Vertenza AtoMe2/Gesenu: per i sindacati una querelle che penalizza solo lavoratori e cittadini |
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Mercoledì 27 Gennaio 2010 09:30 |
È giunto il momento di scrivere la parola fine a questa vicenda che si trascina ormai da troppo tempo”. È quanto sostiene il segretario provinciale della Fit Cisl di Messina, Enzo Testa, sul braccio di ferro in corso tra Ato Messina 2 e Gesenu. Una vicenda che vede come unici penalizzati i lavoratori e i cittadini. “Sono proprio i cittadini e i lavoratori a chiedere che si ponga fine a questa situazione – aggiunge Testa – i primi esasperati da una pessima qualità del servizio di raccolta dei rifiuti e i lavoratori, che devono ancora percepire lo stipendio di dicembre, dalla mancanza di certezza occupazionale. Bisogna mettere fine ai tatticismi dell’azienda che dopo aver incamerato oltre 550mila euro dall’Ato2 non ha pagato gli stipendi, ma anche all’indecisione dell’Ato che, nelle more del percorso che porterà al nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio, deve convincersi a svolgere, suo malgrado, un ruolo primario passando anche al pagamento diretto delle maestranze per assicurare continuità e regolarità al servizio, considerata la ormai insanabile frattura con la Gesenu”. Per la Fit Cisl di Messina l’appuntamento decisivo è fissato il per il 2 febbraio. “Bisogna far presto – conclude il segretario provinciale della Fit – e l’incontro all’Ufficio Provinciale del Lavoro convocato per discutere del licenziamento in blocco di tutto il personale della Gesenu deve rappresentare il primo passaggio formale di un percorso che deve portare nel più breve tempo possibile all’affidamento del servizio a un’altra società. Ci aspettiamo, quindi, che immediatamente dopo l’incontro del 2 febbraio si attivi immediatamente il bando di gara europeo per l’affidamento del servizio e chiudere al più presto la querelle”. |
Montagnareale: la giornata della memoria |
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Scritto da Redazione
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Martedì 26 Gennaio 2010 08:57 |
L’Amministrazione Comunale organizza presso la Sala Convegni di S. Sebastiano, domani, mercoledi 27 gennaio 2010, in occasione della ricorrenza del “ Giorno della Memoria”, un evento teatrale dal titolo “ Un Sorriso per Anna”. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 9.30 e seguirà la presentazione delle attività e dei lavori degli alunni della scuola Primaria e secondaria del 3°Istituto Comprensivo “ L. Radici” La Cittadinanza è invitata a partecipare. Il responsabile del servizio Antonietta Pizzo ed il Sindaco di Montagnareale Anna Sidoti. |
Patti: Nino Lo Jacono lancia un nuovo allarme sui danni alla Villa Romana |
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Scritto da Redazione
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Lunedì 25 Gennaio 2010 10:10 |
Nonostante le innumerevoli segnalazioni, nulla si è fatto per eliminare i gravi inconvenienti alla tettoia che copre la villa romana di Patti. La pioggia che in queste ultime settimane ha interessato questo territorio, sta provocando danni gravissimi ai mosaici che subiscono anche parziali dilavamenti di fanghiglia dai pendii .Sulla questione abbiamo sentito lo studioso di storia locale Nino Lo Iacono. “ E’ inconcepibile come un monumento così importante per la Sicilia non venga mantenuto con il rispetto e l’attenzione che richiede. La villa romana di Patti è considerata dagli archeologici mondiali una singolare ed unica costruzione architettonica di quel periodo. Ha mosaici realizzati da artisti locali di una bellezza e unica, come rara è l’ampiezza degli spazi a partire dal peristilio. Tutte queste peculiarità pare non siano sufficienti a scuotere gli organi interessati, in primis la soprintendenza di Messina, l’Assessorato regionale ai BB.CC., a porre in essere tutte quelle iniziative utili ad eliminare gli inconvenienti segnalati. La cosa peggiore è che la tettoia che fa acqua, per dirla tutta, è stata collaudata pochi mesi fa e che da subito ha mostrato la sua fragilità e l’inidoneità alle sollecitazioni eoliche. Resta il fatto grave che nell’apparente disinteresse di chi dovrebbe salvaguardare i monumenti , i mosaici continuano a subire danni e la villa in generale appare abbandonata alle aggressioni costanti degli agenti atmosferici e delle acque che ruscellano nei terreni circostanti senza alcuna regimentazione.” Alla luce di quanto detto si auspica che gli organi chiamati alla tutela ed alla gestione dei beni culturali ed in particolare dei siti archeologici che sono i più esposti all’usura del tempo, adottino immediatamente tutte quelle iniziative atte non solo a riparare la tettoia ma a prevenire il ripetersi degli inconvenienti. La continua asportazione di pannelli richiede una revisione dell’intera copertura. Anche il Comune di Patti che nei mesi scorsi ha effettuato investimenti sul monumento attingendo al proprio asfittico bilancio, ha il diritto-dovere di chiedere con forza che venga posto fine a questa inaudita situazione".
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