Oggi, 20 Novembre, la Chiesa ricorda Sant'Edmondo, re |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Mercoledì 20 Novembre 2024 07:45 |
Re dell'Estanglia, territorio costituito dalle contee di Norfolk e Suffolk, il martire Edmondo è patrono dell'Inghilterra. Nato attorno all'841, Edmondo visse in un secolo, il IX, che era caratterizzato dalle razzie degli occupanti danesi secondo un metodo collaudato: l'assedio e la richiesta di una taglia per risparmiare persone e cose. Edmondo, invece, nell'869, non si piegò al ricatto e ingaggiò battaglia con il suo piccolo esercito ma venne sconfitto e fatto prigioniero. A Edmondo furono promesse la salvezza e il mantenimento della corona se avesse rinnegato la sua fede religiosa e si fosse dichiarato vassallo dei danesi. Rispose senza esitazione per due volte no e così venne trafitto dalle frecce dei vincitori. Riposa a Bury St. Edmund, ad una cinquantina di chilometri da Cambridge.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 4, 1-11
Santo il Signore Dio, l’Onnipotente,Colui che era, che è e che viene!
Rit. Santo, santo, santo, il Signore Dio, l'Onnipotente. dal salmo 150
Dal Vangelo secondo Luca 19, 11-28
Perché non hai consegnato il mio denaro a una banca?
Siamo chiamati a lavorare sodo, a impegnarci per la diffusione del Regno, a mettere la missione al centro delle nostre scelte. Le monete d'oro ricevute vanno investite per la crescita del Vangelo: se seppelliamo i nostri talenti sotto terra saremo duramente rimproverati. Così è la logica di Dio: o la nostra Chiesa osa investire i propri uomini, le proprie risorse nell'annuncio o corre il rischio di spegnersi. O la Chiesa annuncia il Vangelo di Cristo o non è. Così per noi: chiediamoci se la fede è un bel soprammobile nella nostra vita interiore o se, invece, è la dimensione principale che ispira ogni scelta. La fede non è qualcosa da tirare fuori dal cassetto insieme al vestito buono per andare a Messa, ma l'atteggiamento di fondo della nostra vita. Animo, discepoli del Signore, cercatori di Dio! Rimbocchiamoci le maniche in attesa del ritorno del Signore, a noi servi è affidato il palazzo regale, a noi è chiesto di portare avanti l'annuncio con passione, senza scoraggiarci, senza timore o pigrizia. Come ha fatto Gesù che, come ricorda bene Luca, chiede proprio perché dà: si sta dirigendo con decisione verso Gerusalemme dove darà la sua definitiva testimonianza al Padre e a noi...
Il Signore ci invita a prendere coscienza dei doni che ci ha elargito nella creazione e nella redenzione. Perché possiamo portare frutti abbondanti, diciamo insieme: Dio della vita, ascoltaci.
Perché gli uomini siano attenti più alla presenza silenziosa della grazia e del bene che alle manifestazioni rumorose del peccato e del male. Preghiamo:
Perché la Chiesa manifesti la gloria del Padre con l'impegno paziente nell'evangelizzazione, il coraggio nella prova e la perseveranza nel bene. Preghiamo:
Perché coloro che soffrono a causa dei propri limiti e difetti, rendano grazie al Signore per ciò che di buono hanno ricevuto, piuttosto che lamentarsi per ciò di cui mancano. Preghiamo:
Perché ogni lavoro non sia valutato unicamente in base al guadagno, ma anche per il beneficio offerto all'umanità. Preghiamo:
Perché la nostra comunità non si lasci vincere dalla pigrizia e dai sentimenti di sfiducia di fronte agli insuccessi, ma con umiltà ponga la propria speranza nel Signore. Preghiamo:
O Dio, creatore del cielo e della terra, che hai fatto l'uomo a tua immagine, fà che, riconoscenti per la vita che abbiamo ricevuto e dei doni di cui l'hai arricchita, portiamo frutti abbondanti per la nostra salvezza. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Zaccaria (10, 3 - 11, 3)
Liberazione e ritorno di Israele
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo (Disc. 21, 1-4; CCL 41, 276-278)
Il cuore del giusto esulterà nel Signore
Mercoledì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.
Impegno di vita
Nella mia preghiera di oggi chiederò al Signore di donarmi coraggio e fedeltà nel praticare la sua Parola.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per il nostro Vescovo Guglielmo e i sacerdoti della nostra diocesi che in questi giorni sono riuniti a Castell’Umberto per gli esercizi spirituali, perchè questa esperienza di grande intimità con il Signore li aiuti a servire con rinnovata disponibilità le nostre comunità parrocchiali.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Prenditi a cuore gli affanni, le esigenze di chi ti sta vicino. Regala agli altri la luce che non hai, la forza che non possiedi, la speranza che senti vacillare in te, la fiducia di cui sei privo. Illuminali dal tuo buio. Arricchiscili con la tua povertà. Alessandro Manzoni
Mercoledì 20 Novembre 2024
- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.
Mercoledì 20 Novembre 2024
- Il Vescovo Guglielmo, insieme ad un folto gruppo di Sacerdoti della diocesi, presso il Centro Pastorale “Maria SS. del Tindari”, Seminario estivo di Castell'Umberto, partecipa agli Esercizi Spirituali del Presbiterio sul tema: «Discepoli in cammino – Pellegrini di speranza» guidati da S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo emerito di Reggio Calabria; gli Esercizi termineranno con il pranzo di venerdì 22 Novembre.
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Oggi, 19 Novembre, la Chiesa ricorda San Fausto, martire |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Martedì 19 Novembre 2024 07:50 |
Particolari della sua vita si trovano in alcuni capitoli della Storia Ecclesiastica di Eusebio. Fu diacono della Chiesa alessandrina dalla metà del sec. III fino agli inizi del sec. IV. Durante la persecuzione di Valeriano, giudicato dal prefetto Emiliano, insieme col vescovo Dionigi e con i diaconi Eusebio e Cheremone, subì l'esilio nella regione di Kefro in Libia col proprio vescovo e con Caio, Pietro e Paolo; poi, mentre Dionigi veniva trasferito altrove, egli ritornò in Egitto, ove fu costretto a vita randagia insieme con i diaconi Eusebio e Cheremone. Eusebio ha fatto di lui questo elogio: "Si è distinto nel confessare la fede ed è stato poi riservato sino alla persecuzione succeduta al nostro tempo (= Diocleziano); vecchio e pieno di giorni ha consumato nell'età nostra il martirio per decapitazione" (VII, 11, 26). Il Martirologio Romano lo commemora al 19 novembre.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 3,1-6.14-22
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui.
Rit. Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono. dal salmo 14
Dal Vangelo secondo Luca 19, 1-10
Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
È Zaccheo il modello del discepolo. Proprio lui, l'insalvabile, colui che assomma in sé ogni peccato: è capo dei pubblicani, ricco e ladro. Tutti lo temevano per i suoi legami con l'oppressore romano, ma tutti lo odiavano. Gli esattori delle tasse non risultano mai simpatici, ma imporre una tassa a nome e per conto dell'invasore è davvero troppo. Eppure Zaccheo ha qualcosa che i pii farisei non hanno. È curioso. Di una curiosità profonda, radicale, esistenziale. Ha sentito parlare del rabbino di Nazareth, delle sue strane frequentazioni, dei suoi miracoli. Ma non riesce a vederlo: la folla, perfidamente, si frappone come un muro fra lui e il Signore. Quante volte troviamo ostacoli che ci impediscono di vedere Dio, di cercarlo! Persone che ci scoraggiano e che gli rendono una pessima testimonianza. Zaccheo osa, sale su un albero, un sicomoro. Come vorrei che la Chiesa diventasse quell'albero! Diventasse un luogo in cui innalzarsi per poter vedere da lontano il Signore! E il Signore lo vede e lo stana: non pone condizioni, si fa accogliere in casa sua e, così facendo, gli ribalta la vita.
La fiducia e la misericordia che vengono da Cristo, danno il coraggio per imboccare la strada impegnativa ma gioiosa della conversione. Al Padre di ogni bontà, diciamo: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Perché Dio mandi sempre al suo popolo uomini saggi e coraggiosi che sappiano illustrare la dottrina e testimoniare con la coerenza di vita il vangelo di Gesù Cristo. Preghiamo:
Perché il Signore ci preservi dal pericolo dell'indifferenza e della freddezza verso di lui, e ci aiuti a essere attenti nell'ascoltare la sua voce nell'obbedienza della fede. Preghiamo:
Perché l'ateismo non prevalga sulla fede, e la Chiesa esca da questa grave prova che minaccia il nostro tempo, più solida e purificata nella sua fedeltà al Signore. Preghiamo:
Perché la misericordia di Dio, che incontriamo nei sacramenti della penitenza e dell'eucaristia, diventi sorgente di conversione e di riconciliazione con i fratelli. Preghiamo:
Dio, Padre misericordioso, che hai inviato nel mondo il Figlio tuo per riconciliare gli uomini con te, entra nella nostra vita con la forza purificatrice del tuo perdono, e fà che il nostro cammino sia sempre orientato verso di te. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Zaccaria (9, 1 - 10, 2)
Promessa di salvezza per Sion
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di sant'Andrea di Creta, vescovo (Disc. 9 sulle Palme; PG 97, 1002)
Ecco viene a te il tuo re, giusto e salvatore
Martedì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.
Impegno di vita
Zaccheo, seppure piccolo di statura, pur di vedere Gesù sale sull'albero. Cosa sono disposto a fare per scorgere il Signore e accoglierlo?
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per il nostro Vescovo Guglielmo e i sacerdoti della nostra diocesi che in questi giorni sono riuniti a Castell’Umberto per gli esercizi spirituali, perchè questa esperienza di grande intimità con il Signore li aiuti a servire con rinnovata disponibilità le nostre comunità parrocchiali.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Forse quello che farete più fatica a comprendere è che anche il forte ha bisogno del debole. E' proprio di questo che vorrei parlarvi, del fatto che noi abbiamo bisogno di chi è piccolo, abbiano bisogno di colui che è vulnerabile. Forse abbiamo bisogno del povero per scoprire la nostra povertà. Abbiamo bisogno di lui per poter riuscire a non vivere come un'élite, come gente che si crede migliore degli altri. Jean Vanier
Martedì 19 Novembre 2024
Martedì 19 Novembre 2024
- Il Vescovo Guglielmo, insieme ad un folto gruppo di Sacerdoti della diocesi, presso il Centro Pastorale “Maria SS. del Tindari”, Seminario estivo di Castell'Umberto, partecipa agli Esercizi Spirituali del Presbiterio sul tema: «Discepoli in cammino – Pellegrini di speranza» guidati da S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo emerito di Reggio Calabria; gli Esercizi termineranno con il pranzo di venerdì 22 Novembre.
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Oggi, 18 Novembre, la Chiesa celebra la Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Lunedì 18 Novembre 2024 07:35 |
La memoria della dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro Paolo apostoli è una nuova occasione, la quarta nel corso dell'anno, per riflettere sulla figura e sull'opera dei due Principi degli apostoli e anche sul culto eccezionale tributato loro nei secoli. I Principi degli Apostoli, Pietro e Paolo, sono sempre associati nella liturgia della Chiesa Romana. Le due basiliche, trofei del martirio di Pietro e Paolo, furono erette sul sepolcro dei due apostoli. Meta di ininterrotto pellegrinaggio attraverso i secoli, sono segno dell'unità e della apostolicità della Chiesa di Roma. Fin dal secolo XII nella Basilica vaticana di san Pietro e in quella di san Paolo sulla via Ostiense, si celebravano gli anniversari delle loro Dedicazioni fatte nel secolo IV dai santi Pontefici Silvestro e Siricio. La celebrazione di questa commemorazione in tempi più recenti fu estesa a tutte le Chiese di rito romano. Come nell’anniversario della Dedicazione della Basilica di santa Maria Maggiore (5 agosto) si celebra la maternità della Vergine Madre di Dio, così in questo giorno si onorano i due più grandi apostoli di Cristo.
Dagli Atti degli Apostoli 28, 11-16. 30-31
Sorgerà per voi il sole di giustizia.
Rit. Il Signore giudicherà il mondo con giustizia. dal salmo 97
Dal Vangelo secondo Matteo 14, 22-33
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.
Oggi celebriamo la Dedicazione delle Basiliche degli apostoli Pietro e Paolo, e come ogni Eucaristia celebrata nella “dedicazione” di un tempio, si ricorda che la Chiesa di Dio è il suo tempio, in cui il Padre è “onorato in spirito e verità”. La basilica vaticana di San Pietro, originaria del IV secolo ed eretta a Roma da Costantino sulla tomba dell’apostolo Pietro, demolita e ricostruita, consacrata il 18 novembre 1626 da Papa Urbano VIII, rappresenta a Roma il Patriarcato di Costantinopoli. Mentre la basilica di San Paolo, consacrata da Papa Siricio nel IV secolo sulla via Ostiense a Roma, anch’essa ricostruita dopo un incendio, fu riconsacrata il 10 dicembre 1854 da Papa Pio IX, e rappresenta a Roma il Patriarcato di Alessandria d’Egitto. La celebrazione odierna ci avvicina al “tempio”, il luogo fisico in cui ci ritroviamo come cristiani per pregare insieme il Signore e per sentirci uniti come Chiesa comunità che tutti accoglie e in cui si possono condividere gioie e dolori. Qui ci si incontra e si scambiano idee, impressioni, il luogo chiesa diventa quindi un mezzo per creare unione e arricchimento interiore. Abbiamo bisogno di ritrovarci, di sentirci accolti ed avere un luogo in cui sappiamo che ci possiamo sentire famiglia, avere un punto di riferimento sicuro per noi e i nostri cari. Abbiamo bisogno di segni e l’edificio, il tempio, è un segno: sia di accoglienza, ma anche luogo di riflessione, simboleggia il ricevere e il dare.
In comunione con la Chiesa di Roma che presiede nella carità, visibilmente espressa nel segno del tempio, innalziamo al Signore le nostre preghiere. Santifica la tua Chiesa, Signore.
Per il popolo di Dio, perché custodisca la purezza della fede e sappia riconoscere e seguire il Signore nelle situazioni concrete della vita e della storia. Preghiamo:
Per la santa Chiesa di Roma, perché la parola seminata con abbondanza nel cuore dei credenti porti frutti di rinnovamento e di generosa dedizione verso i fratelli. Preghiamo:
Per le comunità religiose, per le associazioni, per i gruppi laicali, perché fedeli al loro carisma, sotto la guida del Vescovo, cooperino alla crescita della comunione ecclesiale. Preghiamo:
Per noi, perché riscopriamo la nostra vocazione cristiana nel vincolo di carità che scaturisce dalla comune partecipazione alla medesima parola e alla medesima Eucaristia. Preghiamo:
Guida e sostieni, Signore, la tua Chiesa, che dalla predicazione degli apostoli Pietro e Paolo ha ricevuto il primo annunzio del Vangelo, e fa' che per il loro patrocinio progredisca nella fede e nell'amore, sino alla fine dei tempi. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Gioele (4, 1-3. 9-21)
Giudizio finale e felicità eterna
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa (Disc. 82 nella festa degli apostoli Pietro e paolo 1, 6-7; PL 54, 426-428)
Pietro e Paolo germogli della divina semente
Lunedì della I settimana, ufficio della memoria dal Comune degli Apostoli; antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.
Impegno di vita
Mi ripeterò la frase di Gesù: "con la vostra perseveranza salverete le vostre anime". Oggi testimonierò la mia fede senza nascondermi.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per la Chiesa, barca degli apostoli, perché sappia affrontare le tempeste della storia riponendo piena fiducia in Cristo, suo Signore e Salvatore.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Ricordando oggi la Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo ci sentiamo perciò ancora più uniti come Chiesa, e celebrando questa festività anche la nostra casa, la nostra famiglia può arricchirsi di unità e nuova comprensione perché anche la nostra abitazione dovrebbe diventare come un tempio in cui c’è un interscambio di idee e valori. Luciano Sanvito
Lunedì 18 Novembre 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- Il Dottor Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione;
- S.E. il Signor Nikol Pashinyan, Primo Ministro di Armenia, e Seguito.
- Questa mattina, nella Sala Bologna del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco presiede la riunione dei Capi Dicastero della Curia Romana.
Lunedì 18 Novembre 2024
- Il Vescovo Guglielmo, insieme ad un folto gruppo di Sacerdoti della diocesi, presso il Centro Pastorale “Maria SS. del Tindari”, Seminario estivo di Castell'Umberto, partecipa agli Esercizi Spirituali del Presbiterio sul tema: «Discepoli in cammino – Pellegrini di speranza» guidati da S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo emerito di Reggio Calabria; gli Esercizi termineranno con il pranzo di venerdì 22 Novembre.
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Oggi, 17 Novembre, la Chiesa celebra la XXXIII Domenica del tempo ordinario |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Domenica 17 Novembre 2024 07:40 |
Celebriamo oggi la XXXIII domenica del tempo ordinario. Come già ricordato domenica scorsa ci avviamo verso la conclusione dell'anno liturgico. Ovvio quindi che la parola di Dio di queste ultime settimane proponga una speciale attenzione sulle cose che verranno, sull'escatologia. Il Vangelo di oggi ci porta nel cuore di quel mistero della fine dei tempi, di cui nessuno sa il momento, né come avverrà. Noi intanto siamo in attesa del più grande evento della nostra vita: lasciare questo mondo per incontrare il Signore. Lui solo sa quando giungerà la nostra ora e qualsiasi cosa che avverrà fino a quel momento sarà solo una preparazione immediata o remota. La nostra vita terrena si concluderà, noi passeremo sulla scena di questo mondo, lasciando le tracce, ci auguriamo, di un amore vero verso il Signore e di amore sincero verso ogni creatura. Le ragioni del cuore e dell'amore motivano quelle scelte fondamentali che ci portano a valorizzare la nostra esistenza nella prospettiva dell'eternità.
Si celebra oggi l'Ottava Giornata Mondiale dei Poveri dal tema «La preghiera del povero sale fino a Dio» (Siracide, 21, 5)». “La Giornata Mondiale dei Poveri - scrive Papa Francesco nel suo Messaggio - è un’opportunità pastorale da non sottovalutare, perché provoca ogni credente ad ascoltare la preghiera dei poveri, prendendo coscienza della loro presenza e necessità. È un’occasione propizia per realizzare iniziative che aiutano concretamente i poveri, e anche per riconoscere e dare sostegno ai tanti volontari che si dedicano con passione ai più bisognosi. Dobbiamo ringraziare il Signore per le persone che si mettono a disposizione per ascoltare e sostenere i più poveri. Sono sacerdoti, persone consacrate, laici e laiche che, con la loro testimonianza, danno voce alla risposta di Dio alla preghiera di quanti si rivolgono a Lui. Il silenzio, dunque, si spezza ogni volta che un fratello nel bisogno viene accolto e abbracciato. I poveri hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro”.
Dal libro del profeta Daniele 12, 1-13
In quel tempo sarà salvato il tuo popolo.
Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. dal salmo 15
Dalla lettera agli Ebrei 10, 11- 14.18
Cristo con un’unica offerta ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Dal Vangelo secondo Marco 13, 24-32
Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.
Nel Vangelo odierno, tratto dal discorso escatologico di Marco (13,5-37), con immagini ed espressioni misteriose Gesù annuncia il suo ritorno alla fine dei tempi, ma non spiega "la fine" del mondo, quanto "il fine" delle realtà ultime della storia. Il discorso inizia con l'avvertimento: «Badate che nessuno v'inganni!», e termina con l'esortazione: «Vegliate!»: disporsi ad accogliere con operosità il Signore che verrà per il giudizio finale. Allora come regolarsi nel tempo della sua attesa? Prendere coscienza che egli viene «qui-oggi-per noi» nella celebrazione dei santi misteri, e allorché il fedele «si offre al Signore per donarlo agli altri». Comportarsi da discepoli attenti e vigili fino alla fine dei giorni, quando egli nel suo Libro svelerà le opere buone dei giusti e quelle malvagie degli ingiusti (I Lettura). Accogliamo la preghiera del Messale ambrosiano: «Tu ci doni (Signore) il tempo che passa perché sappiamo meritare l'eternità che rimane». La II Lettura esorta alla fiducia ricolma di speranza: Cristo ha offerto il proprio sacrificio al Padre per eliminare il peccato e offrire il perdono a quanti vogliono santificarsi.
Gesù ci ricorda ancora una volta che la vera vita è rivolta verso Dio. Rivolgiamoci a lui con fiducia, per ottenere forza e sostegno per il nostro cammino terreno. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
Per i sacerdoti, le suore, i laici, perché ognuno, secondo il proprio carisma, sia costruttore del regno di Dio nella vita di ogni giorno, preghiamo.
Per i capi dei popoli, perché riconoscano la fragilità del loro potere, e usino la loro autorità per realizzare la giustizia, cercando di aiutare concretamente i deboli e i disagiati, preghiamo.
Per coloro che sono nell'angoscia o in ristrettezze economiche: trovino nei cristiani conforto e sostegno per risolvere le proprie necessità, preghiamo.
Per la nostra assemblea cristiana, perché rinnovi attorno al banchetto eucaristico la speranza che la anima e sia capace di annunciarla al mondo, preghiamo.
Signore, noi non sappiamo né il giorno né l'ora del tuo ritorno. Mantienici vigilanti nella carità e nella speranza, e preparaci ad accogliere te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Gioele (2, 21 - 3, 5)
Il giorno del Signore
Seconda Lettura
Dal «Commento sui salmi» di sant'Agostino, vescovo (Sal 95, 14. 15; CCL 39, 1351-1353)
Non opponiamo resistenza alla prima venuta per non dover poi temere la seconda
Domenica della I settimana, ufficio della XXXIII Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.
Impegno di vita
Mi impegnerò a far sì che i miei giorni non siano appesantiti da un eccessivo affanno per la vita terrena, ma trascorrano sereni all'insegna della vigilanza e della preghiera.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per tutti i poveri della terra: perché trovino conforto nella certezza che ogni loro sofferenza per la potenza di Dio si muterà in gloria.
MESSAGGIO DEL GIORNO
La fine del mondo ci sarà certamente, ma noi non sappiamo né quando, né come. Ciò che interessa sapere, è come prepararci a questa fine che per noi coincide con la morte corporale, in attesa poi della risurrezione finale. Antonio Rungi
Domenica 17 Novembre 2024
- Oggi alle ore 10, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco celebra la Santa Messa in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri. Al termine recita l'Angelus dalla finestra del Palazzo Apostolico.
Al termine 1.300 poveri saranno ospitati in Aula Paolo VI, per prendere parte a un pranzo festivo insieme a papa Francesco. Ad offrire il pasto (che comprende lasagne con verdure, polpettone di manzo ripieno di spinaci e formaggio, purè di patate, frutta e dolce), organizzato dal Dicastero per il Servizio della Carità, sarà la Croce Rossa Italiana la cui Fanfara garantirà l’accompagnamento musicale. Al termine del pranzo a ogni persona sarà distribuito uno zaino offerto dai Padri Vincenziani, contenente viveri e prodotti per l’igiene personale.
Domenica 17 Novembre 2024
- Il Vescovo Guglielmo partecipa a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le mura alla Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia che si conclude oggi, una delle tappe della “fase profetica”, ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale. Sono presenti circa 1200 delegati e Vescovi per confrontarsi sui Lineamenti, il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche. Il programma odierno prevede:
Ore 8.30 Celebrazione delle Lodi mattutine
Ore 9.00 Presentazione in Assemblea dei lavori dei tavoli
Ore 11.30 Conclusioni e rilancio per le Diocesi: S. E. Mons. Erio Castellucci e S. Em. Card. Matteo Maria Zuppi;
Ore 12.30 Celebrazione Eucaristica conclusiva.
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Oggi, 16 Novembre, la Chiesa celebra la memoria di Santa Geltrude, vergine |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 16 Novembre 2024 07:16 |
Nata nel 1256 a Eisleben, in Germania, a 5 anni venne affidata alle monache di Helfta e con loro trascorse il resto della vita. Educata nell’eccellente scuola dell’abbazia, presto rivelò un’intelligenza fuori dal comune. A 26 anni ebbe una visione nella quale si trovò di fronte a una siepe di spine. Il Signore la sollevò e la depose dalla sua parte. «Da allora cominciai a seguire il profumo dei tuoi balsami e appresi in breve che il giogo del tuo amore è mite e leggero». Dei suoi progressi nella vita dello spirito, siamo informati dalla sua opera, 'Rivelazioni', che consta di cinque libri. Solo il secondo, il 'Legatus', un inno alla misericordia di Dio, è scritto di suo pugno. Il primo, una sua biografia, e gli altri vennero composti dopo la sua morte da una consorella, a partire da suoi appunti e racconti. Alla base delle sue esperienze mistiche vi sono le celebrazioni liturgiche, mentre il linguaggio evidenzia una forte impronta biblica. La sua dottrina, infine, è cristocentrica. La misericordia del Salvatore la trasporta nella sua divinità al punto che, come Maria, ella si sente sposa e madre di Gesù.Vivendo costantemente alla presenza di Dio, vede sempre Gesù, il Dio fatto uomo, il Salvatore con il cuore squarciato e vive nella disponibilità a patire ciò che ancora manca alla passione di Cristo. Una delle più grandi mistiche cristiane morì il 16 novembre 1301.
Dalla terza lettera di san Giovanni apostolo 1, 5-8
Dobbiamo accogliere i fratelli per diventare collaboratori della verità.
Rit. Beato l’uomo che teme il Signore. dal salmo 111
Dal Vangelo secondo Luca 18, 1-8
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.
Il giudice della parabola non è Dio, non scherziamo, ma il mondo insensibile alla legittime richieste della vedova, vedova che è la sposa di Cristo, la Chiesa. Luca scrive il suo vangelo quando le comunità cristiane nascenti sono travolte dalla follia dell'Imperatore che chiede di essere venerato come un Dio, e sono sconfortate e scoraggiate. E Gesù dice a loro e a noi: continuate a pregare, tenete legato il filo che vi unisce all'interiorità. E tanto più il mondo sbraita e si agita tanto più siamo chiamati a dimorare, a insistere, a tenere duro. Siamo chiamati a insistere. Non per convincere Dio, ma per convertire il nostro cuore. Insistere per purificare il nostro cuore e scoprire che Dio non è un giudice, né giusto né ingiusto, ma un padre tenerissimo. Insistere non per cambiare radicalmente le cose, neppure per cambiare noi stessi, ma per vedere nel mondo il cuore di Dio che pulsa. Insistere nella battaglia che, quotidianamente, dobbiamo affrontare, come Mosè che prega per vincere. Viviamo in questo mondo anche se non siamo di questo mondo. Teniamo duro, sempre!
Dio ci ha dato il dono della fede che portiamo in vasi di creta. Chiediamo al Signore di conservare integra la nostra fiducia in lui. Diciamo insieme: In te crediamo: ascoltaci, o Signore.
Per i battezzati: sappiano custodire e maturare la loro fede, la diffondano nel loro ambiente, la difendano e la onorino con il loro esempio. Preghiamo:
Per quanti credono nell'unico Dio: siano gli uomini di preghiera, puri di cuore, operatori di pace. Preghiamo:
Per chi non crede: lo stile della nostra vita l'aiuti ad aprire gli occhi al volto del Padre. Preghiamo:
Per i cristiani che vivono tra i musulmani: sappiano essere presenza umile e dolce di Cristo in seno all'Islam. Preghiamo:
Per la nostra comunità: voglia trasmettere con intelligenza e convinzione la fede che ha ricevuto. Preghiamo:
O Dio, che ti sei preparato una degna dimora nel cuore di santa Geltrude, vergine, rischiara le nostre tenebre perchè possiamo gustare la gioia della tua viva presenza nel nostro spirito. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Daniele (12, 1-13)
Profezia riguardante l'ultimo giorno e la risurrezione
Seconda Lettura
Dalle «Rivelazioni dell'amore divino» di santa Geltrude, vergine (Lib. 2, 23, 1. 3. 5. 8. 10; SC 139, 330-340)
Tu hai nutrito per me pensieri di pace
Sabato della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune delle vergini (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della XXXIII Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno B.
Impegno di vita
Mi impegno a pregare non solo per ricevere una particolare grazia, ma soprattutto per riconoscere Colui che la concede.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Sull'esempio di santa Geltrude la Chiesa dà spazio al genio femminile consapevole della ricchezza che nasce dalla complementarietà e dalla reciprocità.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Quelli che si credono molto intelligenti si affanneranno a dimostrarti che Dio non esiste. Tu non rispondere loro, ma va a pregare. Lorenzo del Vasto
Sabato 16 Novembre 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;
- Delegazione del Consiglio Nazionale dei Giovani;
- S.E. Mons. Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio, Arcivescovo di Lima (Perù);
- Partecipanti al Convegno promosso dalla Biblioteca Apostolica Vaticana;
- Seminaristi delle Diocesi di Pamplona, Tudela, San Sebastian, e Redemptoris Mater.
Sabato 16 Novembre 2024
- Il Vescovo Guglielmo partecipa a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le mura alla Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, una delle tappe della “fase profetica”, ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale. Sono presenti circa 1200 delegati e Vescovi per confrontarsi sui Lineamenti, il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche. Il programma odierno prevede:
- La mattinata è dedicata al confronto nei tavoli sinodali;
- Alle 15 è prevista la Lectio sull’icona biblica a cura di don Dionisio Candido, Responsabile dell’Apostolato Biblico della CEI;
- Alle 18.30 è in programma la Celebrazione dei Vespri e la Preghiera per le vittime di abusi.
- Ore 21: i delegati partecipano ad alcuni momenti di riflessione e testimonianza curati da Caritas Roma: saranno presentati progetti a favore degli ultimi che raccontano una Chiesa accogliente e vicina alle necessità di tutti, specialmente dei più poveri. |
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