umanità dai lacci dell'egoismo e della violenza. Ti preghiamo:

Signore, hai promesso la luce a quanti sono nelle tenebre: illumina chi, in ogni campo, è alla ricerca sincera della verità. Ti preghiamo:

Signore, hai promesso che non soffriremo fame e sete: donaci il pane di vita e dissetaci con la tua Parola perchè portiamo frutto. Ti preghiamo:

Signore, hai promesso di amarci con tenerezza, più che una madre i suoi figli: tienici per mano nella quotidiana fatica di vivere e perdona i nostri errori. Ti preghiamo:

O Dio, grandezza degli umili, che hai scelto san Francesco da Paola, minimo tra i fratelli, per innalzarlo ai vertici della santità, e lo hai proposto al tuo popolo come modello e protettore, concedi anche a noi di seguire il suo esempio, per condividere con lui l'eredità promessa ai miti e umili di cuore. Amen. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dei Numeri (11, 4-6. 10-30)

Lo Spirito del Signore sopra gli anziani e sopra Giosuè 

Seconda Lettura

Dalle «Lettere» di san Massimo Confessore, abate   (Lett. 11; PG 91, 454-455)

La misericordia di Dio verso coloro che si pentono dei loro peccati

Mercoledì della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima. 

 

Impegno di vita

Devo porre la mia fiducia in Dio e non nelle sicurezze umane. Devo vivere in comunione con Dio e con i fratelli perchè cresca e si rafforzi in me la fede in Gesù, Parola vivente del Padre.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Perché individui e popoli non si lascino travolgere dalla malvagità, dalla menzogna e dall’egoismo, ma affermino sempre e dappertutto la dignità dell’uomo, e la verità che ci fa liberi

MESSAGGIO DEL GIORNO

Sforzati di piacere al Signore attendendolo sempre dentro di te, cercandolo con i tuoi pensieri [...] Quanto più unifichi il tuo cuore per la ricerca di Lui, tanto più Egli è costretto dalla sua compassione e dalla sua bontà a venire a te e a riposare in te. Pseudo-Macario

 

   

 

 

  

Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza.

Sono sospese tutte le Udienze. 

 

Mercoledì 2 Aprile 2025

 

- Alle ore 15, all'Altare della Confessione della Basilica Vaticana, il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin presiederà l'Eucaristia nel 20° anniversario della morte del Papa San Giovanni Paolo II. Sarà presente anche il Cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo emerito di Cracovia e già Segretario particolare di Giovanni Paolo II. La partecipazione alla Messa sarà aperta a tutti, senza la necessità di avere alcun pass. In serata, alle ore 21, è in programma una veglia di preghiera in polacco e italiano in Piazza San Pietro, che sarà guidata dal Presidente dei Vescovi polacchi, mons. Tadeusz Wojda, Arcivescovo metropolita di Danzica.

 

 


 

Mercoledì 2 Aprile 2025

Il Vescovo Guglielmo partecipa a Roma alla Seconda Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia che si è aperta lunedì pomeriggio nell' Aula Paolo VI in Vaticano, con la Preghiera presieduta dal Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI, e con gli interventi di Lucia Capuzzi e di Mons. Erio Castellucci, rispettivamente membro e Presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale. Dopo la presentazione delle modalità di lavoro, la sessione si è conclusa con la celebrazione del Vespro.
Ieri, martedì 1° aprile, dopo la Messa alle ore 8.30, presieduta dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, all'Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro, la mattinata è stata dedicata alla discussione in assemblea e, nel pomeriggio al confronto sul testo (Hotel Ergife) nei gruppi di lavoro che proseguiranno anche nella mattinata di mercoledì 2 aprile. Alle 15.30 del 2 aprile, i partecipanti si ritroveranno in Aula Paolo VI da dove, dopo un momento di riflessione con alcune testimonianze, partirà il Pellegrinaggio Giubilare verso la Basilica di San Pietro: qui, dopo il passaggio della Porta Santa, alle 17.30 sarà celebrata la Messa. Giovedì 3 aprile, sarà presentato, votato e consegnato ai Vescovi il testo delle Proposizioni. La Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro alle 13 concluderà la Seconda Assemblea sinodale.

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