Patti: terza edizione del Memorial intitolato all’avv. Carmelo Pirri, |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Lunedì 22 Luglio 2019 17:15 |
Si svolgerà venerdì 26 Luglio prossimo, alle ore 18.00, allo Stadio “Gepy Faranda” di Patti, la Terza Edizione del Memorial intitolato all’Avv. Carmelo Pirri, che vedrà affrontarsi, nell’ormai consueto match annuale, la formazione dell’Ordine degli Avvocati di Patti e la Rappresentativa dei Magistrati del Distretto di Messina. Lo stimato ed indimenticato professionista, scomparso improvvisamente nel Dicembre del 2014, è stato il Segretario “storico” e Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Patti per quasi un ventennio ed aveva anche ricoperto le più alte cariche istituzionali forensi, in ambito regionale e nazionale, oltre ad essere stato anche Sindaco del Comune di Falcone. L’Avv. Carmelo Pirri ha sempre costituito un esempio e punto di riferimento per l’intera Avvocatura del Foro pattese, con le sue elevati doti umane e professionali e con il suo grande senso del dovere, tanto da esserGli stata intitolata l’Aula di udienza civile del Tribunale di Patti. Il suo ricordo è ancora vivissimo e per tale motivo gli avvocati del Foro hanno voluto dare seguito alle due precedenti edizioni e rinnovare la tradizione del Memorial Calcistico, iniziativa che ha riscosso unanimi consensi. L’Avv. Pirri, infatti, era anche un grande appassionato di calcio ed era stato il patron della fortissima compagine dell’Ordine, l’A.C. Avvocati Patti, che fu vice-campione d’Italia nel 2005. Saranno tanti i componenti di quella squadra che, pur avanti con gli anni, scenderanno in campo, nel ricordo di un Professionista e di un Uomo davvero speciale.
L’evento è patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Patti e dal Comune di Patti.
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Oggi, 22 Luglio, la Chiesa celebra la festa di Santa Maria Maddalena, apostola degli apostoli |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Lunedì 22 Luglio 2019 07:05 |
Per espresso desiderio del Santo Padre la celebrazione di Santa Maria Maddalena dal 2016 si celebra non più come memoria ma con il grado di festa; Maria di Magdala, definita da san Tommaso d'Aquino "apostolorum apostola", annuncia agli apostoli quello che, a loro volta, essi annunceranno a tutto il mondo. Perciò è giusto che la celebrazione liturgica di questa donna abbia lo stesso grado di festa dato alla celebrazione degli apostoli e che risalti la speciale missione di questa donna, esempio è modello per ogni donna nella Chiesa.
La Chiesa latina era solita accomunare nella liturgia le tre distinte donne di cui parla il Vangelo e che la liturgia greca commemora separatamente: Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, la peccatrice «cui molto è stato perdonato perché molto ha amato», e Maria Maddalena o di Magdala, l'ossessa miracolata da Gesù, che ella seguì e assistette con le altre donne fino alla crocifissione ed ebbe il privilegio di vedere risorto. L'identificazione delle tre donne è stata facilitata dal nome Maria comune almeno a due e dalla sentenza di San Gregorio Magno che vide indicata in tutti i passi evangelici una sola e medesima donna. I redattori del nuovo calendario, riconfermando la memoria di una sola Maria Maddalena senz'altra indicazione, come l'aggettivo "penitente", hanno inteso celebrare la santa donna cui Gesù apparve dopo la Risurrezione. È questa la Maddalena che la Chiesa oggi festeggia e che, secondo un'antica tradizione greca, sarebbe andata a vivere a Efeso, dove sarebbe morta.
Dal Cantico dei Cantici 3, 1-4
Trovai l’amore dell’anima mia.
Rit. Ha sete di te, Signore, l’anima mia. dal salmo 62
Dal Vangelo secondo Giovanni 20, 1-2.11-18
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
Maria di Magdala è la donna che, da sola, si era intrattenuta accanto al sepolcro cercando l'Amato della sua vita. Agli angeli Maria risponde piangendo: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto". E allo stesso Gesù che lei ancora non sa riconoscere, dà la stessa motivazione del suo dolore.
È dunque una donna per la quale Gesù è importantissimo. Maria lo ama. Eppure avviene una purificazione del suo modo di amare. Il Signore stesso glielo chiede: "Non mi trattenere perché non sono salito al Padre, ma va' dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". Gesù è risorto da morte. Ed è proprio Lui: il Rabbi di Galilea. Eppure qualcosa è cambiato.
"Perché piangi?" Quale è la ragione vera e propria della tua sofferenza?
"Chi cerchi?" Dove si orienta il tuo cuore? Quale persona, se la trovi, ti darà pace?
Sono davvero due domande di una portata esistenziale fortissima. La Maddalena piangeva perché gli era stata sottratta la persona centro vitale del suo cuore, il suo esistere. Lui solo cercava. Come chi muore di sete solo all'acqua anela. Come è importante che queste due domande provochino anche noi! Si soffre per chi o per ciò che si ama. Non per altro! Nelle nostre lacrime c'è l'evidenza. A seconda che il cuore cerca l'Amore che è Dio e ogni verità di dono nel Suo nome, occupare è accecato dalla cupidigia di un falso amore.
Il Signore Gesù si rivela a Maria Maddalena piangente mentre lo cerca appassionatamente. Lasciamoci anche noi chiamare per nome da lui, invocandolo col titolo familiare di rabbuni, dicendogli: Signore Gesù, «mio maestro», ascolta la nostra preghiera.
Per la Chiesa, perchè la sua predicazione sia sempre fedele al messaggio apostolico incentrato nella fede nel Signore crocifisso e risorto. Preghiamo:
Per tutti gli uomini, perchè l'annuncio del vangelo risuoni come potenza di conversione per trafiggerli nel cuore, ponendo così in questione tutta la vita. Preghiamo:
Per ogni donna cristiana, perchè sull'esempio di Maria Maddalena riscopra la sua missione nella Chiesa, di annuncio e di testimonianza personale della fede ai fratelli. Preghiamo:
Per quanti sono provati nella loro fede, perchè non cedano al dubbio e allo smarrimento, ma ricerchino con insistenza la luce in Gesù salvatore. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perchè accogliamo la parola annunciata e viviamo la nostra fede in comunione con coloro che sono stati già chiamati dalla grazia. Preghiamo:
Per i genitori i cui figli hanno ricevuto in questi giorni il battesimo.
Per coloro che non sono amati né cercati da nessuno.
Fà che ogni giorno, Signore, ci lasciamo chiamare per nome da te, come chiamasti santa Maria Maddalena, perchè ti possiamo testimoniare come Dio della vita, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume III
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Prima Lettura
Dalla lettera ai Romani di san Paolo, apostolo (12, 1-21)
La vita cristiana, culto spirituale a Dio
Seconda Lettura
Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa (Om 25, 1-2. 4-5; PL 76, 1189-1193)
Ardeva del desiderio di Cristo
Ufficio della festa con parti proprie. Te Deum.
Impegno di vita
Come dimostrazione d'amore per Dio e per il prossimo, oggi cercherò di parlare sempre bene degli altri.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per i discepoli di Cristo, perchè si sentano chiamati per nome da lui, che reca la gioia della Pasqua, e si rivolgano al loro Maestro e Signore con l'affetto e la fede di Maria Maddalena.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Maria Maddalena è segno del credente che brama e che attende, che cerca e che spera, che trovando è invitato a cercare ancora di più, che amando si accorge di essere ancora più amato, che fonda l'esperienza di tutto non sulla presenza - come lo sarebbe nel caso dell'umano - ma sull'assenza non fatta di vuoto, ma di segni, di inviti, di richiami e di revisioni, di desideri inespressi e sublimati dalle croci. Maria Maddalena trasmette l'accensione del desiderio divino per amare come Lui. Luciano Sanvito
Lunedì 22 Luglio 2019
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Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderannomercoledì 7 Agosto nell’Aula Paolo VI.
L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (28 Luglio).
Le Messe mattutine del Papa con gruppi di fedeli a Santa Marta sono sospese nei mesi di Luglio e di Agosto. Riprenderanno a metà Settembre.
Lunedì 22 Luglio 2019
- Il Vescovo Guglielmo alle ore 19 presiede nella Chiesa Madre di Mistretta la Concelebrazione Eucaristica in occasione del Convegno su fede, arte e cultura.
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Oggi, 21 Luglio, la Chiesa celebra la XVI Domenica del tempo ordinario |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Domenica 21 Luglio 2019 07:41 |
I testi biblici che ci riportano il messaggio di questa domenica (la prima lettura e il Vangelo) ci insegnano che il Dio della Trinità ama recarsi di tanto in tanto dagli uomini, perché la sua presenza è un onore e una benedizione. Al tempo dei patriarchi, si reca da Abramo e promette un figlio a Sara che non ne ha ancora. Gesù, da parte sua, esalta due donne nubili, Maria e Marta, onorandole della sua visita e della sua parola. Il racconto di questa visita ci mostra che si deve manifestare a Gesù un vero rispetto. Il Dio della Trinità oggi continua a recarsi presso gli uomini. Questo noi la chiamiamo visita. Spesso, ci rendiamo conto della venuta di Dio solo dopo la sua visita. In questo giorno, il nostro Signore e Salvatore ci invita a recarci da lui. Egli è il sacerdote, l’annunciatore e l’ospite di questa festa liturgica. Gioiamo di questo onore, ascoltiamo la sua parola con attenzione e festeggiamo con lui la comunione di oggi con atteggiamento di venerazione. Ma soprattutto prendiamo a cuore quello che lui ci dice: è colui che si impregna della sua parola e vive secondo essa che gli manifesta il più grande rispetto.
Dal libro della Genesi 30, 10-14
Signore, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.
Rit. Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda. dal salmo 14
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi 1, 24-28
Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.
Dal Vangelo secondo Luca 10, 38-42
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
La Parola di Dio di questa domenica ci invita cercare le cose che più contano davanti a Dio e alla sua presenza. Nell'incontro di Gesù con Marta e Maria, di cui ci parla il brano del Vangelo di Luca di oggi, cogliamo esattamente dalle parole stesse del Signore quale direzione di marcia dobbiamo imprimere alla nostra vita, troppo spesso presa da attivismo ed eccessivo interesse per le cose del mondo, come è nel caso di Marta, una delle due sorelle che Gesù incontra. Queste cose umane e terrene, pur legittime e sacrosante, possono farci distrarre dai veri valori, quelli soprannaturali, espressi dall'atteggiamento di Maria, l'altra sorella, che quale vera discepola del Signore, si pone ai suoi piedi e si mette in atteggiamento di ascolto, desiderosa di apprendere dalla bocca stessa di Cristo ciò che è essenziale nella vita. Il Vangelo non ci dice che cosa il Signore stesse dicendo a Maria e quale sia la parte migliore che lei si era scelta. Ma tutto il contesto ci fa pensare che Gesù è particolarmente vicino a coloro che si pongono in un atteggiamento di fede e di dialogo con Lui e non si fanno distrarre da altri pensieri.
Accogliere, ascoltare, servire Gesù che viene è il senso della vita cristiana. Vivendo insieme l'atteggiamento di Marta e di Maria chiediamo:
Signore, donaci un cuore attento.
Perchè la Chiesa diventi la tenda in cui tutti gli uomini si sentano accolti e amati. Preghiamo:
Perchè ogni battezzato viva le opere di misericordia come un dovere amoroso. Preghiamo:
Perchè il nostro atteggiamento umile e servizievole cementi l'unione in famiglia, fra amici, e in ogni occasione d'incontro. Preghiamo:
Perchè i cristiani imparino a dosare i tempi della loro giornata, riservandone la primizia alla lode del Signore. Preghiamo:
Perchè l'accoglienza di Gesù nell'Eucaristia e nella sua parola ci insegni a prediligere l'essenziale della vita. Preghiamo:
O Dio, che hai promesso di essere nostro ospite fino alla fine dei tempi, donaci di saperti riconoscere e servire nei fratelli, e fà che rimaniamo in te, pur nella stretta quotidiana di mille occupazioni. Te lo chiediamo nel nome di Gesù, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume III
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Prima Lettura
Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo (1, 1-14)
Rendimento di grazie in mezzo alle tribolazioni
Seconda Lettura
Dalla «Lettera ai cristiani di Magnesia» di sant'Ignazione di Antiochia, vescovo e martire (Sermo 128, 1-3; CCL 24A, 789-791)
Non basta essere chiamati cristiani, ma bisogna esserlo davvero
Domenica della IV settimana, ufficio della XVI Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno C.
Impegno di vita
Oggi farò silenzio interiore ed esteriore, per entrare in dialogo con Dio.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perché tutti i credenti riconoscano il Signore che viene loro incontro e lo sappiano annunciare al mondo con fedeltà e gioia.
MESSAGGIO DEL GIORNO
La ragione di tanta agitazione sono le troppe cose. A questo punto la tensione che percorre l'episodio assume un'ulteriore sfumatura: è fra il troppo e l'essenziale, il secondario e il necessario. Il troppo è sempre a scapito dell'essenziale. Troppe cose impediscono non soltanto l'ascolto, ma anche il vero servizio. L'ospitalità ha bisogno di compagnia, non soltanto di cose. Il troppo «dare», anche se per amore, rischia di togliere spazio alle relazioni. Bruno Maggioni
Domenica 21 Luglio 2019
- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.
Domenica 21 Luglio 2019
- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo celebra l'Eucaristia per la festa della Madonna nella contrada Sprazzì-Fiorita di Sant'Agata Militello.
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Oggi, 20 Luglio, la Chiesa celebra la memoria di Sant'Apollinare, vescovo e martire |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 20 Luglio 2019 07:10 |
Sant'Apollinare, originario di Antiochia, per primo rivestì la carica episcopale nella città imperiale di Ravenna, forse incaricato dallo stesso apostolo San Pietro, di cui si dice fosse stato discepolo. Si dedicò all'opera di evangelizzazione dell'Emilia-Romagna, per morire infine martire, come vuole la tradizione. Le basiliche di Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo sono luoghi privilegiati nel tramandarne la memoria. Il suo culto tuttavia si diffuse rapidamente anche oltre i confini cittadini. I pontefici Simmaco (498-514) ed Onorio I (625-638) ne favorirono la diffusione anche a Roma, mentre il re franco Clodoveo gli dedicò una chiesa presso Digione. In Germania probabilmente si diffuse ad opera dei monasteri benedettini, camaldolesi e avellani. Una chiesa era a lui dedicata anche a Bologna nell'area del Palazzo del Podestà, ma siccome fu demolita nel 1250 il cardinale Lambertini gli dedicò un altare nell'attuale Cattedrale cittadina. Sant'Apollinare è considerato patrono della città di cui per primo fu pastore, nonché dell'intera regione Emilia-Romagna.
Dal libro dell'Esodo 12, 37-42
Notte di veglia fu questa per il Signore per farli uscire dalla terra d’Egitto.
Rit. Il suo amore è per sempre. dal salmo 135
Dal Vangelo secondo Matteo 12, 14-21
Impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto.
La disputa sul sabato, a sentire Matteo, è la goccia che fa traboccare il vaso: i farisei, i devoti del tempo, i pretoriani della fede, i pii di Israele, i migliori, decidono di far uccidere Gesù. Non è possibile convincere il Nazareno dell'enormità delle proprie affermazioni: tanto vale ucciderlo. E Gesù che fa? Fugge preoccupato di tanto astio? Organizza una qualche protesta e difesa? No, macché. Si lascia commuovere dalla sofferenza delle persone e guarisce tutti, come precisa il pubblicano divenuto discepolo. Raccomanda solo di tacere le guarigioni per non gettare benzina sul fuoco... Che tenerezza, che compassione! Gesù non vede il pericolo, non pensa a difendersi, vuole più bene alle persone che alle proprie ragioni. La folla, stupita da tanto altruismo, commossa da tanta generosità, pensa subito alle profezie che si realizzano, ai tempi messianici che si manifestano. Che stupore! Che compassione! Anche noi restiamo stupiti dal suo amore costruttivo e concreto! Diventiamo discepoli di questo Signore che si mette in gioco, che non bada ai pericoli che corre e alle critiche che lo sovrastano ma che mette la tenerezza di Dio al di sopra di tutto.
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