NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 15 Aprile, la Chiesa celebra il Sabato Santo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 15 Aprile 2017 07:45


Nella Settimana Santa della Liturgia cristiana, che va dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua, vi sono tre giorni che primeggiano per la loro solennità ed unicità, ed è il “Triduo Pasquale”, nel quale si commemora la crocifissione, sepoltura e Resurrezione di Gesù Cristo ed incomincia con la Messa vespertina del Giovedì Santo, prosegue con i riti del Venerdì Santo; al suo centro c’è la Veglia pasquale e si chiude ai Vespri della Domenica di Pasqua.
Se nel Giovedì Santo predomina la solennità dell’istituzione dell’Eucaristia, dell’istituzione del Sacerdozio e della Chiesa di Cristo; se nel Venerdì Santo predomina la mestizia, il dolore e la penitenza, nel ricordare la Passione e morte di Gesù, con la sua sepoltura; nel Sabato Santo invece predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro; poi verrà la gioia della Domenica di Pasqua con la sua Resurrezione, ma nel sabato incombe il silenzio del riposo della morte.

 

 LITURGIA DELLA PAROLA DELLA VEGLIA PASQUALE

 

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Prima lettura

Dal libro della Genesi         1, 1 - 2, 2
 

Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

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Salmo responsoriale

Rit. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.           dal salmo 30

 

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Seconda lettura

Dal libro della Genesi         1, 1 - 2, 2
 

Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

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Salmo responsoriale

Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.           dal salmo 103

 

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Seconda lettura

Dal libro della Genesi         22, 1-18
 

Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.

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Salmo responsoriale

Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.           dal salmo 15

 

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Terza lettura

Dal libro dell'Esodo         14, 15 - 15, 1
 

Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare.

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Salmo responsoriale

Rit. Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria!           dal salmo Es 15,1-7a.17-18

 

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Quarta lettura

Dal libro del profeta Isaia         54, 5-14
 

Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha avuto pietà di te.

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Salmo responsoriale

Rit. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.           dal salmo 29

 

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Quinta lettura

Dal libro del profeta Isaia         55, 1-11
 

Venite a me e vivrete; stabilirò per voi un’alleanza eterna.

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Salmo responsoriale

Rit. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.           dal salmo Is 12, 2-6

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Sesta lettura

Dal libro del profeta Baruc         3,9-15.32 - 4,4
 

Cammina allo splendore della luce del Signore.

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Salmo responsoriale

Rit. Signore, tu hai parole di vita eterna.           dal salmo 18

 

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Settima lettura

Dal libro del profeta Ezechiele         36,16-17a.18-28
 

Vi aspergerò con acqua pura e vi darò un cuore nuovo.

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Salmo responsoriale

Rit. Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio.       dal salmo 41

 

 

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Epistola

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani         6, 3-11
 

Cristo risorto dai morti non muore più.

 

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Salmo responsoriale

Rit. Alleluia, alleluia, alleluia.       dal salmo 117

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              28, 1-10

È risorto e vi precede in Galilea.

 

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Meditiamo insieme



Con la nostra meditazione, andiamo col pensiero, alla disperazione e disorientamento degli Apostoli e degli amici di Gesù, che dopo averlo seguito nei suoi itinerari in Galilea, assistito ai suoi prodigi, ascoltato i suoi insegnamenti, così pieni di speranza e innovativi per quell’epoca, l’avevano visto poi morire così tragicamente, senza che qualcosa o qualcuno, tanto meno Lui stesso, abbia bloccato questo ingiusto e assurdo evento.
Tutto prenderà poi un’altra luce, il peso che opprime il loro animo si trasformerà in gioia e sollievo, alla notizia della Sua Resurrezione, ma il Sabato, cioè il giorno dopo la morte, che per gli Ebrei era il giorno sacro e del più assoluto riposo, resterà cupo e pieno di sgomento per loro, che ignoravano ciò che sarebbe avvenuto dopo.
Ma nella liturgia, non sempre è stato così, a partire dal IV secolo in alcuni luoghi, in questo giorno i candidati al Battesimo (Catecumeni), facevano la loro pubblica professione di fede, prima di venire ammessi nella Chiesa, rito che avveniva poi nella Veglia di Pasqua.
Tutto è silenzio nell’attesa dell’evento della Resurrezione. Quanto tempo restò sepolto nel sepolcro Gesù? Furono tre giorni non interi, dalla sera del Venerdì fino all’alba del giorno dopo la festa del Sabato ebraico, che oggi è la Domenica di Pasqua, ma che per gli Ebrei era il primo giorno della settimana; in tutto durò circa 40 ore. Bisogna dire che con la liturgia odierna, la “Veglia Pasquale” è prevista in buona parte delle nostre chiese e cattedrali, con inizio verso le 22,30-23 del sabato; ma la “Veglia”, madre di tutte le Veglie celebrate dalla Liturgia cristiana, pur iniziando nell’ultima ora del sabato, di fatto appartiene alla Liturgia solenne della Pasqua
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Preghiamo insieme

 

 

Preghiera nel giorno del silenzio

 

O Gesù, mi fermo pensoso ai piedi della Croce:
anch’io l’ho costruita con i miei peccati!
La tua bontà, che non si difende
e si lascia crocifiggere, è un mistero
che mi supera e mi commuove profondamente.
Signore, tu sei venuto nel mondo per me,
per cercarmi,
per portarmi l’abbraccio del Padre.
Tu sei il volto della bontà
e della misericordia:
per questo vuoi salvarmi!
Dentro di me ci sono le tenebre:
vieni con la tua limpida luce.
Dentro di me c’è tanto egoismo:
vieni con la tua sconfinata carità.
Dentro di me c’è rancore e malignità:
vieni con la tua mitezza e la tua umiltà.
Signore, il peccatore da salvare sono io:
il figlio prodigo che deve tornare,
sono io!
Signore, concedimi il dono delle lacrime
per ritrovare la libertà e la vita,
la pace con te e la gioia in te. Amen.

 

Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.
Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.

Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.

Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire. Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
 

Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli!



 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (4, 1-16)

Affrettiamoci ad entrare nel riposo del Signore

Seconda Lettura

Da un'antica «Omelia sul Sabato santo»
                    (Pg 43, 439. 451. 462-463)

La discesa agli inferi del Signore

Ufficio proprio a Lodi e Vespri;  La Compieta è omessa da coloro che partecipano alla Veglia pasquale.

 

 

Impegno di vita 

Oggi troverò il tempo di stare davanti al Crocifisso e adorare il Mistero della Chiesa da Lui nata e della quale faccio parte.


 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Per la santa Chiesa, perché in ogni suo gesto, parola, opera annunzi l'immenso amore del Padre, che ha il segno più eloquente nella croce del suo Figlio.



 MESSAGGIO DEL GIORNO

L'Amore che ha scelto la via della debolezza compassionevole, è lo stesso Amore che ha creato l'uomo non per la morte ma per la beatitudine eterna: le decisioni divine sono irreformabili. Se condivide con me la morte, non è per rimanervi imprigionato dentro con me. Veramente, ciò che è accaduto sulla Croce ha cambiato alla radice la nostra condizione umana: noi non siamo più condannati alla morte eterna, perché sulla croce Cristo morendo ha redento la nostra morte. Card. Carlo Caffarra

 

 

Oggi, 14 Aprile, la Chiesa celebra il Venerdì Santo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 14 Aprile 2017 07:59


In questo giorno la Chiesa con la meditazione della Passione del suo Signore e Sposo e con l'adorazione della Croce commemora la sua origine dal fianco di Cristo, che riposa sulla croce e intercede per la salvezza del mondo.
Oggi, per antichissima tradizione, non viene celebrata l'Eucaristia, ma si fa penitenza con l'astinenza, il digiuno e le opere di carità.
Dinanzi alla croce e al racconto della passione restiamo in silenzio e contempliamo il volto di Dio morto per amore. Nel suo volto, c'è anche il nostro dolore e il volto di tanti fratelli, di interi popoli
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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         52, 13 - 53, 12
 

Egli è stato trafitto per le nostre colpe. (Quarto canto del Servo del Signore).

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Salmo responsoriale

Rit. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.           dal salmo 30

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Seconda lettura

Dalla lettera agli Ebrei         4, 14-16
 

Cristo imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza per tutti coloro che gli obbediscono.

 

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Vangelo

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni              18, 1- 19, 42

La passione del Signore.

 

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Meditiamo insieme


Una croce è piantata sul Calvario del mondo. Una croce! Prima o poi, coscientemente o inconsapevolmente, tutti ce la troviamo a sbarrarci la strada, e bisogna prendere posizione. Ci situeremo con i soldati che, indifferenti si spartiscono le sue vesti, tirandole a sorte, magari impugnando armi per appropriarsi di quell'angolo di terra...; o con la folla che corre distratta, presa dai suoi mille affannosi pensieri; o tra i curiosi che aspettano: forse ci sarà ancora qualche cosa di spettacolare, di sensazionale di cui essere spettatori! Non mancano, poi, neppure oggi, quanti irridono quella suprema "pazzia". E accanto alla croce, quasi a far corpo con essa, una donna e "il discepolo che Gesù ama". A fissarlo bene ci si rende conto che in fondo quel discepolo sono io, tu, ogni uomo per cui lui perpetua il suo sacrificio. Non possiamo continuare distratti la nostra strada. Quella croce ci interpella. È a noi, oggi, che viene affidata un'eredità. "Tutto è compiuto!". Il mistero d'amore da cui l'universo è scaturito ha raggiunto la sua piena manifestazione, il suo "compimento" ed è affidato a noi. Qui, su questo crinale del mondo, Dio china il capo per avvolgere con il suo sguardo di misericordia ogni uomo, su qualunque versante si trovi. Sì, possiamo anche ignorarlo, magari bestemmiarlo, ma lui continuerà a inseguirci con il suo amore... Conosce la nostra debolezza, per questo ci affida a sua Madre e ci chiede di "prenderla in casa". E poi il dono supremo dello Spirito che d'ora in poi guiderà i nostri passi perché possiamo testimoniare che "noi l'abbiamo incontrato", l'abbiamo visto pendere da quel patibolo, abbiamo lasciato che quel sangue e quell'acqua sgorgati dal costato aperto ci irrorassero e siamo diventati creature nuove, "testimoni dell'amore".


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Preghiamo insieme

 

 

I. Per la santa Chiesa

Preghiamo, fratelli carissimi, per la santa Chiesa di Dio: il Signore le conceda unità e pace, la protegga su tutta la terra, e doni a noi, in una vita serena e tranquilla, di render gloria a Dio Padre onnipotente.

II. Per il Papa

Preghiamo il Signore per il nostro santo padre il papa Francesco: il Signore Dio nostro, che lo ha scelto nell’ordine episcopale, gli conceda vita e salute e lo conservi alla sua santa Chiesa, come guida e pastore del popolo santo di Dio.

III. Per tutti gli ordini sacri e per tutti i fedeli

Preghiamo per l'Amministratore Apostolico Ignazio, per il Vescovo eletto Guglielmo, per tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi, per tutti coloro che svolgono un ministero nella Chiesa e per tutto il popolo di Dio.

IV. Per i catecumeni

Preghiamo per i catecumeni: il Signore Dio nostro illumini i loro cuori e apra loro la porta della sua misericordia, perché mediante l’acqua del battesimo
ricevano il perdono di tutti i peccati e siano incorporati in Cristo Gesù, nostro Signore.

V. Per l’unità dei cristiani

Preghiamo per tutti i fratelli che credono in Cristo: il Signore Dio nostro conceda loro di vivere la verità che professano e li raduni e li custodisca nell’unica sua Chiesa.

VI. Per gli Ebrei

Preghiamo per gli Ebrei: il Signore Dio nostro, che li scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola, li aiuti a progredire sempre nell’amore del suo nome e nella fedeltà alla sua alleanza.

VII. Per i non cristiani

Preghiamo per coloro che non credono in Cristo, perché, illuminati dallo Spirito Santo, possano entrare anch’essi nella via della salvezza.

VIII. Per coloro che non credono in Dio

Preghiamo per coloro che non credono in Dio, perché, vivendo con bontà e rettitudine di cuore, giungano alla conoscenza del Dio vero.

IX. Per i governanti

Preghiamo per coloro che sono chiamati a governare la comunità civile, perché il Signore Dio nostro illumini la loro mente e il loro cuore a cercare il bene comune nella vera libertà e nella vera pace.

X. Per i tribolati

Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente,
perché liberi il mondo da ogni disordine: allontani le malattie, scacci la fame, renda libertà ai prigionieri, giustizia agli oppressi, conceda sicurezza a chi viaggia, il ritorno ai lontani da casa, la salute agli ammalati, ai morenti la salvezza eterna.


 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (9, 11-28)

Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, entrò una volta per sempre nel santuario, con il proprio sangue

Seconda Lettura

Dalle «Catechesi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
(Catech. 3, 13-19; SC 50, 174-177)

La forza del sangue di Cristo

Ufficio proprio. A Lodi, Vespri e Compieta invece del responsorio breve si dice l'antifona Cristo per noi. I Vespri sono omessi da coloro che partecipano alla Celebrazione della Passione del Signore. Compieta II della domenica con l'Orazione Visita.

 

Impegno di vita 

Oggi troverò il tempo di stare davanti al Crocifisso e adorare il Mistero della Chiesa da Lui nata e della quale faccio parte.


 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Per la santa Chiesa, perché in ogni suo gesto, parola, opera annunzi l'immenso amore del Padre, che ha il segno più eloquente nella croce del suo Figlio.



 MESSAGGIO DEL GIORNO

L'Amore che ha scelto la via della debolezza compassionevole, è lo stesso Amore che ha creato l'uomo non per la morte ma per la beatitudine eterna: le decisioni divine sono irreformabili. Se condivide con me la morte, non è per rimanervi imprigionato dentro con me. Veramente, ciò che è accaduto sulla Croce ha cambiato alla radice la nostra condizione umana: noi non siamo più condannati alla morte eterna, perché sulla croce Cristo morendo ha redento la nostra morte. Card. Carlo Caffarra

 

 

Oggi, 13 Aprile, la Chiesa celebra il Giovedì Santo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 13 Aprile 2017 00:05


IN MATTINATA, in tutte le cattedrali della Chiesa nel mondo, ogni vescovo raduna, in modo particolare, tutti i sacerdoti della sua Diocesi, per quella suggestiva celebrazione definita Messa del Crisma, ossia la benedizione degli oli sacri: dei catecumeni, degli infermi e del sacro crisma. Momenti, grandi momenti, Cresima, Sacerdozio, Consacrazione episcopale, che sono, non solo la designazione e consacrazione di noi uomini nel nostro cammino vocazionale, ma sono espressioni della Forza dello Spirito. Davvero siamo "unti del Signore".
Ed è un momento, questo, che "fa vedere" come davvero la Chiesa è Corpo di Cristo, visibile nella grande Comunione dei sacerdoti con il vescovo: è la Festa dei sacerdoti e di tutti i fedeli, uniti in comunità con il proprio vescovo. Un evento davvero grande e commovente.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         61,1-3.6.8-9
 

Il Signore mi ha consacrato con l’unzione.

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Salmo responsoriale

Rit. Canterò per sempre l’amore del Signore.           dal salmo 88

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Seconda lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo         1, 5-8
 

Cristo ha fatto di noi un regno.

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca              4, 16-21

Lo Spirito del Signore è sopra di me.

 

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Meditiamo insieme


Attorno al loro Vescovo, i sacerdoti oggi sono chiamati a rinnovare la loro coscienza di essere presbiteri nella Chiesa, a servizio del Regno di Dio, là nella Diocesi dove Lui ci ha posti, dopo averci scelti per il Regno, nel mondo, oggi.

Oggi il mondo ha bisogno di sacerdoti che siano "preti preti".
Che siano cioè autentici.
Poche parole, ma fatti di vita.
Ma non una vita pratica: una vita praticata nel Cristo.

Attorno al Vescovo, insieme spiritualmente a tutti i cristiani della loro Diocesi, ecco che la Chiesa particolare si unisce alla Chiesa universale e si riprende l'origine e la radice dell'Ultima Cena, dello Spirito Santo che invia tutti quanti per essere sacerdoti nel nome del Risorto.

La messa del Giovedì Santo riafferma la consacrazione del sacerdozio, riattivandolo come servizio là dove si va spegnendo, riaccompagnandolo all'Eucarestia, là dove que sta fonte si è annebbiata agli occhi, ridicendo nello Spirito che la missione della Chiesa nasce da oggi, qui.


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Preghiamo insieme

 Rinnovazione delle promesse sacerdotali

Dopo l’omelia della Messa Crismale, il vescovo si rivolge ai presbiteri con queste parole:

Carissimi presbiteri,
la santa Chiesa celebra la memoria annuale del giorno
in cui Cristo Signore comunicò agli apostoli e a noi il suo sacerdozio.
Volete rinnovare le promesse,
che al momento dell’ordinazione
avete fatto davanti al vostro vescovo e al popolo santo
di Dio?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete unirvi intimamente al Signore Gesù,
modello del nostro sacerdozio,
rinunziando a voi stessi
e confermando i sacri impegni
che, spinti dall’amore di Cristo,
avete assunto liberamente verso la sua Chiesa?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio
per mezzo della santa Eucaristia e delle altre azioni
liturgiche,
e adempiere il ministero della parola di salvezza
sull’esempio del Cristo, capo e pastore,
lasciandovi guidare non da interessi umani,
ma dall’amore per i vostri fratelli?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Quindi, rivolgendosi al popolo, il vescovo continua:

E ora, figli carissimi, pregate per i vostri sacerdoti:
che il Signore effonda su di loro
l’abbondanza dei suoi doni,
perché siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote,
e vi conducano a lui, unica fonte di salvezza.

Diacono: Per tutti i nostri sacerdoti, preghiamo.

Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
E pregate anche per me,
perché sia fedele al servizio apostolico,
affidato alla mia umile persona,
e tra voi diventi ogni giorno di più immagine viva
e autentica del Cristo sacerdote, buon pastore,
maestro e servo di tutti.

Diacono: Per il nostro Amministratore Apostolico Ignazio, preghiamo.

Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
Il Signore ci custodisca nel suo amore
e conduca tutti noi, pastori e gregge,
alla vita eterna.

Amen.

Non si dice il Credo e si omette la preghiera universale.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei   (4, 14 - 5, 10)

Gesù Cristo sommo sacerdote

Seconda Lettura
Dall'«Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi, vescovo
(Capp. 65-67; SC 123, 95-101)

La pienezza dell'amore

Giovedì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa (fino all'Ora Nona). Vespri propri (sono omessi da coloro che partecipano alla Messa vespertina). Compieta II della domenica: invece del responsorio breve si dice l'antifona Cristo per noi. Orazione Visita.

 

Impegno di vita 

Oggi parteciperò alla Messa Crismale che al mattino si celebra nella Cattedrale della mia diocesi e alla sera alla Messa nella Cena del Signore, preparandomi a fare, per tempo, una buona confessione pasquale.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per tutti i sacerdoti, perchè il Signore effonda su di loro l’abbondanza dei suoi doni, siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote, e conducano i fedeli a lui, unica fonte di salvezza.


 MESSAGGIO DEL GIORNO

La cena non è soltanto l'ultimo annuncio della passione, l'ultima occasione per Gesù di affermare che egli sa che cosa sta per accadergli e ne conosce il significato: è una realtà che Gesù stesso ha voluto porre per dare il senso da lui voluto alla morte che lo attende. J. Guillet

 

Oggi, 12 Aprile, la Chiesa celebra il Mercoledì Santo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 12 Aprile 2017 07:20


La Chiesa ci fa ricordare in questo mercoledì santo il tradimento di Giuda e dobbiamo stare bene attenti a non cadere in facili accuse. La Parola è sempre per noi, per l'oggi; la figura di Giuda, che tradisce il Maestro, che con ipocrisia continua a stare con Lui e con gli altri discepoli, deve servirci perciò da specchio, per verificare qual è il nostro posto nella Chiesa, come procede la nostra vita al seguito di Cristo. Altro passo importante è l'indicazione che Gesù dà ai suoi per trovare un luogo dove celebrare la Pasqua. Come per l'asino utilizzato per entrare a Gerusalemme (Mc 11,1-11), così anche in questo caso Gesù chiede l'aiuto dell'uomo, chiede di lasciarlo entrare nella sua casa, di mettere a disposizione se stesso perché il progetto di Dio si realizzi. Il sacrificio pasquale richiede la nostra partecipazione, non possiamo restare indifferenti, come se la cosa non ci interessasse, e continuare a vivere rivolti verso i nostri impegni, i nostri affetti, le nostre responsabilità. Il sacrificio di Cristo per noi ci spinge ad uscire allo scoperto e a partecipare alla sua morte e alla sua resurrezione.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         50, 4-9
 

Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. (Terzo canto del Servo del Signore)

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Salmo responsoriale

Rit. O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi.           dal salmo 68

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              26, 14-25

Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!

 

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Meditiamo insieme


In Matteo la figura di Giuda assume il contorno drammatico del discepolo amato e chiamato dal Signore che rifiuta di accogliere l'invito alla conversione. È come noi, Giuda, esattamente come noi: un discepolo che pensa di forzare la mano a Dio. La disperazione di Giuda dopo l'arresto di Gesù si spiega solamente se il suo progetto non prevedeva un tale catastrofico epilogo! Cosa voleva ottenere, allora, Giuda? Forse voleva far incontrare Gesù col Sinedrio, forse voleva spingere Gesù a manifestare la sua potenza, chissà... Povero Giuda, che tanto ci assomiglia! Eppure, durante la cena, Gesù ancora gli offre un'opportunità di redenzione. L'apostolo chiede al Maestro: è lui il traditore? Gesù gli offre una possibilità: tu lo dici. Tu, Giuda, decidi se diventare traditore, se allontanarti dal sogno, dal progetto, se lasciarti travolgere dalla parte oscura, se lasciarti prendere dallo scoramento. Ciascuno di noi ha di fronte a sé l'immenso dono della libertà: il discepolo può diventare il traditore. Ma questo non cambia il giudizio che Gesù esprime su ciascuno di noi. Non lasciamo che i nostri sbagli, i nostri piccoli o grandi tradimenti ci allontanino dal Dio che mai si allontana.


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Preghiamo insieme

 


Gesù, servo sofferente, ci insegna la vera sapienza: quella che viene dall'alto e confida nell'aiuto del Signore. Perciò lo invochiamo dicendo:
Nella prova assistici, Signore!

Per la Chiesa: fà che sia fedele, paziente e coraggiosa, per non tradire il Cristo suo sposo. Ti preghiamo:

Per i pastori della comunità cristiana: mantienili nella carità, anche se devono lottare in difesa dei piccoli e dei poveri. Ti preghiamo:

Per i popoli e le nazioni: fa’ che compiano un buon cammino sulla via del dialogo, perchè vi sia per tutti un futuro di pace. Ti preghiamo:

Per le famiglie: fa’ che, condividendo affetti, beni e speranze, siano profezie di una vita riconciliata nella fraternità e nell'amore. Ti preghiamo:

Per ciascuno di noi: fa’ che non ci stanchiamo di purificare continuamente il nostro cuore per ospitare con gioia la presenza di Cristo, nostra pasqua. Preghiamo:

Padre misericordioso, accogli la supplica che sale a te. Te lo chiediamo con fede rinnovata in prossimità della Pasqua, giorno d'amore e di salvezza, in cui Gesù ha versato il suo sangue perchè fossimo purificati dalla colpa e avessimo parte nella tua gloria. Lui è Dio e vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei     (12, 14-29)

Accostiamoci al monte del Dio vivente

Seconda Lettura

Dai «Trattati su Giovanni» di sant'Agostino, vescovo (Tratt. 84, 1-2; CCL 36, 536-538)

La pienezza dell'amore

Mercoledì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa. A Lodi e Vespri antifone proprie.

 

Impegno di vita 

Oggi mi preparerò per una buona confessione pasquale.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè imitiamo la forza paziente di Cristo che ha sopportato senza cedimenti la sua passione, sicuri del sostegno di Dio e del valore della nostra sofferenza.


 MESSAGGIO DEL GIORNO

La cena non è soltanto l'ultimo annuncio della passione, l'ultima occasione per Gesù di affermare che egli sa che cosa sta per accadergli e ne conosce il significato: è una realtà che Gesù stesso ha voluto porre per dare il senso da lui voluto alla morte che lo attende. J. Guillet

 

Oggi, 11 Aprile, la Chiesa celebra il Martedì della Settimana Santa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 11 Aprile 2017 07:33


La liturgia del Martedì Santo ci presenta uno degli amici di Gesù, Giuda Iscariota, che lo abbandona e lo tradisce. Ecco lo stato di sconforto che può aver avuto Gesù nel constatare che, nonostante il suo impegno, è sempre stato rifiutato, anche dagli amici, per cui esclama dal profondo del cuore "invano ho faticato", ma, nonostante l'apparente fallimento, Gesù non perde mai la fiducia in Dio suo Padre, sicuro che Dio può trarre il bene anche dal male. Dal rifiuto di Gesù, da parte del popolo ebreo, Dio trae qualcosa di positivo, perché la proposta di salvezza viene estesa a tutta quanta l'umanità; anche il tradimento di Giuda è qualcosa di negativo, ma Dio riesce a ricavarne qualcosa di buono, perché il tradimento ha portato Gesù a morire e risorgere per l'umanità. Le nostre vie sono diverse dalle vie di Dio, Dio sa costruire sempre qualcosa di nuovo, nonostante le apparenze del fallimento, e questo ci deve incoraggiare quando ci sembra che tutto quanto crolli, quando ci sembra che ormai siamo inutili, che siamo insignificanti; dobbiamo avere sempre lo stesso atteggiamento del Servo sofferente, che non ha perso mai la fiducia nel Signore che anche dalle cose negative ha saputo trarre qualcosa di positivo.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         49, 1-6
 

Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra. (Secondo canto del Servo del Signore)

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Salmo responsoriale

Rit. La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.           dal salmo 70

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              13,21-33.36-38

Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.

 

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Meditiamo insieme


In Giovanni il racconto della cena è denso di stupore che si fa largo nella drammaticità del momento. Gesù salva Giuda dal suo tradimento e Pietro dalla sua supponenza. Il boccone (l'Eucarestia!) dato a Giuda è l'ultimo tentativo del Maestro per manifestargli la misura del suo amore e il suo perdono. Giuda vede in quel gesto, che è un sacramento d'amore, un gesto di sfida. È notte profonda, nel suo cuore, buio fitto. È perso, Giuda, certo, ma non è venuto esattamente per chi è perduto, il Salvatore del mondo? Pietro, invece, accentua la distanza dagli altri, si tira fuori, pensa di essere il primo della classe. Ingenuo ed illuso: dovrà confrontarsi con la fragilità della propria fede per poter diventare, infine, il garante della fede dei fratelli. E fra questi due tradimenti Gesù afferma l'incredibile: il gesto che segna il momento più catastrofico della sua vicenda terrena diventa, per lui, l'occasione per manifestare lo straordinario progetto che Dio ha sul mondo, il suo volto autentico. In questa settimana sediamoci a meditare quanto è grande l'amore di Dio su ciascuno di noi. Nessuno è perso, agli occhi di Dio: siamo tutti oggetto della sua opera di salvezza.


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Preghiamo insieme

 


Dio ha un progetto di felicità per ciascun uomo e niente può impedire la sua volontà di salvezza. Dinanzi alle nostre sconfitte, confidiamo in lui e preghiamo:
Salvaci, Signore.

Nella Chiesa tu sei amato ma, per la nostra debolezza, sei anche tradito continuamente: aiuta le comunità cristiane a testimoniare il Cristo crocifisso, umiliato ed assaltato. Preghiamo:

Con la voce dei poveri spesso ci inviti a te, ma quasi sempre ci allontaniamo indifferenti: indica alla comunità degli uomini la via della riconciliazione. Preghiamo:

Ci chiedi di servire con amore, ma noi vogliamo piuttosto essere serviti: allontanata dal cuore dell'uomo la sete del potere che opprime e distrugge. Preghiamo:

Ci scandalizziamo per il tradimento degli altri, ma chiudiamo gli occhi sulle nostre molteplici colpe: non permettere che qualcuno giudichi e condanni confidando unicamente in se stesso. Preghiamo:

Dividiamo lo stesso pane eucaristico, ma siamo restii a fare comunione col prossimo: rendici pane spezzato che, alla sequela del Cristo, sa condividere le ansie e le gioie dell'umanità. Preghiamo:

Signore Gesù, lascia che come l'apostolo evangelista Giovanni appoggi tutto il mio essere sul tuo cuore. Fammi percepire in esso tutto l'Amore che tu hai per me, fammi ordinare le mie energie di amore con la mia emozionalità immersa nella tua divina umanità. 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dalla lettera agli Ebrei  

(12, 1-13)

Camminiamo con lo sguardo fisso su Gesù

Seconda Lettura

Dal libro «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno, vescovo (15, 35; PG 32, 127-130)

Unica è la morte al mondo e unica la risurrezione dei morti

Martedì della II settimana, ufficio della feria della Settimana Santa. A Lodi e Vespri antifone proprie.

 

Impegno di vita 

Mi impegno a vivere con umiltà la parola di oggi, per imparare a seguire Cristo fin sotto la croce.

 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè la possibilità che sulle nostre labbra possa affiorare la parola del tradimento, ci mantenga nell'umiltà e ci induca a riporre la nostra fiducia in colui che, solo, è buono e fedele.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Povero Pietro! Cercava un sostegno in se stesso, invece di appoggiarsi sulla forza del Buon Dio. Sono certa che se avesse detto umilmente a Gesù: "Ti prego, dammi il coraggio di seguirti fino alla morte", quel coraggio gli sarebbe stato concesso immediatamente. Santa Teresa di Lisieux

 

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