“Continuiamo a camminare insieme”: il 13 e 14 ottobre l'Assemblea regionale sinodale
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Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 10 Ottobre 2023 10:37
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“Continuiamo a camminare insieme”: si avvicina il grande appuntamento delle Chiese di Sicilia con l’Assemblea sinodale. Venerdì 13 e sabato 14 ottobre p.v., a Terrasini (Palermo), si ritroveranno i delegati delle 18 diocesi della Sicilia e un gruppo di invitati: insieme esporranno esperienze e opinioni, e soprattutto suggeriranno spunti che aprano al superamento di alcune situazioni evidenziate nella fase narrativa del sinodo, quella dell’ascolto di tante persone, giovani e adulti, attivi collaboratori della vita pastorale o più distanti osservatori delle comunità ecclesiali.

Siamo ormai immessi in quella sapienziale, nella quale operare il delicato compito di discernere quanto raccolto. Secondo la tradizione isolana – spiega il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, Presidente della Conferenza episcopale siciliana, le Chiese sorelle avvertono la necessità di condividere quanto ascoltato, i nodi critici e i germogli promettenti, per aprirsi a un discernimento tramite il quale pervenire, almeno in alcuni ambiti, a scelte convergenti e sintoniche”.

Pubblichiamo anche uno stralcio dell'intervista concessa al nostro giornale nell'estate scorsa da Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo Ausiliare di Messina, Coordinatore dell'Assemblea Ecclesiale.

D. Carissimo mons. Cesare, è programmata per il 13 e 14 ottobre 2023 l’Assemblea ecclesiale regionale, tappa significativa del cammino sinodale delle Chiese in Sicilia. Nel corso della sessione invernale di lavoro della Conferenza episcopale siciliana lei, in qualità di delegato per l’Assemblea sinodale insieme al Vescovo di Patti, ha proposto i contenuti e il metodo con cui dovranno svolgersi i lavori. Centro dell’assemblea dovrà essere il confronto nei gruppi sinodali costituiti da vescovi, presbiteri, diaconi, consacrati e laici. Ogni diocesi, poi, parteciperà con un numero stabilito di rappresentanti in base al numero di abitanti (per Patti saranno 7), per un totale di 288 partecipanti. Come si stanno preparando le Chiese di Sicilia a tale importante evento ecclesiale?

R. Anzitutto sento il bisogno di ringraziare lei, Direttore, per questa grande opportunità che mi offre di esprimere il mio pensiero, che poi si fa voce dell’episcopato siciliano, rispetto a questo bellissimo tema che è «La sinodalità nella Chiesa» ed in particolare nella nostra Isola; ringrazio lei e anche la redazione del giornale «In Cammino», di cui come sa anzi, come sai (perché siamo fraterni amici, quindi ti do del tu), sono un assiduo lettore; complimenti per il giornale e per i contenuti che esprime, e del resto, quello del Sinodo è un contenuto portante nella vita ecclesiale di oggi per il quale le Chiese di Sicilia si sono date appuntamento per il 13 e 14 ottobre prossimi a Terrasini in un’Assemblea Ecclesiale Regionale che vuole mettere in comune le riflessioni che sono emerse nelle singole diocesi di Sicilia in questi due anni di fase narrativa del cammino sinodale, per poi avviare insieme la fase sapienziale, cioè il discernimento alla luce della Parola di Dio al fine di verificare insieme quali scelte pastorali compiere secondo le sfide che la società di oggi pone alla Chiesa e in particolare alla società siciliana, ciò i problemi emergenti nella nostra isola. Sarà così un bel momento di Chiesa, di fraternità ecclesiale, di scambio di idee e di contenuti, perché il cammino svolto in ciascuna diocesi non rimanga intercluso all’interno della propria circoscrizione ecclesiastica, ma possa divenire una risorsa per tutti. Il cammino che è stato fatto insieme in preparazione a questa assemblea - un cammino che io ho avuto l’onore di coordinare in piena sintonia con il Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, mons. Antonino Raspanti e con il Segretario, che è il vostro vescovo di Patti, il carissimo mons. Guglielmo Giombanco  questo cammino preparatorio ha enucleato cinque aree tematiche, attorno alle quali si svilupperanno gli approfondimenti nei tavoli sinodali. Sono cinque ambiti che abbiamo declinato con questi titoli: 1) Compagni di viaggio, soprattutto di chi porta in sé delle ferite aperte secondo le emergenze di oggi a livello personale, familiare, sociale, quali le fragilità, la solitudine, le incomprensioni, che possono riguardare anche noi, perché non è che noi siamo i puri, i perfetti; la Chiesa non è una setta, ma una comunità allargata, un popolo in cammino, di poveri in cammino, i poveri di Jahweh, e quindi noi siamo i poveri tra i poveri, illuminati dalla ricchezza di Cristo che vuole farci ricchi con la sua povertà. Lui si è fatto povero per noi  come dice san Paolo  per arricchirci della sua potenza divina; 2) Corresponsabili nella missione; 3) Dialogo e partecipazione nella società, soprattutto nella realtà socio-politica della nostra isola, per rendere il nostro laicato più incisivo sul piano sociale e politico; 4) Dialogo tra le generazioni e spopolamento delle aree interne, quindi il problema dell’emergenza giovani soprattutto all’interno delle nostre chiese; 5) La pietà popolare e il discernimento, affinché la pietà popolare sia più autentica, più innervata di spirito evangelico e meno incrostata di elementi folkloristici o, addirittura, paganeggianti. La preparazione si sta sviluppando attorno ai nuclei tematici che abbiamo evidenziato, e su questi nuclei tematici si sta riflettendo a livello locale; so che, per esempio, nella vostra diocesi di Patti, il vescovo ha convocato i vicariati su queste tematiche per fare un cammino di preparazione.
 

A pochi giorni dall’inizio dei lavori, mons. Raspanti spiega in un video con quale spirito ci si appresta a vivere questo momento. Nel suo intervento un pensiero per quanti prenderanno personalmente parte all’evento e a quanti sono chiamati a sostenere i lavori con la preghiera.

 

 

 

 




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