NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 22 Gennaio, la Chiesa celebra la memoria di San Vincenzo, diacono e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 22 Gennaio 2025 07:40

 Vincenzo, illustre martire di Gesù Cristo, nacque a Saragozza in Spagna. Sotto la disciplina di Valerio, vescovo di quella città, fu istruito nelle scienze e nella pietà. In breve fece tali progressi che meritò di essere ordinato diacono coll'incarico di predicare la parola divina. Ridotte all'essenziale, le notizie storiche sono che Vincenzo, durante la persecuzione di Diocleziano venne tradotto in catene da Saragozza a Valencia, per essere processato dinanzi al governatore Daciano, insieme al suo vescovo, e a Valencia subì il martirio probabilmente nel 304 dopo aver subito atroci tormenti. Egli fu tra i Santi più famosi, più amati e più venerati. In suo onore, sorsero innumerevoli chiese.

Stiamo celebrando la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sul tema: “Credi tu questo” (Giovanni 11, 26).  

Le preghiere e le riflessioni sono state preparate dai fratelli e dalle sorelle della Comunità monastica di Bose nel nord Italia. Come di consueto, un gruppo internazionale nominato congiuntamente dal DPUC e dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese ha lavorato sul materiale insieme ai redattori, per finalizzarlo.

Il 2025 segnerà il 1.700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico. Questa commemorazione offre un'occasione unica per riflettere e celebrare la fede comune dei cristiani, così come è stata espressa nel Credo formulato in quel Concilio. La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025 è un invito ad attingere a tale eredità comune e ad approfondire la fede che unisce tutti i cristiani.

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei         7,1-3.15-17

Tu sei sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchìsedek. 

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Salmo responsoriale

Rit. Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.             dal salmo 109  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              3, 1-6

È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla? 

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Meditiamo insieme

  La fine della prima parte del vangelo di Marco è carica di drammaticità, è un epilogo pieno di tensione e di violenza. I farisei hanno lungamente osservato l'opera di questo rabbino improvvisato, hanno prima mormorato, poi obiettato, ora agiscono per fermarlo. La differenza fra il loro modo di concepire la religione e quello di Gesù è ben sintetizzata dal drammatico racconto di oggi: per i farisei al centro della fede c'è il rispetto della norma. Per Gesù, invece, in mezzo c'è l'uomo paralizzato. Dio pone al centro della sua azione il bene degli uomini, questo è lo straordinario messaggio della Parola di Dio. Alcuni uomini che pensano di parlare in nome di Dio, invece, mettono al centro lo sforzo che l'uomo fa per piacere a Dio. La differenza è incolmabile, segna una svolta, cambia la prospettiva. La norma slitta al secondo posto, prima c'è la felicità dell'uomo nella pienezza di Dio. Gesù mette al centro l'uomo che soffre, adegua la norma, sana e santa, come il rispetto del riposo sabbatico, al caso concreto. Dio è felice se l'uomo si ricorda di essere figlio e dedica una giornata al riposo e alla festa. Ma è ancora più felice se nel giorno della festa l'uomo viene restituito alla sua integrità fisica e morale!  

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Preghiamo insieme

 

Preghiamo con fiducia il Padre affinché tutti riconosciamo e apriamo le porte a Cristo salvatore. Diciamo insieme: Sii tu la nostra vita, Signore.

Perché la comunità cristiana, come espressione della fede sia instancabile nel proteggere la vita e la dignità dell'uomo. Preghiamo:

Perché i cristiani divisi si convertano all'unico Cristo che risana le ferite e annulla le separazioni, guidandoli alla piena comunione nella fede. Preghiamo:

Perché le donne, che con difficoltà e paura portano in seno una promessa di vita, siano concretamente sostenute dalla comunità cristiana. Preghiamo:

Perché i disabili e tutti i sofferenti nell'anima e nel corpo trovino in Cristo e nella solidarietà degli uomini la rasserenante certezza dell'amore di Dio.
Preghiamo:

Perché le nostre parrocchie imparino a ricercare non la pratica formalistica della religione, ma in primo luogo l'amore di Dio e del prossimo. Preghiamo:

O Dio, fonte di ogni bene, comunica a noi la forza del tuo Spirito che animò il diacono e martire Vincenzo, e lo rese invincibile in mezzo ai tormenti, perchè anche la nostra fragile umanità sia sostenuta dalla potenza del tuo amore.   

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Deuteronomio   (7, 6-14; 8, 1-6)

Israele, popolo eletto

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo   (Disc. 276, 1-2; PL 38, 1256)

Vincenzo trionfò in colui che sconfisse il mondo

Mercoledì della II settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire.

 

Impegno di vita

Oggi mi impegno a vivere i miei rapporti con gli altri andando oltre l'apparenza e cercando di incontrarli "in profondità".

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Per i cattolici non praticanti affinché incontrino nel segreto del loro cuore la novità di Cristo

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

«Ogni crudeltà nasce da durezza di cuore e debolezza». Seneca

 

 

 


Mercoledì 22 Gennaio 2025

 

- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco nell'Aula Paolo VI.

 

 

Mercoledì 22 Gennaio 2025


Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita Pastorale a Naso secondo il seguente programma:

- Ore   9.30: Incontro con gli alunni delle Scuole Elementari;

- Ore 10.30: Incontro con gli alunni delle Scuole Materne e Medie;

- Ore 11.30: Incontro con gli alunni delle Scuole Superiori;

- Ore 16.30: Momento di preghiera per i defunti nel Cimitero comunale;

- Ore 17.30: Celebrazione Eucaristica presso la Chiesa dei Cappuccini e visita alle Suore del Bell'Amore;

- Ore 18.30: Visita ai malati;

- Ore 19.30: Visita alla contrada di Ponte Naso. 

Oggi, 21 Gennaio, la Chiesa celebra la memoria di Sant'Agnese, vergine e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 21 Gennaio 2025 07:45

Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, di una illustre famiglia patrizia, nel III secolo. Quando era ancora dodicenne, scoppiò una persecuzione e molti furono i fedeli che s'abbandonavano alla defezione. Agnese, che aveva deciso di offrire al Signore la sua verginità, fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di Roma, invaghitosi di lei ma respinto. Fu esposta nuda al Circo Agonale, nei pressi dell'attuale piazza Navona. Un uomo che cercò di avvicinarla cadde morto prima di poterla sfiorare e altrettanto miracolosamente risorse per intercessione della santa. Gettata nel fuoco, questo si estinse per le sue orazioni, fu allora trafitta con colpo di spada alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. Per questo nell'iconografia è raffigurata spesso con una pecorella o un agnello, simboli del candore e del sacrificio. La data della morte non è certa, qualcuno la colloca tra il 249 e il 251 durante la persecuzione voluta dall'imperatore Decio, altri nel 304 durante la persecuzione di Diocleziano.

Stiamo celebrando la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sul tema: “Credi tu questo” (Giovanni 11, 26).  

Le preghiere e le riflessioni sono state preparate dai fratelli e dalle sorelle della Comunità monastica di Bose nel nord Italia. Come di consueto, un gruppo internazionale nominato congiuntamente dal DPUC e dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese ha lavorato sul materiale insieme ai redattori, per finalizzarlo.

Il 2025 segnerà il 1.700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico. Questa commemorazione offre un'occasione unica per riflettere e celebrare la fede comune dei cristiani, così come è stata espressa nel Credo formulato in quel Concilio. La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025 è un invito ad attingere a tale eredità comune e ad approfondire la fede che unisce tutti i cristiani.

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei                 6, 10-20

La speranza che ci è proposta è come un’àncora sicura e salda. 

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.             dal salmo 110  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              2, 23-28

Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! 

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Meditiamo insieme

Non è lecito, è proibito, è vietato... Quante volte confondiamo la fede con il rispetto scrupoloso di infinite norme attribuite a Dio! Come se credere, in fondo, coincidesse col comportarsi bene, da bravi ragazzi, irreprensibilmente. Certo: quando incontriamo Dio la nostra vita si trasforma, si trasfigura, acquista una nuova dimensione ed è difficile credere senza che la fede cambi di conseguenza il nostro comportamento. Ma, sinceramente, fra noi cattolici vedo molto più diffuso il rischio del giudizio impietoso, dello scrupolo, della riduzione della fede a etica piuttosto che a motore del cambiamento. Gesù è accusato di trasgredire le regole. E Gesù, che ben conosce la Scrittura e la Legge, fatta per gli uomini, per donare loro libertà, non certo per opprimerli!, replica ai devoti scandalizzati citando un noto episodio di trasgressione compiuto dal re Davide col beneplacito dei sacerdoti del tempo. Come a dire: una norma va sempre letta nel suo contesto, soprattutto una norma rituale, salvaguardando il principio, ma cogliendone le eccezioni. No, Gesù non fonda un movimento anarchico, ma riconduce all'essenziale le norme attribuite a Dio, relativizzandole all'Assoluto. Impariamo da lui a vivere da figli e non da contabili!

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Preghiamo insieme

 

Gesù, signore del sabato, è la guida e il redentore dell'uomo. Con una preghiera concorde domandiamo al Padre di poter seguire Cristo nella sua obbedienza e nella sua libertà. Preghiamo insieme:
Donaci, Signore, fedeltà e libertà.

Preghiamo per il Papa, i vescovi, i sacerdoti, affinché esprimano la loro autorità di pastori come servizio della Chiesa e dell'uomo:

Preghiamo per i cristiani di tutte le confessioni, perché non si irrigidiscano nelle rispettive dottrine e istituzioni, ma cerchino con passione di verità ciò che Dio vuole:

Preghiamo per i musulmani, perché nell'abbandono fedele alla volontà di Dio si avvicinino a Cristo, rivelazione suprema del Padre:

Preghiamo per il nostro paese, perché siano stabilite leggi giuste per il bene comune e tutti contribuiscano con responsabilità alla loro attuazione:

Preghiamo per noi, perché amiamo la legge di Cristo come guida alla nostra libertà di figli di Dio:


Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere le potenze del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant’Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Deuteronomio   (6, 4-25)

La legge dell’amore

Seconda Lettura

Dal Trattato «Sulle vergini» di sant'Ambrogio, vescovo   (Lib. 1, cap. 2. 5. 7-9; PL 16, 189-191)

Non ancora capace di soffrire e già matura per la vittoria

Martedì della II settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire, con parti proprie. Alle Lodi salmi e cantico della domenica I settimana con le antifone proprie; ai Vespri antifone proprie e salmi dal Comune di un martire.

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò che cosa ne ho fatto della speranza cristiana, quanto essa sostiene i miei passi dando un ritmo di leggerezza al mio andare. E, se necessario, proverò a rispolverarla.

   

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per i Luterani e gli altri Protestanti d'Europa, affinché incontrino nel segreto del loro cuore la novità di Cristo.

MESSAGGIO DEL GIORNO

Il cristiano alimenta la propria speranza sapendo innanzi tutto che il Signore è all'opera con noi nel mondo e [...] prosegue la Redenzione compiuta sulla Croce ed esplosa in vittoria la mattina della Risurrezione. San Paolo VI


 

 

 

Martedì 21 Gennaio 2025

 

 

 

Martedì 21 Gennaio 2025


Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita Pastorale a Naso secondo il seguente programma:

- Ore   9.30: Visita alla Residenza Esecuzione Misura di Sicurezza (Ospedale psichiatrico);

- Ore 10.30: Visita al centro «Sorge il Sole»;

- Ore 11.30: Visita alle attività e ai malati di Cresta;

- Ore 12.15: Visita alle Chiesa e alle contrade di Maina e Santa Domenica;

- Ore 16.00: Ora Media e visita alla Chiesa e alla contrada di Malò;

- Ore 16.30: Visita agli ammalati di Malò e alla Chiesa di contrada Caria;

- Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa Madonna del Buon Consiglio di Cresta.  

Oggi, 20 Gennaio, la Chiesa celebra la memoria di San Sebastiano, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 20 Gennaio 2025 07:48

 

Le notizie storiche su san Sebastiano sono davvero poche, ma la diffusione del suo culto ha resistito ai millenni, ed è tuttora molto vivo. Ben tre Comuni in Italia portano il suo nome, e tanti altri lo venerano come santo patrono. San Sebastiano fu sepolto nelle catacombe che ne hanno preso il nome. Il suo martirio avvenne sotto Diocleziano. Secondo i racconti della sua vita sarebbe stato un cavaliere valsosi dell'amicizia con l'imperatore per recare soccorso ai cristiani incarcerati e condotti al supplizio. Avrebbe fatto anche opera missionaria convertendo soldati e prigionieri. Lo stesso governatore di Roma, Cromazio, e suo figlio Tiburzio, da lui convertiti, avrebbero affrontato il martirio. Tutto ciò non poteva passare inosservato a corte, tanto che Diocleziano stesso convocò Sebastiano. Inizialmente si appellò alla vecchia familiarità: «Ti avevo aperto le porte del mio palazzo e spianato la strada per una promettente carriera e tu attentavi alla mia salute». Poi passò alle minacce e infine alla condanna. Venne legato al tronco di un albero, in aperta campagna, e saettato da alcuni commilitoni.

Stiamo celebrando la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sul tema: “Credi tu questo” (Giovanni 11, 26).  

Le preghiere e le riflessioni sono state preparate dai fratelli e dalle sorelle della Comunità monastica di Bose nel nord Italia. Come di consueto, un gruppo internazionale nominato congiuntamente dal DPUC e dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese ha lavorato sul materiale insieme ai redattori, per finalizzarlo.

Il 2025 segnerà il 1.700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico. Questa commemorazione offre un'occasione unica per riflettere e celebrare la fede comune dei cristiani, così come è stata espressa nel Credo formulato in quel Concilio. La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025 è un invito ad attingere a tale eredità comune e ad approfondire la fede che unisce tutti i cristiani.

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei         5, 1-10

Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì. 

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Salmo responsoriale

Rit. Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.          dal salmo 109   

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              2, 18-22

Lo sposo è con loro. 

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Meditiamo insieme

Lo sposo è con noi, all'inizio della nostra settimana. È con noi mentre andiamo al lavoro o quando concludiamo la giornata. L'ordinarietà della nostra vita è trasfigurata dalla presenza dello sposo, perciò siamo diversi. Diverso è il nostro atteggiamento interiore, diverso il nostro modo di intendere la devozione, diverso il modo di essere persone "religiose". Molti sono i devoti nel mondo, di diverse epoche e di diverse epoche. E i tratti della spiritualità, e i difetti, si assomigliano. Gesù chiede ai suoi amici, agli amici dello sposo, di vivere l'ascesi spirituale in maniera innovativa, diversa, radicalmente nuova. Digiuna, certo, ma per essere libero dagli appetiti. Prega, ovvio, ma senza metterti in mostra. Paga la decima, se credi, ma di nascosto, senza che la tua destra sappia ciò che fa la tua sinistra. La novità del vangelo è sconcertante, destabilizzante. Lo è al punto che corriamo il rischio di ritagliarci degli spazi più consoni alle nostre fantasie devozionali. Gesù è libero, non libero come un anarchico, ma libero per amare, libero per tornare all'origine, alla sorgente. San Paolo, feroce e scrupoloso osservatore della Legge, cambierà radicalmente le sue condizioni e si lascerà trasformare dalla tenerezza di Dio, mettendo lui, il Signore, al centro della propria vita, e non la Legge.  

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Preghiamo insieme

 

Il vangelo di Gesù è vino nuovo, parola divina che spezza sempre i limiti delle attese umane. Preghiamo il Padre di ogni bene, perché diveniamo portatori della novità di Cristo. Insieme preghiamo:
Crea in noi uno spirito nuovo.

Per la Chiesa, sposa di Cristo, affinché mostri a chi non crede, la verità gioiosa e liberante di Gesù. Preghiamo:

Per le comunità cristiane divise, affinché rafforzino con la preghiera e con il digiuno la ricerca dell'unità. Preghiamo:

Per gli ebrei e tutti i credenti in Dio, affinché incontrino nel segreto del loro cuore la novità di Cristo. Preghiamo:

Per gli affamati di cibo e di giustizia, affinché siano sostenuti dalla solidarietà dei cristiani e possano scoprire in Cristo la speranza per ogni giorno. Preghiamo:

Per la nostra comunità, affinché non si addormenti nell'abitudine e nella noia, ma si impegni a trovare vie nuove per realizzare oggi il vangelo. Preghiamo:
 

Donaci, Signore, il tuo spirito di fortezza, perchè, ammaestrati dal glorioso esempio del tuo martire san Sebastiano, impariamo a obbedire a te piuttosto che agli uomini.

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Deuteronomio   (4, 1-8. 32-40)

Discorso di Mosè al popolo

Seconda Lettura
 

Dal «Commento sul salmo 118» di sant'Ambrogio, vescovo   (Cap. 20, 43-45; 48; CSEL 62, 466-468)

La fedele testimonianza di Cristo

Lunedì della II settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire.

 

Impegno di vita

Il digiuno è una pratica importante nel cammino di fede: rafforza la nostra volontà e ci rende più disponibili ad accogliere la Parola di Dio. Oggi «digiunerò» privandomi di qualcosa a cui tengo (cibo o altro: televisione, fumo…).

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Per gli Anglicani affinché incontrino nel segreto del loro cuore la novità di Cristo.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Tutto è già vivo. Perché Cristo è risorto. Esiste quaggiù un luogo dove non vi è più separazione, ma soltanto grande amore, la grande gioia. Quel luogo è il Calice, nel cuore della Chiesa. E da lì nel tuo cuore. Patriarca Atenagora I   

 

 


Lunedì 20 Gennaio 2025 

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Carlos José Tissera, Vescovo di Quilmes (Argentina);

- S.E. Mons. Athanasius Schneider, O.R.C., Vescoto tit. di Celerina, Ausiliare di Maria Santissima in Astana (Kazakhstan);

- Delegazione Ecumenica dalla Finlandia;

- Comunità dell’Almo Collegio Capranica di Roma.

 

 

Lunedì 20 Gennaio 2025


Il Vescovo Guglielmo prosegue la Visita Pastorale a Naso con il seguente programma:

- Ore  9.30: Visita al Comando dei Carabinieri;

- Ore 10.30: Visita al Municipio e benedizione della nuova sala consiliare;

- Ore 16.00: Celebrazione dell'Ora Media e visita alla Chiesa e alla contrada di Grazia;

- Ore 16.30: Visita alla caserma del Corpo Forestale;

- Ore 17.30: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di Bazia.

Oggi, 19 Gennaio, la Chiesa celebra la Seconda Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 19 Gennaio 2025 07:39

 

Dopo le feste del Natale è iniziato il tempo ordinario della liturgia con un cammino spirituale che si svolgerà in ascolto della parola di Dio che ci accompagnerà in queste domeniche senza particolari celebrazioni e ricorrenze. Oggi celebriamo la seconda domenica del tempo ordinario e il vangelo ci porta con Gesù e la Madonna ad un pranzo di nozze, a Cana di Galilea, dove Gesù partecipa con sua madre. Una bellissima esperienza che Gesù vuole consacrare e santificare con la sua presenza a protezione di quella famiglia nascente che nell'ordine della creazione e redenzione fonda il suo essere sul sacramento del matrimonio.  

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         62, 1-5

Gioirà lo sposo per la sposa.

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Salmo responsoriale

Rit. Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.             dal salmo 95


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Seconda lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi         12, 4-11

L’unico e medesimo Spirito distribuisce a ciascuno come vuole. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              2, 1-12

Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.

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Meditiamo insieme

Questo vangelo è commovente quando lo si considera come un semplice episodio della vita pubblica di Gesù, un intervento di bontà e di potenza per togliere dall'imbarazzo delle persone che non erano state capaci di prevedere bene tutto. «Non hanno più vino»: Gesù, che sua madre Maria ha messo al corrente, interviene con un dono sovrabbondante. Dobbiamo capire però, come ci dice bene san Giovanni, che questo episodio ci presenta un segno, anzi, l'inizio stesso dei segni, non si tratta cioè di un semplice fatterello, felice racconto, ma della rivelazione del piano divino, del progetto di Dio. Dal racconto di Cana si può dire quello che scrive san Paolo dell'unione dell'uomo e della donna: «Questo mistero è grande, lo dico in rapporto a Cristo e alla Chiesa». L'episodio di Cana è grande perché è il segno del mistero di Gesù e della Chiesa, ci dice che l'intenzione divina è sempre una intenzione d'amore. Gesù è venuto fra noi per trasmetterci l'amore, per suscitare l'amore. E' venuto a stabilire la sua alleanza tra e con noi. E l'episodio di Cana annuncia in modo misterioso questa nuova alleanza. Gesù celebrerà le vere nozze tra Dio e l'umanità, darà il vino necessario perché la festa nuziale non sia interrotta, ma arrivi al compimento. E questo vino non sarà semplicemente l'acqua mutata in vino, sarà la trasformazione della natura umana di Gesù. Egli verserà il suo sangue come vino delle nozze, cioè giungerà all'estremo dell'amore accettando una morte violenta e trasformandola in mezzo di unione definitiva tra lui e gli uomini, tra gli uomini e Dio. Il mistero di Cana, inizio dei segni, deve, come è stato per i discepoli, stimolarci a credere pienamente in Gesù e, nello stesso tempo, deve darci una fiducia filiale in Maria, sua e nostra madre, che ci guida, ci incoraggia, ci aiuta potentemente.  

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Preghiamo insieme

 

Il Signore non si accontenta di un’adesione formale al Suo messaggio di salvezza, Egli pretende una radicalità del nostro essere cristiani: vuole trasformarci. Preghiamo insieme e diciamo: Signore rendici vino nuovo.

Perché l’umanità sappia leggere i segni della Tua presenza senza cedere all’irrazionalità della superstizione. Preghiamo.

Perché sappiamo seguire l’indicazione di Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Preghiamo.

Perché il nostro cuore sia sempre sicuro che il domani ci riserverà “il vino migliore”. Preghiamo.  

Perché la Tua parola e la Tua presenza ci accompagnino sempre lungo questo anno e ci convertano. Preghiamo.

O Padre, tutto si esaurisce nella nostra vita eccetto Te e il Tuo amore. Fa’ che in virtù di questo la nostra finitezza sia un’occasione da cogliere e non un ostacolo da odiare. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

 

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Deuteronomio   (1, 1. 6-18)

L'ultimo discorso di Mosè in Moab

Seconda Lettura
Dalla «Lettera agli Efesini» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo
e martire   (Capp. 2, 2 - 5, 2; Funk 1, 175-177)

La perfetta armonia frutto della concordia

Domenica della II settimana, ufficio della II Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno C.

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, visualizzerò il banchetto di Cana e mi percepirò invitato a bere il vino nuovo. Dalla "giara" del mio esistere mi viene versato anche oggi dal Signore il vino di una vita veramente nuova, divinizzata. Rimango in silenzio, amando e ringraziando.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Il banchetto di Cana è anticipazione festosa del banchetto eucaristico; Signore dona alle famiglie la gioia di incointrarti ogni domenica.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Se vuoi cogliere il bel frutto: Gesù abbassa la bella pianta: Maria! - Maria s'abbasserà a te sol che La chiami, sol che in Lei confidi! ma vuole che ami follemente il Suo Gesù! Beata Maria Candida dell'Eucaristia

 


 

 

 

Domenica 19 Gennaio 2025

 

Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro. 

 

 

 

Domenica 19 Gennaio 2025


Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Naso con il seguente programma:

- Ore 17.30 S. Messa solenne di accoglienza;

- Ore 18.30 Incontro con i gruppi parrocchiali, ministri della comunione, comitati, catechisti, operatori pastorali, Azione Cattolica e movimenti.

Oggi, 18 Gennaio, la Chiesa ricorda Santa Margherita d'Ungheria PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 18 Gennaio 2025 07:21

Nacque nel 1242 da Bela IV re d'Ungheria e dalla regina Maria di origine bizantina, probabilmente nel castello di Turòc. Nel 1252 fu condotta al monastero delle Domenicane di Santa Maria nell'Isola delle Lepri sul Danubio presso Buda, fondato da suo padre. Qui fa la sua professione religiosa nel 1254 e prende il velo nel 1261. Margherita si faceva leggere le Sacre Scritture e si affidava alla guida spirituale del suo confessore, il domenicano Marcello, già Provinciale d'Ungheria. È stata una delle più grandi mistiche medievali d'Ungheria. Grazie alla sua ascesi ebbe il dono delle visioni. Morì il 18 gennaio 1270 nel suo convento dell'Isola delle Lepri, presso Budapest. La sua tomba divenne presto meta di pellegrinaggi. Il processo canonico per dichiararla santa è incominciato nel 1271, sotto Gregorio X. La canonizzazione è avvenuta nel 1943, con Pio XII. Un iter complessivo di 672 anni. 

Oggi inizia la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, incentrata sul tema: “Credi tu questo” (Giovanni 11, 26).

 

Le preghiere e le riflessioni sono state preparate dai fratelli e dalle sorelle della Comunità monastica di Bose nel nord Italia. Come di consueto, un gruppo internazionale nominato congiuntamente dal DPUC e dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese ha lavorato sul materiale insieme ai redattori, per finalizzarlo.

Il 2025 segnerà il 1.700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico. Questa commemorazione offre un'occasione unica per riflettere e celebrare la fede comune dei cristiani, così come è stata espressa nel Credo formulato in quel Concilio. La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025 è un invito ad attingere a tale eredità comune e ad approfondire la fede che unisce tutti i cristiani.

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei         4, 12-16

Accostiamoci con fiducia piena al trono della grazia. 

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Salmo responsoriale

Rit. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.         dal salmo 18 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              2, 13-17

Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

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Meditiamo insieme

Il vangelo di Marco mette in crisi i pregiudizi religiosi di ieri e di oggi: Gesù guarisce un indemoniato in sinagoga (!), guarisce la comunità perché si metta a servizio del Regno, amministra il perdono e, oggi, scandalizza i benpensanti (categoria sempre molto diffusa) prendendo con sé un pubblicano come Levi. I pubblicani erano ebrei collaborazionisti dei romani da cui appaltavano la riscossione delle tasse. Odiati e temutissimi, erano considerati pubblici peccatori e segretamente disprezzati. Gesù non ha paura di chiamare Levi durante il suo lavoro, di prenderlo con sé, fra i suoi. La Chiesa non è il club dei bravi ragazzi, ma la comunità di coloro che, perdonati, annunciano la misericordia del Signore. E spiega la sua scelta: i sani non sanno che farsene del medico! Se imparassimo, nella Chiesa, questa lezione fondamentale! Che ce ne facciamo di benpensanti che credono sempre di essere nel giusto? Che ce ne facciamo di persone che passano il tempo a pesare il peccato degli altri senza riconoscere il proprio? Osiamo, come Gesù, annunciare la buona notizia: proprio perché siamo fragili e peccatori accogliamo il vangelo del Signore!  

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Preghiamo insieme

 

Con una preghiera concorde ringraziamo il Padre celeste per averci donato Cristo e lo Spirito, e per ogni dono della sua misericordia che ricordiamo nell'Eucaristia. Ripetiamo insieme:
Salvaci, o Signore.

Per Gesù, venuto a chiamare non i giusti, ma i peccatori. Noi ti preghiamo:
Per Gesù che anche oggi si dona come cibo a noi peccatori. Noi ti preghiamo:
Per Gesù, parola divina che penetra fino in fondo all'anima per la sua conversione. Noi ti preghiamo:
Per Gesù che chiama continuamente gli uomini alla sua sequela. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo che ci guida alla verità intera di Gesù. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo, fuoco che purifica e forza di risurrezione. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo che rinnova il cuore dell'uomo. Noi ti preghiamo:
Per la Vergine Maria, segno gioioso dell'umanità liberata dal male. Noi ti preghiamo:


Signore Gesù Cristo, che alla vigilia della tua passione hai pregato perché tutti i tuoi discepoli fossero uniti perfettamente come tu nel Padre e il Padre in te, fa’ che noi sentiamo con dolore il male delle nostre divisioni e che lealmente possiamo scoprire in noi e sradicare ogni sentimento d’indifferenza, di diffidenza e di mutua astiosità. Concedici la grazia di poter incontrare  tutti in te, affinché dal nostro cuore e dalle nostre  labbra si elevi incessantemente la tua preghiera per l’unità dei cristiani, come tu la vuoi e con i mezzi che tu vuoi. In  te che sei la carità perfetta,  fa’ che noi troviamo  la via che conduce all’unità nell’obbedienza  al tuo amore e alla tua verità. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide   (44, 1-2. 16 - 45, 5)

Elogio dei Padri: da Enoch a Mosè
 

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa   (Capp. 31-33; Funk 1, 99-103)

Fin da principio Dio ha giustificato tutti per mezzo della fede

Sabato della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della II Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno C.

 

Impegno di vita

A ogni persona, a ogni nome proprio è rivolta la chiamata di Gesù: oggi passa, guarda anche me, mi chiama... Sarò capace anche io di alzarmi e seguirlo?

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Per il cammino ecumenico: il dialogo teologico e il rinnovamento spirituale aiutino le Chiese a riunirsi un giorno in un solo ovile e con un solo pastore.
 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Anche la vocazione di Matteo (Levi) è inserita nell'orizzonte della misericordia. Passando davanti al banco delle imposte gli occhi di Gesù fissarono quelli di Matteo. Era uno sguardo carico di misericordia che perdonava i peccati di quell'uomo e, vincendo le resistenze degli altri discepoli, scelse lui, il peccatore e il pubblicano, per diventare uno dei Dodici. San Beda il Venerabile, commentando questa scena del Vangelo, ha scritto che Gesù guardò Matteo con amore misericordioso e lo scelse: miserando atque eligendo. Mi ha sempre impressionato questa espressione, tanto da farla diventare il mio mottoPapa Francesco


 

 

Sabato 18 Gennaio 2025

 Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi; 

- Il Signor Shin Koyamada, Presidente della Guardian Girls International, e del Shinca Group, con la Consorte;

- Delegazione della Fondazione Cattolica di Verona;

- Membri della Fondazione della Guardia Svizzera Pontificia.

 

 

 

 

 

Sabato 18 Gennaio 2025


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