Oggi 25 Novembre 2024, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne che è una delle tante forme di violenza; questo evento viene celebrato non tanto per passatempo ma perché non se ne può più di tutti questi femminicidi che stanno accadendo in Italia (soltanto nel 2023 siamo arrivati a ben 120 uccisioni di donne) e dobbiamo provare, al contrario, dire BASTA.
Tutto ciò che ascoltiamo, le immagini che vediamo in televisione ci fa capire che l’uomo, quando compie questi gesti di pazzia, fa capire che non gli interessa niente della vita altrui e che pensa a se stesso, mettendosi al centro del mondo e facendo captare e mostrare la sua forza fisica, ma dal lato opposto, la sua mancanza di amare veramente come si deve fare la persona che ha accanto. Appena arriva la notizia di questi avvenimenti tragici e dolorosi, a ognuno di noi ci sorgono varie e infinite domande, tra le quali: Perché lo ha fatto? Cosa gli è successo? Forse non volevo rimanere solo? Avvertiva che la donna che amava, lo voleva lasciare?......
Noi non possiamo riportare alla vita tutte le donne “brutalmente e innocentemente” uccise dai propri mariti o dai fidanzati; semplicemente possiamo lasciare che ognuno sia libero e felice delle proprie decisioni che, forse agli altri non piace ma deve essere l’individuo stesso a poter vivere la propria vita come vuole; come cita Tucidide, noto esponente della letteratura greca, nell’ambito della libertà e felicità: “Il segreto della felicità è la libertà, e il segreto della libertà è il coraggio”.
Ogni individuo sulla terra cosa può fare nel proprio ambito lavorativo – sociale e familiare, affinchè, si finisca o diminuisca questa violenza sulle donne? Quello di avere il coraggio di denunciare, di non stare a guardare ciò che avviene non annualmente, ma purtroppo, giornalmente, il difendere i diritti che a ognuno appartengono (anche alle donne) senza fare nessuna differenza di lingua, o di razza, di confessione religiosa o di qualunque altra cosa, ecc, nel poter vivere serenamente con tutti senza mai aver paura del giorno presente. La donna non è uno strumento o un passatempo degli uomini, anzi, come dice il Libro della Genesi al capitolo 2 e nei versetti 22-23 Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall'uomo è stata tolta».
Il rispetto deve iniziare non con chi conosciamo o con i nostri amici (questo è importante), ma con la persona che abbiamo accanto e con la quale vivremo la nostra vita, oltre nella famiglia; ancora la donna non dobbiamo immaginarla come una spugna che la utilizziamo o, per meglio dire, strizzarla quando, come e perché, ma metterci sullo stesso piano di essa. Se nell’andare avanti e in futuro, l’uomo comprende che non sia la donna che ama e non vuole costruire una famiglia è più sensato lasciarsi e non toglierla, in primo luogo, la dignità di persona e successivamente eliminarla del tutto perché non possiamo vederla con qualcun altro. Come accennato prima, ognuno di noi (uomini e donne) ha il diritto del necessario per vivere, per poter aiutare i propri figli e tanto altro; ma l’atto della violenza contro le donne, dice Kofi Annan, è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani perché anche la donna ha il diritto di vivere la propria vita come essa vuole.
L’uomo compie questo gesto che, appena lo scrivo o lo penso mi vengono i brividi sulla pelle, compie non è il desiderio ma il potere che vuole imprimere su di essa perché vuole prevalere, primeggiare, essere bene in vista, essere messo sul piedistallo nel sentirsi qualcuno, al contrario, appena realizza questo atto non si può considerare affatto uomo, bensì un animale selvaggio e senza cuore.
Questo breve scritto vuole essere un monito per tutti noi uomini, affinchè possiamo comprendere che la donna non è una bambola usa e getta, per lo più, una parte della nostra vita, una presenza forte e sicura sempre; sia anche un modo per scuotere l’animo di chi è caduto in questo gesto orribile che si può sempre cambiare e capire di aver sbagliato.
Concludo con una citazione sulla donna, precisamente sulla bellezza di una donna per farci comprendere quanto sia importante la donna: “La bellezza di una donna si vede dagli occhi e dal sorriso. Non da una borsa firmata, non da una maglia scollata o una minigonna. La bellezza di una donna è la sua semplicità”.