NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 3 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Carlo Lwanga e Compagni, martiri PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 03 Giugno 2017 07:55

Tra il 1885 e il 1887, in Uganda i cristiani subirono una violenta persecuzione. Le vittime furono un centinaio. Tra loro Carlo, domestico del re Muanga dell'antico regno indipendente del Buganda, bruciato vivo insieme a dodici compagni il 3 giugno 1886. Carlo Lwanga, capo dei paggi reali, era stato battezzato durante l'evangelizzazione attuata dai Padri Bianchi, fondati dal cardinale Lavigerie. Inizialmente la loro opera, avviata nel 1879, venne ben accolta dal re Mutesa così come dal successore Muanga, che però si fece influenzare dal cancelliere del regno e dal capotribù. Tanto che decise la soppressione fisica dei cristiani, alcuni dei quali uccise con le proprie mani. Oggi il calendario ricorda ventidue martiri dell'Uganda, beatificati il 6 giugno 1920 da Benedetto XV e canonizzati da Paolo VI l'8 ottobre 1964. A loro è stato inoltre dedicato un grande santuario a Namugongo consacrato da Paolo VI nel 1969.

 

  

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         28,16-20.30-31

Paolo rimase a Roma, annunciando il regno di Dio.

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Salmo responsoriale

Rit. Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto.           dal salmo 10

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              21, 20-25

Questo è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e la sua testimonianza è vera.

 

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Meditiamo insieme


No certo, non basterebbe il mondo a contenere i libri che raccontano i "vangeli" del nostro incontro con Dio. Non basterebbe il tempo ad ascoltare la testimonianza di milioni di fratelli e sorelle che, come Giovanni, hanno accolto la Parola e l'hanno lasciata crescere nella propria vita! Simone ha finito la prima parte del suo percorso: ora che è consapevole del suo limite può veramente rassicurare la fede dei suoi fratelli. Ora che non è più arrogante, che ha toccato sulla pelle il proprio limite, può finalmente diventare il pastore che rassicura i fratelli. Chiede di Giovanni, Pietro, chiede se non vada meglio lui. Forse ha ragione: è un mistico, Giovanni, ed era l'unico dei discepoli, insieme alla madre, a stare sotto la croce. No, Gesù ha scelto Simone, non Giovanni il perfetto. Che ce ne faremmo di un Papa perfetto? Di una Chiesa perfetta? Come potrei sentirmi a mio agio, io che sono un peccatore? Gesù lo rassicura, sa quello che fa', e Pietro deve arrendersi all'evidenza, evitare di insistere. È questa la logica di Dio, la logica di chi non vuole a capo della sua Chiesa i migliori ma coloro che hanno l'ardire del pentimento, il coraggio del perdono donato e ricevuto. Donato perché ricevuto...

 

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Preghiamo insieme

 

Nella vita della Chiesa, il Signore ha posto modelli diversi di santità e di sequela. Adorando le misteriose scelte di Dio, diciamo:
Signore, rendici fedeli alla nostra vocazione.

Per tutte le Chiese domestiche, per le famiglie e comunità di base che esercitano l'ospitalità per la fede e l'evangelo, perchè siano sempre più testimoni visibili del Signore risorto. Preghiamo.
Per tutti gli evangelizzatori, perchè abbiano la franchezza necessaria per portare la buona novella a tutti. Preghiamo.
Per tutte persone che svolgono una missione particolare, perchè corrispondono al loro carisma senza confronti nostalgici o cedimenti di fede. Preghiamo.
Per gli studiosi e gli interpreti della Parola di Dio, perchè introducano i fratelli in una vera esperienza di comunione con Cristo, Parola vivente di Dio. Preghiamo.
Per ognuno di noi, perchè sentiamo l'urgenza di proclamare con la vita la fede che professiamo. Preghiamo.


O Dio, che nel sangue dei martiri hai posto il seme di nuovi cristiani, concedi che il mistico campo della Chiesa, fecondato dal sacrificio di san Carlo Lwanga e dei suoi compagni, produca una messe sempre più abbondante, a gloria del tuo nome.

 

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Terza lettera di san Giovanni, apostolo   

Camminiamo nella verità

Seconda Lettura

Dall'«Omelia per la canonizzazione dei martiri dell'Uganda» di Paolo VI, papa     (AAS 56, 1964, 905-906)

La gloria dei martiri, segno di rinascita


Sabato della III settimana, ufficio della memoria dal Comune di più martiri (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della solennità di Pentecoste.

 

Impegno di vita

L'esercizio spirituale di oggi è dunque quello di intensificare l'invocazione allo Spirito Santo. Gli esporrò quello che in me è debole, fiacco, pauroso e impedito nel mostrarmi cristiano apertamente: in atteggiamenti e parole.



INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per coloro che annunciano la parola di Gesù, perchè lo Spirito Santo dia loro forza e coraggio e faccia entrare gli ascoltatori nel piano di grazia.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni. Beato Paolo VI


 

NOVENA DI PENTECOSTE

(Ultimo giorno)

O Padre, fonte di ogni luce e misericordia, che hai riempito del tuo amore tutta la terra, effondi su di noi il tuo Spirito, che è Signore e dà la vita, perchè assieme al tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, possiamo essere, con te, una cosa sola.

Spirito Santo, a te rendiamo grazie con tutto il cuore. Manifesta in noi l'abbondanza dei tuoi frutti!

Proposito: Durante la giornata invoco lo Spirito Santo e chiedo che metta nei cuori di tutti il desiderio della pace.

  

 

 

Sabato 3 Giugno 2017 

 

 

Il Santo Padre Francesco riceve in Udienza:

- Em.mo Card. Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi;

- S.E. il Sig. George Johannes, Ambasciatore del Sud Africa presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali;

- Partecipanti all’Assemblea delle Pontificie Opere Missionarie;

- Leaders Evangelici convenuti per la Veglia di Pentecoste;

- Partecipanti all’iniziativa del “Treno dei Bambini”.

- Alle ore 18, presso il Circo Massimo, il Santo Padre Francesco presiede la Veglia di preghiera di Pentecoste in occasione del “Giubileo d’Oro” del Rinnovamento Carismatico cattolico.

Oggi, 2 Giugno, la Chiesa di Patti celebra la memoria di San Felice da Nicosia PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 02 Giugno 2017 08:09

 Giacomo Amoroso nacque a Nicosia nel 1715; nel 1733 decise di chiedere di entrare come fratello laico nell'ordine dei Cappuccini, ma non fu accolto, anche a causa delle condizioni economiche precarie della sua famiglia alla quale era fondamentale il suo apporto. Una volta morti i genitori nel 1743 riprovò a chiedere di essere ammesso tra i Cappuccini direttamente al provinciale che era in visita a Nicosia, e, finalmente, dieci anni dopo la sua prima richiesta venne ammesso al noviziato nel convento di Ristretta con il nome di fra Felice. L'anno seguente fece la professione e fu inviato nello stesso suo paese di origine dove per 43 anni esercitò il compito di questuante. Nel convento esercitò vari lavori, portinaio, ortolano, calzolaio e infermiere, fuori era il questuante non solo a Nicosia ma anche nei paesi vicini, Capizzi, Cerami, Mistretta e Gagliano. Se per strada incontrava poveri con carichi particolarmente pesanti dava loro una mano per aiutarli, aiutava gli ammalati e cercava di fare qualcosa per i più bisognosi. Tutte le domeniche era solito andare a trovare i carcerati. Il superiore nonché padre spirituale spesso lo trattava duramente, lo umiliava appioppandogli nomignoli quali poltrone, ipocrita, gabbatore della gente, santo della Mecca, fra Felice rispondeva a ciò dicendo "sia per l'amor di Dio". Ancora il superiore spesso lo obbligò ad esibirsi nel refettorio del convento con abiti carnevaleschi, distribuendo una massa di cenere impastata come fosse ricotta fresca, che miracolosamente lo diventò veramente. Verso la fine del mese di maggio 1787 mentre era nel suo orto si accasciò senza più forze e dopo alcuni giorni nel suo letto raccomandandosi a S. Francesco e alla Madonna chiese al superiore il l'obbedienza di morire. Morì il 31 maggio del 1787. Fu dichiarato Beato da papa Leone XIII il 12 febbraio 1888. Papa Benedetto XVI, nella sua prima cerimonia di canonizzazione, lo ha proclamato santo il 23 ottobre 2005 in piazza San Pietro.

 

  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         25, 13-21

Si trattava di un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore ha posto il suo trono nei cieli.           dal salmo 102

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              21, 15-19

Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.

 

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Meditiamo insieme


A conclusione del nostro tempo pasquale leggiamo oggi lo splendido incontro tra Pietro e Gesù. Il dialogo – conosciuto da molti – è straordinario e segna la definitiva amicizia tra Pietro e il suo Maestro. La lingua greca è piena di sottigliezze che la traduzione tradisce. In greco esistono tre modi per indicare l'amore: l'amore di attrazione, erotico, quello di amicizia e l'amore grande, quello ideale. Gesù le prime due volte chiede a Pietro: "Mi ami di amore grande?" e Pietro risponde "Ti amo di amore di amicizia". Povero Pietro! L'entusiasta, il focoso, l'irruento, quello disposto a morire per il Maestro, ha ora misurato il proprio fallimento, il proprio limite e non osa più esporsi, sbilanciarsi. L'ultima volta Gesù abbassa lui il tiro e chiede a Pietro un amore di amicizia. Pietro tace, è rattristato, è stato Dio a dover abbassare le pretese, e dice: "Cosa vuoi che ti dica, tu mi conosci, sei tu che misuri il mio amore!" Grande Pietro! A te il Signore ora chiede fedeltà, a te di occuparti dei fratelli, senza sogni smisurati, senza pretese, senza illusioni. Ora potrai davvero essere un buon Pastore, non un giudice, perché ora sei pronto, cosciente del tuo limite...

 

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Preghiamo insieme



Nella missione pastorale affidata a Pietro, Gesù ha chiamato tutti a partecipare al suo servizio di amore. Preghiamo con fede, dicendo:

Signore, tu sai che io ti amo.

Per il Santo Padre Francesco successore di Pietro nel servizio universale della carità pastorale, perchè sia fedele alla sequela di Cristo anche fino al martirio. Preghiamo:

Per i sacerdoti, perchè al di là di ogni loro debolezza, amino con tutto il cuore il loro Signore e siano pastori zelanti della Chiesa. Preghiamo:

Per tutti coloro che sono disprezzati a causa della fede, della verità e della giustizia, perchè siano sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo:

Per i poteri civili e le pubbliche autorità, perchè siano imparziali nell’amministrazione della giustizia e difendano i diritti dei più deboli. Preghiamo:

Per noi credenti, perchè ci ispiriamo al coraggio dei martiri nell’affrontare le prove e le lotte per il bene. Preghiamo:


O Padre, che hai guardato l’umiltà del tuo servo san Felice da Nicosia e gli hai rivelato i misteri del Regno; aprici all’ascolto del tuo Figlio diletto, mite e umile di cuore, per essere annoverati tra i piccoli del Vangelo e irradiare sul mondo la luce della vera sapienza.

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Seconda lettera di san Giovanni, apostolo   

Chi rimane nella dottrina possiede il Padre e il Figlio

Seconda Lettura

Dagli «Opuscoli» di san Bonaventura, vescovo  (Opera omnia, VIII, 491-492)

Imparate da me e troverete ristoro

Venerdì della III settimana, ufficio della memoria dal Comune dei santi religiosi e dal Proprio Regionale della Liturgia delle Ore (p. 157); antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.

 

Impegno di vita

Oggi nel mio rientro al cuore ripeterò più volte al Signore Gesù: "Signore tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli chiederò di infrangere i dubbi e le paure circa la mia capacità d'amare e mi lascerò amare da lui, certo che lasciandomi amare da Lui, divento capace a mia volta di amare.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè ogni autorità, costituita per il bene del popolo di Dio, sia un servizio che passa per la quotidiana donazione di sè a vantaggio dei fratelli.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Come Pietro ho provato la gioia di essere Cristo tra la gente, ieri, oggi. Perché allora anche voi non vi lasciate prendere dalla stessa gioia? E cosa c'è di più bello al mondo che dire a Dio stesso che ci chiede: "Mi ami tu?". "Tu Signore sai tutto, tu sai che ti voglio bene". Che Gesù Risorto ci aiuti in questa generosità di cuore... nonostante la nostra debolezza. Mons. Antonio Riboldi 

 

NOVENA DI PENTECOSTE

(Ottavo giorno)

O Spirito potente, infoni dell'anima mia la rugiada della tua soavità; inondala con la pienezza della tua grazia. Stendi la tua destra su di me e fortificami con la grazia della tua grande misericordia.

O Spirito, con la tua forza vinci la nostra debolezza. Spirito Santo, risanaci!

Proposito: Cerco l'occasione per parlare di Gesù con qualcuno e offro la mia preghiera per la Chiesa, i sacerdoti e i consacrati.

  

 

 

Venerdì 2 Giugno 2017 

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. il Signor Raimonds Vējonis, Presidente della Repubblica di Lettonia, con la Consorte, e Seguito;

- S.E. Mons. Alberto Ortega Martín, Arcivescovo tit. di Midila, Nunzio Apostolico in Giordania e in Iraq;

- S.E. il Signor Mirko V. Jelič, Ambasciatore di Serbia, in visita di congedo;

- Ragazzi di scuola media inferiore che partecipano all’esperienza educativa cristiana “Graal” o “I Cavalieri”.

Oggi, 1 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Giustino PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 01 Giugno 2017 07:16

 La sua famiglia è di probabile origine latina e vive a Flavia Neapolis, in Samaria. Nato nel paganesimo, Giustino studia a fondo i filosofi greci, e soprattutto Platone. Poi viene attratto dai Profeti di Israele, e per questa via arriva a farsi cristiano, ricevendo il battesimo verso l'anno 130, a Efeso. Ma questo non significa una rottura con il suo passato di studioso dell'ellenismo. Negli anni 131-132 lo troviamo a Roma, annunciatore del Vangelo agli studiosi pagani. Al tempo stesso, Giustino si batte contro i pregiudizi che l'ignoranza alimenta contro i cristiani. Famoso il suo «Dialogo con Trifone». Predicatore e studioso itinerante, Giustino soggiorna in varie città dell'Impero; ma è ancora a Roma che si conclude la sua vita. Qui alcuni cristiani sono stati messi a morte come "atei" (cioè nemici dello Stato e dei suoi culti). Scrive una seconda Apologia, indirizzata al Senato romano, e si scaglia contro il filosofo Crescente. Ma questo sta con il potere, e Giustino finisce in carcere, anche lui come "ateo", per essere decapitato con altri sei compagni di fede, al tempo dell'imperatore Marco Aurelio.

 

  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         3, 14-18

È necessario che tu mi dia testimonianza anche a Roma.

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Salmo responsoriale

Rit. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio.           dal salmo 15

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              17, 20-26

Siano perfetti nell'unità.

 

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Meditiamo insieme


Gesù, poco prima di essere arrestato, nella parte più intensa e struggente della sua preghiera, ha pregato anche per noi due, amico lettore. Nella sua preghiera sacerdotale ha chiesto per i discepoli che crederanno grazie all'annuncio degli apostoli, cioè noi, il dono di dimorare nell'unità. Unità col Signore Gesù e il Padre nello Spirito che stiamo attendendo, e unità tra i discepoli, ben più difficile da ottenere. A volte, guardando alla Chiesa, si resta sconsolati: rischiamo di essere come i farisei e i sadducei che, pur essendo tutti ebrei, litigano al riguardo della resurrezione dai morti, in modo che Paolo, furbescamente, riesce ad evitare il giudizio dei suoi compatrioti. Nella Chiesa dobbiamo imparare a rispettare le diversità, ad accogliere le differenze di opinione. Troppo spesso, appellandoci all'unità della Chiesa e all'obbedienza, al rispetto delle norme e delle tradizioni, finiamo col portare avanti non il vangelo ricevuto da Cristo, ma la sensibilità di una devozione legata alla cultura da cui proveniamo. Impariamo, proprio a partire dalle comunità, a distinguere le cose essenziali dell'annuncio (l'amore fra noi derivante dal Padre!) dalle cose conseguenti (la liturgia, la vita morale, l'organizzazione…).

 

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Preghiamo insieme



Il Signore Gesù ha elevato un’appassionata preghiera per l’unità fra tutti i credenti. Raccogliendo il suo anelito, diciamo:

Rendici perfetti nell’unità, Signore.

Per tutti gli uomini che non hanno la speranza della risurrezione futura, perchè comprendano il valore e la portata anche umana di questo destino, fondato sul Cristo risorto. Preghiamo:

Per tutti i credenti in Cristo, perchè collaborino alle iniziative che cercano e promuovono l’unità fra i cristiani, divisi nelle varie confessioni. Preghiamo:

Per il vescovo della Chiesa di Roma, perchè nel suo carisma di presidenza nella carità universale dei cristiani sia sempre più fedele alla sua missione di principio visibile di unità. Preghiamo:

Per le comunità religiose, perchè siano per la Chiesa e per il mondo testimonianza viva dell’unità voluta da Cristo. Preghiamo:

Per tutti noi chiamati a credere per la parola dei successori degli apostoli, perchè siamo testimoni gioiosi della nostra fede. Preghiamo:


O Dio, che hai donato al santo martire Giustino una mirabile conoscenza del mistero del Cristo, attraverso la sublime follia della Croce, per la sua intercessione allontana da noi le tenebre dell’errore e confermaci nella professione della vera fede.  Amen.

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo    (5, 13-21)

La preghiera per chi ha peccato

Seconda Lettura

Dagli «Atti del martirio» dei santi Giustino e Compagni  (Cap. 1-5; cfr. PG 6, 1366-1371)

Ho aderito alla vera dottrina

Giovedì della III settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire; antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.

 

Impegno di vita

Oggi, più che mai invoco lo Spirito Santo, perché mi apra gli occhi del cuore sul dono della gloria che il Padre dà a Gesù e Gesù dà a me. E' la gloria che mi apre a tutti, che mi fa accogliere il ricco come il povero, che mi rende forte solo di una cosa: l'amore del Padre e del Figlio nello Spirito Santo.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè quanti testimoniano il vangelo con la forza dello Spirito Santo, abbiano il coraggio che nasce dalla loro unione con Cristo, che li rende partecipi della sua opera.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Dovete formare un solo coro, prendendo tutti la nota da Dio, concertando nella più stretta armonia, per inneggiare a una voce al Padre per mezzo di Gesù Cristo; egli vi ascolterà e riconoscerà, dalle vostre opere, che voi siete il canto del suo Figlio. S. Ignazio d'Antiochia

 

 

 

NOVENA DI PENTECOSTE

(Settimo giorno)

Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco e amore, santo crisma dell'anima. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore.

O Spirito, vieni a rinnovarci come figli del Padre a immagine del Figlio. Spirito Santo, riempici di te!

Proposito: Cerco di partecipare alla santa Messa e offro la mia preghiera per tutte le persone che stanno vivendo un momento di difficoltà.

  

 

 

Giovedì 1 Giugno 2017 

 

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Oggi, 31 Maggio, la Chiesa celebra la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 30 Maggio 2017 20:58

 

Festa del «Magnificat», la Visitazione prolunga ed espande la gioia messianica della salvezza. Maria, arca della nuova alleanza, è teofora e viene salutata da Elisabetta come Madre del Signore. La Visitazione è l'incontro fra la giovane madre, Maria, l'ancella del Signore, e l'anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. La premura affettuosa di Maria, con il suo cammino frettoloso, esprime insieme al gesto di carità anche l'annunzio che i tempi si sono compiuti. Giovanni che sussulta nel grembo materno inizia già la sua missione di Precursore. Il calendario liturgico tiene conto della narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l'Annunciazione e la nascita di Giovanni Battista.

 

 

 

  

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Prima lettura

Dal libro del profeta Sofonia         3, 14-18

Re d’Israele è il Signore in mezzo a te.

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Salmo responsoriale

Rit. Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.           dal salmo Is 12, 2-6

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              1, 39-56

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

 

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Meditiamo insieme


Maria conclude questo mese con una riflessione sul servizio: pur essendo preoccupata della sua situazione (porta nel grembo l'assoluto di Dio!) trova il tempo di rendere visita a sua cugina Elisabetta per assicurarsi della sua condizione e, ne sono certo, per verificare se tutto ciò che ha visto e sentito è opera di Dio o frutto di un'allucinazione. E l'incontro tra queste due donne è un'esplosione di gioia, un evento dello Spirito: Zaccaria e Giuseppe assistono divertiti alla danza di due donne gravide (Che mistero inafferrabile quello della gravidanza!) che raccontano e cantano e danzano l'opera che Dio ha fatto nella travagliata storia del suo popolo. Il canto del Magnificat è una splendida conferma di tutte le attese di Israele: allora era vero, allora tutto ciò che si aspettava non erano favole dei vecchi. Maria e Elisabetta vedono nelle pieghe della storia l'immensa volontà di Dio, il grande desiderio di salvezza di Dio. La loro piccola ed eccezionale storia viene riletta nell'immenso e benevolo progetto di bene che Dio ha sull'umanità. Leggete il Magnificat, amici, intessuto di citazioni della Bibbia, leggete il canto dell'intervento di Dio, leggete e gioite. E impariamo a leggere i nostri eventi personali, le piccole o grandi vicissitudini della vita alla luce del grande progetto che Dio ha sull'umanità e che compie attraverso di noi, se lo lasciamo fare.

 

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Preghiamo insieme



Preghiamo il Signore perchè ci faccia sempre più conoscere il mistero di Maria nella storia della salvezza, per imitare il suo esempio e godere sempre della sua protezione. Diciamo insieme:
Vergine santa, intercedi per noi.

Perchè la Chiesa abbia piena fiducia nel suo Signore, il quale opera sempre in maniera silenziosa per preparare gli eventi decisivi della nostra salvezza. Preghiamo: 

Perchè ogni nostra famiglia abbia la protezione della vergine Maria, e possa sperimentare la gioia di incontrare la salvezza portata da Cristo. Preghiamo: 

Perchè non ci scoraggiamo né ci vergogniamo dei nostri limiti e della nostra povertà, sicuri che Dio si serve delle cose umili per realizzare i suoi disegni di amore. Preghiamo: 

Perchè ogni madre sappia attendere il proprio figlio con l'amore e il desiderio con cui Maria ed Elisabetta hanno atteso il frutto del proprio grembo. Preghiamo:

Perchè le giovani generazioni sappiano imitare la sollecita prontezza di Maria nell'assistere e valorizzare le persone più anziane e indifese. Preghiamo:


O Dio di amore, che hai costituito Maria madre di Cristo e madre della Chiesa, concedi a noi, che la invochiamo con fiducia, di essere liberati dai mali che ci affliggono e di incontrare te, eterna carità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal Cantico dei cantici     (2, 8-14; 8, 6-7)

La visita del Diletto

Seconda Lettura

Dalle «Omelie» di san Beda il Venerabile, sacerdote
  (Lib. 1, 4; CCL 122, 25-26, 30)

Maria magnifica il Signore che opera in lei


Ufficio della festa con parti proprie. Te Deum.

 

Impegno di vita

In questo giorno cercherò di trovare un po' di tempo per fare visita ad una persona ammalata o anziana o sola. Sarò premuroso nel curare i piccoli gesti di affetto che possono rendere speciale la mia visita.

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè Maria, vera arca dell'alleanza, sia portatrice della presenza e della benedizione di Dio, che viene come salvatore potente a liberare il suo popolo.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Visitazione. Questo incontro delle due madri che attendono un figlio è fuori dell'ordinario. Nelle loro coscienze di credenti, illuminate dallo Spirito Santo, comprendono che il tempo della salvezza viene inaugurato da queste due giovani vite che portano in loro. E' certezza che Dio non ci inganna, ci tiene tra le sue mani, ci vuole bene e guiderà ogni attimo della nostra esistenza per appoggiarla su di Lui. card. Carlo Maria Martini

 

 

 

NOVENA DI PENTECOSTE

(Sesto giorno)

Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco e amore, santo crisma dell'anima. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore.

Tu, che puoi trasformare la tristezza in gioia, conduci verso la pace i passi dell'umanità. Spirito Santo, assistici!

Proposito: Affronto con la forza dello Spirito Santo le fatiche quotidiane per crescere nell'amore e offro la mia preghiera per le nostre comunità.

 

 

Mese di Maggio 2017

Fioretto: Al termine del mese mariano non posso che esprimere il mio affetto filiale verso questa Madre così tenera con la preghiera del santo Rosario, secondo le sue intenzioni

Giaculatoria: Maria, Regina della pace, prega per noi.

 

 

 

  

 

 

Mercoledì 31 Maggio 2017 

 

Alle ore 10 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

Oggi, 30 Maggio, la Chiesa ricorda Santa Giovanna d'Arco PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 30 Maggio 2017 07:43

Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un'armata e, incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay. Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non potè condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclamava santa.

 

  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         20, 17-27

Conduco a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù.

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Salmo responsoriale

Rit. Benedetto il Signore, Dio della salvezza.           dal salmo 67

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              17, 1-11

Padre, glorifica il Figlio tuo.

 

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Meditiamo insieme


Nella dolorosa e serena preghiera che - secondo Giovanni - Gesù innalza al Padre dopo l'ultima Cena, esiste un particolare che colma il cuore di gioia profonda. Gesù sa di avere adempiuto alla sua missione, sa che - malgrado le difficoltà - l'uomo, se vuole, può cercare e trovare il vero volto di Dio, lasciarsi illuminare dalla sua presenza, acquistare la vita eterna che è conoscere il Padre. Inviato dal Padre perché ogni uomo conoscesse il suo vero volto, Gesù ha adempiuto la sua missione e si prepara all'ultimo, definitivo gesto: la morte in croce. Ora sta a noi accettare o rifiutare il vero volto di Dio, continuare a dimorare nella dimenticanza o allargare il nostro cuore allo stupore del Vangelo. Ma, quanto è difficile credere! Gli ostacoli sono molti e la nostra fragilità infinita, pensiamo di avere convertito il nostro cuore e dobbiamo, dolorosamente, constatare la nostra incoerenza infinita. Gesù, allora, prega per noi, per coloro che il Padre gli ha affidato. Sì, amici, eravamo presenti nella preghiera di Gesù, proprio lì, nel momento più drammatico della vita del Signore, in quell'orto dell'ultima scelta, dell'ultimo dono io, tu, eravamo presenti. Amico che inizi la giornata, non temere, il Maestro ti conosce, ti ama ed ha pregato per te. Dimora nella serenità: il Signore ti conosce e ti ama.

 

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Preghiamo insieme



Gesù ha pregato per coloro che credono in lui, e non per il mondo che lo ha rifiutato con ostinazione. Noi preghiamo con lui Dio, nostro Padre, dicendo:

Manda su di noi il tuo Spirito, Signore.

Per tutti i ministri della Chiesa impegnati nell’apostolato, perchè come Paolo servano il Signore con fedeltà anche nelle prove e nelle tentazioni del mondo. Preghiamo:

Per coloro che guidano le comunità religiose e i gruppi ecclesiali, perchè non si sottraggono al compito di annunziare ai loro fratelli tutta la volontà di Dio. Preghiamo:

Per coloro che rifiutano il messaggio della grazia di Dio, perchè si convertano e non si espongano al rischio della perdizione. Preghiamo:

Per tutti i credenti che accolgono Gesù come l’inviato del Padre, perchè siano vincitori delle tentazioni di incredulità suscitate dal mondo ostile. Preghiamo:

Per ciascuno di noi, perchè nell’ora della nostra morte possiamo invocare la gloria che Dio ci ha promesso in Cristo, fin dall’eternità. Preghiamo:


Nonostante la nostra professione di fede, Signore, la nostra debolezza ci porta a deluderti e ad allontanarci da te; donaci di rinsaldare oggi l'unione di fede e d'amore con te, perchè possiamo condividere anche la tua vittoria e la tua pace.

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo    (4, 11-21)

Dio è amore

Seconda Lettura

Dal trattato «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno, vescovo
   
(Cap. 9, 22-23; PG 32, 107-110)

Le operazioni dello Spirito Santo


Martedì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua dopo l'Ascensione.

 

 

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò: quanto spazio lascio allo Spirito nelle mie decisioni? So affrontare anche l'imprevisto, una volta che ne ho percepito l'invito?
 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per gli evangelizzatori della buona novella, perchè adempiano il compito loro affidato di annunziare il messaggio della grazia di Dio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Come la luce, emanando un unico raggio, rischiara ogni cosa, così anche lo Spirito Santo illumina coloro che hanno occhi per vederlo: se qualcuno, infatti, non essendo in grado di percepirlo, non viene ritenuto degno della grazia, non ne attribuisca la colpa allo Spirito, bensì alla propria incredulità. san Cirillo di Gerusalemme

 

 

NOVENA DI PENTECOSTE

(Quinto giorno)

Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco e amore, santo crisma dell'anima. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore.

A te apriamo la nostra dimora, ospite dolcissimo, che non pretendi nulla e offri te stesso. Spirito Santo, assistici!

Proposito: Vado incontro agli altri facendo un gesto di accoglienza e offro la mia preghiera per tutte le famiglie.

 

 

Mese di Maggio 2017

Fioretto: Farò sì che nell'arco della giornata il mio pensiero vada spesso al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, cercando di lasciarmi amare

Giaculatoria: Maria, stella del mattino, prega per noi.

 

 

  

 

 

Martedì 30 Maggio 2017 

 

- Il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i Vescovi dell'Albania in visita «ad Limina Apostolorum».

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