NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 15 Aprile, la Chiesa celebra il Martedì della Settimana Santa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 15 Aprile 2025 07:34

La liturgia del Martedì Santo ci presenta uno degli amici di Gesù, Giuda Iscariota, che lo abbandona e lo tradisce. Ecco lo stato di sconforto che può aver avuto Gesù nel constatare che, nonostante il suo impegno, è sempre stato rifiutato, anche dagli amici, per cui esclama dal profondo del cuore "invano ho faticato", ma, nonostante l'apparente fallimento, Gesù non perde mai la fiducia in Dio suo Padre, sicuro che Dio può trarre il bene anche dal male. Dal rifiuto di Gesù, da parte del popolo ebreo, Dio trae qualcosa di positivo, perché la proposta di salvezza viene estesa a tutta quanta l'umanità; anche il tradimento di Giuda è qualcosa di negativo, ma Dio riesce a ricavarne qualcosa di buono, perché il tradimento ha portato Gesù a morire e risorgere per l'umanità. Le nostre vie sono diverse dalle vie di Dio, Dio sa costruire sempre qualcosa di nuovo, nonostante le apparenze del fallimento, e questo ci deve incoraggiare quando ci sembra che tutto quanto crolli, quando ci sembra che ormai siamo inutili, che siamo insignificanti; dobbiamo avere sempre lo stesso atteggiamento del Servo sofferente, che non ha perso mai la fiducia nel Signore che anche dalle cose negative ha saputo trarre qualcosa di positivo.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di Santa Prisca all'Aventino.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         49, 1-6
 

Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra. (Secondo canto del Servo del Signore) 

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Salmo responsoriale

Rit. La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.           dal salmo 70

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              13,21-33.36-38

Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.

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Meditiamo insieme

In Giovanni il racconto della cena è denso di stupore che si fa largo nella drammaticità del momento. Gesù salva Giuda dal suo tradimento e Pietro dalla sua supponenza. Il boccone (l'Eucarestia!) dato a Giuda è l'ultimo tentativo del Maestro per manifestargli la misura del suo amore e il suo perdono. Giuda vede in quel gesto, che è un sacramento d'amore, un gesto di sfida. È notte profonda, nel suo cuore, buio fitto. È perso, Giuda, certo, ma non è venuto esattamente per chi è perduto, il Salvatore del mondo? Pietro, invece, accentua la distanza dagli altri, si tira fuori, pensa di essere il primo della classe. Ingenuo ed illuso: dovrà confrontarsi con la fragilità della propria fede per poter diventare, infine, il garante della fede dei fratelli. E fra questi due tradimenti Gesù afferma l'incredibile: il gesto che segna il momento più catastrofico della sua vicenda terrena diventa, per lui, l'occasione per manifestare lo straordinario progetto che Dio ha sul mondo, il suo volto autentico. In questa settimana sediamoci a meditare quanto è grande l'amore di Dio su ciascuno di noi. Nessuno è perso, agli occhi di Dio: siamo tutti oggetto della sua opera di salvezza. 

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Preghiamo insieme


Dio ha un progetto di felicità per ciascun uomo e niente può impedire la sua volontà di salvezza. Dinanzi alle nostre sconfitte, confidiamo in lui e preghiamo:
Salvaci, Signore.

Nella Chiesa tu sei amato ma, per la nostra debolezza, sei anche tradito continuamente: aiuta le comunità cristiane a testimoniare il Cristo crocifisso, umiliato ed assaltato. Preghiamo:

Con la voce dei poveri spesso ci inviti a te, ma quasi sempre ci allontaniamo indifferenti: indica alla comunità degli uomini la via della riconciliazione. Preghiamo:

Ci chiedi di servire con amore, ma noi vogliamo piuttosto essere serviti: allontanata dal cuore dell'uomo la sete del potere che opprime e distrugge. Preghiamo:

Ci scandalizziamo per il tradimento degli altri, ma chiudiamo gli occhi sulle nostre molteplici colpe: non permettere che qualcuno giudichi e condanni confidando unicamente in se stesso. Preghiamo:

Dividiamo lo stesso pane eucaristico, ma siamo restii a fare comunione col prossimo: rendici pane spezzato che, alla sequela del Cristo, sa condividere le ansie e le gioie dell'umanità. Preghiamo:

Signore Gesù, lascia che come l'apostolo evangelista Giovanni appoggi tutto il mio essere sul tuo cuore. Fammi percepire in esso tutto l'Amore che tu hai per me, fammi ordinare le mie energie di amore con la mia emozionalità immersa nella tua divina umanità. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (12, 1-13)

Camminiamo con lo sguardo fisso su Gesù

Seconda Lettura

Dal libro «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno, vescovo   (15, 35; PG 32, 127-130)

Unica è la morte al mondo e unica la risurrezione dei morti

Martedì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa. A Lodi e Vespri antifone proprie. 

 

Impegno di vita

Mi impegno a vivere con umiltà la parola di oggi, per imparare a seguire Cristo fin sotto la croce.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Signore, tu che per amore nostro hai perdonato il tradimento dei tuoi discepoli, custodisci la tua Chiesa, perchè sappia sollevarsi nonostante le difficoltà e gli ostacoli che vive per l'annuncio del tuo regno.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Povero Pietro! Cercava un sostegno in se stesso, invece di appoggiarsi sulla forza del Buon Dio. Sono certa che se avesse detto umilmente a Gesù: "Ti prego, dammi il coraggio di seguirti fino alla morte", quel coraggio gli sarebbe stato concesso immediatamente. Santa Teresa di Lisieux

 

  

 

   

 


Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza. Sono sospese tutte le Udienze.

 


  


 

Martedì 15 Aprile 2025

 

Oggi, 14 Aprile, la Chiesa celebra il Lunedì della Settimana Santa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 14 Aprile 2025 07:37

La liturgia del Lunedì Santo ci fa uscire da Gerusalemme ancora tutta in agitazione per gli avvenimenti del giorno precedente e ci conduce nella calma atmosfera di Betània, in casa degli amici Marta, Maria e Lazzaro, presso i quali Gesù, per l'ultima volta, va a cercare un po' di ristoro fisico e morale. Qui, in questo familiare incontro, possiamo ulteriormente scoprire le ricchezze di umana sensibilità del cuore di Cristo Signore. Maria compie il gesto dell'unzione per intuizione d'amore, quasi presagendo la sorte cui il Maestro stava per andare incontro. La donna sa quanto sia preziosa - ben più del nardo - la presenza del Signore tra di noi. Quello che a Giuda sembra troppo, per lei è ancora poco: il profumo versato vuole significare il dono di sé che ella nel profondo del cuore ricambia al suo Signore che va a morire per lei, per tutti.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di Santa Prassede all'Esquilino
 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         42, 1-77
 

Non griderà, non farà udire in piazza la sua voce. (Primo canto del Servo del Signore) 

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è mia luce e mia salvezza.           dal salmo 26 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              12, 1-11

Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 

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Meditiamo insieme

Tutto si tinge di serena mestizia all'inizio della più grande delle settimane. Ora per ora, ripercorriamo l'ultimo scorcio di vita del Maestro Gesù. Ci immaginiamo l'odore forte degli ulivi, in quell'inizio di aprile, la luce abbagliante di Gerusalemme, la folla che sale verso il Tempio splendido e adorno di ogni meraviglia. Facciamo nostro lo sguardo del Rabbì. E le sue emozioni. A pochi giorni dalla cena, Giovanni ci parla del gesto dell'unzione, che attribuisce a Maria di Betania, la mistica che ascolta la Parola, che si è scelta la parte migliore. Profumo di nardo, il suo, gesto inutile, spreco immane, sottolinea Giuda. È vero, dice Gesù, è uno spreco quello di Maria, ma invita Giuda a prendere i poveri con sé, non a far loro l'elemosina. E noi, amici, quale profumo di nardo possiamo offrire al Maestro? Quale gesto all'apparenza inutile sapremo offrire al Signore? Un quarto d'ora di adorazione, un mazzo di fiori a nostra madre, un'ora di gioco con i nostri figli? Così, gratis, senza calcolo, per tentare di imitare il gesto immenso e sconcertante di un Dio che, senza condizioni, muore per amore. Prepariamoci, amici, saliamo a Gerusalemme. 

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Preghiamo insieme


Gesù, luce delle genti e nostra giustizia, viene per liberarci da ogni prigionia e cecità. Desiderosi della vita nuova, chiediamo: Donaci il tuo Spirito, Signore!

Per amarti nella Chiesa, anche quando non ci sembra tua perfetta trasparenza:
Per servirti nei poveri e in quelli che il mondo emargina:
Per spendere gratuitamente la nostra vita per te:
Per attendere con pazienza la tua venuta e la tua salvezza:
Per ricordare che siamo opera delle tue mani e tutti fratelli tra noi:
Per rispettare e venerare i tuoi modi di intervenire nella storia:
Per saperti accogliere nel nostro cuore profumato di adorazione e di amore:
Per sentirti vicino a noi peccatori, dalla fede incrinata e smorta:
Per seguirti ovunque, anche se non sappiamo dove il tuo amore ci conduce:
Per aprirci al mistero della croce, consegnandoti la nostra volontà come ha fatto il Cristo:

O Dio, creatore e salvatore nostro, che ci hai dato tutti i doni del tuo amore, ascolta la nostra voce. con il sacrificio del tuo Figlio Gesù, ti offriamo ciò che siamo, in semplicità e letizia, perchè il profumo della tua lode si spanda nell'universo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei       (10, 19-39)

Perseveranza nella fede. Attesa del giudizio

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo    (Disc. Guelf. 3; PLS 2, 545-546)

Gloriamoci anche noi nella Croce del Signore

Lunedì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa. A Lodi e Vespri antifone proprie.

Impegno di vita

Oggi prenderò sul serio l'invito che Giovanni mi rivolge col riprendere a scandire i giorni all'approssimarsi dell'«ora». Un invito a sostare più a lungo accanto al Maestro per apprendere la lezione dell'amore, in cui sono sempre troppo scadente.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per quanti in questi giorni si accosteranno al sacramento della Riconciliazione per prepararsi alla Pasqua, perchè possano fare esperienza dell'amore del Padre che li accoglie con tenerezza.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Maria di Betania scandalizza i commensali per "tanto spreco". Ma Gesù apprezza e si capisce il perché: lo spreco dice la misura dell'amore. Chi ama ragiona con il cuore e non gioca al risparmio. Poiché la logica dell'amore è di non conoscere misura, di dare tutto. Elena Bosetti 

 

  

 

  

 


Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza. Sono sospese tutte le Udienze.


 

 

Lunedì 14 Aprile 2024

 NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 13 Aprile, la Chiesa celebra la Domenica delle Palme e della Passione del Signore PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 13 Aprile 2025 07:36

Celebriamo oggi la Domenica delle Palme, ma più esattamente da un punto di vista liturgico, la domenica della Passione, in quanto commemoriamo l'ingresso solenne, gioioso e festoso di Cristo in Gerusalemme. Gesù entra in Gerusalemme per dare compimento al mistero della sua morte e risurrezione. Accompagniamo con fede e devozione il nostro Salvatore nel suo ingresso nella città santa, e chiediamo la grazia di seguirlo fino alla croce, per essere partecipi della sua risurrezione. Il Re dei Giudei viene accolto in modo singolare dalla popolazione, in segno di rispetto di apprezzamento per l'opera di Cristo. Egli viene riconosciuto come il Messia ed acclamato come figlio di Davide, come il Redentore. Il simbolo che caratterizza questa giornata sono infatti le palme. Come gli abitanti di Gerusalemme accolsero il Signore con le palme, così oggi noi siamo chiamati ad andare incontro a Cristo con le palme, simbolo di fede, di fedeltà, di coraggio, di martirio, di perfetta adesione alla volontà di Dio. Nell'iconografia cristiana la palma è infatti simbolo di un doppio valore: la fede e la pace. L'uno senza l'altro non possono esistere. La fede è, infatti, pace interiore e la pace ci porta alla fede ed è espressione della fede. Andare incontro al Signore oggi con le palme in mano è nostra sincera volontà di fare di questa Pasqua dell'Anno Giubilare 2025 un tempo di pace e di riconciliazione con Dio e con i fratelli.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Giovanni in Laterano.
 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         50, 4-7
 

Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare deluso. (Terzo canto del Servo del Signore) 

 

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Salmo responsoriale

Rit. Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato.           dal salmo 21

 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi         2, 6-11
 

Cristo umiliò stesso, per questo Dio lo esaltò. 

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Vangelo

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca              22, 14 - 23, 56

La passione del Signore.  

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Meditiamo insieme

In una stessa domenica la liturgia ci invita a fare memoria dell'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme e delle ultime ore della sua vita. Entriamo nella grande settimana che segna la nostra fede, la settimana santa.
È felice la folla, applaude, strappa i rami dagli ulivi che circondano Gerusalemme e dalle palme, stende i propri mantelli davanti al piccolo ciuchino spaventato che trotterella portando il Maestro Gesù che sorride. Piccola gloria prima della grande sconfitta, ingresso di un Messia riconosciuto tale dai piccoli e misconosciuto dai sacerdoti e dai potenti, re della beffa' che non entra solennemente a cavallo di un focoso destriero purosangue. Eccolo, ora, che scende nella ripida discesa di Betfage. Gli apostoli, divertiti, lo attorniano e lo sostengono, i bambini gridano giocando e correndogli avanti. Osanna, rabbì, osanna, Messia da strapazzo, osanna, agnello da macello. Osanna: goditi questo ultimo spiraglio di normalità, di festa, goditi questo momento di pace interiore, ora che ancora puoi. Sorride, il Padre, vedendo questo scampolo di umanità sognare, osare, cantare. Dall'alto delle mura i sacerdoti osservano con diffidenza e disgusto la scena che considerano ridicola mentre già pensano a come far sparire l'ennesimo, delirante falso profeta. Ma ora è il momento della festa, Signore. Osanna a te, Signore che ci hai cambiato la vita per sempre.
 

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Preghiamo insieme


Cristo Gesù, che ti sei fatto obbediente fino alla morte per donarci la pienezza della vita, ascolta la nostra preghiera, che con fiducia ti rivolgiamo dopo aver meditato sulla tua crocifissione.
Preghiamo insieme e diciamo: Cristo, nostra salvezza, ascoltaci.

Tu, che nella morte in croce hai unito cielo e terra, guarda alla tua Chiesa e donale pace e unità, perché sia segno nel mondo della tua salvezza, preghiamo.

Tu, che sei venuto per salvare tutti, da' agli sfiduciati la forza per superare le difficoltà della vita, il coraggio di affrontare la malattia e la premura della solidarietà a chi sta vicino a chi soffre, preghiamo.

Tu, che hai sofferto un'ingiusta condanna, dona forza e coraggio a chi lotta per la giustizia e a chi cerca la pace attraverso la riconciliazione e il rifiuto della violenza, preghiamo.

Tu, che al ladrone pentito hai promesso il paradiso, fa' che tutti i popoli ti possano riconoscere come unico salvatore, preghiamo.

Tu, che sei venuto a liberarci dal peccato e dalla morte, fa' che tutti noi, riconoscendo le nostre colpe e omissioni, veniamo a te, sorgente del perdono e della vita, preghiamo.

O Dio, nostro Padre, che ci hai tanto amato da donare il tuo Figlio unigenito, fa' che abbiamo sempre presente l'insegnamento della sua passione, per poter partecipare alla gloria della sua risurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei  
(10, 1-18
)

La nostra santificazione per mezzo del sacrificio di Cristo

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Andrea di Creta, vescovo (Disc. 9 sulle Palme; PG 97, 990-994)

Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele

Domenica della II settimana, ufficio proprio della Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Si omette il Te Deum.

 

Impegno di vita 

Oggi loderò e ringrazierò Gesù perché nell'accettazione della condizione umana si è identificato con noi fino ad assumere la nostra fragilità, fino a lasciarsi immergere nella sofferenza e nella stessa morte.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perché le celebrazioni annuali della Settimana Santa siano per questo mondo inquieto e lacerato da tanti conflitti sorgente di salvezza, di riconciliazione e di pace.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Corriamo anche noi insieme a colui che si affretta verso la passione, e imitiamo coloro che gli andavano incontro. Non però per stendere davanti a lui lungo il suo cammino rami d'olivo o di palme, tappetti o altre cose del genere, ma come per stendere in umile prostrazione e in profonda adorazione dinanzi ai suoi piedi le nostre persone. Sant'Andrea di Creta

 

 

 

 

 


Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza. Sono sospese tutte le Udienze e le Celebrazioni da lui presiedute.
 

Domenica 13 Aprile 2025

Piazza San Pietro: ore 10

Il Cardinale Leonardo Sandri, vice Decano del Collegio Cardinalizio e Delegato del Santo Padre Francesco, benedice le palme e gli ulivi e, al termine della processione, celebra la Santa Messa della Passione del Signore.


 

Domenica 13 Aprile 2025


- Alle ore 10.30, il Vescovo Guglielmo presiede la Benedizione della palme nella piazza della Concattedrale; segue la processione e la Santa Messa Pontificale della Passione del Signore.

- In Seminario si svolge la festa delle famiglie dei seminaristi.

Oggi, 12 Aprile, la Chiesa ricorda San Giuseppe Moscati, medico PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 12 Aprile 2025 07:43

 Originario di Serino di Avellino, nacque a Benevento nel 1880, ma visse quasi sempre a Napoli, la «bella Partenope», come amava ripetere da appassionato di lettere classiche. Si iscrisse a medicina «unicamente per poter lenire il dolore dei sofferenti». Da medico seguì la duplice carriera sopra delineata. In particolare salvò alcuni malati durante l'eruzione del Vesuvio del 1906; prestò servizio negli ospedali riuniti in occasione dell'epidemia di colera del 1911; fu direttore del reparto militare durante la grande guerra. Negli ultimi dieci anni di vita prevalse l'impegno scientifico: fu assistente ordinario nell'istituto di chimica fisiologica; aiuto ordinario negli Ospedali riuniti; libero docente di chimica fisiologica e di chimica medica. Alla fine gli venne offerto di diventare ordinario, ma rifiutò per non dover abbandonare del tutto la prassi medica. «Il mio posto è accanto all'ammalato!». In questo servizio integrale all'uomo Moscati morì il 12 aprile del 1927. Straordinaria figura di laico cristiano, fu proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1987 al termine del sinodo dei vescovi «sulla Vocazione e Missione dei laici nella Chiesa».

A Roma Stazione quaresimale alla Chiesa di San Giovanni a Porta Latina.

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Prima lettura

 Dal libro del profeta Ezechiele         37, 21-28
 

Farò di loro un solo popolo.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.           dal salmo Ger 31, 10-13

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              11, 46-56

Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. 

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Meditiamo insieme

È andata. Decisione presa, condanna sentenziata. Il Sinedrio si è pronunciato e Caifa conferma la fama che lo circonda, e che la storia ci restituisce, di uomo cinico e avido, attaccato al suo ruolo e al suo potere. Difficile ministero quello di Caifa', in tempi difficili. In fondo, siamo seri, Caifa ha più di una ragione: i romani, pur tolleranti verso i paesi occupati, mal digeriscono questa pretesa diversità della Palestina: hanno già concesso molto, moltissimo: la reggenza di un re, il mantenimento del culto, la guardia del tempio ebrea, il tribunale del Sinedrio (senza potere, però), una moneta senza immagine dell'imperatore. Ma il troppo è troppo: Ponzio Pilato non è forse pericoloso e arrogante? Ben diverso dagli altri governatori, non sarà proprio la sua intemperanza a stroncargli la carriera? No, meglio non avere guai, una rivolta popolare sarebbe un guaio insanabile. Meglio che un uomo muoia per tutto il popolo. Tragicomica profezia del Sommo sacerdote: davvero Gesù morirà per dare la vita a tutto il popolo! Bei ragionamenti, analisi corrette, soluzione ineccepibile, salvo il fatto che ad essere ucciso, oltre al buon senso e alla giustizia, sarà proprio Dio. Da tutti i tatticismi, dai compromessi, dalle eccessive distinzioni che rischiano di spazzare via la verità, liberaci, o Signore.

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Preghiamo insieme


Consapevoli, nel profondo del cuore, che Dio ci ama teneramente e in lui è il potere di cambiare il lutto in gioia e di trasfigurare in pienezza la nostra vita, chiediamo fiduciosi:
Fà che veniamo a te, Signore!

Perchè il popolo dei credenti si raduni in unità alla mensa di Cristo, agnello redentore. Preghiamo:

Perchè la solidarietà tra le nazioni si rinsaldi sempre più, fino alle dimensioni della fraternità universale. Preghiamo:

Perchè la famiglia cristiana, alimentando in sé la vita e la concordia dei cuori, sia anticipo del Regno e garanzia che Dio dimora in mezzo agli uomini. Preghiamo:

Perchè, eliminando le sacche di miseria, di sfruttamento e di emarginazione, le nostre città diventino preannuncio del Regno. Preghiamo:

Perchè il nostro frequentare la Chiesa e ricevere i sacramenti produca frutti visibili di conversione a Dio e di comunione con i fratelli. Preghiamo:

O Signore, che ci hai redenti nel sangue del Figlio, custodisci nella prova, perchè rimaniamo miti e fiduciosi come l'Agnello cui dobbiamo la nostra salvezza. Egli vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.  

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (8, 1-13)

Il sacerdozio di Cristo nella nuova alleanza

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo (Disc. 45, 23-24; PG 36, 654-655)

Saremo partecipi del mistero pasquale

Sabato della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della Domenica delle Palme e della Passione del Signore.  


Impegno di vita

Siamo alle porte della Santa Pasqua, perciò faccio il punto della situazione con un sintetico bilancio di questa Quaresima.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Signore, che risollevi coloro che sono nella disperazione, apri i cuori degli uomini alla costruzione della pace e del bene comune.

MESSAGGIO DEL GIORNO

L' Incarnazione e la Passione sono la follia dell'amore di Dio per farsi accettare dall'uomo peccatore. Dopo tale follia si capisce che il più grande peccato sia il non credere all'amore di Dio per noi. don Primo Mazzolari

 

  

 

 

 


Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza. Sono sospese tutte le Udienze.

 

 


 

Sabato 12 Aprile 2025


 

Oggi, 11 Aprile, la Chiesa commemora Santo Stanislao, vescovo e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 11 Aprile 2025 07:30

Era nato verso il 1030 nella diocesi di Cracovia, a Szczepanowo, in Polonia, da genitori non agiati. Compiuti i primi studi presso i benedettini di Cracovia, li poté perfezionare in Belgio, nel celebre studentato di Liegi. Tornato in patria, si distinse per il suo zelo pastorale e per le benefiche iniziative portate avanti con carità e intelligenza. Ordinato sacerdote successe poi al vescovo di Cracovia, Lamberto, nel 1071. Governò da buon pastore la sua Chiesa, aiutò i poveri, visitò ogni anno i suoi sacerdoti. Fu fatto uccidere nel 1097 dal re Boleslao, che egli aveva rimproverato. Due anni più tardi il corpo di Stanislao fu trasportato a Cracovia e seppellito prima in mezzo alla chiesa della fortezza e poi nella cattedrale (1088). San Gregorio VII (+1085) lanciò l'interdetto sul regno di Polonia, scomunicò Boleslao II e lo dichiarò decaduto dalla dignità regale. Il principe, perseguitato esternamente dalla riprovazione dei sudditi, straziato internamente dal rimorso dei crimini commessi, cercò rifugio presso Ladislao I (+1095), re d'Ungheria, che lo accolse con bontà. Il pentimento non tardò ad impossessarsi del suo animo e allora intraprese un pellegrinaggio a Roma per implorare dal papa l'assoluzione dalle censure. Giunto ad Ossiach, nella Carinzia, la grazia lo spinse ad andare a bussare alla porta del monastero dei benedettini e chiedere di potervi passare il restante della vita come un fratello laico. Vi rimase sconosciuto fino alla morte (+1081) dedito alla penitenza e ai lavori più umili. Venerato dai Polacchi fin dal giorno del suo martirio, Santo Stanislao venne canonizzato da Innocenzo IV nel 1253 nella basilica di San Francesco ad Assisi, e da allora gode di un culto assai diffuso in Europa e in America. Sulla sua tomba avvennero dei prodigi, tra cui la risurrezione di tre morti.

A Roma Stazione quaresimale nella Chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio.
 

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Prima lettura

 Dal libro del profeta Geremia         20, 10-13
 

Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso. 

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Salmo responsoriale

Rit. Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore.           dal salmo 17

Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              10, 31-42

Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. 

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Meditiamo insieme

Hanno capito benissimo i suoi avversari, è evidente: Gesù pretende di essere il Figlio di Dio. In un ultimo, timido tentativo di difendersi, il Maestro cita la Scrittura. Ma non serve a nulla, la tensione è alle stelle, l'ostilità nei suoi confronti ha raggiunto il culmine, non bastano neppure i segni, le buone opere che Gesù usa per avvallare la sua pretesa, neppure quelli ora lo possono salvare: il Signore ha superato ogni limite. E continua a farlo, continua a superare questo limite anche con noi. Povera Chiesa fatta da poveri discepoli! Che faticaccia seguire un Maestro così che continuamente scardina, stupisce, provoca, educa, accompagna. L'ostilità dei giudei verso Gesù (non tutti, ricordiamoci che tutti i discepoli erano giudei!) affonda paradossalmente le sue radici nella fedeltà del popolo alla Legge di Dio. Non facciamo così anche noi? Senza porci troppi problemi preferiamo, talora, conservare quanto ci è stato dato e detto senza aggiungere inutili complicazioni. Gesù, che non è venuto a togliere una virgola alla legge ma che - al contrario - vuole riportarla alla sua origine, farla ritornare alla sua pienezza, ci invita ad accogliere continuamente la sua volontà. Che Dio non voglia che ripetiamo gli stessi errori che commisero i nostri fratelli ebrei, confondendo la fedeltà alla Parola con la chiusura alle nuove Parole che il Signore rivolge al cuore del suo popolo. 

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Preghiamo insieme


A Dio, roccia e liberatore del suo popolo, Padre di provvidenza e amico degli uomini, ricorriamo con fede, e insieme diciamo:
Ricolmaci, o Dio, della tua speranza!

Signore, in questo terzo millennio, la vita nuova di Cristo non ha ancora pervaso le culture e conquistato tutti i cuori. Perciò ti preghiamo:

Signore, i cristiani si mostrano, a volte, tiepidi testimoni del vangelo e la meta del regno appare ancora molto lontana. Perciò ti preghiamo:

Signore, molte ingiustizie e violenze rendono inquieta la famiglia umana e sembra che gli sforzi di pacificarla non diano frutti duraturi. Perciò ti preghiamo:

Signore, spesso ci manca il coraggio di prendere le difese di chi è perseguitato, stimato un niente e messo a tacere con la violenza. Perciò ti preghiamo:

Signore, a volte ci sembra che le prove della vita siano superiori alle nostre forze e perdiamo il contatto con te. Perciò ti preghiamo:


O Dio, che al santo vescovo Stanislao hai dato la grazia di concludere con il martirio il suo servizio pastorale, concedi anche a noi, che lo veneriamo come intercessore, di perseverare, forti nella fede, per tutti i giorni della nostra vita.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei  
(7, 11-28
)

Il sacerdozio di Cristo

Seconda Lettura

Dal trattato «Sulla fede a Pietro» di san Fulgenzio di Ruspe, vescovo (Cap. 22, 62; CCL 91a, 726. 750-751)

La Chiesa, sacramento visibile di unità

Venerdì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Oggi pregherò per quelli che non trovano più nessun senso alla propria vita, che sono nella disperazione e aspettano solo un gesto d'amore e di sincera compassione.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per i fratelli delle altre religioni, perchè possano riconoscere nel Cristo il Messia tanto atteso e riscoprire il Dio dell'alleanza come il Padre misericordioso che attende tutti i suoi figli.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Dobbiamo essere un lievito nella pasta, mescolato ad essa così intimamente da fare un tutt'uno e da essere incorporate semplicissimamente... con il sorriso, con l'unico scopo di testimoniare l'amore. Un'anima che irradia è sufficiente per accendere un braciere. Magdaleine di Gesù

VIA CRUCIS

Venerdì 11 Aprile

 

Oggi ripercorriamo il cammino della passione del Signore con il pio esercizio della
Via della Croce
(Per la meditazione delle singole stazioni clicca sull'immagine sopra riportata).

 

  

 

 

 


Il Santo Padre Francesco si trova a Casa Santa Marta in Vaticano dove osserverà un periodo di convalescenza. Sono sospese tutte le Udienze.

 

 

Venerdì 11 Aprile 2025



- Alle ore 9, nell'Aula Paolo VI, il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Roberto Pasolini, O.F.M. Cap., tiene la Quarta ed ultima Predica di Quaresima sul tema “Ancoràti in Cristo” Radicati e fondati nella speranza della Vita nuova.     

Alle Prediche (in diretta su Tv 2000) possono partecipare tutti coloro che lo desiderano.

 

 


 

Venerdì 11 Aprile 2025



In tutte le comunità si celebra il pio esercizio della Via Crucis.

- Alle ore 19.30, nella Chiesa Madre di Santo Stefano di Camastra, il Vescovo Guglielmo presiede la Celebrazione Comunitaria della Penitenza per i giovani della diocesi.


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