Cronaca


Un anno fa la scomparsa di Biagio Conte, un fratello che ha speso la sua vita per Cristo e i fratelli Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 12 Gennaio 2024 08:30

“Un uomo che ha fatto della preghiera fiduciosa nel suo Dio la bussola, la stella polare, della sua esistenza”.  Così l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, durante i funerali, ricordava Biagio Conte, missionario laico fondatore della Missione Speranza e Carità morto il 12 gennaio di un anno fa. In un dialogo con il Padre, il presule apriva il suo discorso ringraziandolo “per il dono di un fedele laico cristiano, il dono di un fratello che ha creduto in te fino in fondo”. “Ti ringraziamo per avercelo fatto incontrare – ha aggiunto -. Noi siamo gli incontri che facciamo”. L’arcivescovo ricordava, quindi, gli incontri di fratel Biagio, con umili e potenti. “I suoi occhi pieni di cielo ‘de te altissimo portavano e portano significazione'”, affermava citando San Francesco d’Assisi che lo ha ispirato. “Camminava lungo le nostre strade per donarci con il suo sorriso la preferenza per i poveri. Quel sorriso, o Padre, portava la tua presenza”. Continuando a ricordare il sorriso del missionario laico, il presule ha detto che “non era il sorriso di circostanza o il sorriso bonario di chi non discerne, ma il sorriso di chi comprende il faticoso travaglio del mondo”. “Su tutte le creature predilige quelle che gli altri dimenticano, i più poveri, quelli che si smarriscono e sono alla ricerca di una via altra – ha aggiunto mons. Lorefice -. E l’ingiustizia non sarà l’ultima parola. Il male e il male mafioso non sarà l’ultima parola. Fratel Biagio era un lottatore, un mite e potente lottatore. Lottava con l’arma del digiuno per tendere al massimo la sua forza umile e non violenta, lottava così per insegnarci che è possibile lottare contro ogni violenza”. Ricordando le sue scelte radicali di vita, l’arcivescovo ha ribadito come “Fratel Biagio ha lasciato quello che aveva, lo ha dato ai poveri”. “Ha vissuto il dono di vivere da povero, con i poveri, per i poveri. Era pieno, era ricco e non aveva niente. Non gli mancava nulla: i poveri, la pace e la giustizia erano le sue passioni. C’era una certezza nel suo essere che veniva da un altrove. Per questo, era vivo e pino di vita anche nel letto che era diventata la sua croce”. Infine, il presule ricordava quanto Biagio Conte abbia  amato la sua Palermo: “Si è coinvolto nelle sue sofferenze e contraddizioni. Il dono che lascia su Palermo è un dono grande ma anche un compito grande”. La Fondatrice della Comunità «Nuovi Orizzonti» Chiara Amirante, nel suo messaggio di cordoglio, ricordava Fratel Biagio Conte come “un uomo che ha saputo spendere la sua vita per amore di Cristo e dei fratelli, definendolo “un povero tra i poveri”. “Una forte intesa spirituale ci univa e continuerà ad unirci”, aggiunge Amirante, a testimonianza di un profondo legame di stima e amicizia. Infine ringrazia “il Signore per il dono di questo fratello, che ha fatto della preghiera la stella polare della propria vita” e conclude con l’ultimo saluto: “Ti portiamo nel cuore”. Mi piace concludere con un pensiero del presidente Sergio Mattarella: “Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica. Il rimpianto e la riconoscenza nei confronti di Biagio Conte vanno espressi consolidando e sviluppando anche in futuro le sue iniziative affinché il ricordo della sua figura sia concreto e reale, così come è stato il suo esempio”.
La sua testimonianza di vita e di fedeltà al Vangelo rimarranno il prezioso testamento lasciato in eredità a tutti noi, lui che della povertà evangelica ne ha fatto un «abito» con cui rivestirsi e una bussola con cui orientare le sue scelte e il suo cammino.

La visita di Biagio Conte nella Cattedrale di Patti

Santo Stefano di Camastra: «Admirabile Signum», la mostra dei Bambinelli e il convegno sul patrimonio culturale materiale e immateriale nella tradizione natalizia siciliana Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 09 Gennaio 2024 11:03

"Ad ottocento anni dal presepe di Greccio che ha avuto come momento culminante la nascita del Bambino, questa mostra vuole ricordarci che il Signore Gesù debba nascere nelle nostre vite e vuole aiutarci a mantenere vivo il passato nel presente perché Cristo viene sempre. C'è quindi da un lato un'attualità di fede e dall'altro un richiamo alle nostre tradizioni e alla nostra cultura nel celebrare il Natale". Con queste parole mons. Guglielmo Giombanco ha visitato la mostra di Bambinelli della Diocesi di Patti che l'Ufficio diocesano dei Beni culturali ha allestito in questi giorni a palazzo Trabia di Santo Stefano di Camastra. Il 3 gennaio è stato anche ideato un convegno dal titolo "Il patrimonio culturale materiale e immateriale nella tradizione natalizia siciliana". Don Stefano Brancatelli, docente all'Istituto Teologico San Tommaso di Messina, ha ricercato le origini della tradizionale novena cantata siciliana "U viaggiu dulurusu", l'arch. Nuccio Lo Castro, docente di Storia dell'arte, ha illustrato la raffigurazione del Natale nelle opere artistiche del Messinese mentre il prof. Sergio Bonanzinga dell'Università di Palermo ha trattato dei Riti musicali del Natale in Sicilia. L'interessante serata è stata resa ancor più piacevole dall'esecuzione di canti da parte del coro dei giovani animatori parrocchiali di Santo Stefano di Camastra e di nenie eseguite con antichi strumenti musicali da parte del maestro Rosario Altadonna.

Patti: il 15 gennaio la premiazione del concorso “Ricordando Rossella e Massimo” Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 09 Gennaio 2024 10:00

Lunedì 15 gennaio, alle ore 9, nella sala conferenze di Piazza Mario Sciacca a Patti, si terrà la cerimonia di premiazione della quattordicesima edizione del concorso “Ricordando Rossella e Massimo”, promosso e organizzato dall’Istituto Comprensivo “Pirandello”, diretto dalla professoressa Clotilde Graziano. Come sempre, lo scopo principale del concorso, che ha coinvolti istituti di ogni ordine e grado, è stato quello di sensibilizzare alla donazione degli organi, nel nome di Rossella Rampulla, docente di Educazione Fisica, prematuramente scomparsa, a causa di un aneurisma cerebrale, il 14 dicembre 2009, a 47 anni, e il marito, Massimo Busco, architetto e docente, morto a causa del covid, il 13 aprile 2022. Col dono degli organi di Rossella quattro persone sono “tornate a vivere”; anche il marito Massimo, che per anni è stato l’anima del concorso, aveva ricevuto il dono di un cuore. Il ricordo di entrambi è sempre molto vivo in chi ha avuto la gioia di conoscerli e ha avuto modo di apprezzarli. Il concorso era suddiviso in tre sezioni: la prima per gli alunni delle Scuole Primarie, la seconda per quelli della Secondaria di Primo Grado, la terza per quelli della Scuola Secondaria di Secondo Grado, chiamati a presentare una coreografia o un brano musicale, sul significato del dono. La premiazione sarà preceduta da un incontro-dibattito sul tema della donazione, che si aprirà con una coreografia proposta da alcune alunne dell’istituto “Pirandello”, accompagnate dal violino di Giada Lapa e dalla voce di Matilde Presti. Quindi porgeranno il saluto il sindaco Gianluca Bonsignore, l’assessore comunale all’Istruzione Federico Impalà e la dirigente dell’istituto “Pirandello” professoressa Clotilde Graziano. Interverranno la dottoressa Annalisa Arrigo, Dirigente Medico Anestesia e Rianimazione dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti, referenti Crt (Centro Regionale Trapianti) per la donazione di organi e tessuti; il dottore Francesco Puliatti, Dirigente e Coordinatore donazioni e trapianti di organi e tessuti del Policlinico di Messina; il professore Vittorio Cannata, Presidente dell’Aido del gruppo comunale di Milazzo “Alba Munafò” e don Enzo Smriglio, parroco di Acquedolci, per un ventennio arciprete della Basilica Cattedrale di Patti. Prevista anche la testimonianza di Maurizio Munafò, padre di Alba. Morta in un incidente sull’A20 il 7 febbraio 2009, a soli 21 anni. “Il nostro istituto – sottolinea la professoressa Mariella Scardino, “anima” infaticabile del concorso – anche quest’anno ha voluto ricordare due insegnanti che hanno lasciato il segno nella comunità scolastica. Il concorso ha riscosso un’ampia partecipazione, per cui ringraziamo tutti per aver dimostrato grande spirito di condivisione dell’iniziativa e averne colto il senso profondo”.

«Admirabile Signum» Stampa
Scritto da Redazione   
Lunedì 08 Gennaio 2024 11:33

"Ad ottocento anni dal presepe di Greccio che ha avuto come momento culminante la nascita del Bambino, questa mostra vuole ricordarci che il Signore Gesù debba nascere nelle nostre vite e vuole aiutarci a mantenere vivo il passato nel presente perché Cristo viene sempre. C'è quindi da un lato un'attualità di fede e dall'altro un richiamo alle nostre tradizioni e alla nostra cultura nel celebrare il Natale". Con queste parole mons. Guglielmo Giombanco ha visitato la mostra di Bambinelli della Diocesi di Patti che l'Ufficio diocesano dei Beni culturali ha allestito in questi giorni a palazzo Trabia di Santo Stefano di Camastra. Il 3 gennaio è stato anche ideato un convegno dal titolo "Il patrimonio culturale materiale e immateriale nella tradizione natalizia siciliana". Don Stefano Brancatelli, docente all'Istituto Teologico San Tommaso di Messina, ha ricercato le origini della tradizionale novena cantata siciliana "U viaggiu dulurusu", l'arch. Nuccio Lo Castro, docente di Storia dell'arte, ha illustrato la raffigurazione del Natale nelle opere artistiche del Messinese mentre il prof. Sergio Bonanzinga dell'Università di Palermo ha trattato dei Riti musicali del Natale in Sicilia. L'interessante serata è stata resa ancor più piacevole dall'esecuzione di canti da parte del coro dei giovani animatori parrocchiali di Santo Stefano di Camastra e di nenie eseguite con antichi strumenti musicali da parte del maestro Rosario Altadonna.

Da oggi a mercoledì i Vescovi di Sicilia riuniti a Palermo per la sessione invernale dei lavori della Conferenza Episcopale Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 08 Gennaio 2024 09:25

Si svolge a Palermo da oggi lunedì 8 a mercoledì 10 gennaio la Sessione invernale dell’Assemblea dei Vescovi della Conferenza Episcopale Siciliana. I Presuli delle 18 diocesi dell’Isola si incontreranno per discutere i diversi punti all’ordine del giorno predisposti dal Consiglio di Presidenza.

Dopo la consueta lettura e approvazione del Verbale della seduta precedente e le comunicazioni del Presidente, mons. Antonino Raspanti vescovo di Acireale, il Segretario, mons. Guglielmo Giombanco, Vescovo di Patti, terrà una comunicazione sulla Visita ad Limina che i Vescovi di Sicilia svolgeranno a Roma alla fine di aprile. Altri punti che saranno affrontati, la Facoltà Teologica di Sicilia, la verifica e le eventuali proposte dopo la celebrazione dell’Assemblea sinodale ecclesiale del 13 -14 ottobre 2023 della quale relazionerà mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina; un aggiornamento sul pellegrinaggio ad Assisi per l’offerta dell’olio per la lampada votiva che arde sulla tomba di San Francesco programmato per il 3-4 ottobre 2024, a cura di mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone. Nel corso della sessione è prevista la presenza del Dott. Andrea Monda, del Dicastero Vaticano per la Comunicazione, il quale presenterà le prospettive del Quotidiano «L'Osservatore Romano» di cui è direttore. Inoltre Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù, delegato per la Pastorale Sociale, presenterà alcune proposte sul clima e sulla salvaguardia del creato. I vescovi incontreranno i rappresentanti dell’Associazione «Agorà» sulle problematiche inerenti le Scuole Cattoliche in Sicilia e discuteranno sugli esiti dell’incontro, del 10 e 11 novembre scorso, tra Mons. Luigi Testori, gli Economi diocesani e i Presidenti degli Istituti diocesani del Sostentamento del Clero e la proposta di un coordinamento regionale per il superamento delle problematiche degli IDSC. È inoltre prevista la nomina dei membri indicati per Commissione paritetica del Protocollo sulla legalità tra Conferenza Episcopale Siciliana e la Commissione antimafia della Regione Sicilia.

Mons. Guglielmo Giombanco presenterà per l’approvazione il bilancio preventivo della CESi per l’anno 2024.

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