NOTIZIE DI CRONACA
Patti: cassonetti dei rifiuti in fiamme PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Mercoledì 03 Febbraio 2010 21:17

Cassonetti dei rifiuti in fiamme nel territorio della frazione Monte al confine tra il comune di Patti e Montagnareale al bivio che conduce in contrada Landro. È accaduto intorno alle 20 di stasera, ignoti hanno appiccato fuoco ai numerosi contenitori ormai stracolmi da giorni di rifiuti. Stanno intervenendo i Vigili del Fuoco del distaccamento di Patti per scongiurare il propagarsi delle fiamme ed allentare l'enorme coltre di fumo che ha invaso le abitazioni vicini.

Librizzi: limitazione al transito sulla provinciale 126 PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Mercoledì 03 Febbraio 2010 17:18

Il dirigente del IV dipartimento – Viabilità 2° Distretto – Benedetto Sidoti Pinto, con ordinanza n. 8/2010, ha disposto la limitazione temporanea al transito, con istituzione del senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico, della Strada provinciale 126 al km. 3+500 circa, ricadente nel Comune di Librizzi (foto repertorio). Il provvedimento dirigenziale si è reso necessario al fine di evitare rischi e pericoli per la pubblica incolumità a persone e/o cose, a seguito del movimento franoso che ha interessato la sede stradale del tratto su indicato. Il provvedimento di chiusura ha effetto immediato e sarà reso noto al pubblico mediante l’apposizione di adeguata segnaletica a cura del tecnico responsabile e della ditta aggiudicatrice; gli stessi provvederanno al transennamento del tratto stradale interessato dai lavori di messa in sicurezza.

Patti: una città che affoga nei rifiuti PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Mercoledì 03 Febbraio 2010 08:58
Emergenza rifiuti anche a Patti. La città è invasa da cumuli di sacchetti, c'è un concreto rischio sanitario con i cassonetti ormai stracolmi. E' un momento davvero difficile, considerato la difficoltà per potere pagare il servizio di raccolta e di smaltimento, cioè il personale e le discariche. La cattiva gestione e in parte dall'evasione del pagamento della tia da parte di numerosi utenti, ha portato ad indebitamenti con l'impresa appaltatrice del servizio - Gesenu - e con i gestori delle discariche. Le conseguenze, subite in prima fila dagli operatori ecologici, ogni mese in agitazione per il tardato pagamento delle spettanze, si sono ovviamente riversate nella qualità del servizio, con lo scandaloso risultato dell'altalenante accumulo di montagne di rifiuti nelle strade dei centri mal serviti da Ato Me 2. Uno stato di cose, già grave di per sè stesso, viene adesso ancor più aggravato dalla decisione della Gesenu di rescindere il contratto con l'ATO, a causa del mancato pagamento delle competenze: l'impresa sostiene infatti d'avere accumulato, nei confronti di ATO ME 2 un credito di circa 37 milioni di euro e ciò le impedisce di far fronte alle spese. Ne risentono quindi le maestranze, che non possono essere pagate e che, peggio ancora, Gesenu ha deciso di licenziare. Nei giorni scorsi presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro di Messina, in un incontro tra le rappresentanze sindacali e quella dell'impresa appaltatrice, s'è dovuto capire che la decisione di Gesenu è categorica e che la crisi è ormai in atto, in quanto l'ATO non si sente in grado di farsi carico del peso che l'Azienda non intende più accollarsi: non può cioè assumere i 156 lavoratori lasciati allo sbando e non è attrezzato per la raccolta e il trasporto della spazzatura. È necessario che i Comuni si attivino intanto per l’approvazione delle tariffe e, vista l’emergenza, per attingere al fondo di rotazione regionale per assicurare gli stipendi ai lavoratori e il regolare svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti per il periodo di transizione sino all’assegnazione del nuovo bando che dovrebbe avvenire in circa sei mesi.
Patti: un giovane universitario in arresto PDF Stampa
Martedì 02 Febbraio 2010 18:58

A Sinagra i militari della locale Stazione Carabinieri, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per danneggiamento aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale, il giovane Alessio Faranda, 20 anni il prossimo 13 febbraio, nato a Patti, residente a Capo d'Orlando. Il giovane Faranda era in una sala giochi di Sinagra quando ha cominciato ad andare in escandescenza e non solo ha picchiato un ragazzo del luogo, ma ha anche danneggiato gli arredi del locale pubblico ed una porta. Alcuni cittadini hanno chiamato il 112 ed immediatamente è giunta sul posto la pattuglia dei Carabinieri di Sinagra che ha subito rintracciato il giovane, nel frattempo allontanatosi per le vie limitrofe del paese. All’arrivo dei militari il Faranda ha rifiutato di sottoporsi a controllo opponendo resistenza. E’ stato dunque tratto in arresto e trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma in attesa del processo con rito direttissimo che si è celebrato innanzi al Giudice del Tribunale di Patti nella mattinata odierna. L’arresto è stato convalidato dal Giudice che ha disposto per lui la rimessa in libertà. 

 

Patti: salviamo la Villa Romana PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 02 Febbraio 2010 15:55
Visione quasi surreale del degrado e sterile abbandono della Villa Romana a Patti. Un grido di vero allarme da parte della giovane pattese Anna Ricciardi che negli anni si è fatta sempre portavoce dei problemi della Villa Romana, creando sul famoso portale Facebook un punto di incontro e denunciare i gravi danni in cui versa da tempo la Villa Romana: "uno scenario di desolazione con pozzanghere di acqua piovana, afferma Anna Ricciardi, gravitavano con inaudita naturalezza sui mosaici incrementati dalla pioggia che viene giù dai buchi del tetto, "ultramoderno" ma fatiscente, tesori nascosti da un coltre di terra e detriti che circondano la villa da ogni angolo,i tasselli sparsi qua e là a poco a poco nascondono i sapienti disegni e le storiche immagini. Non basta la sensibilità mostrata da studiosi del luogo e da coloro i quali ogni giorno hanno già mostrato la loro sensibilità e alto senso di civiltà, conclude Anna Ricciardi, la protesta perchè quel grido diventi un coro unanime di chi non giustifica questa intollerabile non curanza di tutti coloro che dovrebbero salvaguardare il  patrimonio artistico e culturale della Villa Romana".  Esiste un contenzioso tra la ditta che ha eseguito i lavori di ristrutturazione e la sopraintendenza. Intanto i pannelli volano, l'acqua ristagna e l'indifferenza resta sovrana.
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