NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 18 Giugno, la Chiesa celebra la solennità del Corpus Domini PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 18 Giugno 2017 07:16


Oggi celebriamo la Solennità del Corpus Domini, che è una delle solennità più sentite e vissute dalla comunità cristiana in Italia, rimanendo ancora viva, nonostante i tanti cambiamenti culturali, sociali e religiosi, l'amore all'Eucaristia, espresso anche attraverso la processione del SS. Sacramento dell'Altare per le principali vie delle nostre città. E proprio in segno di unità di tutta la Chiesa, che trova nell'Eucaristia il punto focale, che si svolge una sola processione cui partecipano varie comunità cittadine o addirittura, in alcune realtà locali, a livello Diocesano. Trasferita alla seconda domenica dopo Pentecoste (un tempo si celebrava il giovedì), la solennità si inquadra meglio in quella pasqua settimanale che è la domenica, da cui attinge significato e valore il culto eucaristico al di fuori della santa Messa, memoria della Pasqua di Gesù Cristo.  L'annuale solennità del Corpus Domini riporti al centro della vita di ogni cristiano, di ogni comunità parrocchiale proprio l'eucaristia, in quanto questa fa la chiesa e di conseguenza fa pure tutto il resto. Anche noi davanti al mistero eucaristico diciamo con fede, mio Signore, mio Dio e mio Re, ma anche "ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli, che non può essere dimenticato, gettato, trascurato, ma cercato e desiderato per non restare privi di quella grazia che ci aiuta nel cammino verso l'eternità e nell'ultimo istante della nostra esistenza terrena. 

 

 

 

 

 

 

 
 

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Prima lettura

Dal libro del Deuteronomio        14 18-20
 

Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.

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Salmo responsoriale

Rit. Loda il Signore, Gerusalemme.           dal salmo 147

 

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Seconda lettura

Dalla prima lettera di san paolo apostolo ai Corinzi        10, 16-17
 

Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.

Sequenza

[Sion, loda il Salvatore]...

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 51-58


La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

 

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Meditiamo insieme


 Gesù Eucaristia oggi esce trionfalmente dai tabernacoli e dalle chiese per essere portato trionfalmente in processione per le strade del mondo: Così la chiesa mossa dalla fede e dalla devozione dei fedeli vuole percepire ancora più intensamente, viva e pulsante la presenza del Cristo, come quando percorreva duemila anni fa le strade della Palestina. Ci piace sapere e percepire anche con i nostri sensi, che Egli cammina ancora con noi, sta concretamente attuando la solenne promessa di restare vivo ed operante con noi sino alla fine dei tempi. Oggi vogliamo farlo immergere di nuovo nel cuore del mondo per fargli sentire da vicino l'urgenza della sua rinnovata presenza tra noi. E' sicuramente anche il canto della gratitudine e della lode della Chiesa militante, dei pellegrini della terra, che lo seguono imploranti e devoti. E' anche una presa di coscienza di tutto il cammino che ci ha fatto percorrere dal deserto delle nostre povertà, dalla condizione servile, nutrendoci di Pane e d'amore e riscattandoci a prezzo del suo sangue. Da quell'ostia consacrata, da quella prima misteriosa cena, sgorga come un memoriale, la nostra comunione con Cristo e la vera fraternità tra gli uomini. Quel pane di vita spezzato e moltiplicato sugli altari del mondo, sfama ancora la fame più acuta dell'umanità. È garanzia d'immortalità, è recupero pieno della dignità filiale, è fonte inesauribile d'amore divino che si riversa nel cuore dell'uomo. Non bisognerebbe attendere la solennità annuale odierna per ricordarci di queste verità: per troppo tempo Gesù rimane forzatamente recluso negli angusti tabernacoli delle nostre chiese. Egli chiede di abitare tra gli uomini, di vivere in comunione con ciascuno di noi, di condividere la nostra esistenza per rinvigorirla, per nobilitarla, per condurla all'approdo finale, alla mensa di Dio. Seguiamolo nelle nostre processioni, anzi, facciamoGli vedere le nostre strade, le nostre case, apriamo i cancelli, le finestre. Facciamolo rientrare nella vita dei nostri paesi perché sia Lui, vivo e presente, il centro della nostra vita.

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Preghiamo insieme

 

Riconoscendo nel Corpo e nel Sangue del Signore il vero nutrimento per la nostra vita, preghiamo il Padre perché ci doni la grazia di essere autentici cristiani. Preghiamo dicendo: Per il mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, salvaci, Signore.

Perché la Chiesa riconosca sempre nell’Eucaristia la fonte e il culmine della vita di fede. Preghiamo.

Perché il Papa Francesco, i Vescovi e i Presbiteri celebrino l’Eucaristia con fede, con zelo pastorale e cura della divina liturgia. Preghiamo.

Perché i cristiani offrano la loro concreta solidarietà ai bisognosi e condividano i loro beni con i poveri e gli affamati, aiutati in quanto fratelli da amare. Preghiamo.

Per chi è scoraggiato e disperato, perché trovi nell’Eucaristia il cibo spirituale per rinascere a vita nuova. Preghiamo.

Perché i fanciulli delle nostre comunità che hanno ricevuto la Prima Comunione cerchino in Gesù la forza per crescere e divenire uomini veri, animati da una fede grande. Preghiamo.

O Dio, che ci hai donato il tuo Figlio Gesù come salvatore e redentore, rendici assidui nello spezzare il pane della parola e nell’accostarci alla Comunione, perché siamo sostenuti per le vie del mondo verso la vera vita che è comunione definitiva ed eterna con te. Per Cristo nostro Signore.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo     (24, 1-11)

Videro Dio, e mangiarono e bevvero

Seconda Lettura

Dalle «Opere» di san Tommaso d'Aquino, dottore della Chiesa     (Opusc. 57, nella festa del Corpo del Signore, lect. 1-4)

O prezioso e meraviglioso convito!

Ufficio della solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Te Deum.

 

Impegno di vita

Vivrò con attenzione e partecipazione viva la celebrazione dell'Eucaristia.


 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per i sacerdoti, ministri dell'altare, perchè si conformino sempre più al mistero che celebrano per la lode di Dio e per l'edificazione del suo popolo.



MESSAGGIO DEL GIORNO

Noi portiamo Cristo, presente nella figura del pane, sulle strade della nostra città. Noi affidiamo queste strade, queste case - la nostra vita quotidiana - alla sua bontà. Le nostre strade siano strade di Gesù! Le nostre case siano case per lui e con lui! La nostra vita di ogni giorno sia penetrata dalla sua presenza. Con questo gesto, mettiamo sotto i suoi occhi le sofferenze degli ammalati, la solitudine di giovani e anziani, le tentazioni, le paure – tutta la nostra vita. La processione vuole essere una grande e pubblica benedizione per questa nostra città: Cristo è, in persona, la benedizione divina per il mondo – il raggio della sua benedizione si estenda su tutti noi! Benedetto XVI

 

 

 

Domenica 18 Giugno 2017  

 

- Alle ore 12 il Santo Padre Francesco recita l'Angelus in Piazza San Pietro;

- Alle ore 19 il Santo Padre Francesco celebra la Santa Messa sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano. Di seguito si svolgerà la Processione Eucaristica che, percorrendo via Merulana, raggiungerà la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Oggi, 17 Giugno, la Chiesa ricorda San Ranieri, patrono di Pisa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 17 Giugno 2017 07:54


 

Nacque nel 1118 da Gandulfo Scacceri e Mingarda Buzzacherini. Malgrado gli sforzi dei genitori desiderosi di impartirgli un'educazione rigorosa, visse la giovinezza all'insegna dello svago e del divertimento. Ma a diciannove anni la sua vita cambiò. Fu decisivo l'incontro con Alberto, un eremita proveniente dalla Corsica che si era stabilito nel monastero pisano di San Vito. Scelse quindi di abbracciare in pienezza la fede, tanto da partire per la Terra Santa. A 23 anni decise di vivere in assoluta povertà, liberandosi di tutte le ricchezze per darle ai poveri. Trascorse un lungo periodo presso gli eremiti di Terra Santa vivendo esclusivamente di elemosine. Mangiava due volte alla settimana sottoponendo il suo corpo a grandi sacrifici. Tornato a Pisa nel 1154, circondato dalla fama di santità, vi operò miracoli, così come aveva fatto in Terra Santa. Morì venerdì 17 giugno 1161. Nel 1632 venne eletto patrono principale della diocesi e della città di Pisa.

 

 

 

 

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Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        5,14-21
 

Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore.

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Salmo responsoriale

Rit. Misericordioso e pietoso è il Signore.           dal salmo 102

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 33-37


Io vi dico: non giurate affatto.

 

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Meditiamo insieme


Quanto è difficile essere sinceri! E quanto è impegnativo essere autentici nella nostra vita! Il nostro mondo ci spinge sempre all'esterno, a dare un'immagine di noi stessi modellata sui desideri delle persone e sulle convenzioni sociali. Siamo così poco liberi di essere veramente noi stessi! E poche persone vogliono esserlo davvero... Gesù chiede ai discepoli un atteggiamento di trasparenza, di assoluta verità, un linguaggio che non sia arrogante ma che non ceda a compromessi, che non sia opportunista. Un linguaggio diretto e schietto, un linguaggio che affondi le sue radici nell'anima. No, non abbiamo bisogno di giurare, siamo sufficientemente adulti per dire la verità anche quando è scomoda, anche quando ci giudica. Parlare chiaro non significa dare le perle ai porci, non significa che tutti devono sapere tutto di noi. Siamo sinceri sempre ma non sempre diamo fiducia a chi non se la merita. Gesù ci chiede di essere prudenti come serpenti e semplici come colombe in modo che il nostro linguaggio e la nostra fede non vengano derisi da chi vive nella tenebra e gode nel distruggere chi cerca la luce.

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Preghiamo insieme

 

A Dio, fedele ad ogni sua promessa, rivolgiamo la nostra preghiera, perché rinnovi continuamente la sua Chiesa e trasformi gli uomini. Preghiamo insieme dicendo: Ascoltaci, o Signore.

Per il Papa Francesco, il nostro Vescovo Guglielmo e i sacerdoti, perché siano tra gli uomini testimoni della parola di verità. Preghiamo.

Per tutti i popoli e i loro governanti, perché si sentano animati dalla ricerca della verità e insieme promuovano la pace. Preghiamo:

Per gli operatori delle comunicazioni sociali, perché amino profondamente la verità che per prima promuove la dignità dell'uomo. Preghiamo:

Per tutti noi, riuniti dalla fede in Cristo Gesù, perché rifuggiamo dalla menzogna e sappiamo agire e parlare sempre con sincerità. Preghiamo:

Signore Dio nostro, donaci lealtà e rettitudine di cuore, e aiutaci a misurare le parole e ad essere fedeli a ciò che ci ha insegnato Gesù Cristo, unica parola di verità, che vive e regna con te per i secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè          (24, 1-7. 13-28)

Si rinnova l'alleanza nella terra promessa

Seconda Lettura


Dal «Commento sui salmi» di sant'Ambrogio, vescovo     (Sal 1, 9-12; CSEL 64, 7. 9-10)

Canterò con lo spirito, ma canterò anche con l'intelligenza


Sabato della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.

 

Impegno di vita

Voglio vivere questa giornata nella totale trasparenza di pensieri e di parole. La vergine Maria mi aiuti a capire che non ho bisogno di apparire migliore di quello che sono veramente, perchè la mia dignità di figlio di Dio vale più di ogni riconoscimento del mondo, di ogni applauso.


 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per quanti sono vittime della menzogna o della falsa testimonianza, perché sappiano conservare sempre dignità e fermezza di spirito. Preghiamo:


MESSAGGIO DEL GIORNO

Non possiamo certamente prometterci di avere gli stessi sentimenti per tutta la vita. Ma possiamo certamente avere un progetto comune stabile, impegnarci ad amarci e a vivere uniti finché la morte non ci separi, e vivere sempre una ricca intimità. Amoris Laetitia, 163

 

 

 

Sabato 17 Giugno 2017  

 

- Alle ore 11 il Santo Padre Francesco riceve la Cancelliera tedesca, signora Angela Merkel.

Oggi, 16 Giugno, la Chiesa ricorda Sant'Aureliano PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 16 Giugno 2017 07:29


Aureliano fu eletto vescovo di Arles nel 546. Su richiesta del e Childeberto, fu nominato da papa Vigilio vicario della Sede Apostolica nella Gallia e investito del pallio. Fondò il monastero di S. Pietro, cui diede una regola ispirata a quella di s. Cesario e partecipò al concilio di Orléans del 549, nel quale fu rinnovata la condanna di Nestorio e di Eutiche. Ricevette una lettera, del 29 aprile 550, da Vigilio in risposta a una sua, in cui si lamentava dell'atteggiamento papale riguardo ai "tre capitoli". Il pontefice si giustificò dicendo che non intendeva ammettere alcuna proposizione contro quanto stabilito dai concili di Nicea, di Calcedonia e di Efeso (I) e gli domandò di intervenire presso Childeberto affinché costui ottenesse dall'ariano Totila e dai Goti, il rispetto della Chiesa di Roma. Aureliano morì a Lione, forse il 16 giug. 551, e fu sepolto nella basilica dei Santi Apostoli. Menzionato da Floro e da Adone, il nome di Aureliano figura anche nel Martirologio Romano, che ne ricorda la festa nella data di oggi.

 

 

 

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Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        4, 7-15
 

Colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.

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Salmo responsoriale

Rit. A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.           dal salmo 115

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 27-32


Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio.

 

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Meditiamo insieme


Che durezza! Che rivoluzione! Gesù smonta, pezzo per pezzo, tutte le presunte norme derivanti dalla Legge, e le riporta alla loro origine. Nella fede, non basta l'apparenza, l'esteriorità, la facciata, il Padre vede nel cuore. Puoi anche essere casto e fedele, ma se il tuo cuore è colmo di impudicizia devi lavorare dentro te stesso! Il valore dell'autenticità è così forte che il Signore lo mette al di sopra di ogni altro valore, anche quello della salute. Meno male che Gesù usa il paradosso, altrimenti le chiese sarebbero piene di guerci e di monchi! Ma non basta, in un tempo maschilista, in cui le donne vivevano in funzione del marito e dei figli, Gesù fa crollare la più consolidata delle tradizioni: quella del divorzio. Divorzio solo maschilista, però, senza tutela per le donne, senza difesa, senza ragionevolezza. Una donna ripudiata doveva tornare a casa dei propri genitori, umiliati e umiliata, senza futuro, senza dignità, senza possibilità di tornare a vivere. Gesù afferma chiaramente che questo non è un progetto di Dio, che Dio, ma guarda un po', non la pensa come i maschi della sua epoca. Dio ha un progetto splendido sulla coppia, non si lascia certo ingabbiare dalle tradizioni umane.

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Preghiamo insieme

 

A Dio, ricco di misericordia, rivolgiamo fiduciosi la nostra preghiera, perché ci conceda un cuore puro. Diciamo insieme:
Purificaci, o Signore.

Perché la Chiesa, popolo di Dio, sia fedele al mandato avuto da Cristo ed eserciti la sua missione, libera da ogni compromesso. Preghiamo:
Perché qualsiasi istituzione e legge civile educhino i cittadini al rispetto della vita, al valore della famiglia e all'impegno della fedeltà. Preghiamo:
Perché l'educazione dei ragazzi e dei giovani sia trasmissione di valori umani e spirituali per la costruzione di una società nuova. Preghiamo:
Perché la sensibilità e la dignità di ogni persona collabori a porre fine allo scandalo della droga, allo sfruttamento della donna, alla diffusione della pornografia. Preghiamo:
Perché noi cristiani non temiamo il sacrificio e la rinuncia per poter vivere con più coerenza il vangelo di cristo. Preghiamo:


O Signore, che vuoi da noi un cuore puro e sincero, insegnaci ad essere coerenti e fedeli agli impegni che abbiamo assunto e fà che ogni tuo insegnamento diventi la legge della nostra vita. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè          (10, 1-14; 11, 15-17)

Il popolo di Dio entra in possesso della sua terra

Seconda Lettura


Dal «Commento sui salmi» di sant'Ambrogio, vescovo     (Sal 1, 4. 7-8; CSEL 64, 4-7)

Il dolce libro dei salmi

Venerdì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

 

 

Impegno di vita

Oggi vigilerò con attenzione  sui miei sensi esteriori ed interiori, rivalutando dentro di me  quel che devo purificare del mio cuore, affinchè non mi sia d'inciampo né sia di possibile scandalo per il mio prossimo.


 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perché l'amore tra i coniugi sia dialogo e donazione reciproca.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Non possiamo certamente prometterci di avere gli stessi sentimenti per tutta la vita. Ma possiamo certamente avere un progetto comune stabile, impegnarci ad amarci e a vivere uniti finché la morte non ci separi, e vivere sempre una ricca intimità. Amoris Laetitia, 163

 

 

 

Venerdì 16 Giugno 2017  

 

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Oggi, 15 Giugno, la Chiesa ricorda San Vito, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 15 Giugno 2017 07:27


Non si conosce la sua origine, anche se una "Passio" di nessun valore storico, lo fa nascere in Sicilia da padre pagano e lo vuole incarcerato sette anni perché cristiano. L'unica notizia attendibile su di lui si trova nel Martirologio Gerominiano, da cui risulta che Vito visse in Lucania. Popolarissimo nel medioevo, egli fu inserito nel gruppo dei Ss. Ausiliatori, i santi la cui intercessione veniva considerata molto efficace in particolare occasioni e per sanare determinate malattie. Egli veniva invocato per scongiurare la lettargia, il morso di bestie velenose o idrofobe e il "ballo di San Vito". In proposito la leggenda racconta che Vito, da bambino, abbia guarito il figlio di Diocleziano, suo coetaneo, ammalato di epilessia. È patrono della città e diocesi di Mazara del Vallo.

 

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Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        3,15-4,1.3-6
 

Dio rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio.

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Salmo responsoriale

Rit. Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria.           dal salmo 84

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 20-26


Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.

 

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Meditiamo insieme


Quanto è esigente il Signore, quanto è duro da ascoltare! Nel discorso della montagna Gesù dona al suo popolo Israele e a noi la nuova legge, come fece Mosè sul Sinai. Ma questa volta la legge è scolpita nel cuore, non sulle pietre: Gesù non è venuto a cambiare un iota della legge, eppure la stravolge, riportandola alla sua origine, semplificandola e togliendola dagli angusti spazi della morale. È immenso, ciò che chiede Gesù: non giudicare con malevolenza, non sparlare degli altri, non insultarli, riconciliarsi anche quando sono loro ad avere iniziato. Parole come staffilate, irrealizzabili, se applicate con i nostri miseri mezzi umani. La nuova morale proposta da Gesù, senza Gesù diventa immorale e irrealizzabile: chi di noi può vivere con tanta intensità? Eppure Gesù osa: seguire lui significa imitare ciò che egli ha fatto. Gesù si comporta proprio come chiede, offrirà perdono (rifiutato) ai suoi oppressori, soccomberà pur di non usare violenza. Discepoli del Nazareno, osate sognare, stringetevi al Maestro per essere capaci di qualche piccolo gesto di riconciliazione e di perdono, di vita nuova, perché chi ci vede, oggi, possa pensare che è possibile osare un mondo nuovo, vivere in un modo nuovo, non perché migliori, ma perché redenti.

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Preghiamo insieme

 

A Dio, Padre di tutti gli uomini, domandiamo con fede di portare a compimento il suo progetto di amore. Preghiamo insieme e diciamo:
Sia fatta la tua volontà, Signore.

Perché la Chiesa, nel nome di Cristo riconciliatore, si presenti a tutti i popoli con l'animo aperto al perdono e alla pace. Preghiamo:

Perché la convivenza umana non si regga principalmente sulla legge del diritto, ma su ogni gesto di amore, di amicizia e di buona volontà. Preghiamo:

Perché la giustizia delle nazioni cristiane per lunga tradizione, riconosca i diritti dei popoli poveri e promuova la perequazione dei beni. Preghiamo:

Perché aumenti sempre più la collaborazione e la stima tra i gruppi e i movimenti ecclesiali e vengano superati gli ostacoli del pregiudizio e della supremazia. Preghiamo:

Perché il perdono e l'amore precedano sempre qualsiasi atto di culto, e l'eucaristia divenga l'anticipazione della pace universale. Preghiamo:


O Signore Dio, che ci hai affidato la tua legge per la nostra vita, aiutaci a non disprezzare nessuno dei tuoi comandi, e a migliorare sempre più il nostro amore al prossimo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè        (5, 13 - 6, 21)

La conquista di Gerico, città fortificata


Seconda Lettura

Dalle «Omelie sul libro di Giosuè» di Origène, sacerdote
  
(Om. 6, 4; PG 12, 855-856)

La presa di Gerico

 


Giovedì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi mi sforzerò di pensare e di parlare bene di tutti, specialmente di coloro con cui più mi pesa trattare. Prima di andare a depositare la mia offerta davanti all'altare, chiederò perdono a chi posso aver offeso.
 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè dal nostro cuore sia allontanata ogni vendetta e dalle nostre famiglie e comunità rivalità e divisione. 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Se vuoi preservare l'amore come Dio lo ha chiesto, non lasciare che tuo fratello vada a dormire con un sentimento di amarezza verso di te, e tu, da parte tua, non ritirarti con un senso di amarezza verso di lui, ma va' a riconciliarti col tuo fratello e verrai a offrire a Cristo, con una coscienza pura e una preghiera fervente, il dono dell'amore. San Massimo il Confessore

 

 

 

Giovedì 15 Giugno 2017  

 

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Oggi, 14 Giugno, la Chiesa ricorda Sant'Eliseo, profeta PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 14 Giugno 2017 07:15


Ricco possidente, originario di Abelmeula, il suo nome che significa «Dio salva» risponde bene alla missione svolta tra il popolo di Israele, sotto il regno di Ioram (853-842 a.c.), Iehu (842-815 a.c.), Ioacaz (814-798 a.c.) e Ioash (798-783). Eliseo era un uomo deciso e lo dimostra la prontezza con cui rispose al gesto simbolico di Elia che, per ordine di Jahvé, lo consacrava profeta e suo successore. Eliseo prese parte attiva alle vicende politiche del suo popolo attraverso il carisma della sua profezia e può essere considerato il più taumaturgico dei profeti dell'Antico Testamento. La Scrittura ricorda infatti una lunga serie di prodigi da lui operati: stendendo il mantello di Elia divise le acque del Giordano; rese potabile l'acqua di Gerico; riportò in vita il figlio della sunamita che lo ospitava; moltiplicò i pani sfamando un centinaio di persone. Profeta non scrittore, come il suo maestro Elia si preoccupò del suo paese in tempi difficili durante la guerra contro i Moabiti e durante quelle contro gli Aramei. Morì verso il 790 a.C. e venne sepolto nei pressi di Samaria, dove ai tempi di San Girolamo esisteva ancora il suo sepolcro. 

 

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Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        3, 4-11
 

Ci ha resi capaci di essere ministri di una Nuova Alleanza, non della lettera, ma dello Spirito.

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Salmo responsoriale

Rit. Tu sei santo, Signore, nostro Dio.           dal salmo 98

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 17-19


Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.

 

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Meditiamo insieme


Gesù si presenta come un anarchico, come un iconoclasta, come un bestemmiatore, come un disfattista, come un trasgressivo. I suoi devoti contemporanei sono spiazzati dalla libertà che usa nel correggere le norme attribuite a Mosè, dell'uso libero che fa del nome impronunciabile di Dio, della sua fantasiosa interpretazione della Torah. E invece. Gesù non abolisce la Legge, né la supera, ma la riporta alla sua origine. Svela la manipolazione che ne è stata fatta dai suoi contemporanei, svela la mistificazione che gli uomini, lungo i secoli, hanno fatto della Parola che Dio ha loro donato. Tutto il discorso della montagna è una restituzione della verità della Legge al popolo, Legge che Dio ha donato per vivere, non per governare, né per opprimere, Legge che Dio ha dato all'uomo per crescere, non per diventare un suddito. Quante volte le parole degli uomini religiosi e di chiesa sono state attribuite a Dio per essere osservate! Gesù precisa: lui non è venuto per cambiare nulla, neppure una virgola, neppure un segno minimo, ma per portare a pienezza. La pienezza non consiste nell'osservare pedissequamente la norma, ma nel riportarla alla sua piena origine, come fa Gesù, Figlio di Dio.

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Preghiamo insieme

 

Rivolgiamoci con fiducia a Dio, fonte della rivelazione, perché ci aiuti ad osservare sempre i suoi comandamenti e a vivere nel suo amore. Preghiamo insieme dicendo:
Insegnaci i tuoi sentieri, Signore.

Per il Papa Francesco, i vescovi e i sacerdoti, perché siano fedeli alla parola di Dio e la annuncino sempre con verità. Preghiamo:

Per il popolo ebreo, perché veda nel Cristo il compimento pieno alla sua attesa di salvezza. Preghiamo:

Per i responsabili della vita pubblica, perché nella loro azione legislativa rispettino sempre i diritti e la coscienza degli uomini. Preghiamo:

Per i sofferenti, perché docili all'azione dello Spirito Santo collaborino alla salvezza del mondo. Preghiamo:

Per le nostre comunità, perché non si esauriscano nell'osservanza sterile dei precetti, ma viva costantemente la legge dell'amore. Preghiamo:

O Signore Dio, che ci hai affidato la tua legge per la nostra vita, aiutaci a non disprezzare nessuno dei tuoi comandi, e a migliorare sempre più il nostro amore al prossimo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè     (3, 1-17; 4, 14-19; 5, 10-12)

Il popolo attraversa il Giordano e celebra la Pasqua


Seconda Lettura

Dalle «Omelie sul libro di Giosuè» di Origène, sacerdote
   (Om. 4, 1; PG 12, 842-843)

Il passaggio del Giordano


Mercoledì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi sono chiamato a fare come Gesù, esercitandomi a orientare in modo naturale ogni realtà che mi passa dentro o davanti nella mia storia, rammentando che niente va abolito, ma tutto va considerato come significativo, in bene o in male.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè i cristiani sappiano dare al nostro mondo un volto nuovo, costruito secondo i dettami della legge di Dio che deve essere portata a perfetto compimento e realizzata nella sua interezza.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi dice: " E' cosa da poco" parlando della sofferenza che provoca o della gioia che distrugge, non ha mai saputo come si ama, e ignora la carità. Beato Charles de Foucauld

 

 

 

Mercoledì 14 Giugno 2017  

 

- Alle ore 9,30 il Santo Padre Francesco tiene l'Udienza Generale in Piazza San Pietro.

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