Patti: Il Partito Democratico "insorge"; no alla privatizzazione dell'acqua |
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Giovedì 19 Novembre 2009 16:09 |
La Sezione di Patti del Partito Democratico, a seguito dell’approvazione delle norme che obbligano i Comuni alla “privatizzazione” dell’acqua entro il 31/12/2010, chiederà al Consiglio Comunale, tramite i propri consiglieri, di modificare lo statuto ribadendo che l’acqua non è “privatizzabile”.
L’attuale esperienza degli ATO rifiuti ci fa dubitare della bontà dei nuovi “ATO idrici”. L’esperienza delle Province di Enna e Caltanissetta, che hanno già dato corso a tale “privatizzazione”, evidenzia un aumento spropositato delle tariffe a fronte di un peggioramento del servizio.
L'acqua è un bene comune fondamentale all'esistenza di tutti gli esseri viventi.
L’accesso all'acqua è un diritto umano inalienabile e inviolabile.
Per questi motivi la gestione non può essere affidata ai privati che hanno quale obiettivo primario la massimizzazione del profitto.
Tutto questo comporterà notevoli aumenti delle bollette dell’acqua.
Il PD di Patti agirà a tutela dei cittadini attraverso ogni mezzo possibile a scongiurare la creazione di nuovi ATO, ivi compresa l’adesione al referendum abrogativo della norma.
I Consiglieri del PD La Macchia, Gigante, Lembo, Mobilia e Tripoli proporranno al Consiglio Comunale di porre in atto tutti quei provvedimenti necessari a tutelare il diritto dei cittadini alla disponibilità ed all’accesso all’acqua, nonché di modificare lo Statuto Comunale introducendo i seguenti articoli:
Art. 60 bis – Beni Comunali
Il Comune riconosce nell’acqua e nell’aria il valore di bene comune insostituibile per la vita e, pertanto, non assimilabile a valore economico commerciale. L’acqua e l’aria vanno salvaguardate e sottratte a logiche speculative di tipo economico nonché ai rischi sempre più incombenti di inquinamento e alterazione della risorsa. La proprietà e la gestione della risorsa idrica deve essere pubblica e di tipo partecipativo da parte della comunità. Il Comune assicura il diritto universale all’acqua potabile attraverso la garanzia dell’accesso individuale e collettivo dei cittadini alla risorsa. Lo sfruttamento delle risorse naturali (vento,sole,geotermia) per fini energetici deve comportare una giusta remunerazione degli investimenti effettuati nonché riflessi economici,sociali e ambientali positivi per la comunità insediata nel territorio che offre tali risorse.
Articolo 61 bis – Gestione del servizio idrico
Il servizio idrico integrato viene dichiarato servizio pubblico locale senza scopo di lucro. La gestione del servizio idrico integrato nonché l’uso e la proprietà delle reti devono essere pubbliche e di competenza del Comune. Il Comune esercita la gestione del servizio idrico integrato direttamente o a mezzo azienda speciale anche in forma associata con altri Comuni avuto riguardo all’assetto del bacino idrografico di riferimento. Gli utenti partecipano alla copertura dei costi di gestione del servizio idrico integrato fino ad un massimo del 100% dei costi di gestione calcolati al netto degli investimenti e secondo fasce di consumo e tipologia di utenza, prevedendo minori costi per le utenze domestiche riferite alle residenze primarie e tariffe progressive per i consumi più elevati e per usi diversi.
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Librizzi: La vicenda Gal Nebrodi entra in Consiglio Comunale |
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Martedì 17 Novembre 2009 21:50 |
La vicenda GAL Nebrodi è stata al centro del dibattito nell’ultima riunione del consiglio comunale di Librizzi tenutasi all’interno del plesso scolastico di contrada Sant’Opolo. L’assise cittadina ha dovuto valutare e poi decidersi circa l’adesione del comune di Librizzi al nuovo gruppo d’azione locale chiamato «Insieme per i Nebrodi» che dovrebbe riunire tutti i comuni “scissionisti” ovvero quelli che al momento hanno ritenuto opportuno chiamarsi al di fuori dal GAL Nebrodi plus, il gruppo d’azione locale presieduto da Calanna. Come è noto da giorni si stanno consumando dissidi tra la presidenza dell’associazione GAL Nebrodi plus e l’assemblea del partenariato pubblico e privato che lo scorso 29 ottobre, dopo vari appelli al dialogo rivolti a Calanna, ha deciso di autodeterminarsi e di riunirsi a Brolo per approvare uno schema di statuto per la costituzione di un nuovo Gal. I sindaci dell’assemblea, tra cui spicca il ruolo del primo cittadino librizzese, Renato Cilona, nominato delegato per il partenariato pubblico, hanno contestato fortemente la gestione Calanna parlando di presunte irregolarità e forti ritardi nella predisposizione del PSL, il piano di sviluppo locale che tra pochi giorni dovrà essere presentato all’Assessorato regionale all’agricoltura. Per questo i sindaci “scissionisti” hanno deciso di redigere autonomamente uno schema di statuto per la costituzione di un nuovo Gruppo d’azione locale chiamato “Insieme per i Nebrodi” dove, secondo Cilona, tutti i partner pubblici e privati avranno pari diritti e pari doveri senza disparità di trattamento. Intanto anche l’associazione Gal Nebrodi plus ha predisposto un altro schema di statuto che ha inviato a tutti i consigli comunali invitando ad approvarlo con rapidità. Una lotta all’ultimo quartiere, quindi, quella che si sta combattendo tra le due formazioni che in teoria dovrebbero gestire i fondi previsti dalla nuova programmazione comunitaria (P.S.R. 2007-2013 Approccio LEADER) quantificati in poco meno di 8 milioni di euro. L’organizzazione dei Gal per il comprensorio dei Nebrodi (da Tusa a Montalbano Elicona) al momento scorre su due binari distinti: uno per l’associazione Gal Nebrodi plus presieduta da Calanna e uno per i 36 sindaci “scissionisti” che con il loro schema di statuto mirano alla costituzione di un nuovo Gal. Al momento sono diversi i comuni i cui consigli comunali hanno deciso di aderire a quest’ultimo in qualità di soci versando una quota pari a mille euro. Anche il comune di Librizzi ha deciso di approvare lo schema di statuto e di formulare la propria adesione. Il consiglio ha votato favorevolmente dietro il forte invito di Cilona che, come detto, è uno tra i sindaci che ha incoraggiato l’assemblea del partenariato pubblico/privato a intraprendere una via autonoma. L’opposizione consiliare si è dimostrata scettica su questa iniziativa autonoma dei 36 sindaci e per questo si è astenuta dalla votazione. D’altronde lo stesso Cilona ha affermato che al momento non c’è nessuna certezza su quale sarà alla fine il Gruppo d’azione locale investito dalla Regione della gestione dei fondi. Per il resto l’assemblea civica librizzese si è occupata della variazione del bilancio 2009 legata all’esigenza di pagamento di tre debiti fuori bilancio ammontanti in totale a 12mila euro e della relazione annuale del sindaco sull’attività svolta nell’ultimo anno.
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Librizzi: oggi (ore 17), torna a riunirsi il Consiglio Comunale |
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Lunedì 16 Novembre 2009 08:53 |
Il Presidente del Consiglio Comunale di Librizzi, Nunzio Scaglione, ha disposto la convocazione in sessione ordinaria del civico consesso per oggi, Lunedì 16 Novembre, ore 17, che si terrà nei locali dell'ex plesso scolastico in Contrada Murmari - S. Opolo, per la trattazione dei seguenti punti all'ordine del giorno; Lettura ed approvazione verbali della precedente seduta; Bilancio 2009 - variazione bilancio P.S.R. Sicilia 2007-2013 Asse IV Attuazione dell'Approccio Leader - Adesione del Comune di Librizzi, in qualità di socio, alla costituenda nuova società "Gal Insieme per i Nebrodi" - Approvazione dello schema di Statuto; Assestamento generale e salvaguardia equilibri 2009 e pluriennale 2009-2011; Relazione annuale periodo 2008/2009 sull'attività svolta dal Sindaco e dalla Giunta Municipale. |
Patti: Reperire i fondi necessari per l'ultimazione dello scorrimento veloce Patti – Francavilla |
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Venerdì 13 Novembre 2009 09:44 |
Il Presidente del Consiglio Salvino Fiore non ha inteso, come invece prevede il regolamento del Consiglio provinciale ponendo limiti nei venti giorni dalla presentazione della proposta, di convocare opportuna seduta di Consiglio. A distanza di oltre un anno dalla presentazione della richiesta di convocazione di un Consiglio Provinciale sull’ipotesi del completamento della strada a scorrimento veloce Patti – Francavilla, La proposta sottoscritta da oltre venti Consiglieri Provinciali è nata a seguito dell’incontro dello scorso 18 Ottobre convocato dal Presidente del consorzio intercomunale Tindari – Nebrodi, tenuto nei locali del Comune di Patti tra Consiglieri Provinciali ed gli Amministratori dei Comuni di Patti, Gioiosa Marea, Montagna Reale, Librizzi, Montalbano, S Piero Patti e Sinagra, per discutere dell’ipotesi di completamento della strada a scorrimento veloce Patti – Francavilla. A seguito di quanto sopra, i Consiglieri Provinciali del Movimento per l’Autonomia in collaborazione con tutti i Consiglieri dei diversi schieramenti politici presenti in Consiglio Provinciale, hanno presentato il 20 Ottobre 2008 richiesta ai sensi dell’articolo 10 del regolamento del Consiglio Provinciale, di convocazione straordinaria del Consiglio con il seguente ordine del giorno: “Proposta di intervento del Presidente della Provincia Regionale di Messina, presso il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro alle Infrastrutture, il Ministro allo Sviluppo economico, il Presidente della Regione Sicilia e l’Assessore Regione Sicilia alle Infrastrutture, al fine di porre in essere quanto necessario per reperire i fondi necessari finalizzati all’ultimazione dello scorrimento veloce Patti – Francavilla”. Era prevista inoltre, la convocazione durante lo svolgimento della seduta, del Presidente della Provincia Regionale di Messina, dell’Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici, del Presidente del consorzio intercomunale Tindari - Nebrodi ed i sindaci dei Comuni di Patti, San Piero Patti, Piraino, Francavilla, Gioiosa Marea, Giardini, Montagnareale, Librizzi, Taormina, Montalbano e Sinagra. Pertanto palesata l’anomala e confusionaria gestione del Consiglio Provinciale da parte del Suo Presidente, e la linea di rimandare continuamente la trattazione di quest’importantissimo argomento, che di fatto può essere determinante per lo sviluppo socio-economico delle comunità interessate dal collegamento veloce, con in testa i comuni di Patti, Librizzi, S. Piero Patti e Francavilla, il Movimento per l’Autonomia ha deciso di porre in essere quanto nelle proprie possibilità, ipotizzando anche la richiesta d’intervento dell’Assessore Regionale agli Enti Locali e alla Famiglia, qualora il dott. Fiore perseveri nel non rispettare il regolamento del Consiglio Provinciale, e quindi eviti la convocazione dell’Aula per la trattazione di questo fondamentale argomento nell’interesse delle succitate comunità, e più in generale dell’intero territorio messinese. |
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