NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 5 Maggio, la Chiesa ricorda Sant'Angelo da Licata PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 05 Maggio 2017 07:12

 

Angelo è annoverato tra i primi Carmelitani che dal monte Carmelo tornarono in Sicilia, dove, secondo le fonti tradizionali degne di fede, morì a Licata per mano di uomini empi, nella prima metà del secolo XIII. A Licata (Agrigento) s’imbatté in un signorotto locale, certo Berengario, che oltre ad essere un cataro ostinato, viveva nell’incesto; Angelo convinse la compagna di quest’uomo a lasciarlo, Berengario infuriato lo assalì, mentre predicava nella chiesa dei ss. Filippo e Giacomo, ferendolo mortalmente con cinque colpi di spada. Fu trasportato in una casa vicina dai fedeli, dove quattro giorni dopo morì per le ferite riportate, era il 5 maggio 1225, chiedendo agli abitanti e fedeli di Licata di perdonare l’uccisore. Fu sepolto nella stessa chiesa del martirio e il suo sepolcro divenne subito meta di pellegrinaggi, il suo culto si diffuse rapidamente. L’Ordine Carmelitano lo venera come santo almeno dal 1456 e papa Pio II (1405-1464) ne approvò il culto.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         9, 1-20

Egli è lo strumento che ho scelto per me, affinchè porti il mio nome dinanzi alle nazioni.

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Salmo responsoriale

Rit. Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.           dal salmo 116

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 52-59

La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.


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Meditiamo insieme


Gesù parte dal pane distribuito, per parlare di un altro pane che lui darà e che è la sua carne da mangiare per dimorare in lui. Come non pensare all'ultima cena? Gesù dice che cibarsi del pane che darà ci rende simili a lui, opera in noi una "cristificazione", un cambiamento. Oggi Gesù parla di ciò che ogni domenica, stancamente il più delle volte, facciamo nelle nostre assopite comunità. Ci credete che grazie alla preghiera della comunità, al dono dello Spirito e all'imposizione delle mani di un prete (il più delle volte inconsapevole) Gesù si rende cibo? Gesù parla di questo dono semplice e tremendo, gioioso e durissimo, che ci obbliga alla fede, che ci scardina dalle abitudini. Ogni domenica ci raduniamo per ripetere la cena, un gesto di caldo affetto e di obbedienza al Maestro, ogni domenica ci nutriamo del pane della Parola e del pane Eucaristico, custodiamo questo pane nelle nostre Chiese per i nostri malati, per segnalare una Presenza. Siamo qui per questo, per questo ci raduniamo, perché affamati, perché abbiamo urgente bisogno di saziare il cuore, di illuminare il cammino, di credere, finalmente, senza ambiguità, senza ritrosia. Credere, fratelli, credere con tutto il cuore e con tutta l'anima. Gesù svela un mistero: non solo cibarsi di lui ci nutre il cuore, non solo ci dona la vita vera, la vita eterna, ma cibarsene con consapevolezza ci porta a vivere per lui.

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Preghiamo insieme


Gesù si è manifestato a Paolo come il Signore perseguitato nei fratelli credenti, per inculcarci il senso del corpo mistico. La nostra preghiera diventa universale, dicendo:

Signore della gloria, salva tutti gli uomini.

Per la Chiesa, perchè rimanga sempre in stato di conversione vera, e lo manifesti in tutte le sue strutture e le sue opere. Preghiamo:

Per tutti coloro che continuano a perseguitare i credenti, perchè la luce del Signore risorto li folgori anche attraverso la testimonianza eroica dei martiri. Preghiamo:

Per le istituzioni e le iniziative catecumenali delle nostre comunità, create per l’evangelizzazione dei credenti, perchè siano veramente ispirate al modello biblico della Chiesa delle origini. Preghiamo:

Per i giovani dei nostri gruppi ecclesiali, perchè si accostino con frequenza all’eucaristia, e da essa siano stimolati a una più profonda comunione tra di loro e a una disponibilità maggiore verso tutti. Preghiamo:

Per noi che partecipiamo all’Eucaristia, perchè facciamo di essa una rinnovata esperienza di comunione trinitaria ed ecclesiale. Preghiamo:


O Padre, che continui ad attrarre al tuo Figlio coloro che si lascino ammaestrare direttamente da te e dalla tua Parola, fà che nessun ostacolo c’impedisca di partecipare pienamente al dono di comunione eucaristica offerto per la vita del mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (9, 13-21)

«Devi profetizzare ancora su molti popoli…»

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Efrem, diacono
  
(Disc. sul Signore, 3-4. 9; Opera, ed. Lamy, 1, 152-158. 166-168)


La croce di Cristo, salvezza del mondo

Venerdì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Sia che io possa o no accostarmi all'Eucarestia, l'esercizio spirituale di oggi è il rinnovarmi nella fede in questo enorme dono, con l'entrare nei sentimenti di Gesù. E' con la tenerezza, la misericordia, la pazienza di Gesù che mi rapporterò oggi a chi dovrò avvicinare.  



INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per tutti gli uomini nei quali Cristo continua ad essere umiliato e oppresso, perchè, dopo la partecipazione alle sue sofferenze, giungano alla gioia vittoriosa della sua risurrezione.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Tu vuoi onorare il corpo del Salvatore? Non onorarlo con paludamenti di seta in chiesa, mentre fuori lo lasci intirizzito dal freddo e nudo. Colui che ha detto: «Questo è il mio corpo» e che con la sua parola ha operato la cosa, quegli ha detto: «Mi avete visto affamato e non mi avete dato da mangiare. Ciò che non avete fatto a uno dei più umili, lo avete rifiutato a me!». Onoralo dunque dividendo il tuo patrimonio con i poveri: perché a Dio non occorrono calici d'oro, ma anime d'oro. San Giovanni Crisostomo

 

Mese di Maggio 2017

Fioretto: Unito a Maria, mi eserciterò a «leggere» l'apparente assenza di Gesù dalla mia vita, come un suo dono

Giaculatoria: Maria, regina del paradiso, prega per noi.

 

 

 

 

Venerdì 5 Maggio 2017

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina:

- Sua Beatitudine Em.ma il Card. Béchara Boutros Raï, O.M.M., Patriarca di Antiochia dei Maroniti (Libano);

- Em.mo Card. Patrick D’Rozario, C.S.C., Arcivescovo di Dhaka (Bangladesh);

- S.E. Mons. José Raúl Vera López, O.P., Vescovo di Saltillo (Messico);

- Comunità del Pontificio Collegio Pio Romeno di Roma.

 

MESSA MATTUTTINA A SANTA MARTA

“C’è chi usa la rigidità per coprire debolezze, peccati, malattie della personalità e per bastonare; ipocriti dalla doppia vita”. Lo ha affermato Papa Francesco nell’omelia della Messa di oggi, venerdì della III settimana di Pasqua, nella Cappella della residenza di Casa Santa Marta. Nella sua meditazione Bergoglio ha ricordato che “Saulo (il nome di battesimo di san Paolo, ndr) era rigido ma onesto; oggi nella Chiesa tanti sono caduti nella tentazione della rigidità. Alcuni sono buoni, ma altri no. Saulo a Damasco voleva condurre in catene uomini e donne cristiani. Almeno lasciava vivi i bambini. Oggi nemmeno questo! Dopo l’incontro con Cristo e con il suo linguaggio di mitezza, lo zelante e rigido Saulo cominciò a predicare la nuova via”.

 

Oggi, 4 Maggio, la Chiesa ricorda San Floriano PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 04 Maggio 2017 07:22

 

La notizia più antica su questo santo si trova in un atto di donazione dell'ottavo secolo. Verso la metà dello stesso secolo fu composta una «Passio», che ricalca quella di sant'Ireneo vescovo di Sirmio, ma che ha delle particolarità proprie; poco dopo il suo nome fu inserito nei codici del Martirologio Geronimiano e nel Martirologio di Lione. Attraverso quindi i martirologi storici la sua festa è passata anche nel Romano, in cui è ricordata il 4 maggio, data tradizionale della sua morte. Secondo il racconto della passio, Floriano era un veterano dell'esercito romano che viveva a Mantem presso Krems. Avendo saputo che Aquilino, preside del Norico Ripense, durante la persecuzione di Diocleziano, aveva arrestato a Lorch quaranta cristiani, desiderando di condividerne la sorte si recò in quella città. Prima di entrarvi, però, si imbatté in alcuni soldati, ai quali manifestò di essere cristiano; fu perciò arrestato e condotto dal preside, il quale non riuscendo a farlo sacrificare agli dei, lo fece flagellare e quindi lo condannò a essere gettato nel fiume Enns con una pietra al collo: la sentenza fu eseguita il 4 maggio 304. Il corpo del martire fu, in seguito, ritrovato e seppellito da una certa Valeria.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         8, 26-40

Il Signore apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.

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Salmo responsoriale

Rit. Acclamate Dio, voi tutti della terra.           dal salmo 65

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 44-51

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.


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Meditiamo insieme


Gesù afferma che nessuno può raggiungerlo se non è attirato dal Padre. Non possiamo avvicinarci al mondo della fede senza esserne attirati dal Padre. È sua l'iniziativa, è Dio che ha piantato nel nostro cuore la nostalgia della sua presenza, l'ansia della pienezza. Rischiamo di vedere la fede come il risultato di uno sforzo: è nostra iniziativa, nostra conquista, nostro merito. Ascolto la Parola, mi metto a pregare, frequento la Messa, ma sono io a condurre il gioco. Chi fa l'esperienza di Dio, invece, ha chiarissima l'impressione che più ci si avvicina alla verità e più i giochi si ribaltono: è Dio a condurre la mia vita e la stessa fede che ho nel cuore e che cresce non è il risultato di uno sforzo ma di un abbandono, di una fiducia che si allarga. La fede, che è anzitutto adesione, coinvolgimento, non è un sottile ragionamento che conduco fino a convincermi, ma un allentare le resistenze finché mi fidi. La fede non è cognizione ma incontro. Agostino, parla dell'essere attirati da Dio con parole dense di poesia: "Ci hai fatto per te, Signore, e il nostro cuore è senza risposo finché non dimora in Te". Gesù mette le carte in tavola: questa conoscenza questo incontro è per sempre, è eterno, là dove l'eternità non è una noiosa giornata senza fine, ma uno stato di vita finalmente vissuto in pienezza. Eternità iniziata il giorno del nostro concepimento e che cresce (ma cresce?) fino alla nuova dimensione dopo la morte.

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Preghiamo insieme


Nell'Eucaristia, Gesù si dona a noi come la carne immolata per la vita del mondo. Con la fede in questo mistero di redenzione, preghiamo dicendo:

Attiraci verso il tuo Figlio, o Padre.

Padre misericordioso, che chiami alla salvezza mediante la partecipazione al mistero di morte e di vita di Cristo, dona ai battezzati di riscoprire il significato e il valore del loro battesimo come sigillo della fede. Preghiamo:

Padre buono, che hai stabilito Gesù come Salvatore di tutti gli uomini, concedi che la sua bontà novella superi le barriere razziali, culturali e religiose. Preghiamo:

Padre santo, che continui a donarci la Parola che illumina, dà alla tua Chiesa di ispirare la catechesi alle pure sorgenti della Scrittura e dell'insegnamento apostolico. Preghiamo:

Padre giusto, che attendi con ansia il ritorno di coloro che si sono allontanati da te, rendici solleciti verso le situazioni di peccato e di ingiustizia del nostro ambiente. Preghiamo:

Padre nostro, che ci raduni attorno alla mensa del tuo Figlio, concedici di fare delle nostre eucarestie, soprattutto festive, una comunione di vita con il Cristo, feconda di sacrificio per il progresso del mondo. Preghiamo:


O Padre, che continui ad attrarre al tuo Figlio coloro che si lascino ammaestrare direttamente da te e dalla tua Parola, Fa' che nessun ostacolo c'impedisca di partecipare pienamente al dono di comunione eucaristica offerto per la vita del mondo.

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo      (9, 13-21)

La piaga della guerra

Seconda Lettura 

Dal Trattato «Contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo    (Lib. 5, 2, 2-3; SC 153, 30-38)

L'Eucaristia pegno di risurrezione

Giovedì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Oggi rifletto sull'amore del Padre che ci ha inviato suo Figlio. Gli dico davvero con amore: «Padre nostro!». E con gli altri mi comporto da vero fratello.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per il mondo intero, perchè accolga il felice annuncio di Cristo fatto pane per la liberazione e la vita perenne degli uomini.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Nessuno va al Signore se non è attirato. Non pensare di essere attirato tuo malgrado. La tua anima è attirata anche dall'amore. Dammi un cuore che ama, ed egli capirà ciò che io dico. Dammi un cuore che desidera, un cuore affamato e assetato che si sente in esilio in questa solitudine terrena, un cuore che sospira la fonte della sua eterna dimora ed egli confermerà ciò che dico. Sant'Agostino

 

 

Giovedì 4 maggio 2017

ore 9,30 Biblioteca privata: il Santo Padre riceve S. E. Daw Aung San Suu Kyi, Consigliere di Stato e Ministro degli Esteri della Repubblica dell’Unione del Myanmar.

 

Patti: nel basket lo «Sport È Cultura» ad un passo dall’impresa; a Maddaloni per chiudere la serie PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Mercoledì 03 Maggio 2017 11:17

Dopo la grandissima partita di sabato contro Maddaloni nella gara 1 dei playout (81-65), lo Sport È Cultura Patti è pronto per giocare il match che potrebbe chiudere definitivamente la serie, sancendo definitivamente la salvezza.

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Oggi, 3 Maggio, la Chiesa celebra la festa dei Ss. Filippo e Giacomo, Apostoli PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 03 Maggio 2017 07:31

 

L'apostolo Filippo e Giacomo il minore vengono ricordati lo stesso giorno poichè le loro reliquie furono deposte insieme nella chiesa dei Dodici Apostoli a Roma.
Filippo (primo secolo) era originario della città di Betsaida, la stessa degli apostoli Pietro e Andrea. Discepolo di Giovanni Battista, fu tra i primi a seguire Gesù e, secondo la tradizione, evangelizzò gli Sciti e i Parti.
Giacomo (primo secolo) era figlio di Alfeo e cugino di Gesù. Ebbe un ruolo importante nel concilio di Gerusalemme (50 circa) divenendo capo della Chiesa della città alla morte di Giacomo il Maggiore. Scrisse la prima delle Lettere Cattoliche del Nuovo Testamento. Secondo Giuseppe Flavio (37 circa - 103) fu lapidato tra il 62 e il 66. Tuttavia l'attendibilità del racconto è dubbia
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Prima lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi         15, 1-8

Il Signore apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.

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Salmo responsoriale

Rit. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.           dal salmo 18

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              14, 6-14

Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?


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Meditiamo insieme


Oggi festeggiamo due delle colonne su cui si fonda la nostra fede: Filippo e Giacomo, così splendidamente diversi nella loro avventura interiore e indicati come modelli per ogni cercatore di Dio. Riflettiamo sempre poco sulla splendida diversità dei dodici apostoli! Noi che vorremmo una Chiesa compatta, un pensiero unico, noi che mal sopportiamo le differenze nella nostra parrocchia... Filippo, è discepolo del Battista, e il nome greco ci fa supporre che fosse di origine meticcia, in contatto con i greci, quei pagani che sono ammirati dalla predicazione del Signore. Giacomo il minore è il cugino di Gesù, egli sostituirà l'altro Giacomo, primo apostolo ucciso, alla guida della comunità di Gerusalemme, e ci viene presentato come un apostolo decisamente conservatore. Un amico dei pagani e un amico dei giudei tradizionalisti fanno parte del primitivo gruppo dei discepoli, che meraviglia! E la Chiesa, per sottolineare questo fatto, li festeggia insieme... Sono come i due simboli, le due facce della Chiesa che, sempre, è chiamata a non svendere il prezioso tesoro del vangelo consegnatoci da Cristo e, nel contempo, a non arroccarsi o chiudersi al mondo. Che i due apostoli, così diversi nei loro percorsi interiori e nella loro esperienza, ci insegnino a difendere la diversità come un valore all'interno della Chiesa, senza adottare logiche mondane che tradiscono il grande sogno voluto dal Signore.

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Preghiamo insieme


Innalziamo la nostra preghiera a Cristo, rivelazione del Padre, fiduciosi che egli concederà tutto ciò che chiediamo. Diciamo insieme:  

 

Per intercessione degli apostoli, ascoltaci, Signore.

Hai posto nei vescovi l'eredità degli apostoli; fà che la loro dottrina ci illumini e il loro amore ci sostenga. Preghiamo: 
 

 

Tu, o Signore, hai scelto gli apostoli perchè portassero a tutti il vangelo della tua morte e risurrezione; aiutaci a restare sempre saldi in questa fede e a testimoniare con le opere. Preghiamo:
 
 

 

Tu hai dichiarato beati i puri di cuore; allontana da noi ogni doppiezza e inganno, e rendici veri e trasparenti. Preghiamo:
 
 

 

Molti popoli non hanno ancora ricevuto il messaggio cristiano; suscita numerosi apostoli che, spinti da amore e da zelo, portino a tutti gli uomini la salvezza del Cristo. Preghiamo: 
 

 

Per mezzo dei successori degli apostoli, hai fatto arrivare fino a noi il tuo vangelo; fà che la nostra comunità sia sempre fedele alla tradizione apostolica e docile al magistero della Chiesa. Preghiamo:

O Dio, nostro Padre, che rallegri la Chiesa con la festa degli apostoli Filippo e Giacomo, per le loro preghiere concedi al tuo popolo di comunicare al mistero della morte e risurrezione del tuo unico Figlio, per contemplare in eterno la gloria del tuo volto. 
 

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dagli Atti degli Apostoli   (15, 12-32)

Gli Apostoli nella Chiesa primitiva

Seconda Lettura  

Dal Trattato «Sulla prescrizione degli eretici» di Tertulliano, sacerdote  (Cap. 20, 1-9; 21, 3; 22, 8-10; CCL 1, 201-204

La predicazione apostolica

Ufficio della festa con parti proprie. Te Deum. All'Ora media antifona del tempo di Pasqua e salmi del mercoledì della III settimana.

 

 

Impegno di vita

Nella mia pausa contemplativa, oggi, prego il Signore di aiutarmi a conoscerlo più intimamente attraverso la Parola e l'Eucaristia, per percorrere sicuramente la strada che è Gesù.

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per i cristiani, perchè pieni di gioia e di Spirito Santo, appaiano come il popolo dei poveri che ha ricevuto gratuitamente la conoscenza d'amore del Padre.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora, in questo mio sforzo e in questa mia battaglia per aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del mio paese, Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire". Shahbaz Bhatti, ministro pakistano, martire a soli 42 anni

 

 

Giovedì 4 maggio 2017

ore 9,30 Biblioteca privata: il Santo Padre riceve S. E. Daw Aung San Suu Kyi, Consigliere di Stato e Ministro degli Esteri della Repubblica dell’Unione del Myanmar.

 

Oggi, 2 Maggio, la Chiesa celebra la memoria di Sant'Atanasio PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 02 Maggio 2017 07:02

 

Questo Padre e Dottore della Chiesa è il più celebre dei vescovi alessandrini e il più intrepido difensore della fede nicena contro l'eresia di Ario. Costui, siccome faceva del Verbo un essere di una sostanza diversa da quella del Padre e un semplice intermediario tra Dio e il mondo, praticamente negava il mistero della SS. Trinità. Sant'Atanasio nacque verso il 295 ad Alessandria d'Egitto da genitori cristiani i quali gli fecero impartire un'educazione classica. Discepolo di S. Antonio abate nella gioventù, si consacrò per tempo al servizio della Chiesa, Nel 325 accompagnò come diacono e segretario il suo vescovo Alessandro al Concilio di Nicea radunato dall'imperatore Costantino, nel quale fu solennemente definita la consostanzialità del Figlio con il Padre. Sant'Atanasio nel 328 fu acclamato dagli alessandrini loro pastore. Di lui dicevano: "E un uomo probo, virtuoso, buon cristiano, un asceta, un vero vescovo". Finché visse sostenne ovunque con un'attività traboccante i propugnatori della vera fede. Così impedì che i vescovi dell'Africa latina sostituissero il simbolo compilato a Nicea con quello di Rimini; spinse papa Damaso ad agire contro Ausenzio, vescovo ariano di Milano, e incoraggiò San Basilio, che cercava un appoggio per la pacificazione religiosa dell'oriente. Della produzione letteraria di Atanasio non esiste ancora un'edizione critica. Nelle sue opere si nota limpidezza e acutezza di pensiero, ma la materia trattata manca di ordine ed è resa pesante dalle frequenti ripetizioni e dalla prolissità.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         7, 51 - 8, 1a

Signore Gesù, accogli il mio spirito.

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Salmo responsoriale

Rit. Alle tue mani, Signore, affido la mia vita.           dal salmo 30

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 30-35

Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane del cielo.


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Meditiamo insieme


Gesù ha appena sfamato cinquemila capi-famiglia in quello che è il peggiore dei suoi miracoli, quello peggio interpretato. È fuggito quando la folla lo voleva fare re; ora, raggiunto dalla gente, inizia una feroce polemica con chi, invece di cercare Dio per Dio, lo cerca per avere la pancia piena. Gesù chiede di credere nelle sue parole, di fidarsi di lui e la gente cosa vuole da lui? Un segno! Un miracolo, l'ennesimo! Come se non fosse bastato sfamare una tale quantità di persone! Abbiamo sempre bisogno di segni della presenza di Dio, chiediamo sempre miracoli e apparizioni. Abbiamo una fede fragile, lunatica, scostante, altalenante. Invece di fidarci delle Parole del Signore, di imparare a leggere i tanti segni della sua presenza (anche oggi la nostra giornata è riempita di piccoli miracoli quotidiani...) corriamo dietro agli eventi straordinari che solleticano l'emozione senza convertire il cuore. Gesù, invece, viene per sfamare il nostro infinito desiderio di bene e di felicità, a nutrire la nostra anima, a colmare i nostri sogni. Gesù risorto si propone come orizzonte dell'intera vita, non come piccolo amuleto da tirare fuori nei giorni di difficoltà o di fame dell'anima!  

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Preghiamo insieme


Rivolgiamo la nostra preghiera a Cristo, buon pastore, che suscita sempre nella Chiesa uomini santi e sapienti, a guida e sostegno del suo popolo in cammino verso il regno eterno. Diciamo insieme:
Guida il tuo popolo, o Signore.

Perchè la Chiesa custodisca coraggiosamente il patrimonio delle verità rivelate e sappia comprenderle in maniera sempre più matura e viva. Preghiamo:

Perchè il mondo moderno, segnato dalla divisione e dalla confusione ideologica, trovi l'unità e la concordia attorno a Cristo e alla verità del suo vangelo. Preghiamo:

Perchè, sull'esempio di sant'Atanasio, sappiamo sopportare le contrarietà e le persecuzioni, con la forza della nostra fede in Cristo, ed essere così sempre più simili a lui. Preghiamo:

Perchè i predicatori e i catechisti siano animati da vera sapienza e carità, e aiutino gli uomini a conoscerti e ad amarti come vuoi tu. Preghiamo:

Perchè i giovani che si preparano al sacerdozio vivano con impegno il loro cammino, e sappiano unire alla serietà della preparazione teologica, un'adeguata maturità umana e vocazionale. Preghiamo:

Dio di infinita sapienza, che hai suscitato nella tua Chiesa il vescovo sant’Atanasio, intrepido assertore della divinità del tuo Figlio, fa’ che per la sua intercessione e il suo insegnamento cresciamo sempre nella tua conoscenza e nel tuo amore.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (8, 1-13)

I sette angeli che puniscono il mondo

Seconda Lettura  

Dai «Discorsi» di Sant'Atanasio, vescovo  (Disc. sull'incarnazione del Verbo, 8-9; PG 25, 110-111

L'incarnazione del Verbo


 
Martedì della III settimana, ufficio della memoria dal Comune dei dottori della Chiesa.

 

 

Impegno di vita

Oggi verificherò i miei desideri, la mia fame e la mia sete, alla presenza del "pane di Dio". 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Per gli increduli, perchè scoprendo in Cristo il pane di Dio per la vita del mondo, si convertano a una fede viva.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi è Gesù? Che cosa è per noi? La risposta: "Questo è il Pane vivente disceso dal cielo e capace di darci la vita". E' la rivelazione del significato profondo del Cristo (e perciò dell'uomo): una esistenza in dono. E' di questo che abbiamo bisogno, e sotto due aspetti. Noi siamo alla ricerca del dono di Dio per noi, ma siamo anche alla ricerca di qualcuno che ci faccia divenire dono, perché questo è il progetto per cui siamo fatti. Bruno Maggioni

 

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