Oggi, 6 Aprile, la Chiesa celebra la Quinta Domenica di Quaresima |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Domenica 06 Aprile 2025 07:49 |

Celebriamo oggi la Quinta domenica di Quaresima e ci avviamo verso la conclusione di questo tempo speciale per immetterci nel clima della settimana santa, la settimana maggiore durante la quale siamo chiamati a vivere più intensamente il mistero della Passione e Morte in croce di nostro Signore Gesù Cristo. La parola di Dio di questa domenica ci introduce spiritualmente a questo evento di grazia per quanti si sono preparati e si stanno preparando a celebrare degnamente la Pasqua di quest'anno, carica di attese e di speranze per tutti noi. Nella solitudine, rimangono i due protagonisti della vicenda. E noi da che parte stiamo?
Forse ci riconosciamo tra i farisei, che vedono e condannano il male degli altri. Oppure ci sentiamo simili alla peccatrice, perché ogni giorno cadiamo?
Sappiamo alzarci di nuovo e riprendere la strada della speranza? Gesù non dice: "Chi di voi che non è capace di amare", ma "Chi di voi pensare di sapere come amare...". E non è una differenza da poco. Nella vita di comunità, in famiglia, a scuola, negli ambienti di lavoro sappiamo tessere assieme quella novità di amare che non è prerogativa di nessuno, ma che nasce dall'incontro e condivisione della propria vita. Viene da chiedersi: avranno capito quegli scribi e farisei che è bene per loro lasciare la pietra del male e seguire il bene che è Gesù? Dai fatti che accadano nelle successive ore, non sembra andare così. Facciamo in modo di non ripetere, in questi stessi atteggiamenti, la storia di allora nella storia di oggi. Scriviamone un'altra, perché è possibile grazie a quel continuare a scrivere di Gesù per terra, ovvero, con l'uomo.
Dal libro del profeta Isaia 43, 16-21
Ecco, io faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare il mio popolo.
Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi. dal salmo 125
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi 3, 8-14
A motivo di Cristo, ritengo che tutto sia una perdita, facendomi conforme alla sua morte.
Dal Vangelo secondo Giovanni 8, 1-11
Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei?

Il brano della donna adultera è una stupenda applicazione della misericordia divina. E' significativo che l'episodio non ci viene offerto come parabola ma come un fatto concreto. Una donna, trovata sicuramente in stato di peccato, sta per subire una morte crudele per mano di giustizieri improvvisati. Questi giustizieri, però, non si accontentano di ciò: sicuri della giustezza della loro posizione credono di poter anche cogliere in flagrante contraddizione Gesù. Un occasione ghiotta si presenta loro, quando vedono Gesù impegnato in discussioni con i farisei. Non solo pensano di soddisfare la loro sete di vendetta ma pensano di sbarazzarsi, una volte per tutte, di quel predicatore che tante volte li aveva posti in imbarazzo. Gesù riesce a capovolgere tutta la situazione: non solo salva la donna - senza giustificare il suo peccato, condonandolo - ma svela l'ipocrita malvagità dei farisei. La donna è così redenta: ha salva la vita, non solo quella materiale ma soprattutto la spirituale. Si trovava davanti ad un branco di persone affamate del suo sangue, ora invece ha di fronte solo lo sguardo di Gesù che - alzatosi - le viene incontro. Gesù e la sua misericordia si trova di fronte al peccato che vuole redimere; si trova anche di fronte ad una persona che vuole salvare. Gesù condanna il peccato e salva il peccatore. E' questo il nostro comportamento, così pronti alla condanna? E' questa la nostra giustizia o non è - alle volte - proprio all'opposto? Crediamo di applicare la giustizia condannando il peccatore: così non eliminiamo neanche il peccato.
Spesso la difficoltà più grande di fronte alla proposta di Gesù è riuscire a ritenersi degni di essa non per merito ma per amore di Dio. Accettare tutto ciò è il punto di partenza del cammino spirituale dell’essere cristiani. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, donaci una vita da perdonati.
Perché sappiamo sempre essere prudenti nelle nostre convinzioni, specialmente quando esse portano a scelte che condizionano la vita di altri fratelli. Preghiamo.
Perché la nostra vita e la nostra giustizia siano sempre poste nelle mani del Signore. Preghiamo.
Perché sappiamo, anche nei momenti più bui, vederci come uomini nuovi. Preghiamo.
Perché la nostra applicazione di regole, leggi e consuetudini non sia mai funzionale a subdoli secondi fini. Preghiamo.
Signore Gesù, nella tua infinita misericordia non hai condannato l'adultera, ma l'hai spinta ad aprirsi alla gioia del perdono: «Va' e non peccare più». Io ti ricreo, e apro per te una vita nuova, sostenuta dal mio perdono. In questo perdono ci chiedi di vivere e vedere i nostri fratelli. Signore tu non hai pietre da lanciare, ma hai solo amore. Un amore che libera, che spalanca un futuro nuovo. Il peccato, appartiene al passato, il futuro può essere aperto alla grazia con cui tu ci raggiungi nel nostro presente.
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LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla lettera agli Ebrei (1, 1 - 2, 4)
Il Figlio erede dell'universo, esaltato al di sopra degli angeli
Seconda Lettura
Dalle «Lettere pasquali» di sant'Atanasio, vescovo (Lett. 14, 1-2; PG 26, 1419-1420)
Celebriamo la vicina festa del Signore con autenticità di fede
Domenica della I settimana, ufficio della V Domenica di Quaresima, antifone al Benedictus e al Magnificat anno C. Si omette il Te Deum.
Impegno di vita
Imitando il Signore Gesù nella mitezza, nella pazienza e nella disponibilità al perdono, alimenterò la fiducia nel mio cuore, continuando ad essere rivelazione della bontà e della misericordia di Dio per il mio prossimo.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Signore, Tu puoi far fiorire i deserti e trasformare situazioni bloccate dall’orgoglio e dalla cattiveria. Rialza coloro che sono disperati e quanti hanno sperimentato l’umiliazione e il sopruso.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Impariamo dal Signore Gesù a non giudicare e a non condannare il prossimo. Impariamo ad essere intransigenti con il peccato – a partire dal nostro! – e indulgenti con le persone. Ci aiuti in questo la santa Madre di Dio che, esente da ogni colpa, è mediatrice di grazia per ogni peccatore pentito. Benedetto XVI
Domenica 6 Aprile 2025
Giubileo sei malati: ore 10,30 in Piazza San Pietro Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Rino Fisichella, Delegato del Santo Padre.

Domenica 6 Aprile 2025
- Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Sant'Angelo di Brolo con il seguente programma:
Ore 10.30: Accoglienza in piazza Santa Maria e saluti istituzionali;
Ore 11.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre;
Ore 16.30: Visita alla Casa di Riposo Cortese-Capizzi-Basile;
Ore 18.30: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di San Francesco di Paola; al termine incontro con i fidanzati, famiglie e operatori pastorali.
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Oggi, 5 Aprile, la Chiesa commemora San Vincenzo Ferrer |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 05 Aprile 2025 07:38 |

Nato a Valencia intorno al 1350, Vincenzo si trovò a vivere al tempo del grande scisma d'Occidente, quando i papi erano 2 e poi addirittura 3. E, suo malgrado, egli si trova al centro della divisione che minaccia il vertice della Chiesa. Ancora giovane domenicano, era stato notato da Pietro de Luna, legato del papa avignonese. Seguendo da vicino il cardinale, si rese però conto che la Chiesa aveva più che mai bisogno del ripristino dell'unità e della riforma morale. Incominciò allora la sua attività di predicazione. Nel 1394 il suo protettore, il cardinale de Luna, divenuto papa con il nome di Benedetto XIII, lo nomina suo confessore, cappellano domestico, penitenziere apostolico. Egli intensifica la sua attività ma nel 1398 si ammala e ha una visione nella quale gli appare il Salvatore accompagnato da san Domenico e san Francesco. Il Signore tocca la guancia del malato e gli ordina di mettersi in viaggio e conquistare molte anime. Vincenzo lascia allora Avignone ed intraprende vere e proprie campagne di predicazione in Spagna, Svizzera e Francia, in cui parla dell'Anticristo e del giudizio finale. Contribuisce così in modo decisivo alla fine dello scisma e al miglioramento dei costumi. Morì a Vannes il 5 Aprile 1419.
A Roma Stazione quaresimale alla Chiesa di San Nicola in Carcere.
Dal libro del profeta Geremia 11, 18-20
Come agnello mansueto che viene portato al macello.
Rit. Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio. dal salmo 7
Dal Vangelo secondo Giovanni 7, 40-53
Il Cristo viene forse dalla Galilea?

Quella di oggi è una pagina cupa, a tinte fosche. Il dissidio concernente Gesù, ormai, è globale. Litigano le persone riguardo alla vera identità di Gesù, litiga il Sinedrio con le guardie mandate ad arrestarlo e che tornano quasi convertite, litigano i saggi del Sinedrio tra di loro per questioni procedurali (Povero Nicodemo! L'ideologia dimentica il buon senso!). Ognuno torna a casa propria, un muro di sospetto e indifferenza si è alzato fra le persone. Gesù scandalizza, inquieta, provoca, obbliga a schierarsi, è un mistero. Anche noi sperimentiamo che egli è venuto a portare il fuoco e la spada, anche noi sappiamo che accogliere Gesù senza parentesi significa pagare sulla propria pelle un esoso prezzo di coerenza. Guai ad un cristianesimo che anestetizza le coscienze, guai ad una visione della fede che non inquieta più, guai quando, anche nella Chiesa, si cerca il consenso bulgaro! Gesù è e resta mistero e se anche la Chiesa ha l'onore e l'onere di annunciarlo, non lo possiede mai completamente. Egli è l'irraggiungibile, il totalmente altro. Non possediamo Cristo, ne siamo posseduti, ne siamo affascinati, ne siamo testimoni. Non spaventiamoci, allora, se la nostra fede ci porta a fare delle scelte che gli altri giudicano pesantemente. Dio solo è il nostro giudice, come direbbe san Paolo.
Gesù entra nella storia come segno di speranza, ma non sempre gli uomimi lo accolgono nella verità e nell'amore. Consapevoli delle nostre infedeltà e fiduciosi nella misericordia divina, preghiamo:
Perdonaci, Signore, e noi vivremo!
Padre, ci hai donato il tuo Unigenito perchè fossimo Chiesa: rendici uniti nella carità e testimoni credibili del tuo amore. Ti preghiamo:
Padre, hai inviato Gesù per dare inizio al tuo Regno fra gli uomini: aiutaci a rinnovare la faccia della terra. Ti preghiamo:
Padre, hai suscitato un Salvatore che sciogliesse tutte le nostre catene: fà che gli consentiamo di operare in profondità nella nostra vita. Ti preghiamo:
Padre, hai mandato il Messia perchè guidasse il tuo popolo sulle vie del diritto: insegnaci a vivere con gli altri con la virtù della misericordia. Ti preghiamo:
Padre, hai permesso che il tuo Agnello fosse immolato per la nostra salvezza: aiutaci ad accorrere con generosità dove c'è una vita da salvare. Ti preghiamo:
O Dio, che hai suscitato nella Chiesa san Vincenzo Ferrer come predicatore infaticabile del Vangelo, per richiamare gli uomini all'attesa vigilante del giudizio, concedi anche a noi di prepararci alla venuta del Signore, per contemplarlo nella gloria del suo regno. Amen.
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LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dal libro dei Numeri (20, 1-13; 21, 4-9)
Le acque di Meriba. Il serpente di bronzo
Seconda Lettura
Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (Nn. 37-38)
Purificare le attività umane nel mistero pasquale
Sabato della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della V Domenica di Quaresima, antifona al Magnificat anno C.
Impegno di vita
Imitando il Signore Gesù nella mitezza, nella pazienza e nella disponibilità al perdono, alimenterò la fiducia nel mio cuore, continuando ad essere rivelazione della bontà e della misericordia di Dio per il mio prossimo.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè quando siamo raggiunti, come Geremia , da incomprensioni e ingiustizie proprio da parenti e amici, sappiamo restare saldi nella fede in Dio.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Chi non fa tutto per piacere a Dio, chi non segue Gesù assumendone i criteri di valutazione, chi s'indugia su strade d'interessi egoistici è morto. San Charles de Foucauld

Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza. Sono sospese tutte le Udienze.

Sabato 5 Aprile 2025
- Alle ore 11, nella Chiesa Madre di Castell'Umberto, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa solenne in occasione della festa patronale in onore di San Vincenzo Ferrer.
- Alle ore 18, a Rocca di Capri Leone, nella Chiesa Madonna di Czestochowa, il Vescovo Guglielmo presiede la Liturgia della Parola per i ragazzi della diocesi che il prossimo 27 Aprile parteciperanno a Roma alla Canonizzazione del Beato Carlo Acutis in occasione del «Giubileo degli Adolescenti».
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Oggi, 4 Aprile, la Chiesa commemora San Benedetto il Moro da San Fratello, religioso |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Venerdì 04 Aprile 2025 07:30 |

Nacque nel 1526 a San Fratello, paese della nostra diocesi, da Diana Larcari e Cristoforo Manassari, cristiani, discendenti da schiavi negri portati dall'Africa. Adolescente, Benedetto custodì il gregge del suo padrone e fin da allora per le sue virtù fu chiamato il "santo moro". A ventuno anni entrò nella comunità degli eremiti fondata nei pressi del suo paese natale da Girolamo Lanza, che viveva sotto la regola di san Francesco. Quando g]i eremiti si trasferirono sul Monte Pellegrino per vivere in maggior solitudine, Benedetto li seguì e, alla morte del Lanza, fu dai confratelli eletto superiore. Nel 1562 Pio IV ritirò l'approvazione che Giulio II aveva dato a quell'istituto e invitò i religiosi ad entrare in un Ordine di loro scelta. Benedetto si aggregò ai Frati Minori, entrando nel convento di Santa Maria di Gesù a Palermo, fondato dal beato Matteo di Agrigento. In un primo tempo fu mandato nel convento di Sant'Anna di Giuliana, dove rimase tre anni, ma poi venne richiamato a Palermo, dove visse ventiquattro anni. Morì il 4 aprile 1589. Il suo culto si diffuse dalla Sicilia in tutta Italia, in Spagna, nel resto dell'Europa e anche nell'America del Sud, dove divenne il protettore delle popolazioni negre. Il senato di Palermo nel 1713 lo scelse come patrono della città. Benedetto XIV lo beatificò nel 1743 e Pio VII lo canonizzò il 24 maggio 1807.
A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di Sant'Eusebio all'Esquilino.
Dal libro della Sapienza 2, 1.12-22
Condanniamolo ad una morte infame.
Rit. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato. dal salmo 33
Dal Vangelo secondo Giovanni 7, 1-2. 10. 25-30
Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora.

Gesù è prudente, non cerca il martirio, va di nascosto a Gerusalemme, sapendo quanta tensione sta crescendo intorno a lui. Ormai la situazione gli sta sfuggendo di mano: all'inizio Gesù era un fenomeno "naif" da tenere sotto controllo, ora che la folla lo segue, è diventato un pericolo concreto per l'appena ricostruito potere religioso che cerca di stare in equilibrio in una situazione faticosa di occupazione straniera. Gesù cerca di fugare gli ultimi dubbi riguardanti la propria identità, spiega che l'idea di un Messia misterioso, è solo una delle interpretazioni del messianismo, e che egli è mandato dal Padre anche se proviene dalla Galilea. Gesù è disposto a morire pur di dire Dio, pur di manifestarne l'autentico volto, e questo gli crea non pochi problemi con quelli che credevano di possedere Dio. E di conservarlo. Anche san Paolo sperimenta la fatica di doversi difendere dalle accuse dei suoi fratelli di sangue, prima, e da quelli di fede, poi. Viviamo con prudenza, amici, ma anche con grande libertà interiore. Viviamo in tempi in cui dire Cristo con credibilità non è affatto scontato, dovendo barcamenarci tra un'esplicita ostilità da parte di un malsana logica mondana e una superficiale visione della fede. Diamo sempre testimonianza al Padre, con prudenza, con equilibrio, con amore.
Avvicinandosi la sua ora, Gesù dà testimonianza al Padre. Con lui, giusto perseguitato, servo sofferente e solidale con noi fino alla fine, ci rivolgiamo al Padre dicendo:
Fa’ che rimaniamo in te, Signore!
Dona alla tua Chiesa il coraggio di scegliere Gesù Cristo, il Signore ieri, oggi e sempre. Ti preghiamo:
Provvedi il tuo popolo di profeti e pastori, perchè compia un buon cammino sulla strada del Regno. Ti preghiamo:
Assisti gli innocenti perseguitati e quelli che sono bisognosi di redenzione e di speranza. Ti preghiamo:
Toglici dal cuore l'aggressività e il rancore verso chi ci turba con la sua diversità. Ti preghiamo;
Donaci uno sguardo sincero quando esaminiamo i nostri sentimenti, le abitudini e le scelte di vita. Ti preghiamo:
Dio, amico degli uomini, tu che per realizzare il tuo disegno di salvezza da ogni popolo e razza scegli figli in cui risplendano i prodigi del tuo amore, e hai chiamato san Benedetto da San Fratello a servirti con la preghiera e la penitenza nella santa Chiesa, concedi alla tua famiglia di manifestare al mondo con le opere, la tua carità senza confini. Amen.
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LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dal libro dei Numeri (14, 1-25)
Sommossa del popolo e preghiera di Mosè
Seconda Lettura
Dalle «Lettere pasquali» di sant'Atanasio, vescovo (Lett. 5, 1-2; PG 26, 1379-1380)
Il mistero pasquale riunisce nell'unità della fede coloro che sono lontani col corpo
Venerdì della IV settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.
Impegno di vita
Nei momenti di riflessione di questa giornata, mi metterò di fronte a Gesù e cercherò di rispondere alla sua domanda: “E voi, chi dite che io sia?”. E mi chiederò in che modo, nella vita, sono coerente con l'incontro con Cristo.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per la nostra società che si regge sulla diplomazia e sul compromesso, perchè la testimonianza evangelica della comunità cristiana la trasformi e la liberi da ogni condizionamento cattivo.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Ho veramente scoperto che Lui è la Via: in Lui trovavo tutto quello che il mio cuore cercava, in Lui trovavo la pace, in Lui trovavo la gioia, in Lui trovavo un senso alla mia esistenza, in Lui trovavo quei colori capaci di riempire, di colorare di cielo la mia piccola vita. Chiara Amirante
VIA CRUCIS
Venerdì 4 Aprile

Oggi ripercorriamo il cammino della passione del Signore con il pio esercizio della
Via della Croce
(Per la meditazione delle singole stazioni clicca sull'immagine sopra riportata).
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