NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 17 Marzo, la Chiesa commemora San Patrizio, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 17 Marzo 2025 07:45

«Arrivato in Irlanda, ogni giorno portavo al pascolo il bestiame, e pregavo spesso nella giornata; fu allora che l’amore e il timore di Dio invasero sempre più il mio cuore, la mia fede crebbe e il mio spirito era portato a far circa cento preghiere al giorno e quasi altrettanto durante la notte, perché allora il mio spirito era pieno di ardore». Patrizio nasce verso il 385 in Britannia da una famiglia cristiana. Verso i 16 anni viene rapito e condotto schiavo in Irlanda, dove rimane prigioniero per 6 anni durante i quali approfondisce la sua vita di fede secondo il brano della Confessione che abbiamo letto all’inizio. Fuggito dalla schiavitù, ritorna in patria. Trascorre qualche tempo con i genitori, poi si prepara per diventare diacono e prete. In questi anni raggiunge probabilmente il continente e fa delle esperienze monastiche in Francia. Ha ormai 40 anni e sente forse la nostalgia di ritornare nell’isola verde. Qui c’è bisogno di evangelizzatori e qualcuno fa il suo nome come vescovo missionario. Egli si prepara, ma la famiglia è restia a lasciarlo partire, mentre degli oppositori gli rimproverano una scarsa preparazione. Nel 432, tuttavia, egli è di nuovo sull’isola. Accompagnato da una scorta, predica, battezza, conferma, celebra l’Eucarestia, ordina presbiteri, consacra monaci e vergini. Il successo missionario è grande, ma non mancano gli assalti di nemici e predoni, e neppure le malignità dei cristiani. Patrizio scrive allora la Confessione per respingere le accuse e celebrare l’amore di Dio che l’ha protetto e guidato nei suoi viaggi così pericolosi. Muore verso il 461. È il patrono dell’Irlanda e degli irlandesi nel mondo.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Clemente presso il Colosseo.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Daniele         9, 4-10

Abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi.

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.           dal salmo 78 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              6, 36-38

Perdonate e sarete perdonati.

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Meditiamo insieme

Sulle labbra del Maestro sembra sempre tutto così semplice! L'invito alla conversione, l'accogliere la presenza di Dio nella nostra vita, comporta inevitabilmente un cambiamento. Un cambiamento che si nota, che si misura, un "fare" da cui non scaturisce la fede ma che la incarna e la manifesta. Siamo chiamati ad imitare l'azione di Dio, a giudicare noi stessi e gli altri secondo il suo stile, benevolo ed esigente, come è di chi ama davvero; a non condannare, a perdonare per essere perdonati. Il discepolo manifesta l'amore che riceve dal Padre soprattutto con la misericordia. Là dove Matteo, come abbiamo letto, scrive "siate perfetti come è perfetto il Padre", Luca scrive "siate misericordiosi come lo è il Padre". La perfezione di Dio consiste nella sua immensa misericordia, nel guardare la miseria col cuore, nel sapere compatire per poi accompagnare nel cambiamento. Dio non è un mollaccione cui facciamo pena, ma colui che capisce la nostra fragilità e, senza condannare, ci aiuta ad accoglierla e, a volte, a superarla. Sia la misericordia a caratterizzare la nostra ricerca di fede e la giornata che stiamo iniziando!  

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Preghiamo insieme


Il Signore che nella santa Quaresima chiama a conversione il suo popolo, perchè riconosca e confessi le colpe, ora guarda a noi con particolare sollecitudine ascoltando la nostra supplica:
Perdona, Signore, le nostre colpe.

Per la Chiesa che parla alle coscienze degli uomini, perchè il suo messaggio sia accolto con favore e contribuisca al discernimento della verità. Preghiamo:

Per l'uomo che è tentato di costruirsi una morale personale, perchè con umiltà si metta in ascolto e in dialogo con Dio e con gli altri. Preghiamo:

Per quanti, specialmente fra i giovani, hanno perso il senso del peccato, perchè riconoscano l'opportunità di lasciarsi nuovamente evangelizzare. Preghiamo:

Per i bambini della prima confessione, perchè nell'incontro sacramentale con il sacerdote sperimentino la gioia dell'incontro con Dio Padre. Preghiamo:

Per noi che abbiamo iniziato questa eucaristia confessando i nostri peccati, perchè, liberati da ogni male, perseveriamo nella grazia divina sicuri da ogni turbamento. Preghiamo:

O Dio, che hai inviato ai popoli dell'Irlanda il vescovo san Patrizio come apostolo del Vangelo, per sua intercessione concedi alle nostre comunità di riscoprire il senso missionario della fede e di annunziare agli uomini le meraviglie del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (14, 10-31)

Il passaggio del Mare Rosso

Seconda Lettura

Dalle «Catechesi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
  (Catech. 3, 24-27; Sc 50 bis, 165-167)

Mosè e Cristo

Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Quante volte nella mia vita mi sono ribellato ai disegni del Signore? Oggi chiedo a Gesù un cuore umile, disposto ad accogliere con gioia la volontà di Dio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per i giovani e per coloro che hanno perso il senso del peccato, perchè con umiltà comprendano la propria debolezza e si aprano alla novità del perdono del Padre.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Qualunque cosa abbiamo da perdonarci a vicenda, è sempre piccola cosa rispetto alla bontà di Dio che perdona a noi. E infine sentiamo dalla croce la preghiera di Gesù: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34). Benedetto XVI

 

 

 

 

Lunedì 17 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio. 

 

Bollettino medico di sabato 15 Marzo 2025

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne.

Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, sabato 15 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Il Papa ha trascorso gran parte della giornata tra terapie, preghiera, riposo e un po' di lavoro. Domani l’Angelus sarà diffuso come le scorse domeniche.  Il prossimo bollettino medico dovrebbe essere pubblicato martedì o mercoledì prossimo, ma la Sala Stampa continuerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti la sera.

 


 

Lunedì 17 Marzo 2025

Il Vescovo Guglielmo, insieme agli altri Vescovi di Sicilia, partecipa a Palermo alla sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana. Sarà il Presidente, Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, ad aggiornare i Vescovi su quanto emerso nel Consiglio Permanente della CEI, tenutosi a Roma la scorsa settimana.

Il Vescovo Guglielmo comunicherà un aggiornamento sul Giubileo dei Vescovi che si svolgerà a Roma il 25 giugno. Il Vicario Giudiziale mons. Antonino Legname presenterà il rendiconto economico aggregato anno 2024 dei Tribunali Ecclesiastici della Sicilia.

I Vescovi poi si confronteranno sulla Nota CEI «L’insegnamento della Religione Cattolica: opportunità di formazione e dialogo» introdotta dal Vescovo delegato per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università Mons. Giuseppe Schillaci, mentre Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela terrà una comunicazione sulle attività celebrative del “Progetto Nicea 2025”.

Prevista anche la relazione annuale del Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia prof. Vito Impellizzeri unitamente a tutti i direttori degli Istituti teologici affiliati. Infine i Vescovi discuteranno un documento elaborato dal Laboratorio Socio–Politico della CESi sul tema “Emergenza Idrica in Sicilia” che sarà presentato dal responsabile Dott. Renato Meli.

 

Oggi, 16 Marzo, la Chiesa celebra la Seconda Domenica di Quaresima PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 16 Marzo 2025 07:42


La seconda domenica di Quaresima ci porta sul mome Tabor con Gesù e i tre discepoli prescelti per la contemplazione del volto trasfigurato del Crocifisso. Trasfigurazione e Passione di Gesù sono, infatti, strettamente collegate a livello teologico, scritturistico, spiritualistico e morale. Il mistero del Redentore è il mistero del Crocifisso Risorto. E' necessario salire al Golgota per salire all'ultimo definitivo Tabor della storia personale e dell'intera umanità, il Tabor della contemplazione del risorto, del Cristo glorioso, della vera e definitiva gioia per l'umanità. Per arrivare a questo vertice bisogna passare per il calvario, il calvario della vita di ciascuno di noi, quello che sperimentiamo nella nostra vita con la sofferenza, la malattia, la solitudine, l'incomprensione, l'emarginazione e quanto è frutto di una distorsione della vita umana, sempre più umiliata e vilipesa in tante situazioni della storia di oggi e di sempre. Gesù sul Tabor riscatta la dignità dell'uomo e lo fa entrare in quel mistero della gioia senza fine alla quale tutti aspiriamo. 

A Roma Stazione quaresimale alla basilica di Santa Maria in Domnica alla Navicella.

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Prima lettura

Dal libro della Genesi         15,5-12.17-18

Dio stipula l’alleanza con Abram fedele.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è mia luce e mia salvezza.     dal salmo 26

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi        3, 17 - 4, 1

Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              9, 28-36

Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto. 

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Meditiamo insieme

La seconda domenica di Quaresima ci schiude dinanzi un'esperienza gaudiosa che fa quasi palpare ai discepoli la divinità di Cristo. Eppure vi si registra spavento e incomprensione, luce che anticipa quella della resurrezione e ombra dell'imminente passione.
Quel Figlio immensamente amato sta per essere immolato sull'altare della croce. C'è di che restare sgomenti, come il giorno in cui Pietro si sentì autorizzato a protestare all'annuncio della passione. Come coniugare insieme amore e morte? Eppure questo binomio risulta inscindibile: l'amore è dolore trasfigurato, è dare la vita. Non importa se il dono si concentra in un gesto di suprema generosità o se viene sminuzzato giorno dopo giorno fino alla consumazione totale. Ciò che conta è dare e dare tutto! Nell'esperienza umana, troppo spesso si deve registrare il triste naufragio di relazioni che erano partite all'insegna dell'amore. Alla radice c'è sempre il tentativo di scindere amore e morte. Se per amore si intende soddisfacimento personale totale e incontrastato di ogni desiderio e pulsione, prescindendo dall'altro, anzi pretendendo di spremerlo dall'altro, prima o poi si resta delusi e ci si ritrae nauseati.
La trasfigurazione dimostra che l'amore non solo non è incompatibile con il dolore, ma manifesta la propria divina radice proprio nella totalità di una dedizione che ha il sapore della morte a se stessi in vista della vita, della pienezza che si vuole promuovere nella persona amata.
In primo luogo siamo invitati in questa Quaresima a trasfigurarci mediante la fede in Gesù Cristo, cambiando il nostro modo di vivere, rinnovandoci dal profondo del nostro cuore, per far sì che questi santi giorni che il Signore ci dona da vivere, siano davvero promettenti di pace spirituale. Inoltre, non c'è rinnovamento se la nostra fede è tiepida e ferma nel suo progressivo cammino verso un maggiore e fiducioso abbandono in Dio. Infine, non ci può essere trasfigurazione se non ci facciamo aiutare da Cristo, dalla sua parola che è vita, dalla parola del Dio vivente che per sua natura ci porta a contemplare e a riflettere. Docili alla parola del Signore, attimo per attimo ci trasfigureremo per essere davvero nuove e rinnovate creatura, capaci di atti generosi come Abramo e soprattutto con la stessa potenzialità del Cristo che per amore nostro ha dato la sua vita sulla croce.  

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Preghiamo insieme


Nella Trasfigurazione di Cristo gli apostoli Pietro Giacomo e Giovanni hanno acquisito per primi la certezza che il Padre celeste ci ama, e ci salva. Con la Preghiera dei fedeli gli presentiamo ora i sentimenti del nostro cuore. Preghiamo insieme dicendo: Mostraci, Signore, lo splendore del tuo volto.

Per la santa Chiesa di Dio. Sul monte Tabor tre apostoli smarriti trovarono nel fulgore del Cristo quei motivi di fede che li sosterranno di fronte allo scandalo della croce. Perché anche i cristiani di oggi, soprattutto nei momenti difficili, sappiano guardare al Cristo trasfigurato, e irrobustire la loro fiducia nel progetto di salvezza che Dio realizza con la Chiesa nel mondo, preghiamo.

Per l'Ucraina che sta soffrendo per la guerra, perchè possa essere aiutata a costruire un tempo di pace, mettendo al primo posto il bene di tutti, preghiamo.

Per coloro che si sono consacrati al Signore nella vita religiosa. Nella contemplazione di Cristo salvatore e amico essi trovano il senso della loro missione. Perché sappiano condurre anche gli altri lungo le vie dello spirito, fino a quell’incontro con Cristo che dà pieno significato all’esistenza, preghiamo.

Per coloro che non riescono a trovare un senso al vivere e al morire. Cristo, vincitore della morte, deve diventare anche per loro la ragione della speranza. Perché trovino in sé il desiderio di incontrare il Signore, rafforzino la loro volontà di cercarlo, e conoscano infine la gioia di trovarlo, preghiamo.

Per coloro che vivono nello scoraggiamento e nello sconforto. Molte persone anche accanto a noi sono travagliate da situazioni esistenziali difficili, che le portano rinchiudersi nella solitudine e nel dolore. Perché come gli apostoli sul Tabor sappiano guardare al volto luminoso di Cristo, e riceverne forza spirituale per riprendere il cammino, preghiamo.

Per la nostra comunità. Il nostro stile di vita sincero e coerente dovrebbe essere per gli altri un valido motivo per accogliere il Vangelo. Perché chi ci vive accanto possa scorgere d’ora innanzi nella nostra testimonianza la luce del Cristo risorto, preghiamo.

O Dio nostro Padre, trasfigura anche noi, che crediamo in te e nel tuo progetto di salvezza. Donaci la forza di operare, al di là di ogni dubbio e crisi, ciò che è bene in mezzo ai fratelli. Per Cristo nostro Signore.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (13, 17 - 14, 9)

Il cammino del popolo fino al Mare Rosso

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
  (Disc. 51, 3-4. 8; PL 54, 310-311. 313)

La legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo

Domenica della II settimana, ufficio proprio della II Domenica di Quaresima. Si omette il Te Deum. 

Impegno di vita

Oggi rivolgo a Dio una preghiera speciale per tutti i giovani, perchè, con lo stesso entusiasmo di Pietro, possano scoprire la bellezza di camminare accanto a Gesù, affrontando coraggiosamente le sfide della vita.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per il Santo Padre Francesco, perchè sia confermato dalla forza dello Spirito Santo, illuminato dalla Parola di Dio, sostenuto dalla comunione della Chiesa e dalla preghiera di tutto il popolo di Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La Trasfigurazione del Signore non ci indica altro se non la nostra missione: quella di andare sempre oltre ciò che viviamo con i nostri sensi esterni o interni, per raggiungere la Verità, per trovare la strada giusta: la Via, per essere pienamente noi stessi: la Vita. Luciano Sanvito
 

 

 

 

 

Domenica 16 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio.

 

 

Bollettino medico di sabato 15 Marzo 2025

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne.

Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, sabato 15 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Il Papa ha trascorso gran parte della giornata tra terapie, preghiera, riposo e un po' di lavoro. Domani l’Angelus sarà diffuso come le scorse domeniche.  Il prossimo bollettino medico dovrebbe essere pubblicato martedì o mercoledì prossimo, ma la Sala Stampa continuerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti la sera.

 


 

Domenica 16 Marzo 2025

- Il Vescovo Guglielmo alle ore 16, nella Chiesa Madre di Gioiosa Marea, presiede la Santa Messa Esequiale in suffragio della signorina Pina Scaffidi-Saggio, sorella del Canonico Don Tino.

- Il Vescovo Guglielmo alle ore 18 nella Chiesa Madre di Sant'Agata Militello presiede la Celebrazione Eucaristica della Seconda Domenica di Quaresima, «Trasfigurazione in tempore» per la riapertura della Chiesa Madre e per il Ritiro quaresimale delle Famiglie della diocesi.

Oggi, 15 Marzo, la Chiesa ricorda San Cesare, Vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 15 Marzo 2025 07:47

Non è raro, sui comuni calendari, veder segnata a questa data il ricordo di un San Cesare. Si tratta di un Santo problematico, per non dire totalmente oscuro, di cui perciò si può far memoria soprattutto per l'interesse e la frequenza del nome. Egli sarebbe stato uno dei 72 primi seguaci di Gesù, e poi Vescovo di Durazzo, in Albania, dove probabilmente sarebbe morto martire per la fede. Non si può dire, dunque, che la diffusione del nome di Cesare sia legata alla devozione di questo o di altri Santi, benché non manchino quelli con il nome, di identica origine, dì Cesario. In alcuni calendari, il nome di San Cesare si leggeva alla data del 15 marzo, data dell'uccisione di Giulio Cesare, e ciò suggerì di dare tale onomastico ai molti che ripetono il nome del grande romano. Con questo nome si ricordano il 15 aprile San Cesare de Bus, sacerdote francese e fondatore dei Padri Dottrinari e il 27 ottobre Cesare Taparelli, sacerdote gesuita morto in Messico.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Pietro in Vaticano.

In questo giorno porgiamo i più affettuosi auguri di buon onomastico a Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo Ausiliare di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela e nostro affezionato lettore.

 

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Prima lettura

Dal libro del Deuteronomio         26, 16-19

Sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio.

 

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Salmo responsoriale

Rit. Beato chi cammina nella legge del Signore.           dal salmo 118

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 43-48

Siate perfetti come il Padre vostro celeste. 

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Meditiamo insieme

Il brano del Vangelo della liturgia odierna è tratto dal discorso della montagna ed è riportato dall'evangelista Matteo. Gesù vuol tratteggiare il volto del suo vero discepolo. Lo fa con una serie di istruzioni che, con l'amore superano la legge mosaica. Proviamo a leggere, proprio in questa prospettiva, quanto ci sta dicendo Gesù, per scoprire nelle sue istruzioni preziose una gara di amore. È questo l'invito di Gesù ed è rivolto ai suoi discepoli. Facciamo allora nostro questo invito. Scopriremo in questo insegnamento tutta la bellezza di essere suoi discepoli. Non presumiamo però di essere come dei privilegiati che vivono in mondo perfetto. Gesù conosce bene le difficoltà della vita e non le nasconde; Egli regala, come dono prezioso, la possibilità di viverle nella fiducia e nella speranza. La base operativa di questo progetto di vita è il saper perdonare ed il gareggiare a vicenda nell'amore e nella generosità. L'insegnamento di Gesù ci pone su questa traiettoria di amore con lo slancio che possiamo avere dai benefici delle sue grazie. Il vero cristiano si riconosce da come riesce ad amare. In questa coerenza di vita, che si realizza nella quotidianità, riconosciamo il volto di Gesù. Su quel Volto tratteggiamo il volto del suo vero discepolo.

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Preghiamo insieme

 

 Il Signore che ci ha scelti come suo popolo, donandoci la legge perfetta dell'amore, perchè divenissimo simili a lui che è l'amore, ora ci viene incontro e ascolta la nostra umile preghiera. Per questo diciamo: Insegnaci ad amare, Signore.


Per il Papa Francesco, i vescovi e i sacerdoti che, come Mosè, hanno il compito di far conoscere la legge dell'amore cristiano: siano loro i primi a praticarla con l'umiltà e il coraggio dei pastori del gregge. Preghiamo:

Per le società lacerate da divisioni e conflitti: il messaggio di Gesù sull'amore dei nemici favorisca la ricerca di nuovi rapporti di giustizia e di pace. Preghiamo:

Per il mondo della sofferenza che invoca amore e solidarietà: trovino nella nostra comunità lo spazio della speranza e della vita. Preghiamo:

Per i gruppi delle comunità ecclesiali: vivano la carità e promuovano servizi efficaci con la gratuità del vangelo. Preghiamo:

Per noi che rinnoviamo il sacrificio della croce: sappiamo offrire amore e pace ai nostri vicini. Preghiamo.

O Dio, noi siamo qualcosa di particolare per te, perchè siamo il tuo popolo; aiutaci ad imitarti nel dono dell'amore, perchè ogni nostro fratello, anche il nemico, diventi qualcosa di particolare per noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (12, 37-49; 13, 11-16)

Partenza degli Ebrei
Leggi sulla Pasqua e sui primogeniti

Seconda Lettura

Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa mel mondo contemporaneo
   (Nn. 9-10)

Gli interrogativi più profondi dell'uomo

Sabato della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della II Domenica di Quaresima.

 

Impegno di vita

L'insegnamento di Gesù è amare i nemici. Oggi abbandono ogni mia difesa e apro generosamente il cuore a quantio non mi rispettano.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per i Paesi lacerati da divisioni e conflitti: il messaggio dell'amore ai nemici insegnato da Gesù favorisca la ricerca di nuovi rapporti di giustizia e di pace.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Le persone ti pesano? Non caricarle sulle spalle, portale nel cuore. Dom Hèlder Camara

 

 


 

 

Sabato 15 Marzo 2025


- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Il Rosario sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio.

Bollettino medico di sabato 15 Marzo 2025

 

"Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne.

Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti".

È quanto riferisce il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, sabato 15 marzo, riguardo lo stato di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Il Papa ha trascorso gran parte della giornata tra terapie, preghiera, riposo e un po' di lavoro. Domani l’Angelus sarà diffuso come le scorse domeniche.  Il prossimo bollettino medico dovrebbe essere pubblicato martedì o mercoledì prossimo, ma la Sala Stampa continuerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti la sera.

 


 

Sabato 15 Marzo 2025


 

 

Oggi, 14 Marzo, la Chiesa ricorda Santa Matilde PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 14 Marzo 2025 07:22

Da lei e da suo marito Enrico I (duca di Sassonia e più tardi re di Germania) discende la casata che conterà quattro imperatori: la famosa dinastia sassone. Educata nel monastero di Herford, in Westfalia, dove sua nonna era badessa, Matilde sa leggere e scrivere, un fatto non frequentissimo nelle grandi casate del tempo, e non si mantiene estranea alle vicende della politica. Quando nel 936 muore suo marito Enrico, lei non è molto favorevole al primogenito Ottone come successore e tenta di far proclamare re il più giovane Enrico. Si arriva a un conflitto tra i due fratelli. Dopo l'incoronazione imperiale di Ottone a Roma (962) la famiglia è riconciliata. Matilde si ritira nel monastero di Nordhausen, dove, dopo essersi spesa per i poveri e i malati, si ammala, e più tardi si trasferisce in un altro monastero: a Quedlimburgo, in Sassonia dove morirà il 14 marzo 968.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica dei Santi XII Apostoli al Foro Traiano.
 

 
 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Ezechiele         18, 21-28

Forse che io ho piacere della morte del malvagio, o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? 

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Salmo responsoriale

Rit. Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?           dal salmo 129 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 20-26

Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello. 

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Meditiamo insieme

Dovendo orientare la nostra vita alla conversione, la Quaresima ci fa ascoltare brani del "discorso della montagna", come in questo passo, nel quale Gesù proclama la legge nuova, un rapporto nuovo di giustizia. "Avete inteso che fu detto agli antichi "Non uccidere? ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto al giudizio?". La legge in sé provoca, accusa e punisce le trasgressioni, fungendo da carceriere, pedagogo e tutore dell'uomo. Gesù è venuto a liberarci dalla schiavitù della legge, non abolendola, ma a darle compimento. Infatti dietro la legge che condanna la trasgressione, c'è il Padre che pur condannando il peccato accoglie e perdona il peccatore in Cristo. "Sono venuto a salvare non a condannare" e ancora "Dio ha tanto amato gli uomini da dare il suo Figlio". Gesù parla con autorità pari a colui che diede le Dieci Parole. "Io però vi dico". Ecco perché Gesù fu così preciso e così severo. Egli voleva spezzare la facile e abbastanza comune "logica della riproduzione del male": rendere male per male, disprezzo per disprezzo, insulto per insulto. Non basta evitare di nuocere all'altro; si deve avere per lui il massimo rispetto senza offenderlo neppure leggermente. Anzi l'accordo fraterno è così importante che la riconciliazione ha la precedenza su ogni culto religioso. La Quaresima è tempo opportuno per esaminarci e prendere decisioni affinché ogni nostro rapporto con gli altri sia ristabilito nella luce del Signore.  

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Preghiamo insieme


Il Signore è fonte di vita e di gioia per i peccatori che si pentono. Per questo, rivolgiamo a lui le nostre preghiere, che esprimono l'ansia di riconciliazione della Chiesa e del mondo. Preghiamo insieme dicendo: Rendici capaci di riconciliazione, Signore.

Perchè la Chiesa, che proclama la lieta novella della riconciliazione, sappia evitare con umiltà gli atteggiamenti e le parole che possono disturbare i germi di fede dell'uomo. Preghiamo:

Perchè i governanti dei popoli si convincano che non si dà vera civiltà senza il riferimento a Dio. Preghiamo:

Perchè coloro che si pentono e si dissociano dalla violenza e dalla criminalità, sperimentino nel perdono cristiano la possibilità di una vita nuova. Preghiamo:

Perchè l'esercizio del perdono, in famiglia o nella società, riveli il fascino e la potenza dell'amore di Dio che tutto scusa e tutto comprende. Preghiamo:

Perchè la conversione del cuore, sollecitata dall'Eucaristia e dalla penitenza quaresimale, trasformi le nostre parole e le nostre opere. Preghiamo:
 

O Dio, non c'è cosa che ti stia a cuore più della vita, della dignità e della reputazione dell'uomo, tanto che perdoni volentieri al malvagio che si pente e lo fai rivivere; concedi a tutti noi la grazia di amarci e di rimanere uniti a te nell'osservanza della tua Parola. Amen.

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (12, 21-36)

Decima piaga: la morte dei primogeniti

Seconda Lettura

Dallo «Specchio della carità» di sant'Aelredo, abate   (Lib. 3, 5; Pl 195, 582)

La carità fraterna deve conformarsi all'esempio di Cristo

Venerdì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima.

 

Impegno di vita

Oggi mi aprirò al Signore, dicendogli che credo all'assoluta sua possibilità di far cose nuove: in me e negli altri. E, ad ogni buon conto, gli chiederò anzitutto che il mio essere in cammino verso la casa del Padre sia nella riconciliazione piena con tutti, in quello spirito di fraternità e solidarietà che facilita lo scorrere in me della grazia - soccorso alla conversione.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  


Per Papa Francesco che oggi conclude gli Esercizi spirituali della Quaresima dal Policlinico Gemelli: lo Spirito di Dio lo renda forte contro la violenza e l'oppressione, instancabile nell'annuncio missionario del vangelo, solidale con i poveri.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

C'è un criterio per sapere se Dio sta vicino o lontano da noi: chiunque si preoccupi dell'affamato, del nudo, del povero, dello scomparso, del torturato, del prigioniero, di tutta questa carne che soffre, ha vicino Dio. "Griderai al Signore e ti ascolterà". San Oscar Romero

VIA CRUCIS
Venerdì 14 Marzo

 

Oggi ripercorriamo il cammino della passione del Signore con il pio esercizio della Via della Croce. (Per la meditazione delle singole stazioni clicca sull'immagine sopra riportata)

 

 

 

 

Venerdì 14 Marzo 2025


- In Aula Paolo VI si concludono gli Esercizi Spirituali della Curia Romana, "in comunione spirituale" con il Papa ricoverato al Policlinico Gemelli. L'ultima meditazione sarà proposta da padre Roberto Pasolini, predicatore della Casa Pontificia, sul tema “La speranza della vita eterna” e si svolgerà alle ore 9 (ora media).

- Il cardinale segretario di Stato Pietro Pietro Parolin presiede alle 10.30 una Messa per il Papa nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico alla presenza del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

- Dopo la conclusione stamattina degli esercizi spirituali della Quaresima la preghiera mariana per Francesco, aperta ai fedeli che desiderano partecipare, sarà nuovamente recitata davanti alla Basilica Vaticana.

- Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute e sarà organizzato dalla Segreteria di Stato e dalla Diocesi di Roma. Sarà recitato alle 19.30 con i membri della Curia Romana e le persone che lo desiderano sono invitate a partecipare come accaduto ogni sera a partire dal 24 febbraio.


Comunicato di giovedì 13 Marzo 2025

 

Piccola festa nel pomeriggio di mercoledì 13 marzo per il Papa nel Policlinico Gemelli dove è ricoverato dal 14 febbraio scorso. Come ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede, il personale sanitario che assiste Francesco ha organizzato per lui un breve momento per celebrare i dodici anni di pontificato, consegnandogli una torta con le candeline.

Nel pomeriggio, il Papa ha seguito gli Esercizi Spirituali per la Curia Romana in collegamento video con l’Aula Paolo VI. Quindi ha ripreso la terapia respiratoria.

Prosegue l’alternanza tra la ventilazione meccanica non invasiva di notte e l’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali usate durante il giorno.

La situazione clinica resta stazionaria in un quadro complesso. Per domani sera è atteso un nuovo bollettino medico.

 


 

Venerdì 14 Marzo 2025


- Alle ore 10, presso il Santuario di Tindari, il Vescovo Guglielmo presiede il Ritiro spirituale mensile del Presbiterio diocesano; la riflessione sarà tenuta da Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta.

- Alle ore 16.30 il Vescovo Guglielmo presiede nel Santuario di Tindari il Giubileo dei Catechisti e degli Insegnanti di Religione con la Via Crucis e la Celebrazione Eucaristica.

 

Oggi, 13 Marzo, la Chiesa ricorda San Leandro, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 13 Marzo 2025 07:58

Di antica famiglia romana, Leandro nasce a Cartagena verso il 540. Il padre Saveriano muore ancora giovane e tocca a lui prendersi cura dei fratelli Florentina, Fulgenzio e Isidoro, che sceglieranno tutti lo stato religioso e diverranno santi. Isidoro, in particolare, con le sue 'Etimologie' diverrà uno degli scrittori più famosi del Medioevo. Anche Leandro si fa monaco e verso il 577-578 viene nominato vescovo di Siviglia. In Spagna sono al potere da più di un secolo i visigoti, in maggioranza ariani. Con la sua predicazione, Leandro ottiene numerose conversioni e tra i convertiti vi è anche Ermenegildo, il figlio del re Leovigildo. Il giovane si ribella al padre che lo sconfigge e lo condanna a morte. In seguito a questa tragedia, Leandro deve lasciare la Spagna e si reca in esilio a Costantinopoli. Qui probabilmente chiede invano aiuto all’imperatore d’Oriente. La permanenza nella capitale bizantina non è, tuttavia, vana. Leandro ha modo di conoscere il legato di Roma in Oriente, il futuro papa Gregorio Magno, con il quale stringe un’amicizia duratura. Verso il 586 Leandro può ritornare a Siviglia. A Leovigildo è succeduto Recaredo, che nel febbraio del 587 passa ufficialmente al cattolicesimo e il suo esempio, secondo il costume del tempo, viene seguito da tutti i visigoti. Il terzo concilio di Toledo, presieduto nel 589 proprio da Leandro, sancì questo cambiamento. Nell’omelia Leandro commentò: «Nuovi popoli sono nati d’un tratto per la Chiesa; quelli che prima ci facevano soffrire con la loro durezza, ora ci consolano con la loro fede». Morì nel 599-600. Gli successe il fratello sant’Isidoro.

A Roma Stazione quaresimale alla Basilica di San Lorenzo in Panisperna.

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Prima lettura

Dal libro di Ester          4, 17 k-u

Non ho altro soccorso fuori di te, o Signore. 

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Salmo responsoriale

Rit. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.           dal salmo 137

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             7, 7-12

Chiunque chiede, riceve. 

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Meditiamo insieme

«La regina Ester cercò rifugio presso il Signore». È umile, intensa ed accorata la sua preghiera di cui nella prima lettura di oggi. È piena di fiducia. Prega per se e per il suo popolo: Non consegnare, Signore, il tuo scettro a dèi che neppure esistono. Non àbbiano a ridere della nostra caduta; ma volgi contro di loro questi loro progetti e colpisci con un castigo esemplare il primo dei nostri persecutori. È in gioco il prestigio di Dio e l'onore del suo popolo. Sappiamo dell'esito di questa preghiera. Il re Assuèro sarà sconfitto dalla umile ancella. Lo scrittore sacro vuole inculcare così l'urgenza e l'efficacia della preghiera. Lo stesso argomento torna nel brano evangelico. Gesù si fa garante come nostro avvocato presso il Padre della efficacia della nostra preghiera. Tutto infatti noi chiediamo nel suo nome come egli stesso ci ha suggerito. La risposta alla nostra preghiera è il vero bene, il Bene, Dio stesso che viene e interviene a nostro favore. Egli ci dà «cose buone». Non sempre quindi quello che noi chiediamo, ma sempre il bene migliore che ci manca, secondo la visione sapiente e provvida dello stesso Signore. È determinante, ai fini del buon esito della preghiera, la nostra perseveranza. 

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Preghiamo insieme


O Signore, che riveli nella storia dell'uomo il disegno della tua provvidenza e ci ami al di sopra di ogni misura, guarda alle necessità del tuo popolo e ascolta il grido della sua preghiera. Diciamo insieme: Ascolta, Signore, la preghiera del tuo popolo.

Perchè la Chiesa annunci sempre che Dio attua con amore unico e ineffabile la sua provvidenza verso di noi, inviandoci il suo Figlio diletto come Salvatore. Preghiamo:

Perchè gli uomini scoprano nella preghiera la gioia di essere figli di Dio. Preghiamo:

Perchè le persone provate dalla vita e abbandonate a se stesse, sull'esempio di Ester, ricorrano fiduciose a Dio, che riempie il vuoto della solitudine con la potenza dell'amore. Preghiamo:

Perchè le comunità ecclesiali, che continuano nel tempo l'insegnamento di Gesù sulla preghiera, creino con l'esempio e con appropriate iniziative pastorali, il clima spirituale favorevole al dialogo con Dio. Preghiamo:

Perchè l'Eucaristia, che esprime in maniera perfetta la nostra domanda di salvezza, irradi la sua grazia su tutta la giornata, rendendo efficace ogni altra preghiera. Preghiamo:
 

O Dio, nostro Padre, tu ci esaudisci donandoci il tuo Figlio Gesù, che è l'unica cosa veramente buona per noi; fa' che, pur chiedendo e bussando, non cadiamo nella tentazione di volere ciò che tu non vuoi. Per Cristo nostro Signore. Amen. 

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LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo  (12, 1-20)

La Pasqua e gli azzimi

Seconda Lettura

Dalle «Omelie» di sant'Asterio di Amasea, vescovo   (Om. 13; PG 40, 355-358. 362)

Imitiamo l'esempio del buon Pastore

Giovedì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Quaresima. 
 

Impegno di vita

Oggi, vivrò la mia pausa contemplativa chiedendo al Signore di rendermi autentico nel mio pregare. Non sia per me un declinare le mie responsabilità, un rifugio a sentimenti paurosi e vili. Dio mi dia di riscoprirLo oggi e sempre come l'unico Signore della mia vita: nei giorni facili e in quelli difficili.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per il Santo Padre Francesco, di cui oggi ricorre il dodicesimo anniversario dell'elezione al pontificato, perchè come pastore e maestro manifesti la sollecitudine amorosa di Cristo e sia fedele servitore della verità, testimone del Vangelo e promotore dell'unità del popolo di Dio.

MESSAGGIO DEL GIORNO

La preghiera cristiana non nasce in primo luogo da un bisogno che l'uomo avrebbe di rivolgersi a Dio, ma deriva piuttosto dal fatto che Dio si è rivolto all'uomo. André Louf
 

 

 

Giovedì 13 Marzo 2025


- In Aula Paolo VI si svolgono gli Esercizi Spirituali della Curia Romana, "in comunione spirituale" con il Papa ricoverato al Policlinico Gemelli. Le meditazioni saranno proposte da padre Roberto Pasolini, predicatore della Casa Pontificia, sul tema “La speranza della vita eterna” e si svolgeranno alle ore 9 (ora media) e alle ore 17 (vespri).

- In concomitanza con gli Esercizi Spirituali della Curia Romana, la recita serale del Santo Rosario per la salute del Santo Padre viene anticipata alle ore 18 (diretta su Tv 2000) e si terrà al termine dei Vespri e della Meditazione delle 17 in Aula Paolo VI.

Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute.

I fedeli che desiderano partecipare a questo ulteriore momento di preghiera potranno seguirlo in diretta sugli schermi in Piazza San Pietro o attraverso i media vaticani.

Al termine degli Esercizi Spirituali, venerdì 14 marzo, la preghiera comunitaria riprenderà in una modalità rinnovata, rimanendo segno di fede e di comunione ecclesiale.

Comunicato di giovedì 13 Marzo 2025

 

Piccola festa, questo pomeriggio, per il Papa nel Policlinico Gemelli dove è ricoverato dal 14 febbraio scorso. Come ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede, il personale sanitario che assiste Francesco ha organizzato per lui un breve momento per celebrare i dodici anni di pontificato, consegnandogli una torta con le candeline.

Nel pomeriggio, il Papa ha seguito gli Esercizi Spirituali per la Curia Romana in collegamento video con l’Aula Paolo VI. Quindi ha ripreso la terapia respiratoria.

Prosegue l’alternanza tra la ventilazione meccanica non invasiva di notte e l’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali usate durante il giorno.

La situazione clinica resta stazionaria in un quadro complesso. Per domani sera è atteso un nuovo bollettino medico.

 


 

Giovedì 13 Marzo 2025


Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita Pastorale a Tortorici con il seguente programma:

Ore 10.00: Visita agli studenti dell'ITE;

Ore 11.00: Visita all'Asilo nido «Il Bruco Birichino» e alcuni luoghi di lavoro;

Ore 17.00: nella Chiesa del Santissimo Salvatore preghiera del Santo Rosario e processione con l'immagibne della Madonna di Fatima verso la Chiesa di San Nicolò;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di San Nicolò per la conclusione della Visita Pastorale.

 

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