NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 11 Luglio, la Chiesa celebra la festa di San Benedetto abate, patrono d'Europa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 11 Luglio 2017 07:38

 

Benedetto è il patriarca del monachesimo occidentale. Dopo un periodo di solitudine presso il sacro Speco di Subiaco, passò alla forma cenobitica prima a Subiaco, poi a Montecassino. La sua Regola, che riassume la tradizione monastica orientale adattandola con saggezza e discrezione al mondo latino, apre una via nuova alla civiltà europea dopo il declino di quella romana. In questa scuola di servizio del Signore hanno un ruolo determinante la lettura meditata della parola di Dio e la lode liturgica, alternata con i ritmi del lavoro in un clima intenso di carità fraterna e di servizio reciproco. Nel solco di San Benedetto sorsero nel continente europeo e nelle isole centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini. Due secoli dopo la sua morte, saranno più di mille i monasteri guidati dalla sua Regola. Morì il 21 Marzo del 547 ma già sul finire del VII secolo la sua festa, a causa della coincidenza con il periodo della Quaresima, venne trasferita all'11 Luglio. Paolo VI, con la Lettera Apostolica «Pacis nuntius» del 24 Ottobre 1964 lo proclamò patrono d'Europa.

 

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Prima lettura

Dal libro dei Proverbi        2, 1-9


Inclina il tuo cuore alla prudenza.

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Salmo responsoriale

Rit. Gustate e vedete com'è buono il Signore.           dal salmo 33

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           19, 27-29


Voi che mi avete seguito, ricevete cento volte tanto.

 

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Meditiamo insieme


La storia, così come ci è insegnata, è un lungo elenco di eventi, una descrizione di fatti, un'analisi dei protagonisti, per cercare di interpretare lo svolgersi del destino dell'uomo. Ma, lo sappiamo, la storia rischia di essere un lungo elenco di tragedie, di guerre, di violenze, di lutti e, così, si finisce col credere che il cammino dell'uomo è un inevitabile precipitare nel caos. Ciò che cambia è la capacità di adattamento e di progresso dell'uomo che, però, viene male usata: dalla clava siamo giunti alle armi di distruzione di massa. Eppure esiste un'altra storia, una storia "altra". È quella scritta dai cercatori di Dio, quella intessuta nelle vicende e che, nella logica dello Spirito, indirizzano l'umanità verso la luce. San Benedetto da Norcia è protagonista inconsapevole di uno di questi cambiamenti: nel momento tragico del tracollo definitivo dell'Impero romano, Benedetto costruisce una nuova civiltà che per lunghi secoli sarà fonte di equilibrio e di armonia lontano dalle città, facendo diventare i monasteri dei luoghi di cultura, di preghiera e di conciliazione. Ancora oggi Benedetto ci invita a non anteporre nulla all'amore di Cristo e di strutturare la nostra vita e la nostra giornata a partire dall'essenziale. Essenziale che possiamo incontrare grazie alla meditazione della parola e alla preghiera quotidiana. Uniamoci, oggi, ai tanti figli di san Benedetto che cambiano la storia con la propria vita di preghiera.

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Preghiamo insieme

 

Vivere uniti a Cristo è il segreto di una vita feconda e felice. San Benedetto da Norcia, innestato nella vera vite del vangelo, ha dato frutti che ancor oggi fanno sentire la loro fragranza in tutto l'Occidente. Per questo preghiamo: Salva il tuo popolo, Signore.

Dalla tua Chiesa salga a te la lode perenne, fatta di preghiera e di servizio, di liturgia e di vita. Ti preghiamo:

Gli Ordini monastici e religiosi siano sempre ricchi di vocazioni, come piante vigorose e feconde. Ti preghiamo:

I popoli d'Europa sappiano armonizzare tra loro, diffondendo pace e progresso tra le genti. Ti preghiamo:

I tuoi figli ti offrano la primizia del loro tempo, saggiamente dosando preghiera e lavoro. Ti preghiamo:

Rendi noi, qui riuniti, docili tralci nelle tue mani anche quando viene il momento della potatura, che tu saggiamente decidi. Ti preghiamo:


O Dio, che hai scelto san Benedetto abate e lo hai costituito maestro di coloro che dedicano la vita al tuo servizio, concedi anche a noi di non anteporre nulla all’amore del Cristo e di correre con cuore libero e ardente nella via dei tuoi precetti.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

 

Dalla lettera agli Efesini di san Paolo, apostolo   (4, 1-24)

A ciascuno è stata data la sua grazia, per edificare il corpo di Cristo
  

Seconda Lettura

Dalla «Regola» di san Benedetto, abate
   (Prologo 4-22; cap. 72, 1-12; CSEL 75, 2-5. 162-163)

Non antepongano a Cristo assolutamente nulla

Ufficio della festa con parti proprie; Te Deum. All'Ora media antifone e salmi del martedì della II settimana.


Impegno di vita


Oggi, nella mia pausa contemplativa, rifletterò sulla mia epoca attraversata da gravi crisi ma anche da segni di un nuovo "gemmare" e portare frutti. Chiederò, per intercessione di San Benedetto, il primato dell'interiorità nella mia vita, perché poi il mio agire dia frutti di verità e di bontà là dove vivo.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Perché il Signore che ha fatto di san Benedetto abate un faro di luce per i popoli d'Europa, illumini i legislatori e i governanti perchè promuovano la vera civiltà.


 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La Regola di S. Benedetto ha un'introduzione bellissima che comincia con un verbo: "Ascolta o figlio". "Ascolta", un verbo molto biblico che mette in luce non qualcosa di intellettuale ma i sensi: l'orecchio. "Ascolta": ciò che ci dice questa vita è molto più semplice di come noi la facciamo. Il sogno è la forza per rimettere insieme i pezzi delle nostre storie personali, collettive, politiche e culturali, lo possiamo fare a partire da questa fedeltà: " ascolta o figlio mio". Antonietta Potente

 

 

Martedì 11 Luglio 2017

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Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno nel mese di Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (9, 16, 23 e 30 Luglio).

Le Messe mattutine del Papa con gruppi di fedeli a Santa Marta sono sospese nei mesi di Luglio e di Agosto. Riprenderanno a metà Settembre.

 

Martedì 11 Luglio 2017

- Ricorre oggi il 110° anniversario della nascita di Mons. Giuseppe Pullano, ultimo Vescovo defunto di Patti, ideatore e realizzatore del Santuario di Tindari.

 

Oggi, 10 Luglio, la Chiesa ricorda San Silvano PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 10 Luglio 2017 07:43

 

 Romagnano Sesia, antico borgo alle porte della Valsesia in provincia e diocesi di Novara, venera come suo patrono San Silvano, di cui celebra la festa ogni anno il 10 luglio.
Il santo è tradizionalmente identificato con uno dei sette figli di Santa Felicita che, secondo il racconto di una nota passio, sarebbero stati uccisi a Roma, con la loro madre, durante la persecuzione dell’imperatore Antonino. Si è molto dibattuto in campo agiografico circa l’attendibilità dei fatti narrati nel testo, che si credeva redatto nel VI secolo e, per la sua evidente dipendenza letteraria dall’episodio biblico dell’uccisione dei fratelli Maccabei, giudicato non meritevole di storicità. A dar ragione di questa opinione sembrava contribuire anche il silenzio di papa Damaso, noto cultore delle memorie dei martiri di cui ricercò e restaurò numerosi sepolcri, che in un carme composto in onore dei martiri Felice e Filippo (due martiri che il testo indica tra i figli della santa), non dimostrò di conoscere eventuali legami famigliari tra loro o con altri martiri sepolti nelle catacombe dell’Urbe.

 


 

 

 

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Prima lettura

Dal libro della Genesi        28, 10-22


Una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo.

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Salmo responsoriale

Rit. Mio Dio, in te confido.           dal salmo 90

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           9, 18-26


Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà.

 

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Meditiamo insieme


Da dodici anni l'emorroissa soffre di perdite di sangue. Dodici, come il numero dei mesi dell'anno, come le tribù d'Israele; dodici: il numero della totalità, della perfezione. Il suo è un dolore assoluto, perfetto. Una donna mestruata, in Israele, era considerata impura, e impuro diventava chi la toccava, l'emorroissa vive da dodici anni nella solitudine più assoluta, senza parenti, senza un carezza, senza un amore. Un dolore assoluto, totale, perfetto. E trasgredisce alla Legge, e tocca il Nazareno. E avviene. Gesù non contrae l'impurità, è la donna che contrae la guarigione, che viene purificata, sanata, rinasce. Da lui esce una potenza, annota nel brano parallelo di Luca, e gli apostoli fanno notare a Gesù che tutti lo toccano, come può pretendere di sapere chi lo ha toccato? Gesù sorride: sa di essere stato toccato in maniera diversa, piena di amore, piena di speranza e di fiducia. Molti lo toccano, una sola gli sfiora il cuore, a questo Cristo di Dio. Anche noi, oggi, sfioriamo almeno il mantello di Gesù, per essere sanati nel profondo, per essere guariti da tutto ciò che ci svuota, ci rende impuri, ci sfianca. Avviciamoci a Lui con quanta più fede possibile, per essere sanati nel profondo?

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Preghiamo insieme

 

Il Padre che è nei cieli ha gli occhi rivolti verso il mondo. Egli, infatti, è unito a noi con vincoli di tenerezza e amore. Con fiducia, quindi, preghiamo:
Signore, ascoltaci.

Tu che metti la tua onnipotenza a disposizione della nostra debolezza, dirigi le scelte pastorali della Chiesa alla condivisione delle sofferenze e delle speranze di tutti gli uomini. Preghiamo:

Tu che con l'opera del Cristo hai instaurato il tuo regno sulla terra, aiutaci a scoprire i numerosi segni della tua presenza fra di noi. Preghiamo:

Tu che ascolti sempre chi ti invoca con fede, consola gli afflitti e i sofferenti che ricorrono a te per avere sollievo. Preghiamo:

Tu che sei medico delle anime e dei corpi, aiuta chi sta accanto ai malati a vivere con amore e donazione totale. Preghiamo:

Tu che sei vita e risurrezione, dona ai nostri fratelli defunti la pace del tuo regno. Preghiamo:


Tu mi fai risorgere, Signore, ogni giorno ed io godo dei benefici della tua Parola che risana e salva. Non permettere mai che l'inerte pigrizia del mio animo instabile s'impaludi nell'acqua stagnante della sfiducia. 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

 

Dal secondo libro di Samuele     (15, 7-14. 24-30; 16, 5-13)

Ribellione di Assalonne e fuga di Davide

 

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa
  (Capp. 46, 2 - 47, 4; 48, 1-6; Funk 1, 119-123)

Ciascuno ricerchi ciò che è utile a tutti e non il proprio tornaconto


Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.


Impegno di vita


Oggi cercherò di offrire piccoli atti di fede e allo stesso tempo collaborare, nelle piccole, cose, al bene dei miei fratelli.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Per coloro che combattono le malattie e la sofferenza, perchè lo facciano con l'amore che testimonia la crescita del Regno di Dio. 

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

La divina clemenza mirabilmente stabilì che quel discepolo incredulo, mentre toccava le ferite nella carne del suo Maestro, sanasse a noi le ferite dell'infedeltà. A noi infatti giova piú l'incredulità di Tommaso che non la fede dei discepoli credenti perché mentre egli, toccando con mano, ritorna alla fede, l'anima nostra, lasciando da parte ogni dubbio si consolida nella fede. San Gregorio Magno

 

 

Lunedì 10 Luglio 2017

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Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno nel mese di Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (9, 16, 23 e 30 Luglio).

Le Messe mattutine del Papa con gruppi di fedeli a Santa Marta sono sospese nei mesi di Luglio e di Agosto. Riprenderanno a metà Settembre.

 

Lunedì 10 Luglio 2017

- Alle ore 9 al monastero del Rogato ad Alcara Li Fusi si tiene l'incontro di aggiornamento degli Insegnanti di Religione cattolica.

 

Oggi, 9 Luglio, la Chiesa celebra la XIV Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 09 Luglio 2017 07:48


«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò». Ci giunge sempre propizio quest'invito che il Signore ci rivolge in questa XIV Domenica del tempo ordinario, particolarmente in questo periodo dell'anno in cui sentiamo più urgente il bisogno di ristoro e di refrigerio. La stanchezza, l'oppressione fanno parte dell'esperienza umana, ne evidenziano i limiti e la fragilità, e spesso non bastono i nostri ristori per lenirli. Il Signore sa bene del peso del nostro giogo, egli stesso se ne è fatto carico. Vuole perciò liberarci di quel peso che ci opprimerebbe fino ad ucciderci se restasse sulle nostre spalle. Non ci risulta particolarmente difficile trovare un qualche refrigerio al nostro corpo, è arduo però trovare il vero conforto per l'anima quando è oppressa dal male e appesantito dalle avversità. Per questo il Signore ancora una volta ci chiama a se e ci sollecita ad un incontro personale con lui. Ci instilla per questo pensieri di umiltà e di mitezza, le virtù che egli ha praticato in modo sublime e che a noi consentirebbe di affidarci fiduciosamente a lui. La presunzione umana genera l'accumulo dei pesi sulle nostre fragili spalle fino a sommergerci in una tomba infernale costruita con le nostre mani.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Zaccaria        9, 9-10


Ecco, a te viene il tuo re umile.


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Salmo responsoriale

Rit. Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.           dal salmo 144

 

 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani        8, 9. 11, 13


Se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           11, 25-30


Io sono mite e umile di cuore.

 

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Meditiamo insieme


Gesù ci invita ad appoggiarci su di Lui, a trovare conforto e ristoro in Lui, data la stanchezza della vita che attanaglia l'esistenza di noi esseri umani, tanto deboli e fragili, fino a non vedere il bene dove effettivamente c'è. In Gesù Cristo c'è il bene di cui abbiamo bisogno, anche se questo bene passa attraverso l'assunzione di alcuni fondamentali pesi che ci fanno soffrire sul momento, ma che ci liberano per sempre dalla schiavitù del peccato, di noi stessi, del nostro egoismo, da una vita senza senso e senza orientamento. Per colui che accoglie Gesù egli serba le rivelazioni più grandi, quelle che nessuno può conoscere (Mt 11,27) e che trattano del mistero di Dio stesso. C’è di più. Coloro che pregano ne fanno l’esperienza. Dio parla loro quando essi si confidano a lui. Essi comprendono quando non sono sulle difensive. Essi amano veramente quando accettano di essere amati, poiché Dio ci ama sempre per primo (1Gv 4,10) ma noi ci difendiamo, non vogliamo essere sensibili, e facciamo fatica a lasciarci andare. Noi ci complichiamo la vita spirituale. Cerchiamo il difficile dove le cose sono semplici. Il giogo del Signore è leggero, poiché egli lo porta per noi.


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Preghiamo insieme

 

O Dio, nostro Padre, che ascolti i piccoli e gli umili, rendi la nostra preghiera conforme alla tua volontà, perché possiamo aderire con fiducia di figli al tuo progetto d’amore.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

Perché nella Chiesa non ci sia la corsa ai primi posti, ma vengano stimati i piccoli, i semplici, coloro che sono poveri in spirito e puri di cuore. Preghiamo.

Perché coloro che hanno posti di responsabilità nelle nazioni e nelle istituzioni pubbliche siano animati da sincero spirito di servizio e combattano l’ingiustizia ed il sopruso. Preghiamo.

Perché i cristiani operino nel mondo con convinzione per il bene comune, perseguendo con costanza e coerenza evangelica la pace e la giustizia. Preghiamo.
 

Perché i poveri e gli emarginati si sentano amati da Gesù e attingano dal Vangelo forza e consolazione, per portare con Cristo il giogo della croce. Preghiamo.

Per la nostra comunità, perché sappia sostenere gli affaticati e coloro che sono stanchi con la vicinanza di fratelli e sorelle disponibili e accoglienti, pronti a condividere le pene e i pesi che la vita riserva. Preghiamo.

Ti preghiamo, o Padre, di renderci umili nel cuore verso di te e miti verso i nostri fratelli, perché possiamo essere collaboratori del tuo Figlio nell’edificazione del regno. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

 Dal secondo libro di Samuele     (12, 1-25)

Penitenza di Davide

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo   (Disc. 19, 2-3; CCL 41, 252-254)

Uno spirito contrito è sacrificio a Dio

Domenica della II settimana, ufficio della  XIV Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno A.


Impegno di vita

Oggi offrirò piccoli atti di fede, in modo da fortificare la mia visione di fede anche dinanzi alle circostanze più trascendenti della mia vita e di coloro che mi stanno vicino.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè la poca fede, che ci rende incerti e paurosi, si rinfranchi con il germe della risurrezione posto in noi, poichè il Cristo risorto è la nostra forza.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Ciascuno di noi può diventare un costruttore del regno di Dio, cercando di vivere come Gesù, mite e umile di cuore, per portare pace, amore e vita ovunque.  Roberto Rossi

 

 

Domenica 9 Luglio 2017

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno nel mese di Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (9, 16, 23 e 30 Luglio).

Le Messe mattutine del Papa con gruppi di fedeli a Santa Marta sono sospese nei mesi di Luglio e di Agosto. Riprenderanno a metà Settembre.

 

Domenica 9 Luglio 2017

- Alle ore 18, nella Chiesa Madre di Castell'Umberto, il Vescovo mons. Guglielmo Giombanco presiede l'Eucaristia durante la quale istituirà nel ministero del Lettorato i seminaristi Antonio Di Bella, della comunità Maria SS. delle Grazie in San Fratello e Giuseppe Lombardo, della comunità San Giorgio Martire in San Giorgio di Gioiosa Marea.

 

Oggi, 8 Luglio, la Chiesa ricorda Sant'Adriano III, papa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 07 Luglio 2017 20:36

 

 

 

Molto poco conosciamo invece della vita di S. Adriano III. Il Liber Pontificalis ci dice soltanto che era romano, figlio di Benedetto, e che governò la Chiesa per un anno soltanto, dall'884 all'885. I pochi dati biografici riguardano il racconto della sua morte, della sepoltura e dei miracoli compiuti. Gli Annales Fuldenses all'anno 885 riferiscono della partenza di Adriano III da Roma, della sua morte e sepoltura nel monastero di Nonantola.
Il viaggio del pontefice era la risposta all'invito del successore di Carlo Magno, Carlo il Grosso, che aveva invitato Adriano III alla dieta di Worms, poichè la presenza del papa avrebbe sanzionato l'autorità imperiale dell'erede del Sacro Romano Impero. Un interessante particolare della personalità di questo santo è il suo atteggiamento conciliante col patriarca di Costantinopoli Fozio, al quale comunicò la propria elezione.


 

 

 

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Prima lettura

Dal libro della Genesi        27,1-5.15-29


Giacobbe soppiantò il fratello e carpì la benedizione che spettava a lui.

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Salmo responsoriale

Rit. Lodate il Signore, perché il Signore è buono.           dal salmo 134

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           9, 14-17


Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?

 

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Meditiamo insieme


Vino nuovo in otri nuovi, non abbiamo altra possibilità. È inutile cercare di infilare il vangelo nelle vecchie botti ammuffite delle nostre tradizioni, delle nostre abitudini, dei nostri "si è sempre fatto così". Guardate alla storia della Chiesa: appena noi cristiani abbiamo cercato di sclerotizzare la Parola, di metterla a regime, di annacquare il vino del vangelo, lo Spirito ha suscitato santi e sante che hanno ribaltato tutto, che hanno conservato la speranza, che hanno sospinto la barca nuovamente al largo, là dove il Signore vuole che stia... Tutto ciò che facciamo, ciò che è buono e giusto: la liturgia, la prassi pastorale, l'organizzazione è e deve restare riflesso della bellezza di Dio, della sua immensa tenerezza, della festa di nozze a cui l'umanità è perennemente invitata! Il digiuno lo facciamo per solidarietà con i fratelli che soffrono la fame, nonostante un terzo del mondo, quello ricco, si dichiari cristiano. Il digiuno lo facciamo per risvegliare le nostre coscienze, non certo per farci vedere pii o devoti. Il digiuno lo facciamo come lo chiede il Signore, nel silenzio e nel nascondimento. Il digiuno, per manifestare la gioia dello sposo, facciamolo oggi, astenendoci dai pensieri scuri e inopportuni...

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Preghiamo insieme

 

Al Signore della vita e della gloria che ogni giorno ci invita alla mensa del suo Figlio, rivolgiamo le nostre suppliche, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa, popolo scelto da Dio, trasmetta con semplicità a tutti gli uomini la gioia donatale dalla salvezza di Cristo. Preghiamo:

Perché il popolo ebreo comprenda la novità e la pienezza portata dal cristo, messia e salvatore di tutti gli uomini. Preghiamo:

Perché chi attende giorni meno tristi e dolorosi, trovi nella fede il sostegno per continuare a sperare. Preghiamo:

Perché sappiamo accogliere con ottimismo e spirito di discernimento le nuove forme di vita e di fede che nascono nella Chiesa e nel mondo. Preghiamo:

Perché l'Eucaristia che celebriamo divenga il segno di vita nuova e totale donato da Cristo alla nostra comunità. Preghiamo:



Padre misericordioso, che ci fai vivere nella gioia per la presenza incessante del nostro salvatore Gesù Cristo, sostieni il nostro cammino fino alla pasqua eterna, quando celebreremo per sempre le nozze dell'Agnello. Lui è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

 

Dal secondo libro di Samuele     (11, 1-17. 26-27)

Il peccato di Davide

Seconda Lettura

Dalle «Catechesi» di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo
   (Catech. I 2-3. 5-6; PG 33 371. 375-378)

Convèrtiti nel tempo favorevole


Sabato della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della XIV Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno A.


Impegno di vita

Oggi eleverò con fiducia la mia preghiera per la conversione di coloro che vivono lontani da Dio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per quanti soffrono a causa della violenza e dell'oppressione, perchè sia riconosciuto il diritto a costruire il loro futuro secondo il piano di Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Ciascuno di noi può diventare un costruttore del regno di Dio, cercando di vivere come Gesù, mite e umile di cuore, per portare pace, amore e vita ovunque.  Roberto Rossi

 

 

Sabato 8 Luglio 2017

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Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno nel mese di Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (9, 16, 23 e 30 Luglio).

Le Messe mattutine del Papa con gruppi di fedeli a Santa Marta sono sospese nei mesi di Luglio e di Agosto. Riprenderanno a metà Settembre.

 

Sabato 8 Luglio 2017

- Alle ore 18,30 nella Chiesa di Santa Caterina in Marina di Patti, il Vescovo mons. Guglielmo Giombanco presiede l'Eucaristia in occasione del XXV anniversario dell'ordinazione sacerdotale del Parroco Don Leonardo Maimone.

 

Oggi, 7 Luglio, la Chiesa ricorda San Claudio, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 07 Luglio 2017 09:40

 

 La storia di San Claudio martire e della sua famiglia, riportata nel Martirologio di Adone, è immersa nella leggenda e risale al III secolo d.C. La leggenda, riportata nella passio dei santi Crisante e Daria, narra di come il tribuno militare Claudio, di guardia presso il carcere Tulliano, fosse convinto dalla santità di due illustri prigionieri, san Crisante e santa Daria, e da questi convertito. Insieme con lui si battezzarono la moglie Ilaria, i due figli Giasone e Mauro e i settanta soldati che obbedivano ai suoi ordini. L'Imperatore Numeriano (283-284) fece quindi gettare Claudio in mare con un sasso al collo. I due figli, che si ostinavano nella fede cristiana, furono decapitati lungo la via Salaria. Lo stesso avvenne ai settanta soldati. Per accogliere i loro corpi, venne scoperto un canale sotterraneo lungo la strada consolare.

 

 

 

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Prima lettura

Dal libro della Genesi        23,1-4.19; 24,1-8.62-67


Isacco amò Rebecca e trovò conforto dopo la morte della madre.

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Salmo responsoriale

Rit. Rendete grazie al Signore, perché è buono.           dal salmo 105

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           9, 9-13


Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.

 

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Meditiamo insieme


È lo stesso autore del Vangelo a narrare con stile semplice e scarno la storia della sua chiamata e della sua conversione. C'è un imperativo da parte di Gesù: «Seguimi!» e una risposta immediata: «Ed egli si alzò e lo seguì». Il proseguo è, almeno inizialmente, un festoso convivio in casa di Matteo con amici del suo rango, pubblicani e peccatori. I soliti guastafeste intervengono ancora una volta a contestare l'operato del Signore rivolgendosi ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Lo scandalo derivava da una falsa convinzione che faceva loro credere che certe categorie di persone dovessero restare emarginati perché impuri e peccatori e il mangiare con loro significava contrarre la loro stesso impurità. Di ben altro pensiero è il Signore. Egli, che ha chiamato e distolto Matteo dalle imposte, un mestiere che spesso degenerava in latrocinio, ora vuole gioire con lui, essere un suo commensale e far partecipi dello stesso gaudio anche altri convenuti per l'occasione. Lo stesso Gesù sintetizza così il suo pensiero e la sua missione: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». È consolante per ciascuno di noi, è consolante per la nostra umanità peccatrice. Così evitiamo il bàratro e la morte eterna. Così la risurrezione ci affascina e la speranza di un mondo migliore, di una vita migliore non si spegne mai in noi.

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Preghiamo insieme

 

Gesù siede volentieri alla mensa dei peccatori, perché ama infinitamente l'uomo, e con il suo perdono lo rinnova e lo guarisce. Per la mediazione di Cristo redentore, rivolgiamoci al Padre, dicendo:
Per la tua misericordia, ascoltaci, o Signore.

Per il Papa Francesco, i vescovi, i presbiteri: sull'esempio di Cristo siano misericordiosi con i peccatori, vadano alla ricerca dei lontani, diventino missionari degli ultimi e degli abbandonati. Preghiamo:

Per chi è spaventato della gravità delle proprie colpe: sappia guardare con fiducia al Cristo che ha già sconfitto il peccato e la morte. Preghiamo:

Per chi si scandalizza della bontà e della misericordia di Dio: superi l'orgoglio di considerarsi senza peccato e gioisca della gratuità dell'amore. Preghiamo:

Per i coniugi che non riescono a vivere il perdono reciproco: riscoprano la profondità dell'amore che è paziente, benigno, accogliente e misericordioso. Preghiamo:

Per i nostri defunti: sperimentino la grandezza della bontà del Signore e vivano eternamente nella sua pace. Preghiamo:


La tua gloria, o Signore, è l'uomo vivente; la parola che abbiamo ascoltato fruttifichi dentro di noi e purifichi il nostro cuore perché possiamo, con il Cristo tuo Figlio, rendere gloria a te che sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

 

Dal secondo libro di Samuele     (7, 1-25)

Oracolo messianico di Natan

Seconda Lettura

Dal libro «Sulla predestinazione dei santi» di sant'Agostino, vescovo
   (Cap. 15, 30-31; PL 44, 981-983)

Gesù Cristo nato dalla stirpe di Davide secondo la carne


Venerdì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.


Impegno di vita

Oggi offrirò piccoli atti di fede, in modo da fortificare la mia visione di fede anche dinanzi alle circostanze più trascendenti della mia vita e di coloro che mi stanno vicino.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè la poca fede, che ci rende incerti e paurosi, si rinfranchi con il germe della risurrezione posto in noi, poichè il Cristo risorto è la nostra forza.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Il tempo presente è tempo di conversione. Confessa ciò che hai commesso sia con la parola, che con l'azione, sia di notte, che di giorno. Convertiti nel tempo favorevole, e nel giorno della salvezza accogli il tesoro celeste. Se hai qualcosa contro qualcuno, perdona. Se ti accosti per ricevere il perdono dei peccati,è necessario che anche tu perdoni a chi ha peccato. San Cirillo di Gerusalemme

 

 

Venerdì 7 Luglio 2017

- Il Santo Padre Francesco stamane celebra la Santa Messa per gli operai del Centro Industriale del Vaticano.

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno nel mese di Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (9, 16, 23 e 30 Luglio).

Le Messe mattutine del Papa con gruppi di fedeli a Santa Marta sono sospese nei mesi di Luglio e di Agosto. Riprenderanno a metà Settembre.

 

Venerdì 7 Luglio 2017

- Alle ore 18, nella Chiesa Madre di Galati Mamertino, il Vescovo mons. Guglielmo Giombanco amministra la Cresima.

- Al seminario estivo di Castell'Umberto si conclude il Campo vocazionale per i piccoli Ministranti dai 7 ai 10 anni.

 

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