NOTIZIE DI POLITICA
Patti: anche il Pd dice no alla privatizzazione dell'acqua PDF Stampa
Scritto da Comunicato Stampa   
Giovedì 11 Febbraio 2010 14:59

La Sezione di Patti del Partito Democratico, ribadisce che nel prossimo Consiglio Comunale di domani, venerdì 12 febbraio, a seguito dell’approvazione delle norme che obbligano i Comuni alla “privatizzazione” dell’acqua entro il 31 dicembre 2010, chiederà al Consiglio Comunale, tramite i propri consiglieri, di modificare lo statuto ribadendo che l’acqua non è “privatizzabile” (punto all’ordine del giorno numero 5 “Gestione del servizio idrico integrato. Discussione in merito”). Si accoglie con vivo apprezzamento l’iniziativa similare che è stata successivamente intrapresa anche da alcuni consiglieri dell’opposizione. Si auspica che indipendentemente dalle posizioni politiche nazionali e regionali di riferimento di ciascuno, si possa giungere alla votazione di un documento unitario che ribadisca quanto espresso dai consiglieri e dagli assessori del PD nella mozione presentata: l'acqua è un bene comune fondamentale all'esistenza di tutti gli esseri viventi;  l’accesso all'acqua è un diritto umano inalienabile e inviolabile; l’acqua è un bene pubblico;  la gestione non può essere affidata ai privati che hanno quale obiettivo primario la massimizzazione del profitto. L’attuale esperienza degli ATO rifiuti ci fa dubitare della bontà dei nuovi “ATO idrici”. L’esperienza delle Province di Enna e Caltanissetta, che hanno già dato corso a tale “privatizzazione”, evidenzia un aumento spropositato delle tariffe a fronte di un peggioramento del servizio. Tutto questo comporterà notevoli aumenti delle bollette dell’acqua. Il  PD di Patti agirà a tutela dei cittadini attraverso ogni mezzo possibile a scongiurare la creazione di nuovi ATO, ivi compresa l’adesione al referendum abrogativo della norma. I Consiglieri del PD La Macchia, Gigante, Lembo, Mobilia e Tripoli e gli Assessori Gullo, Impalà e Mastronardi proporranno, rispettivamente al Consiglio Comunale ed alla Giunta, di porre in atto tutti quei provvedimenti necessari a tutelare il diritto dei cittadini alla disponibilità ed all’accesso all’acqua, nonché di modificare lo Statuto Comunale introducendo i seguenti articoli: Art. 60 bis – Beni Comunali Il Comune riconosce nell’acqua e nell’aria il valore di bene comune insostituibile per la vita e, pertanto, non assimilabile a valore economico commerciale. L’acqua e l’aria vanno salvaguardate e sottratte a logiche speculative di tipo economico nonché ai rischi sempre più incombenti di inquinamento e alterazione della risorsa. La proprietà e la gestione della risorsa idrica deve essere pubblica e di tipo partecipativo da parte della comunità.  Il Comune assicura il diritto universale all’acqua potabile attraverso la garanzia dell’accesso individuale e collettivo dei cittadini alla risorsa.  Lo sfruttamento delle risorse naturali (vento,sole,geotermia) per fini energetici deve comportare una giusta remunerazione degli investimenti effettuati nonché riflessi economici,sociali e ambientali positivi per la comunità insediata nel territorio che offre tali risorse. Articolo 61 bis – Gestione del servizio idrico  Il servizio idrico integrato viene dichiarato servizio pubblico locale senza scopo di lucro.  La gestione del servizio idrico integrato nonché  l’uso e la proprietà delle reti devono essere pubbliche e di competenza del Comune. Il Comune esercita la gestione del servizio idrico integrato direttamente o a mezzo azienda speciale anche in forma associata con altri Comuni avuto riguardo all’assetto del bacino idrografico di riferimento. Gli utenti partecipano alla copertura dei costi di gestione del servizio idrico integrato fino ad un massimo del 100% dei costi di gestione calcolati al netto degli investimenti e secondo fasce di consumo e tipologia di utenza, prevedendo minori costi per le utenze domestiche riferite alle residenze primarie e tariffe progressive per i consumi più elevati e per usi diversi. 

Librizzi: crisi nella maggioranza dopo la nomina della nuova giunta PDF Stampa
Mercoledì 10 Febbraio 2010 18:51

Scoppiano le polemiche di alcuni consiglieri comunali del gruppo di Maggioranza “ Nuovo Impegno Per Librizzi “ riguardo la designazione della” nuova giunta “ ; Precisamente : il Presidente del Consiglio Comunale  Nunzio Scaglione , il Capo Gruppo  Nuccio Massimino e il consigliere Antonino Cottone.    I consiglieri comunali su citati esprimendo il proprio rammarico per le scelte operate e per i criteri utilizzati in relazione al nuovo assetto della Giunta Municipale, sono amareggiati  in quanto gli indirizzi di carattere politico che ritengono utili a rafforzare l’equilibrio e la compattezza del gruppo “Nuovo Impegno per Librizzi” sono stati disattesi dal Sindaco, creando malumori finanche nell’opinione pubblica, ed in gran parte dell’elettorato che ha supportato ed ha contribuito alla vittoria della Lista Civica di appartenenza.  Fino ad ora , sostengono i consiglieri, la compattezza del gruppo si è concretizzata nel perseguimento degli obbiettivi indicati nel programma amministrativo, dalla lealtà reciproca, dall’interesse comune verso il proprio paese, e dalla visibilità politica che li accomunava. Anche in virtù di ciò, in Consiglio Comunale per 2 anni e 8 mesi non vi è mai stata una divergenza all’interno del gruppo di Maggioranza, e, nonostante le pesanti eredità delle precedenti Amministrazioni, si è lavorato in sinergia per raggiungere risultati visibili e palpabili dai Librizzesi,  avviando una forte opera di risanamento e valorizzazione del nostro Comune. Tutto ciò premesso, a differenza  da quanto il Sindaco Ha affermato nel comunicato stampa diramato, ritenendo quindi ingiusti  i criteri utilizzati nella composizione della nuova giunta, non criticati dal punto di vista della singola  personale scelta,   bensì per la mancata applicazione di una sana e chiara dialettica politica nella scelta delle figure Assessoriali e per l’assenza di un percorso ancora una volta sinergico che avrebbe portato a scelte indubbiamente condivise. Ciò  che invece si è consumato in questa fase politica, è stata l’estromissione tanto dell’Area di Centro quanto della Sinistra (quest’ultima, nella competizione elettorale del maggio 2007 risultata vincente, aveva designati sin dall’inizio ben due assessori, su insistenza dello stesso Sindaco quale segno di  fondamentale importanza per il riconosciuto contributo che la Sinistra potesse apportare alla società Librizzese); tali aree paradossalmente sono state consultate solo sino ad un certo punto, per poi passare a criteri di scelta su base  personalistica, come se il loro contributo politico ed elettorale fosse quasi marginale, malgrado, se la matematica non è un’opinione, abbiano determinato il 40 % dei voti espressi a favore di tutti determinanti per l’elezione del Sindaco. Pertant , a conclusione della  nota, nonostante Le disattenzioni Palesemente  identificate dal Sindaco, nel condurre l’operato che hanno portato al nuovo assetto della Giunta Municipale, mantenendo fede al programma amministrativo sottoscritto nel 2007, noi, continueremo a svolgere le nostre funzioni propositive, di indirizzo politico e di controllo dell’attività amministrativa, che compieremo nelle nostre qualità di consiglieri comunali, ruolo quest’ultimo legittimato dai cittadini e, per questo, da tenere in considerazione allorquando vanno adottate scelte fondamentali come la designazione di una nuova Giunta.

San Piero Patti: lotta contro la privatizzazione dell’acqua PDF Stampa
Scritto da Comunicato Stampa   
Mercoledì 10 Febbraio 2010 13:02

Comunicato ai cittadini di San Piero Patti a cura del gruppo consiliare “Fontana di Santo Vito”, Fabio Di Dio, Giuseppe Forzano, Armando Interdonato, Francesco Pagana, Giovanni Cucé. "vogliamo informarvi che ieri (ndr) 9 febbraio 2010 abbiamo presentato al Presidente del Consiglio Comunale due proposte di deliberazioni da discutere al più presto in Consiglio,  a sostegno della lotta dei comuni siciliani contro la privatizzazione dell’acqua, che è e deve restare un bene pubblico. La bozza di queste delibere, già adottate in diversi comuni della Sicilia, ci sono state inviate dal Comitato di Lotta contro le ATO Idriche e vista l’urgenza abbiamo voluto accelerare l’iter  di approvazione in Consiglio Comunale. Sabato scorso durante il dibattito organizzato dalla Associazione “Insieme per la Città” , che ha visto la partecipazione di  diversi Sindaci, Deputati, Consiglieri provinciali e del Senatore D’Alia, è emersa una volontà unanime da parte di tutte le forze politiche volta a correggere la normativa che prevede la creazione dell’ ATO Idrico. Lunedì 8 febbraio in conferenza di capi gruppo  si è manifestata da parte di tutti  a prescindere dalle appartenenze ai vari gruppi la volontà di essere uniti in questa battaglia in difesa della libertà di approvvigionamento idrico dei cittadini. Auspichiamo che  anche il Sindaco compia al più presto  gli atti di sua competenza per la modifica dello Statuto Comunale, e quindi poi con il voto unanime del Consiglio Comunale si possa deliberare entro il 3 marzo prossimo. La soluzione di problemi così determinanti per la vita di tutti i cittadini necessita l’impegno sia della  maggioranza che della  minoranza che, pur mantenendo le differenze e i distinguo,  debba lavorare insieme facendo prevalere l’interesse comune.

Interrogazione dei consiglieri di opposizione PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Domenica 07 Febbraio 2010 14:05

INTERROGAZIONE

 
 
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
P R E M E S S O
 - che il Ministero del Lavoro, di concerto con Italia Lavoro S.p.A. e l’Assessorato Regionale al Lavoro, ha predisposto il Programma AR.CO. – Programma di sviluppo del territorio per la crescita dell’occupazione, la cui finalità è quella di favorire concretamente lo sviluppo territoriale sostenibile e determinare un aumento reale dei livelli di occupazione attraverso la erogazione, in favore di imprese artigiane e del commercio (turismo) di:
- contributi per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato, pieno o parziale;
- contributi per l’assunzione di lavoratori con contratto di apprendistato professionalizzante   a tempo pieno;
- contributi per la trasformazione dei contratti a termine in rapporti di lavoro a tempo indeterminato pieno o parziale;
            - contributi finalizzati all’assistenza tecnica e/o consulenza specialistica;
            - contributi finalizzati alla creazione d’impresa;-
 - che il relativo Avviso Pubblico è stato pubblicato sulla G.U.R.I. n. 153 del 30.12.2009 a cura di Italia Lavoro S.p.A.;-
 - che possono beneficiare dei contributi, per importi fino ad €. 25.000,00, le imprese aventi sede nei Comuni della Regione Siciliana inseriti nell’apposito elenco predisposto dall’Assessorato Regionale;-
 - che il Comune di Patti non risulta inserito in questo elenco, mentre vi risultano inseriti molti altri Comuni limitrofi e che la causa di tale mancato inserimento sarebbe la mancata manifestazione di interesse da parte del Comune alla Regione Siciliana;-
 - che il citato Programma rappresenta un’occasione formidabile di sviluppo occupazionale e di sostegno alle imprese artigiane e turistiche, duramente colpite dalla crisi economica;-
Premesso quanto sopra,
INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERE
1)      Per quale ragione il Comune di Patti, contrariamente ad altri Comuni viciniori, non ha provveduto a far pervenire alla Regione Siciliana la manifestazione di interesse all’inserimento nei territori interessati al Programma AR.CO..-
2)      Quali iniziative l’Amministrazione Comunale ha fin qui adottato per favorire lo sviluppo occupazionale del territorio e per sostenere le numerose piccole e medie imprese artigiane e commerciali turistiche che hanno sede all’interno del territorio pattese.-
Patti, 5 Febbraio 2010
Dichiarazione del consigliere Aquino PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Domenica 07 Febbraio 2010 13:53

Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione fattaci pervenire dal Consigliere comunale Mauro Aquino in merito alla recente nota stampa del Sindaco ed interrogazione sottoscritta dai Consiglieri di opposizione:

Ho letto con attenzione la nota diramata nei giorni scorsi dal Sindaco dott. Giuseppe Venuto circa i preparativi in vista delle elezioni amministrative della primavera del 2011 e comprendo benissimo l’impegno che sta profondendo, assieme alla sua maggioranza, nella ricerca del candidato che possa degnamente rappresentare la compagine che ha governato la Città negli ultimi dieci anni ed assicurarle un futuro ancora più prospero. Sono però dell’idea che meglio farebbe il dott. Venuto, assieme alla sua Giunta ed alla maggioranza che lo sostiene, a dedicare un po’ meno tempo alle strategie elettorali per dedicarne, invece, un po’ di più all’amministrazione (possibilmente efficace e produttiva) della nostra Città. Meglio farebbe il Sindaco, ad esempio, a profondere un po’ delle sue inesauribili energie per il recupero del centro storico, su cui dalle dimissioni dell’assessore Nastasi è calato un silenzio tombale, per la realizzazione del tanto sbandierato porto turistico, per l’accelerazione delle pratiche di assegnazione alle aziende pattesi dei lotti all’interno dell’area ASI,  per la sollecitazione di interventi efficaci per la salvaguardia della Villa Romana, per la redazione della tanto agognata nuova pianta organica, per la correzione delle dinamiche impazzite dell’edilizia privata, per l’instaurazione di un rapporto finalmente normale tra Ente e cittadino-contribuente evitando, invece, atteggiamenti illegittimi ed odiosi e così via. Se solo il Sindaco, la Giunta e la maggioranza si fossero occupati un po’ meno delle prossime elezioni ed un po’ di più della Città che sono stati chiamati ad amministrare, infine, avrebbero senz’altro richiesto (ma purtroppo non l’hanno fatto) l’inserimento di Patti nel programma “AR.CO.” del Ministero del Lavoro, della Regione Siciliana e di Italia Lavoro, cosa che avrebbe consentito alle imprese pattesi di beneficiare di contributi finalizzati all’assunzione di lavoratori e, dunque, di creare nuovi posti di lavoro. Forse la continuità di questa amministrazione, auspicata dal Sindaco, non è proprio un bene per Patti ed i pattesi.

Patti, 5 Febbraio 2010                                                  Mauro Aquino

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