NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 15 Gennaio, la Chiesa ricorda San Mauro, abate PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 15 Gennaio 2025 07:16

 

Vissuto nel VI secolo, figlio di un nobile romano, affidato bambino a San Benedetto, ne divenne il discepolo prediletto e quindi fidato collaboratore. L'episodio più noto, riportato anche dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, racconta che quando il monaco Placido cadde in un lago vicino al convento, Benedetto, avendo visto ciò che stava accadendo in una visione, esortò Mauro a correre in aiuto del giovane compagno, ed egli lo salvò camminando sulle acque. Mandato in Francia fondò a Granfeul un monastero. Nell’ultimo periodo della sua vita si dedicò alla preghiera e alle letture. La sua vita, oltre che di amore verso Dio, è ancora oggi esempio di obbedienza all’Ordine.

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei       2, 14-18

Egli doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare misericordioso.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.           dal salmo 104

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco              1, 29-39

Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.

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Meditiamo insieme

 La comunità cristiana, prima di giudicare la fede degli altri, deve guardare al proprio interno, per vedere la tenebra da purificare, in particolare quella di una professione di fede fatta solo di conoscenza e non di vita concreta. Così diceva ieri Marco nel suo vangelo-gioiello che è un capolavoro di sintesi e di intensità. Oggi, invece, ci descrive una giornata-tipo di Gesù, fatta di incontri, di miracoli, di preghiera. L'episodio della guarigione della suocera di Pietro, salvata dalla febbre, che si mette a servire i discepoli, è l'immagine, nuovamente, del discepolo liberato dall'oscurità: se Gesù lo libera interiormente è perché si metta al servizio di chi gli sta attorno. La comunità cristiana non può e non deve essere autoreferenziale, ma, sanata, guarita, illuminata, si mette a servizio del Regno. Non incontriamo Gesù per stare soli con lui, guancia a guancia, ma per diventare suoi testimoni. Gesù attinge la forza della sua predicazione e delle guarigioni che opera dalla preghiera: è impressionante vedere come, nonostante la fatica e le tante cose da fare, egli trovi la forza di alzarsi presto al mattino per pregare e prendere decisioni. Quando gli impegni si moltiplicano abbiamo bisogno di pregare di più!

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Preghiamo insieme

 

Gesù è guaritore dei corpi e salvatore di tutto l'uomo. Egli prega ora con noi il Padre che ci ha dato la vita. e continuamente si prende cura dei suoi figli. Con fiducia preghiamo:
Salvaci, o Signore.

La tua Chiesa, Signore, è lacerata nei cristiani, perseguitata in molti paesi, guastata dai nostri peccati: donale salute e freschezza nuova. Noi ti invochiamo:

Molti popoli, o Padre, non hanno conosciuto l'amore che hai manifestato nel tuo Figlio Gesù, e tuttavia lo cercano con cuore sincero: non abbandonarli. Noi ti invochiamo:

Prima che noi ti cercassimo, tu per primo ci hai chiamato e ci sei venuto vicino per donarci la tua vita: sostienici nel cammino quotidiano. Noi ti invochiamo:

I malati che la scienza umana non può più soccorrere sperano ancora nel tuo aiuto: rafforza il loro animo nella prova. Noi ti invochiamo:

Ricordati dei sofferenti nel corpo e nello spirito che vivono tra noi e che forse ignoriamo: guariscili e illumina la loro pena. Noi ti invochiamo:

Padre nostro, liberaci dal male che abita nel nostro cuore e che distrugge i nostri corpi, e insegnaci ad alleviare la sofferenza del prossimo. Per Gesù Cristo che ha patito ed è morto per noi e ora vive e regna nei secoli eterni. Amen.
 

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide   (24, 1-22)

La sapienza nell'opera della creazione e nella storia d'Israele

Seconda Lettura

Dal trattato «Contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo   (Lib. IV, 6, 3. 5. 6; SC 100, 442. 446. 448. 454)

 

La manifestazione del Figlio è la conoscenza del Padre  

Mercoledì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Gesù è venuto per annunciare il regno di Dio e oggi questo compito è affidato a caiascuno di noi: coglierò l'occasione opportuna per annunciare a qualcuno che mi sta vicino, senza vergogna, l'amore di Dio.

  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Perchè possiamo individuare una dimensione della nostra vita in cui ci è difficile far emergere la nostra relazione con Dio, provando a compiere un gesto o a pronunciare una parola che la testimoni.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Gesù non vuole essere rinchiuso, nemmeno nella sua comunità, e chiede di andare altrove per annunciare il Regno. Che la Chiesa, come il suo Maestro, abbia il coraggio di portare il Vangelo nelle strade! Paolo Curtaz  

 

 

Mercoledì 15 Gennaio 2025


- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco nell’Aula Paolo VI.

 

 

Mercoledì 15 Gennaio 2025


 

 

Oggi, 14 Gennaio, la Chiesa ricorda San Felice da Nola PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 14 Gennaio 2025 07:33

La vita del prete Felice ci è narrata da san Paolino di Nola, a cui si deve anche l'importante complesso di basiliche paleocristiane a Cimitile, a sei chilometri dalla località campana. Qui erano state deposte le spoglie di Felice, morto probabilmente dopo il 313. Nato a Nola nel III secolo da un ricco padre di origini orientali, aveva sofferto le persecuzioni ed era stato imprigionato, torturato e poi liberato miracolosamente da un angelo che lo condusse in un luogo deserto (per questo, pur non essendo stato ucciso è stato venerato come martire). Grazie alla pace costantiniana Felice era rientrato in diocesi. Qui, pur essendo stato indicato come successore dal vescovo Massimo, alla morte di questi rifiutò l'elezione e visse in povertà fino alla fine dei suoi giorni. In suo onore si tengono due feste con processioni dal 5 al 14 gennaio, data della sua memoria liturgica.

 

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei          2, 5-12


Conveniva infatti che Dio rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza.

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Salmo responsoriale

Rit. Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa.          dal salmo  8

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco           1, 21-28

Gesù insegnava come uno che ha autorità.  

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Meditiamo insieme


L'evangelista Marco ci presenta Gesù che, entrato nella sinagoga di sabato, insegna. Stranamente, però, non riporta il contenuto di questo insegnamento, ma si sofferma sulla reazione di coloro che lo ascoltano: «erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi». Il fatto di non soffermarsi sul contenuto dell'insegnamento, ma sulla reazione della folla, fa spostare l'attenzione dalla dottrina insegnata alla persona del Maestro: non è il contenuto dell'insegnamento a provocare lo stupore, ma il fatto che provenga da Gesù, a cui è riconosciuta una particolare autorità. Il popolo riconosce che Gesù ha l'autorità, il diritto di parlare, perché egli insegna come chi ha ricevuto da Dio, e non semplicemente dagli uomini, il mandato di farlo. Scopriamo così, che il primo scopo dell'insegnamento di Gesù non è quello di suscitare discussioni, ma di provocare una reazione in coloro che lo ascoltano, farli "uscire da se stessi", per metterli davanti alla sua persona: è questo l'inizio della conversione. Questa sua autorità non suscita solo lo stupore degli uditori, ma provoca anche la reazione di uno spirito immondo che teneva schiavo un uomo. Ed è proprio questo spirito a rivelare ciò su cui si fonda l'autorità di Gesù: «Io so chi tu sei: il santo di Dio». Dopo che Gesù ha scacciato questo spirito, viene nuovamente riportata la reazione della folla: la meraviglia e, stranamente, il riferimento ad un insegnamento nuovo dato con autorità. Il fatto che un esorcismo sia percepito come un insegnamento rivela che quel gesto deve essere accolto come una parola nuova su Gesù: l'invito è, nuovamente, quello di non fermarsi al segno, ma di orientarsi verso il Signore, di scoprire il suo volto per arrivare a scoprire il volto del Padre. La parola odierna è un invito a verificare i frutti del nostro annuncio, della nostra testimonianza. L'invito è quello di pronunciare parole, di compiere gesti che siano capaci di suscitare stupore, meraviglia, diventando testimonianza del nostro essere mandati dal Signore, della profondità della nostra relazione con lui.  

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Preghiamo insieme


Al Padre, che ci ha donato in Cristo la sua parola che libera e ridà speranza agli umili, rivolgiamo con fede la nostra preghiera. Insieme diciamo: La tua parola, Signore, ci renda liberi.

Preghiamo per la Chiesa, per i ministri mandati ad evangelizzare e per tutta la comunità cristiana, affinché sia fedele e coraggiosa nell'annunciare la Parola divina di salvezza:

Preghiamo per i popoli che la sete di potenza e di benessere dell'occidente cristiano mantiene nell'oppressione, affinché scoprano in Cristo un fratello che li guida alla vera libertà:

Preghiamo per le famiglie devastate dal demone della falsità e della divisione, affinché ritrovino la volontà di dialogare e di perdonare:

Preghiamo per i giovani che, nella loro ricerca di libertà e di un mondo nuovo, hanno trovato invece una schiavitù morale, affinché si aprano al Cristo liberatore dell'uomo:

Preghiamo per la nostra comunità, affinché rigenerandosi sempre nell'ascolto della Parola di Dio, diventi un'espressione visibile dell'amore del Padre verso gli infelici:

Padre buono, a te sale la supplica dei poveri. Convertici e rendici discepoli del tuo Figlio Gesù, perché siamo con lui operatori di pace e fermento di unità. Lui è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide   (11, 12-28)

La fiducia in Dio

Seconda Lettura

Dalle «Regole più ampie» di san Basilio il Grande, vescovo   (Risp. 2, 1; PG 31, 908-910)

La forza di amare è in noi stessi

Martedì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario. 

 

Impegno di vita


Gesù è venuto per liberarci dal male e ha lasciato alla Chiesa il compito di continuare nel tempo e nello spazio la sua opera di guarigione interiore. Oggi permetterò al Signore di guarire il male che c'è in me e mi accosterò al sacramento della Riconciliazione.

  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Perchè tutti gli uomini riconoscano in Cristo il maestro unico e sommo e accettino il vangelo come codice supremo di vita.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Chiediamo al Signore, in questa giornata che iniziamo alla luce della Parola, di rendere chiari e trasparenti i nostri cuori, di rendere autentiche e discepole le nostre comunità. Gesù Nazareno c'entra molto con noi e il santo di Dio è venuto per salvarci con l'autorevolezza che gli viene dall'amarci.  Paolo Curtaz  

 

 

 

Martedì 14 Gennaio 2025

 

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Martedì 14 Gennaio 2025

 - Il Vescovo Guglielmo a Palermo ai lavori della sessione invernale della Conferenza Episcopale Siciliana.

Oggi, 13 Gennaio, si celebra la memoria di Sant'Ilario, vescovo e dottore della Chiesa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 13 Gennaio 2025 07:48

Ilario nacque agli inizi del secolo IV a Poitiers, in seno al paganesimo, da una delle più illustri famiglie di Francia. Fu uno dei grandi campioni della fede cattolica nella difesa della divinità di Cristo. Eletto vescovo verso il 350 combatté coraggiosamente contro gli Ariani. Per ordine dell'imperatrice Costanza, venne mandato in esilio, in Frigia. Scrisse opere piene di sapienza e di dottrina in difesa della fede cattolica e opere di esegesi biblica. Egli ambiva il titolo di discepolo della verità e non ebbe altro fine che di far conoscere il nome di Dio, ed infuocare tutti i cuori della sacra fiamma del suo amore. Il Signore lo chiamò al premio dei giusti nell'anno 367.

 

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Prima lettura

Dalla lettera agli Ebrei          1, 1-6


Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

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Salmo responsoriale

Rit. Adoriamo il Signore insieme ai suoi angeli.           dal salmo  96
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco           1, 14-20

Convertitevi e credete nel Vangelo.
 

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Meditiamo insieme



Inizia il tempo ordinario. Dopo tante feste abbiamo bisogno di una ferialità tranquilla che ci ridia equilibrio e permetta alle buone abitudini di ritrovare il loro tempo! Non per pigrizia o imborghesimento, ma semplicemente perché è il quotidiano il nostro habitat, è nello scorrere dei giorni che sembrano tutti uguali che mette radici lo straordinario racchiuso dal dono dell'Incarnazione che il tempo liturgico appena concluso ci ha regalato e fatto contemplare. La liturgia ci aiuta e ci propone questa settimana i capitoli iniziali del vangelo di Marco. Dopo l'evento speciale del battesimo e il ritiro nel deserto, Gesù inizia il suo camminare per la Galilea. E lì si realizzano decine di incontri, fatti di dialoghi, le cui parole folgoranti scuotono il cuore e la mente di chi le ascolta: un movimento nuovo si riproduce per le strade e per le case di Galilea e dà un orientamento diverso al quotidiano di quella gente. In un'espressione brevissima si condensa un annunzio vivificante: il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al vangelo. Non dobbiamo correre qua o là: è qui, ora, la novità che desideriamo; basta accorgersene, rivolgersi a lei e darle fiducia. Una novità senza clamore, senza violenza ma penetrante, sicura, stabile. L'impegno è quello di accogliere la persona del Cristo come nostro redentore e salvatore, ascoltare il suo messaggio e convertirsi alle verità che egli ci rivela. È l'impegno della conversione, l'impegno di assumere in noi la grazia per cambiare rotta se ci ritroviamo a muoverci con la nostra vita per strade e direzioni diverse da quelle che lui ci indica. È in questo contesto che Gesù comincia a formare il primo nucleo della sua futura chiesa: i primi a cambiare mestiere e vita, perché chiamati dal Signore sono prima Andrea e Simone, suo fratello e poi i figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni. Da pescatori di pesci dovranno diventare pescatori di uomini, nel mare più vasto del mondo. L'incontro personale con Cristo sconvolge tutti i loro piani: devono lasciare le barche, le reti, i garzoni e tutto ciò che alimentava la loro esistenza. Molto spesso convertirsi significa avere il coraggio di abbandonare o almeno ridimensionare le false sicurezze per scoprire ed attuare un progetto che più direttamente ci conduce a conseguire gli obiettivi primari dell'esistenza umana. Solo con la fede ben alimentata possiamo raggiungere un tale obiettivo.  

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Preghiamo insieme


Il vangelo predicato da Gesù è un annuncio di gioia per chi si converte e crede. Invochiamo il Padre, origine della vita e di ogni bene, dicendo insieme: Rinnovaci, Signore, con il tuo Santo Spirito.

La tua Chiesa sia un segno vivo di speranza per tutti gli uomini, annunciando un tempo di grazia per convertirsi a te. Noi ti preghiamo:

Il Papa, i vescovi, i sacerdoti seguano il maestro Gesù senza esitazioni né stanchezze, per proclamare il vangelo ai figli di Dio dispersi. Noi ti preghiamo:

I responsabili della società accrescano in quest'anno i loro sforzi per superare le ingiustizie e gli egoismi, e costruire fra gli uomini veri rapporti di pace. Noi ti preghiamo:

Gli ambienti del lavoro e della cultura, dove la parola cristiana risuona a vuoto, comprendano che in Cristo l'uomo trova la sua autentica salvezza. Noi ti preghiamo:

Tutti noi possiamo accogliere con prontezza e generosità la tua Parola, e ciò che ci richiederà per costruire con te il regno. Noi ti preghiamo:

Padre che sei nei cieli, Signore del tempo e dell'eternità: ti ringraziamo per il nuovo tempo che ci offri per la nostra conversione a te e al nostra gioia. Rendici tuoi veri figli: te lo chiediamo per Gesù Cristo nello Spirito Santo. Amen.
  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide   (1, 1-18)

Il mistero della sapienza divina

Seconda Lettura

Dal «Trattato sulla Trinità» di Sant'Ilario, vescovo
   (Lib. 1, 37-38; PL 10, 48-49)

Ti servirò col predicarti

Lunedì della I settimana, ufficio della memoria dal Comune dei dottori della Chiesa.

 

Impegno di vita


Cerco di individuare quali dimensioni della mia vita hanno bisogno di conversione, di essere orientate verso Dio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Perchè i governanti si aprano alla sapienza di Cristo, Signore delle nazioni, e imparino a scorgere nella storia segni di speranza e a promuovere la pace e il rispetto di ogni persona.
 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La Chiesa non è la luce, ma riceve la luce di Cristo, la accoglie per esserne illuminata e per diffonderla in tutto il suo splendore. E questo deve avvenire anche nella nostra vita personale. Benedetto XVI 

 

 

 

Lunedì 13 Gennaio 2025

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Victor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede;

- Em.mo Card. Peter Kodwo Appiah Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali;

- S.E. Mons. Aldo Cavalli, Arcivescovo tit. di Vibo Valentia, Nunzio Apostolico;

- S.E. il Signor Mahmoud Talaat, Ambasciatore della Repubblica Araba d’Egitto, in visita di congedo.

 

 

 

Lunedì 13 Gennaio 2025

- Il Vescovo Guglielmo da oggi a martedì 14 partecipa a Palermo ai lavori della sessione invernale della Conferenza Episcopale Siciliana. 

Oggi, 12 Gennaio, la Chiesa celebra la festa del Battesimo del Signore - si conclude il tempo di Natale PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 12 Gennaio 2025 07:40

Celebriamo oggi la Festa del Battesimo di Gesù al Giordano. Una festa che in continuità con l'Epifania, non fa altro che confermare la missione di Cristo tra gli uomini: quella della salvezza e della redenzione. Il battesimo di penitenza e non di remissione dai peccati che Giovanni amministra a quanti si rivolgono a lui, prefigura il nostro battesimo, che ci dona la grazia santificante e ci immette nella comunione con Dio, in quanto toglie il peccato originale e ci porta a livello soprannaturale. Per Gesù questo evento simbolico della sua vita è l'inizio del suo ministero pubblico e ulteriore rivelazione della sua divinità. Il battesimo di Gesù non è un semplice tuffo nelle acque, ma l'impegno della Trinità a chiamarci figli di Dio, inizio di un nuovo tempo per le creature, portato a compimento dal Signore con la Sua morte e risurrezione. In Lui l'umanità ricomincia un nuovo cammino, viene indirizzata verso nuovi orizzonti; ancora, si recupera la dignità perduta a causa del peccato. Egli, infatti, non ha ignorato il nostro grido quando eravamo gettati nel mare dell'oblio: è sceso giù e ci ha sollevati. E noi? Un tempo gettati nel mare dell'oblio, è rivolta la parola dell'impegno a rialzare il fratello caduto nel peccato, imitando il Maestro e dedicando la nostra esistenza agli altri, senza mai dimenticare, ma rinnovando sempre, le promesse del nostro battesimo.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia        40,1-5.9-11

Si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno.

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Salmo responsoriale

Rit. Benedici il Signore, anima mia.             dal salmo 103

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito         2,11-14;3,4-7

Il Signore ci ha salvato con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              3,15-16.21-22

Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.

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Meditiamo insieme

Dopo il Battesimo Gesù prega (!) e, nella preghiera fa esperienza di essere abitato dallo Spirito Santo e tutti sentono la voce del Padre: "Tu sei il mio figlio bene-amato, in te mi sono compiaciuto". Tutti noi veniamo educati a meritarci di essere amati, a compiere delle cose che ci rendono meritevoli dell'affetto altrui; sin da piccoli siamo educati ad essere buoni alunni, buoni figli, buoni fidanzati, buoni sposi, buoni genitori, buoni amici, o bravo parroco... il mondo premia le persone che riescono, che sono capaci... e s'insinua l'idea che Dio ci ama, certo, ma a certe condizioni. Dio, invece, mi dice che io sono amato bene, dall'inizio, prima di agire: Dio non mi ama perché sono buono ma - amandomi - mi rende buono. Dio si compiace di me perché vede il capolavoro che sono, l'opera d'arte che posso diventare, la dignità di cui egli mi ha rivestito. Allora, ma solo allora, potrò guardare al percorso da fare per diventare opera d'arte, alle fatiche che mi frenano, alle fragilità che devo superare. Il cristianesimo è tutto qui, Dio mi ama per ciò che sono, Dio mi svela in profondità ciò che sono: bene-amato. È difficile amare "bene", l'amore è grandioso e ambiguo, può costruire e distruggere, non si tratta di adorare qualcuno, ma di amarlo "bene", renderlo autonomo, adulto, vero, consapevole. Così Dio fa con me.  

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Preghiamo insieme

 

Con la discesa nelle acque del Giordano, il Signore Gesù ha manifestato la sua presenza nel nostro cammino verso il compimento della storia. Invochiamo con fiducia il sostegno del suo Santo Spirito. Preghiamo insieme e diciamo:

Donaci, Signore, il tuo Santo Spirito.

Per tutti i battezzati in Cristo, perché siano in ogni parte della terra luce e sale per la gioia e la salvezza dell'intera umanità, preghiamo.

Per coloro che sono stati scelti da Dio per condurre il suo popolo sulle strade del mondo, perché possano essere guide ricolme di sapienza, di onestà e di misericordia per tutte le genti, preghiamo.

Per quanti sono rivestiti di potere nella società civile, perché compiano la loro missione per il trionfo della giustizia e della solidarietà fra i popoli, preghiamo.

Per le nostre famiglie, perché siano per i figli la prima esperienza di Chiesa e dei valori evangelici, preghiamo. 

Signore Dio, nel battesimo del tuo amato Figlio al Giordano hai aperto il cielo anche per noi. Non lasciarci mai mancare la luce e il sostegno del tuo Santo Spirito. 

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume I

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Isaia   (42, 1-9; 49, 1-9)

Il servo mite del Signore, luce dei popoli

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo   (Disc. 39 per il Battesimo del Signore, 14-16. 20; PG 36, 350-351. 354. 358-359)

Il battesimo di Gesù

Ufficio della Festa del Battesimo del Signore. Te Deum. All'Ora media antifona propria e salmi della domenica III settimana. Con i Secondi Vespri termina il tempo di Natale e inizia il III volume della Liturgia delle Ore con il tempo ordinario.  

Impegno di vita

Oggi mi recherò al fonte battesimale per ringraziare Dio del dono della fede e della salvezza.

  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

I bambini che quest'anno riceveranno il dono del battesimo, trovino la famiglia e la comunità cristiana pronte ad accompagnarli nel cammino di fede, sostenendoli con la testimonianza della vita.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Uno solo si immerse, ma elevò tutti con sé; uno solo discese nell'acqua, perché tutti ascendessimo in Cielo, uno solo prese su di sé i peccati di tutti, perché in Lui fossero mondati i peccati di tutti. Purificatevi (Gc 4, 8) dunque, come dice l'apostolo, perché Colui, il quale non aveva bisogno di purificazione, si è purificato per noi. E questo vale per noi. Sant'Ambrogio


 

 

Domenica 12 Gennaio 2025


Alle ore 9,30 il Santo Padre Francesco presiede nella Cappella Sistina la Santa Messa in occasione della festa del Battesimo del Signore ed amministra il Battesimo a 21 neonati; alle ore 12 Angelus recitato dalla finestra del Palazzo Apostolico.

 

 

Domenica 12 Gennaio 2025


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Oggi, 11 Gennaio, la Chiesa ricorda San Paolino d'Aquileia, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 11 Gennaio 2025 07:45

 

La storia di Paolino, nato a Cividale, nel ducato longobardo del Friuli, verso l’anno 730, è strettamente legata al progetto coltivato da Carlo Magno di unificare l’Europa (con l’appoggio del Papa e sotto il segno della Croce di Cristo): fu nella storia il primo vero progetto di Unità europea, intesa anche in senso culturale. A tale scopo il sovrano aveva riunito ad Aquisgrana, nell’'Accademia Palatina' (il prototipo delle future università), un gruppo di sette saggi (il nome più celebre è quello di Alcuino di York) che dovevano aiutarlo nell’impresa, stringendo fra loro una forte amicizia ed elaborando assieme le linee culturali del progetto. E Paolino fu chiamato a farne parte. Gli amici lo definirono «Luce di Ausonia» (cioè d’Italia). Nel 787 fu nominato patriarca di Aquileia (il cui governo abbracciava l’Istria, il Friuli, Padova, Vicenza, Verona, Trento) e si dedicò subito alla riforma della sua Chiesa, riportandone la liturgia all’antica bellezza. Partecipò ai concili del tempo per combattere le sempre insidiose eresie, e intraprese un’ampia attività missionaria verso la Slovenia. Era di ingegno ampio e versatile: s’intendeva di teologia (e ci ha lasciato importanti trattati dottrinali), di letteratura e perfino di musica. Ma le sue composizioni poetico-musicali, che piaceranno perfino a Manzoni e Carducci, avevano sempre un intento didattico. E non c’è quasi comunità cristiana che non abbia una volta o l’altra cantato quell’inno Ubi Caritas et Amor («Dov’è carità e Amore») che ci è stato appunto regalato da san Paolino.

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Prima lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo         5, 5-13

Lo Spirito, l’acqua e il sangue.

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Salmo responsoriale

Rit Celebra il Signore, Gerusalemme.             dal salmo 147

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              5, 12-16

Immediatamente la lebbra scomparve da lui.

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Meditiamo insieme

La lebbra è anzitutto la malattia della povertà e della solitudine. In un mondo con scarse conoscenze mediche, il contagio era evitato solo con l'allontanamento del malato che, di conseguenza, non poteva più avere contatti con i famigliari e doveva girare urlando a tutti la sua malattia per tenerli a distanza. Una situazione di abbandono e di degrado, di solitudine e di rabbia. Un lebbroso si sentiva ed era considerato abbandonato da Dio. Peggio: un peccatore che si era meritato quel destino straziante. Roso dai sensi di colpa, dalla rabbia, un lebbroso consumava la sua vita nella sopravvivenza quotidiana, con l'unica speranza di ottenere un miracolo da colui che l'aveva ridotto in quello stato. Ma Gesù non la pensa così. Non ha paura di toccare il lebbroso. E non è lui a contagiarsi, ma il lebbroso a guarire. Gesù lo invita ad osservare le prescrizioni rituali: il sacerdote fungeva anche da ufficiale sanitario e doveva certificare l'avvenuta guarigione. E, come abbiamo già visto, Gesù impone il silenzio: non vuole essere scambiato per uno dei tanti guru che promettono improbabili guarigioni. Gesù opera e guarisce per annunciare il Regno di Dio, per invitare alla conversione, e la guarigione, in questo senso, è un segno della presenza del Messia.   

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Preghiamo insieme

 

Gesù è venuto per condividere in tutto la nostra condizione umana, liberandoci dal male. Ora intercede per noi, perchè abbiamo la vita. Con questa certezza, presentiamo al Padre le necessità della Chiesa e del mondo, dicendo insieme: Ascoltaci, o Signore.

Perchè la Chiesa che continua la missione di Cristo, sia fermento vivo per risanare e guarire con misericordia e compassione. Preghiamo:

Perchè i cristiani siano le mani e i piedi di Cristo che oggi lavorano per la vita e la salvezza dell'uomo. Preghiamo:

Perchè la società civile sappia accogliere come persone coloro che, per qualsiasi motivo, sono ora considerati emarginati e nocivi. Preghiamo:

Perchè anche le negligenze e i peccati, nei confronti di Dio, siano considerati offese alla dignità delle persone e fatti negativi per la società. Preghiamo:

Perchè l'Eucaristia che è memoria della vittoria di Cristo nel mondo, sia per noi fonte di vita eterna. Preghiamo:
 

Ascolta, o Padre, la voce del tuo popolo che invoca la tua protezione e il dono dello Spirito, perchè renda testimonianza della tua verità, in unione al Cristo tuo Figlio che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume I

 

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Isaia   (65, 13-25)

Nuovi cieli e nuova terra

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Massimo, vescovo di Torino     (Disc. 100  sull'Epifania, 1, 3;  CCL 23, 398400)

I sacramenti del Battesimo del Signore

 

Sabato della II settimana, ufficio della feria dopo l'Epifania, con le parti proprie dell'11 Gennaio (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della festa del Battesimo del Signore.

 

Impegno di vita

Nella luce del Natale che è lieto annuncio di salvezza, la scena del vangelo odierno mi è d'incoraggiamento a coltivare e a far crescere in me anzitutto (e attorno a me nella misura del possibile) una volontà buona: una volontà di bene.
 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  
  

Perchè la segregazione del lebbroso, annullata dall'azione risanatrice del Cristo, ci insegni a lottare contro ogni forma di emarginazione e di separazione ingiusta tra gli uomini.

MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Quando compiamo ciò che Dio vuole, tutto acquista valore e la vita ha senso. Santa Teresa di Calcutta

 

 

 

Sabato 11 Gennaio 2025


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

- Udienza Giubilare in Aula Paolo VI;

- Delegación de los Supermercados Cooperativa Virgen de las Angustias, Granada (Spagna).

 

 

 

 


Sabato 11 Gennaio 2025

- Alle ore 18, nel Santuario Maria SS. dei Miracoli in Mistretta, il Vescovo Guglielmo presiede la Solenne Concelebrazione Eucaristica in occasione del Rinnovo del Giuramento alla Madonna dei Miracoli.

 

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