Oggi, 2 Giugno, la Chiesa di Patti celebra la memoria di San Felice da Nicosia |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Venerdì 02 Giugno 2017 08:09 |
Giacomo Amoroso nacque a Nicosia nel 1715; nel 1733 decise di chiedere di entrare come fratello laico nell'ordine dei Cappuccini, ma non fu accolto, anche a causa delle condizioni economiche precarie della sua famiglia alla quale era fondamentale il suo apporto. Una volta morti i genitori nel 1743 riprovò a chiedere di essere ammesso tra i Cappuccini direttamente al provinciale che era in visita a Nicosia, e, finalmente, dieci anni dopo la sua prima richiesta venne ammesso al noviziato nel convento di Ristretta con il nome di fra Felice. L'anno seguente fece la professione e fu inviato nello stesso suo paese di origine dove per 43 anni esercitò il compito di questuante. Nel convento esercitò vari lavori, portinaio, ortolano, calzolaio e infermiere, fuori era il questuante non solo a Nicosia ma anche nei paesi vicini, Capizzi, Cerami, Mistretta e Gagliano. Se per strada incontrava poveri con carichi particolarmente pesanti dava loro una mano per aiutarli, aiutava gli ammalati e cercava di fare qualcosa per i più bisognosi. Tutte le domeniche era solito andare a trovare i carcerati. Il superiore nonché padre spirituale spesso lo trattava duramente, lo umiliava appioppandogli nomignoli quali poltrone, ipocrita, gabbatore della gente, santo della Mecca, fra Felice rispondeva a ciò dicendo "sia per l'amor di Dio". Ancora il superiore spesso lo obbligò ad esibirsi nel refettorio del convento con abiti carnevaleschi, distribuendo una massa di cenere impastata come fosse ricotta fresca, che miracolosamente lo diventò veramente. Verso la fine del mese di maggio 1787 mentre era nel suo orto si accasciò senza più forze e dopo alcuni giorni nel suo letto raccomandandosi a S. Francesco e alla Madonna chiese al superiore il l'obbedienza di morire. Morì il 31 maggio del 1787. Fu dichiarato Beato da papa Leone XIII il 12 febbraio 1888. Papa Benedetto XVI, nella sua prima cerimonia di canonizzazione, lo ha proclamato santo il 23 ottobre 2005 in piazza San Pietro.
Dagli Atti degli Apostoli 25, 13-21
Si trattava di un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Rit. Il Signore ha posto il suo trono nei cieli. dal salmo 102
Dal Vangelo secondo Giovanni 21, 15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.
A conclusione del nostro tempo pasquale leggiamo oggi lo splendido incontro tra Pietro e Gesù. Il dialogo – conosciuto da molti – è straordinario e segna la definitiva amicizia tra Pietro e il suo Maestro. La lingua greca è piena di sottigliezze che la traduzione tradisce. In greco esistono tre modi per indicare l'amore: l'amore di attrazione, erotico, quello di amicizia e l'amore grande, quello ideale. Gesù le prime due volte chiede a Pietro: "Mi ami di amore grande?" e Pietro risponde "Ti amo di amore di amicizia". Povero Pietro! L'entusiasta, il focoso, l'irruento, quello disposto a morire per il Maestro, ha ora misurato il proprio fallimento, il proprio limite e non osa più esporsi, sbilanciarsi. L'ultima volta Gesù abbassa lui il tiro e chiede a Pietro un amore di amicizia. Pietro tace, è rattristato, è stato Dio a dover abbassare le pretese, e dice: "Cosa vuoi che ti dica, tu mi conosci, sei tu che misuri il mio amore!" Grande Pietro! A te il Signore ora chiede fedeltà, a te di occuparti dei fratelli, senza sogni smisurati, senza pretese, senza illusioni. Ora potrai davvero essere un buon Pastore, non un giudice, perché ora sei pronto, cosciente del tuo limite...
Nella missione pastorale affidata a Pietro, Gesù ha chiamato tutti a partecipare al suo servizio di amore. Preghiamo con fede, dicendo:
Signore, tu sai che io ti amo.
Per il Santo Padre Francesco successore di Pietro nel servizio universale della carità pastorale, perchè sia fedele alla sequela di Cristo anche fino al martirio. Preghiamo:
Per i sacerdoti, perchè al di là di ogni loro debolezza, amino con tutto il cuore il loro Signore e siano pastori zelanti della Chiesa. Preghiamo:
Per tutti coloro che sono disprezzati a causa della fede, della verità e della giustizia, perchè siano sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo:
Per i poteri civili e le pubbliche autorità, perchè siano imparziali nell’amministrazione della giustizia e difendano i diritti dei più deboli. Preghiamo:
Per noi credenti, perchè ci ispiriamo al coraggio dei martiri nell’affrontare le prove e le lotte per il bene. Preghiamo:
O Padre, che hai guardato l’umiltà del tuo servo san Felice da Nicosia e gli hai rivelato i misteri del Regno; aprici all’ascolto del tuo Figlio diletto, mite e umile di cuore, per essere annoverati tra i piccoli del Vangelo e irradiare sul mondo la luce della vera sapienza.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Seconda lettera di san Giovanni, apostolo
Chi rimane nella dottrina possiede il Padre e il Figlio
Seconda Lettura
Dagli «Opuscoli» di san Bonaventura, vescovo (Opera omnia, VIII, 491-492)
Imparate da me e troverete ristoro
Venerdì della III settimana, ufficio della memoria dal Comune dei santi religiosi e dal Proprio Regionale della Liturgia delle Ore (p. 157); antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.
Impegno di vita
Oggi nel mio rientro al cuore ripeterò più volte al Signore Gesù: "Signore tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli chiederò di infrangere i dubbi e le paure circa la mia capacità d'amare e mi lascerò amare da lui, certo che lasciandomi amare da Lui, divento capace a mia volta di amare.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè ogni autorità, costituita per il bene del popolo di Dio, sia un servizio che passa per la quotidiana donazione di sè a vantaggio dei fratelli.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Come Pietro ho provato la gioia di essere Cristo tra la gente, ieri, oggi. Perché allora anche voi non vi lasciate prendere dalla stessa gioia? E cosa c'è di più bello al mondo che dire a Dio stesso che ci chiede: "Mi ami tu?". "Tu Signore sai tutto, tu sai che ti voglio bene". Che Gesù Risorto ci aiuti in questa generosità di cuore... nonostante la nostra debolezza. Mons. Antonio Riboldi
NOVENA DI PENTECOSTE
(Ottavo giorno)
O Spirito potente, infoni dell'anima mia la rugiada della tua soavità; inondala con la pienezza della tua grazia. Stendi la tua destra su di me e fortificami con la grazia della tua grande misericordia.
O Spirito, con la tua forza vinci la nostra debolezza. Spirito Santo, risanaci!
Proposito: Cerco l'occasione per parlare di Gesù con qualcuno e offro la mia preghiera per la Chiesa, i sacerdoti e i consacrati.
Venerdì 2 Giugno 2017
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- S.E. il Signor Raimonds Vējonis, Presidente della Repubblica di Lettonia, con la Consorte, e Seguito;
- S.E. Mons. Alberto Ortega Martín, Arcivescovo tit. di Midila, Nunzio Apostolico in Giordania e in Iraq;
- S.E. il Signor Mirko V. Jelič, Ambasciatore di Serbia, in visita di congedo;
- Ragazzi di scuola media inferiore che partecipano all’esperienza educativa cristiana “Graal” o “I Cavalieri”. |
Oggi, 1 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Giustino |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Giovedì 01 Giugno 2017 07:16 |
La sua famiglia è di probabile origine latina e vive a Flavia Neapolis, in Samaria. Nato nel paganesimo, Giustino studia a fondo i filosofi greci, e soprattutto Platone. Poi viene attratto dai Profeti di Israele, e per questa via arriva a farsi cristiano, ricevendo il battesimo verso l'anno 130, a Efeso. Ma questo non significa una rottura con il suo passato di studioso dell'ellenismo. Negli anni 131-132 lo troviamo a Roma, annunciatore del Vangelo agli studiosi pagani. Al tempo stesso, Giustino si batte contro i pregiudizi che l'ignoranza alimenta contro i cristiani. Famoso il suo «Dialogo con Trifone». Predicatore e studioso itinerante, Giustino soggiorna in varie città dell'Impero; ma è ancora a Roma che si conclude la sua vita. Qui alcuni cristiani sono stati messi a morte come "atei" (cioè nemici dello Stato e dei suoi culti). Scrive una seconda Apologia, indirizzata al Senato romano, e si scaglia contro il filosofo Crescente. Ma questo sta con il potere, e Giustino finisce in carcere, anche lui come "ateo", per essere decapitato con altri sei compagni di fede, al tempo dell'imperatore Marco Aurelio.
Dagli Atti degli Apostoli 3, 14-18
È necessario che tu mi dia testimonianza anche a Roma.
Rit. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. dal salmo 15
Dal Vangelo secondo Giovanni 17, 20-26
Siano perfetti nell'unità.
Gesù, poco prima di essere arrestato, nella parte più intensa e struggente della sua preghiera, ha pregato anche per noi due, amico lettore. Nella sua preghiera sacerdotale ha chiesto per i discepoli che crederanno grazie all'annuncio degli apostoli, cioè noi, il dono di dimorare nell'unità. Unità col Signore Gesù e il Padre nello Spirito che stiamo attendendo, e unità tra i discepoli, ben più difficile da ottenere. A volte, guardando alla Chiesa, si resta sconsolati: rischiamo di essere come i farisei e i sadducei che, pur essendo tutti ebrei, litigano al riguardo della resurrezione dai morti, in modo che Paolo, furbescamente, riesce ad evitare il giudizio dei suoi compatrioti. Nella Chiesa dobbiamo imparare a rispettare le diversità, ad accogliere le differenze di opinione. Troppo spesso, appellandoci all'unità della Chiesa e all'obbedienza, al rispetto delle norme e delle tradizioni, finiamo col portare avanti non il vangelo ricevuto da Cristo, ma la sensibilità di una devozione legata alla cultura da cui proveniamo. Impariamo, proprio a partire dalle comunità, a distinguere le cose essenziali dell'annuncio (l'amore fra noi derivante dal Padre!) dalle cose conseguenti (la liturgia, la vita morale, l'organizzazione…).
Il Signore Gesù ha elevato un’appassionata preghiera per l’unità fra tutti i credenti. Raccogliendo il suo anelito, diciamo:
Rendici perfetti nell’unità, Signore.
Per tutti gli uomini che non hanno la speranza della risurrezione futura, perchè comprendano il valore e la portata anche umana di questo destino, fondato sul Cristo risorto. Preghiamo:
Per tutti i credenti in Cristo, perchè collaborino alle iniziative che cercano e promuovono l’unità fra i cristiani, divisi nelle varie confessioni. Preghiamo:
Per il vescovo della Chiesa di Roma, perchè nel suo carisma di presidenza nella carità universale dei cristiani sia sempre più fedele alla sua missione di principio visibile di unità. Preghiamo:
Per le comunità religiose, perchè siano per la Chiesa e per il mondo testimonianza viva dell’unità voluta da Cristo. Preghiamo:
Per tutti noi chiamati a credere per la parola dei successori degli apostoli, perchè siamo testimoni gioiosi della nostra fede. Preghiamo:
O Dio, che hai donato al santo martire Giustino una mirabile conoscenza del mistero del Cristo, attraverso la sublime follia della Croce, per la sua intercessione allontana da noi le tenebre dell’errore e confermaci nella professione della vera fede. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo (5, 13-21)
La preghiera per chi ha peccato
Seconda Lettura
Dagli «Atti del martirio» dei santi Giustino e Compagni (Cap. 1-5; cfr. PG 6, 1366-1371)
Ho aderito alla vera dottrina
Giovedì della III settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire; antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.
Impegno di vita
Oggi, più che mai invoco lo Spirito Santo, perché mi apra gli occhi del cuore sul dono della gloria che il Padre dà a Gesù e Gesù dà a me. E' la gloria che mi apre a tutti, che mi fa accogliere il ricco come il povero, che mi rende forte solo di una cosa: l'amore del Padre e del Figlio nello Spirito Santo.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè quanti testimoniano il vangelo con la forza dello Spirito Santo, abbiano il coraggio che nasce dalla loro unione con Cristo, che li rende partecipi della sua opera.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Dovete formare un solo coro, prendendo tutti la nota da Dio, concertando nella più stretta armonia, per inneggiare a una voce al Padre per mezzo di Gesù Cristo; egli vi ascolterà e riconoscerà, dalle vostre opere, che voi siete il canto del suo Figlio. S. Ignazio d'Antiochia
NOVENA DI PENTECOSTE
(Settimo giorno)
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco e amore, santo crisma dell'anima. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore.
O Spirito, vieni a rinnovarci come figli del Padre a immagine del Figlio. Spirito Santo, riempici di te!
Proposito: Cerco di partecipare alla santa Messa e offro la mia preghiera per tutte le persone che stanno vivendo un momento di difficoltà.
Giovedì 1 Giugno 2017
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Oggi, 31 Maggio, la Chiesa celebra la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Martedì 30 Maggio 2017 20:58 |
Festa del «Magnificat», la Visitazione prolunga ed espande la gioia messianica della salvezza. Maria, arca della nuova alleanza, è teofora e viene salutata da Elisabetta come Madre del Signore. La Visitazione è l'incontro fra la giovane madre, Maria, l'ancella del Signore, e l'anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. La premura affettuosa di Maria, con il suo cammino frettoloso, esprime insieme al gesto di carità anche l'annunzio che i tempi si sono compiuti. Giovanni che sussulta nel grembo materno inizia già la sua missione di Precursore. Il calendario liturgico tiene conto della narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l'Annunciazione e la nascita di Giovanni Battista.
Dal libro del profeta Sofonia 3, 14-18
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te.
Rit. Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. dal salmo Is 12, 2-6
Dal Vangelo secondo Luca 1, 39-56
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.
Maria conclude questo mese con una riflessione sul servizio: pur essendo preoccupata della sua situazione (porta nel grembo l'assoluto di Dio!) trova il tempo di rendere visita a sua cugina Elisabetta per assicurarsi della sua condizione e, ne sono certo, per verificare se tutto ciò che ha visto e sentito è opera di Dio o frutto di un'allucinazione. E l'incontro tra queste due donne è un'esplosione di gioia, un evento dello Spirito: Zaccaria e Giuseppe assistono divertiti alla danza di due donne gravide (Che mistero inafferrabile quello della gravidanza!) che raccontano e cantano e danzano l'opera che Dio ha fatto nella travagliata storia del suo popolo. Il canto del Magnificat è una splendida conferma di tutte le attese di Israele: allora era vero, allora tutto ciò che si aspettava non erano favole dei vecchi. Maria e Elisabetta vedono nelle pieghe della storia l'immensa volontà di Dio, il grande desiderio di salvezza di Dio. La loro piccola ed eccezionale storia viene riletta nell'immenso e benevolo progetto di bene che Dio ha sull'umanità. Leggete il Magnificat, amici, intessuto di citazioni della Bibbia, leggete il canto dell'intervento di Dio, leggete e gioite. E impariamo a leggere i nostri eventi personali, le piccole o grandi vicissitudini della vita alla luce del grande progetto che Dio ha sull'umanità e che compie attraverso di noi, se lo lasciamo fare.
Preghiamo il Signore perchè ci faccia sempre più conoscere il mistero di Maria nella storia della salvezza, per imitare il suo esempio e godere sempre della sua protezione. Diciamo insieme:
Vergine santa, intercedi per noi.
Perchè la Chiesa abbia piena fiducia nel suo Signore, il quale opera sempre in maniera silenziosa per preparare gli eventi decisivi della nostra salvezza. Preghiamo:
Perchè ogni nostra famiglia abbia la protezione della vergine Maria, e possa sperimentare la gioia di incontrare la salvezza portata da Cristo. Preghiamo:
Perchè non ci scoraggiamo né ci vergogniamo dei nostri limiti e della nostra povertà, sicuri che Dio si serve delle cose umili per realizzare i suoi disegni di amore. Preghiamo:
Perchè ogni madre sappia attendere il proprio figlio con l'amore e il desiderio con cui Maria ed Elisabetta hanno atteso il frutto del proprio grembo. Preghiamo:
Perchè le giovani generazioni sappiano imitare la sollecita prontezza di Maria nell'assistere e valorizzare le persone più anziane e indifese. Preghiamo:
O Dio di amore, che hai costituito Maria madre di Cristo e madre della Chiesa, concedi a noi, che la invochiamo con fiducia, di essere liberati dai mali che ci affliggono e di incontrare te, eterna carità. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dal Cantico dei cantici (2, 8-14; 8, 6-7)
La visita del Diletto
Seconda Lettura
Dalle «Omelie» di san Beda il Venerabile, sacerdote (Lib. 1, 4; CCL 122, 25-26, 30)
Maria magnifica il Signore che opera in lei
Ufficio della festa con parti proprie. Te Deum.
Impegno di vita
In questo giorno cercherò di trovare un po' di tempo per fare visita ad una persona ammalata o anziana o sola. Sarò premuroso nel curare i piccoli gesti di affetto che possono rendere speciale la mia visita.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè Maria, vera arca dell'alleanza, sia portatrice della presenza e della benedizione di Dio, che viene come salvatore potente a liberare il suo popolo.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Visitazione. Questo incontro delle due madri che attendono un figlio è fuori dell'ordinario. Nelle loro coscienze di credenti, illuminate dallo Spirito Santo, comprendono che il tempo della salvezza viene inaugurato da queste due giovani vite che portano in loro. E' certezza che Dio non ci inganna, ci tiene tra le sue mani, ci vuole bene e guiderà ogni attimo della nostra esistenza per appoggiarla su di Lui. card. Carlo Maria Martini
NOVENA DI PENTECOSTE
(Sesto giorno)
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco e amore, santo crisma dell'anima. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore.
Tu, che puoi trasformare la tristezza in gioia, conduci verso la pace i passi dell'umanità. Spirito Santo, assistici!
Proposito: Affronto con la forza dello Spirito Santo le fatiche quotidiane per crescere nell'amore e offro la mia preghiera per le nostre comunità.
Mese di Maggio 2017
Fioretto: Al termine del mese mariano non posso che esprimere il mio affetto filiale verso questa Madre così tenera con la preghiera del santo Rosario, secondo le sue intenzioni.
Giaculatoria: Maria, Regina della pace, prega per noi.
Mercoledì 31 Maggio 2017
Alle ore 10 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.
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Oggi, 30 Maggio, la Chiesa ricorda Santa Giovanna d'Arco |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Martedì 30 Maggio 2017 07:43 |
Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un'armata e, incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay. Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non potè condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclamava santa.
Dagli Atti degli Apostoli 20, 17-27
Conduco a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù.
Rit. Benedetto il Signore, Dio della salvezza. dal salmo 67
Dal Vangelo secondo Giovanni 17, 1-11
Padre, glorifica il Figlio tuo.
Nella dolorosa e serena preghiera che - secondo Giovanni - Gesù innalza al Padre dopo l'ultima Cena, esiste un particolare che colma il cuore di gioia profonda. Gesù sa di avere adempiuto alla sua missione, sa che - malgrado le difficoltà - l'uomo, se vuole, può cercare e trovare il vero volto di Dio, lasciarsi illuminare dalla sua presenza, acquistare la vita eterna che è conoscere il Padre. Inviato dal Padre perché ogni uomo conoscesse il suo vero volto, Gesù ha adempiuto la sua missione e si prepara all'ultimo, definitivo gesto: la morte in croce. Ora sta a noi accettare o rifiutare il vero volto di Dio, continuare a dimorare nella dimenticanza o allargare il nostro cuore allo stupore del Vangelo. Ma, quanto è difficile credere! Gli ostacoli sono molti e la nostra fragilità infinita, pensiamo di avere convertito il nostro cuore e dobbiamo, dolorosamente, constatare la nostra incoerenza infinita. Gesù, allora, prega per noi, per coloro che il Padre gli ha affidato. Sì, amici, eravamo presenti nella preghiera di Gesù, proprio lì, nel momento più drammatico della vita del Signore, in quell'orto dell'ultima scelta, dell'ultimo dono io, tu, eravamo presenti. Amico che inizi la giornata, non temere, il Maestro ti conosce, ti ama ed ha pregato per te. Dimora nella serenità: il Signore ti conosce e ti ama.
Gesù ha pregato per coloro che credono in lui, e non per il mondo che lo ha rifiutato con ostinazione. Noi preghiamo con lui Dio, nostro Padre, dicendo:
Manda su di noi il tuo Spirito, Signore.
Per tutti i ministri della Chiesa impegnati nell’apostolato, perchè come Paolo servano il Signore con fedeltà anche nelle prove e nelle tentazioni del mondo. Preghiamo:
Per coloro che guidano le comunità religiose e i gruppi ecclesiali, perchè non si sottraggono al compito di annunziare ai loro fratelli tutta la volontà di Dio. Preghiamo:
Per coloro che rifiutano il messaggio della grazia di Dio, perchè si convertano e non si espongano al rischio della perdizione. Preghiamo:
Per tutti i credenti che accolgono Gesù come l’inviato del Padre, perchè siano vincitori delle tentazioni di incredulità suscitate dal mondo ostile. Preghiamo:
Per ciascuno di noi, perchè nell’ora della nostra morte possiamo invocare la gloria che Dio ci ha promesso in Cristo, fin dall’eternità. Preghiamo:
Nonostante la nostra professione di fede, Signore, la nostra debolezza ci porta a deluderti e ad allontanarci da te; donaci di rinsaldare oggi l'unione di fede e d'amore con te, perchè possiamo condividere anche la tua vittoria e la tua pace.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo (4, 11-21)
Dio è amore
Seconda Lettura
Dal trattato «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno, vescovo (Cap. 9, 22-23; PG 32, 107-110)
Le operazioni dello Spirito Santo
Martedì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua dopo l'Ascensione.
Impegno di vita
Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò: quanto spazio lascio allo Spirito nelle mie decisioni? So affrontare anche l'imprevisto, una volta che ne ho percepito l'invito?
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per gli evangelizzatori della buona novella, perchè adempiano il compito loro affidato di annunziare il messaggio della grazia di Dio.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Come la luce, emanando un unico raggio, rischiara ogni cosa, così anche lo Spirito Santo illumina coloro che hanno occhi per vederlo: se qualcuno, infatti, non essendo in grado di percepirlo, non viene ritenuto degno della grazia, non ne attribuisca la colpa allo Spirito, bensì alla propria incredulità. san Cirillo di Gerusalemme
NOVENA DI PENTECOSTE
(Quinto giorno)
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco e amore, santo crisma dell'anima. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore.
A te apriamo la nostra dimora, ospite dolcissimo, che non pretendi nulla e offri te stesso. Spirito Santo, assistici!
Proposito: Vado incontro agli altri facendo un gesto di accoglienza e offro la mia preghiera per tutte le famiglie.
Mese di Maggio 2017
Fioretto: Farò sì che nell'arco della giornata il mio pensiero vada spesso al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, cercando di lasciarmi amare.
Giaculatoria: Maria, stella del mattino, prega per noi.
Martedì 30 Maggio 2017
- Il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i Vescovi dell'Albania in visita «ad Limina Apostolorum».
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Oggi, 29 Maggio, la Chiesa ricorda San Massimino |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Lunedì 29 Maggio 2017 07:12 |
Secondo gli agiografi Massimino sarebbe stato originario dell'Aquitania, da dove si trasferì a Treviri, divenendo ben presto presbitero sotto la guida del vescovo Agrizio, al quale successe tra il 320 e il 330: Treviri era allora capitale dell'Impero d'Occidente. Nonostante l'atteggiamento favorevole di Costantino nei confronti della reazione antinicena, Massimino si schierò apertamente in difesa dell'ortodossia e accolse presso di sé il patriarca di Alessandria Atanasio, allontanato dalla sua sede dall'imperatore per volere del partito filoariano, e il patriarca costantinopolitano Paolo, scacciato per motivi analoghi. Alla morte di Costantino (337) Massimino riuscì ad esercitare un positivo influsso sul giovane figlio di lui, Costante, che, divenuto imperatore d'Occidente, parteggiò per la causa nicena. Dalle ulteriori, ma scarne testimonianze ci è noto che Massimino, pochi anni prima della sua morte, presumibilmente avvenuta intorno al 346, fu, unitamente a papa Giulio I e al vescovo di Cordova Orosio, tra i promotori del Concilio di Sardica (343). Massimino viene generalmente raffigurato come un vescovo recante il libro e il pastorale spesso accompagnato dall'orso.
Dagli Atti degli Apostoli 19, 1-8
Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?
Rit. Regni della terra, cantate a Dio. dal salmo 67
Dal Vangelo secondo Giovanni 16, 29-33
Abbiate coraggio; io ho vinto il mondo!
"Adesso credete?" Gesù ironizza con i suoi. No, il tempo di credere è passato, hanno perso il treno, non erano presenti al momento giusto, hanno perso l'appuntamento. Idiozia degli apostoli e nostra, presunzione di tenere tutto, anche il tempo di Dio nelle nostre mani! Adesso crediamo? Dopo avere tutto valutato, dopo avere dedicato, bontà nostra tempo a Dio? Adesso? Povero Dio, continuamente esaminato, sempre messo alla sbarra dei nostri pregiudizi e delle nostre manie! Sempre ultimo nell'interminabile lista delle nostre vere o presunte priorità! Gesù si sente solo, ora, il percorso che gli apostoli dovevano fare è fallito, poco importa che loro - adesso - si siano convinti. Tutto, intorno, è tenebra e astio, la croce resta l'ultima soluzione. Forse gli uomini capiranno, dinnanzi all'appeso, che le sue parole erano parole di verità, non discorsi da predicatori, non esercizio di retorica. Gesù, ora, sa che solo affronterà l'ultima, drammatica prova. Ma esiste un appello, gli apostoli saranno chiamati ad un'ultima prova, la definitiva: saranno chiamati ad accettare umilmente il proprio fallimento, a mettere da parte la propria sicumera. Falliti, masticati dalla sofferenza, umiliati dalla constatazione del proprio limite, potranno finalmente diventare discepoli, allora, non adesso, allora, come vuole Dio.
Il Signore Gesù, che è uscito dal Padre per rivelarci il suo amore, ha mandato lo Spirito perchè ci aiuti nelle nostre prove. Preghiamo con fiducia, dicendo:
Donaci lo Spirito della pace, Signore.
Per tutti coloro che si preparano alla fede battesimale, catecumeni, simpatizzanti, ricercatori della verità, perchè incontrino evangelizzatori pieni di Spirito Santo. Preghiamo:
Per tutte le nostre comunità cristiane adulte, perchè sostengano con la testimonianza coloro che si preparano a ricevere il sacramento del dono dello Spirito. Preghiamo:
Per tutti gli uomini e le donne impegnati nei diversi campi dell’attività umana, perchè vivano il loro compito come servizio per la costruzione di un mondo nuovo. Preghiamo:
Per i perseguitati a causa della fede e della giustizia, perchè non cedano alle potenze del male ma confidino nella potenza vittoriosa dello Spirito di Cristo. Preghiamo:
Per noi, perchè non presumiamo mai delle nostre forze, ma confidiamo nella potenza di Cristo che vince il mondo. Preghiamo:
Nonostante la nostra professione di fede, Signore, la nostra debolezza ci porta a deluderti e ad allontanarci da te; donaci di rinsaldare oggi l'unione di fede e d'amore con te, perchè possiamo condividere anche la tua vittoria e la tua pace.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
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Prima Lettura
Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo (4, 1-10)
Dio ci ha amati per primo
Seconda Lettura
Dalle «Catechesi» di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo (Catech. 16, sullo Spirito Santo 1, 11-12. 16; PG 33, 931-935. 939-942)
L'acqua viva dello Spirito Santo
Lunedì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua dopo l'Ascensione.
Impegno di vita
Oggi, mi regalerò un lungo spazio di silenzio per stare con Gesù, in ascolto della sua Parola.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perché l'amore di Dio, effuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo, ci liberi dall'egoismo e faccia crescere in noi l'affetto concreto per il fratelli.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Non protestare per l'abbandono di Dio nella tua vita! Dio è fedele. Non t'abbandonerà mai, ha posto infatti in te la sua dimora. Se i rami di un albero nascondono i raggi del sole non significa che il sole si sia spento. Osserva meglio e vedrai che il sole tornerà a splendere appena scuoti le prime foglie. Sergio Jeremia de Souza
NOVENA DI PENTECOSTE
(Quarto giorno)
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco e amore, santo crisma dell'anima. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore.
O Spirito Paraclito, ti lodiamo e ti benediciamo perchè stendi su noi il tuo manto. Spirito Santo, assistici!
Proposito: Cerco di stare vicino a una persona che ha bisogno del mio sostegno e offro la mia preghiera per chi soffre nel corpo e nello spirito.
Mese di Maggio 2017
Fioretto: Chiederò allo Spirito Santo la grazia di saper accogliere come Maria tutti coloro che incontrerò in questo giorno, portandoli nel cuore mentre prego il Rosario.
Giaculatoria: Maria, sposa dello Spirito Santo, prega per noi.
Lunedì 29 Maggio 2017
Alle ore 9.30, nella Sala Bologna del Palazzo Apostolico, il Santo Padre Francesco presiede una riunione dei Capi Dicastero della Curia Romana.
Alle ore 12,45 nella Biblioteca privata del Palazzo Apostolico il Santo Padre Francesco riceve in Udienza privata S.E. Justin Trudeau, primo ministro del Canada e Seguito. |
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