NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 19 Maggio, la Chiesa ricorda San Celestino V, papa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 19 Maggio 2017 07:37


Pietro da Morrone, sacerdote, condusse vita eremitica. Diede vita all’Ordine dei “Fratelli dello Spirito Santo” (denominati poi “Celestini “), approvato da Urbano IV, e fondò vari eremi. Eletto papa quasi ottantenne, dopo due anni di conclave, prese il nome di Celestino V e, uomo santo e pio, si trovò di fronte ad interessi politici ed economici e a ingerenze anche di Carlo d’Angiò. Accortosi delle manovre legate alla sua persona, rinunziò alla carica, morendo poco dopo in isolamento coatto nel castello di Fumone. Giudicato severamente da Dante come “ colui che per viltade fece il gran rifiuto “, oggi si parla di lui come di un uomo di straordinaria fede e forza d’animo, esempio eroico di umiltà e di buon senso.

 

 

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         15, 22-31

E’ parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie.

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Salmo responsoriale

Rit. Ti loderò fra i popoli, Signore.           dal salmo 95

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              15, 12-17

Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

 

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Meditiamo insieme


 Dio comanda al suo popolo di amarlo e di amare i proprio fratelli. È ciò che, lentamente ma inesorabilmente, Israele capisce nel proprio altalenante rapporto col Signore, è la sintesi dell'alleanza, la scrematura fra gli oltre seicento comandamenti che ogni israelita era tenuto ad osservare. Due soli precetti erano rimasti, i due più importanti: ricambiare l'amore ricevuto da Dio e, attraverso quell'amore, amarsi gli uni gli altri. Anche se molti ritenevano importanti tutti i precetti, alcuni rabbini, anche famosi, erano certi della maggiore importanza di questi due comandi. Gesù, lo sappiamo, fa sue queste conclusioni, apportando, però, alcuni cambiamenti. Nei vangeli i due comandi diventano uno solo e qui, nel vangelo di Giovanni, Gesù osa sostituire anche i comandi principali con una nuova, fiammante richiesta: amare come egli ci ha amato. Gesù ama il Padre con tutte le sue forze e ama noi donando la sua vita: perciò può proporsi come modello, perciò può chiedere ai discepoli di imitarlo. Gesù ci ha amato fino in fondo, con un amore adulto, intenso, rispettoso, capace di trovare soluzioni, capace di aspettare. Abbiamo uno straordinario modello di vita!

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Preghiamo insieme


Dio si manifesta nella storia della Chiesa per mezzo delle decisioni dei successori degli apostoli, prese sotto l'impulso dello Spirito. Preghiamo con fiducia, dicendo:
Rendici docili allo Spirito, Signore.

Per la Chiesa intera, perchè sia sempre più docile ad attuare le decisioni del concilio Vaticano II, per viverne lo spirito più autentico. Preghiamo.

Per tutti i vescovi delle nostre Chiese particolari e per il vescovo di Roma che presiede nella carità alla Chiesa universale, perchè siano umili strumenti dello Spirito Santo nel percepire il senso di fede dei loro fedeli. Preghiamo.

Per tutti i discepoli di Cristo, perchè vivano nell'amicizia con lui impegnandosi ad una concreta comunione fraterna nella società. Preghiamo.

Per i giovani che il Signore chiama alla vita consacrata, perchè rispondano con gioia e portino frutti abbondanti di santità per il bene della Chiesa e del mondo. Preghiamo.

Per noi che siamo stati scelti a collaborare alla crescita del regno di Dio nel mondo, perchè verifichiamo l'efficienza del nostro operato non dal successo umano, ma dai frutti della carità. Preghiamo.


O Signore, che ci hai chiamato amici perchè partecipiamo al dono della tua vita, rendici capaci di corrispondere a questa tua amicizia con una maggiore generosità nell'amare te e i nostri fratelli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (22, 1-9)

Il fiume di acqua viva

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» del beato Isacco, abate del monastero della Stella
 
(Disc. 42; PL 194, 1831-1832)

Primogenito tra molti fratelli


Venerdì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Gesù mi ama come il Padre lo ama, mi porta l'amore suo e del Padre, quindi un amore immenso. Oggi cerco di prendere maggiore consapevolezza di questo e di corrispondere a questo amore, amando chi mi è vicino.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè tutti nella Chiesa agiscano a servizio della Parola di Dio e dell'amore fraterno, senza imporre gioghi, sull'esempio di Dio che concede il suo Spirito indistintamente a quanti giungono alla fede.



MESSAGGIO DEL GIORNO

"Coloro che eliminano dalla vita l'amicizia, eliminano il sole dal mondo." Cicerone

 

 

Mese di Maggio 2017

Fioretto: Chiederò allo Spirito Santo la grazia di saper accogliere come Maria tutti coloro che incontrerò in questo giorno, portandoli nel cuore mentre prego il Rosario. 

Giaculatoria: Maria, sposa dello Spirito Santo, prega per noi.

 

 

 

 

Venerdì 19 Maggio 2017 


Alle ore 11 in Aula Paolo VI il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i malati di Corea di Huntington, insieme con i loro familiari, le associazioni, medici e personale sanitario da tutto il mondo. L’evento è stato presentato ieri alla stampa.

 

Foto in basso: la canonizzazione di Francesco e Giacinta Marto, avvenuta sabato 13 Maggio 2017 a Fatima.

 

Oggi, 18 Maggio, la Chiesa ricorda San Giovanni I, papa e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 18 Maggio 2017 07:53



Toscano di nascita, Giovanni era succeduto a papa Ormisda il 15 agosto 523. Quando il figlio di Costanzo divenne papa, da appena cinque anni Ormisda e l'imperatore Giustino, zio di Giustiniano, avevano fatto cessare lo scisma tra Roma e Costantinopoli, scoppiato nel 484 per l'Henoticon dell'imperatore Zenone, che aveva tentato un impossibile compromesso tra cattolici e monofisiti. Poiché la mossa aveva ottenuto anche interessanti risvolti politici e i Goti erano ariani, verso la fine del 524 Giustino pubblicò un editto con cui ordinava la chiusura delle chiese ariane di Costantinopoli e l'esclusione degli eretici da ogni funzione civile e militare. Teodorico allora costrinse il papa Giovanni I a recarsi a Costantinopoli per sollecitare dall'imperatore la revoca del decreto: le manifestazioni di ossequio furono eccezionali: in 15.000 gli andarono incontro con ceri e croci e il papa presiedette le solenni funzioni del Natale e della Pasqua. Giustino aderì alla richiesta di restituire agli ariani le chiese confiscate, ma insistette nel privare dei diritti gli ariani convertiti al cattolicesimo che ridiventavano ariani. Tanto bastò al sospettoso Teodorico, che già aveva fatto uccidere Boezio e Simmaco. Gettato in prigione a Ravenna, papa Giovanni I vi morì il 18 maggio 526. 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         15, 7-21

Ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio.

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Salmo responsoriale

Rit. Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.           dal salmo 95

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              15, 9-11

Rimanete nel mio amore, perchè la vostra gioia sia piena.

 

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Meditiamo insieme


 Gesù rende tutto semplice, come se fosse la cosa più scontata del mondo: il Padre ci ama, egli ce lo ha testimoniato con la vita, cosa abbiamo da temere? Se abbiamo sperimentato l'amore di Dio che si riversa nei nostri cuori dobbiamo fare una cosa soltanto: restare in quell'amore, dimorare in quell'amore senza fuggire. Dimorare: come l'attore sul palcoscenico che resta fermo nel punto indicato per farsi illuminare dalla luce del faro di scena. Restare alla luce della Parola, lasciare che lo Spirito illumini le nostre oscurità, rassereni i nostri cuori, plachi le nostre ansie. Restare alla luce di Dio ci riempie il cuore di gioia: a volte con un'emozione forte ed esaltante, più spesso con la faticosa consapevolezza di voler dimorare fra le sue braccia. Una gioia che nessuno può strappare dai nostri cuori. È questa la direzione indicataci verso la pienezza della gioia: dimorare nel Signore. Ogni altra gioia, legittima e doverosa, non ci porta alla gioia piena, solo la consapevolezza dell'amore e la volontà di dimorare in esso ci portano verso questa gioia intima. Dimoriamo, cercatori di Dio: ancora lo cerchiamo mentre già viviamo alla sua luce.

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Preghiamo insieme


Il Padre è la fonte dell'amore che Cristo ci comunica nella pienezza della gioia. Invochiamo il Signore per tutti gli uomini, dicendo:

Ascoltaci, o Signore.

Per il Papa Francesco, perchè sappia discernere i segni dei tempi e la presenza operante dello Spirito e li indichi con autorevolezza a tutti i cristiani. Preghiamo:

Per tutti coloro che cercano Dio, invocando il suo nome, perchè sappiamo scoprire il volto di Cristo rivelatore del Padre. Preghiamo:

Per ogni uomo che vive le varie esperienze dell'amore umano nella famiglia, nell'amicizia e nella solidarietà, perchè sappia comprendere il valore profondo della carità cristiana. Preghiamo:

Per le autorità religiose e politiche dei popoli, perchè rispettino i diritti di libertà dei loro cittadini e non si lascino vincere da discriminazioni o favoritismi. Preghiamo:

Per noi che siamo stati generati nel battesimo dall'amore del Padre, perchè come discepoli di Cristo imitiamo la sua osservanza della volontà divina, per godere della sua gioia piena. Preghiamo:

Signore Gesù, per farci comprendere la profondità della tua tenerezza, tu arrivi a dire che ci ami come ti ama il Padre; donaci di accogliere con gioia la tua parola, perchè abbiamo il coraggio di essere fedeli al comandamento dell'amore, che ci fa partecipare alla vita del Padre.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (21, 9-27)

Visione della Gerusalemme celeste, sposa dell'Agnello

Seconda Lettura

Dai «Trattati» di san Gaudenzio di Brescia, vescovo
 
(Tratt. 2; CSL 68, 26. 29-30)

L'Eucaristia, Pasqua del Signore


Giovedì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Gesù mi ama come il Padre lo ama, mi porta l'amore suo e del Padre, quindi un amore immenso. Oggi cerco di prendere maggiore consapevolezza di questo e di corrispondere a questo amore, amando chi mi è vicino.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè tutti nella Chiesa agiscano a servizio della Parola di Dio e dell'amore fraterno, senza imporre gioghi, sull'esempio di Dio che concede il suo Spirito indistintamente a quanti giungono alla fede.



MESSAGGIO DEL GIORNO

Quando capiamo che Dio ci ama, e che ama persino il più abbandonato degli esseri umani, il nostro cuore si apre agli altri, siamo resi più attenti alla dignità della persona umana. La presenza di Dio è un soffio diffuso in tutto l'universo, è un influsso d'amore, di luce e di pace sulla terra. Animati da questo soffio, siamo spinti a vivere la comunione con gli altri. Frére Roger di Taizé 

 

 

Mese di Maggio 2017

Fioretto: Maria, nella sua umiltà, mi insegna a lodare Dio in ogni situazione e circostanza della vita. Con la recita del Magnificat mi unirò a lei. 

Giaculatoria: Maria, Donna della nuova Alleanza, prega per noi.

 

 

 

 

Giovedì 18 Maggio 2017 


Alle ore 11 in Aula Paolo VI il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i malati di Corea di Huntington, insieme con i loro familiari, le associazioni, medici e personale sanitario da tutto il mondo. L’evento è stato presentato ieri alla stampa.

 

Foto in basso: la canonizzazione di Francesco e Giacinta Marto, avvenuta sabato 13 Maggio 2017 a Fatima.

 

Oggi, 17 Maggio, la Chiesa ricorda San Pasquale Baylon PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 17 Maggio 2017 07:02



Pasquale Baylon nacque il 16 maggio 1540, nel giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa, in Aragona. Di umili origini, sin da piccolo venne avviato al pascolo delle greggi. Durante il lavoro si isolava spesso per pregare. A 18 anni chiese di essere ammesso nel convento dei francescani Alcantarini di Santa Maria di Loreto, da cui venne respinto, forse per la giovane età. Tuttavia non si perse d'animo, venendo ammesso al noviziato il 2 febbraio 1564. L'anno successivo, emise la solenne professione come «fratello laico» non sentendosi degno del sacerdozio. Nel 1576 il ministro provinciale gli affidò il compito, estremamente pericoloso, di portare documenti importanti a Parigi, rischiando di essere ucciso dai calvinisti. L'impegno venne comunque assolto in modo proficuo. Tutta la sua vita fu caratterizzata da un profondo amore per l'Eucaristia che gli valse il titolo di «teologo dell'Eucaristia». Fu anche autore di un libro sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino. Morì nel convento di Villa Real, presso Valencia il 17 maggio 1592, domenica di Pentecoste. Fu canonizzato da Alessandro VIII nel 1690. Nel 1897 Leone XIII lo proclamò patrono dei Congressi eucaristici.

 

 


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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         15, 1-6

fu stabilito che salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.

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Salmo responsoriale

Rit. Andremo con gioia alla casa del Signore.           dal salmo 121

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              15, 1-8

Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto.

 

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Meditiamo insieme


 Senza di me non potete fare nulla. Gesù è categorico e tagliente in questa affermazione e l'esempio che fa', quello dei tralci e della vite, lo esemplifica in maniera assoluta. Avete una qualche esperienza di potatura, amici? Che siano le rose del giardino o un vitigno, il principio è lo stesso: il tralcio deve restare unito alla vite per vivere e portare frutto. Attraverso l'innesto, la linfa vitale lo nutre e lo fa crescere, e necessita di essere potato, accorciato nel punto giusto perché la linfa vitale non si disperda ma si concentri nel frutto. Dal che derivano alcune conseguenze: se ci tagliamo da Cristo sopravviviamo, non viviamo, vivacchiamo, non voliamo. Se nella mia settimana non riesco a trovare dei momenti e dei tempi di silenzio e preghiera, per ascoltare e meditare la Parola, la mia vita inaridisce, secca. Seconda considerazione: i frutti che possiamo portare, frutti di bene, di amicizia, di serenità, di perdono, derivano dal nostro essere innestati al Maestro. Non abbiamo molto da fare, ci suggerisce san Giovanni, se non "dimorare", "restare", non allontanarci dalla tenerezza di Dio. Dimoriamo nell'amore, in questa giornata, tutto ciò che possiamo fare, produrre, dire, scrivere, organizzare, cose belle e sane, attingano la loro spinta e la loro profondità nel cuore stesso di Dio. Senza di lui, lo sappiamo bene, non possiamo fare nulla e non portiamo frutti.

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Preghiamo insieme


Dio nostro Padre è glorificato quando noi portiamo molto frutto. Preghiamolo per noi e per gli altri, dicendo:

Rendici veri discepoli di Cristo , o Padre.

Per la Chiesa, perchè, innestata vitalmente in Cristo, fondi la sua efficacia pastorale non sui mezzi umani, ma sulla preghiera e sulla via interiore. Preghiamo:

Per tutte le comunità che sono in difficoltà di dialogo, perchè risolvano i loro problemi o conflitti con lo stile apostolico. Preghiamo:

Per il popolo ebraico, che ancora è i ricerca del Messia e del compimento delle Scritture, perchè sia illuminato dalla grazia dello Spirito di Cristo. Preghiamo:

Per i credenti di tutte le Chiese, perchè sappiano custodire le parole di Cristo accettando anche le potature necessarie, per attuare l’unità della fede. Preghiamo:

Per noi che siamo impegnati nell’edificazione del regno di Dio, perchè misuriamo la fecondità della nostra azione sulla comunione reale con il Cristo. Preghiamo:

Signore Gesù, mia vera vite, dammi di rimanere unito a te con forte volontà d'amore che voglia come te ciò che vuole il Padre. E dammi, al tempo stesso, la strategia dei brevi ma rapidi rientri al cuore: tra un'azione e un'altra, prima di prendere contatto con le persone e le cose. Possa entrare anzitutto in contatto vitale con te, perché possa vivere insieme a te ogni giorno di vita.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (21, 1-8)

La nuova Gerusalemme

Seconda Lettura

Dalla «Lettera a Diogneto»
  
(Capp. 5-6; Funk, pp. 397-401)

Io sono la vite, voi i tralci


Mercoledì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua. 

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, visualizzerò la vite ricca di tralci e di frutti. M'interrogherò: scorre in me la linfa? Com'è la mia vita familiare e professionale? Compio in essa la volontà di Dio? Com'è la mia vita di preghiera e la mia pratica sacramentale? E dunque, porto frutto d'amore nelle mie giornate?

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per coloro che si sono staccati dalla comunione della Chiesa di Dio, perchè il Padre celeste li reinserisca in essa per essere glorificato dal frutto della vite.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Lo capisci: è proprio Lui che ti chiama suo tralcio. Sì, anima santa, pianta di Dio, ramoscello di Gesù, tu vivi della sua vita. Ed ecco ciò che devi fare. Devi restare in lui, vivere della sua vita, custodire il suo amore osservando i suoi comandamenti, portare il frutto della pace, raccogliere il frutto della gioia. Ecco la tua vita. François Polline

 

 

Mese di Maggio 2017

Fioretto: Unito a Maria, mi prenderò un po' di tempo per invocare lo Spirito Santo, chiedendo in lui al Padre con insistenza, insieme a Gesù: «Consacrami nella verità del tuo amore»

Giaculatoria: Maria, concepita senza peccato originale, prega per noi.

 

 

 

 

Mercoledì 17 Maggio 2017 


Alle ore 9,30 il Santo Padre Francesco tiene l'Udienza Generale in Piazza San Pietro.

 

Foto in basso: la canonizzazione di Francesco e Giacinta Marto, avvenuta sabato 13 Maggio 2017 a Fatima.

 

Oggi, 16 Maggio, la Chiesa ricorda sant'Ubaldo di Gubbio PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 16 Maggio 2017 07:47


Appartenente ad una nobile famiglia originaria della Germania. Rimasto ben presto orfano di entrambi genitori, Ubaldo fu allevato da un omonimo zio che curò la sua educazione religiosa e l’intellettuale. Ordinato sacerdote nel 1114, qualche anno più tardi Ubaldo veniva eletto priore della sua canonica, di cui riformò la disciplina e il costume. La fama del suo nome e delle sue virtù si era diffusa al di fuori della sua città, tanto che Perugia nel 1126 lo acclamò suo vescovo. Ubaldo però, schivo di tanto onore, si recò subito a Roma per chiedere al Papa Onorio II di essere esonerato da tale incarico, ottenendone grazia. Il vescovo Ubaldo governò la diocesi di Gubbio per 31 anni, durante i quali superò felicemente avversità ed ostacoli, riuscendo a piegare con la dolcezza i suoi nemici e ad ammansire gli avversari con la mitezza d’animo. 


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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         14, 5-18

Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.

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Salmo responsoriale

Rit. I tuoi amici, Signore, proclamino la gloria del tuo regno.           dal salmo 144

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              14, 27-31

Vi do la mia pace.

 

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Meditiamo insieme


È diversa la pace che dona il Signore Gesù, non è come la pace che dona questo mondo. Spesso la pace la intendiamo come un'assenza di conflitto. In realtà è impossibile che non avvengano tensioni e conflitti nelle nostre vite. Le grandi guerre non sono che la somma dei piccoli conflitti che ogni giorno sperimentiamo e che possiamo amplificare. Litigi in famiglia, dissidi nel mondo del lavoro, tensioni nel traffico, in un ufficio pubblico... Da dove proviene, allora la vera pace? La pace che sperimentano i discepoli proviene dalla certezza di essere amati, sempre, di essere chiamati a vivere da pacificati per essere pacifisti. Il discepolo sperimenta in sé la lotta fra tenebre e luce e consapevolmente sceglie la luce. La prima battaglia, allora, si combatte nel cuore, contro la parte oscura che abita in ciascuno di noi, contro il piccolo dittatore egoista che vorrebbe imporre la sua logica, la sua prospettiva. Incontrare il Dio di Gesù ci porta alla pacificazione, sempre da coltivare, mai scontata, di chi vede sé e gli altri in una prospettiva diversa. In questo diventiamo discepoli del risorto, in questo diventiamo primizia di una nuova umanità.

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Preghiamo insieme


Il Cristo Gesù ci ha lasciato in dono la sua pace. Invochiamo Dio nel suo nome, dicendo:

Donaci la tua pace, Signore.

Per tutti i pastori posti a capo delle Chiese e comunità locali, perchè siano fedeli al loro mandato di rinsaldare i cristiani nella fede. Preghiamo:

Per i laici impegnati nell'azione sociale e politica della pace, perché si conformino sempre allo spirito cristiano della non violenza e del perdono. Preghiamo:

Per le classi sociali e per le nazioni più in conflitto, perchè promuovano progetti di pacificazione fondati sulla giustizia. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perchè sia capace di gesti concreti di riconciliazione e di fraternità. Preghiamo:

Per noi chiamati ad essere pacificatori, perchè non ci lasciamo turbare dalle paure della morte o dell'incertezza del futuro, ma confidiamo nella presenza del Cristo che ci ama. Preghiamo:

O Signore Gesù, che ci hai lasciato in dono la tua pace per vincere ogni turbamento e paura, fà che diffondiamo attorno a noi la gioia di chi sa che il potere del male non può prevalere su chi confida in te: tu che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo    (20, 1-15)

L'ultima lotta del dragone

 

Seconda Lettura

Dal «Commento sul vangelo di Giovanni» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo
  
(Lib. 10, 2; PG 74, 331-334)

Io sono la vite, voi i tralci


Martedì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.  

 

Impegno di vita

Mi interrogherò sui casi di non-pace, di cui sono a conoscenza, per portare in essi la pace. 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè la pace che Gesù ha dato ai suoi discepoli, li liberi da ogni turbamento e timore e si manifesti in un rapporto intenso e vitale con i fratelli e con Dio.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Non credere alla possibilità di una pace permanente vuol dire non credere alla santità della natura umana. Gandhi


 

Mese di Maggio 2017

Fioretto: Unito a Maria, mi prenderò un po' di tempo per invocare lo Spirito Santo, chiedendo in lui al Padre con insistenza, insieme a Gesù: «Consacrami nella verità del tuo amore»

Giaculatoria: Maria, concepita senza peccato originale, prega per noi.

 

 

 

 

Martedì 16 Maggio 2017 


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

Dirigenti della Lega Nazionale Professionisti Serie A; e Dirigenti e Calciatori delle Squadre Juventus e Lazio.

Il Papa riceve questo pomeriggio in Udienza, a Santa Marta:

- Em.mo Card. Reinhard Marx, Arcivescovo di München und Freising (Repubblica Federale di Germania), Presidente della Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (COM.E.C.E.), con

S.E. Mons. Gianni Ambrosio, Vescovo di Piacenza-Bobbio (Italia), Vice Presidente, S.E. Mons. Czeslaw Kozon, Vescovo di København (Danimarca), Vice Presidente,

S.E. Mons. Rimantas Norvila, Vescovo di Vilkaviškis (Lituania), Vice Presidente,

S.E. Mons. Jean Kockerols, Vescovo tit. di Ieper, Ausiliare di Mechelen-Brussel (Belgio), Vice Presidente,

Rev.do P. Olivier Poquillon, O.P., Segretario Generale,

Michael Kuhn, Segretario Generale Aggiunto,

Matthias Belafi, Collaboratore,

S.E. Mons. Alain Lebeaupin, Nunzio Apostolico presso l’Unione Europea. 

 

Foto in basso: la canonizzazione di Francesco e Giacinta Marto, avvenuta sabato 13 Maggio 2017 a Fatima.

 

Oggi, 15 Maggio, la Chiesa ricorda Sant'Isidoro PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 15 Maggio 2017 07:29


Nacque a Madrid intorno al 1070 e lasciò giovanissimo la casa paterna per essere impiegato come contadino. Grazie al suo impegno i campi, che fino allora rendevano poco, diedero molto frutto. Nonostante lavorasse duramente la terra, partecipava ogni giorno all'Eucaristia e dedicava molto spazio alla preghiera, tanto che alcuni colleghi invidiosi lo accusarono, peraltro ingiustamente, di togliere ore al lavoro. Quando Madrid fu conquistata dagli Almoravidi si rifugiò a Torrelaguna dove sposò la giovane Maria. Un matrimonio che fu sempre contraddistinto dalla grande attenzione verso i più poveri, con cui condividevano il poco che possedevano. Nessuno si allontanava da Isidoro senza aver ricevuto qualcosa. Morì il 15 maggio 1130. Venne canonizzato il 12 marzo 1622 da Papa Gregorio XV. Le sue spoglie sono conservate nella chiesa madrilena di Sant'Andrea.


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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         14, 5-18

Annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente.

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Salmo responsoriale

Rit. Non a noi, Signore, ma al tuo nome dà gloria.           dal salmo 113

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              14, 21-26

Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa.

 

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Meditiamo insieme


Il Signore si rivela solo a pochi discepoli, all'inizio, perché essi portino la Parola ad ogni uomo. E chi accoglie la Parola e la vive, dimostra di avere scoperto la misura dell'amore di Dio. Il discorso che Gesù fa a Giuda non fa una piega, se non che ci mette nei pasticci. Giuda, probabilmente, sente il peso della responsabilità o, molto più realisticamente, si chiede, come spesso mi chiedo anch'io, se la fede non sia destinata ad alcuni individui particolarmente sensibili alla sfera religiosa. Il dubbio di essere un po' strano a me viene, sinceramente, e sono ben contento di essere rassicurato da Signore. Alcune persone fanno una fortissima esperienza di Dio, non per fare i mistici o i devoti, ma per diventare testimoni e annunciatori. Il problema è che siamo fragili e incoerenti ed anche il discepolo più credibile rischia di inciampare nel proprio limite. Fossimo capaci di dissetarci all'acqua fresca della Parola senza badare alla ruggine del rubinetto! San Paolo, grandissimo, rischia di essere divinizzato a causa della guarigione di un malato, ma con molta verità e umiltà, non abusa del suo dono e riconduce tutti a Dio.

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Preghiamo insieme


L’azione attualizzante dello Spirito Santo, che insegna e ricorda ai credenti le parole di Gesù, ispira anche la nostra preghiera comune: Perciò diciamo:

Donaci il tuo Spirito, Signore.

Per i cristiani, perchè apprezzino il valore del silenzio e dell’interiorità e si scoprano abitazione viva di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Preghiamo:

Per tutti coloro che annunciano il vangelo nel mondo secolarizzato di oggi, perchè sull’esempio di Paolo sappiano conciliare la fedeltà al messaggio con l’adattamento culturale alle persone e ai luoghi. Preghiamo:

Per tutti gli scienziati e ricercatori, perchè scoprano, attraverso il progresso scientifico, l’azione sovrana del Creatore. Preghiamo:

Per i giovani delle nostre comunità e per i loro educatori, perchè sappiano rifiutare gli idoli morti del successo, del piacere e del danaro. Preghiamo:

Per noi credenti in Cristo, perchè siamo aperti alla sua manifestazione nella nostra vita attraverso l’azione permanente dello Spirito. Preghiamo:

O Padre, che ci hai amati fino a darci il tuo Figlio e a mandarci il tuo Spirito, perchè insieme con te stabiliscano la loro dimora in coloro che ti amano rendici osservanti della Parola di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (19, 11-21)

La vittoria del Verbo di Dio

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Gregorio di Nissa, vescovo    (Disc. sulla risurrezione di Cristo, 1; PG 46, 603-606. 626-627)
           

Primogenito della nuova creazione


Lunedì della I settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

 

 

Impegno di vita

Oggi passerò un po' di tempo a tenere compagnia a chi è solo, a chi ha bisogno di amico o di qualcuno che semplicemente lo ascolti, a far visita ad un anziano o un ammalato. Il tempo dedicato agli altri sia il ringraziamento per il tempo che il Signore spende per me. 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per le comunità cristiane a cui lo Spirito Santo comunica la conoscenza del mistero di Cristo, perchè siano attente alla Parola di Dio e la incarnino nel precetto dell'amore.

 



MESSAGGIO DEL GIORNO

Credere è scoprire di essere amati da Dio, è affidarsi totalmente a questo amore rispondendo all'amore con l'amore. Se tu mi ami, Dio entra in te e testimonia dentro di te lui stesso. Chiara Lubich

 

Mese di Maggio 2017

Fioretto: Unito a Maria, mi prenderò un po' di tempo per invocare lo Spirito Santo, chiedendo in lui al Padre con insistenza, insieme a Gesù: «Consacrami nella verità del tuo amore»

Giaculatoria: Maria, concepita senza peccato originale, prega per noi.

 

 

 

 

Lunedì 15 Maggio 2017 


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in udienza:

S.E. Mons. Alessandro D’Errico, Arcivescovo tit. di Carini, Nunzio Apostolico a Malta;

- Ecc.mi Presuli della Conferenza Episcopale del Perú, in Visita “ad Limina Apostolorum”.

 

Foto in basso: la canonizzazione di Francesco e Giacinta Marto, avvenuta sabato 13 Maggio 2017 a Fatima.

 

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