Oggi, 11 Gennaio, la Chiesa ricorda San Paolino d'Aquileia, vescovo |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Sabato 11 Gennaio 2025 07:45 |
La storia di Paolino, nato a Cividale, nel ducato longobardo del Friuli, verso l’anno 730, è strettamente legata al progetto coltivato da Carlo Magno di unificare l’Europa (con l’appoggio del Papa e sotto il segno della Croce di Cristo): fu nella storia il primo vero progetto di Unità europea, intesa anche in senso culturale. A tale scopo il sovrano aveva riunito ad Aquisgrana, nell’'Accademia Palatina' (il prototipo delle future università), un gruppo di sette saggi (il nome più celebre è quello di Alcuino di York) che dovevano aiutarlo nell’impresa, stringendo fra loro una forte amicizia ed elaborando assieme le linee culturali del progetto. E Paolino fu chiamato a farne parte. Gli amici lo definirono «Luce di Ausonia» (cioè d’Italia). Nel 787 fu nominato patriarca di Aquileia (il cui governo abbracciava l’Istria, il Friuli, Padova, Vicenza, Verona, Trento) e si dedicò subito alla riforma della sua Chiesa, riportandone la liturgia all’antica bellezza. Partecipò ai concili del tempo per combattere le sempre insidiose eresie, e intraprese un’ampia attività missionaria verso la Slovenia. Era di ingegno ampio e versatile: s’intendeva di teologia (e ci ha lasciato importanti trattati dottrinali), di letteratura e perfino di musica. Ma le sue composizioni poetico-musicali, che piaceranno perfino a Manzoni e Carducci, avevano sempre un intento didattico. E non c’è quasi comunità cristiana che non abbia una volta o l’altra cantato quell’inno Ubi Caritas et Amor («Dov’è carità e Amore») che ci è stato appunto regalato da san Paolino.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 5, 5-13
Lo Spirito, l’acqua e il sangue.
Rit Celebra il Signore, Gerusalemme. dal salmo 147
Dal Vangelo secondo Luca 5, 12-16
Immediatamente la lebbra scomparve da lui.
La lebbra è anzitutto la malattia della povertà e della solitudine. In un mondo con scarse conoscenze mediche, il contagio era evitato solo con l'allontanamento del malato che, di conseguenza, non poteva più avere contatti con i famigliari e doveva girare urlando a tutti la sua malattia per tenerli a distanza. Una situazione di abbandono e di degrado, di solitudine e di rabbia. Un lebbroso si sentiva ed era considerato abbandonato da Dio. Peggio: un peccatore che si era meritato quel destino straziante. Roso dai sensi di colpa, dalla rabbia, un lebbroso consumava la sua vita nella sopravvivenza quotidiana, con l'unica speranza di ottenere un miracolo da colui che l'aveva ridotto in quello stato. Ma Gesù non la pensa così. Non ha paura di toccare il lebbroso. E non è lui a contagiarsi, ma il lebbroso a guarire. Gesù lo invita ad osservare le prescrizioni rituali: il sacerdote fungeva anche da ufficiale sanitario e doveva certificare l'avvenuta guarigione. E, come abbiamo già visto, Gesù impone il silenzio: non vuole essere scambiato per uno dei tanti guru che promettono improbabili guarigioni. Gesù opera e guarisce per annunciare il Regno di Dio, per invitare alla conversione, e la guarigione, in questo senso, è un segno della presenza del Messia.
Gesù è venuto per condividere in tutto la nostra condizione umana, liberandoci dal male. Ora intercede per noi, perchè abbiamo la vita. Con questa certezza, presentiamo al Padre le necessità della Chiesa e del mondo, dicendo insieme: Ascoltaci, o Signore.
Perchè la Chiesa che continua la missione di Cristo, sia fermento vivo per risanare e guarire con misericordia e compassione. Preghiamo:
Perchè i cristiani siano le mani e i piedi di Cristo che oggi lavorano per la vita e la salvezza dell'uomo. Preghiamo:
Perchè la società civile sappia accogliere come persone coloro che, per qualsiasi motivo, sono ora considerati emarginati e nocivi. Preghiamo:
Perchè anche le negligenze e i peccati, nei confronti di Dio, siano considerati offese alla dignità delle persone e fatti negativi per la società. Preghiamo:
Perchè l'Eucaristia che è memoria della vittoria di Cristo nel mondo, sia per noi fonte di vita eterna. Preghiamo:
Ascolta, o Padre, la voce del tuo popolo che invoca la tua protezione e il dono dello Spirito, perchè renda testimonianza della tua verità, in unione al Cristo tuo Figlio che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
> |
LITURGIA DELLE ORE - Volume I
|
|
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia (65, 13-25)
Nuovi cieli e nuova terra
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Massimo, vescovo di Torino (Disc. 100 sull'Epifania, 1, 3; CCL 23, 398400)
I sacramenti del Battesimo del Signore
Sabato della II settimana, ufficio della feria dopo l'Epifania, con le parti proprie dell'11 Gennaio (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della festa del Battesimo del Signore.
Impegno di vita
Nella luce del Natale che è lieto annuncio di salvezza, la scena del vangelo odierno mi è d'incoraggiamento a coltivare e a far crescere in me anzitutto (e attorno a me nella misura del possibile) una volontà buona: una volontà di bene.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè la segregazione del lebbroso, annullata dall'azione risanatrice del Cristo, ci insegni a lottare contro ogni forma di emarginazione e di separazione ingiusta tra gli uomini.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Quando compiamo ciò che Dio vuole, tutto acquista valore e la vita ha senso. Santa Teresa di Calcutta
Sabato 11 Gennaio 2025
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;
- Udienza Giubilare in Aula Paolo VI;
- Delegación de los Supermercados Cooperativa Virgen de las Angustias, Granada (Spagna).
Sabato 11 Gennaio 2025
- Alle ore 18, nel Santuario Maria SS. dei Miracoli in Mistretta, il Vescovo Guglielmo presiede la Solenne Concelebrazione Eucaristica in occasione del Rinnovo del Giuramento alla Madonna dei Miracoli.
|
Oggi, 10 Gennaio, la Chiesa ricorda Sant'Aldo, eremita |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Venerdì 10 Gennaio 2025 07:06 |
Non si sa esattamente in quale epoca Sant'Aldo sia vissuto, probabilmente nei secoli intorno al Mille. Secondo una tradizione fu eremita e carbonaio a Carbonia presso Pavia, e a Pavia fu sepolto nella cappella di San Colombano, dalla quale fu traslato nella basilica di San Michele. Non a caso la memoria di Sant'Aldo si è conservata a Pavia, che fu un tempo capitale del Regno dei Longobardi. È probabile, infatti, che sangue longobardo scorresse nelle vene del Santo eremita, o così almeno fa pensare l’origine del suo nome, che la parola longobarda “ald”, con il significato di vecchio.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 4, 19 - 5, 4
Chi ama Dio, ami anche il suo fratello.
Rit. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. dal salmo 71
Dal Vangelo secondo Luca 4, 14-22
Oggi si è adempiuta questa Scrittura.
Anche noi, oggi, rendiamo testimonianza: davvero il Signore Gesù è colui che colma il nostro cuore, è l'atteso, colui di cui profetava Isaia. Siamo colmi di meraviglia mentre lo ascoltiamo, mentre interiorizziamo le sue parole che ci raggiungono, oggi, nello Spirito, attraverso la Parola e la preghiera. Anche noi vediamo compiersi la Scrittura nelle nostre vite piccine, mentre allarghiamo il nostro cuore e lasciamo che sia lui, il Signore, a dare senso alle nostre scelte e alle nostre azioni. Il gesto del Signore, il frequentare la sinagoga del suo villaggio, l'ascoltare le Scritture e interpretarle, rendere lode al Dio dei padri, è un invito, per noi, ad imitare la sua costanza e la sua fede. Nelle nostre comunità di riferimento, celebrando l'eucarestia domenicale, nei sacramenti che ci accompagnano nella vita cristiana, siamo aiutati a leggere la volontà di Dio su di noi. In questi tempi difficili, in cui conservare e far crescere la fede è diventato un atto di fede impegnativo, siamo chiamati a perseverare con forza, migliorando le nostre eucarestie perché diventino sempre più luoghi di ascolto e di accoglienza della presenza di Dio, nella sua Parola e nel pane eucaristico. La fedeltà di Gesù alla celebrazione comunitaria ci incoraggia nella perseveranza.
L'onnipotente Dio, che nel suo Figlio ha realizzato il piano di salvezza per l'umanità, viene in soccorso ora anche alle nostre richieste. Perciò preghiamo con fede: Salvaci, o Signore.
Per la Chiesa, perchè possa realizzare sulla terra il disegno di salvezza che Dio le ha consegnato. Preghiamo:
Per i nostri sacerdoti, uniti nel segno del Signore, perchè siano le rocce alle quali i deboli si possono appoggiare. Preghiamo:
Per chi soffre l'ingiustizia, perchè abbia la certezza che Cristo continua la sua opera nel mondo, prediligendo ancora i poveri e gli ultimi. Preghiamo:
Per i più piccoli, perchè possano crescere conservando intatta la loro fede nella bellezza e nella bontà del mondo. Preghiamo:
Per le nostre comunità cristiane, perchè non siano gruppi nei quali la Parola è solamente celebrata, ma luoghi dove è vissuta e realizzata. Preghiamo:
Signore, conforto dei poveri e liberatore degli oppressi, ascolta la preghiera di questa tua famiglia redenta dal sangue del tuo Figlio: la fiducia che pone in te le giovi per la salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
> |
LITURGIA DELLE ORE - Volume I
|
|
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia (63, 19b - 64, 11)
Si implora la venuta del Signore
Seconda Lettura
Dal «Commento su san Giovanni» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo (Lib. 5, cap. 2; PG 73, 751-754)
La santificazione delle acque
Venerdì della II settimana, ufficio della feria dopo l'Epifania, con le parti proprie del 10 Gennaio.
Impegno di vita
È dentro la concretezza dei nostri giorni, dentro la nostra povertà, che Dio ci raggiunge per aiutarci a scoprire i talenti che possediamo e a metterli a frutto; per questo mi lascerò guidare dalla potenza dello Spirito, per crescere come persona e come cristiano e far crescere la bontà e la pace nell'ambiente in cui vivo.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè Gesù, manifestatosi come profeta, venga accolto come l'inviato di Dio che annuncia ai poveri e agli oppressi la loro liberazione.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Anche ora, se lo volete, in questa sinagoga, in questa assemblea, i vostri occhi possono fissare il Salvatore. Quando infatti tu rivolgerai lo sguardo più profondo del tuo cuore verso la contemplazione della Sapienza, della Verità e del Figlio unico di Dio, allora i tuoi occhi vedranno Dio. Felice assemblea, quella di cui la Scrittura attesta che gli occhi di tutti erano fissi in lui!. Origene
Venerdì 10 Gennaio 2025
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
-
Venerdì 10 Gennaio 2025
- Alle ore 10, presso il Santuario di Tindari, il Vescovo Guglielmo presiede il Ritiro spirituale mensile del Presbiterio diocesano.
|
Oggi, 9 Gennaio, la Chiesa ricorda Sant'Adriano, abate |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Giovedì 09 Gennaio 2025 07:53 |
Africano di nascita, Adriano era abate di Nerida, nel Napoletano, quando il papa san Vitaliano lo chiamò ad occupare la sede arcivescovile di Canterbury, ma questi rifiutò e consigliò di sostituirlo piuttosto con Teodoro di Tarso, che si rivelò poi infatti uno dei più grandi arcivescovi della sede primaziale inglese. Il Pontefice accettò, a patto che Adriano accettasse di accompagnarlo quale consigliere ed assistente. Teodoro lo nominò allora abate dell'antico monastero dei Santi Pietro e Paolo, poi reintitolato a Sant'Agostino. Sotto la guida di Adriano e l'influenza di Teodosio esso divenne uno dei più importanti centri di formazione per molti futuri vescovi ed esercitò una notevole influenza sulla cristianità del tempo. L'abate Adriano fu insegnante per ben quarant'anni. Morì presso Canterbury il 9 gennaio di un anno imprecisato, forse il 710, venendo sepolto nel monastero. Quando nel 1091 i lavori di ristrutturazione resero necessaria la rimozione di numerose tombe, il suo corpo fu rinvenuto incorrotto e profumato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 4, 11-18
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi.
Rit. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. dal salmo 71
Dal Vangelo secondo Marco 6, 45-52
Videro Gesù camminare sul mare.
Gesù è rimasto profondamente deluso dai suoi discepoli: davanti alla folla affamata, l'unica proposta che hanno fatto è stata quella di rimandarli a casa... Sono appena tornati dalla loro prima missione, con il cuore e gli occhi colmi di prodigi. Ma non hanno imparato la cosa essenziale: la misericordia. Gesù li costringe ad imbarcarsi per attraversare il lago verso la costa abitata dai pagani: forse lì capiranno cosa significa annunciare il Regno. Si scatena la tempesta e il Signore resta tutta la notte, solo, a pregare e riflettere. Pensa alle sue scelte, a quella scelta, a quei Dodici. Forse si è sbagliato, forse non sono le persone giuste, forse dovrebbe ricominciare da capo con altri. Non lo farà, andrà fino in fondo portandoli con sé a Nord, in pieno territorio pagano. Anche noi, spesso, scordiamo l'essenziale: pur essendo discepoli di lungo corso, perdiamo per strada la compassione e la tenerezza. Quando ciò accade restiamo soli sulla barca della Chiesa che, senza compassione, imbarca acqua e rischia di affondare. Ma il Maestro non ci abbandona, ci raggiunge e insiste affinché, finalmente, impariamo da lui ad amare.
La venuta del Signore Gesù ci ha riconciliati con il Padre. Per questo, ora senza timore possiamo rivolgerci a lui pregando e dicendo: Signore, insegnaci l'amore.
Per l'unione delle Chiese cristiane, perchè possano dimenticare antiche fratture e cercare insieme la via dell'unità. Preghiamo:
Pere il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perchè più spesso parlino di Cristo come fratello misericordioso, buono, mite, pieno di amore per ogni uomo. Preghiamo:
Per tutte le coppie, perchè sappiano amarsi con semplicità e senza egoismi, per essere segno dell'amore di Cristo per il mondo. Preghiamo:
Per le famiglie, perchè le incomprensioni tra genitori e figli possano essere appianate dall'affetto che li lega. Preghiamo:
Per le persone che hanno paura, soggezione e timore di Dio, perchè possano conoscerlo come Padre che per primo le ama di amore infinito. Preghiamo:
Dio onnipotente, che ti sei rivelato nel volto di Gesù, ascolta le preghiere del tuo popolo, perchè ancora una volta faccia esperienza del tu amore che di tutto si interessa e tutto ascolta. Per Cristo nostro Signore. Amen.
> |
LITURGIA DELLE ORE - Volume I
|
|
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia (63, 7-19)
Il popolo nell'afflizione ricorda la misericordia del Signore
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Proclo, vescovo di Costantinopoli (Disc. per l'Epifania, 7, 1-3; Pg 65, 758-759)
La santificazione delle acque
Giovedì della II settimana, ufficio della feria dopo l'Epifania, con le parti proprie del 9 Gennaio.
Impegno di vita
Nella nostra vita ci sono tante cose che ci spaventano e ci fanno stare in ansia. Oggi voglio accogliere l'invito di Gesù a non avere paura, affidandogli con fiducia ogni istante della mia vita.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè il mistero di Gesù che, sostenuto dalla forza dello Spirito, domina gli elementi della natura, si riveli a noi nell'incontro orante con Dio e nella condivisione di amore con i fratelli.
MESSAGGIO DEL GIORNO
La barca che trasporta i discepoli, cioè la Chiesa, è agitata e scossa dalle tempeste delle avversità, e non cessa il vento contrario, cioè il diavolo che le si oppone e si sforza d'impedirle di giungere alla tranquillità del porto. Ma più potente è Colui che intercede per noi. Poiché in mezzo a queste nostre tempeste, che ci travagliano, egli ci dà fiducia venendo verso di noi e confortandoci. Sant'Agostino
Giovedì 9 Gennaio 2025
- Alle ore 10.30, nell'Aula della Benedizione del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i Membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri per il nuovo anno. Dopo le parole introduttive del Decano del Corpo Diplomatico, S.E. il Signor George Poulides, Ambasciatore di Cipro presso la Santa Sede, il Papa pronuncerà il suo discorso.
Giovedì 9 Gennaio 2025
-
|
Oggi, 8 Gennaio, la Chiesa ricorda San Severino, abate |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Mercoledì 08 Gennaio 2025 07:53 |
Nato intorno al 410 in Italia, Severino giunge nel 453 nel Norico (l'attuale Austria). Qui evangelizza la popolazione (è chiamato, infatti, apostolo del Norico), fonda numerosi monasteri e prende di fatto le redini del potere politico ed amministrativo: i suoi monasteri sono insieme centri d'irraggiamento del cristianesimo e strutture difensive dove il popolo trova rifugio nei momenti di pericolo. Riverito ed amato dall'umile gente come da monarchi e guerrieri, il santo monaco vive poveramente, senza trarre per sé alcun vantaggio materiale: veste la stessa semplice tunica d'estate e d'inverno e dorme le poche ore di sonno disteso sulla terra, coi fianchi cinti dal cilicio. In quaresima prende cibo solo una volta alla settimana. Nel 488, sei anni dopo la sua morte (avvenuta l'8 gennaio 482), i monaci severiniani lasciano il Norico e portano la salma del beatissimo abate a Napoli, presso l'isolotto di Megaris, meglio noto come Lucullano.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 4, 7-10
Dio è amore.
Rit. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. dal salmo 71
Dal Vangelo secondo Marco 6, 34-44
Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta profeta.
Gesù ha accolto i suoi, inviati ad annunciare il Regno. L'esperienza, racconta Marco, è stata eccezionale, gli apostoli sono entusiasti da quanto è successo. Il Signore, allora, li porta con sé per riposarsi un po' ma, arrivati nel luogo prescelto, una folla sterminata li aspetta per ricevere una qualche parola. E qui avviene il fattaccio: gli apostoli, davanti a tanta gente, hanno una soluzione: cacciarla. Gesù si accorge che i suoi, pur avendo fatto una splendida esperienza interiore, di evangelizzazione, di gratificazione, ancora non hanno imparato l'essenziale: la compassione. Nessun annuncio vale se non è accompagnato dalla compassione. Nessun Vangelo è credibile se chi lo racconta non vive ciò che dice! Gesù non li caccia, ovviamente, e chiede ai suoi di mettersi in gioco, di lasciarsi coinvolgere. Il poco che hanno sfamerà tutti. È il miracolo della condivisione, di chi accetta di superare i calcoli piccini della logica umana. Gli apostoli, però, devono ancora imparare tanto e Gesù li spinge verso le lontane terre pagane per imparare la compassione. E la compassione, oggi, sia la nostra bussola.
Il Padre, vedendo la nostra povertà, ha mandato Gesù perchè ci desse il pane della vita. Lo invochiamo con fiducia, dicendo: Sazia la nostra fame, Signore.
Per la Chiesa di Cristo, perchè sia piena di amore per ogni uomo e rifugio per ogni sofferenza. Preghiamo:
Per le autorità civili, perchè siano sensibili ai bisogni delle popolazioni di tutto il mondo e sappiano distribuire le ricchezze in maniera equa. Preghiamo:
Per i cristiani, perchè sappiano tenere aperta a chiunque la porta della loro casa. Preghiamo:
Per i bambini nati in questi giorni, perchè possano trovare un ambiente ricco di salute, serenità, sapienza e amore. Preghiamo:
Per noi che partecipiamo a questa eucaristia, perchè nelle opere ringraziamo il Padre che ogni giorno sazia la nostra fame con il corpo di suo Figlio. Preghiamo:
Perchè la nostra comunità scelga concretamente gli ultimi. Perchè ogni uomo accetti di essere amato da Dio.
Dio, Padre di tutti noi, aiutaci con la forza del tuo Spirito a compiere la tua volontà, così che non ci siano più dolore e ingiustizia, ma uguaglianza fondata sull'amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.
> |
LITURGIA DELLE ORE - Volume I
|
|
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia (62, 1-12)
La redenzione è vicina
Seconda Lettura
Dal «Discorso sull'Epifania» attribuito a sant'Ippolito, sacerdote (Nn. 2, 6-8. 10; PG 10, 854. 858-859. 862)
L'acqua e loSpirito
Mercoledì della II settimana, ufficio della feria dopo l'Epifania, con le parti proprie dell'8 Gennaio.
Impegno di vita
La molla che mette in moto ogni gesto d'amore nei confronti del prossimo è la compassione, la capacità di "entrare in sintonia" con la sofferenza dell'altro. Oggi accetterò di aprire il mio cuore di fronte alle situazioni di sofferenza che incontrerò.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè il miracolo del pane, con cui Cristo manifesta il suo essere per noi, susciti la fame di lui, pane del cielo e sostanza della nostra vita.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo, l'oceano avrebbe una goccia in meno. Santa Teresa di Calcutta
Mercoledì 8 Gennaio 2025
- Alle ore 9 prima Udienza Generale del nuovo anno tenuta dal Santo Padre Francesco nell'Aula Paolo VI.
Mercoledì 8 Gennaio 2025
-
|
Oggi, 7 Gennaio, la Chiesa ricorda San Raimondo de Peñafort |
|
|
Scritto da Giancarlo D'Amico
|
Martedì 07 Gennaio 2025 07:52 |
Figlio di signori catalani, nasce a Peñafort nel 1175. Comincia gli studi a Barcellona e li termina a Bologna. Qui conosce il genovese Sinibaldo Fieschi, poi papa Innocenzo IV. Di ritorno a Barcellona, Raimondo è nominato canonico della cattedrale. Ma nel 1222 si apre in città un convento dell'Ordine dei Predicatori, fondato pochi anni prima da san Domenico. E lui lascia il canonicato per farsi domenicano. Nel 1223 aiuta il futuro santo Pietro Nolasco a fondare l'Ordine dei Mercedari per il riscatto degli schiavi. Qualche anno dopo a Roma Gregorio IX gli affida il compito di raccogliere e ordinare tutte le decretali (gli atti emanati dai pontefici in materia dogmatica e disciplinare, rispondendo a quesiti o intervenendo su situazioni specifiche). Raimondo riesce a dare un ordine e una completezza mai raggiunti prima. Nel 1234, il Papa gli offre l'arcivescovado di Tarragona. Ma lui rifiuta. Nel 1238 i suoi confratelli lo vogliono generale dell'Ordine. Ma l'attività intensa che lo vede in tutta Europa lo sfianca. A 70 anni torna infine a una vita di preghiera, studio, formazione dei nuovi predicatori nell'Ordine. Frate Raimondo muore a Barcellona nel 1275.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 3,22-4,6
Mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono da Dio.
Rit. Il Padre ha dato al Figlio il regno di tutti i popoli. dal salmo 2
Dal Vangelo secondo Matteo 4,12-17.23-25
Il regno di Dio è vicino.
Gesù inizia la sua predicazione da Zabulon e Neftali, le due città ai confini settentrionali della Palestina, città abitate da gente di passaggio, da meticci e guardate con religioso disprezzo da parte del resto del paese che le considerava città pagane. Gesù inizia il ministero parlando del Regno ai figli bastardi di Israele, ai disprezzati, ai rifiutati... Da poveri, sconfitti e stranieri era stato accolto e riconosciuto dopo la nascita, da loro - restituendo il favore - inizia la predicazione. Così è Dio, che volete. Preferisce i monelli ai bravi ragazzi, è irrequieto nel recinto delle buone pecore, sente l'esigenza di portare speranza a chi non ne ha. E il suo annuncio è straordinario: "Il Regno ti si è avvicinato, accorgitene". La buona notizia della sua predicazione è tutta qui: Dio si fa vicino, Dio desidera stare con te, con te condividere, con te costruire, non importa ciò che sei, ciò che fai, non importa il tuo passato, né le tue fragilità. Tu, accorgitene. Ormai le feste di Natale sono passate, che rimanga nel nostro cuore l'eco dell'annuncio immutato di un Dio che ama i perdenti e gli sconfitti e ridona loro dignità. Non so come sia andato il tuo Natale, amico, se sei stato travolto dalla melassa natalizia o se il dolore e la solitudine hanno contrassegnato questi giorni; sappi che il Signore ti ama e sei prezioso ai suoi occhi, con questa serena certezza inizia questa giornata nella Zabulon in cui ti vieni a trovare e anche tu, come il Maestro, dì a chi ti sta accanto: Dio ti è vicino.
Il Signore onnipotente, lungo tutti i secoli della storia, ha vegliato sul suo popolo per salvarlo. Con questa certezza nel cuore, invochiamolo dicendo: Signore, fa' che accogliamo il tuo regno.
Per il Papa Francesco, i vescovi e i sacerdoti, perchè siano, sulla terra, coloro che sanno indicare la strada giusta ad ogni uomo. Preghiamo:
Per coloro che governano il mondo, perchè siano coscienti che la loro autorità viene da Dio e a lui ne dovranno rendere conto. Preghiamo:
Per i genitori, perchè sappiano sempre, con l'esempio e con le parole, essere portatori della voce di Dio per i figli. Preghiamo:
Per tutti quelli che soffrono, perchè trovino nelle comunità cristiane dei luoghi di ascolto, di accoglienza e di aiuto. Preghiamo:
Per le nostre comunità, perchè sappiano raccogliere dalla mano di Cristo la fiaccola della fede, e la porti avanti con coraggio. Preghiamo:
Signore, che nella tua infinita bontà dai consolazione agli afflitti, forza ai deboli, sapienza agli ignoranti, trasformaci come tu vuoi perchè possiamo lodarti senza fine nel nome del Cristo tuo Figlio, che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.
> |
LITURGIA DELLE ORE - Volume I
|
|
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia (61, 1-11)
Lo Spirito del Signore è sopra il suo servo
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Pietro Crisologo, vescovo (Disc. 160; Pl 52, 620-622)
Colui che ha voluto nascere per noi, non ha voluto essere ignorato da noi
Lunedì della II settimana, ufficio della feria dopo l'Epifania, con le parti proprie del 7 Gennaio.
Impegno di vita
Cercherò di trovare dei momenti durante la giornata per fermarmi a rileggere quanto ho vissuto fino a quel momento in modo da vedere se sto lasciandomi guidare dallo Spirito di Dio. In caso contrario, cerco di convertire il mio modo di agire.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè l'azione e la parola di Gesù, che hanno inaugurato il regno di Dio come forza che penetra nel mondo, portino gli uomini alla conversione e alla fede in Lui.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Gesù è venuto per essere riconosciuto da ogni popolo, qui raffigurato dai misteriosi magi d'Oriente. Dio vuole svelarsi ad ogni uomo e la Chiesa, serva del Vangelo, desidera fortemente allargare il messaggio evangelico ad ogni uomo. Paolo Curtaz
Martedì 7 Gennaio 2025
-
Martedì 7 Gennaio 2025
-
|
|
|